Perché della solidarietà
Perché dell'Associazione Alberio
Perché della solidarietà
Mi ha sempre colpito la pagina evangelica del capitolo 25 di Matteo: è il racconto del giudizio finale.
Il sentimento nel leggere queste parole non è la paura, ma la gioia dell'assimilazione del Cristo con il povero. "Chi aiuta uno di questi piccoli, aiuta Me!"
Ma ancor prima del mio amore per gli altri, faccio profusione dell'amore di Lui e degli Altri per me. Questo è lo stile evangelico, e la mentalità che ha lungo andare, mette in crisi le coscienze.
Qual è il comandamento più grande e nuovo?
Servire gli altri - Cristo - disinteressatamente.
Perché dell'Associazione Alberio
Il motivo più profondo e più coinvolgente nasce dal bisogno di mettere in concreto quanto descritto precedentemente. Oggi l'amore per Cristo passa attraverso le persone e, come dice Giovanni Paolo II, (Redemptor hominis) l'uomo è via a Gesù Cristo.
E' una via obbligata da realizzarsi continuamente e comunitariamente.
Il motivo prossimo è quello di ringraziare il Padre per avermi offerto genitori splendidi e quindi di continuare, come memoria, il loro insegnamento e la loro testimonianza.
Non c'è nulla di celebrativo ma tutto va inteso nella scelta del termine "Associazione Alberio" e cioè in una linea di continuità: tanto ho ricevuto, tanto occorre offrire.
don Luigi Alberio |