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Cenni
storici
L'odierna
Parabita ha origine dall'antica citta'
messapica di Baubota, successivamente
colonizzata dai Greci, che diventa
importante centro economico-commerciale
anche durante la dominazione romana.
Verso la meta' del '900 i Turchi la
distruggono e gli scampati all'eccidio
si rifugiano sulla vicina serra fondando
l'attuale Parabita. Nei primi 2-3
secoli di vita, il nuovo centro sviluppa
in maniera modesta il nucleo abitativo
che e' caratterizzato da un'attivita'
politico sociale tipica dei paesi
salentini di quel periodo. Conosce
varie vicende storiche e viene infeudata
a diverse famiglie nobili del Regno
di Sicilia. La sua importanza inizia
nel 1.500, quando diventa feudo dei
Castriota che la ristrutturano e la
impongono in tutto il circondario
come citta' benestante, ricca di inziative
sociali ed economiche, in continua
progressione di sviluppo anche abitativo.
La ristrutturazione del Centro storico
e' di origine cinquecentesca, infatti,
con una serie di palazzi di famiglie
aristocratiche del tempo che diedero
al paese un ruolo di primaria importanza.
Il secondo periodo molto florido e'
quello del 700/800 con una presenza
massiccia di famiglie benestanti che
danno un notevole impulso all'economia
e alla cultura del paese.E' sede di
vivaci scuole di pensiero, laiche
e religiose (i Domenicani infatti
erano presenti a Parabita fin dal
'500 e il loro Convento era la sede
dell'Universita', mentre dal '700
operarono anche gli Alcantarini),
e patria di personaggi di notevole
spessore culturale che hanno fattivamente
contribuito alla storia del Mezzogiorno
(dal poeta cinquecentesco Antonino
Lenio, al giacobino Ferrari, al dott.
Bellisario, alla pittrice Palomba,
all'avv. Gabellone). La fine dell'800
rappresenta, anche per Parabita, l'inizio
di quel cambiamento sociale e politico
che con il movimento popolare e contadino
segna l'inizio di una nuova epoca
storica. Il 900 inizia prefigurando
un quadro sociale e storico completamente
diverso dai precedenti. I grandi movimenti
di massa interessano anche Parabita
che diventa sede di profonde tensioni
sociali che sfociano, negli anni 20/23,
in una grande repressione politica.
In seguito il paese si omologa a tutti
i centri del Salento, perdendo progressivamente
quel ruolo di protagonista che lo
aveva caratterizzato, diventando cosi'
un normale, mediocre paese salentino.
Anche il 900 ha dato i natali a personaggi
importanti: Renato Leopizzi, giornalista
e scrittore, incarcerato dal Fascismo
e relegato in manicomio; Francesco
Marzano, insigne economista che scrive,
molto prima di Antonio De Viti De
Marco, un "Compendio di Scienza
delle Finanze"; il giurista Alfredo
De Gregorio, un classico del diritto
commerciale, consulente della Fondazione
Cini e collaboratore del Menichella.
Dagli anni '50 in poi Parabita conosce
una storia di normale amministrazione.
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