SI È UDITO IN TUTTA AMERICA LATINA IL "GRITO DE LOS EXCLUIDOS/AS"
ESITI DELLE MANIFESTAZIONI DEL 12 DI OTTOBRE


Ottobre 1999 tradotto da ALAI Agencia Latinoamericana de Informaciòn

 

Con una gran varietà di proteste e manifestazioni, indigeni, neri, contadini e operai, donne, anziani, giovani e bambini, difensori dei diritti umani, artisti e cristiani della comunità base hanno fatto udire, il 12 ottobre, in America Latina e nel Caribe il "Grido degli esclusi e delle escluse", con la parola d'ordine "per il lavoro per la giustizia e per la vita".

Il proposito di questa manifestazione era quello di "denunciare tutte le situazioni di esclusione, segnalando le possibili vie di uscita e le alternative", partendo da quattro punti:
1) la condanna al modello neoliberale che esclude ed è perverso, che minaccia ed annienta la vita e l'ecosistema
2) il rafforzamento della "sovranità dei popoli e la difesa della vita"
3) il riscatto del "debito sociale"
4) la lotta contro il debito estero

Grazie a queste manifestazioni, nei diversi Paesi della regione sono sorti dei coordinamenti tra movimenti sociali, sindacali ed ecumenici, nella logica dell' "unità nella diversità" e con l'idea di priorizzare la partecipazione attiva dei settori sociali esclusi nelle diverse tappe del processo, e promuovere azioni. E queste furono delle più svariate: marce, forum di dibattito, interventi nei media di comunicazione, teatro, musica, poesia, celebrazioni ecumeniche, eventi sportivi, festival, ecc... che si sono svolti nei diversi luoghi. La dinamica dell'evento ha privilegiato infatti il decentramento degli avvenimenti rendendo così possibile nel giorno del "Grito" una diffusione molto ampia delle manifestazioni sul territorio.
Il 12 ottobre è stato considerato un momento di confluenza ­ per il suo carattere emblematico, essendo il giorno dell'identità e della resistenza- al quale si sono legate una serie di attività precedenti e posteriori che gli daranno continuità. In Uruguay per esempio il 4 ottobre in occasione del giorno mondiale dei senza tetto, ventimila persone fecero sentire la loro voce con lo slogan "una casa degna e una città senza esclusioni" durante una marcia nella capitale.
In Paraguay invece il momento culminante del "Grito" si svolgerà il 28 novembre con una marcia e una manifestazione davanti al Santuario di Caacupe. Nello stesso giorno ci sarà in Nicaragua "La marcia per la vita", che si propone di risvegliare la speranza per un futuro migliore.

Una delle modalità più espressive del 12 ottobre sono state le marce. In quel giorno in Guatemala per esempio, sono arrivate nella capitale dopo tre giorni di marcia, diecimila membri della Coordinadora Nacional de las Organizaciones Campesinas (CNOC), provenienti da diversi punti del Paese. La marcia mise un'enfasi particolare sulla risoluzione dei conflitti per la terra; una delegazione è stata ricevuta dalle autorità, che si sono impegnate ad altri incontri per analizzare il tema.

In Honduras una marcia pacifica di cinquemila indigeni e neri che marciava per reclamare la propria terra e servizi migliori, si è trasformata in uno scontro con la polizia quando questa ha negato l'accesso al palazzo governativo; ci sono stati diversi feriti, anche di armi da fuoco. Il governo ha avviato un'indagine.

Numerose manifestazioni e blocchi stradali si sono avuti in Messico, negli stati: Chiapas, Campeche, Yucatàn, Quintana, Roo, Michoacàn e Jalisco, così come nel Distretto Federale; più di trentamila membri di organizzazioni contadine, indigene, sindacali e studentesche si sono mobilitati.

In Costa Rica, una trentina di dirigenti indigeni si sono legati, per ore ai cancelli del palazzo presidenziale, dopo una marcia di 300 Km (che viene realizzata per il secondo anno consecutivo), chiedendo il riconoscimento della terra dove abitano da secoli. Il Presidente Miguel Angel Rodriguez si é impegnato a mandare fondi per lo sviluppo alla comunità indigena, e a formare una commissione di ministri per affrontare il caso e studiare una formula per la legalizzazione della terra.

Ci sono state marce anche in Ecuador, Uruguay, Argentina, Cile ... mentre la Repubblica Dominicana é paralizzata da uno sciopero generale.

 

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vedi anche Cosa é il "Grito latinoamericano de los excluidos/as"