LA PORTA
Non pensate che la porta possa essere un
oggetto d’arredamento? Allora perché spesso viene lascia al
caso o viene acquistata in serie? Penso che ogni porta debba essere progettata
per il suo ambiente. Se spendiamo tanto per i nostri mobili, perché
poi facciamo in modo che il loro valore venga ridotto dalla vicinanza di
una porta realizzata senza criterio? Tutto questo è “pessimo”,
o no?!?!?
Le porte che vedete sono state realizzate con lo stesso materiale dei mobili
che le circondano: ciliegio, vetro ed acciaio.
Una delle due ho scelto di farvela vedere realizzata, osservate il vetro
con bordi trasparenti e coprenti al centro grazie alla vetro-fusione e vedete
l’effetto quando la luce gialla dietro è accesa; vedete ancora
che pazienza da vero “maestro” ha avuto il buon artigiano nel
tagliare angoli a 45° sulle cornici con seghetto e lima.
Dimenticavo, ricordate una cosa!Il mio motto è: lasciare che tutti
i materiali siano veri, cioè belli per quello che sono, non amo fingere,
non farei mai una maniglia in legno dandogli il colore dell’acciaio
o in ferro tingendola in oro…!
IL COPRITERMOSIFONE
Un tema interessante, il difficile
è coprire il radiatore evitando di realizzare “obbrobri”
che vanno a loro volta coperti (una sorta di matriosca russa).
Nel mio caso ho pensato all’utilità di un mobile in quel punto
anche per altre funzioni, è per questo motivo che ne è risultato
un tavolino per il telefono con mensole porta oggetti e, quindi, un copritermosifone.
Ho cercato di evidenziare il piede che regge tutto con un materiale ed un
colore diverso dal resto, ho studiato lo sportello per l’aria calda
indirizzandola verso il basso in modo che poi risalga verso l’alto naturalmente,
ho fatto in modo che la parte superiore venisse realizzata ben distante dal
radiatore per evitare che questa si annerisse a causa del calore.
L’ARMADIO
E’ come un edificio, ha una sua struttura,
i suoi piani, le sue rientranze. Quando si progetta qualcosa di simile è
come fare un puzzle, un gioco compositivo che dà il suo risultato solo
quando si sono provate mille soluzioni.
Questo che vedete mi è stato richiesto dal falegname il quale già
mi ha fornito la linea da seguire ma cercava da me solo un insieme di soluzioni.
LA PARETE ATTREZZATA
In questo caso avevo da risolvere
il caso di una parete di 10-12 cm accostata ad un pilastro di 30 cm.
Qualcuno mi ha detto: fai una parete unica di 30 cm… ma non si perde
spazio? Io penso che, specie se ci troviamo in un piccolo appartamento, anche
30 cm persi sono uno spreco!
Ecco perché ho realizzato questa parete attrezzata in ciliegio tamburato,
leggera e poco deformabile. Posso inserirci libri, oggetti, piantine, cd e
per gli oggetti da proteggere ci sono le nicchiette con sportellino in vetro
che garantiscono la loro protezione.
IL COMPLETAMENTO
Spesso si è “costretti”
a scendere a compromesso con il committente e questo è il caso più
evidente.
Mi hanno richiesto di realizzare un mobile che dividesse due ambienti e ciò
è particolarmente intrigante, ma la cosa più “triste”
per me è stata che il committente non voleva rinunciare ad un mobile
preesistente che sarebbe quello celeste che vedete nelle immagini. Ho pensato
che la cosa più semplice da fare era quella di completarlo, per questo
vedete quelle mensole le quali non sono altro che il prolungamento del telaio
del “vecchio” mobile.
Perché i tiretti alti?E’ una soluzione che utilizzo spesso e
che a primo impatto può sembrare scomoda, ma calmi…!Sono dei
tiretti molto profondi che servono per inserirci oggetti che si utilizzano
raramente: coperte, vecchi oggetti, vecchi vestiti, insomma tutte quelle cose
che si dovrebbero gettare ma che, ahimè, non si ha mai il coraggio
di fare!!
I FILTRI
Non capisco perché questo
tipo di mobile è difficile da proporre, esso non viene apprezzato subito.
Contrariamente, penso che questo sia molto utile, anzi, in alcuni casi, necessario.
Penso che non sia bello avere in un soggiorno o in una sala pranzo una porta
d’ingresso. Spesso inseriamo in queste stanze dipinti costosi, oggetti
rari senza accorgerci di accostarli a porte solitamente realizzate con materiali
qualitativamente scarsi. E’ proprio in questi casi che interviene il
filtro, esso ci aiuta a separare un ambiente di passaggio e quindi “meno
curato”, da uno di soggiorno,cioè “più curato”;
tutto questo grazie all’effetto del vedo-non vedo; se poi a tutto ciò
aggiungiamo un po’ di verde naturale la qualità dei due spazi
sarà garantita.
In particolare uno dei due che vedete è stato munito di portaombrelli
e portabiti, mentre l’altro è utilizzabile da due lati, nel senso
che i tiretti ed il guardaroba possono aprirsi da una faccia e dall’altra
del mobile grazie a guide ed attacchi particolari.