BUSNAGO SOCCORSO
-Servizio Urgenza Emergenza Medica-
 
O.N.L.U.S. -Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale-
Sede Operativa in BUSNAGO (Milano) C.a.p. 20040 piazzetta Marconi, 3
 
Telefono 0329/ 2.118.118 - Fax 02/ 700.342.97
 

    In Primis questo vademecum si rivolge agli operatori di autolettighe, ma considerando che TUTTI NOI abbiamo l'obbligo civile e penale di prestare assistenza (e magari soccorso) agli infortunati coinvolti in un incidente stradale sono dell'idea che "più cose si sanno e meno gente ci lascia la pelle".
    Ad esempio: se siamo in grado di riconoscere un potenziale fattore di pericolo per la nostra ed altrui incolumità (es. autobotte di materiale esplosivo incidentata con fuoriuscia di materiale) saremo anche in grado di "valutare e ponderare" la necessità di restare a distanza di sicurezza in modo da non dover essere a nostra volta soccorsi e limitare quindi i rischi e le conseguenze atopiche dell'evento in corso; ma se noi ignoriamo il significato dei numerini dei cartelli arancio presenti sulle autobotti e sui camion ed andiamo a prestare soccorso all'autista riverso sul volante senza sapere che magari trasportava gas nocivo sicuramente non faremo in tempo a vedere il perchè il poveretto era riverso... lo potranno capire i vigili del fuoco e poi i soccorritori quando ormai stanno portando via anche noi!
 
INIZIAMO!
 
    Il personale di soccorso in autoambulanza opera solitamente in un ambiente non particolarmente "sicuro" e protetto, ovvero in condizioni sanitarie, ambientali e psicologiche non sempre favorevoli. Queste condizioni di stress e di continua esposizione al pericolo possono rendere un intervento di per sé semplice in difficoltoso o addirittura pericoloso per l'operatore. L'emergenza, la "fretta di prestare soccorso" unita all'ansia di "fare tutto e bene" possono spingere gli operatori a trascurare l'applicazione delle più elementari norme di autoprotezione le quali, in relazione all'intervento di soccorso, rischiano erroneamente di passare in secondo piano. In particolare le norme di autoprotezione riferite all'intervento su un incidente stradale implicano di prestare la massima attenzione senza sottovalutare i seguenti fattori di rischio:
  1. Traffico: non sempre chi sopraggiunge nota o è pronto a manovre anche brusche per evitare di entrare nella zona di azione dei soccorritori: Prestare attenzione al sopraggiungere dei veicoli (... può sembrare banale e superfluo farlo notare... però ancora pochi mesi fa un ragazzo della CROCE ROSA CELESTE di Milano è morto cadendo da un cavalcavia nel tentativo di evitare che un'auto lo investisse durante un soccorso...)
  2. Gas nocivi: nel caso vi siano coinvolti automezzi pesanti assicurarsi che non vi siano fuoriuscite di gas o di comburenti: Prima di Avvicinarsi cercare sui fianchi o alle estremità del veicolo la presenza del cartello arancione di pericolo generico detto "Cartello KEMLER" riportante il numero Kemler e quello ONU -quest'ultimo utile ai Vigili del Fuoco per identificare la sostanza trasportata e quindi intervenire prontamente ed in modo corretto-
  3. Possibilità di incendio: quando due o più veicoli entrano in collisione possono verificarsi delle fuoriuscite di carburante aumentando così il rischio di esplosione o di incendio: Assicurarsi della stabilità della situazione, se è il caso attendere i Vigili del Fuoco.
  4. Pressione Psicologica: quando si soccorre un individuo coinvolto in un sinistro il più delle volte è spaventato (NON SI DICE CHE E' SOTTO SHOCK!!!) e tocca al soccorritore l'opera di conforto e quella di tranquillizzarlo: Dare il massimo sostegno psicologico rimanendo comunque distaccati senza farsi coinvolgere emotivamente dall'accaduto: questo comportamento oltre che ad essere maggiormente professionale ci fa restare lucidi e incolumi dal rischio di farsi travolgere dall'evento.
  5. Rischi di Infezioni: operare SEMPRE con i guanti monouso quando vi sono liquidi e materiali organici presenti sulla scena dell'evento.
    Prima di procedere a qualunque tipo di operazione di soccorso o d'assistenza verificare l'assenza dei fattori di rischio suindicati.
 
    Possibili pericoli post-incidente incontrabili
Airbag
  • Risulta pericoloso per l'infortunato e per il soccorritore che si avvicina se questo non è ancora esploso;
  • proteggere anche il paziente da un eventuale esplosione dello stesso.
Fuoco nel vano motore
  • non aprire assolutamente il cofano
  • se c'è la possibilità, ricoprire il cofano con coperte o simili (estinzione delle fiamme per soffocamento)
Trasporti pericolosi
  • targa di identificazione della pericolosità e del tipo di materiale trasportato: arancione con due numeri. Quello di sopra indica la pericolosità e quello sotto il tipo di sostanza (quest'ultimo numero è da segnalare tramite la Centrale Operativa ai Vigili del Fuoco)
  • codici di pericolosità: tutti i veicoli che trasportano sostanze pericolose dovrebbero avere apposto sui 4 lati un cartello identificativo del tipo e della pericolosità della sostanza trasportata. Vedere più avanti la classificazione.
  • trasporti radioattivi: normalmente sono accompagnati da un tecnico, comunque in presenza del simbolo di materiale radioattivo abbandonare immediatamente la zona e portarsi a distanza di sicurezza (più di 500 m.). Avvisare immediatamente la centrale operativa.
 
Identificazione delle sostanze pericolose

Cartelli generali di sostanze pericolose

1_espolsivi.gif (4840 byte) esplosivi 2_materie_liquide_infiamm.gif (4701 byte) materie liquide infiammabili 3_materie_solide_infiamm.gif (4535 byte) materie solide infiammabili
4_materie_spontaneam_infiamm.gif (2741 byte) materie spontaneamente infiammabili 5_sviluppo_di_gas_contatto_h2o.gif (3401 byte) sviluppo di gas infiammabili a contatto con l'acqua 6_materie_comburenti.gif (3750 byte) materie comburenti o perossidi organici
7_materie_tossiche.gif (4803 byte) materie tossiche 8_materie_nocive.gif (4803 byte) materie nocive 9_materie_corrosive.gif (5665 byte) materie corrosive
10_materie_radioattive.gif (4289 byte) materie radioattive 11_materie_radioattive2.gif (4454 byte) materie radioattive 12_materie_radioattive3.gif (4645 byte) materie radioattive

Cartelli Kemler/ONU 

Tutti i veicoli che trasportano sostanze pericolose hanno per legge apposto sui 4 lati un cartello identificativo del tipo e della pericolosità della sostanza trasportata. Tale cartello ha forma rettangolare, sfondo arancione cataringrangente e numerazione di colore nero: quello superiore è denomitato "Numero di Kemler" e rappresenta il grado di pericolosità della sostanza trasportata; mentre il numero posto nella fascia inferiore del cartello è il così detto Numero ONU che identifica la sostanza.

kemler.gif (3008 byte)

 

Il Numero Kemler è un indice di pericolo. (DD.MM. 25/02/86 e 21/03/86). 
La prima cifra individua il pericolo primario:
    1-Esplosivo
    2-gas
    3-liquido infiammabile
    4-solido infiammabile
    5-materia comburente
    6-materia tossica
    7-materia radioattiva
    8-materia corrosiva
Se nella sezione superiore il numero Kemler è preceduto dalla "X" è assolutamente vietato usare Acqua; quindi nel caso di pioggia bisogna tenersi a debita distanza in attesa che sopraggiungano i Vigili del Fuoco.
Le altre cifre individuano il pericolo secondario:
    0-nessun pericolo secondario
    1-esplosione 
    2-emissione di gas dovuta a pressione o reazione chimica 
    3-infiammabilità di liquidi (vapori) e gas 
    4-infiammabilità di solidi
    5-proprietà comburenti
    6-tossicità 
    8-corrosività 
    9-pericolo di violenta reazione per spontanea decomposizione o polimerizzazione (materia instabile)
Se la seconda cifra viene ripetuta indica un alto pericolo (es. 266 indica gas molto tossico) 

Il Numero ONU identifica la sostanza trasportata in modo univoco (identificazione chimica) ed è composto da 4 cifre (DD.MM. 23/02/90 e 24/02/90).

Esempi: Acetilene Formula: C2H2 Numerazione cartello Kemler: 23/1001

Cloro Formula: Cl2 Numerazione cartello Kemler: 266/1017

 

a_alta_tensione.jpg (6242 byte) Nel caso in cui si debba operare ove sia caduto un traliccio dell'alta tensione elettrica la distanza minima di sicurezza è rappresentata dal raggio della distanza tra i due tralicci più vicini non danneggiati. Attendere sino a che non interviene la società elettrica a levare la tensione o sino a quando non intervengono le squadre dei Vigili del Fuoco.
b_auto_fiamme.jpg (6676 byte) Se non vi sono pericoli aggiuntivi (per esempio fuoriuscita di sostanze tossiche) l'autolettiga va posizionata ad una distanza minima di 30 metri onde evitare pericoli aggiuntivi (ricordiamoci che abbiamo in ambulanza delle bombole di ossigeno sotto pressione...)
c_camionesplosivi.jpg (8921 byte) Se nell'incidente sono coinvolti veicoli trasportanti materiali instabili od esplosivi; la distanza minima di sicurezza ove fermare l'ambulanza deve essere di almeno 600 metri.
d_distanza_minima.jpg (5909 byte) Se il luogo dell'incidente è una strada in pendenza e del carburante è presente sull'asfalto vi potrebbe essere il rischio di incendio; onde evitare che il carburante defluisca (data la conformazione della sede stradale) verso la lettiga bisogna stazionare il mezzo di soccorso a monte del sinistro stesso.
e_camion_sostanze_tossiche.jpg (6392 byte) Bisogna altresì considerare che la fuoriuscita di sostanze chimiche (siano queste infiammabili o tossiche) possono provocare danni alle persone; nel limite del possibile stazionate l'ambulanza sopravento in modo tale che gli occupanti siano maggiormente tutelati da rischi di danni alle vie respiratorie.
 

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