- In
Primis questo vademecum si rivolge agli operatori di autolettighe, ma considerando che
TUTTI NOI abbiamo l'obbligo civile e penale di prestare assistenza (e magari soccorso)
agli infortunati coinvolti in un incidente stradale sono dell'idea che "più cose si
sanno e meno gente ci lascia la pelle".
- Ad
esempio: se siamo in grado di riconoscere un potenziale fattore di pericolo per la nostra
ed altrui incolumità (es. autobotte di materiale esplosivo incidentata con fuoriuscia di
materiale) saremo anche in grado di "valutare e ponderare" la necessità di
restare a distanza di sicurezza in modo da non dover essere a nostra volta soccorsi e
limitare quindi i rischi e le conseguenze atopiche dell'evento in corso; ma se noi
ignoriamo il significato dei numerini dei cartelli arancio presenti sulle autobotti e sui
camion ed andiamo a prestare soccorso all'autista riverso sul volante senza sapere che
magari trasportava gas nocivo sicuramente non faremo in tempo a vedere il perchè il
poveretto era riverso... lo potranno capire i vigili del fuoco e poi i soccorritori quando
ormai stanno portando via anche noi!
-
- INIZIAMO!
-
- Il
personale di soccorso in autoambulanza opera solitamente in un ambiente non
particolarmente "sicuro" e protetto, ovvero in condizioni sanitarie, ambientali
e psicologiche non sempre favorevoli. Queste condizioni di stress e di continua
esposizione al pericolo possono rendere un intervento di per sé semplice in difficoltoso
o addirittura pericoloso per l'operatore. L'emergenza, la "fretta di prestare
soccorso" unita all'ansia di "fare tutto e bene" possono spingere gli
operatori a trascurare l'applicazione delle più elementari norme di autoprotezione le
quali, in relazione all'intervento di soccorso, rischiano erroneamente di passare in
secondo piano. In particolare le norme di autoprotezione riferite all'intervento su un
incidente stradale implicano di prestare la massima attenzione senza sottovalutare i
seguenti fattori di rischio:
- Traffico: non sempre chi sopraggiunge nota o è pronto a manovre anche brusche per
evitare di entrare nella zona di azione dei soccorritori: Prestare attenzione al
sopraggiungere dei veicoli (... può sembrare banale e superfluo farlo notare... però
ancora pochi mesi fa un ragazzo della CROCE ROSA CELESTE di Milano è morto cadendo da un
cavalcavia nel tentativo di evitare che un'auto lo investisse durante un soccorso...)
- Gas nocivi: nel caso vi siano coinvolti automezzi pesanti
assicurarsi che non vi siano fuoriuscite di gas o di comburenti: Prima di Avvicinarsi cercare
sui fianchi o alle estremità del veicolo la presenza del cartello arancione di pericolo
generico detto "Cartello KEMLER" riportante il numero Kemler e quello ONU
-quest'ultimo utile ai Vigili del Fuoco per identificare la sostanza trasportata e quindi
intervenire prontamente ed in modo corretto-
- Possibilità di
incendio: quando due o più veicoli entrano in collisione possono verificarsi delle
fuoriuscite di carburante aumentando così il rischio di esplosione o di incendio: Assicurarsi della stabilità della situazione, se è il
caso attendere i Vigili del Fuoco.
- Pressione Psicologica: quando si soccorre un individuo
coinvolto in un sinistro il più delle volte è spaventato (NON SI DICE CHE E' SOTTO
SHOCK!!!) e tocca al soccorritore l'opera di conforto e quella di tranquillizzarlo: Dare il massimo sostegno psicologico rimanendo comunque distaccati
senza farsi coinvolgere emotivamente dall'accaduto: questo comportamento oltre che ad
essere maggiormente professionale ci fa restare lucidi e incolumi dal rischio di farsi
travolgere dall'evento.
- Rischi di Infezioni: operare SEMPRE con i guanti monouso quando vi sono liquidi e
materiali organici presenti sulla scena dell'evento.
- Prima di procedere a qualunque
tipo di operazione di soccorso o d'assistenza verificare l'assenza dei fattori di rischio
suindicati.
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- Possibili
pericoli post-incidente incontrabili
- Airbag
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- Risulta pericoloso per l'infortunato
e per il soccorritore che si avvicina se questo non è ancora esploso;
- proteggere anche il paziente da un
eventuale esplosione dello stesso.
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- Fuoco nel vano motore
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- non aprire assolutamente il cofano
- se c'è la possibilità, ricoprire
il cofano con coperte o simili (estinzione delle fiamme per soffocamento)
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- Trasporti pericolosi
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- targa di identificazione della
pericolosità e del tipo di materiale trasportato: arancione con due numeri. Quello di
sopra indica la pericolosità e quello sotto il tipo di sostanza (quest'ultimo numero è
da segnalare tramite la Centrale Operativa ai Vigili del Fuoco)
- codici di pericolosità: tutti i
veicoli che trasportano sostanze pericolose dovrebbero avere apposto sui 4 lati un
cartello identificativo del tipo e della pericolosità della sostanza trasportata. Vedere
più avanti la classificazione.
- trasporti radioattivi: normalmente
sono accompagnati da un tecnico, comunque in presenza del simbolo di materiale radioattivo
abbandonare immediatamente la zona e portarsi a distanza di sicurezza (più di 500 m.).
Avvisare immediatamente la centrale operativa.
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-
- Identificazione delle sostanze
pericolose
Cartelli generali di sostanze pericolose
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esplosivi |
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materie
liquide infiammabili |
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materie
solide infiammabili |
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materie
spontaneamente infiammabili |
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sviluppo di
gas infiammabili a contatto con l'acqua |
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materie
comburenti o perossidi organici |
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materie
tossiche |
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materie
nocive |
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materie
corrosive |
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materie
radioattive |
|
materie
radioattive |
|
materie
radioattive |
Cartelli Kemler/ONU
Tutti i veicoli
che trasportano sostanze pericolose hanno per legge apposto sui 4 lati un cartello
identificativo del tipo e della pericolosità della sostanza trasportata. Tale cartello ha
forma rettangolare, sfondo arancione cataringrangente e numerazione di colore nero: quello
superiore è denomitato "Numero di Kemler" e rappresenta il grado di
pericolosità della sostanza trasportata; mentre il numero posto nella fascia inferiore
del cartello è il così detto Numero ONU che identifica la sostanza. |
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- Il Numero Kemler è un indice di pericolo. (DD.MM. 25/02/86 e 21/03/86).
La prima cifra individua il pericolo primario:
1-Esplosivo
2-gas
3-liquido infiammabile
4-solido infiammabile
5-materia comburente
6-materia tossica
7-materia radioattiva
8-materia corrosiva
Se nella sezione superiore il numero Kemler è preceduto dalla "X" è
assolutamente vietato usare Acqua; quindi nel caso di pioggia bisogna tenersi a debita
distanza in attesa che sopraggiungano i Vigili del Fuoco.
- Le altre cifre individuano il pericolo
secondario:
0-nessun pericolo secondario
1-esplosione
2-emissione di gas dovuta a pressione o reazione chimica
3-infiammabilità di liquidi (vapori) e gas
4-infiammabilità di solidi
5-proprietà comburenti
6-tossicità
8-corrosività
9-pericolo di violenta reazione per spontanea decomposizione o
polimerizzazione (materia instabile)
Se la seconda cifra viene ripetuta indica un alto pericolo (es. 266 indica gas molto
tossico)
Il Numero ONU identifica
la sostanza trasportata in modo univoco (identificazione chimica) ed è composto da 4
cifre (DD.MM. 23/02/90 e 24/02/90).
Esempi: Acetilene
Formula: C2H2
Numerazione cartello Kemler: 23/1001
Cloro Formula:
Cl2 Numerazione cartello Kemler:
266/1017
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Nel caso in cui si debba
operare ove sia caduto un traliccio dell'alta tensione elettrica la distanza minima di
sicurezza è rappresentata dal raggio della distanza tra i due tralicci più vicini non
danneggiati. Attendere sino a che non interviene la società elettrica a levare la
tensione o sino a quando non intervengono le squadre dei Vigili del Fuoco. |
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Se non vi sono pericoli
aggiuntivi (per esempio fuoriuscita di sostanze tossiche) l'autolettiga va posizionata ad
una distanza minima di 30 metri onde evitare pericoli aggiuntivi (ricordiamoci che abbiamo
in ambulanza delle bombole di ossigeno sotto pressione...) |
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Se nell'incidente sono
coinvolti veicoli trasportanti materiali instabili od esplosivi; la distanza minima di
sicurezza ove fermare l'ambulanza deve essere di almeno 600 metri. |
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Se il luogo dell'incidente è
una strada in pendenza e del carburante è presente sull'asfalto vi potrebbe essere il
rischio di incendio; onde evitare che il carburante defluisca (data la conformazione della
sede stradale) verso la lettiga bisogna stazionare il mezzo di soccorso a monte del
sinistro stesso. |
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Bisogna altresì considerare
che la fuoriuscita di sostanze chimiche (siano queste infiammabili o tossiche) possono
provocare danni alle persone; nel limite del possibile stazionate l'ambulanza sopravento
in modo tale che gli occupanti siano maggiormente tutelati da rischi di danni alle vie
respiratorie. |
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