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Balzo dell' inflazione

INFLAZIONE: SALE A 2,2% IN ZONA EURO A OTTOBRE

BRUXELLES - L'aumento era stato previsto dalla maggior parte degli analisti e, fra gli altri, il 'consensus' rilevato da Bank of America indicava appunto +2,2%. Come di consueto, l'Ufficio statistico dell'Ue avverte che la stima-flash sul tasso tendenziale di aumento dei prezzi di ottobre nella zona euro potrebbe subire modifiche al momento di annunciare il dato aggregato definitivo atteso per il 18 novembre. La stima, afferma un comunicato di Eurostat, continua comunque a dimostrarsi affidabile: per 14 volte ha anticipato in maniera esatta il dato definitivo, per otto volte ha segnato uno scostamento di 0,1 punti e per due volte (da ultimo nell'aprile scorso) una differenza di 0,2 punti percentuali.

 

INFLAZIONE: SALE A 2,2% IN ZONA EURO A OTTOBRE, STIMA

BRUXELLES - L'aumento era stato previsto dalla maggior parte degli analisti e, fra gli altri, il 'consensus' rilevato da Bank of America indicava appunto +2,2%. Come di consueto, l'Ufficio statistico dell'Ue avverte che la stima-flash sul tasso tendenziale di aumento dei prezzi di ottobre nella zona euro potrebbe subire modifiche al momento di annunciare il dato aggregato definitivo atteso per il 18 novembre. La stima, afferma un comunicato di Eurostat, continua comunque a dimostrarsi affidabile: per 14 volte ha anticipato in maniera esatta il dato definitivo, per otto volte ha segnato uno scostamento di 0,1 punti e per due volte (da ultimo nell'aprile scorso) una differenza di 0,2 punti percentuali.

( Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ore 12:00 )

 

EPIFANI, CRESCE PIU' CHE IN FRANCIA E GERMANIA

PERDIAMO COMPETITIVITA', MA GOVERNO NON MOLTO INTERESSATO

ROMA - L'inflazione cresce e l'elemento di maggiore preoccupazione e' che cresce di piu' rispetto a Paesi competitori dell'Italia. E' questa la chiave di lettura del dato sull'inflazione del segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. ''L'inflazione cresce - ha detto Epifani - e la cosa grave e' che cresce molto di piu' rispetto a Francia e Germania, i due Paesi che esportano molti beni e servizi uguali ai nostri. Cio' significa che perdiamo competitivita'. Qualcosa che quindi peggiora il futuro della nostra industria. Ma il Governo - ha concluso Epifani - sembra non essere molto interessato''.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 14:30 )

 

L'Istat: "In ottobre raggiunto il 2,7%"

Ancora un balzo dell'inflazione

L'indice armonizzato UEregistra, sempre secondo i dati parziali Istat, un +0,5% congiunturale e un +2,8% tendenziale
 

Prezzi 'caldi' in ottobre. secondo le stime provvisorie dell'istituto di statistica, il tasso d'inflazione cresce dello 0,3% mensile e del 2,7% annuo (rispettivamente +0,2% e +2,6% a settembre). Incrementi superiori per l'indice armonizzato UE, che registra, sempre secondo i dati parziali Istat, un +0,5% congiunturale e un +2,8% tendenziale.

La stima si riferisce all'82% delle città, pari all'87% dei consumi. Le stime provvisorie Istat confermano pertanto le anticipazioni delle città campione, diffuse lo scorso 22 ottobre e indicanti, per ottobre, una crescita annua del 2,7% e un incremento mensile dello 0,3 per cento. L'armonizzato UE, apparentemente in maggiore aumento rispetto al Nic, "sconta - notano dall'istat - un metodo di calcolo che include le riduzioni temporanee di prezzo".

Il balzo congiunturale di questo mese, pertanto, "può essere spiegato con il fenomeno del rientro dai saldi di settembre". L'indice dei prezzi al consumo, armonizzato per i paesi membri dell'Unione europea, è calcolato a partire da gennaio 1997, con riferimento all'anno base 1996. La sua funzione è di consentire la comparazione internazionale dell'inflazione al consumo in ambito comunitario.

L'art. 109j del trattato di Maastricht subordina l'avvio della terza fase dell'Unione monetaria al aggiungimento di un elevato grado di convergenza delle economie degli stati membri, in base ad alcuni indicatori, tra i quali quello concernente la stabilità dei prezzi. La comparabilità è garantita dall'adozione di un medesimo campo di osservazione dei fenomeni e di regole metodologiche comuni e condivise da tutti i paesi.

L'armonizzazione è disciplinata da un regolamento del Consiglio (C.E. n. 2494 del 1995) e da due regolamenti della Commissione (C.E. n. 1749 e C.E. n. 2214, ambedue del 1996). Da essi si evince che gli indici armonizzati non sostituiscono gli indici nazionali dei prezzi al consumo prodotti dai diversi paesi, né sono maggiormente rappresentativi della variazione dei prezzi.

Costituiscono, invece, soltanto un'elaborazione particolare, utile per i confronti internazionali e rappresentano la base per il calcolo dell'indice dei prezzi al consumo dell'Unione europea, effettuato dall'Ufficio statistico delle comunità europee (Eurostat).

I regolamenti comunitari definiscono anche norme metodologiche concernenti le relazioni analitiche per il calcolo degli indici elementari di prodotto, per l'inserimento di nuovi prodotti nel paniere e per il trattamento dei casi di cambiamento di qualità dei prodotti; di tali regole, per altro, l'Istat tiene conto anche per il calcolo degli indici nazionali dei prezzi al consumo.

Se la stima di agosto fosse confermata, per trovare un aumento tendenziale maggiore del Nic occorrerebbe risalire all'agosto 2001 (allora fu +2,8%). L'ultimo +0,3% congiunturale è invece recente, essendosi verificato nello scorso maggio.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 09:50 )

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Ultimo aggiornamento: 27-11-04.

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