Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni Università La Sapienza -Roma

I Ciclo:

L'impatto dell'informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea. Il World Wide Web

Terza Lezione: Informazione ed architettura

Data della lezione: 17/03/2003

Oggetto della lezione : Rivoluzione Informatica in Architettura

Esisto              rappresento
Esisto     
        funziono
Esisto 
            Informo

Il problema della " Coscienza " estetica
Il Problema della Crisi e della Modernit

A.Il concetto Marsupiale dell'Informazione
B. Architettura come Informazione
C. Concetti derivati dalla Pubblicità
D. Il concetto di Modernità
E. La sfida per l'architettura

INFORMAZIONE MARSUPIALE

Oggi la società si può dire basata sull’informazione.Ci si domanda ora come l’informazione giochi un ruolo decisivo nell’arte e soprattutto nell’architettura. In questo ultimo campo la si definisce informazione marsupiale poiché è l’architettura stessa veicolo d’informazione. Questa nuova concezione è stata la causa di una grande crisi, in altre parole gli architetti sono portati a domandarsi quale sia il modo critico più giusto per rispondere a questa informazione.Nel Movimento Moderno l’architettura non aveva un problema di tipo comunicativo, il suo rapporto con l’industria non aveva come parola chiave l’informazione, il suo approccio era invece di tipo tautologico verso tutto ciò che si rappresentava. Lo scopo dell’architettura era dimostrare che funzionava come una macchina. Dunque macchina e funzione erano gli elementi centrali.Oggi, al contrario, l’elemento più importante è l’informazione.

MODERNITA’

Il nostro concetto di modernità si fonda su alcuni principi ed è:

1) a temporale poiché è un modo di porsi rispetto al mondo;

2)è un concetto di crisi poiché si ha difficoltà a collocarsi di fronte ad un quadro in netta trasformazione. Dunque crisi e modernità si legano tra loro poiché quest’ultima è la risposta alla crisi;

3)trasformazione della crisi in un nuovo valore cioè la creazione di un’estetica di rottura.

Oggi, invece, le informazioni da comunicare sono talmente numerose, grazie al progresso tecnologico, da creare delle nebulose, le cosiddette interconnessioni in rete.

Nel nostro modo di comunicare si recuperano valori che sembravano sepolti. Mentre nell’era industriale la comunicazione era di tipo deterministico causa-effetto, oggi si tende ad usare figure retoriche come nella Scuola d’Atene di Raffaello. Si usano, quindi, massaggi complessi, stratificati e veloci attraverso l’uso di modalità di comunicazione passate come il parlare metaforico.

Un esempio emblematico è rappresentato dalla pubblicità. Nell’era industriale oggettivamente si comunicava la bontà del prodotto ed il suo livello di prestazioni: tutte virtù oggettive ed enumerabili. Oggi il modo di fare pubblicità è totalmente cambiato, infatti spesso non si capisce cosa un’immagine pubblicitaria voglia reclamizzare. Si opera attraverso associazioni d’idee sottintendendo una storia, non si dice quasi nulla del prodotto e dei suoi lati tecnici. Ci si sposta, quindi, su altri valori rispetto a quelli del Movimento Moderno.

Un edificio inaugurato da poco è il Museo della Scienza ad Amsterdam di Renzo Piano. Essendo ubicato nel porto della città, l’architetto lo ha modellato come un transatlantico (il transatlantico, inteso come macchina autosufficiente, era molto apprezzata dai modernisti come Le Corbusier). Questo edificio, pur non essendo architettonicamente rilevante, ci fa capire come esso non sia più legato alla funzione, che si dà per scontata, ma a valori più importanti quali la comunicazioneA questo punto occorre riflettere criticamente sull’edificio come informazione ed è qui che nasce la definizione di informazione marsupiale. Nell’età industriale i problemi erano risolti in materia analitica uno per volta e poi messi in sequenza come in una catena di montaggio. Oggi invece si adottano meccanismi di tipo sintetico a rete, ogni elemento è portato ad una singola informazione, da qui l’uso della metafora. Per quanto riguarda l’architettura si assiste, quindi, ad un ritorno alla figurazione cioè all’interpretazione attraverso immagini.

In merito alla terza lezione su "Informazione e Architettura", vorrei fare una breve considerazione."Essere macchina funzionante è il valore fondamentale dell'architettura moderna". Dunque credo che, l'architettura moderna, ovvero “Architettura Macchina”, si debba inserire all'interno della "Città macchina". La "Città macchina", come "L'architettura macchina", deve funzionare. Le parti della stessa devono oggettivamente essere un "totale"di parti collaboranti. L'architettura contemporanea invece "informa", "comunica", "esprime", "narra" ed è, a mio avviso, in qualche modo soggettiva.

 

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