Il
violento terremoto del 1693 distrusse gran parte della Sicilia sud-orientale.
Molti centri del Val di Noto subirono danni gravissimi e migliaia di persone
persero la vita a causa di quello che fu definito "terremotu ranni".
Anche Ragusa Ibla venne flagellata dal sisma. Emblema di una città che comunque
non si rassegnò, risulta il Portale di San Giorgio. Della vecchia chiesa
dedicata al santo cavaliere restano, infatti, il prospetto e il portale in stile
gotico-catalano databile alla seconda metà del '400.
Una struttura
caratterizzata da un bassorilievo recante la lunetta raffigurante San Giorgio
nell'atto di uccidere il drago. Al di sopra, all'interno dei rombi, trovano
posto le aquile aragonesi.
La
nuova chiesa dedicata al santo venne costruita sempre a Ibla su progetto
dell'architetto Rosario Gagliardi tra il 1744 e il 1775. Il Duomo di San
Giorgio, gioiello dell'arte barocca, venne completato soltanto nel 1820 con la
costruzione della magnifica cupola neoclassica. |