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VERSO LE AMMINISTRATIVE  DEL 

2004

In vista delle prossime amministrative il coordinamento cittadino dell’Arca Centro di Iniziativa Democratica ha incontrato il Gruppo delle opposizioni al Comune di Bari, i rappresentanti delle segretarie cittadine dei Verdi e dei D.S e dei Comunisti Italiani per una riflessione sul percorso politico programmatico che porti contemporaneamente alla stesura del programma del centro sinistra e alla designazione del candidato sindaco.

Con il gruppo delle opposizioni si è giunti alla determinazione di convocare ogni mese un’assemblea cittadina per mettere in luce le continue inadempienze dell’amministrazione di centro destra tutta tesa a valorizzare gli interessi di specifici gruppi di potere ed incurante dei reali bisogni della cittadinanza e conoscere  le iniziative e il percorso amministrativo dell’opposizione.

Con i rappresentati dei partiti dei Verdi, DS e Comunisti Italiani invece è stato fatto presente che, circa il programma, la coalizione del centro sinistra a Bari non parte dall’anno zero: infatti l’Arca sta aggiornando le tesi che lo stesso movimento presentò alle passate amministrative e che diventarono patrimonio comune di tutte le forze politiche del centro sinistra.

Il coordinamento dell’Arca ha fatto presente ai Verdi Veronico e Maugeri,alla  segreteria cittadina dei DS,guidata dal segretario Antonio Ciuffreda, ai segretario cittadino Ettore Sbarra e provinciale Franco De Mario dei Comunisti Italiani che l’idea di città non può prescindere da quattro questioni fondamentali.

La prima riguarda la questione ambientale che non può essere assolutamente legata solo a Punta Perotti, ma deve anche riguardare i terreni della ex Fibronit dove - cogliendo peraltro già importanti e significativi successi - il Comitato Cittadino Fibronit ( di cui l’Arca è attiva partecipante) ha ben saputo evidenziare i danni provocati dalle fibre di amianto e i pericoli derivanti da uno sviluppo edilizio della zona; l’area dell’ex gazometro il cui sottosuolo è ricco di sostanze nocive che, se smosse, metterebbero a rischio tutto il territorio circostante con conseguenze nefaste per la salute dei residenti; la colmata dell’ansa di Marisabella che deve essere fermata così come più volte richiesto dall’apposito comitato dei cittadini sorto spontaneamente contro il disegno congiunto degli interessi del Sindaco e dell’autorità portuale;il profondo degrado dei quartieri cittadini ( al di là di piccole isole felici) la politica dei trasporti e la qualità dell’aria.

La seconda questione è quella dell’area metropolitana che deve necessariamente sviluppare a Bari un forte e radicale decentramento amministrativo realizzando istituzioni sempre più vicine ai bisogni della cittadinanza.

La terza questione si riferisce alla legalità dove bisogna trovare le giuste coordinate per rimuovere definitivamente le cause che producono tanta a-legalità ed illegalità diffusa.

La quarta questione è quella politica rompendo il patto scellerato che vuole Bari città governata dalla destra sotto la guida dei potentati economici locali sposando pertanto un’idea di politica alternativa a quella imperante.

L’Arca ha evidenziato la crisi del centro sinistra a Bari che  - come in moltissime parti d’Italia – ha il suo fulcro nella sua classe dirigente. Oggi si sta ripresentando una vecchia metodologia che ha già consegnato la regione Puglia alla destra e che nelle ultime politiche non è riuscita nei collegi della provincia di Bari ad eleggere un proprio rappresentante. 

L’Arca – da sempre favorevole alle primarie – non può minimamente accettare che tale strumento di autentica ed attiva partecipazione dei cittadini possa essere contrabbandata con regole scritte nel chiuso di una qualche stanza di segreteria regionale di partito. Le primarie devono avere una propria specificità giuridica sancita con legge di Stato garantendo legalità, trasparenza degli atti ed effettiva partecipazione democratica dei cittadini, evitando l’errore bolognese che ha consegnato Bologna -una città storicamente progressista -alla destra.

Circa il futuro candidato sindaco, l’Arca ha rappresentato ai partiti l’esigenza di non ripetere gli errori del passato con le candidature  di Sinisi e Vacca che, sia pure per motivi diversi, hanno di fatto poi abbandonato il loro posto di battaglia in consiglio regionale e comunale. Il futuro candidato sindaco deve rappresentare la visibilità della ritrovata  coerenza politica dell’intera coalizione di centro sinistra: le sue fattezze devono venir fuori chiaramente e contemporaneamente con i connotati di un programma che disegnino una città bella, giusta, normale e soprattutto autonoma dagli interessi delle lobbies di potere entro i primi mesi del prossimo anno.