Vangelo secondo MarcoCapitolo 11Inizio del vangelo di Gesu' Cristo, Figlio di Dio. 2Come e' scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, 4si presento' Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico 7e predicava: "Dopo di me viene uno che e' piu' forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzera' con lo Spirito Santo". 9In quei giorni Gesu' venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. 11E si senti' una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto". 12Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. 14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesu' si reco' nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 15"Il tempo e' compiuto e il regno di Dio e' vicino; convertitevi e credete al vangelo". 16Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesu' disse loro: "Seguitemi, vi faro' diventare pescatori di uomini". 18E subito, lasciate le reti, lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. 20Li chiamo'. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni, lo seguirono. 21Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesu' si mise ad insegnare. 22Ed erano stupiti del suo insegnamento, perche' insegnava loro come uno che ha autorita' e non come gli scribi. 23Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: 24"Che c'entri con noi, Gesu' Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio". 25E Gesu' lo sgrido': "Taci! Esci da quell'uomo". 26E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, usci' da lui. 27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che e' mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorita'. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!". 28La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea. 29E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31Egli, accostatosi, la sollevo' prendendola per mano; la febbre la lascio' ed essa si mise a servirli. 32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la citta' era riunita davanti alla porta. 34Guari' molti che erano afflitti da varie malattie e scaccio' molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perche' lo conoscevano. 35Al mattino si alzo' quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritiro' in un luogo deserto e la' pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce 37e, trovatolo, gli dissero: "Tutti ti cercano!". 38Egli disse loro: "Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perche' io predichi anche la'; per questo infatti sono venuto!". 39E ando' per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni. 40Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: "Se vuoi, puoi guarirmi!". 41Mosso a compassione, stese la mano, lo tocco' e gli disse: "Lo voglio, guarisci!". 42Subito la lebbra scomparve ed egli guari'. 43E, ammonendolo severamente, lo rimando' e gli disse: 44"Guarda di non dir niente a nessuno, ma va', presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mose' ha ordinato, a testimonianza per loro". 45Ma quegli, allontanatosi, comincio' a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesu' non poteva piu' entrare pubblicamente in una citta', ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte. Capitolo 21Ed entro' di nuovo a Cafarnao dopo alcuni
giorni. Si seppe che era in casa 2e si radunarono tante
persone, da non esserci piu' posto neanche davanti alla porta, ed egli
annunziava loro la parola. 13Usci' di nuovo lungo il mare; tutta la
folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. 14Nel passare,
vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli
disse: "Seguimi". 15Mentre Gesu' stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesu' e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?". 17Avendo udito questo, Gesu' disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori". 18Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesu' e gli dissero: "Perche' i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?". 19Gesu' disse loro: "Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo e' con loro? Finche' hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20Ma verranno i giorni in cui sara' loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. 21Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. 22E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spacchera' gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi". 23In giorno di sabato Gesu' passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. 24I farisei gli dissero: "Vedi, perche' essi fanno di sabato quel che non e' permesso?". 25Ma egli rispose loro: "Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovo' nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? 26Come entro' nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatar, e mangio' i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti e' lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?". 27E diceva loro: "Il sabato e' stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! 28Percio' il Figlio dell'uomo e' signore anche del sabato". Capitolo 31Entro' di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, 2e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. 3Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: "Mettiti nel mezzo!". 4Poi domando' loro: "È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?". 5Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: "Stendi la mano!". La stese e la sua mano fu risanata. 6E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. 7Gesu' intanto si ritiro' presso il mare
con i suoi discepoli e lo segui' molta folla dalla Galilea. 8Dalla
Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle
parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo cio' che faceva, si
reco' da lui. 9Allora egli prego' i suoi discepoli che gli
mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perche' non lo
schiacciassero. 10Infatti ne aveva guariti molti, cosi' che
quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. 13Sali' poi sul monte, chiamo' a se' quelli
che egli volle ed essi andarono da lui. 14Ne costitui' Dodici
che stessero con lui 15e anche per mandarli a predicare e
perche' avessero il potere di scacciare i demoni. 20Entro' in una casa e si raduno' di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. 21Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiche' dicevano: "È fuori di se'". 22Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: "Costui e' posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni". 23Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: "Come puo' satana scacciare satana? 24Se un regno e' diviso in se stesso, quel regno non puo' reggersi; 25se una casa e' divisa in se stessa, quella casa non puo' reggersi. 26Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed e' diviso, non puo' resistere, ma sta per finire. 27Nessuno puo' entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avra' legato l'uomo forte; allora ne saccheggera' la casa. 28In verita' vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29ma chi avra' bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avra' perdono in eterno: sara' reo di colpa eterna". 30Poiche' dicevano: "È posseduto da uno spirito immondo". 31Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. 32Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano". 33Ma egli rispose loro: "Chi e' mia madre e chi sono i miei fratelli?". 34Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli! 35Chi compie la volonta' di Dio, costui e' mio fratello, sorella e madre". Capitolo 41Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riuni' attorno a lui una folla enorme, tanto che egli sali' su una barca e la' resto' seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. 2Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: 3"Ascoltate. Ecco, usci' il seminatore a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spunto' perche' non c'era un terreno profondo; 6ma quando si levo' il sole, resto' bruciata e, non avendo radice, si secco'. 7Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno". 9E diceva: "Chi ha orecchi per intendere intenda!". 10Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: 11"A voi e' stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, 12perche': guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non
intendano, 13Continuo' dicendo loro: "Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? 14Il seminatore semina la parola. 15Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. 16Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, 17ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. 18Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, 19ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto.20Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno". 21Diceva loro: "Si porta forse la
lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per
metterla sul lucerniere? 22Non c'e' nulla infatti di nascosto
che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere
messo in luce. 23Se uno ha orecchi per intendere,
intenda!". 26Diceva: "Il regno di Dio e' come un uomo che getta il seme nella terra; 27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 28Poiche' la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29Quando il frutto e' pronto, subito si mette mano alla falce, perche' e' venuta la mietitura". 30Diceva: "A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31Esso e' come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, e' il piu' piccolo di tutti semi che sono sulla terra; 32ma appena seminato cresce e diviene piu' grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra". 33Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa. 35In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva". 36E lasciata la folla, lo presero con se', cosi' com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. 37Nel frattempo si sollevo' una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. 38Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che moriamo?". 39Destatosi, sgrido' il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cesso' e vi fu grande bonaccia. 40Poi disse loro: "Perche' siete cosi' paurosi? Non avete ancora fede?". 41E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi e' dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?". Capitolo 51Intanto giunsero all'altra riva del mare,
nella regione dei Geraseni. 2Come scese dalla barca, gli
venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. 3Egli
aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno piu' riusciva a tenerlo
legato neanche con catene, 4perche' piu' volte era stato
legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto
i ceppi, e nessuno piu' riusciva a domarlo. 5Continuamente,
notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con
pietre. 6Visto Gesu' da lontano, accorse, gli si getto' ai
piedi, 7e urlando a gran voce disse: "Che hai tu in
comune con me, Gesu', Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di
Dio, non tormentarmi!". 8Gli diceva infatti: "Esci,
spirito immondo, da quest'uomo!". 9E gli domando':
"Come ti chiami?". "Mi chiamo Legione, gli rispose,
perche' siamo in molti". 10E prese a scongiurarlo con
insistenza perche' non lo cacciasse fuori da quella regione. 21Essendo passato di nuovo Gesu' all'altra
riva, gli si raduno' attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. 22Si
reco' da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Gia'iro, il quale,
vedutolo, gli si getto' ai piedi 23e lo pregava con
insistenza: "La mia figlioletta e' agli estremi; vieni a imporle le
mani perche' sia guarita e viva". 24Gesu' ando' con lui.
Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Capitolo 61Partito quindi di la', ando' nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 2Venuto il sabato, incomincio' a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: "Donde gli vengono queste cose? E che sapienza e' mai questa che gli e' stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 3Non e' costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?". E si scandalizzavano di lui. 4Ma Gesu' disse loro: "Un profeta non e' disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua". 5E non vi pote' operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guari'. 6E si meravigliava della loro incredulita'. Gesu' andava attorno per i villaggi, insegnando. 14Il re Erode senti' parlare di Gesu', poiche' intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: "Giovanni il Battista e' risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui". 15Altri invece dicevano: "È Elia"; altri dicevano ancora: "È un profeta, come uno dei profeti". 16Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: "Quel Giovanni che io ho fatto decapitare e' risuscitato!". 17Erode infatti aveva fatto arrestare
Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodiade, moglie di
suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. 18Giovanni
diceva a Erode: "Non ti e' lecito tenere la moglie di tuo
fratello". 19Per questo Erodiade gli portava rancore e
avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, 20perche' Erode
temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche
se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava
volentieri. 30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesu'
e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 31Ed
egli disse loro: "Venite in disparte, in un luogo solitario, e
riposatevi un po'". Era infatti molta la folla che andava e veniva
e non avevano piu' neanche il tempo di mangiare. 32Allora
partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. 45Ordino' poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. 46Appena li ebbe congedati, sali' sul monte a pregare. 47Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. 48Vedendoli pero' tutti affaticati nel remare, poiche' avevano il vento contrario, gia' verso l'ultima parte della notte ando' verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: "È un fantasma", e cominciarono a gridare, 50perche' tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: "Coraggio, sono io, non temete!". 51Quindi sali' con loro sulla barca e il vento cesso'. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, 52perche' non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. 53Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genesaret. 54Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, 55e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. 56E dovunque giungeva, in villaggi o citta' o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano. Capitolo 71Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioe' non lavate - 3i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, 4e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - 5quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perche' i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?". 6Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, 8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini". 9E aggiungeva: "Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 10Mose' infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. 11Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: e' Korban, cioe' offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, 12non gli permettete piu' di fare nulla per il padre e la madre, 13annullando cosi' la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte". 14Chiamata di nuovo la folla, diceva loro:
"Ascoltatemi tutti e intendete bene: 15non c'e' nulla
fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le
cose che escono dall'uomo a contaminarlo". 16. 24Partito di la', ando' nella regione di
Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse,
ma non pote' restare nascosto. 25Subito una donna che aveva
la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe,
ando' e si getto' ai suoi piedi. 26Ora, quella donna che lo
pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine
siro-fenicia. 27Ed egli le disse: "Lascia prima che si
sfamino i figli; non e' bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai
cagnolini". 28Ma essa replico': "Si', Signore, ma
anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei
figli". 29Allora le disse: "Per questa tua parola
va', il demonio e' uscito da tua figlia". 31Di ritorno dalla regione di Tiro, passo' per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decapoli. 32E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. 33E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli tocco' la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: "Effata'" cioe': "Apriti!". 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comando' loro di non dirlo a nessuno. Ma piu' egli lo raccomandava, piu' essi ne parlavano 37e, pieni di stupore, dicevano: "Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!". Capitolo 81In quei giorni, essendoci di nuovo molta
folla che non aveva da mangiare, chiamo' a se' i discepoli e disse loro:
2"Sento compassione di questa folla, perche' gia' da tre
giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. 3Se li
rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di
loro vengono di lontano". 4Gli risposero i discepoli:
"E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?". 5E
domando' loro: "Quanti pani avete?". Gli dissero:
"Sette". 6Gesu' ordino' alla folla di sedersi per
terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzo' e li diede
ai discepoli perche' li distribuissero; ed essi li distribuirono alla
folla. 7Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata
la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli. 8Cosi'
essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi
avanzati. 9Erano circa quattromila. E li congedo'. 11Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. 12Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: "Perche' questa generazione chiede un segno? In verita' vi dico: non sara' dato alcun segno a questa generazione". 13E lasciatili, risali' sulla barca e si avvio' all'altra sponda. 14Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con se' sulla barca che un pane solo. 15Allora egli li ammoniva dicendo: "Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!". 16E quelli dicevano fra loro: "Non abbiamo pane". 17Ma Gesu', accortosi di questo, disse loro: "Perche' discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 18Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, 19quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Dodici". 20"E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Sette". 21E disse loro: "Non capite ancora?". 22Giunsero a Betsaida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. 23Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: "Vedi qualcosa?". 24Quegli, alzando gli occhi, disse: "Vedo gli uomini, poiche' vedo come degli alberi che camminano". 25Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. 26E lo rimando' a casa dicendo: "Non entrare nemmeno nel villaggio". 27Poi Gesu' parti' con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesare'a di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: "Chi dice la gente che io sia?". 28Ed essi gli risposero: "Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti". 29Ma egli replico': "E voi chi dite che io sia?". Pietro gli rispose: "Tu sei il Cristo". 30E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. 31E comincio' a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. 32Gesu' faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimprovero' Pietro e gli disse: "Lungi da me, satana! Perche' tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini". 34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: "Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perche' chi vorra' salvare la propria vita, la perdera'; ma chi perdera' la propria vita per causa mia e del vangelo, la salvera'. 36Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? 37E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? 38Chi si vergognera' di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognera' di lui, quando verra' nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". Capitolo 91E diceva loro: "In verita' vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza". 2Dopo sei giorni, Gesu' prese con se' Pietro, Giacomo e Giovanni e li porto' sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfiguro' davanti a loro 3e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle cosi' bianche. 4E apparve loro Elia con Mose' e discorrevano con Gesu'. 5Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesu': "Maestro, e' bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mose' e una per Elia!". 6Non sapeva infatti che cosa dire, poiche' erano stati presi dallo spavento. 7Poi si formo' una nube che li avvolse nell'ombra e usci' una voce dalla nube: "Questi e' il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!". 8E subito guardandosi attorno, non videro piu' nessuno, se non Gesu' solo con loro. 9Mentre scendevano dal monte, ordino' loro di non raccontare a nessuno cio' che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. 10Ed essi tennero per se' la cosa, domandandosi pero' che cosa volesse dire risuscitare dai morti. 11E lo interrogarono: "Perche' gli scribi dicono che prima deve venire Elia?". 12Egli rispose loro: "Si', prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. 13Orbene, io vi dico che Elia e' gia' venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui". 14E giunti presso i discepoli, li videro
circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. 15Tutta
la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. 16Ed
egli li interrogo': "Di che cosa discutete con loro?". 17Gli
rispose uno della folla: "Maestro, ho portato da te mio figlio,
posseduto da uno spirito muto. 18Quando lo afferra, lo getta
al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai
tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti". 19Egli
allora in risposta, disse loro: "O generazione incredula! Fino a
quando staro' con voi? Fino a quando dovro' sopportarvi? Portatelo da
me". 20E glielo portarono. Alla vista di Gesu' lo
spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si
rotolava spumando. 21Gesu' interrogo' il padre: "Da
quanto tempo gli accade questo?". Ed egli rispose:
"Dall'infanzia; 22anzi, spesso lo ha buttato persino nel
fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pieta' di
noi e aiutaci". 23Gesu' gli disse: "Se tu puoi!
Tutto e' possibile per chi crede". 24Il padre del
fanciullo rispose ad alta voce: "Credo, aiutami nella mia
incredulita'". 25Allora Gesu', vedendo accorrere la
folla, minaccio' lo spirito immondo dicendo: "Spirito muto e sordo,
io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare piu'". 26E
gridando e scuotendolo fortemente, se ne usci'. E il fanciullo divento'
come morto, sicche' molti dicevano: "È morto". 27Ma
Gesu', presolo per mano, lo sollevo' ed egli si alzo' in piedi. 30Partiti di la', attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risuscitera'". 32Essi pero' non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni. 33Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu
in casa, chiese loro: "Di che cosa stavate discutendo lungo la
via?". 34Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano
discusso tra loro chi fosse il piu' grande. 35Allora,
sedutosi, chiamo' i Dodici e disse loro: "Se uno vuol essere il
primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti". 36E,
preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: 38Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demo'ni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perche' non era dei nostri". 39Ma Gesu' disse: "Non glielo proibite, perche' non c'e' nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. 40Chi non e' contro di noi e' per noi. 41Chiunque vi dara' da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perche' siete di Cristo, vi dico in verita' che non perdera' la sua ricompensa. 42Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, e' meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. 43Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: e' meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. 44. 45Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: e' meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. 46. 47Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: e' meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, 48dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. 49Perche' ciascuno sara' salato con il fuoco. 50Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri". Capitolo 101Partito di la', si reco' nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. 2E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: "È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?". 3Ma egli rispose loro: "Che cosa vi ha ordinato Mose'?". 4Dissero: "Mose' ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla". 5Gesu' disse loro: "Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma all'inizio della creazione Dio li creo' maschio e femmina; 7per questo l'uomo lascera' suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. 8Sicche' non sono piu' due, ma una sola carne. 9L'uomo dunque non separi cio' che Dio ha congiunto". 10Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: 11"Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; 12se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio". 13Gli presentavano dei bambini perche' li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. 14Gesu', al vedere questo, s'indigno' e disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perche' a chi e' come loro appartiene il regno di Dio. 15In verita' vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrera' in esso". 16E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva. 17Mentre usciva per mettersi in viaggio, un
tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli
domando': "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita
eterna?". 18Gesu' gli disse: "Perche' mi chiami
buono? Nessuno e' buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i
comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non
dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre". 23Gesu', volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!". 24I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesu' riprese: "Figlioli, com'e' difficile entrare nel regno di Dio! 25È piu' facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". 26Essi, ancora piu' sbigottiti, dicevano tra loro: "E chi mai si puo' salvare?". 27Ma Gesu', guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perche' tutto e' possibile presso Dio". 28Pietro allora gli disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito". 29Gesu' gli rispose: "In verita' vi dico: non c'e' nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, 30che non riceva gia' al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. 31E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi". 32Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesu' camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, comincio' a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: 33"Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sara' consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, 34lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risuscitera'". 35E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: "Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo". 36Egli disse loro: "Cosa volete che io faccia per voi?". Gli risposero: 37"Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra". 38Gesu' disse loro: "Voi non sapete cio' che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?". Gli risposero: "Lo possiamo". 39E Gesu' disse: "Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. 40Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; e' per coloro per i quali e' stato preparato". 41All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. 42Allora Gesu', chiamatili a se', disse loro: "Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. 43Fra voi pero' non e' cosi'; ma chi vuol essere grande tra voi si fara' vostro servitore, 44e chi vuol essere il primo tra voi sara' il servo di tutti. 45Il Figlio dell'uomo infatti non e' venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti". 46E giunsero a Gerico. E mentre partiva da
Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Costui,
al sentire che c'era Gesu' Nazareno, comincio' a gridare e a dire:
"Figlio di Davide, Gesu', abbi pieta' di me!". 48Molti
lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava piu' forte: "Figlio
di Davide, abbi pieta' di me!". Capitolo 111Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, mando' due dei suoi discepoli 2e disse loro: "Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno e' mai salito. Scioglietelo e conducetelo. 3E se qualcuno vi dira': Perche' fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimandera' qui subito". 4Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5E alcuni dei presenti pero' dissero loro: "Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?". 6Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. 7Essi condussero l'asinello da Gesu', e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi monto' sopra. 8E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. 9Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano: Osanna! 11Ed entro' a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, usci' con i Dodici diretto a Betania. 12La mattina seguente, mentre uscivano da Betania, ebbe fame. 13E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicino' per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovo' altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. 14E gli disse: "Nessuno possa mai piu' mangiare i tuoi frutti". E i discepoli l'udirono. 15Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovescio' i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 16e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. 17Ed insegnava loro dicendo: "Non sta forse scritto: La mia casa sara' chiamata 18L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perche' tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 19Quando venne la sera uscirono dalla citta'. 20La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: "Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si e' seccato". 22Gesu' allora disse loro: "Abbiate fede in Dio! 23In verita' vi dico: chi dicesse a questo monte: Levati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverra', cio' gli sara' accordato. 24Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sara' accordato. 25Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perche' anche il Padre vostro che e' nei cieli perdoni a voi i vostri peccati". 26. 27Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: 28"Con quale autorita' fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorita' di farlo?". 29Ma Gesu' disse loro: "Vi faro' anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi diro' con quale potere lo faccio. 30Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi". 31Ed essi discutevano tra se' dicendo: "Se rispondiamo "dal cielo", dira': Perche' allora non gli avete creduto? 32Diciamo dunque "dagli uomini"?". Pero' temevano la folla, perche' tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. 33Allora diedero a Gesu' questa risposta: "Non sappiamo". E Gesu' disse loro: "Neanch'io vi dico con quale autorita' faccio queste cose". Capitolo 121Gesu' si mise a parlare loro in parabole: "Un uomo pianto' una vigna, vi pose attorno una siepe, scavo' un torchio, costrui' una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne ando' lontano. 2A suo tempo invio' un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. 3Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. 4Invio' loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. 5Ne invio' ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mando', alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo invio' loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! 7Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi e' l'erede; su, uccidiamolo e l'eredita' sara' nostra. 8E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9Che cosa fara' dunque il padrone della vigna? Verra' e sterminera' quei vignaioli e dara' la vigna ad altri. 10Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata 12Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono. 13Gli mandarono pero' alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. 14E venuti, quelli gli dissero: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verita' insegni la via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?". 15Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: "Perche' mi tentate? Portatemi un denaro perche' io lo veda". 16Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: "Di chi e' questa immagine e l'iscrizione?". Gli risposero: "Di Cesare". 17Gesu' disse loro: "Rendete a Cesare cio' che e' di Cesare e a Dio cio' che e' di Dio". E rimasero ammirati di lui. 18Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c'e' risurrezione, e lo interrogarono dicendo: 19"Maestro, Mose' ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. 20C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e mori' senza lasciare discendenza; 21allora la prese il secondo, ma mori' senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, 22e nessuno dei sette lascio' discendenza. Infine, dopo tutti, mori' anche la donna. 23Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterra' la donna? Poiche' in sette l'hanno avuta come moglie". 24Rispose loro Gesu': "Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, ne' la potenza di Dio? 25Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie ne' marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mose', a proposito del roveto, come Dio gli parlo' dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? 27Non e' un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore". 28Allora si accosto' uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domando': "Qual e' il primo di tutti i comandamenti?". 29Gesu' rispose: "Il primo e': Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro e' l'unico Signore; 30amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31E il secondo e' questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'e' altro comandamento piu' importante di questi". 32Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verita' che Egli e' unico e non v'e' altri all'infuori di lui; 33amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val piu' di tutti gli olocausti e i sacrifici". 34Gesu', vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva piu' il coraggio di interrogarlo. 35Gesu' continuava a parlare, insegnando nel tempio: "Come mai dicono gli scribi che il Messia e' figlio di Davide? 36Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: 37Davide stesso lo chiama Signore: come dunque puo' essere suo figlio?". E la numerosa folla lo ascoltava volentieri. 38Diceva loro mentre insegnava: "Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna piu' grave". 41E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. 42Ma venuta una povera vedova vi getto' due spiccioli, cioe' un quattrino. 43Allora, chiamati a se' i discepoli, disse loro: "In verita' vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro piu' di tutti gli altri. 44Poiche' tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua poverta', vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere". Capitolo 131Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: "Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!". 2Gesu' gli rispose: "Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarra' qui pietra su pietra, che non sia distrutta". 3Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: 4"Dicci, quando accadra' questo, e quale sara' il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?". 5Gesu' si mise a dire loro: "Guardate
che nessuno v'inganni! 6Molti verranno in mio nome, dicendo:
"Sono io", e inganneranno molti. 7E quando
sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che cio'
avvenga, ma non sara' ancora la fine. 8Si levera' infatti
nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla
terra e vi saranno carestie. Questo sara' il principio dei dolori. 14Quando vedrete l'abominio della desolazione stare la' dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; 15chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; 16chi e' nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 17Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18Pregate che cio' non accada d'inverno; 19perche' quei giorni saranno una tribolazione, quale non e' mai stata dall'inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, ne' mai vi sara'. 20Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si e' scelto ha abbreviato quei giorni. 21Allora, dunque, se qualcuno vi dira': "Ecco, il Cristo e' qui, ecco e' la'", non ci credete; 22perche' sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. 23Voi pero' state attenti! Io vi ho predetto tutto. 24In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurera' 26Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Ed egli mandera' gli angeli e riunira' i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremita' della terra fino all'estremita' del cielo. 28Dal fico imparate questa parabola: quando gia' il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate e' vicina; 29cosi' anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli e' vicino, alle porte. 30In verita' vi dico: non passera' questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. 33State attenti, vegliate, perche' non sapete quando sara' il momento preciso. 34È come uno che e' partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. 35Vigilate dunque, poiche' non sapete quando il padrone di casa ritornera', se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, 36perche' non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!". Capitolo 141Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. 2Dicevano infatti: "Non durante la festa, perche' non succeda un tumulto di popolo". 3Gesu' si trovava a Betania nella casa di
Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un
vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran
valore; ruppe il vasetto di alabastro e verso' l'unguento sul suo capo. 4Ci
furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: "Perche' tutto questo
spreco di olio profumato? 5Si poteva benissimo vendere
quest'olio a piu' di trecento denari e darli ai poveri!". Ed erano
infuriati contro di lei. 10Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si reco' dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesu'. 11Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo. 12Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: "Dove vuoi che andiamo a preparare perche' tu possa mangiare la Pasqua?". 13Allora mando' due dei suoi discepoli dicendo loro: "Andate in citta' e vi verra' incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo 14e la' dove entrera' dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'e' la mia stanza, perche' io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 15Egli vi mostrera' al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia' pronta; la' preparate per noi". 16I discepoli andarono e, entrati in citta', trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. 17Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. 18Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesu' disse: "In verita' vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradira'". 19Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: "Sono forse io?". 20Ed egli disse loro: "Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. 21Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo e' tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!". 22Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzo' e lo diede loro, dicendo: "Prendete, questo e' il mio corpo". 23Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24E disse: "Questo e' il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. 25In verita' vi dico che io non berro' piu' del frutto della vite fino al giorno in cui lo berro' nuovo nel regno di Dio". 26E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27Gesu' disse loro: "Tutti rimarrete scandalizzati, poiche' sta scritto: Percuotero' il pastore e le pecore saranno disperse. 28Ma, dopo la mia risurrezione, vi precedero' in Galilea". 29Allora Pietro gli disse: "Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo saro'". 30Gesu' gli disse: "In verita' ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte". 31Ma egli, con grande insistenza, diceva: "Se anche dovessi morire con te, non ti rinneghero'". Lo stesso dicevano anche tutti gli altri. 32Giunsero intanto a un podere chiamato
Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre
io prego". 33Prese con se' Pietro, Giacomo e Giovanni e
comincio' a sentire paura e angoscia. 34Gesu' disse loro:
"La mia anima e' triste fino alla morte. Restate qui e
vegliate". 35Poi, andato un po' innanzi, si getto' a
terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. 36E
diceva: "Abba', Padre! Tutto e' possibile a te, allontana da me
questo calice! Pero' non cio' che io voglio, ma cio' che vuoi tu". 37Tornato
indietro, li trovo' addormentati e disse a Pietro: "Simone, dormi?
Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? 38Vegliate e pregate
per non entrare in tentazione; lo spirito e' pronto, ma la carne e'
debole". 39Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le
medesime parole. 40Ritornato li trovo' addormentati, perche'
i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli. 43E subito, mentre ancora parlava, arrivo'
Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata
dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44Chi lo
tradiva aveva dato loro questo segno: "Quello che bacero', e' lui;
arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta". 45Allora
gli si accosto' dicendo: "Rabbi'" e lo bacio'. 46Essi
gli misero addosso le mani e lo arrestarono. 47Uno dei
presenti, estratta la spada, colpi' il servo del sommo sacerdote e gli
recise l'orecchio. 48Allora Gesu' disse loro: "Come
contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. 49Ogni
giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete
arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!". 53Allora condussero Gesu' dal sommo sacerdote, e la' si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. 55Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesu' per metterlo a morte, ma non la trovavano. 56Molti infatti attestavano il falso contro di lui e cosi' le loro testimonianze non erano concordi. 57Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: 58"Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggero' questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edifichero' un altro non fatto da mani d'uomo". 59Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. 60Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogo' Gesu' dicendo: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?". 61Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogo' dicendogli: "Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?". 62Gesu' rispose: "Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo 63Allora il sommo sacerdote, stracciandosi
le vesti, disse: "Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64Avete
udito la bestemmia; che ve ne pare?". Tutti sentenziarono che era
reo di morte. 66Mentre Pietro era giu' nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote 67e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fisso' e gli disse: "Anche tu eri con il Nazareno, con Gesu'". 68Ma egli nego': "Non so e non capisco quello che vuoi dire". Usci' quindi fuori del cortile e il gallo canto'. 69E la serva, vedendolo, ricomincio' a dire ai presenti: "Costui e' di quelli". 70Ma egli nego' di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: "Tu sei certo di quelli, perche' sei Galileo". 71Ma egli comincio' a imprecare e a giurare: "Non conosco quell'uomo che voi dite". 72Per la seconda volta un gallo canto'. Allora Pietro si ricordo' di quella parola che Gesu' gli aveva detto: "Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte". E scoppio' in pianto. Capitolo 151Al mattino i sommi sacerdoti, con gli
anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio,
misero in catene Gesu', lo condussero e lo consegnarono a Pilato. 2Allora
Pilato prese a interrogarlo: "Sei tu il re dei Giudei?". Ed
egli rispose: "Tu lo dici". 3I sommi sacerdoti
frattanto gli muovevano molte accuse. 4Pilato lo interrogo'
di nuovo: "Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti
accusano!". 5Ma Gesu' non rispose piu' nulla, sicche'
Pilato ne resto' meravigliato. 16Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioe' nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. 17Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. 18Cominciarono poi a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!". 19E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. 20Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. 21Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. 22Condussero dunque Gesu' al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio, 23e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. 24Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. 25Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. 26E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. 27Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. 28. 29I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: "Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, 30salva te stesso scendendo dalla croce!". 31Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: "Ha salvato altri, non puo' salvare se stesso! 32Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perche' vediamo e crediamo". E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. 33Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta
la terra, fino alle tre del pomeriggio. 34Alle tre Gesu'
grido' con voce forte: Eloi', Eloi', lema' sabactani?, che
significa: Dio mio, Dio mio, perche' mi hai abbandonato? 35Alcuni
dei presenti, udito cio', dicevano: "Ecco, chiama Elia!". 36Uno
corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna,
gli dava da bere, dicendo: "Aspettate, vediamo se viene Elia
a toglierlo dalla croce". 37Ma Gesu', dando un forte
grido, spiro'. 40C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, 41che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. 42Sopraggiunta ormai la sera, poiche' era la Parasceve, cioe' la vigilia del sabato, 43Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, ando' coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesu'. 44Pilato si meraviglio' che fosse gia' morto e, chiamato il centurione, lo interrogo' se fosse morto da tempo. 45Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. 46Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calo' giu' dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. 47Intanto Maria di Magdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto. Capitolo 161Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesu'. 2Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. 3Esse dicevano tra loro: "Chi ci rotolera' via il masso dall'ingresso del sepolcro?".4Ma, guardando, videro che il masso era gia' stato rotolato via, benche' fosse molto grande. 5Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesu' Nazareno, il crocifisso. È risorto, non e' qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. 7Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. La' lo vedrete, come vi ha detto". 8Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perche' erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perche' avevano paura. 9Risuscitato al mattino nel primo giorno
dopo il sabato, apparve prima a Maria di Magdala, dalla quale aveva
cacciato sette demoni. 10Questa ando' ad annunziarlo ai suoi
seguaci che erano in lutto e in pianto. 11Ma essi, udito che
era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. |