Isaia

Capitolo 1

1Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.

2Udite, cieli; ascolta, terra,
perche' il Signore dice:
"Ho allevato e fatto crescere figli,
ma essi si sono ribellati contro di me.
3Il bue conosce il proprietario
e l'asino la greppia del padrone,
ma Israele non conosce
e il mio popolo non comprende".
4Guai, gente peccatrice,
popolo carico di iniquita'!
Razza di scellerati,
figli corrotti!
Hanno abbandonato il Signore,
hanno disprezzato il Santo di Israele,
si sono voltati indietro;
5perche' volete ancora essere colpiti,
accumulando ribellioni?
La testa e' tutta malata,
tutto il cuore langue.
6Dalla pianta dei piedi alla testa
non c'e' in esso una parte illesa,
ma ferite e lividure
e piaghe aperte,
che non sono state ripulite, ne' fasciate,
ne' curate con olio.
7Il vostro paese e' devastato,
le vostre citta' arse dal fuoco.
La vostra campagna, sotto i vostri occhi,
la divorano gli stranieri;
e' una desolazione come Sodoma distrutta.
8È rimasta sola la figlia di Sion
come una capanna in una vigna,
come un casotto in un campo di cocomeri,
come una citta' assediata.
9Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato un resto,
gia' saremmo come Sodoma,
simili a Gomorra.

10Udite la parola del Signore,
voi capi di Sodoma;
ascoltate la dottrina del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
11"Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?"
dice il Signore.
"Sono sazio degli olocausti di montoni
e del grasso di giovenchi;
il sangue di tori e di agnelli e di capri
io non lo gradisco.
12Quando venite a presentarvi a me,
chi richiede da voi
che veniate a calpestare i miei atri?
13Smettete di presentare offerte inutili,
l'incenso e' un abominio per me;
noviluni, sabati, assemblee sacre,
non posso sopportare delitto e solennita'.
14I vostri noviluni e le vostre feste
io detesto,
sono per me un peso;
sono stanco di sopportarli.
15Quando stendete le mani,
io allontano gli occhi da voi.
Anche se moltiplicate le preghiere,
io non ascolto.
Le vostre mani grondano sangue.
16Lavatevi, purificatevi,
togliete il male delle vostre azioni
dalla mia vista.
Cessate di fare il male,
17imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia,
soccorrete l'oppresso,
rendete giustizia all'orfano,
difendete la causa della vedova".
18"Su, venite e discutiamo"
dice il Signore.
"Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
19Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
20Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perche' la bocca del Signore ha parlato".

21Come mai e' diventata una prostituta
la citta' fedele?
Era piena di rettitudine,
la giustizia vi dimorava;
ora invece e' piena di assassini!
22Il tuo argento e' diventato scoria,
il tuo vino migliore e' diluito con acqua.
23I tuoi capi sono ribelli
e complici di ladri;
tutti sono bramosi di regali,
ricercano mance,
non rendono giustizia all'orfano
e la causa della vedova fino a loro non giunge.
24Percio', oracolo del Signore,
Dio degli eserciti,
il Potente di Israele:
"Ah, esigero' soddisfazioni dai miei avversari,
mi vendichero' dei miei nemici.
25Stendero' la mano su di te,
purifichero' nel crogiuolo le tue scorie,
eliminero' da te tutto il piombo.
26Rendero' i tuoi giudici come una volta,
i tuoi consiglieri come al principio.
Dopo, sarai chiamata citta' della giustizia,
citta' fedele".
27Sion sara' riscattata con la giustizia,
i suoi convertiti con la rettitudine.
28Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori
e periranno quanti hanno abbandonato il Signore.
29Vi vergognerete delle querce
di cui vi siete compiaciuti,
arrossirete dei giardini
che vi siete scelti,
30poiche' sarete come quercia
dalle foglie avvizzite
e come giardino senza acqua.
31Il forte diverra' come stoppa,
la sua opera come scintilla;
bruceranno tutte e due insieme
e nessuno le spegnera'.

Capitolo 2

1Cio' che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme.

2Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sara' eretto sulla cima dei monti
e sara' piu' alto dei colli;
ad esso affluiranno tutte le genti.
3Verranno molti popoli e diranno:
"Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perche' ci indichi le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri".
Poiche' da Sion uscira' la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
4Egli sara' giudice fra le genti
e sara' arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri,
le loro lance in falci;
un popolo non alzera' piu' la spada
contro un altro popolo,
non si eserciteranno piu' nell'arte della guerra.
5Casa di Giacobbe, vieni,
camminiamo nella luce del Signore.

6Tu hai rigettato il tuo popolo,
la casa di Giacobbe,
perche' rigurgitano di maghi orientali
e di indovini come i Filistei;
agli stranieri battono le mani.
7Il suo paese e' pieno di argento e di oro,
senza fine sono i suoi tesori;
il suo paese e' pieno di cavalli,
senza numero sono i suoi carri.
8Il suo paese e' pieno di idoli;
adorano l'opera delle proprie mani,
cio' che hanno fatto le loro dita.
9Percio' l'uomo sara' umiliato,
il mortale sara' abbassato;
tu non perdonare loro.
10Entra fra le rocce,
nasconditi nella polvere,
di fronte al terrore che desta il Signore,
allo splendore della sua maesta',
quando si alzera' a scuotere la terra.
11L'uomo abbassera' gli occhi orgogliosi,
l'alterigia umana si pieghera';
sara' esaltato il Signore, lui solo
in quel giorno.
12Poiche' ci sara' un giorno del Signore degli eserciti
contro ogni superbo e altero,
contro chiunque si innalza ad abbatterlo;
13contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati,
contro tutte le querce del Basan,
14contro tutti gli alti monti,
contro tutti i colli elevati,
15contro ogni torre eccelsa,
contro ogni muro inaccessibile,
16contro tutte le navi di Tarsis
e contro tutte le imbarcazioni di lusso.
17Sara' piegato l'orgoglio degli uomini,
sara' abbassata l'alterigia umana;
sara' esaltato il Signore, lui solo
in quel giorno
18e gli idoli spariranno del tutto.
19Rifugiatevi nelle caverne delle rocce
e negli antri sotterranei,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maesta',
quando si alzera' a scuotere la terra.
20In quel giorno ognuno gettera'
gli idoli d'argento e gli idoli d'oro,
che si era fatto per adorarli,
ai topi e ai pipistrelli,
21per entrare nei crepacci delle rocce
e nelle spaccature delle rupi,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maesta',
quando si alzera' a scuotere la terra.
22Guardatevi dunque dall'uomo,
nelle cui narici non v'e' che un soffio,
perche' in quale conto si puo' tenere?

Capitolo 3

1Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti,
toglie a Gerusalemme e a Giuda
ogni genere di sostegno,
ogni riserva di pane
e ogni sostentamento d'acqua,
2il prode e il guerriero,
il giudice e il profeta,
l'indovino e l'anziano,
3il capo di una cinquantina e il notabile,
il consigliere e il mago sapiente
e l'esperto di incantesimi.
4Io mettero' come loro capi ragazzi,
monelli li domineranno.
5Il popolo usera' violenza: l'uno contro l'altro,
individuo contro individuo;
il giovane trattera' con arroganza l'anziano,
lo spregevole, il nobile.
6Poiche' uno afferra l'altro
nella casa del padre:
"Tu hai un mantello: sii nostro capo;
prendi in mano questa rovina!".
7Ma quegli si alzera' in quel giorno per dire:
"Non sono un medico;
nella mia casa non c'e' pane
ne' mantello;
non mi ponete a capo del popolo!".
8Certo, Gerusalemme va in rovina
e Giuda crolla,
perche' la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,
fino ad offendere la vista della sua maesta' divina.
9La loro parzialita' verso le persone li condanna
ed essi ostentano il peccato come Sodoma:
non lo nascondono neppure; disgraziati!
Si preparano il male da se stessi.
10Beato il giusto, perche' egli avra' bene,
mangera' il frutto delle sue opere.
11Guai all'empio! Lo colpira' la sventura,
secondo i misfatti delle sue mani avra' la mercede.
12Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia
e le donne lo dominano.
Popolo mio, le tue guide ti traviano,
distruggono la strada che tu percorri.
13Il Signore appare per muovere causa,
egli si presenta per giudicare il suo popolo.
14Il Signore inizia il giudizio
con gli anziani e i capi del suo popolo:
"Voi avete devastato la vigna;
le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case.
15Qual diritto avete di opprimere il mio popolo,
di pestare la faccia ai poveri?".
Oracolo del Signore, Signore degli eserciti.

16Dice il Signore:
"Poiche' si sono insuperbite le figlie di Sion
e procedono a collo teso,
ammiccando con gli occhi,
e camminano a piccoli passi
facendo tintinnare gli anelli ai piedi,
17percio' il Signore rendera' tignoso
il cranio delle figlie di Sion,
il Signore denudera' le loro tempie".
18In quel giorno il Signore togliera' l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette, 19orecchini, braccialetti, veli, 20bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, 21anelli, pendenti al naso, 22vesti preziose e mantelline, scialli, borsette, 23specchi, tuniche, cappelli e vestaglie.
24Invece di profumo ci sara' marciume,
invece di cintura una corda,
invece di ricci calvizie,
invece di vesti eleganti uno stretto sacco,
invece di bellezza bruciatura.

25"I tuoi prodi cadranno di spada,
i tuoi guerrieri in battaglia".
26Si alzeranno lamenti e gemiti alle tue porte
e tu, disabitata, giacerai a terra.

Capitolo 4

1Sette donne afferreranno
un uomo solo, in quel giorno,
e diranno: "Ci nutriremo del nostro pane
e indosseremo le nostre vesti;
soltanto, lasciaci portare il tuo nome.
Toglici la nostra vergogna".

2In quel giorno,
il germoglio del Signore crescera' in onore e gloria
e il frutto della terra
sara' a magnificenza e ornamento
per gli scampati di Israele.

3Chi sara' rimasto in Sion e chi sara' superstite in Gerusalemme sara' chiamato santo, cioe' quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme. 4Quando il Signore avra' lavato le brutture delle figlie di Sion e avra' pulito l'interno di Gerusalemme dal sangue che vi e' stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio, 5allora verra' il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutte le sue assemblee come una nube e come fumo di giorno, come bagliore di fuoco e fiamma di notte, perche' sopra ogni cosa la gloria del Signore sara' come baldacchino. 6Una tenda fornira' ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia.

Capitolo 5

1Cantero' per il mio diletto
il mio cantico d'amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
2Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato scelte viti;
vi aveva costruito in mezzo una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspetto' che producesse uva,
ma essa fece uva selvatica.
3Or dunque, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
4Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perche', mentre attendevo che producesse uva,
essa ha fatto uva selvatica?
5Ora voglio farvi conoscere
cio' che sto per fare alla mia vigna:
togliero' la sua siepe
e si trasformera' in pascolo;
demoliro' il suo muro di cinta
e verra' calpestata.
6La rendero' un deserto,
non sara' potata ne' vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comandero' di non mandarvi la pioggia.
7Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
e' la casa di Israele;
gli abitanti di Giuda
la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.

8Guai a voi, che aggiungete casa a casa
e unite campo a campo,
finche' non vi sia piu' spazio,
e cosi' restate soli ad abitare
nel paese.
9Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti:
"Certo, molti palazzi
diventeranno una desolazione,
grandi e belli
saranno senza abitanti".
10Poiche' dieci iugeri di vigna
produrranno solo un bat
e un comer di seme
produrra' un'efa.
11Guai a coloro che si alzano presto al mattino
e vanno in cerca di bevande inebrianti
e si attardano alla sera
accesi in volto dal vino.
12Ci sono cetre e arpe,
timpani e flauti
e vino per i loro banchetti;
ma non badano all'azione del Signore,
non vedono l'opera delle sue mani.
13Percio' il mio popolo sara' deportato
senza che neppure lo sospetti.
I suoi grandi periranno di fame,
il suo popolo sara' arso dalla sete.
14Pertanto gli inferi dilatano le fauci,
spalancano senza misura la bocca.
Vi precipitano dentro la nobilta' e il popolo,
il frastuono e la gioia della citta'.
15L'uomo sara' umiliato, il mortale sara' abbassato,
gli occhi dei superbi si abbasseranno.
16Sara' esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio
e il Dio santo si mostrera' santo nella giustizia.
17Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati,
sulle rovine brucheranno i capretti.
18Guai a coloro che si tirano addosso il castigo
con corde da buoi
e il peccato con funi da carro,
19che dicono: "Faccia presto,
acceleri pure l'opera sua,
perche' la vediamo;
si facciano piu' vicini e si compiano
i progetti del Santo di Israele,
perche' li conosciamo".
20Guai a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
21Guai a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti.
22Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino,
valorosi nel mescere bevande inebrianti,
23a coloro che assolvono per regali un colpevole
e privano del suo diritto l'innocente.
24Percio', come una lingua di fuoco divora la stoppia
e una fiamma consuma la paglia,
cosi' le loro radici diventeranno un marciume
e la loro fioritura volera' via come polvere,
perche' hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti,
hanno disprezzato la parola del Santo di Israele.

25Per questo e' divampato
lo sdegno del Signore contro il suo popolo,
su di esso ha steso la sua mano per colpire;
hanno tremato i monti,
i loro cadaveri erano come lordura
in mezzo alle strade.
Con tutto cio' non si calma la sua ira
e la sua mano resta ancora tesa.

26Egli alzera' un segnale a un popolo lontano
e gli fara' un fischio all'estremita' della terra;
ed ecco verra' veloce e leggero.
27Nessuno fra essi e' stanco o inciampa,
nessuno sonnecchia o dorme,
non si scioglie la cintura dei suoi fianchi
e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali.
28Le sue frecce sono acuminate,
e ben tesi tutti i suoi archi;
gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre
e le ruote dei suoi carri come un turbine.
29Il suo ruggito e' come quello di una leonessa,
ruggisce come un leoncello;
freme e afferra la preda,
la pone al sicuro, nessuno gliela strappa.
30Fremera' su di lui in quel giorno
come freme il mare;
si guardera' la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia
e la luce sara' oscurata dalla caligine.

Capitolo 6

1Nell'anno in cui mori' il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. 2Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. 3Proclamavano l'uno all'altro:

"Santo, santo, santo e' il Signore degli eserciti.
Tutta la terra e' piena della sua gloria".

4Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. 5E dissi:

"Ohime'! Io sono perduto,
perche' un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti".

6Allora uno dei serafini volo' verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. 7Egli mi tocco' la bocca e mi disse:

"Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
percio' e' scomparsa la tua iniquita'
e il tuo peccato e' espiato".
8Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi mandero' e chi andra' per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!". 9Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo:

Ascoltate pure, ma senza comprendere,
osservate pure, ma senza conoscere.
10Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi
e non veda con gli occhi
ne' oda con gli orecchi
ne' comprenda con il cuore
ne' si converta in modo da esser guarito".

11Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose:

"Finche' non siano devastate
le citta', senza abitanti,
le case senza uomini
e la campagna resti deserta e desolata".
12Il Signore scaccera' la gente
e grande sara' l'abbandono nel paese.
13Ne rimarra' una decima parte,
ma di nuovo sara' preda della distruzione
come una quercia e come un terebinto,
di cui alla caduta resta il ceppo.
Progenie santa sara' il suo ceppo.

7

1Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezin re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. 2Fu dunque annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Èfraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento.
3Il Signore disse a Isaia: "Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasub, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio. 4Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezin degli Aramei e del figlio di Romelia. 5Poiche' gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: 6Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeel.

7Cosi' dice il Signore Dio: Cio' non avverra' e non sara'!
8aPerche' capitale di Aram e' Damasco
e capo di Damasco e' Rezin.
9aCapitale di Èfraim e' Samaria
e capo di Samaria il figlio di Romelia.
8bAncora sessantacinque anni
ed Èfraim cessera' di essere un popolo.
9bMa se non crederete, non avrete stabilita'".

10Il Signore parlo' ancora ad Acaz: 11"Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassu' in alto". 12Ma Acaz rispose: "Non lo chiedero', non voglio tentare il Signore". 13Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perche' ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? 14Pertanto il Signore stesso vi dara' un segno. Ecco: la vergine concepira' e partorira' un figlio, che chiamera' Emmanuele. 15Egli mangera' panna e miele finche' non imparera' a rigettare il male e a scegliere il bene. 16Poiche' prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sara' abbandonato il paese di cui temi i due re. 17Il Signore mandera' su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Èfraim si stacco' da Giuda: mandera' il re di Assiria".

18Avverra' in quel giorno:
il Signore fara' un fischio alle mosche
che sono all'estremita' dei canali di Egitto
e alle api che si trovano in Assiria.
19Esse verranno e si poseranno tutte
nelle valli ricche di burroni,
nelle fessure delle rocce,
su ogni cespuglio e su ogni pascolo.
20In quel giorno il Signore radera'
con rasoio preso in affitto oltre il fiume,
cioe' il re assiro,
il capo e il pelo del corpo,
anche la barba togliera' via.
21Avverra' in quel giorno:
ognuno allevera' una giovenca e due pecore.
22Per l'abbondanza del latte che faranno,
si mangera' la panna;
di panna e miele si cibera'
ogni superstite in mezzo a questo paese.
23Avverra' in quel giorno:
ogni luogo, dove erano mille viti
valutate mille sicli d'argento,
sara' preda dei rovi e dei pruni.
24Vi si entrera' armati di frecce e di arco,
perche' tutta la terra sara' rovi e pruni.
25In tutti i monti,
che erano vangati con la vanga,
non si passera' piu'
per paura delle spine e dei rovi.
Serviranno da pascolo per armenti
e da luogo battuto dal gregge.

Capitolo 8

1Il Signore mi disse: "Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Maher-salal-cash-baz". 2Io mi presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachia. 3Poi mi unii alla profetessa, la quale concepi' e partori' un figlio. Il Signore mi disse: "Chiamalo Maher-salal-cash-baz, 4poiche', prima che il bambino sappia dire babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Salaria saranno portate davanti al re di Assiria".

5Il Signore mi disse di nuovo:
6"Poiché questo popolo ha rigettato
le acque di Silo, che scorrono piano,
e trema per Rezin e per il figlio di Romelia,
7per questo, ecco,
il Signore gonfiera' contro di loro
le acque del fiume,
impetuose e abbondanti:
cioe' il re assiro con tutto il suo splendore,
irrompera' in tutti i suoi canali
e straripera' da tutte le sue sponde.
8Penetrera' in Giuda,
lo inondera' e lo attraversera'
fino a giungere al collo.
Le sue ali distese copriranno
tutta l'estensione del tuo paese, Emmanuele.
9Sappiatelo, popoli: sarete frantumati;
ascoltate voi tutte, nazioni lontane,
cingete le armi e sarete frantumate.
10Preparate un piano, sara' senza effetti;
fate un proclama, non si realizzera',
perche' Dio e' con noi".

11Poiche' cosi' il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di incamminarmi nella via di questo popolo:

12"Non chiamate congiura
cio' che questo popolo chiama congiura,
non temete cio' che esso teme e non abbiate paura".
13Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo.
Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura.
14Egli sara' laccio e pietra d'inciampo
e scoglio che fa cadere
per le due case di Israele,
laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme.
15Tra di loro molti inciamperanno,
cadranno e si sfracelleranno,
saranno presi e catturati.

16Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli. 17Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui. 18Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato, siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.
19Quando vi diranno: "Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi Dei? Per i vivi consultare i morti?", 20attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora.

21Egli si aggirera' nel paese oppresso e affamato,
e, quando sara' affamato e preso dall'ira,
maledira' il suo re e il suo dio.
Guardera' in alto
22e rivolgera' lo sguardo sulla terra
ed ecco angustia e tenebre
e oscurita' desolante.
Ma la caligine sara' dissipata,
23poiche' non ci sara' piu' oscurita'
dove ora e' angoscia.

In passato umilio' la terra di Zabulon e la terra di Neftali, ma in futuro rendera' gloriosa la via del mare, oltre il Giordano e la curva di Goim.

Capitolo 9

1Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
2Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si gioisce quando si spartisce la preda.
3Poiche' il giogo che gli pesava
e la sbarra sulle sue spalle,
il bastone del suo aguzzino
tu hai spezzato come al tempo di Madian.
4Poiche' ogni calzatura di soldato nella mischia
e ogni mantello macchiato di sangue
sara' bruciato,
sara' esca del fuoco.
5Poiche' un bambino e' nato per noi,
ci e' stato dato un figlio.
Sulle sue spalle e' il segno della sovranita'
ed e' chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace;
6grande sara' il suo dominio
e la pace non avra' fine
sul trono di Davide e sul regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
questo fara' lo zelo del Signore degli eserciti.

7Una parola mando' il Signore contro Giacobbe,
essa cadde su Israele.
8La conoscera' tutto il popolo,
gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria,
che dicevano nel loro orgoglio
e nell'arroganza del loro cuore:
9"I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomori sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri".
10Il Signore suscito' contro questo popolo i suoi nemici,
stimolo' i suoi avversari:
11gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei
che divorano Israele a grandi morsi.
Con tutto cio' non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
12Il popolo non e' tornato a chi lo percuoteva;
non ha ricercato il Signore degli eserciti.
13Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda,
palma e giunco in un giorno.
14L'anziano e i notabili sono il capo,
il profeta, maestro di menzogna, e' la coda.
15Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato
e i guidati si sono perduti.
16Percio' il Signore non avra' pieta' dei suoi giovani,
non si impietosira' degli orfani e delle vedove,
perche' tutti sono empi e perversi;
ogni bocca proferisce parole stolte.
Con tutto cio' non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
17Brucia l'iniquita' come fuoco
che divora rovi e pruni,
divampa nel folto della selva,
da dove si sollevano colonne di fumo.
18Per l'ira del Signore brucia la terra
e il popolo e' come un'esca per il fuoco;
nessuno ha pieta' del proprio fratello.
19Dilania a destra, ma e' ancora affamato,
mangia a sinistra, ma senza saziarsi;
ognuno mangia la carne del suo vicino.
20Manasse contro Èfraim
ed Èfraim contro Manasse,
tutti e due insieme contro Giuda.
Con tutto cio' non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.

Capitolo 10

1Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive,
2per negare la giustizia ai miseri
e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
per fare delle vedove la loro preda
e per spogliare gli orfani.
3Ma che farete nel giorno del castigo,
quando da lontano sopraggiungera' la rovina?
A chi ricorrerete per protezione?
Dove lascerete la vostra ricchezza?
4Non vi restera' che piegarvi tra i prigionieri
o cadere tra i morti.
Con tutto cio' non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.

5Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno.
6Contro una nazione empia io la mando
e la comando contro un popolo con cui sono in collera
perche' lo saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come fango di strada.
7Essa pero' non pensa cosi'
e cosi' non giudica il suo cuore,
ma vuole distruggere
e annientare non poche nazioni.
8Anzi dice: "Forse i miei capi non sono altrettanti re?
9Forse come Carchemis non e' anche Calne?
Come Arpad non e' forse Amat?
Come Damasco non e' forse Samaria?
10Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli,
le cui statue erano piu' numerose
di quelle di Gerusalemme e di Samaria,
11non posso io forse, come ho fatto
a Samaria e ai suoi idoli,
fare anche a Gerusalemme e ai suoi simulacri?".

12Quando il Signore avra' terminato tutta l'opera sua sul monte Sion e a Gerusalemme, punira' l'operato orgoglioso della mente del re di Assiria e cio' di cui si gloria l'alterigia dei suoi occhi.
13Poiche' ha detto:

"Con la forza della mia mano ho agito
e con la mia sapienza, perche' sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli
e ho saccheggiato i loro tesori,
ho abbattuto come un gigante
coloro che sedevano sul trono.
14La mia mano, come in un nido, ha scovato
la ricchezza dei popoli.
Come si raccolgono le uova abbandonate,
cosi' ho raccolto tutta la terra;
non vi fu battito d'ala,
nessuno apriva il becco o pigolava".
15Puo' forse vantarsi la scure con chi taglia per suo mezzo
o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?
Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
e una verga sollevare cio' che non e' di legno!
16Percio' il Signore, Dio degli eserciti,
mandera' una peste contro le sue piu' valide milizie;
sotto cio' che e' sua gloria ardera' un bruciore
come bruciore di fuoco;
18besso consumera' anima e corpo
e sara' come un malato che sta spegnendosi.
17La luce di Israele diventera' un fuoco,
il suo santuario una fiamma;
essa divorera' e consumera' rovi
e pruni in un giorno,
18ala magnificenza della sua selva e del suo giardino;
19il resto degli alberi nella selva
si contera' facilmente,
persino un ragazzo potrebbe farne il conto.

20In quel giorno
il resto di Israele e i superstiti della casa di Giacobbe
non si appoggeranno piu' su chi li ha percossi,
ma si appoggeranno sul Signore,
sul Santo di Israele, con lealta'.
21Tornera' il resto,
il resto di Giacobbe, al Dio forte.
22Poiche' anche se il tuo popolo, o Israele,
fosse come la sabbia del mare,
solo un suo resto ritornera';
e' decretato uno sterminio
che fara' traboccare la giustizia,
23poiche' un decreto di rovina
eseguira' il Signore, Dio degli eserciti,
su tutta la regione.

24Pertanto cosi' dice il Signore, Dio degli eserciti: "Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiria che ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te come gia' l'Egitto. 25Perche' ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avra' fine; la mia ira li annientera'". 26Contro di essa il Signore degli eserciti agitera' il flagello, come quando colpi' Madian sulla rupe dell'Oreb; alzera' la sua verga sul mare come fece con l'Egitto.

27In quel giorno
sara' tolto il suo fardello dalla tua spalla
e il suo giogo cessera' di pesare sul tuo collo.

Il distruttore viene da Rimmon,
28raggiunge Aiat, attraversa Migron,
in Micmas depone il bagaglio.
29Attraversano il passo;
in Gheba si accampano;
Rama trema,
fugge Gabaa di Saul.
30Grida con tutta la tua voce, Bat-Gallim,
sta' attenta, Laisa,
rispondile, Anatot!
31Madmena' e' in fuga,
e alla fuga si danno gli abitanti di Ghebim.
32Oggi stesso fara' sosta a Nob,
agitera' la mano verso il monte della figlia di Sion,
verso il colle di Gerusalemme.
33Ecco il Signore, Dio degli eserciti,
che strappa i rami con fracasso;
le punte piu' alte sono troncate,
le cime sono abbattute.
34È reciso con il ferro il folto della selva
e il Libano cade con la sua magnificenza.

Capitolo 11

1Un germoglio spuntera' dal tronco di Iesse,
un virgulto germogliera' dalle sue radici.
2Su di lui si posera' lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
3Si compiacera' del timore del Signore.
Non giudichera' secondo le apparenze
e non prendera' decisioni per sentito dire;
4ma giudichera' con giustizia i miseri
e prendera' decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sara' una verga che percuotera' il violento;
con il soffio delle sue labbra uccidera' l'empio.
5Fascia dei suoi lombi sara' la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedelta'.
6Il lupo dimorera' insieme con l'agnello,
la pantera si sdraiera' accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guidera'.
7La vacca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si cibera' di paglia, come il bue.
8Il lattante si trastullera' sulla buca dell'aspide;
il bambino mettera' la mano nel covo di serpenti velenosi.
9Non agiranno piu' iniquamente ne' saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perche' la saggezza del Signore riempira' il paese
come le acque ricoprono il mare.

10In quel giorno
la radice di Iesse si levera' a vessillo per i popoli,
le genti la cercheranno con ansia,
la sua dimora sara' gloriosa.
11In quel giorno il Signore stendera' di nuovo la mano
per riscattare il resto del suo popolo
superstite dall'Assiria e dall'Egitto,
da Patros, dall'Etiopia e dall'Elam,
da Sennaar e da Amat e dalle isole del mare.
12Egli alzera' un vessillo per le nazioni
e raccogliera' gli espulsi di Israele;
radunera' i dispersi di Giuda
dai quattro angoli della terra.
13Cessera' la gelosia di Èfraim
e gli avversari di Giuda saranno sterminati;
Èfraim non invidiera' piu' Giuda
e Giuda non osteggera' piu' Èfraim.
14Voleranno verso occidente contro i Filistei,
saccheggeranno insieme le tribu' dell'oriente,
stenderanno le mani su Edom e su Moab
e gli Ammoniti saranno loro sudditi.
15Il Signore prosciughera' il golfo del mare d'Egitto
e stendera' la mano contro il fiume
con la potenza del suo soffio,
e lo dividera' in sette bracci
cosi' che si possa attraversare con i sandali.
16Si formera' una strada per il resto del suo popolo
che sara' superstite dall'Assiria,
come ce ne fu una per Israele
quando usci' dal paese d'Egitto.

Capitolo 12

1Tu dirai in quel giorno:
"Ti ringrazio, Signore; tu eri in collera con me,
ma la tua collera si e' calmata e tu mi hai consolato.
2Ecco, Dio e' la mia salvezza;
io confidero', non temero' mai,
perche' mia forza e mio canto e' il Signore;
egli e' stato la mia salvezza.
3Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza".
4In quel giorno direte:
"Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
proclamate che il suo nome e' sublime.
5Cantate inni al Signore, perche' ha fatto cose grandiose,
cio' sia noto in tutta la terra.
6Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perche' grande in mezzo a voi e' il Santo di Israele".

Capitolo 13

1Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.

2Su un monte brullo issate un segnale,
alzate per essi un grido;
fate cenni con la mano perche' varchino
le porte dei principi.
3Io ho dato un ordine ai miei consacrati;
ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno,
entusiasti della mia grandezza.
4Rumore di folla sui monti,
simile a quello di un popolo immenso.
Rumore fragoroso di regni,
di nazioni radunate.
Il Signore degli eserciti passa in rassegna
un esercito di guerra.
5Vengono da un paese lontano,
dall'estremo orizzonte,
il Signore e gli strumenti della sua collera,
per devastare tutto il paese.
6Urlate, perche' e' vicino il giorno del Signore;
esso viene come una devastazione
da parte dell'Onnipotente.
7Percio' tutte le braccia sono fiacche,
ogni cuore d'uomo viene meno;
8sono costernati, spasimi e dolori li prendono,
si contorcono come una partoriente;
ognuno osserva sgomento il suo vicino;
i loro volti sono volti di fiamma.
9Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile,
con sdegno, ira e furore,
per fare della terra un deserto,
per sterminare i peccatori.
10Poiche' le stelle del cielo e la costellazione di Orione
non daranno piu' la loro luce;
il sole si oscurera' al suo sorgere
e la luna non diffondera' la sua luce.
11Io puniro' il mondo per il male,
gli empi per la loro iniquita';
faro' cessare la superbia dei protervi
e umiliero' l'orgoglio dei tiranni.
12Rendero' l'uomo piu' raro dell'oro
e i mortali piu' rari dell'oro di Ofir.
13Allora faro' tremare i cieli
e la terra si scuotera' dalle fondamenta
per lo sdegno del Signore degli eserciti,
nel giorno della sua ira ardente.
14Allora, come una gazzella impaurita
e come un gregge che nessuno raduna,
ognuno si dirigera' verso il suo popolo,
ognuno correra' verso la sua terra.
15Quanti saranno trovati, saranno trafitti,
quanti saranno presi, periranno di spada.
16I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi;
saranno saccheggiate le loro case,
disonorate le loro mogli.
17Ecco, io eccito contro di loro i Medi
che non pensano all'argento,
ne' si curano dell'oro.
18Con i loro archi abbatteranno i giovani,
non avranno pieta' dei piccoli appena nati,
i loro occhi non avranno pieta' dei bambini.
19Babilonia, perla dei regni,
splendore orgoglioso dei Caldei,
sara' come Sodoma e Gomorra sconvolte da Dio.
20Non sara' abitata mai piu' ne' popolata
di generazione in generazione.
L'Arabo non vi piantera' la sua tenda
ne' i pastori vi faranno sostare i greggi.
21Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto,
i gufi riempiranno le loro case,
vi faranno dimora gli struzzi,
vi danzeranno i satiri.
22Ululeranno le iene nei loro palazzi,
gli sciacalli nei loro edifici lussuosi.
La sua ora si avvicina,
i suoi giorni non saranno prolungati.

Capitolo 14

1Il Signore infatti avra' pieta' di Giacobbe e si scegliera' ancora Israele e li ristabilira' nel loro paese. A loro si uniranno gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe. 2I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro paese e se ne impossessera' la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; cosi' faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.
3In quel giorno il Signore ti liberera' dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitu' con la quale eri stato asservito. 4Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai:

"Ah, come e' finito l'aguzzino,
e' finita l'arroganza!
5Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
il bastone dei dominatori,
6di colui che percuoteva i popoli nel suo furore,
con colpi senza fine,
che dominava con furia le genti
con una tirannia senza respiro.
7Riposa ora tranquilla tutta la terra
ed erompe in grida di gioia.
8Persino i cipressi gioiscono riguardo a te
e anche i cedri del Libano:
Da quando tu sei prostrato, non salgono piu'
i tagliaboschi contro di noi.
9Gli inferi di sotto si agitano per te,
per venirti incontro al tuo arrivo;
per te essi svegliano le ombre,
tutti i dominatori della terra,
e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.
10Tutti prendono la parola per dirti:
Anche tu sei stato abbattuto come noi,
sei diventato uguale a noi.
11Negli inferi e' precipitato il tuo fasto,
la musica delle tue arpe;
sotto di te v'e' uno strato di marciume,
tua coltre sono i vermi.
12Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra,
signore di popoli?
13Eppure tu pensavi:
Saliro' in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzero' il trono,
dimorero' sul monte dell'assemblea,
nelle parti piu' remote del settentrione.
14Saliro' sulle regioni superiori delle nubi,
mi faro' uguale all'Altissimo.
15E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondita' dell'abisso!
16Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente.
È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,
17che riduceva il mondo a un deserto,
che ne distruggeva le citta',
che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?
18Tutti i re dei popoli,
tutti riposano con onore,
ognuno nella sua tomba.
19Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
come un virgulto spregevole;
sei circondato da uccisi trafitti da spada,
come una carogna calpestata.
A coloro che sono scesi in una tomba di pietre
20tu non sarai unito nella sepoltura,
perche' hai rovinato il tuo paese,
hai assassinato il tuo popolo;
non sara' piu' nominata
la discendenza dell'iniquo.
21Preparate il massacro dei suoi figli
a causa dell'iniquita' del loro padre
e non sorgano piu' a conquistare la terra
e a riempire il mondo di rovine".

22Io insorgero' contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminero' il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe - oracolo del Signore -. 23Io la ridurro' a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scopero' con la scopa della distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -.

24Il Signore degli eserciti ha giurato:
"In verita'
come ho pensato, accadra'
e succedera' come ho deciso.
25Io spezzero' l'Assiro nella mia terra
e sui miei monti lo calpestero'.
Allora sparira' da loro il suo giogo,
il suo peso dalle loro spalle".
26Questa e' la decisione presa per tutta la terra
e questa e' la mano stesa su tutte le genti.
27Poiche' il Signore degli eserciti
lo ha deciso; chi potra' renderlo vano?
La sua mano e' stesa, chi gliela fara' ritirare?

28Nell'anno in cui mori' il re Acaz fu comunicato questo oracolo:

29"Non gioire, Filistea tutta,
perche' si e' spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiche' dalla radice del serpe uscira' una vipera
e il suo frutto sara' un drago alato.
30I poveri pascoleranno sui miei prati
e i miseri vi riposeranno tranquilli;
ma faro' morire di fame la tua stirpe
e uccidero' il tuo resto.
31Urla, porta; grida, citta';
trema, Filistea tutta,
perche' dal settentrione si alza il fumo
e nessuno si sbanda dalle sue schiere".
32Che si rispondera' ai messaggeri delle nazioni?
"Il Signore ha fondato Sion
e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo".

Capitolo 15

1Oracolo su Moab.

È stata devastata di notte,
Ar-Moab e' stata distrutta;
e' stata devastata di notte,
Kir-Moab e' stata distrutta.
2È salita la gente di Dibon
sulle alture, per piangere;
su Nebo e su Madaba
Moab innalza un lamento;
ogni testa e' stata rasata,
ogni barba e' stata tagliata.
3Nelle sue strade si indossa il sacco,
sulle sue terrazze si fa il lamento.
Nelle sue piazze ognuno si lamenta,
si scioglie in lacrime.
4Emettono urla Chesbon ed Eleale',
le loro grida giungono fino a Iaas.
Per questo tremano le viscere di Moab,
freme la sua anima.
5Il cuore di Moab geme;
i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar.
Ah, la salita di Luchit salgono piangendo.
Sulla via di Coronaim
mandano grida strazianti.
6Le acque di Nimrim sono un deserto,
l'erba si e' seccata, finita e' la pastura;
non c'e' piu' nulla di verde.
7Per questo fanno provviste,
le loro riserve
trasportano al di la' del torrente dei Salici.
8Risuonano grida
per tutto il territorio di Moab;
fino a Eglaim giunge il suo urlo,
fino a Bir-Elim il suo urlo.
9Le acque di Dimon sono piene di sangue,
eppure colpiro' Dimon con altri mali;
un leone per i fuggiaschi di Moab
e per il resto del paese.

Capitolo 16

1Mandate l'agnello al signore del paese,
dalla rupe verso il deserto
al monte della figlia di Sion.
2Come un uccello fuggitivo,
come una nidiata dispersa
saranno le figlie di Moab
ai guadi dell'Arnon.
3Dacci un consiglio,
prendi una decisione!
Rendi come la notte la tua ombra
in pieno mezzogiorno;
nascondi i dispersi,
non tradire i fuggiaschi.
4Siano tuoi ospiti
i dispersi di Moab;
sii loro rifugio di fronte al devastatore.
Quando sara' estinto il tiranno
e finita la devastazione,
scomparso il distruttore della regione,
5allora sara' stabilito un trono sulla mansuetudine,
vi siedera' con tutta fedelta', nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del diritto
e pronto alla giustizia.
6Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
l'orgogliosissimo,
la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza,
la vanita' delle sue chiacchiere.

7Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;
per le focacce di uva di Kir-Careset
gemono tutti costernati.
8Sono squallidi i campi di Chesbon,
languiscono le viti di Sibma'.
Signori di popoli
ne hanno spezzato i tralci
che raggiungevano Iazer,
penetravano fin nel deserto;
i loro rami si estendevano liberamente,
giungevano al mare.
9Per questo io piangero' con il pianto di Iazer
sui vigneti di Sibma'.
Ti inondero' con le mie lacrime,
Chesbon, Eleale',
perche' sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
e' piombato il grido dei vignaioli.
10Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti;
nelle vigne non si levano piu' lieti clamori,
ne' si grida piu' allegramente.
Il vino nei tini nessuno lo ammosta,
l'evviva di gioia e' cessato.
11Percio' le mie viscere fremono
per Moab come una cetra,
il mio intimo freme per Kir-Careset.
12Moab si mostrera' e si stanchera' sulle alture,
verra' nel suo santuario per pregare,
ma senza successo.

13Questo e' il messaggio che pronunzio' un tempo il Signore su Moab. 14Ma ora il Signore dice: "In tre anni, come gli anni di un salariato, sara' deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarra' solo un resto, piccolo e impotente".

Capitolo 17

1Oracolo su Damasco.

Ecco, Damasco sara' eliminata dal numero delle citta',
diverra' un cumulo di rovine.
2Le sue borgate saranno abbandonate per sempre;
saranno pascolo dei greggi
che vi riposeranno senza esserne scacciati.
3A Èfraim sara' tolta la cittadella,
a Damasco la sovranita'.
Al resto degli Aramei tocchera' la stessa sorte
della gloria degli Israeliti,
oracolo del Signore degli eserciti.
4In quel giorno verra' ridotta la gloria di Giacobbe
e la pinguedine delle sue membra dimagrira'.
5Avverra' come quando il mietitore
prende una manciata di steli,
e con l'altro braccio falcia le spighe,
come quando si raccolgono le spighe
nella valle dei Refaim,
6Vi resteranno solo racimoli,
come alla bacchiatura degli ulivi:
due o tre bacche sulla cima dell'albero,
quattro o cinque sui rami da frutto.
Oracolo del Signore, Dio di Israele.
7In quel giorno si volgera' l'uomo al suo creatore
e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele.
8Non si volgera' agli altari, lavoro delle sue mani;
non guardera' cio' che fecero le sue dita,
i pali sacri e gli altari per l'incenso.
9In quel giorno avverra' alle tue fortezze
come alle citta' abbandonate
che l'Eveo e l'Amorreo evacuarono
di fronte agli Israeliti
e sara' una desolazione.
10Perche' hai dimenticato Dio tuo salvatore
e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza.
Tu pianti percio' piante amene
e innesti tralci stranieri;
11di giorno le pianti, le vedi crescere
e al mattino vedi fiorire i tuoi semi,
ma svanira' il raccolto in un giorno di malattia
e di dolore insanabile.
12Ah, il rumore di popoli immensi,
rumore come il mugghio dei mari,
fragore di nazioni
come lo scroscio di acque che scorrono veementi.
13Le nazioni fanno fragore
come il fragore di molte acque,
ma il Signore le minaccia, esse fuggono lontano;
come pula sono disperse sui monti dal vento
e come mulinello di polvere dinanzi al turbine.
14Alla sera, ecco era tutto uno spavento,
prima del mattino non e' gia' piu'.
Questo e' il destino dei nostri predatori
e la sorte dei nostri saccheggiatori.

Capitolo 18

1Ah! paese dagli insetti ronzanti,
che ti trovi oltre i fiumi di Etiopia,
2che mandi ambasciatori per mare,
in canotti di papiro sulle acque:
"Andate, messaggeri veloci,
verso un popolo alto e abbronzato,
verso un popolo temuto ora e sempre,
un popolo potente e vittorioso,
il cui paese e' solcato da fiumi".
3O voi tutti abitanti del mondo, che dimorate sulla terra,
appena si alzera' un segnale sui monti, guardatelo!
Appena squillera' la tromba, ascoltatela!
4Poiche' questo mi ha detto il Signore:
"Io osservero' tranquillo dalla mia dimora,
come il calore sereno alla luce del sole,
come una nube di rugiada al calore della mietitura".
5Poiche' prima della raccolta, quando la fioritura e' finita
e il fiore e' diventato un grappolo maturo,
egli tagliera' i tralci con roncole,
strappera' e gettera' via i pampini.
6Saranno abbandonati tutti insieme
agli avvoltoi dei monti e alle bestie selvatiche;
su di essi gli avvoltoi passeranno l'estate
su di essi tutte le bestie selvatiche passeranno l'inverno.
7In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un popolo temuto ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese e' solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove e' invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.

Capitolo 19

1Oracolo sull'Egitto.

Ecco, il Signore cavalca una nube leggera
ed entra in Egitto.
Crollano gli idoli d'Egitto davanti a lui
e agli Egiziani vien meno il cuore nel petto.
2Aizzero' gli Egiziani contro gli Egiziani:
combattera' fratello contro fratello,
uomo contro uomo,
citta' contro citta', regno contro regno.
3Gli Egiziani perderanno il senno
e io distruggero' il loro consiglio;
per questo ricorreranno agli idoli e ai maghi,
ai negromanti e agli indovini.
4Ma io mettero' gli Egiziani
in mano a un duro padrone, un re crudele li dominera'.
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
5Si prosciugheranno le acque del mare,
il fiume si inaridira' e secchera'.
6I suoi canali diventeranno putridi,
diminuiranno e seccheranno i torrenti dell'Egitto,
canne e giunchi ingialliranno.
7I giunchi sulle rive e alla foce del Nilo
e tutti i seminati del Nilo
seccheranno, saranno dispersi dal vento, non saranno piu'.
8I pescatori si lamenteranno, gemeranno
quanti gettano l'amo nel Nilo,
quanti stendono le reti sull'acqua saranno desolati.
9Saranno delusi i lavoratori del lino,
le cardatrici e i tessitori impallidiranno;
10i tessitori saranno avviliti,
tutti i salariati saranno costernati.
11Quanto sono stolti i principi di Tanis!
I piu' saggi consiglieri del faraone sono uno stupido consiglio.
Come osate dire al faraone:
"Sono figlio di saggi, figlio di re antichi"?
12Dove sono, dunque, i tuoi saggi?
Ti rivelino e manifestino
quanto ha deciso il Signore degli eserciti
a proposito dell'Egitto.
13Stolti sono i principi di Tanis;
si ingannano i principi di Menfi.
Hanno fatto traviare l'Egitto
i capi delle sue tribu'.
14Il Signore ha mandato in mezzo a loro
uno spirito di smarrimento;
essi fanno smarrire l'Egitto in ogni impresa,
come barcolla un ubriaco nel vomito.
15Non riuscira' all'Egitto qualunque opera faccia:
il capo o la coda, la palma o il giunco.

16In quel giorno gli Egiziani diventeranno come femmine, tremeranno e temeranno all'agitarsi della mano che il Signore degli eserciti agitera' contro di loro. 17Il paese di Giuda sara' il terrore degli Egiziani; quando se ne parlera', ne avranno spavento, a causa del proposito che il Signore degli eserciti ha formulato sopra di esso.
18In quel giorno ci saranno cinque citta' nell'Egitto che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per il Signore degli eserciti; una di esse si chiamera' Citta' del sole. 19In quel giorno ci sara' un altare dedicato al Signore in mezzo al paese d'Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera: 20sara' un segno e una testimonianza per il Signore degli eserciti nel paese d'Egitto. Quando, di fronte agli avversari, invocheranno il Signore, allora egli mandera' loro un salvatore che li difendera' e li liberera'. 21Il Signore si rivelera' agli Egiziani e gli Egiziani riconosceranno in quel giorno il Signore, lo serviranno con sacrifici e offerte, faranno voti al Signore e li adempiranno. 22Il Signore percuotera' ancora gli Egiziani ma, una volta colpiti, li risanera'. Essi faranno ritorno al Signore ed egli si plachera' e li risanera'.
23In quel giorno ci sara' una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andra' in Egitto e l'Egiziano in Assiria; gli Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri. 24In quel giorno Israele sara' il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una benedizione in mezzo alla terra. 25Li benedira' il Signore degli eserciti: "Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredita'".

Capitolo 20

1Nell'anno in cui il Tartan, mandato ad Asdod da Sargon re di Assiria, giunse ad Asdod, la assali' e la prese.
2In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia figlio di Amoz: "Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i sandali dai piedi!". Cosi' egli fece, andando spoglio e scalzo.
3Il Signore poi disse: "Come il mio servo Isaia e' andato spoglio e scalzo per tre anni, come segno e simbolo per l'Egitto e per l'Etiopia, 4cosi' il re di Assiria condurra' i prigionieri d'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, spogli e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l'Egitto. 5Allora saranno abbattuti e confusi a causa dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, di cui si vantavano. 6In quel giorno gli abitanti di questo lido diranno: Ecco che cosa e' successo al paese al quale ci eravano rivolti e nel quale cercavamo rifugio per essere aiutati e liberati dal re di Assiria! Ora come ci salveremo?".

Capitolo 21

1Oracolo sul deserto del mare.

Come i turbini che si scatenano nel Negheb,
cosi' egli viene dal deserto, da una terra orribile.
2Una visione angosciosa mi fu mostrata:
il saccheggiatore che saccheggia,
il distruttore che distrugge.
Salite, o Elamiti,
assediate, o Medi!
Io faccio cessare ogni gemito.
3Per questo i miei reni tremano,
mi hanno colto i dolori come di una partoriente;
sono troppo sconvolto per udire,
troppo sbigottito per vedere.
4Smarrito e' il mio cuore,
la costernazione mi invade;
il crepuscolo tanto desiderato
diventa il mio terrore.
5Si prepara la tavola,
si stende la tovaglia,
si mangia, si beve.
"Alzatevi, o capi,
ungete gli scudi!".
6Poiche' cosi' mi ha detto il Signore:
"Va', metti una sentinella
che annunzi quanto vede.
7Se vede cavalleria,
coppie di cavalieri,
gente che cavalca asini,
gente che cavalca cammelli,
osservi attentamente,
con grande attenzione".
8La vedetta ha gridato:
"Al posto di osservazione, Signore,
io sto sempre, tutto il giorno,
e nel mio osservatorio
sto in piedi, tutta la notte.
9Ecco, arriva una schiera di cavalieri,
coppie di cavalieri".
Essi esclamano e dicono: "È caduta,
e' caduta Babilonia!
Tutte le statue dei suoi Dei
sono a terra, in frantumi".
10O popolo mio, calpestato,
che ho trebbiato come su un'aia,
cio' che ho udito
dal Signore degli eserciti,
Dio di Israele,
a voi ho annunziato.

11Oracolo sull'Idumea.

Mi gridano da Seir:
"Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?".
12La sentinella risponde:
"Viene il mattino, poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!".

13Oracolo sull'Arabia.

Nel bosco, nell'Arabia, passate la notte,
carovane di Dedan;
14andando incontro agli assetati,
portate acqua.
Abitanti del paese di Tema,
presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro.
15Perche' essi fuggono di fronte alle spade,
di fronte alla spada affilata,
di fronte all'arco teso,
di fronte al furore della battaglia.

16Poiche' mi ha detto il Signore: "Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparira' tutta la potenza gloriosa di Kedar. 17E il numero degli archi dei prodi di Kedar restera' molto esiguo, perche' il Signore Dio di Israele ha parlato".

Capitolo 22

1Oracolo sulla valle della Visione.
Che hai tu dunque, che sei salita
tutta sulle terrazze,
2citta' rumorosa e tumultuante,
citta' gaudente?
I tuoi caduti non sono caduti di spada
ne' sono morti in battaglia.
3Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme,
fatti prigionieri senza un tiro d'arco;
tutti i tuoi prodi sono stati catturati insieme,
o fuggirono lontano.
4Per questo dico: "Stornate lo sguardo da me,
che io pianga amaramente;
non cercate di consolarmi
per la desolazione della figlia del mio popolo".
5Poiche' e' un giorno di panico,
di distruzione e di smarrimento,
voluto dal Signore, Dio degli eserciti.
Nella valle della Visione un diroccare di mura
e un invocare aiuto verso i monti.
6Gli Elamiti hanno preso la faretra;
gli Aramei montano i cavalli,
Kir ha tolto il fodero allo scudo.
7Le migliori tra le tue valli
sono piene di carri;
i cavalieri si sono disposti contro la porta.
8Cosi' egli toglie la protezione di Giuda.
Voi guardavate in quel giorno
alle armi del palazzo della Foresta;
9le brecce della citta' di Davide
avete visto quante fossero;
avete raccolto le acque della piscina inferiore,
10avete contato le case di Gerusalemme
e demolito le case per fortificare le mura;
11avete costruito un serbatoio fra i due muri
per le acque della piscina vecchia;
ma voi non avete guardato a chi ha fatto queste cose,
ne' avete visto chi ha preparato cio' da tempo.
12Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno
al pianto e al lamento,
a rasarvi il capo e a vestire il sacco.
13Ecco invece si gode e si sta allegri,
si sgozzano buoi e si scannano greggi,
si mangia carne e si beve vino:
"Si mangi e si beva, perche' domani moriremo!".
14Ma il Signore degli eserciti si e' rivelato ai miei orecchi:
"Certo non sara' espiato questo vostro peccato,
finche' non sarete morti",
dice il Signore, Dio degli eserciti.

15Cosi' dice il Signore, Dio degli eserciti:
"Recati da questo ministro,
presso Sebna', il maggiordomo,
16bche si taglia in alto il sepolcro
e si scava nella rupe la tomba:
16aChe cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui,
che ti stai scavando qui un sepolcro?
17Ecco, il Signore ti scagliera' giu' a precipizio, o uomo,
ti afferrera' saldamente,
18ti rotolera' ben bene a rotoli
come palla, verso un esteso paese.
La' morirai e la' finiranno i tuoi carri superbi,
o ignominia del palazzo del tuo padrone!
19Ti togliero' la carica,
ti rovescero' dal tuo posto.
20In quel giorno chiamero' il mio servo
Eliakim, figlio di Chelkia;
21lo rivestiro' con la tua tunica,
lo cingero' della tua sciarpa
e mettero' il tuo potere nelle sue mani.
Sara' un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
22Gli porro' sulla spalla la chiave della casa di Davide;
se egli apre, nessuno chiudera';
se egli chiude, nessuno potra' aprire.
23Lo conficchero' come un paletto in luogo solido
e sara' un trono di gloria per la casa di suo padre.

24A lui attaccheranno ogni gloria della casa di suo padre: discendenti e nipoti, ogni vaso anche piccolo, dalle tazze alle anfore".
25In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - cedera' il paletto conficcato in luogo solido, si spezzera', cadra' e andra' in frantumi tutto cio' che vi era appeso, perche' il Signore ha parlato.

Capitolo 23

1Oracolo su Tiro.

Fate il lamento, navi di Tarsis,
perche' e' stato distrutto il vostro rifugio!
Mentre tornavano dal paese dei Kittim,
ne fu data loro notizia.
2Ammutolite, abitanti della costa,
mercanti di Sidone,
i cui agenti attraversavano
3grandi acque.
Il frumento del Nilo, il raccolto del fiume
era la sua ricchezza; era il mercato dei popoli.
4Vergognati, Sidone,
perche' ha parlato il mare, la fortezza marinara, dicendo:
"Io non ho avuto doglie, non ho partorito,
non ho allevato giovani,
non ho fatto crescere ragazze".
5Appena si sapra' in Egitto,
saranno addolorati per la notizia di Tiro.
6Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa.
7È questa la vostra citta' gaudente,
le cui origini risalgono a un'antichita' remota,
i cui piedi la portavano lontano
per fissarvi dimore?
8Chi ha deciso questo
contro Tiro l'incoronata,
i cui mercanti erano principi,
i cui trafficanti erano i piu' nobili della terra?
9Il Signore degli eserciti lo ha deciso
per svergognare l'orgoglio
di tutto il suo fasto,
per umiliare i piu' nobili sulla terra.
10Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis;
il porto non esiste piu'.
11Ha steso la mano verso il mare,
ha sconvolto i regni,
il Signore ha decretato per Canaan
di abbattere le sue fortezze.
12Egli ha detto: "Non continuerai a far baldoria,
tu duramente oppressa, vergine figlia di Sidone.
Alzati, va' pure dai Kittim;
neppure la' ci sara' pace per te".

13Ecco il paese da lui fondato per marinai, che ne avevano innalzato le torri; ne han demoliti i palazzi: egli l'ha ridotto a un cumulo di rovine.

14Fate il lamento, navi di Tarsis,
perche' e' stato distrutto il vostro rifugio.

15In quel giorno Tiro sara' dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Alla fine dei settanta anni a Tiro si applichera' la canzone della prostituta:

16"Prendi la cetra,
gira per la citta', prostituta dimenticata;
suona con abilita',
moltiplica i canti,
perche' qualcuno si ricordi di te".

17Ma alla fine dei settant'anni il Signore visitera' Tiro, che ritornera' ai suoi guadagni; essa treschera' con tutti i regni del mondo sulla terra. 18Il suo salario e il suo guadagno saranno sacri al Signore. Non sara' ammassato ne' custodito il suo salario, ma andra' a coloro che abitano presso il Signore, perche' possano nutrirsi in abbondanza e vestirsi con decoro.

Capitolo 24

1Ecco che il Signore spacca la terra,
la squarcia e ne sconvolge la superficie
e ne disperde gli abitanti.
2Avverra' lo stesso al popolo come al sacerdote,
allo schiavo come al suo padrone,
alla schiava come alla sua padrona,
al compratore come al venditore,
al creditore come al debitore,
a chi riceve come a chi da' in prestito.
3Sara' tutta spaccata la terra
sara' tutta saccheggiata,
perche' il Signore ha pronunziato questa parola.
4È in lutto, languisce la terra;
e' squallido, languisce il mondo,
il cielo con la terra perisce.
5La terra e' stata profanata dai suoi abitanti,
perche' hanno trasgredito le leggi,
hanno disobbedito al decreto,
hanno infranto l'alleanza eterna.
6Per questo la maledizione divora la terra,
i suoi abitanti ne scontano la pena;
per questo sono bruciati gli abitanti della terra
e sono rimasti solo pochi uomini.

7Lugubre e' il mosto, la vigna languisce,
gemono tutti.
8È cessata la gioia dei timpani,
e' finito il chiasso dei gaudenti,
e' cessata la gioia della cetra.
9Non si beve piu' il vino tra i canti,
la bevanda inebriante e' amara per chi la beve.
10È distrutta la citta' del caos,
e' chiuso l'ingresso di ogni casa.
11Per le strade si lamentano, perche' non c'e' vino;
ogni gioia e' scomparsa,
se ne e' andata la letizia dal paese.
12Nella citta' e' rimasta la desolazione;
la porta e' stata abbattuta, fatta a pezzi.
13Perche' cosi' accadra' nel centro della terra,
in mezzo ai popoli,
come quando si bacchiano le ulive,
come quando si racimola, finita la vendemmia.
14Quelli alzeranno la voce, acclameranno
alla maesta' del Signore.
Gridano dal mare:
"Acclamate, pertanto, popoli!
15Voi in oriente, glorificate il Signore,
nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d'Israele.
16Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto:
Gloria al giusto".

Ma io dico: "Guai a me!
Guai a me! Ohime'!".
I perfidi agiscono perfidamente,
i perfidi operano con perfidia.
17Terrore, fossa e laccio
ti sovrastano, o abitante della terra.
18Chi fugge al grido di terrore
cadra' nella fossa, chi risale dalla fossa
sara' preso nel laccio.
Le cateratte dall'alto si aprono
e si scuotono le fondamenta della terra.
19A pezzi andra' la terra,
in frantumi si ridurra' la terra,
crollando crollera' la terra.
20Certo, barcollera' la terra come un ubriaco,
vacillera' come una tenda;
pesera' su di essa la sua iniquita',
cadra' e non si rialzera'.
21In quel giorno il Signore punira'
in alto l'esercito di lassu'
e qui in terra i re della terra.
22Saranno radunati e imprigionati in una fossa,
saranno rinchiusi in un carcere
e dopo lungo tempo saranno puniti.
23Arrossira' la luna,
impallidira' il sole,
perche' il Signore degli eserciti regna
sul monte Sion e in Gerusalemme
e davanti ai suoi anziani sara' glorificato.

Capitolo 25

1Signore, tu sei il mio Dio;
voglio esaltarti e lodare il tuo nome,
perche' hai eseguito progetti meravigliosi,
concepiti da lungo tempo, fedeli e veri.
2Poiche' hai ridotto la citta' ad un mucchio di sassi,
la cittadella fortificata ad una rovina,
la fortezza dei superbi non e' piu' citta',
non si ricostruira' mai piu'.
3Per questo ti glorifica un popolo forte,
la citta' di genti possenti ti venera.
4Perche' tu sei sostegno al misero,
sostegno al povero nella sua angoscia,
riparo dalla tempesta, ombra contro il caldo;
poiche' lo sbuffare dei tiranni e' come pioggia d'inverno,
5come arsura in terra arida il clamore dei superbi.
Tu mitighi l'arsura con l'ombra d'una nube,
l'inno dei tiranni si spegne.

6Preparera' il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
7Egli strappera' su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
8Eliminera' la morte per sempre;
il Signore Dio asciughera' le lacrime
su ogni volto;
la condizione disonorevole del suo popolo
fara' scomparire da tutto il paese,
poiche' il Signore ha parlato.
9E si dira' in quel giorno: "Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perche' ci salvasse;
questi e' il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza.
10Poiche' la mano del Signore si posera' su questo monte".
Moab invece sara' calpestato al suolo,
come si pesta la paglia nella concimaia.
11La' esso stendera' le mani,
come le distende il nuotatore per nuotare;
ma il Signore abbassera' la sua superbia,
nonostante l'annaspare delle sue mani.
12L'eccelsa fortezza delle tue mura
egli abbattera' e demolira',
la radera' al suolo.

Capitolo 26

1In quel giorno si cantera' questo canto nel paese di Giuda:

Abbiamo una citta' forte;
egli ha eretto a nostra salvezza
mura e baluardo.
2Aprite le porte:
entri il popolo giusto che mantiene la fedelta'.
3Il suo animo e' saldo;
tu gli assicurerai la pace,
pace perche' in te ha fiducia.
4Confidate nel Signore sempre,
perche' il Signore e' una roccia eterna;
5perche' egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto;
la citta' eccelsa
l'ha rovesciata, rovesciata fino a terra,
l'ha rasa al suolo.
6I piedi la calpestano,
i piedi degli oppressi, i passi dei poveri.

7Il sentiero del giusto e' diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
8Si', nella via dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
9La mia anima anela a te di notte,
al mattino il mio spirito ti cerca,
perche' quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra,
giustizia imparano gli abitanti del mondo.
10Si usi pure clemenza all'empio,
non imparera' la giustizia;
sulla terra egli distorce le cose diritte
e non guarda alla maesta' del Signore.
11Signore, sta alzata la tua mano,
ma essi non la vedono.
Vedano, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo;
anzi, il fuoco preparato per i tuoi nemici li divori.
12Signore, ci concederai la pace,
poiche' tu da'i successo a tutte le nostre imprese.
13Signore nostro Dio, altri padroni,
diversi da te, ci hanno dominato,
ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo.
14I morti non vivranno piu',
le ombre non risorgeranno;
poiche' tu li hai puniti e distrutti,
hai fatto svanire ogni loro ricordo.
15Hai fatto crescere la nazione, Signore,
hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato,
hai dilatato tutti i confini del paese.
16Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato;
a te abbiamo gridato nella prova, che e' la tua correzione.
17Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
cosi' siamo stati noi di fronte a te, Signore.
18Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire: era solo vento;
non abbiamo portato salvezza al paese
e non sono nati abitanti nel mondo.
19Ma di nuovo vivranno i tuoi morti,
risorgeranno i loro cadaveri.
Si sveglieranno ed esulteranno
quelli che giacciono nella polvere,
perche' la tua rugiada e' rugiada luminosa,
la terra dara' alla luce le ombre.

20Va', popolo mio, entra nelle tue stanze
e chiudi la porta dietro di te.
Nasconditi per un momento
finche' non sia passato lo sdegno.
21Perche' ecco, il Signore esce dalla sua dimora
per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra;
la terra ributtera' fuori il sangue assorbito
e piu' non coprira' i suoi cadaveri.

Capitolo 27

1In quel giorno il Signore punira'
con la spada dura, grande e forte,
il Leviatan serpente guizzante,
il Leviatan serpente tortuoso
e uccidera' il drago che sta nel mare.

2In quel giorno si dira':
"La vigna deliziosa: cantate di lei!".
3Io, il Signore, ne sono il guardiano,
a ogni istante la irrigo;
per timore che venga danneggiata,
io ne ho cura notte e giorno.
4Io non sono in collera.
Vi fossero rovi e pruni, io muoverei loro guerra,
li brucerei tutti insieme.
5O, meglio, si stringa alla mia protezione,
faccia la pace con me,
con me faccia la pace!

6Nei giorni futuri Giacobbe mettera' radici,
Israele fiorira' e germogliera',
riempira' il mondo di frutti.
7Il Signore lo ha forse percosso come i suoi percussori?
O lo ha ucciso come uccise i suoi uccisori?
8Lo ha punito cacciandolo via, respingendolo,
lo ha rimosso con soffio impetuoso
come quando tira il vento d'oriente!
9Proprio cosi' sara' espiata l'iniquita' di Giacobbe
e questo sara' tutto il frutto per la rimozione del suo peccato:
mentre egli ridurra' tutte le pietre dell'altare
come si fa delle pietre che si polverizzano per la calce,
non erigeranno piu' pali sacri ne' altari per l'incenso.
10La fortezza e' divenuta desolata,
un luogo spopolato e abbandonato come un deserto;
vi pascola il vitello, vi si sdraia e ne bruca gli arbusti.
11I suoi rami seccandosi si spezzeranno;
le donne verranno ad accendervi il fuoco.
Certo, si tratta di un popolo privo di intelligenza;
per questo non ne avra' pieta' chi lo ha creato,
ne' chi lo ha fatto ne avra' compassione.

12In quel giorno,
dal corso dell'Eufrate al torrente d'Egitto,
il Signore battera' le spighe
e voi sarete raccolti uno a uno, Israeliti.
13In quel giorno suonera' la grande tromba,
verranno gli sperduti nel paese di Assiria
e i dispersi nel paese di Egitto.
Essi si prostreranno al Signore
sul monte santo, in Gerusalemme.

Capitolo 28

1Guai alla corona superba degli ubriachi di Èfraim,
al fiore caduco, suo splendido ornamento,
che domina la fertile valle, o storditi dal vino!
2Ecco, inviato dal Signore, un uomo potente e forte,
come nembo di grandine, come turbine rovinoso,
come nembo di acque torrenziali e impetuose,
getta tutto a terra con violenza.
3Dai piedi verra' calpestata
la corona degli ubriachi di Èfraim.
4E avverra' al fiore caduco del suo splendido ornamento,
che domina la valle fertile,
come a un fico primaticcio prima dell'estate:
uno lo vede, lo coglie e lo mangia appena lo ha in mano.
5In quel giorno sara' il Signore degli eserciti
una corona di gloria, uno splendido diadema
per il resto del suo popolo,
6ispiratore di giustizia per chi siede in tribunale,
forza per chi respinge l'assalto alla porta.

7Anche costoro barcollano per il vino,
vanno fuori strada per le bevande inebrianti.
Sacerdoti e profeti barcollano
per la bevanda inebriante,
affogano nel vino;
vanno fuori strada per le bevande inebrianti,
s'ingannano mentre hanno visioni,
dondolano quando fanno da giudici.
8Tutte le tavole sono piene di fetido vomito;
non c'e' un posto pulito.
9"A chi vuole insegnare la scienza?
A chi vuole spiegare il discorso?
Ai bambini divezzati, appena staccati dal seno?
10Si': precetto su precetto, precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
un po' qui, un po' la'".
11Con labbra balbettanti e in lingua straniera
parlera' a questo popolo
12colui che aveva detto loro:
"Ecco il riposo! Fate riposare lo stanco.
Ecco il sollievo!". Ma non vollero udire.
13E sara' per loro la parola del Signore:
"precetto su precetto, precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
un po' qui, un po' la'",
perche' camminando cadano all'indietro,
si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri.

14Percio' ascoltate la parola del Signore,
uomini arroganti,
signori di questo popolo
che sta in Gerusalemme:
15"Voi dite: Abbiamo concluso
un'alleanza con la morte,
e con gli inferi
abbiamo fatto lega;
il flagello del distruttore, quando passera',
non ci raggiungera';
perche' ci siamo fatti della menzogna un rifugio
e nella falsita' ci siamo nascosti".
16Dice il Signore Dio:
"Ecco io pongo una pietra in Sion,
una pietra scelta,
angolare, preziosa, saldamente fondata:
chi crede non vacillera'.
17Io porro' il diritto come misura
e la giustizia come una livella.
La grandine spazzera' via il vostro rifugio fallace,
le acque travolgeranno il vostro riparo.
18Sara' cancellata la vostra alleanza con la morte;
la vostra lega con gli inferi non reggera'.
Quando passera' il flagello del distruttore,
voi sarete la massa da lui calpestata.
19Ogni volta che passera',
vi prendera',
poiche' passera' ogni mattino,
giorno e notte.
E solo il terrore fara' capire il discorso".
20Troppo corto sara' il letto per distendervisi,
troppo stretta la coperta per avvolgervisi.
21Poiche' come sul monte Perasim
si levera' il Signore;
come nella valle di Gabaon si adirera'
per compiere l'opera, la sua opera singolare,
e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto.
22Ora cessate di agire con arroganza
perche' non si stringano di piu' le vostre catene,
perche' un decreto di rovina io ho udito,
da parte del Signore, Dio degli eserciti,
riguardo a tutta la terra.

23Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce,
fate attenzione e sentite le mie parole.
24Ara forse tutti i giorni l'aratore,
rompe e sarchia la terra?
25Forse non ne spiana la superficie,
non vi semina l'aneto e non vi sparge il cumino?
E non vi pone grano e orzo
e spelta lungo i confini?
26E la sua perizia rispetto alla regola
gliela insegna il suo Dio.
27Certo, l'aneto non si batte con il tribbio,
ne' si fa girare sul cumino il rullo,
ma con una bacchetta si batte l'aneto
e con la verga il cumino.
28Il frumento vien forse schiacciato?
Certo, non lo si pesta senza fine,
ma vi si spinge sopra il rullo
e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo.
29Anche questo proviene
dal Signore degli eserciti:
egli si mostra mirabile nel consiglio,
grande nella sapienza.

Capitolo 29

1Guai ad Ariel, ad Ariel,
citta' dove pose il campo Davide!
Aggiungete anno ad anno,
si avvicendino i cicli festivi.
2Io mettero' alle strette Ariel,
ci saranno gemiti e lamenti.
Tu sarai per me come un vero Ariel,
3io mi accampero' come Davide contro di te
e ti circondero' di trincee,
innalzero' contro di te un vallo.
4Allora prostrata parlerai da terra
e dalla polvere saliranno fioche le tue parole;
sembrera' di un fantasma la tua voce dalla terra,
e dalla polvere la tua parola risuonera' come bisbiglio.
5Sara' come polvere fine la massa dei tuoi oppressori
e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni.
Ma d'improvviso, subito,
6dal Signore degli eserciti sarai visitata
con tuoni, rimbombi e rumore assordante,
con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.
7E sara' come un sogno,
come una visione notturna,
la massa di tutte le nazioni
che marciano su Ariel,
di quanti la attaccano
e delle macchine poste contro di essa.
8Avverra' come quando un affamato sogna di mangiare,
ma si sveglia con lo stomaco vuoto;
come quando un assetato sogna di bere,
ma si sveglia stanco e con la gola riarsa:
cosi' succedera' alla folla di tutte le nazioni
che marciano contro il monte Sion.
9Stupite pure cosi' da restare sbalorditi,
chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi;
ubriacatevi ma non di vino,
barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.
10Poiche' il Signore ha versato su di voi
uno spirito di torpore,
ha chiuso i vostri occhi,
ha velato i vostri capi.

11Per voi ogni visione sara' come le parole di un libro sigillato: si da' a uno che sappia leggere dicendogli: "Leggilo", ma quegli risponde: "Non posso, perche' e' sigillato". 12Oppure si da' il libro a chi non sa leggere dicendogli: "Leggilo", ma quegli risponde: "Non so leggere".

13Dice il Signore: "Poiche' questo popolo
si avvicina a me solo a parole
e mi onora con le labbra,
mentre il suo cuore e' lontano da me
e il culto che mi rendono
e' un imparaticcio di usi umani,
14percio', eccomi, continuero'
a operare meraviglie e prodigi con questo popolo;
perira' la sapienza dei suoi sapienti
e si eclissera' l'intelligenza dei suoi intelligenti".

15Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore
per dissimulare i loro piani,
a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo:
"Chi ci vede? Chi ci conosce?".
16Quanto siete perversi! Forse che il vasaio
e' stimato pari alla creta?
Un oggetto puo' dire del suo autore:
"Non mi ha fatto lui"?
E un vaso puo' dire del vasaio: "Non capisce"?
17Certo, ancora un po'
e il Libano si cambiera' in un frutteto
e il frutteto sara' considerato una selva.
18Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro;
liberati dall'oscurita' e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
19Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i piu' poveri gioiranno nel Santo di Israele.
20Perche' il tiranno non sara' piu', sparira' il beffardo,
saranno eliminati quanti tramano iniquita',
21quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
22Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore
che riscatto' Abramo:
"D'ora in poi Giacobbe non dovra' piu' arrossire,
il suo viso non impallidira' piu',
23poiche' vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio di Israele.
24Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza
e i brontoloni impareranno la lezione".

Capitolo 30

1Guai a voi, figli ribelli
- oracolo del Signore -
che fate progetti da me non suggeriti,
vi legate con alleanze che io non ho ispirate
cosi' da aggiungere peccato a peccato.
2Siete partiti per scendere in Egitto
senza consultarmi,
per mettervi sotto la protezione del faraone
e per ripararvi all'ombra dell'Egitto.
3La protezione del faraone sara' la vostra vergogna
e il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione.
4Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis
e i messaggeri avranno raggiunto Canes,
5tutti saran delusi di un popolo che non giovera' loro,
che non portera' ne' aiuto ne' vantaggio
ma solo confusione e ignominia.

6Oracolo sulle bestie del Negheb.
In una terra di angoscia e di miseria,
adatta a leonesse e leoni ruggenti,
a vipere e draghi volanti,
essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini,
i tesori sulla gobba di cammelli
a un popolo che non giova a nulla.
7Vano e inutile e' l'aiuto dell'Egitto;
per questo lo chiamo:
Raab l'ozioso.

8Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro,
incidilo sopra un documento,
perche' resti per il futuro
in testimonianza perenne.
9Poiche' questo e' un popolo ribelle, sono figli bugiardi,
figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore.
10Essi dicono ai veggenti: "Non abbiate visioni"
e ai profeti: "Non fateci profezie sincere,
diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!
11Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero,
toglieteci dalla vista il Santo di Israele".
12Pertanto dice il Santo di Israele:
"Poiche' voi rigettate questo avvertimento
e confidate nella perversita' e nella perfidia,
ponendole a vostro sostegno,
13ebbene questa colpa diventera' per voi
come una breccia che minaccia di crollare,
che sporge su un alto muro,
il cui crollo avviene in un attimo, improvviso,
14e si infrange come un vaso di creta,
frantumato senza misericordia,
cosi' che non si trova tra i suoi frantumi
neppure un coccio
con cui si possa prendere fuoco dal braciere
o attingere acqua dalla cisterna".
15Poiche' dice il Signore Dio, il Santo di Israele:
"Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,
nell'abbandono confidente sta la vostra forza".
Ma voi non avete voluto,
16anzi avete detto: "No, noi fuggiremo su cavalli".
- Ebbene, fuggite! -
"Cavalcheremo su destrieri veloci".
Ebbene piu' veloci saranno i vostri inseguitori.
17Mille si spaventeranno per la minaccia di uno,
per la minaccia di cinque vi darete alla fuga,
finche' resti di voi qualcosa
come un palo sulla cima di un monte
e come un'asta sopra una collina.

18Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pieta' di voi,
perche' un Dio giusto e' il Signore;
beati coloro che sperano in lui!

19Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai piu' piangere; a un tuo grido di supplica ti fara' grazia; appena udra', ti dara' risposta. 20Anche se il Signore ti dara' il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terra' piu' nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, 21i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: "Questa e' la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra. 22Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai loro. 23Allora egli concedera' la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sara' abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolera' su un vasto prato. 24I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. 25Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. 26La luce della luna sara' come la luce del sole e la luce del sole sara' sette volte di piu', quando il Signore curera' la piaga del suo popolo e guarira' le lividure prodotte dalle sue percosse.

27Ecco il nome del Signore venire da lontano;
ardente e' la sua ira e gravoso il suo divampare;
le sue labbra traboccano sdegno,
la sua lingua e' come un fuoco divorante.
28Il suo soffio e' come un torrente che straripa,
che giunge fino al collo.
Viene per vagliare i popoli con il vaglio distruttore
e per mettere alle mascelle dei popoli
una briglia che porta a rovina.
29Voi innalzerete il vostro canto
come nella notte in cui si celebra una festa;
avrete la gioia nel cuore come chi parte al suono del flauto,
per recarsi al monte del Signore,
alla Roccia d'Israele.
30Il Signore fara' udire la sua voce maestosa
e mostrera' come colpisce il suo braccio
con ira ardente,
in mezzo a un fuoco divorante,
tra nembi, tempesta e grandine furiosa.
31Poiche' alla voce del Signore tremera' l'Assiria,
quando sara' percossa con la verga.
32Ogni colpo del bastone punitivo,
che il Signore le fara' piombare addosso,
sara' accompagnato con timpani e cetre.
Egli combattera' contro di essa con battaglie tumultuose;
33poiche' il Tofet e' preparato da tempo,
esso e' pronto anche per il re;
profondo e largo e' il rogo,
fuoco e legna abbondano,
lo accendera', come torrente di zolfo,
il soffio del Signore.

Capitolo 31

1Guai a quanti scendono in Egitto per cercar aiuto,
e pongono la speranza nei cavalli,
confidano nei carri perche' numerosi
e sulla cavalleria perche' molto potente,
senza guardare al Santo di Israele
e senza cercare il Signore.
2Eppure anch'egli e' capace di mandare sciagure
e non rinnega le sue parole.
Egli si alzera' contro la razza dei malvagi
e contro l'aiuto dei malfattori.
3L'Egiziano e' un uomo e non un dio,
i suoi cavalli sono carne e non spirito.
Il Signore stendera' la sua mano:
inciampera' chi porta aiuto e cadra' chi e' aiutato,
tutti insieme periranno.

4Poiche' cosi' mi ha parlato il Signore:
"Come per la sua preda
ruggisce il leone o il leoncello,
quando gli si raduna contro
tutta la schiera dei pastori,
e non teme le loro grida
ne' si preoccupa del loro chiasso,
cosi' scendera' il Signore degli eserciti
per combattere sul monte Sion e sulla sua collina.
5Come gli uccelli proteggono i loro pulcini,
cosi' il Signore degli eserciti proteggera' Gerusalemme;
egli la proteggera', ed essa sara' salvata,
la risparmiera' ed essa sara' liberata".

6Ritornate, Israeliti, a colui al quale vi siete profondamente ribellati. 7In quel giorno ognuno rigettera' i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, lavoro delle vostre mani peccatrici.

8Cadra' l'Assiria sotto una spada che non e' di uomo;
una spada non umana la divorera';
se essa sfugge alla spada,
i suoi giovani guerrieri saranno ridotti in schiavitu'.
9Essa abbandonera' per lo spavento la sua rocca
e i suoi capi tremeranno per un'insegna.
Oracolo del Signore che ha un fuoco in Sion
e una fornace in Gerusalemme.

Capitolo 32

1Ecco, un re regnera' secondo giustizia
e i principi governeranno secondo il diritto.
2Ognuno sara' come un riparo contro il vento
e uno schermo dall'acquazzone,
come canali d'acqua in una steppa,
come l'ombra di una grande roccia su arida terra.
3Non si chiuderanno piu' gli occhi di chi vede
e gli orecchi di chi sente staranno attenti.
4Gli animi volubili si applicheranno a comprendere
e la lingua dei balbuzienti parlera'
spedita e con chiarezza.
5L'abietto non sara' chiamato piu' nobile
ne' l'imbroglione sara' detto gentiluomo,

6poiche' l'abietto fa discorsi abietti
e il suo cuore trama iniquita',
per commettere empieta'
e affermare errori intorno al Signore,
per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato
e far mancare la bevanda all'assetato.
7L'imbroglione - iniqui sono i suoi imbrogli -
macchina scelleratezze
per rovinare gli oppressi con parole menzognere,
anche quando il povero puo' provare il suo diritto.
8Il nobile invece si propone cose nobili
e agisce sempre con nobilta'.

9Donne spensierate, suvvia ascoltate la mia voce; figlie baldanzose, porgete l'orecchio alle mie parole. 10Fra un anno e piu' giorni voi tremerete, o baldanzose, perche' finita la vendemmia non ci sara' piu' raccolto. 11Temete, o spensierate; tremate, o baldanzose, deponete le vesti, spogliatevi, cingetevi i fianchi di sacco. 12Battetevi il petto per le campagne amene, per i fertili vigneti, 13per la terra del mio popolo, nella quale cresceranno spine e pruni, per tutte le case in gioia, per la citta' gaudente; 14poiche' il palazzo sara' abbandonato, la citta' rumorosa sara' deserta, l'Ofel e il torrione diventeranno caverne per sempre, gioia degli asini selvatici, pascolo di mandrie.

15Ma infine in noi sara' infuso uno spirito dall'alto;
allora il deserto diventera' un giardino
e il giardino sara' considerato una selva.
16Nel deserto prendera' dimora il diritto
e la giustizia regnera' nel giardino.
17Effetto della giustizia sara' la pace,
frutto del diritto una perenne sicurezza.
18Il mio popolo abitera' in una dimora di pace,
in abitazioni tranquille,
in luoghi sicuri,
19anche se la selva cadra'
e la citta' sara' sprofondata.
20Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli
e lascerete in liberta' buoi e asini.

Capitolo 33

1Guai a te, che devasti e non sei stato devastato,
che saccheggi e non sei stato saccheggiato:
sarai devastato, quando avrai finito di devastare,
ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.
2Signore, pieta' di noi, in te speriamo;
sii il nostro braccio ogni mattina,
nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.
3Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli,
quando ti levi si disperdono le nazioni.
4Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette
vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.
5Eccelso e' il Signore poiche' dimora lassu';
egli riempie Sion di diritto e di giustizia.
6C'e' sicurezza nelle sue leggi,
ricchezze salutari sono sapienza e scienza;
il timore di Dio e' il suo tesoro.
7Ecco gli araldi gridano di fuori,
i messaggeri di pace piangono amaramente.
8Sono deserte le strade,
non c'e' chi passi per la via.
Egli ha violato l'alleanza,
ha respinto i testimoni,
non si e' curato di alcuno.
9La terra e' in lutto e piena di squallore,
si scolora il Libano e intristisce;
la pianura di Saron e' simile a una steppa,
brulli sono il Basan e il Carmelo.
10"Ora mi alzero'", dice il Signore,
"ora mi innalzero', ora mi esaltero'.
11Avete concepito fieno, partorirete paglia;
il mio soffio vi divorera' come fuoco.
12I popoli saranno fornaci per calce,
spini tagliati da bruciare nel fuoco.
13Sentiranno i lontani quanto ho fatto,
sapranno i vicini qual e' la mia forza".
14Hanno paura in Sion i peccatori,
lo spavento si e' impadronito degli empi.
"Chi di noi puo' abitare presso un fuoco divorante?
Chi di noi puo' abitare tra fiamme perenni?".
15Chi cammina nella giustizia e parla con lealta',
chi rigetta un guadagno frutto di angherie,
scuote le mani per non accettare regali,
si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue
e chiude gli occhi per non vedere il male:
16costui abitera' in alto,
fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio,
gli sara' dato il pane, avra' l'acqua assicurata.

17I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore,
contempleranno un paese sconfinato.
18Il tuo cuore si chiedera' nei suoi terrori:
"Dov'e' colui che registra?
Dov'e' colui che pesa il denaro?
Dov'e' colui che ispeziona le torri?".
19Non vedrai piu' quel popolo straniero,
popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile,
dalla lingua barbara che non si capisce.
20Guarda Sion,
la citta' delle nostre feste!
I tuoi occhi vedranno Gerusalemme,
dimora tranquilla, tenda che non sara' piu' rimossa,
i suoi paletti non saranno divelti,
nessuna delle sue cordicelle sara' strappata.
21Poiche' se la' c'e' un potente,
noi abbiamo il Signore,
al posto di fiumi e larghi canali;
non ci passera' nave a remi
ne' l'attraversera' naviglio piu' grosso.
23a Sono allentate le sue corde,
23b non tengono piu' l'albero diritto,
23c non spiegano piu' le vele.
22Poiche' il Signore e' nostro giudice,
il Signore e' nostro legislatore,
il Signore e' nostro re;
egli ci salvera'.
23d Allora anche i ciechi divideranno una preda enorme
23e gli zoppi faranno un ricco bottino.
24Nessuno degli abitanti dira':
"Io sono malato";
il popolo che vi dimora
e' stato assolto dalle sue colpe.

Capitolo 34

1Avvicinatevi, popoli, per udire,
e voi, nazioni, prestate ascolto;
ascolti la terra e quanti vi abitano,
il mondo e quanto produce!
2Poiche' il Signore e' adirato contro tutti i popoli
ed e' sdegnato contro tutti i loro eserciti;
li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro.
3I loro uccisi sono gettati via,
si diffonde il fetore dei loro cadaveri;
grondano i monti del loro sangue.
4Tutta la milizia celeste si dissolve,
i cieli si arrotolano come un libro,
tutti i loro astri cadono
come cade il pampino della vite,
come le foglie avvizzite del fico.
5Poiche' nel cielo si e' inebriata la spada del Signore,
ecco essa si abbatte su Edom,
su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia.
6La spada del Signore e' piena di sangue,
e' imbrattata di grasso,
del sangue di agnelli e di capri,
delle viscere grasse dei montoni,
perche' si compie un sacrificio al Signore in Bozra,
una grande ecatombe nel paese di Edom.
7Cadono bisonti insieme con essi,
giovenchi insieme con tori.
La loro terra si imbeve di sangue,
la polvere si impingua di grasso.
8Poiche' e' il giorno della vendetta del Signore,
l'anno della retribuzione per l'avversario di Sion.
9I torrenti di quel paese si cambieranno in pece,
la sua polvere in zolfo,
la sua terra diventera' pece ardente.
10Non si spegnera' ne' di giorno ne' di notte,
sempre salira' il suo fumo;
per tutte le generazioni restera' deserta,
mai piu' alcuno vi passera'.
11Ne prenderanno possesso il pellicano e il riccio,
il gufo e il corvo vi faranno dimora.
Il Signore stendera' su di essa la corda della solitudine
e la livella del vuoto.
12Non ci saranno piu' i suoi nobili,
non si proclameranno piu' re,
tutti i suoi capi saranno ridotti a nulla.
13Nei suoi palazzi saliranno le spine,
ortiche e cardi sulle sue fortezze;
diventera' una tana di sciacalli,
un recinto per gli struzzi.
14Gatti selvatici si incontreranno con iene,
i satiri si chiameranno l'un l'altro;
vi faranno sosta anche le civette
e vi troveranno tranquilla dimora.
15Vi si annidera' il serpente saettone, vi deporra' le uova,
le fara' dischiudere e raccogliera' i piccoli alla sua ombra;
vi si raduneranno anche gli sparvieri,
l'uno in cerca dell'altro;
16cnessuno si fara' attendere.
16aCercate nel libro del Signore e leggete:
nessuno di essi vi manca,
poiche' la bocca del Signore lo ha comandato
e il suo spirito li raduna.
17Egli ha distribuito loro la parte in sorte,
la sua mano ha diviso loro il paese con tutta esattezza,
lo possederanno per sempre,
lo abiteranno di generazione in generazione.

Capitolo 35

1Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
2Come fiore di narciso fiorisca;
si', canti con gioia e con giubilo.
Le e' data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
3Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
4Dite agli smarriti di cuore:
"Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi".
5Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
6Allora lo zoppo saltera' come un cervo,
gridera' di gioia la lingua del muto,
perche' scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
7La terra bruciata diventera' una palude,
il suolo riarso si mutera' in sorgenti d'acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie.
8Ci sara' una strada appianata
e la chiameranno Via santa;
nessun impuro la percorrera'
e gli stolti non vi si aggireranno.
9Non ci sara' piu' il leone,
nessuna bestia feroce la percorrera',
vi cammineranno i redenti.
10Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicita' perenne splendera' sul loro capo;
gioia e felicita' li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Capitolo 36

1Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennacherib re di Assiria assali' e si impadroni' di tutte le fortezze di Giuda. 2Il re di Assiria mando' poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito. Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.
3Gli andarono incontro Eliakim figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna' lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista. 4Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Cosi' dice il grande re, il re di Assiria: Che significa questa sicurezza che dimostri? 5Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi tu, che ti ribelli contro di me? 6Ecco, tu confidi nell'Egitto, in questo sostegno di canna spezzata che penetra la mano e la fora a chi vi si appoggia; tale e' il faraone re d'Egitto per chiunque confida in lui. 7Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non e' forse lo stesso a cui Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare? 8Or bene, fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti daro' duemila cavalli, se puoi procurarti cavalieri per essi. 9Come potresti far indietreggiare uno solo dei piu' piccoli sudditi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri! 10Ora, e' forse contro il volere del Signore che io mi sono mosso contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Muovi contro questo paese e distruggilo".
11Eliakim, Sebna' e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla ai tuoi servi in aramaico, poiche' noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che e' sulle mura". 12Il gran coppiere replico': "Forse sono stato mandato al tuo signore e a te dal mio signore per dire tali parole o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?".
13Il gran coppiere allora si alzo' e grido' in ebraico: "Udite le parole del gran re, del re di Assiria. 14Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiche' egli non potra' salvarvi. 15Ezechia non vi induca a confidare nel Signore dicendo: Certo, il Signore ci liberera'; questa citta' non sara' messa nelle mani del re di Assiria. 16Non date ascolto a Ezechia, poiche' cosi' dice il re di Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potra' mangiare i frutti della propria vigna e del proprio fico e ognuno potra' bere l'acqua della sua cisterna, 17finche' io non venga per condurvi in un paese come il vostro, paese di frumento e di mosto, di pane e di vigne. 18Non vi illuda Ezechia dicendovi: Il Signore ci liberera'. Gli Dei delle nazioni hanno forse liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re di Assiria? 19Dove sono gli Dei di Amat e di Arpad? Dove sono gli Dei di Sefarvaim? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? 20Quali mai, fra tutti gli Dei di quelle regioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potra' forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?".
21Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perche' l'ordine del re era: "Non rispondetegli".
22Eliakim figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna' lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.

Capitolo 37

1Quando udi', il re Ezechia si straccio' le vesti, si ricopri' di sacco e ando' nel tempio del Signore. 2Quindi mando' Eliakim il maggiordomo, Sebna' lo scrivano e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz, 3perche' gli dicessero: "Cosi' dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna e' questo, perche' i figli sono arrivati fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorire. 4Spero che il Signore tuo Dio, udite le parole del gran coppiere che il re di Assiria suo signore ha mandato per insultare il Dio vivente lo voglia castigare per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane in vita".
5Cosi' andarono i ministri del re Ezechia da Isaia. 6Disse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere per le parole che hai udite e con le quali i ministri del re di Assiria mi hanno ingiuriato. 7Ecco io infondero' in lui uno spirito tale che egli, appena udra' una notizia, ritornera' nel suo paese e nel suo paese io lo faro' cadere di spada".

8Ritornato il gran coppiere, trovo' il re di Assiria che assaliva Libna. Egli, infatti, aveva udito che si era allontanato da Lachis.

9Appena Sennacherib senti' dire riguardo a Tiraka, re di Etiopia: "È uscito per muoverti guerra"; invio' di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli: 10"Direte cosi' a Ezechia, re di Giuda: Non ti illuda il tuo Dio, in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sara' consegnata nelle mani del re di Assiria; 11ecco tu sai quanto hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che hanno votato alla distruzione; soltanto tu ti salveresti? 12Gli Dei delle nazioni che i miei padri hanno devastate hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e la gente di Eden in Telassar? 13Dove sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della citta' di Sefarvaim, di Ena' e di Ivva'?".
14Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri, la lesse, quindi sali' al tempio del Signore. Ezechia, spiegato lo scritto davanti al Signore, 15lo prego': 16"Signore degli eserciti, Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto i cieli e la terra. 17Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e guarda; ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. 18È vero, Signore, i re di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; 19hanno gettato i loro Dei nel fuoco; quelli pero' non erano Dei, ma solo lavoro delle mani d'uomo, legno e pietra; percio' li hanno distrutti. 20Ma ora, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano perche' sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio".

21Allora Isaia, figlio di Amoz mando' a dire a Ezechia: "Cosi' dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennacherib re di Assiria. 22Questa e' la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui:

Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
23Chi hai insultato e schernito?
Contro chi hai alzato la voce
e hai elevato, superbo, gli occhi tuoi?
Contro il Santo di Israele!
24Per mezzo dei tuoi ministri hai insultato il Signore
e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano,
ne ho reciso i cedri piu' alti,
i suoi cipressi migliori;
sono penetrato nel suo angolo piu' remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
25Io ho scavato e bevuto
acque straniere,
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i torrenti dell'Egitto".
26Non l'hai forse sentito dire?
Da tempo ho preparato questo,
dai giorni antichi io l'ho progettato;
ora lo pongo in atto.
Era deciso che tu riducessi in mucchi di rovine
le fortezze;
27i loro abitanti impotenti
erano spaventati e confusi,
erano come l'erba dei campi,
come tenera verzura,
come l'erba dei tetti,
bruciata dal vento d'oriente.
28Io so quando ti alzi o ti metti a sedere,
io ti conosco sia che tu esca sia che rientri.
29Poiche' tu infuri contro di me e la tua insolenza
e' salita ai miei orecchi,
ti mettero' il mio anello nelle narici
e il mio morso alle labbra;
ti faro' tornare per la strada per cui sei venuto.

30Questo ti serva da segno:
si mangera' quest'anno cio' che nascera' dai semi caduti,
nell'anno prossimo quanto crescera' da se',
ma nel terzo anno seminerete e mieterete,
pianterete vigne e ne mangerete il frutto.
31Cio' che scampera' della casa di Giuda
continuera' a mettere radici in basso
e a fruttificare in alto.
32Poiche' da Gerusalemme uscira' un resto,
dei superstiti dal monte Sion.
Questo fara' lo zelo del Signore degli eserciti.

33Pertanto dice il Signore contro il re di Assiria:
Non entrera' in questa citta'
ne' vi lancera' una freccia,
non l'affrontera' con gli scudi
ne' innalzera' contro di essa un terrapieno.
34Ritornera' per la strada per cui e' venuto;
non entrera' in questa citta'.
Oracolo del Signore:
35Io proteggero' questa citta' e la salvero',
per riguardo a me stesso e al mio servo Davide.

36Ora l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco erano tutti cadaveri.
37Sennacherib re di Assiria levo' le tende e parti'; tornato a Ninive, rimase cola'. 38Ora, mentre egli era prostrato in venerazione nel tempio di Nisrok suo dio, i suoi figli Adram-Me'lech e Zarezer lo uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat.
Assarhaddon suo figlio regno' al suo posto.

Capitolo 38

1In quei giorni Ezechia si ammalo' gravemente.
Il profeta Isaia figlio di Amoz si reco' da lui e gli parlo': "Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perche' morirai e non guarirai".
2Ezechia allora volto' la faccia verso la parete e prego' il Signore. 3Egli disse: "Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te con fedelta' e con cuore sincero e ho compiuto cio' che era gradito ai tuoi occhi". Ezechia pianse molto.
4Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia: 5"Va' e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungero' alla tua vita quindici anni. 6Liberero' te e questa citta' dalla mano del re di Assiria; proteggero' questa citta'. 7Da parte del Signore questo ti sia come segno che egli manterra' la promessa che ti ha fatto. 8Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che e' gia' scesa con il sole sull'orologio di Acaz".
E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.

9Cantico di Ezechia re di Giuda, quando cadde malato e guari' dalla malattia.

10Io dicevo: "A meta' della mia vita
me ne vado alle porte degli inferi;
sono privato del resto dei miei anni".
11Dicevo: "Non vedro' piu' il Signore
sulla terra dei viventi,
non vedro' piu' nessuno
fra gli abitanti di questo mondo.
12La mia tenda e' stata divelta e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi recidi dall'ordito.
In un giorno e una notte mi conduci alla fine".
13Io ho gridato fino al mattino.
Come un leone, cosi' egli stritola
tutte le mie ossa.
14Come una rondine io pigolo,
gemo come una colomba.
Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto.
Signore, io sono oppresso; proteggimi.
15Che diro'? Sto in pena
poiche' e' lui che mi ha fatto questo.
Il sonno si e' allontanato da me
per l'amarezza dell'anima mia.
16Signore, in te spera il mio cuore;
si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi e rendimi la vita.
17Ecco, la mia infermita' si e' cambiata in salute!
Tu hai preservato la mia vita
dalla fossa della distruzione,
perche' ti sei gettato dietro le spalle
tutti i miei peccati.
18Poiche' non gli inferi ti lodano,
ne' la morte ti canta inni;
quanti scendono nella fossa
non sperano nella tua fedelta'.
19Il vivente, il vivente ti rende grazie
come io oggi faccio.
Il padre fara' conoscere ai figli
la tua fedelta'.
20Il Signore si e' degnato di aiutarmi;
per questo canteremo sulle cetre
tutti i giorni della nostra vita,
canteremo nel tempio del Signore.

21Isaia disse: "Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, cosi' guarira'". 22Ezechia disse: "Qual e' il segno per cui io entrero' nel tempio?".

Capitolo 39

1In quel tempo Merodach-Baladan figlio di Baladan, re di Babilonia, mando' lettere e doni a Ezechia, perche' aveva udito che era stato malato ed era guarito. 2Ezechia se ne rallegro' e mostro' agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e gli unguenti preziosi, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il regno.
3Allora il profeta Isaia si presento' al re Ezechia e gli domando': "Che hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?". Ezechia rispose: "Sono venuti a me da una regione lontana, da Babilonia". 4Isaia disse ancora: "Che hanno visto nella tua reggia?". Ezechia rispose: "Hanno visto quanto si trova nella mia reggia, non c'e' cosa alcuna nei miei magazzini che io non abbia mostrata loro".
5Allora Isaia disse a Ezechia: "Ascolta la parola del Signore degli eserciti: 6Ecco, verranno giorni nei quali tutto cio' che si trova nella tua reggia e cio' che hanno accumulato i tuoi antenati fino a oggi sara' portato a Babilonia; non vi restera' nulla, dice il Signore. 7Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generati, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia". 8Ezechia disse a Isaia: "Buona e' la parola del Signore, che mi hai riferita". Egli pensava: "Per lo meno vi saranno pace e sicurezza nei miei giorni".

Capitolo 40

1"Consolate, consolate il mio popolo,
dice il vostro Dio.
2Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele
che e' finita la sua schiavitu',
e' stata scontata la sua iniquita',
perche' ha ricevuto dalla mano del Signore
doppio castigo per tutti i suoi peccati".
3Una voce grida:
"Nel deserto preparate
la via al Signore,
appianate nella steppa
la strada per il nostro Dio.
4Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in pianura.
5Allora si rivelera' la gloria del Signore
e ogni uomo la vedra',
poiche' la bocca del Signore ha parlato".
6Una voce dice: "Grida"
e io rispondo: "Che dovro' gridare?".
Ogni uomo e' come l'erba
e tutta la sua gloria e' come un fiore del campo.
7Secca l'erba, il fiore appassisce
quando il soffio del Signore spira su di essi.
8Secca l'erba, appassisce il fiore,
ma la parola del nostro Dio dura sempre.
Veramente il popolo e' come l'erba.
9Sali su un alto monte,
tu che rechi liete notizie in Sion;
alza la voce con forza,
tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annunzia alle citta' di Giuda: "Ecco il vostro Dio!
10Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
con il braccio egli detiene il dominio.
Ecco, egli ha con se' il premio
e i suoi trofei lo precedono.
11Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul seno
e conduce pian piano le pecore madri".

12Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare
e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo?
Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra,
ha pesato con la stadera le montagne
e i colli con la bilancia?
13Chi ha diretto lo spirito del Signore
e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti?
14A chi ha chiesto consiglio, perche' lo istruisse
e gli insegnasse il sentiero della giustizia
e lo ammaestrasse nella scienza
e gli rivelasse la via della prudenza?
15Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio,
contano come il pulviscolo sulla bilancia;
ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere.
16Il Libano non basterebbe per accendere il rogo,
ne' le sue bestie per l'olocausto.
17Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui,
come niente e vanita' sono da lui ritenute.
18A chi potreste paragonare Dio
e quale immagine mettergli a confronto?
19Il fabbro fonde l'idolo,
l'orafo lo riveste di oro
e fonde catenelle d'argento.
(41,6)Si aiutano l'un l'altro;
uno dice al compagno: "Coraggio!".
Il fabbro incoraggia l'orafo;
(41,7)chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine,
dicendo della saldatura: "Va bene"
e fissa l'idolo con chiodi perche' non si muova.
20Chi ha poco da offrire
sceglie un legno che non marcisce;
si cerca un artista abile,
perche' gli faccia una statua che non si muova.
21Non lo sapete forse? Non lo avete udito?
Non vi fu forse annunziato dal principio?
Non avete capito
le fondamenta della terra?
22Egli siede sopra la volta del mondo,
da dove gli abitanti sembrano cavallette.
Egli stende il cielo come un velo,
lo spiega come una tenda dove abitare;
23egli riduce a nulla i potenti
e annienta i signori della terra.
24Sono appena piantati, appena seminati,
appena i loro steli hanno messo radici nella terra,
egli soffia su di loro ed essi seccano
e l'uragano li strappa via come paglia.
25"A chi potreste paragonarmi
quasi che io gli sia pari?" dice il Santo.
26Levate in alto i vostri occhi
e guardate: chi ha creato quegli astri?
Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito
e li chiama tutti per nome;
per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza
non ne manca alcuno.
27Perche' dici, Giacobbe,
e tu, Israele, ripeti:
"La mia sorte e' nascosta al Signore
e il mio diritto e' trascurato dal mio Dio?".
28Non lo sai forse?
Non lo hai udito?
Dio eterno e' il Signore,
creatore di tutta la terra.
Egli non si affatica ne' si stanca,
la sua intelligenza e' inscrutabile.
29Egli da' forza allo stanco
e moltiplica il vigore allo spossato.
30Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
31ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.

Capitolo 41

1Ascoltatemi in silenzio, isole,
e voi, nazioni, badate alla mia sfida!
Si accostino e parlino;
raduniamoci insieme in giudizio.
2Chi ha suscitato dall'oriente
colui che chiama la vittoria sui suoi passi?
Chi gli ha consegnato i popoli
e assoggettato i re?
La sua spada li riduce in polvere
e il suo arco come paglia dispersa dal vento.
3Li insegue e passa oltre, sicuro;
sfiora appena la strada con i piedi.
4Chi ha operato e realizzato questo,
chiamando le generazioni fin dal principio?
Io, il Signore, sono il primo
e io stesso sono con gli ultimi.
5Le isole vedono e ne hanno timore;
tremano le estremita' della terra,
insieme si avvicinano e vengono.

8Ma tu, Israele mio servo,
tu Giacobbe, che ho scelto,
discendente di Abramo mio amico,
9sei tu che io ho preso dall'estremita' della terra
e ho chiamato dalle regioni piu' lontane
e ti ho detto: "Mio servo tu sei
ti ho scelto, non ti ho rigettato".
10Non temere, perche' io sono con te;
non smarrirti, perche' io sono il tuo Dio.
Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto
e ti sostengo con la destra vittoriosa.
11Ecco, saranno svergognati e confusi
quanti s'infuriavano contro di te;
saranno ridotti a nulla e periranno
gli uomini che si opponevano a te.
12Cercherai, ma non troverai,
coloro che litigavano con te;
saranno ridotti a nulla, a zero,
coloro che ti muovevano guerra.
13Poiche' io sono il Signore tuo Dio
che ti tengo per la destra
e ti dico: "Non temere, io ti vengo in aiuto".
14Non temere, vermiciattolo di Giacobbe,
larva di Israele;
io vengo in tuo aiuto - oracolo del Signore-
tuo redentore e' il Santo di Israele.
15Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova,
munita di molte punte;
tu trebbierai i monti e li stritolerai,
ridurrai i colli in pula.
16Li vaglierai e il vento li portera' via,
il turbine li disperdera'.
Tu, invece, gioirai nel Signore,
ti vanterai del Santo di Israele.
17I miseri e i poveri cercano acqua ma non ce n'e',
la loro lingua e' riarsa per la sete;
io, il Signore, li ascoltero';
io, Dio di Israele, non li abbandonero'.
18Faro' scaturire fiumi su brulle colline,
fontane in mezzo alle valli;
cambiero' il deserto in un lago d'acqua,
la terra arida in sorgenti.
19Piantero' cedri nel deserto,
acacie, mirti e ulivi;
porro' nella steppa cipressi,
olmi insieme con abeti;
20perche' vedano e sappiano,
considerino e comprendano a un tempo
che questo ha fatto la mano del Signore,
lo ha creato il Santo di Israele.

21Presentate la vostra causa, dice il Signore,
portate le vostre prove, dice il re di Giacobbe.
22Vengano avanti e ci annunzino
cio' che dovra' accadere.
Narrate quali furono le cose passate,
sicche' noi possiamo riflettervi.
Oppure fateci udire le cose future,
cosi' che possiamo sapere quello che verra' dopo.
23Annunziate quanto avverra' nel futuro
e noi riconosceremo che siete Dei.
Si', fate il bene oppure il male
e lo sentiremo e lo vedremo insieme.
24Ecco, voi siete un nulla,
il vostro lavoro non vale niente,
e' abominevole chi vi sceglie.
25Io ho suscitato uno dal settentrione ed e' venuto,
dal luogo dove sorge il sole l'ho chiamato per nome;
egli calpestera' i potenti come creta,
come un vasaio schiaccia l'argilla.
26Chi lo ha predetto dal principio, perche' noi lo sapessimo,
chi dall'antichita', cosi' che dicessimo: "È vero"?
Nessuno lo ha predetto,
nessuno lo ha fatto sentire,
nessuno ha udito le vostre parole.
27Per primo io l'ho annunziato a Sion
e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di cose liete.
28Guardai ma non c'era nessuno,
tra costoro nessuno era capace di consigliare;
nessuno da interrogare per averne una risposta.
29Ecco, tutti costoro sono niente;
nulla sono le opere loro, vento e vuoto i loro idoli.

Capitolo 42

1Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli portera' il diritto alle nazioni.
2Non gridera' ne' alzera' il tono,
non fara' udire in piazza la sua voce,
3non spezzera' una canna incrinata,
non spegnera' uno stoppino dalla fiamma smorta.
Proclamera' il diritto con fermezza;
4non verra' meno e non si abbattera',
finche' non avra' stabilito il diritto sulla terra;
e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
5Cosi' dice il Signore Dio
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con cio' che vi nasce,
da' il respiro alla gente che la abita
e l'alito a quanti camminano su di essa:
6"Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
7perche' tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.
8Io sono il Signore: questo e' il mio nome;
non cedero' la mia gloria ad altri,
ne' il mio onore agli idoli.
9I primi fatti, ecco, sono avvenuti
e i nuovi io preannunzio;
prima che spuntino,
ve li faccio sentire".

10Cantate al Signore un canto nuovo,
lode a lui fino all'estremita' della terra;
lo celebri il mare con quanto esso contiene,
le isole con i loro abitanti.
11Esulti il deserto con le sue citta',
esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedar;
acclamino gli abitanti di Sela,
dalla cima dei monti alzino grida.
12Diano gloria al Signore
e il suo onore divulghino nelle isole.
13Il Signore avanza come un prode,
come un guerriero eccita il suo ardore;
grida, lancia urla di guerra,
si mostra forte contro i suoi nemici.
14Per molto tempo, ho taciuto,
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora gridero' come una partoriente,
mi affannero' e sbuffero' insieme.
15Rendero' aridi monti e colli,
faro' seccare tutta la loro erba;
trasformero' i fiumi in stagni e gli stagni faro' inaridire.
16Faro' camminare i ciechi per vie che non conoscono,
li guidero' per sentieri sconosciuti;
trasformero' davanti a loro le tenebre in luce,
i luoghi aspri in pianura.
Tali cose io ho fatto e non cessero' di farle.
17Retrocedono pieni di vergogna
quanti sperano in un idolo,
quanti dicono alle statue: "Voi siete i nostri Dei".

18Sordi, ascoltate,
ciechi, volgete lo sguardo per vedere.
19Chi e' cieco, se non il mio servo?
Chi e' sordo come colui al quale io mandavo araldi?
Chi e' cieco come il mio privilegiato?
Chi e' sordo come il servo del Signore?
20Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione,
hai aperto gli orecchi, ma senza sentire.
21Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia,
di dare una legge grande e gloriosa.
22Eppure questo e' un popolo saccheggiato e spogliato;
sono tutti presi con il laccio nelle caverne,
sono rinchiusi in prigioni.
Furono saccheggiati e nessuno li liberava;
furono spogliati, e nessuno diceva: "Restituisci".
23Chi fra di voi porge l'orecchio a cio',
vi fa attenzione e ascolta per il futuro?
24Chi abbandono' Giacobbe al saccheggio,
Israele ai predoni?
Non e' stato forse il Signore contro cui peccarono,
per le cui vie non vollero camminare,
la cui legge non osservarono?
25Egli, percio', ha riversato su di esso
la sua ira ardente e la violenza della guerra.
L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme
senza che egli se ne accorgesse,
lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.

Capitolo 43

1Ora cosi' dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,
che ti ha plasmato, o Israele:
"Non temere, perche' io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.
2Se dovrai attraversare le acque, saro' con te,
i fiumi non ti sommergeranno;
se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,
la fiamma non ti potra' bruciare;
3poiche' io sono il Signore tuo Dio,
il Santo di Israele, il tuo salvatore.
Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto,
l'Etiopia e Seba al tuo posto.
4Perche' tu sei prezioso ai miei occhi,
perche' sei degno di stima e io ti amo,
do uomini al tuo posto
e nazioni in cambio della tua vita.
5Non temere, perche' io sono con te;
dall'oriente faro' venire la tua stirpe,
dall'occidente io ti radunero'.
6Diro' al settentrione: Restituisci,
e al mezzogiorno: Non trattenere;
fa' tornare i miei figli da lontano
e le mie figlie dall'estremita' della terra,
7quelli che portano il mio nome
e che per la mia gloria ho creato
e formato e anche compiuto".

8"Fa' uscire il popolo cieco, che pure ha occhi,
i sordi, che pure hanno orecchi.
9Si radunino insieme tutti i popoli
e si raccolgano le nazioni.
Chi puo' annunziare questo tra di loro
e farci udire le cose passate?
Presentino i loro testimoni e avranno ragione,
ce li facciano udire e avranno detto la verita'.
10Voi siete i miei testimoni - oracolo del Signore -
miei servi, che io mi sono scelto
perche' mi conosciate e crediate in me
e comprendiate che sono io.
Prima di me non fu formato alcun dio
ne' dopo ce ne sara'.
11Io, io sono il Signore,
fuori di me non v'e' salvatore.
12Io ho predetto e ho salvato,
mi son fatto sentire
e non c'era tra voi alcun dio straniero.
Voi siete miei testimoni - oracolo del Signore -
e io sono Dio,
13sempre il medesimo dall'eternita'.
Nessuno puo' sottrarre nulla al mio potere;
chi puo' cambiare quanto io faccio?".

14Cosi' dice il Signore
vostro redentore, il Santo di Israele:
"Per amor vostro l'ho mandato contro Babilonia
e faro' scendere tutte le loro spranghe,
e quanto ai Caldei mutero' i loro clamori in lutto.
15Io sono il Signore, il vostro Santo,
il creatore di Israele, il vostro re".

16Cosi' dice il Signore che offri' una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti
17che fece uscire carri e cavalli,
esercito ed eroi insieme;
essi giacciono morti: mai piu' si rialzeranno;
si spensero come un lucignolo, sono estinti.
18Non ricordate piu' le cose passate,
non pensate piu' alle cose antiche!
19Ecco, faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Apriro' anche nel deserto una strada,
immettero' fiumi nella steppa.
20Mi glorificheranno le bestie selvatiche,
sciacalli e struzzi,
perche' avro' fornito acqua al deserto,
fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
21Il popolo che io ho plasmato per me
celebrera' le mie lodi.

22Invece tu non mi hai invocato, o Giacobbe;
anzi ti sei stancato di me, o Israele.
23Non mi hai portato neppure un agnello per l'olocausto,
non mi hai onorato con i tuoi sacrifici.
Io non ti ho molestato con richieste di offerte,
ne' ti ho stancato esigendo incenso.
24Non mi hai acquistato con denaro la cannella,
ne' mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici.
Ma tu mi hai dato molestia con i peccati,
mi hai stancato con le tue iniquita'.
25Io, io cancello i tuoi misfatti,
per riguardo a me non ricordo piu' i tuoi peccati.
26Fammi ricordare, discutiamo insieme;
parla tu per giustificarti.
27Il tuo primo padre pecco',
i tuoi intermediari mi furono ribelli.
28I tuoi principi hanno profanato il mio santuario;
per questo ho votato Giacobbe alla esecrazione,
Israele alle ingiurie.

Capitolo 44

1Ora ascolta, Giacobbe mio servo,
Israele da me eletto.
2Cosi' dice il Signore che ti ha fatto,
che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta:
"Non temere, Giacobbe mio servo,
Iesurun da me eletto,
3poiche' io faro' scorrere acqua sul suolo assetato,
torrenti sul terreno arido.
Spandero' il mio spirito sulla tua discendenza,
la mia benedizione sui tuoi posteri;
4cresceranno come erba in mezzo all'acqua,
come salici lungo acque correnti.
5Questi dira': Io appartengo al Signore,
quegli si chiamera' Giacobbe;
altri scrivera' sulla mano: Del Signore,
e verra' designato con il nome di Israele".

6Cosi' dice il re di Israele,
il suo redentore, il Signore degli eserciti:
"Io sono il primo e io l'ultimo;
fuori di me non vi sono Dei.
7Chi e' come me? Si faccia avanti e lo proclami,
lo riveli di presenza e me lo esponga.
Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico?
Ci annunzi cio' che succedera'.
8Non siate ansiosi e non temete:
non forse gia' da molto tempo
te l'ho fatto intendere e rivelato?
Voi siete miei testimoni: C'e' forse un dio fuori di me
o una roccia che io non conosca?".

9I fabbricatori di idoli sono tutti vanita' e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono ne' capiscono affatto e percio' saranno coperti di vergogna. 10Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio? 11Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme.
12Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli da' forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed e' spossato. 13Il falegname stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. 14Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia fara' crescere.
15Tutto cio' diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. 16Una meta' la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: "Mi riscaldo; mi godo il fuoco". 17Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: "Salvami, perche' sei il mio dio!".
18Non sanno ne' comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. 19Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: "Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo faro' un idolo abominevole? Mi prostrero' dinanzi ad un pezzo di legno?". 20Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: "Cio' che tengo in mano non e' forse falso?".

21Ricorda tali cose, o Giacobbe,
o Israele, poiche' sei mio servo.
Io ti ho formato, mio servo sei tu;
Israele, non sarai dimenticato da me.
22Ho dissipato come nube le tue iniquita'
e i tuoi peccati come una nuvola.
Ritorna a me, poiche' io ti ho redento.
23Esultate, cieli, poiche' il Signore ha agito;
giubilate, profondita' della terra!
Gridate di gioia, o monti,
o selve con tutti i vostri alberi,
perche' il Signore ha riscattato Giacobbe,
in Israele ha manifestato la sua gloria.

24Dice il Signore, che ti ha riscattato
e ti ha formato fino dal seno materno:
"Sono io, il Signore, che ho fatto tutto,
che ho spiegato i cieli da solo,
ho disteso la terra; chi era con me?
25Io svento i presagi degli indovini,
dimostro folli i maghi,
costringo i sapienti a ritrattarsi
e trasformo in follia la loro scienza;
26confermo la parola dei suoi servi,
compio i disegni dei suoi messaggeri.
Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata,
e alle citta' di Giuda: Sarete riedificate
e ne restaurero' le rovine.
27Io dico all'oceano: Prosciugati!
Faccio inaridire i tuoi fiumi.
28Io dico a Ciro: Mio pastore;
ed egli soddisfera' tutti i miei desideri,
dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata;
e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta".

Capitolo 45

1Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
"Io l'ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarra' chiuso.
2Io marcero' davanti a te;
spianero' le asperita' del terreno,
spezzero' le porte di bronzo,
rompero' le spranghe di ferro.
3Ti consegnero' tesori nascosti
e le ricchezze ben celate,
perche' tu sappia che io sono il Signore,
Dio di Israele, che ti chiamo per nome.
4Per amore di Giacobbe mio servo
e di Israele mio eletto
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca.
5Io sono il Signore e non v'e' alcun altro;
fuori di me non c'e' dio;
ti rendero' spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci,
6perche' sappiano dall'oriente fino all'occidente
che non esiste dio fuori di me.
Io sono il Signore e non v'e' alcun altro.
7Io formo la luce e creo le tenebre,
faccio il bene e provoco la sciagura;
io, il Signore, compio tutto questo.

8Stillate, cieli, dall'alto
e le nubi facciano piovere la giustizia;
si apra la terra
e produca la salvezza
e germogli insieme la giustizia.
Io, il Signore, ho creato tutto questo".

9Potra' forse discutere con chi lo ha plasmato
un vaso fra altri vasi di argilla?
Dira' forse la creta al vasaio: "Che fai?"
oppure: "La tua opera non ha manichi"?
10Chi osera' dire a un padre: "Che cosa generi?"
o a una donna: "Che cosa partorisci?".
11Dice il Signore,
il Santo di Israele, che lo ha plasmato:
"Volete interrogarmi sul futuro dei miei figli
e darmi ordini sul lavoro delle mie mani?
12Io ho fatto la terra e su di essa ho creato l'uomo;
io con le mani ho disteso i cieli
e do ordini a tutte le loro schiere.
13Io l'ho stimolato per la giustizia;
spianero' tutte le sue vie.
Egli ricostruira' la mia citta'
e rimandera' i miei deportati,
senza denaro e senza regali",
dice il Signore degli eserciti.

14Cosi' dice il Signore:
"Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia
e i Sabei dall'alta statura
passeranno a te, saranno tuoi;
ti seguiranno in catene,
si prostreranno davanti a te,
ti diranno supplicanti:
Solo in te e' Dio; non ce n'e' altri;
non esistono altri Dei.
15Veramente tu sei un Dio nascosto,
Dio di Israele, salvatore.
16Saranno confusi e svergognati
quanti s'infuriano contro di lui;
se ne andranno con ignominia
i fabbricanti di idoli.
17Israele sara' salvato dal Signore
con salvezza perenne.
Non patirete confusione o vergogna
per i secoli eterni".
18Poiche' cosi' dice il Signore,
che ha creato i cieli;
egli, il Dio che ha plasmato
e fatto la terra e l'ha resa stabile
e l'ha creata non come orrida regione,
ma l'ha plasmata perche' fosse abitata:
"Io sono il Signore; non ce n'e' altri.
19Io non ho parlato in segreto,
in un luogo d'una terra tenebrosa.
Non ho detto alla discendenza di Giacobbe:
Cercatemi in un'orrida regione!
Io sono il Signore, che parlo con giustizia,
che annunzio cose rette.

20Radunatevi e venite,
avvicinatevi tutti insieme,
superstiti delle nazioni!
Non hanno intelligenza coloro che portano
un loro legno scolpito
e pregano un dio
che non puo' salvare.
21Manifestate e portate le prove,
consigliatevi pure insieme!
Chi ha fatto sentire quelle cose da molto tempo
e predetto cio' fin da allora?
Non sono forse io, il Signore?
Fuori di me non c'e' altro Dio;
Dio giusto e salvatore
non c'e' fuori di me.
22Volgetevi a me e sarete salvi,
paesi tutti della terra,
perche' io sono Dio; non ce n'e' altri.
23Lo giuro su me stesso,
dalla mia bocca esce la verita',
una parola irrevocabile:
davanti a me si pieghera' ogni ginocchio,
per me giurera' ogni lingua".
24Si dira': "Solo nel Signore
si trovano vittoria e potenza!".
Verso di lui verranno, coperti di vergogna,
quanti fremevano d'ira contro di lui.
25Nel Signore saranno vittoriosi e si glorieranno
tutti i discendenti di Israele.

Capitolo 46

1A terra e' Bel,
rovesciato e' Nebo;
i loro idoli sono per gli animali e le bestie,
caricati come loro fardelli,
come peso sfibrante.
2Sono rovesciati, sono a terra insieme,
non hanno potuto salvare chi li portava
ed essi stessi se ne vanno in schiavitu'.
3Ascoltatemi, casa di Giacobbe
e voi tutti, superstiti della casa di Israele;
voi, portati da me fin dal seno materno,
sorretti fin dalla nascita.
4Fino alla vostra vecchiaia io saro' sempre lo stesso,
io vi portero' fino alla canizie.
Come ho gia' fatto, cosi' io vi sosterro',
vi portero' e vi salvero'.
5A chi mi paragonate e mi assomigliate?
A chi mi confrontate, quasi fossimo simili?
6Traggono l'oro dal sacchetto
e pesano l'argento con la bilancia;
pagano un orefice perche' faccia un dio,
che poi venerano e adorano.
7Lo sollevano sulle spalle e lo portano,
poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo:
non si muove piu' dal suo posto.
Ognuno lo invoca, ma non risponde;
non libera nessuno dalla sua angoscia.
8Ricordatevelo e agite da uomini;
rifletteteci, o prevaricatori.
9Ricordatevi i fatti del tempo antico,
perche' io sono Dio e non ce n'e' altri.
Sono Dio, nulla e' uguale a me.
10Io dal principio annunzio la fine
e, molto prima, quanto non e' stato ancora compiuto;
io che dico: "Il mio progetto resta valido,
io compiro' ogni mia volonta'!".
11Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda,
da una terra lontana l'uomo dei miei progetti.
Cosi' ho parlato e cosi' avverra';
l'ho progettato, cosi' faro'.
12Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio,
che siete lontani dalla giustizia.
13Faccio avvicinare la mia giustizia: non e' lontana;
la mia salvezza non tardera'.
Io dispensero' in Sion la salvezza
a Israele, oggetto della mia gloria.

Capitolo 47

1Scendi e siedi sulla polvere,
vergine figlia di Babilonia.
Siedi a terra, senza trono,
figlia dei Caldei,
poiche' non sarai piu' chiamata
tenera e voluttuosa.
2Prendi la mola e macina la farina,
togliti il velo, solleva i lembi della veste,
scopriti le gambe,
attraversa i fiumi.
3Si scopra la tua nudita',
si mostri la tua vergogna.
"Prendero' vendetta
e nessuno interverra'",
4dice il nostro redentore
che si chiama Signore degli eserciti,
il Santo di Israele.
5Siedi in silenzio e scivola nell'ombra,
figlia dei Caldei,
perche' non sarai piu' chiamata
Signora di regni.
6Ero adirato contro il mio popolo,
avevo lasciato profanare la mia eredita';
percio' lo misi in tuo potere,
ma tu non mostrasti loro pieta';
perfino sui vecchi facesti gravare
il tuo giogo pesante.
7Tu pensavi: "Sempre
io saro' signora, sempre".
Non ti sei mai curata di questi avvenimenti,
non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine.
8Ora ascolta questo,
o voluttuosa che te ne stavi sicura,
che pensavi: "Io e nessuno fuori di me!
Non restero' vedova,
non conoscero' la perdita dei figli".
9Ma ti accadranno queste due cose,
d'improvviso, in un sol giorno;
perdita dei figli e vedovanza
piomberanno su di te,
nonostante la moltitudine delle tue magie,
la forza dei tuoi molti scongiuri.
10Confidavi nella tua malizia, dicevi:
"Nessuno mi vede".
La tua saggezza e il tuo sapere
ti hanno sviato.
Eppure dicevi in cuor tuo:
"Io e nessuno fuori di me".
11Ti verra' addosso una sciagura
che non saprai scongiurare;
ti cadra' sopra una calamita'
che non potrai evitare.
Su di te piombera' improvvisa una catastrofe
che non prevederai.
12Sta' pure ferma nei tuoi incantesimi
e nella moltitudine delle magie,
per cui ti sei affaticata dalla giovinezza:
forse potrai giovartene,
forse potrai far paura!
13Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri:
si presentino e ti salvino
gli astrologi che osservano le stelle,
i quali ogni mese ti pronosticano
che cosa ti capitera'.
14Ecco, essi sono come stoppia:
il fuoco li consuma;
non salveranno se stessi dal potere delle fiamme.
Non ci sara' bracia per scaldarsi,
ne' fuoco dinanzi al quale sedersi.
15Cosi' sono diventati per te i tuoi maghi,
con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza;
ognuno se ne va per suo conto,
nessuno ti viene in aiuto.

Capitolo 48

1Ascoltate cio', casa di Giacobbe,
voi che siete chiamati Israele
e che traete origine dalla stirpe di Giuda,
voi che giurate nel nome del Signore
e invocate il Dio di Israele,
ma senza sincerita' e senza rettitudine,
2poiche' prendete il nome dalla citta' santa
e vi appoggiate sul Dio di Israele
che si chiama Signore degli eserciti.
3Io avevo annunziato da tempo le cose passate,
erano uscite dalla mia bocca, le avevo fatte udire.
D'improvviso io ho agito e sono accadute.
4Poiche' sapevo che tu sei ostinato
e che la tua nuca e' una sbarra di ferro
e la tua fronte e' di bronzo,
5io te le annunziai da tempo,
prima che avvenissero te le feci udire,
per timore che dicessi: "Il mio idolo le ha fatte,
la mia statua e il dio da me fuso le hanno ordinate".
6Tutto questo hai udito e visto;
non vorresti testimoniarlo?
Ora ti faccio udire cose nuove
e segrete che tu nemmeno sospetti.
7Ora sono create e non da tempo;
prima di oggi tu non le avevi udite,
perche' tu non dicessi: "Gia' lo sapevo".
8No, tu non le avevi mai udite ne' sapute
ne' il tuo orecchio era gia' aperto da allora
poiche' io sapevo che sei davvero perfido
e che ti si chiama sleale fin dal seno materno.
9Per il mio nome rinviero' il mio sdegno,
per il mio onore lo frenero' a tuo riguardo,
per non annientarti.
10Ecco, ti ho purificato per me come argento,
ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione.
11Per riguardo a me, per riguardo a me lo faccio;
come potrei lasciar profanare il mio nome?
Non cedero' ad altri la mia gloria.

12Ascoltami, Giacobbe,
Israele che ho chiamato:
Sono io, io solo, il primo
e anche l'ultimo.
13Si', la mia mano ha posto le fondamenta della terra,
la mia destra ha disteso i cieli.
Quando io li chiamo,
tutti insieme si presentano.
14Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi.
Chi di essi ha predetto tali cose?
Uno che io amo compira' il mio volere
su Babilonia e, con il suo braccio, sui Caldei.
15Io, io ho parlato; io l'ho chiamato,
l'ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese.

16Avvicinatevi a me per udire questo.
Fin dal principio non ho parlato in segreto;
dal momento in cui questo e' avvenuto io sono la'.
Ora il Signore Dio
ha mandato me insieme con il suo spirito.
17Dice il Signore tuo redentore,
il Santo di Israele:
"Io sono il Signore tuo Dio
che ti insegno per il tuo bene,
che ti guido per la strada su cui devi andare.
18Se avessi prestato attenzione ai miei comandi,
il tuo benessere sarebbe come un fiume,
la tua giustizia come le onde del mare.
19La tua discendenza sarebbe come la sabbia
e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena;
non sarebbe mai radiato ne' cancellato
il tuo nome davanti a me".

20Uscite da Babilonia,
fuggite dai Caldei;
annunziatelo con voce di gioia,
diffondetelo,
fatelo giungere fino all'estremita' della terra.
Dite: "Il Signore ha riscattato
il suo servo Giacobbe".
21Non soffrono la sete
mentre li conduce per deserti;
acqua dalla roccia egli fa scaturire per essi;
spacca la roccia,
sgorgano le acque.
22Non c'e' pace per i malvagi, dice il Signore.

Capitolo 49

1Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome.
2Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
3Mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifestero' la mia gloria".
4Io ho risposto: "Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto e' presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio".
5Ora disse il Signore
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele,
- poiche' ero stato stimato dal Signore
e Dio era stato la mia forza -
6mi disse: "È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribu' di Giacobbe
e ricondurre i superstiti di Israele.
Ma io ti rendero' luce delle nazioni
perche' porti la mia salvezza
fino all'estremita' della terra".
7Dice il Signore,
il redentore di Israele, il suo Santo,
a colui la cui vita e' disprezzata, al reietto delle nazioni,
al servo dei potenti:
"I re vedranno e si alzeranno in piedi,
i principi vedranno e si prostreranno,
a causa del Signore che e' fedele,
a causa del Santo di Israele che ti ha scelto".

8Dice il Signore:
"Al tempo della misericordia ti ho ascoltato,
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e posto
come alleanza per il popolo,
per far risorgere il paese,
per farti rioccupare l'eredita' devastata,
9per dire ai prigionieri: Uscite,
e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori.
Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
e su ogni altura troveranno pascoli.
10Non soffriranno ne' fame ne' sete
e non li colpira' ne' l'arsura ne' il sole,
perche' colui che ha pieta' di loro li guidera',
li condurra' alle sorgenti di acqua.
11Io trasformero' i monti in strade
e le mie vie saranno elevate.
12Ecco, questi vengono da lontano,
ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente
e quelli dalla regione di Assuan".
13Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra,
gridate di gioia, o monti,
perche' il Signore consola il suo popolo
e ha pieta' dei suoi miseri.
14Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato".
15Si dimentica forse una donna del suo bambino,
cosi' da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimentichero' mai.
16Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani,
le tue mura sono sempre davanti a me.
17I tuoi costruttori accorrono,
i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te.
18Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si radunano, vengono da te.
"Com'e' vero ch'io vivo - oracolo del Signore-
ti vestirai di tutti loro come di ornamento,
te ne ornerai come una sposa".
19Poiche' le tue rovine e le tue devastazioni
e il tuo paese desolato
saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti,
benche' siano lontani i tuoi divoratori.
20Di nuovo ti diranno agli orecchi
i figli di cui fosti privata:
"Troppo stretto e' per me questo posto;
scostati, e mi accomodero'".
21Tu penserai: "Chi mi ha generato costoro?
Io ero priva di figli e sterile;
questi chi li ha allevati?
Ecco, ero rimasta sola
e costoro dove erano?".
22Cosi' dice il Signore Dio:
"Ecco, io faro' cenno con la mano ai popoli,
per le nazioni issero' il mio vessillo.
Riporteranno i tuoi figli in braccio,
le tue figlie saran portate sulle spalle.
23I re saranno i tuoi tutori,
le loro principesse tue nutrici.
Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te,
baceranno la polvere dei tuoi piedi;
allora tu saprai che io sono il Signore
e che non saranno delusi quanti sperano in me".
24Si puo' forse strappare la preda al forte?
Oppure puo' un prigioniero sfuggire al tiranno?
25Eppure dice il Signore:
"Anche il prigioniero sara' strappato al forte,
la preda sfuggira' al tiranno.
Io avversero' i tuoi avversari;
io salvero' i tuoi figli.
26Faro' mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori,
si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto.
Allora ogni uomo sapra'
che io sono il Signore, tuo salvatore,
io il tuo redentore e il Forte di Giacobbe".

Capitolo 50

1Dice il Signore:
"Dov'e' il documento di ripudio
di vostra madre, con cui l'ho scacciata?
Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti?
Ecco, per le vostre iniquita' siete stati venduti,
per le vostre scelleratezze e' stata scacciata vostra madre.
2Per qual motivo non c'e' nessuno, ora che io sono venuto?
Perche', ora che chiamo, nessuno risponde?
È forse la mia mano troppo corta per riscattare
oppure io non ho la forza per liberare?
Ecco, con una minaccia prosciugo il mare,
faccio dei fiumi un deserto.
I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto,
muoiono di sete.
3Rivesto i cieli di oscurita',
do loro un sacco per mantello".

4Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,
perche' io sappia indirizzare allo sfiduciato
una parola.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perche' io ascolti come gli iniziati.
5Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
6Ho presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
7Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto confuso,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso.
8È vicino chi mi rende giustizia;
chi osera' venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa?
Si avvicini a me.
9Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarera' colpevole?
Ecco, come una veste si logorano tutti,
la tignola li divora.
10Chi tra di voi teme il Signore,
ascolti la voce del suo servo!
Colui che cammina nelle tenebre,
senza avere luce,
speri nel nome del Signore,
si appoggi al suo Dio.
11Ecco, voi tutti che accendete il fuoco,
e tenete tizzoni accesi,
andate alle fiamme del vostro fuoco,
tra i tizzoni che avete acceso.
Dalla mia mano vi e' giunto questo;
voi giacerete fra le torture.

Capitolo 51

1Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia,
voi che cercate il Signore;
guardate alla roccia da cui siete stati tagliati,
alla cava da cui siete stati estratti.
2Guardate ad Abramo vostro padre,
a Sara che vi ha partorito;
poiche' io chiamai lui solo,
lo benedissi e lo moltiplicai.
3Davvero il Signore ha pieta' di Sion,
ha pieta' di tutte le sue rovine,
rende il suo deserto come l'Eden,
la sua steppa come il giardino del Signore.
Giubilo e gioia saranno in essa,
ringraziamenti e inni di lode!

4Ascoltatemi attenti, o popoli;
nazioni, porgetemi l'orecchio.
Poiche' da me uscira' la legge,
il mio diritto sara' luce dei popoli.
5La mia vittoria e' vicina,
si manifestera' come luce la mia salvezza;
le mie braccia governeranno i popoli.
In me spereranno le isole,
avranno fiducia nel mio braccio.
6Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto,
poiche' i cieli si dissolveranno come fumo,
la terra si logorera' come una veste
e i suoi abitanti moriranno come larve.
Ma la mia salvezza durera' sempre,
la mia giustizia non sara' annientata.
7Ascoltatemi, esperti della giustizia,
popolo che porti nel cuore la mia legge.
Non temete l'insulto degli uomini,
non vi spaventate per i loro scherni;
8poiche' le tarme li roderanno come una veste
e la tignola li rodera' come lana,
ma la mia giustizia durera' per sempre,
la mia salvezza di generazione in generazione.

9Svegliati, svegliati, rivestiti di forza,
o braccio del Signore.
Svegliati come nei giorni antichi,
come tra le generazioni passate.
Non hai tu forse fatto a pezzi Raab,
non hai trafitto il drago?
10Forse non hai prosciugato il mare,
le acque del grande abisso
e non hai fatto delle profondita' del mare una strada,
perche' vi passassero i redenti?
11I riscattati dal Signore ritorneranno
e verranno in Sion con esultanza;
felicita' perenne sara' sul loro capo;
giubilo e felicita' li seguiranno;
svaniranno afflizioni e sospiri.

12Io, io sono il tuo consolatore.
Chi sei tu perche' tema
uomini che muoiono e un figlio dell'uomo
che avra' la sorte dell'erba?
13Hai dimenticato il Signore tuo creatore,
che ha disteso i cieli
e gettato le fondamenta della terra.
Avevi sempre paura, tutto il giorno,
davanti al furore dell'avversario,
perche' egli tentava di distruggerti.
Ma dove e' ora il furore dell'avversario?

14Il prigioniero sara' presto liberato; egli non morira' nella fossa ne' manchera' di pane. 15Io sono il Signore tuo Dio, che sconvolge il mare cosi' che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti. 16Io ho posto le mie parole sulla tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion: "Tu sei mio popolo".

17Svegliati, svegliati,
alzati, Gerusalemme,
che hai bevuto dalla mano del Signore
il calice della sua ira;
la coppa della vertigine
hai bevuto, l'hai vuotata.
18Nessuno la guida
tra tutti i figli che essa ha partorito;
nessuno la prende per mano
tra tutti i figli che essa ha allevato.
19Due mali ti hanno colpito,
chi avra' pieta' di te?
Desolazione e distruzione, fame e spada,
chi ti consolera'?
20I tuoi figli giacciono privi di forze
agli angoli di tutte le strade,
come antilope in una rete,
pieni dell'ira del Signore,
della minaccia del tuo Dio.
21Percio' ascolta anche questo, o misera,
o ebbra, ma non di vino.
22Cosi' dice il tuo Signore Dio,
il tuo Dio che difende la causa del suo popolo:
"Ecco io ti tolgo di mano
il calice della vertigine,
la coppa della mia ira;
tu non lo berrai piu'.
23Lo mettero' in mano ai tuoi torturatori
che ti dicevano: Curvati che noi ti passiamo sopra.
Tu facevi del tuo dorso un suolo
e come una strada per i passanti".

Capitolo 52

1Svegliati, svegliati,
rivestiti della tua magnificenza, Sion;
indossa le vesti piu' belle,
Gerusalemme, citta' santa;
perche' mai piu' entrera' in te
il non circonciso ne' l'impuro.
2Scuotiti la polvere, alzati, Gerusalemme schiava!
Sciogliti dal collo i legami, schiava figlia di Sion!

3Poiche' dice il Signore: "Senza prezzo foste venduti e sarete riscattati senza denaro".
4Poiche' dice il Signore Dio: "In Egitto e' sceso il mio popolo un tempo per abitarvi come straniero; poi l'Assiro senza motivo lo ha oppresso. 5Ora, che faccio io qui? - oracolo del Signore - Si', il mio popolo e' stato deportato per nulla! I suoi dominatori trionfavano - oracolo del Signore - e sempre, tutti i giorni il mio nome e' stato disprezzato. 6Pertanto il mio popolo conoscera' il mio nome, comprendera' in quel giorno che io dicevo: Eccomi qua".

7Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace,
messaggero di bene che annunzia la salvezza,
che dice a Sion: "Regna il tuo Dio".
8Senti? Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme gridano di gioia,
poiche' vedono con gli occhi
il ritorno del Signore in Sion.
9Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perche' il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
10Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutti i popoli;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.
11Fuori, fuori, uscite di la'!
Non toccate niente d'impuro.
Uscite da essa, purificatevi,
voi che portate gli arredi del Signore!
12Voi non dovrete uscire in fretta
ne' andarvene come uno che fugge,
perche' davanti a voi cammina il Signore,
il Dio di Israele chiude la vostra carovana.

13Ecco, il mio servo avra' successo,
sara' onorato, esaltato e molto innalzato.
14Come molti si stupirono di lui
- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -
15cosi' si meraviglieranno di lui molte genti;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiche' vedranno un fatto mai ad essi raccontato
e comprenderanno cio' che mai avevano udito.

Capitolo 53

1Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
2È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza ne' bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
3Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
4Eppure egli si e' caricato delle nostre sofferenze,
si e' addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
5Egli e' stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquita'.
Il castigo che ci da' salvezza si e' abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
6Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquita' di noi tutti.
7Maltrattato, si lascio' umiliare
e non apri' la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non apri' la sua bocca.
8Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Si', fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquita' del mio popolo fu percosso a morte.
9Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
ne' vi fosse inganno nella sua bocca.
10Ma al Signore e' piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrira' se stesso in espiazione,
vedra' una discendenza, vivra' a lungo,
si compira' per mezzo suo la volonta' del Signore.
11Dopo il suo intimo tormento vedra' la luce
e si saziera' della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustifichera' molti,
egli si addossera' la loro iniquita'.
12Percio' io gli daro' in premio le moltitudini,
dei potenti egli fara' bottino,
perche' ha consegnato se stesso alla morte
ed e' stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori.

Capitolo 54

1Esulta, o sterile che non hai partorito,
prorompi in grida di giubilo e di gioia,
tu che non hai provato i dolori,
perche' piu' numerosi sono i figli dell'abbandonata
che i figli della maritata, dice il Signore.
2Allarga lo spazio della tua tenda,
stendi i teli della tua dimora senza risparmio,
allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti,
3poiche' ti allargherai a destra e a sinistra
e la tua discendenza entrera' in possesso delle nazioni,
popolera' le citta' un tempo deserte.
4Non temere, perche' non dovrai piu' arrossire;
non vergognarti, perche' non sarai piu' disonorata;
anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza
e non ricorderai piu' il disonore della tua vedovanza.
5Poiche' tuo sposo e' il tuo creatore,
Signore degli eserciti e' il suo nome;
tuo redentore e' il Santo di Israele,
e' chiamato Dio di tutta la terra.
6Come una donna abbandonata
e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata.
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventu'?
Dice il tuo Dio.
7Per un breve istante ti ho abbandonata,
ma ti riprendero' con immenso amore.
8In un impeto di collera ti ho nascosto
per un poco il mio volto;
ma con affetto perenne ho avuto pieta' di te,
dice il tuo redentore, il Signore.
9Ora e' per me come ai giorni di Noe',
quando giurai che non avrei piu' riversato
le acque di Noe' sulla terra;
cosi' ora giuro di non piu' adirarmi
con te e di non farti piu' minacce.
10Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto,
ne' vacillerebbe la mia alleanza di pace;
dice il Signore che ti usa misericordia.

11Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata,
ecco io pongo sulla malachite le tue pietre
e sugli zaffiri le tue fondamenta.
12Faro' di rubini la tua merlatura,
le tue porte saranno di carbonchi,
tutta la tua cinta sara' di pietre preziose.
13Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore,
grande sara' la prosperita' dei tuoi figli;
14sarai fondata sulla giustizia.
Sta' lontana dall'oppressione, perche' non dovrai temere,
dallo spavento, perche' non ti si accostera'.
15Ecco, se ci sara' un attacco, non sara' da parte mia.
Chi ti attacca cadra' contro di te.
16Ecco, io ho creato il fabbro
che soffia sul fuoco delle braci
e ne trae gli strumenti per il suo lavoro,
e io ho creato anche il distruttore per devastare.
17Nessun'arma affilata contro di te avra' successo,
farai condannare ogni lingua
che si alzera' contro di te in giudizio.
Questa e' la sorte dei servi del Signore,
quanto spetta a loro da parte mia. Oracolo del Signore.

Capitolo 55

1O voi tutti assetati venite all'acqua,
chi non ha denaro venga ugualmente;
comprate e mangiate senza denaro
e, senza spesa, vino e latte.
2Perche' spendete denaro per cio' che non e' pane,
il vostro patrimonio per cio' che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
3Porgete l'orecchio e venite a me,
ascoltate e voi vivrete.
Io stabiliro' per voi un'alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
4Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
5Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te popoli che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo di Israele, perche' egli ti ha onorato.
6Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre e' vicino.
7L'empio abbandoni la sua via
e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avra' misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
8Perche' i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.
9Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
10Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perche' dia il seme al seminatore
e pane da mangiare,
11cosi' sara' della parola
uscita dalla mia bocca:
non ritornera' a me senza effetto,
senza aver operato cio' che desidero
e senza aver compiuto cio' per cui l'ho mandata.

12Voi dunque partirete con gioia,
sarete condotti in pace.
I monti e i colli davanti a voi
eromperanno in grida di gioia
e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani.
13Invece di spine cresceranno cipressi,
invece di ortiche cresceranno mirti;
cio' sara' a gloria del Signore,
un segno eterno che non scomparira'.

Capitolo 56

1Cosi' dice il Signore:
"Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perche' prossima a venire e' la mia salvezza;
la mia giustizia sta per rivelarsi".
2Beato l'uomo che cosi' agisce
e il figlio dell'uomo che a questo si attiene,
che osserva il sabato senza profanarlo,
che preserva la sua mano da ogni male.
3Non dica lo straniero
che ha aderito al Signore:
"Certo mi escludera'
il Signore dal suo popolo!".
Non dica l'eunuco:
"Ecco, io sono un albero secco!".
4Poiche' cosi' dice il Signore:
"Agli eunuchi, che osservano i miei sabati,
preferiscono le cose di mio gradimento
e restan fermi nella mia alleanza,
5io concedero' nella mia casa
e dentro le mie mura un posto e un nome
migliore che ai figli e alle figlie;
daro' loro un nome eterno
che non sara' mai cancellato.
6Gli stranieri, che hanno aderito
al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
7li condurro' sul mio monte santo
e li colmero' di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saliranno graditi sul mio altare,
perche' il mio tempio si chiamera'
casa di preghiera per tutti i popoli".
8Oracolo del Signore Dio
che raduna i dispersi di Israele:
"Io ancora radunero' i suoi prigionieri,
oltre quelli gia' radunati".
9Voi tutte, bestie dei campi,
venite a mangiare;
voi tutte, bestie della foresta, venite.

10I suoi guardiani sono tutti ciechi,
non si accorgono di nulla.
Sono tutti cani muti,
incapaci di abbaiare;
sonnecchiano accovacciati,
amano appisolarsi.
11Ma tali cani avidi,
che non sanno saziarsi,
sono i pastori
incapaci di comprendere.
Ognuno segue la sua via,
ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione.
12"Venite, io prendero' vino
e ci ubriacheremo di bevande inebrianti.
Domani sara' come oggi;
ce n'e' una riserva molto grande".

Capitolo 57

1Perisce il giusto, nessuno ci bada.
I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso.
Il giusto e' tolto di mezzo a causa del male.
2Egli entra nella pace,
riposa sul suo giaciglio
chi cammina per la via diritta.

3Ora, venite qui, voi,
figli della maliarda,
progenie di un adultero e di una prostituta.
4Su chi intendete divertirvi?
Contro chi allargate la bocca
e tirate fuori la lingua?
Forse voi non siete figli del peccato,
prole bastarda?
5Voi, che spasimate fra i terebinti,
sotto ogni albero verde,
che sacrificate bambini nelle valli,
tra i crepacci delle rocce.
6Tra le pietre levigate del torrente e' la parte che ti spetta:
esse sono la porzione che ti e' toccata.
Anche ad esse hai offerto libazioni,
hai portato offerte sacrificali.
E di questo dovrei forse consolarmi?
7Su un monte imponente ed elevato
hai posto il tuo giaciglio;
anche la' sei salita per fare sacrifici.
8Dietro la porta e gli stipiti
hai posto il tuo emblema.
Lontano da me hai scoperto il tuo giaciglio,
vi sei salita, lo hai allargato;
hai patteggiato con coloro
con i quali amavi trescare;
guardavi la mano.
9Ti sei presentata al re con olio,
hai moltiplicato i tuoi profumi;
hai inviato lontano i tuoi messaggeri,
ti sei abbassata fino agli inferi.
10Ti sei stancata in tante tue vie,
ma non hai detto: "È inutile".
Hai trovato come ravvivare la mano;
per questo non ti senti esausta.
11Chi hai temuto? Di chi hai avuto paura
per farti infedele?
E di me non ti ricordi,
non ti curi?
Non sono io che uso pazienza e chiudo un occhio?
Ma tu non hai timore di me.
12Io divulghero' la tua giustizia
e le tue opere, che non ti saranno di vantaggio.
13Alle tue grida ti salvino i tuoi guadagni.
Tutti se li portera' via il vento, un soffio se li prendera'.
Chi invece confida in me possedera' la terra,
ereditera' il mio santo monte.

14Si dira': "Spianate, spianate, preparate la via,
rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo".
15Poiche' cosi' parla l'Alto e l'Eccelso,
che ha una sede eterna e il cui nome e' santo:
In un luogo eccelso e santo io dimoro,
ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati,
per ravvivare lo spirito degli umili
e rianimare il cuore degli oppressi.
16Poiche' io non voglio discutere sempre
ne' per sempre essere adirato;
altrimenti davanti a me verrebbe meno
lo spirito e l'alito vitale che ho creato.
17Per l'iniquita' dei suoi guadagni mi sono adirato,
l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato;
eppure egli, voltandosi,
se n'e' andato per le strade del suo cuore.
18Ho visto le sue vie,
ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni.
E ai suoi afflitti
19io pongo sulle labbra: "Pace,
pace ai lontani e ai vicini",
dice il Signore, "io li guariro'".
20Gli empi sono come un mare agitato
che non puo' calmarsi
e le cui acque portan su melma e fango.
21Non v'e' pace per gli empi, dice il mio Dio.

Capitolo 58

1Grida a squarciagola, non aver riguardo;
come una tromba alza la voce;
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
2Mi ricercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
3"Perche' digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?".
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
4Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate piu' come fate oggi,
cosi' da fare udire in alto il vostro chiasso.
5È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l'uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
6Non e' piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?
7Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,
nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?
8Allora la tua luce sorgera' come l'aurora,
la tua ferita si rimarginera' presto.
Davanti a te camminera' la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguira'.
9Allora lo invocherai e il Signore ti rispondera';
implorerai aiuto ed egli dira': "Eccomi!".
Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
10se offrirai il pane all'affamato,
se sazierai chi e' digiuno,
allora brillera' fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sara' come il meriggio.
11Ti guidera' sempre il Signore,
ti saziera' in terreni aridi,
rinvigorira' le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
12La tua gente riedifichera' le antiche rovine,
ricostruirai le fondamenta di epoche lontane.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
restauratore di case in rovina per abitarvi.

13Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro,
se chiamerai il sabato delizia
e venerando il giorno sacro al Signore,
se lo onorerai evitando di metterti in cammino,
di sbrigare affari e di contrattare,
14allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti faro' calcare le alture della terra,
ti faro' gustare l'eredita' di Giacobbe tuo padre,
poiche' la bocca del Signore ha parlato.

Capitolo 59

1Ecco non e' troppo corta la mano del Signore
da non poter salvare;
ne' tanto duro e' il suo orecchio,
da non poter udire.
2Ma le vostre iniquita' hanno scavato un abisso
fra voi e il vostro Dio;
i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto
cosi' che non vi ascolta.
3Le vostre palme sono macchiate di sangue
e le vostre dita di iniquita';
le vostre labbra proferiscono menzogne,
la vostra lingua sussurra perversita'.
4Nessuno muove causa con giustizia,
nessuno la discute con lealta'.
Si confida nel nulla e si dice il falso,
si concepisce la malizia e si genera l'iniquita'.
5Dischiudono uova di serpenti velenosi,
tessono tele di ragno;
chi mangia quelle uova morira',
e dall'uovo schiacciato esce una vipera.
6Le loro tele non servono per vesti,
essi non si possono coprire con i loro manufatti;
le loro opere sono opere inique,
il frutto di oppressioni e' nelle loro mani.
7I loro piedi corrono al male,
si affrettano a spargere sangue innocente;
i loro pensieri sono pensieri iniqui,
desolazione e distruzione sono sulle loro strade.
8Non conoscono la via della pace,
non c'e' giustizia nel loro procedere;
rendono tortuosi i loro sentieri,
chiunque vi cammina non conosce la pace.
9Per questo il diritto si e' allontanato da noi
e non ci raggiunge la giustizia.
Speravamo la luce ed ecco le tenebre,
lo splendore, ma dobbiamo camminare nel buio.
10Tastiamo come ciechi la parete,
come privi di occhi camminiamo a tastoni;
inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo;
tra i vivi e vegeti siamo come i morti.
11Noi tutti urliamo come orsi,
andiamo gemendo come colombe;
speravamo nel diritto ma non c'e',
nella salvezza ma essa e' lontana da noi.
12Poiche' sono molti davanti a te i nostri delitti,
i nostri peccati testimoniano contro di noi;
poiche' i nostri delitti ci stanno davanti
e noi conosciamo le nostre iniquita':
13prevaricare e rinnegare il Signore,
cessare di seguire il nostro Dio,
parlare di oppressione e di ribellione,
concepire con il cuore e pronunciare parole false.
14Cosi' e' trascurato il diritto
e la giustizia se ne sta lontana,
la verita' incespica in piazza,
la rettitudine non puo' entrarvi.
15Cosi' la verita' e' abbandonata,
chi disapprova il male viene spogliato.
Ha visto questo il Signore ed e' male ai suoi occhi
che non ci sia piu' diritto.
16Egli ha visto che non c'era alcuno,
si e' meravigliato perche' nessuno intercedeva.
Ma lo ha soccorso il suo braccio,
la sua giustizia lo ha sostenuto.
17Egli si e' rivestito di giustizia come di una corazza,
e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza.
Ha indossato le vesti della vendetta,
si e' avvolto di zelo come di un manto.
18Il retributore ripaghera' le azioni come si deve:
con sdegno ai suoi avversari,
con vergogna ai suoi nemici.
19In occidente vedranno il nome del Signore
e in oriente la sua gloria,
perche' egli verra' come un fiume irruente,
sospinto dal vento del Signore.
20Come redentore verra' per Sion,
per quelli di Giacobbe convertiti dall'apostasia.
Oracolo del Signore.

21Quanto a me, ecco la mia alleanza con essi, dice il Signore: Il mio spirito che e' sopra di te e le parole che ti ho messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca ne' dalla bocca della tua discendenza ne' dalla bocca dei discendenti dei discendenti, dice il Signore, ora e sempre.

Capitolo 60

1Alzati, rivestiti di luce, perche' viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
2Poiche', ecco, le tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
3Cammineranno i popoli alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
4Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
5A quella vista sarai raggiante,
palpitera' e si dilatera' il tuo cuore,
perche' le ricchezze del mare si riverseranno su di te,
verranno a te i beni dei popoli.
6Uno stuolo di cammelli ti invadera',
dromedari di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
7Tutti i greggi di Kedar si raduneranno da te,
i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio,
saliranno come offerta gradita sul mio altare;
rendero' splendido il tempio della mia gloria.
8Chi sono quelle che volano come nubi
e come colombe verso le loro colombaie?
9Sono navi che si radunano per me,
le navi di Tarsis in prima fila,
per portare i tuoi figli da lontano,
con argento e oro,
per il nome del Signore tuo Dio,
per il Santo di Israele che ti onora.
10Stranieri ricostruiranno le tue mura,
i loro re saranno al tuo servizio,
perche' nella mia ira ti ho colpito,
ma nella mia benevolenza ho avuto pieta' di te.
11Le tue porte saranno sempre aperte,
non si chiuderanno ne' di giorno ne' di notte,
per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli
e i loro re che faranno da guida.
12Perche' il popolo e il regno
che non vorranno servirti periranno
e le nazioni saranno tutte sterminate.
13La gloria del Libano verra' a te,
cipressi, olmi e abeti insieme,
per abbellire il luogo del mio santuario,
per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi.
14Verranno a te in atteggiamento umile
i figli dei tuoi oppressori;
ti si getteranno proni alle piante dei piedi
quanti ti disprezzavano.
Ti chiameranno Citta' del Signore,
Sion del Santo di Israele.
15Dopo essere stata derelitta,
odiata, senza che alcuno passasse da te,
io faro' di te l'orgoglio dei secoli,
la gioia di tutte le generazioni.
16Tu succhierai il latte dei popoli,
succhierai le ricchezze dei re.
Saprai che io sono il Signore tuo salvatore
e tuo redentore, io il Forte di Giacobbe.
17Faro' venire oro anziche' bronzo,
faro' venire argento anziche' ferro,
bronzo anziche' legno,
ferro anziche' pietre.
Costituiro' tuo sovrano la pace,
tuo governatore la giustizia.
18Non si sentira' piu' parlare di prepotenza nel tuo paese,
di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini.
Tu chiamerai salvezza le tue mura
e gloria le tue porte.
19Il sole non sara' piu' la tua luce di giorno,
ne' ti illuminera' piu'
il chiarore della luna.
Ma il Signore sara' per te luce eterna,
il tuo Dio sara' il tuo splendore.
20Il tuo sole non tramontera' piu'
ne' la tua luna si dileguera',
perche' il Signore sara' per te luce eterna;
saranno finiti i giorni del tuo lutto.
21Il tuo popolo sara' tutto di giusti,
per sempre avranno in possesso la terra,
germogli delle piantagioni del Signore,
lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria.
22Il piccolo diventera' un migliaio,
il minimo un immenso popolo;
io sono il Signore:
a suo tempo, faro' cio' speditamente.

Capitolo 61

1Lo spirito del Signore Dio e' su di me
perche' il Signore mi ha consacrato con l'unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la liberta' degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
2a promulgare l'anno di misericordia del Signore,
un giorno di vendetta per il nostro Dio,
per consolare tutti gli afflitti,
3per allietare gli afflitti di Sion,
per dare loro una corona invece della cenere,
olio di letizia invece dell'abito da lutto,
canto di lode invece di un cuore mesto.
Essi si chiameranno querce di giustizia,
piantagione del Signore per manifestare la sua gloria.
4Ricostruiranno le vecchie rovine,
rialzeranno gli antichi ruderi,
restaureranno le citta' desolate,
devastate da piu' generazioni.
5Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi
e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.
6Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,
ministri del nostro Dio sarete detti.
Vi godrete i beni delle nazioni,
trarrete vanto dalle loro ricchezze.
7Perche' il loro obbrobrio fu di doppia misura,
vergogna e insulto furono la loro porzione;
per questo possiederanno il doppio nel loro paese,
avranno una letizia perenne.
8Poiche' io sono il Signore che amo il diritto
e odio la rapina e l'ingiustizia:
io daro' loro fedelmente il salario,
concludero' con loro un'alleanza perenne.
9Sara' famosa tra i popoli la loro stirpe,
i loro discendenti tra le nazioni.
Coloro che li vedranno ne avranno stima,
perche' essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.

10Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perche' mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come uno sposo che si cinge il diadema
e come una sposa che si adorna di gioielli.
11Poiche' come la terra produce la vegetazione
e come un giardino fa germogliare i semi,
cosi' il Signore Dio fara' germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutti i popoli.

Capitolo 62

1Per amore di Sion non tacero',
per amore di Gerusalemme non mi daro' pace,
finche' non sorga come stella la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
2Allora i popoli vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
ti si chiamera' con un nome nuovo
che la bocca del Signore indichera'.
3Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
4Nessuno ti chiamera' piu' Abbandonata,
ne' la tua terra sara' piu' detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento
e la tua terra, Sposata,
perche' il Signore si compiacera' di te
e la tua terra avra' uno sposo.
5Si', come un giovane sposa una vergine,
cosi' ti sposera' il tuo architetto;
come gioisce lo sposo per la sposa,
cosi' il tuo Dio gioira' per te.
6Sulle tue mura, Gerusalemme,
ho posto sentinelle;
per tutto il giorno e tutta la notte
non taceranno mai.
Voi, che rammentate le promesse al Signore,
non prendetevi mai riposo
7e neppure a lui date riposo,
finche' non abbia ristabilito Gerusalemme
e finche' non l'abbia resa il vanto della terra.
8Il Signore ha giurato con la sua destra
e con il suo braccio potente:
"Mai piu' daro' il tuo grano in cibo ai tuoi nemici,
mai piu' gli stranieri berranno il vino
per il quale tu hai faticato.
9No! Coloro che avranno raccolto il grano
lo mangeranno e canteranno inni al Signore,
coloro che avranno vendemmiato berranno il vino
nei cortili del mio santuario".
10Passate, passate per le porte,
sgombrate la via al popolo,
spianate, spianate la strada,
liberatela dalle pietre,
innalzate un vessillo per i popoli.
11Ecco cio' che il Signore fa sentire
all'estremita' della terra:
"Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, ha con se' la sua mercede,
la sua ricompensa e' davanti a lui.
12Li chiameranno popolo santo,
redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Citta' non abbandonata".

Capitolo 63

1Chi e' costui che viene da Edom,
da Bozra con le vesti tinte di rosso?
Costui, splendido nella sua veste,
che avanza nella pienezza della sua forza?
- "Io, che parlo con giustizia,
sono grande nel soccorrere".
2- Perche' rossa e' la tua veste
e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino?
3- "Nel tino ho pigiato da solo
e del mio popolo nessuno era con me.
Li ho pigiati con sdegno,
li ho calpestati con ira.
Il loro sangue e' sprizzato sulle mie vesti
e mi sono macchiato tutti gli abiti,
4poiche' il giorno della vendetta era nel mio cuore
e l'anno del mio riscatto e' giunto.
5Guardai: nessuno aiutava;
osservai stupito: nessuno mi sosteneva.
Allora mi presto' soccorso il mio braccio,
mi sostenne la mia ira.
6Calpestai i popoli con sdegno, li stritolai con ira,
feci scorrere per terra il loro sangue".

7Voglio ricordare i benefici del Signore,
le glorie del Signore,
quanto egli ha fatto per noi.
Egli e' grande in bonta' per la casa di Israele.
Egli ci tratto' secondo il suo amore,
secondo la grandezza della sua misericordia.
8Disse: "Certo, essi sono il mio popolo,
figli che non deluderanno"
e fu per loro un salvatore
9in tutte le angosce.
Non un inviato ne' un angelo,
ma egli stesso li ha salvati;
con amore e compassione egli li ha riscattati;
li ha sollevati e portati su di se',
in tutti i giorni del passato.
10Ma essi si ribellarono e contristarono
il suo santo spirito.
Egli percio' divenne loro nemico
e mosse loro guerra.
11Allora si ricordarono dei giorni antichi,
di Mose' suo servo.
Dov'e' colui che fece uscire dall'acqua del Nilo
il pastore del suo gregge?
Dov'e' colui che gli pose nell'intimo
il suo santo spirito;
12colui che fece camminare alla destra di Mose'
il suo braccio glorioso,
che divise le acque davanti a loro
facendosi un nome eterno;
13colui che li fece avanzare tra i flutti
come un cavallo sulla steppa?
Non inciamparono,
14come armento che scende per la valle:
lo spirito del Signore li guidava al riposo.
Cosi' tu conducesti il tuo popolo,
per farti un nome glorioso.
15Guarda dal cielo e osserva
dalla tua dimora santa e gloriosa.
Dove sono il tuo zelo e la tua potenza,
il fremito della tua tenerezza
e la tua misericordia?
Non forzarti all'insensibilita'
16perche' tu sei nostro padre,
poiche' Abramo non ci riconosce
e Israele non si ricorda di noi.
Tu, Signore, tu sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
17Perche', Signore,
ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi' che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribu', tua eredita'.
18Perche' gli empi hanno calpestato il tuo santuario,
i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo?
19Siamo diventati come coloro
su cui tu non hai mai dominato,
sui quali il tuo nome non e' stato mai invocato.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.

Capitolo 64

1Come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua,
cosi' il fuoco distrugga i tuoi avversari,
perche' si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici.
Davanti a te tremavano i popoli,
2quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
3di cui non si udi' parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto
per chi confida in lui.
4Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perche' abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
5Siamo divenuti tutti come una cosa impura
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquita' ci hanno portato via come il vento.
6Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si riscuoteva per stringersi a te;
perche' tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci hai messo in balia della nostra iniquita'.
7Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci da' forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
8Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquita'.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
9Le tue citta' sante sono un deserto,
un deserto e' diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
10Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
e' divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.
11Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai sino in fondo?

Capitolo 65

1Mi feci ricercare da chi non mi interrogava,
mi feci trovare da chi non mi cercava.
Dissi: "Eccomi, eccomi"
a gente che non invocava il mio nome.
2Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle;
essi andavano per una strada non buona,
seguendo i loro capricci,
3un popolo che mi provocava
sempre, con sfacciataggine.
Essi sacrificavano nei giardini,
offrivano incenso sui mattoni,
4abitavano nei sepolcri,
passavano la notte in nascondigli,
mangiavano carne suina
e cibi immondi nei loro piatti.
5Essi dicono: "Sta' lontano!
Non accostarti a me, che per te sono sacro".
Tali cose sono un fumo al mio naso,
un fuoco acceso tutto il giorno.
6Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me;
io non tacero' finche' non avro' ripagato
7le vostre iniquita' e le iniquita' dei vostri padri,
tutte insieme, dice il Signore.
Costoro hanno bruciato incenso sui monti
e sui colli mi hanno insultato;
cosi' io calcolero' la loro paga
e la riversero' nel loro grembo.
8Dice il Signore: "Come quando
si trova succo in un grappolo,
si dice: Non distruggetelo,
perche' v'e' qui una benedizione,
cosi' io faro' per amore dei miei servi,
per non distruggere ogni cosa.
9Io faro' uscire una discendenza da Giacobbe,
da Giuda un erede dei miei monti.
I miei eletti ne saranno i padroni
e i miei servi vi abiteranno.
10Saron diventera' un pascolo di greggi,
la valle di Acor un recinto per armenti,
per il mio popolo che mi ricerchera'.
11Ma voi, che avete abbandonato il Signore,
dimentichi del mio santo monte,
che preparate una tavola per Gad
e riempite per Meni' la coppa di vino,
12io vi destino alla spada;
tutti vi curverete alla strage,
perche' ho chiamato e non avete risposto;
ho parlato e non avete udito.
Avete fatto cio' che e' male ai miei occhi,
cio' che mi dispiace avete scelto".
13Pertanto, cosi' dice il Signore Dio:
"Ecco, i miei servi mangeranno
e voi avrete fame;
ecco, i miei servi berranno
e voi avrete sete;
ecco, i miei servi gioiranno
e voi resterete delusi;
14ecco, i miei servi giubileranno
per la gioia del cuore,
voi griderete per il dolore del cuore,
urlerete per la tortura dello spirito.
15Lascerete il vostro nome
come imprecazione fra i miei eletti:
Cosi' ti faccia morire il Signore Dio.
Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.
16Chi vorra' essere benedetto nel paese,
vorra' esserlo per il Dio fedele;
chi vorra' giurare nel paese,
giurera' per il Dio fedele;
perche' saranno dimenticate le tribolazioni antiche,
saranno occultate ai miei occhi.
17Ecco infatti io creo
nuovi cieli e nuova terra;
non si ricordera' piu' il passato,
non verra' piu' in mente,
18poiche' si godra' e si gioira' sempre
di quello che sto per creare,
e faro' di Gerusalemme una gioia,
del suo popolo un gaudio.
19Io esultero' di Gerusalemme,
godro' del mio popolo.
Non si udranno piu' in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
20Non ci sara' piu'
un bimbo che viva solo pochi giorni,
ne' un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza;
poiche' il piu' giovane morira' a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sara' considerato maledetto.
21Fabbricheranno case e le abiteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
22Non fabbricheranno perche' un altro vi abiti,
ne' pianteranno perche' un altro mangi,
poiche' quali i giorni dell'albero,
tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo
quanto e' prodotto dalle loro mani.
23Non faticheranno invano,
ne' genereranno per una morte precoce,
perche' prole di benedetti dal Signore essi saranno
e insieme con essi anche i loro germogli.
24Prima che mi invochino, io rispondero';
mentre ancora stanno parlando,
io gia' li avro' ascoltati.
25Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme,
il leone mangera' la paglia come un bue,
ma il serpente mangera' la polvere,
non faranno ne' male ne' danno
in tutto il mio santo monte". Dice il Signore.

Capitolo 66

1Cosi' dice il Signore:
"Il cielo e' il mio trono,
la terra lo sgabello dei miei piedi.
Quale casa mi potreste costruire?
In quale luogo potrei fissare la dimora?
2Tutte queste cose ha fatto la mia mano
ed esse sono mie - oracolo del Signore -.
Su chi volgero' lo sguardo?
Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi teme la mia parola.
3Uno sacrifica un bue e poi uccide un uomo,
uno immola una pecora e poi strozza un cane,
uno presenta un'offerta e poi sangue di porco,
uno brucia incenso e poi venera l'iniquita'.
Costoro hanno scelto le loro vie,
essi si dilettano dei loro abomini;
4anch'io scegliero' la loro sventura
e faro' piombare su di essi cio' che temono,
perche' io avevo chiamato e nessuno ha risposto,
avevo parlato e nessuno ha ascoltato.
Hanno fatto cio' che e' male ai miei occhi,
hanno preferito quello che a me dispiace".

5Ascoltate la parola del Signore,
voi che venerate la sua parola.
Hanno detto i vostri fratelli che vi odiano,
che vi respingono a causa del mio nome:
"Mostri il Signore la sua gloria,
e voi fateci vedere la vostra gioia!".
Ma essi saranno confusi.
6Giunge un rumore, un frastuono dalla citta',
un rumore dal tempio:
e' la voce del Signore che paga
il contraccambio ai suoi nemici.
7Prima di provare i dolori, ha partorito;
prima che le venissero i dolori,
ha dato alla luce un maschio.
8Chi ha mai udito una cosa simile,
chi ha visto cose come queste?
Nasce forse un paese in un giorno;
un popolo e' generato forse in un istante?
Eppure Sion, appena sentiti i dolori,
ha partorito i figli.
9"Io che apro il grembo materno,
non faro' partorire?" dice il Signore.
"Io che faccio generare, chiuderei il seno?"
dice il tuo Dio.
10Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa quanti la amate.
Sfavillate di gioia con essa
voi tutti che avete partecipato al suo lutto.
11Cosi' succhierete al suo petto
e vi sazierete delle sue consolazioni;
succhierete, deliziandovi,
all'abbondanza del suo seno.
12Poiche' cosi' dice il Signore:
"Ecco io faro' scorrere verso di essa,
come un fiume, la prosperita';
come un torrente in piena
la ricchezza dei popoli;
i suoi bimbi saranno portati in braccio,
sulle ginocchia saranno accarezzati.
13Come una madre consola un figlio
cosi' io vi consolero';
in Gerusalemme sarete consolati.
14Voi lo vedrete e gioira' il vostro cuore,
le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca.
La mano del Signore si fara' manifesta ai suoi servi,
ma si sdegnera' contro i suoi nemici.
15Poiche', ecco, il Signore viene con il fuoco,
i suoi carri sono come un turbine,
per riversare con ardore l'ira,
la sua minaccia con fiamme di fuoco.
16Con il fuoco infatti il Signore fara' giustizia
su tutta la terra
e con la spada su ogni uomo;
molti saranno i colpiti dal Signore.
17Coloro che si consacrano e purificano nei giardini,
seguendo uno che sta in mezzo,
che mangiano carne suina, cose abominevoli e topi,
insieme finiranno - oracolo del Signore -
18con le loro opere e i loro propositi.

Io verro' a radunare tutti i popoli e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. 19Io porro' in essi un segno e mandero' i loro superstiti alle genti di Tarsis, Put, Lud, Mesech, Ros, Tubal e di Grecia, ai lidi lontani che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunzieranno la mia gloria alle nazioni. 20Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutti i popoli come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari al mio santo monte di Gerusalemme, dice il Signore, come i figli di Israele portano l'offerta su vasi puri nel tempio del Signore. 21Anche tra essi mi prendero' sacerdoti e leviti, dice il Signore.

22Si', come i nuovi cieli
e la nuova terra, che io faro',
dureranno per sempre davanti a me
- oracolo del Signore -
cosi' dureranno la vostra discendenza e il vostro nome.
23In ogni mese al novilunio,
e al sabato di ogni settimana,
verra' ognuno a prostrarsi
davanti a me, dice il Signore.
24Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini
che si sono ribellati contro di me;
poiche' il loro verme non morira',
il loro fuoco non si spegnera'
e saranno un abominio per tutti".


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