provincia di Ragusa
Della vecchia chiesa dedicata al santo cavaliere resta il portale in stile gotico-catalano della seconda metà del '400
 

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La nuova chiesa di San Giorgio, che presenta un'artistica cancellata in ferro battuto, venne costruita  su progetto dell'architetto Rosario Gagliardi tra il 1744 e il 1775
 
  

Portale di San Giorgio, 
i resti di 600 anni di storia

 

Il violento terremoto del 1693 distrusse gran parte della Sicilia sud-orientale. Molti centri del Val di Noto subirono danni gravissimi e migliaia di persone persero la vita a causa di quello che fu definito "terremotu ranni".  
Anche Ragusa Ibla venne flagellata dal sisma. Emblema di una città che comunque non si rassegnò, risulta il Portale di San Giorgio. 
  Della vecchia chiesa dedicata al santo cavaliere restano, infatti, il prospetto e il portale in stile gotico-catalano databile alla seconda metà del '400. 
Una struttura caratterizzata da un bassorilievo recante la lunetta raffigurante San Giorgio nell'atto di uccidere il drago. Al di sopra, all'interno dei rombi, trovano posto le  aquile aragonesi.
 
La nuova chiesa dedicata al santo venne costruita sempre a Ibla su progetto dell'architetto Rosario Gagliardi tra il 1744 e il 1775. Il Duomo di San Giorgio, gioiello dell'arte barocca, venne completato soltanto nel 1820 con la costruzione della magnifica cupola neoclassica.

 


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