FORUM: Da un'idea di città,il futuro di Bari |
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Terzo Incontro Lunedì 24 marzo: "QUALITA' DEL LAVORO QUALITA' DELLO SVILUPPO " con l'economista Prof. Gianfranco Viesti e il Segretario regionale della CGIL Domenico Pantaleo |
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ECONOMIA, CITTA' SOSPESA TRA CRISI E MANCATO DECOLLO |
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da La Gazzetta del Mezzogiorno Bari 25 marzo 2003 |
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di ROBERTO CALPISTA |
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L'Arca- Centro di Iniziativa Democratica tasta il polso all'economia della città, Bari area metropolitana per l'esattezza. |
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Lo fa affidando l'analisi al docente universitario,Gianfranco Viesti, ed al segretario regionale della Cgil, Domenico Pantaleo. |
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Come va? Tirando le somme, meno peggio di quel che si crede, molto peggio di quel che qualcuno vuol far credere. |
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Il tema < qualità del lavoro, qualità dello sviluppo> era il terzo di una lunga serie di forum. Già s'era discusso, infatti, di una grande città con una perdita cronica di popolazione, "sempre più periferia, sempre più inquinata". |
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Ieri invece s'e messa mano al...portafogli. Con risultati poco incoraggianti sia sotto l'aspetto dell'utilizzo delle risorse disponibili, che della produttività. Stando ai due <<indicatori >>, " la situazione - ha avvertito Viesti ( al centro della foto con Paolini e Pantaleo)- appare non particolarmente drammatica, ma senza segnali di dinamismo sufficiente." |
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Il livello di occupazione del capoluogo è basso, molto basso. E,nonostante sia cresciuto negli ultimi due anni, resta lontano anni luce dai parametri < nord centro italici> ed europeo soprattutto per le donne. |
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" Insomma Bari è ancora punto di riferimento solo per il resto della Puglia. E soffre per l'esportazione di capitali senza una pari importazione." |
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L'esempio fatto da Viesti è più che popolare: " Il Bari Calcio, è una risorsa non utilizzata. Perché non l'acquista un gruppo esterno?" |
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E quindi l'analisi: |
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"L'agricoltura è di discreta qualità; i beni di consumo (scarpe,salotti, ecc.) vano meno peggio di quel che si crede, anche se dietro l'angolo ci sono sfide mondiali rilevanti (concorrenza dell'Est soprattutto); produzioni meccaniche, buona qualità e spinta all'occupazione." |
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Insomma, per l'economista, " quel che c'è tiene, il problema è quel che non c'è". |
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Dito puntato contro " le produzioni industriali ad alta tecnologia ed il settorevturistico e della comunicazione. Manca, in quest'ultimo caso,la capacità di fare sistema per offrire turismo culturale che vada oltre il mese estivo." |
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Imbarazzante il confronto con altre città del meridione: |
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"Lo scorso agosto Bari chiudeva per ferie, a differenza di Catania, Siracusa, Palermo e Cagliari". |
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Pollice verso anche per la finanza: " C'è pochissimo, come dimostra l'assenza in città di uffici delle grande aziende locali". |
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Difficile trovare soluzioni " in mancanza di azioni pubbliche che favoriscono lo sviluppo di cultura, turismo, servizi, trasporti ( per "la dotazione delle infrastrutture finora solo politiche dannose e non intelligenti" e il pensiero dell'economista barese è andata ai "pali" del progetto Poma). In mancanza di politiche che favoriscono quei beni pubblici che non si toccano ( e che non si fanno perché non producono voti),, ovvero la legalità, la sicurezza, la cultura, la formazione, la regolamentazione." |
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Tesi in larga parte condivise dal sindacalista Domenico Pantaleo, che ha posto l'accento sul pericolo |
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"che deriva dall'impreparazione, dall'incapacità, dalla debolezza,del sistema Puglia che dovrà fare i conti, tra non molto, con i grandi processi mondiali. A partire dalla globalizzazione". |
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A rischio perfino il super collaudato settore dei salotti, " la Cina, per esempio, offre buona innovazione, bassi costi di manodopera, ottimo sistema di agevolazioni fiscali e un infinito mercato interno". |
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Tra i mali di casa nostra, per il segretario della Cgil, c'è |
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"l'incapacità di creare sistema, la bassa propensione al rischio, la non capacità progettuale, la sottovalutazione di settori d'oro qual è il turismo". |
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E non basta, " di pari paso, infatti si allarga il divario tra domanda e offerta di lavoro, in una regione con tassi di scolarità sempre più elevati, in una regione in cui la flessibilità (leggi pacchetto Treu) si è trasformata ormai in precarietà. In una regione in cui stanno morendo capacità di critica e dinamismo culturale." |