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URAGANO ISABEL
MORTI E DEVASTAZIONI MA NON APOCALISSE TEMUTA
WASHINGTON 20 SET- L'ex uragano Isabel, ormai
progressivamente degradato a depressione tropicale, varca il confine tra Stati
Uniti e Canada e va a morire su terre piu' fredde. Negli Stati Uniti, Isabel
lascia dietro di se' una scia di morte, danni e devastazione: ci vorranno
giorni per avere un quadro completo e settimane per cancellarne gli effetti.
Il numero delle vittime oscilla, a seconda delle fonti, tra le 18, che sono
ufficiali, e le 27: le discrepanze derivano per lo piu' da incidenti
stradali, la cui attribuzione all'uragano e' incerta.
Ci sono ancora milioni di utenti senza energia elettrica tra la Nord
Carolina e New York, con una grossa concentrazione - oltre mezzo milione -
nell'area metropolitana di Washington: il ripristino della corrente agli oltre
sei milioni rimasti senza al passaggio di Isabel procede lentamente. La
Virginia, con almeno dieci vittime, e' lo Stato che ha pagato il prezzo piu'
alto in vite umane. Ma vittime si contano anche nel Maryland (almeno tre), nel
Distretto di Columbia dove sorge Washington, nella Nord Carolina, in
Pennsylvania, nel New Jersey.
A Baltimora, nel Maryland, come ad Alexandria, in Virginia, si segnalano
allagamenti persistenti. Le autorita' federali restano sul chi vive per il
rischio di inondazioni, specie negli Stati costieri e nella West Virginia. Il
'coprifuoco' imposto alla popolazione delle Outer Banks, che era stata
evacuata e che non ha ancora potuto rientrare nelle proprie case, dovrebbe
essere levato nelle prossime ore: le Outer Banks sono la zona della Nord
Carolina dove Isabel ha avuto il primo impatto con la terra ferma, quando era
ancora un uragano forza due.
I danni, complessivamente, sono dell'ordine dei miliardi di dollari. Il
presidente George W. Bush ha proclamato aree disastrate la Nord Carolina, la
Virginia e il Maryland, gli Stati piu' colpiti, e sta valutando se aggiungere
alla lista il Delaware.
Il traffico stradale, ferroviario e aereo sta tornando normale: ponti e
tunnel stradali progressivamente riaperti (resta l'incognita degli incroci
senza semafori in citta'); collegamenti ferroviari progressivamente
riattivati; aerei che tornano agli 'hub' della Costa Est dopo esserne stati
allontanati. Da lunedi', tutto sara' pressoche' normale. Anche la U.S.Navy ha
richiamato le circa 40 unita' cui aveva dato l'ordine di lasciare la base di
Norfolk, per sfuggire all'uragano.
(Aggiornato il 20 Settembre 2003 ore 15:00)
STA PER AGGREDIRE LA COSTA EST USA,
MIGLIAIA IN FUGA
DA CAPE FEAR
Roma 18 SET L'uragano Isabel e' giunto stamane sulla
terraferma, portando forti piogge che hanno cominciato a sferzare la Carolina
del Nord e la Virginia. Lo riferisce la Cnn online. L'occhio dell'uragano
dovrebbe colpire durante la giornata con i suoi acquazzoni la parte orientale
della Carolina del Nord - avvisa il Centro nazionale Uragani. Ma la situazione
potrebbe peggiorare su una larga area prima che Isabel raggiunga la costa. Le
previsioni dicono che citta' come Richmond (Virginia) e Washington potrebbero
essere investite da forti venti. Nella capitale tutti gli uffici sono gia'
chiusi.
Fra poche ore, l'occhio dell'uragano Isabel, che resta a forza due,
raggiungera' Cape Fear, capo paura, punto d'impatto con la terra ferma. Isabel,
i cui venti restano intorno ai 160 km/ora, avanza verso nord-ovest alla
velocita' di oltre 20/km l'ora circa. Prima dell'impatto con la costa est
degli Stati Uniti, l'uragano potrebbe ancora rafforzarsi.
Misure di sicurezza speciali sono state prese lungo tutto il percorso di
Isabel, che dovrebbe esaurirsi, tra sabato e domenica, sul Canada, nel Quebec,
dopo avere battuto Carolina del Nord, Virginia, Distretto di Columbia,
Maryland, Pennsylvania.
Almeno 200 mila persone sono state evacuate dalle Outer Banks, una striscia di
terra di fronte alla Carolina del Nord e altre continuano a lasciare la fascia
costiera. Si temono piogge torrentizie, dell'ordine di 30 e piu' centimetri.
Ovunque, aerei e treni ridotti o cancellati, trasporti urbani sospesi, scuole
chiuse, uffici e fabbriche pure. A Washington, si calcola che 350 mila
dipendenti federali resteranno a casa giovedi' e venerdi', mentre il Congresso
ha cancellato tutte le votazioni. Anche la Casa Bianca e' sul chi vive e il
presidente George W. Bush ha cambiato i suoi programmi: e' partito per Camp
David fin da mercoledi' sera, invece che giovedi' sera, e anticipera' gli
incontri con il re di Giordania Abdallah. Gli aerei a disposizione di Bush per
i suoi spostamenti sono stati spostati dalla Andrews Air Base nel Maryland in
Georgia. Eventi culturali e manifestazioni sportive sono stati spostati o
annullati, almeno fino a sabato.
L'uragano Isabel e' giunto stamane sulla terraferma, portando forti piogge che
hanno cominciato a sferzare la Carolina del Nord e la Virginia. Lo riferisce
la Cnn online. L'occhio dell'uragano dovrebbe colpire durante la giornata con
i suoi acquazzoni la parte orientale della Carolina del Nord - avvisa il
Centro nazionale Uragani. Ma la situazione potrebbe peggiorare su una larga
area prima che Isabel raggiunga la costa.
Le previsioni dicono che citta' come Richmond (Virginia) e Washington
potrebbero essere investite da forti venti. Nella capitale tutti gli uffici
sono gia' chiusi.
(Aggiornato il 18 Settembre 2003 ore 12:00)
COME SONO SCELTI I NOMI DEGLI URAGANI
WASHINGTON 18 SET - L'usanza di chiamare gli uragani
con nomi di persona e' stata avviata nel 1953 dal National Weather Service
americano.
Inizialmente venivano usati solo nomi femminili ma dal 1978, in omaggio alla
parita' dei sessi, si era cominciato ad utilizzare anche nomi maschili, prima
per gli uragani della costa del Pacifico e quindi anche per quelli sulla costa
atlantica.
La tabella adottata dal National Weather Service comprende una lista di oltre
cento nomi, in ordine alfabetico. All' esaurimento si ricomincia da capo.
L'uso dei nomi di persona presenta diversi vantaggi pratici per gli esperti
del settore soprattutto rispetto alla vecchia prassi di identificare cicloni e
uragani con la latitudine e la longitudine.
''L'uso dei nomi propri ci semplifica il lavoro - spiega un portavoce del
servizio meteorologico americano - se c'e' un uragano che dal Golfo del
Messico si muove verso nord mentre nel nord Atlantico un secondo uragano sta
avanzando verso sud non si rischiano errori che potrebbero avere conseguenze
fatali per le navi''.
La lista comprende tutti nomi, come Isabel, che sono semplici e facili da
capire e ricordare.
(Aggiornato il 18 Settembre 2003 ore 10:00)
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