A 30 Km. da Milano sorge questo ristorante ricavato da una vecchia osteria di campagna, già posto di ristoro fin dal 1700, che è considerato da tutte le guide il ristorante migliore d’Italia e uno fra i migliori d’Europa.
Il patron Ezio Santin proviene da tutt’altre esperienze: prima ragioniere e poi impiegato in una torrefazione. La passione della cucina è però tale che su insistenza di familiari e amici decide di mollare il suo vecchio lavoro e di aprire un ristorante.
E l’avventura incomincia vent’anni fa quando sua moglie Renata trova questa cascina affacciata sul Naviglio. Santin fa un tipo di cucina tradizionale, legata alla cultura gastronomica lombarda, ma con molti riferimenti alla cucina francese in quanto ha seguito vari corsi di perfezionamento in Francia uno fra tutti quello presso Roger Vergé. Per Santin quello che distingue l’alta cucina dalle altre è, oltre alla bontà del cibo, l’attenzione assoluta al minimo particolare, la ricerca continua e l’unicità dei risultati.
Il tipo di clientela della Cassinetta non è soltanto costituita da celebrità da tutto il mondo ma anche da gente normale che si concede un’eccezione; Santin tiene particolarmente a quelle giovani coppie cui gli amici regalano una cena per festeggiare qualche anniversario ed è proprio a loro che si dedica di più. Ci tiene molto a che i giovani imparino a mangiare bene e a essere serviti in maniera impeccabile. E in questo è aiutato dalla moglie Renata coadiuvata a sua volta da un somellier, due chef de rang e due commis.
In cucina è aiutato da suo figlio Maurizio, che ha seguito pure lui vari stages di cucina in Francia diventando un ottimo e creativo pasticcere, e da 6 altri collaboratori.
La Cantina è una delle migliori d’Italia: sulla lista dei vini figurano i migliori produttori italiani insieme ai più celebrati francesi.
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