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Grazia per Adriano Sofri

Il presidente del consiglio, in una lettera al Foglio, si dice favorevole ad un provvedimento di clemenza per l'ex leader di Lotta continua condannato a 22 anni di carcere

Berlusconi: grazia per Adriano Sofri

D'accordo anche Follini, Realacci, Pecoraro Scanio

"Credo in coscienza che sua matura una decisione favorevole alla grazia" per Adriano Sofri. In una lettera al Foglio, Silvio Berlusconi si dice disponibile ad un atto di clemenza nei confronti dell'ex esponente di Lotta Continua, condannato a 22 anni di carcere per l'omicidio Calabresi. Il Presidente del Consiglio spiega di non avere "nulla da eccepire" circa il percorso processuale e, dunque di non voler entrare nel merito delle decisioni dei giudici.

"Diverso è il discorso per la situazione umana e civile in cui ci troviamo alla fine della vicenda - osserva Berlusconi - Sofri ha esercitato per dodici anni, con molto rigore e nel rispetto sostanziale di sentimenti e opinioni a lui avversi, una difesa nella legge e nel pieno riconoscimento dello stato di diritto". Sofri, ricorda, "è entrato in carcere per due volte con le sue gambe, pur considerando oltraggiosa l'accusa formulata contro di lui e dichiarandosi non colpevole". Inoltre, "dai suoi scritti e dal suo comportamento in generale si deduce, fuori da ogni pregiudizio contrario o favorevole, che la società non può attendersi dalla sua detenzione un qualunque beneficio in termini di rieducazione e che la pena rischia di risultare soltanto afflittiva".

"Nel più assoluto rispetto per le valutazioni del capo dello Stato e per le prerogative specifiche del governo sotto il profilo istruttorio, e nella massima considerazione per i sentimenti della esemplare famiglia Calabresi (a me assai cara) credo in coscienza che sia matura una decisione favorevole alla grazia", scrive il Presidente del Consiglio. "Ci sono momenti in cui, a prescindere da valutazioni politiche o di parte, una piccola testimonianza può aiutare, almeno spero, la formazione di una volontà autonoma, e sovrana, nell'ambito di un caso molto controverso, che richiama per di più una forte attenzione internazionale", conclude Berlusconi.

Anche il presidente del Ccd Marco Follini in una lettera inviata al "Foglio" che ha anticipato il testo. "Signor direttore – scrive Follini a Giuliano Ferrata -, quando si dice le affinità elettive. Lunedì prossimo assieme agli onorevoli Mongiello e Volonté avrei presentato un'iniziativa dei parlamentari dell'Udc volta a sollecitare la grazia per Sofri. Speravo che questa sollecitazione, venendo da sponde politiche assai lontane, potesse significare e muovere qualcosa. Tanto più mi unisco con convinzione all'appello di Silvio berlusconi e alla campagna che su questa vicenda ha condotto il Foglio con tenacia e passione mai scalfite dalla lunga solitudine".

Ermete Realacci, Margherita, afferma di essere "assolutamente d'accordo con le parole del presidente del consiglio in merito alla grazia ad Adriano Sofri”. Le parole del presidente del consiglio sono secondo Realacci “civili, degne di un’italia che in molti vorremmo. Non capita spesso." Il presidente dei verdi, Alfonso Pecorario Scanio giudica "apprezzabile e certamente condivisibile nella sostanza".

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 14:30 )

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Ultimo aggiornamento: 27-11-04.

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