Torna indietro       Home Page      Notiziario      Notiziario varie

La finanziaria

Tutti i punti della manovra 2003 (24 Dicembre 2002)

Condono.

Si chiama definizione automatica per gli anni pregressi e riguarda tutte le imposte concernenti dichiarazioni fino al 31 ottobre 2002. La sanatoria prevede il pagamento di una maggiorazione percentuale del 18% sulle imposte versate ogni anno: la percentuale scende al 16% e al 13% se si erano versati più di 10 o 20 mila euro di imposta. Per l'Iva invece l'importo dovuto è pari al 2% dell'imposta relativa alle operazioni imponibili effettuate e al 2% dell'imposta detraibile nello stesso periodo (anche in questo caso si cala all'1,5% e all'1% se si superano i 200 e i 300 mila euro). La sanatoria è esclusa per gli evasori totali. L'adesione al condono consente di evitare futuri accertamenti. Per quanto riguarda invece la punibilità, la maggioranza ha messo dei precisi paletti specificando i reati non punibili dopo il condono.

Concordato.

Viene concentrato il raggio d'azione sulle imprese e i lavoratori autonomi più piccoli (fino a 5,164 mln di euro, contro i 10 mln precedenti), il concordato estende i suoi effetti fino al 31 ottobre 2002. Il meccanismo, inoltre, sarà attuato con meccanismi di autoliquidazione, senza cioè l'invio di lettere da parte del fisco come è avvenuto nel passato.

Integrativa semplice.

Si presenta una dichiarazione integrativa entro il 16 marzo 2003 e permette di sanare le imposte sui redditi, le addizionali, l'Iva, l'Irap e i contributi previdenziali. La sanatoria si perfeziona pagando le imposte dovute in base alle disposizioni vigenti in ciascun periodo sempre entro il 16 marzo (i valori che superano i 2 mila euro per le persone fisiche e i 15 mila per le società potranno però essere versati entro il 30 settembre). I dati dell'integrativa, in base alle modifiche approvate, potranno ora essere utilizzati nell'ambito dei processi penali e per i procedimenti già in corso.

Scudo fiscale.

È estesa alle società la possibilità di sanatoria per i capitali esportati illecitamente, ma è scomparsa l'imposta del 2,5% sul valore delle attività che si fanno emergere. La regolarizzazione sarà valida per le attività detenute all'estero entro il 31 dicembre 2001. Per le persone fisiche, la sanatoria per il rientro dei capitali è pari al 4%. Le imprese possono regolarizzare, inscrivendole nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2002, le attività precedentemente omesse, pagando un'imposta sostitutiva del 15%. Le società potranno cancellare le poste finte di bilancio e questo non comporterà variazioni positive o negative per determinare il reddito su cui pagare le imposte.

Tasse locali.

Dall'Ici al bollo auto, fino alla tassa sui rifiuti solidi urbani. La sanatoria spetta a regioni, province e comuni, che possono stabilire la riduzione dell'ammontare delle imposte e tasse loro dovute, nonché l'esclusione o la riduzione dei relativi interessi e sanzioni. Le agevolazioni possono essere introdotte anche in caso di procedure di accertamento già in corso, bloccandole.

Illeciti già iscritti.

Sconti fiscali del 75%, e nessun interesse di mora, nei casi di illeciti già inscritti a ruolo. In relazione ai carichi in ruolo emessi fino al 30 giugno 1999 i debitori possono estinguere il debito senza corrispondere gli interessi di mora e con il pagamento di una somma pari al 25% dell'importo iscritto a ruolo. Diverse misure di sconto sono previste invece per altre contestazioni, come gli avvisi preventivi.

Canone Rai.

Condono anche per il canone Rai. Si prevede infatti che il mancato pagamento del canone fino al 31 dicembre 2002, anche se vi sia un procedimento legale in corso (amministrativo o giurisdizionale), possa essere sanato con il versamento di 10 euro per ogni annualità dovuta.

Affissione illegale manifesti.

È prevista anche una sanatoria per l'affissione illegale di manifesti politici. Le violazioni potranno essere sanate con il pagamento di una tassa massima di 400 euro per violazione.

Successioni e catasto.

Entro il 16 marzo, con la presentazione di una istanza e il pagamento delle imposte dovute con l'aumento del 25%, sarà possibile definire le imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni e l'Invim. L'imposta dovuta viene calcolata dall'Agenzia delle entrate, il pagamento deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica.

Liti fiscali.

Non è prevista più una soglia limite. Potranno essere chiuse pagando 150 euro, se il loro valore è fino a 2 mila euro e il 10% se si supera questa soglia. Il versamento va fatto il 14 marzo e può essere rateizzato in sei rate trimestrali se supera i 50 mila euro.

Videogiochi.

Si torna alle giocate in moneta per i videogiochi. Il costo della partita non potrà superare i 50 centesimi e la vincita massima potrà essere pari a 10 euro. Le macchinette, poi, saranno sottoposte a uno stretto controllo, per evitare l'uso incontrollato o le vincite illegali. Vietati, invece, i videopoker, mentre restano permessi solo gli apparecchi nei quali gli elementi di abilità o trattenimento sono ponderanti rispetto all'elemento aleatorio. Più pesante anche la tassazione sull'imponibile forfetario, che passa da 6.600 a 13.500 euro annuo per il 2003 per i videopoker e da 1.735 a 4.200 euro quello per quei giochi che affiancano all'alea una componente di abilità.

Tassa sul fumo.

In arrivo un aumento fino a 20 centesimi a pacchetto, che servirà per finanziare la ricerca scientifica. L'appesantimento sul prezzo delle bionde dovrebbe portare un gettito non inferiore a 435 milioni di euro a decorrere dal 2003. L'aumento è disposto da successivi decreti del ministero dell'economia da emanarsi entro il 30 aprile 2003.

Fisco.

Decolla il primo modulo dell'Irpef targata Tremonti. Il risparmio complessivo per i contribuenti sarà di circa 5,5 miliardi di euro concentrato soprattutto sui redditi bassi. Per i lavoratori dipendenti, la riduzione media Irpef è pari a 436 euro per i redditi fino a 11 mila euro, di 295 euro per i redditi tra 11 mila e 18 mila euro, 214 euro per i redditi tra 18 mila e 25 mila euro. La riforma introduce la no tax area che ridisegna la parte bassa della curva Irpef. Ritoccate le detrazioni Irpef, con l'intento di evitare un appesantimento per una ristretta fascia di contribuenti. Si prevede che la soglia di reddito di 46.500 euro sia elevata a 46.700. Inoltre vengono ritoccate le deduzioni tra i 25.500 euro e i 32 mila euro, nel caso in cui alla formazione del reddito concorrano uno o più redditi di lavoro autonomo o di impresa: 80 euro, se il reddito è tra 25.500 ma non superiore a 29.400; 126 euro, se il reddito è tra 29.400 e 31 mila; 80 euro, se il reddito è superiore a 31 mila euro, ma non a 32 mila euro.

Enti locali.

Stretta sul patto di stabilità interno di regioni e comuni superiori ai 5 mila abitanti, il cui disavanzo non potrà superare quello del 2001. Nello stesso tempo, scompaiono i commi che prevedevano vincoli alle spese per beni e servizi. In sostanza, a condizione di mantenere invariati i saldi finali, gli enti locali hanno libertà di manovra nelle spese. Regole meno stringenti per le province. In pratica, il disavanzo finanziario per ciascuna provincia deve essere almeno pari a quello del 2001 migliorato del 7%. Nel disavanzo non saranno però considerati, tra l'altro, i trasferimenti (sia di parte corrente che in conto capitale) dallo stato, dall'Ue e dagli enti che partecipano al patto di stabilità interno; le entrate che derivano dalla compartecipazione all'Irpef, quelle che derivano dalla dismissione degli immobili e dalla riscossione dei crediti. In più sono incluse le spese per interessi passivi e le spese connesse all'esercizio di funzioni statali.

Rc auto.

Stop per il 2003 alla tariffa unica sull'Rc auto introdotta all'interno del ddl concorrenza, varato nei giorni scorsi. La tariffa unica si sarebbe quindi applicata agli automobilisti virtuosi su tutto il territorio nazionale.

Casa.

È prorogato fino alla fine di settembre del 2003 lo sgravio del 36% a valere sull'Irpef e l'Iva agevolata al 10%, per le ristrutturazioni edilizie che non superino i 48 mila euro di valore. La norma prevede anche interventi per la bonifica dell'amianto.

Fiat.

Sono stanziati 60 milioni di euro per l'industria dell'indotto auto nel 2003 e 110 milioni per il 2004. L'integrazione salariale ordinaria può essere concessa per 24 mesi consecutivi o per più periodi non consecutivi, ma per un totale di 24 mesi in un triennio. Previste poi misure per gli ammortizzatori sociali. Aumenta di 51,646 mln di euro il fondo per l'occupazione, da 324.787.539 euro a 376.433.539 euro.

Pensionati.

Arriva una sanatoria che prevede una liberatoria per chi si limita a non dichiarare i redditi, e un condono più penalizzante per chi sfida platealmente il divieto di cumulo, contando sull'incapacità di controllo degli enti previdenziali. I primi se la caveranno con il pagamento di 500-1.000 euro, mentre per gli altri il prezzo sarà più salato. Previsti, comunque, tetti alle multe. In attesa di un complessivo intervento di armonizzazione dei regimi contributivi delle diverse tipologie di attività di lavoro, le aliquote di finanziamento e di computo della pensione sono incrementate di 2,5 punti a partire dal 1° gennaio 2003, e di ulteriori 2,5 punti a partire dal 1° gennaio 2004.

Blocca-spese.

Piccolo ritocco anche alla legge blocca-spese con l'esclusione dai tagli delle spese obbligatorie. Il tetto dei limiti di spesa resterà per le spese discrezionali, mentre per quelle obbligatorie ci sarà una clausola di monitoraggio o di salvaguardia. Nel caso che le spese obbligatorie eccedano le previsioni, non scatta il blocco con decreto, ma la procedura che prevede la comunicazione del ministro dell'economia in parlamento.

Pc per i giovani.

Sarà istituito presso il ministero dell'economia un fondo speciale che si chiamerà ´Pc ai giovani'. Il fondo è destinato a coprire le spese relative al progetto promosso dal dipartimento per l'innovazione e le tecnologie per incentivare l'acquisto e l'utilizzo degli strumenti informatici e digitali tra i giovani che compiono 16 anni nel 2003. Le modalità per presentare la richiesta dei fondi saranno stabilite da un successivo decreto del ministero dell'economia.

Swap.

I titoli di stato oggetto dell'operazione possono essere concambiati con effetto dal 30 dicembre 2002 con altri titoli di stato per un ammontare di pari valore di mercato, previa intesa tra ministero e Bankitalia. Modalità e termini dello swap saranno determinati con apposita convenzione. La Banca d'Italia potrà coprire la minusvalenza che verrà a determinarsi nel suo bilancio utilizzando, in esenzione di imposta, i fondi costituiti con la rivalutazione dell'oro per le quote accertate al 1° gennaio 1999 e ancora esistenti alla data del concambio.

Decoder.

Torna a 31 milioni di euro il tetto di spesa per sostenere l'acquisto di decoder e l'accesso alla banda larga Internet che la camera aveva abbassato a 20 milioni di euro. Resta comunque fermo il contributo riconosciuto a persone, pubblici esercizi e alberghi che acquisteranno le apparecchiature.

Mezzogiorno.

Contributi della legge 488, contratti di programma, contratti d'area e patti territoriali sono gli strumenti di attrazione degli investimenti per i quali resterà il meccanismo dell'incentivo a fondo perduto. Si tratta delle misure che erogano mediamente il 65-70% annuo dei contributi a fondo perduto. Ci saranno finanziamenti adeguati per i nuovi bandi della legge 488 nella parte finale del 2003 e 2004. Così come saranno assicurati fondi anche per gli 11 patti territoriali residui già istruiti. Il bonus occupazione sarà prolungato fino al 2006, anche se rimodulato a partire dal 1° gennaio 2003. Per quanto riguarda il fondo rotativo per le imprese, viene introdotto il principio del 50% degli incentivi a fondo perduto e il restante 50% tramite prestiti agevolati.

Acquisto beni.

Stretta sull'acquisto di beni e servizi di ministeri ed enti previdenziali. È previsto che i consumi intermedi, cioè l'acquisto di beni e servizi non obbligatori, da parte dei ministeri venga ridotto del 10%. Anche gli enti previdenziali dovranno ridurre le proprie spese per l'acquisto di beni e servizi in misura non inferiore al 10%.

Cure termali.

Dal 2003 le cure termali a carico del servizio sanitario saranno garantite solo a invalidi di guerra, grandi invalidi per servizio, invalidi civili totali. Tutti gli altri cittadini dovranno pagare una percentuale del 7% sul totale della prestazione.

Dipendenti pubblici.

Nel 2003 scatterà il blocco del turn over per i dipendenti pubblici. Inoltre il governo punta a una mobilità più semplice e accelerata per i dipendenti pubblici. Gli stanziamenti per i rinnovi dei contratti vengono incrementati di 780 milioni di euro. Il governo mantiene l'impegno assunto con forze armate e corpi di polizia rendendo disponibili le risorse finanziarie per sostituire gli attuali livelli retributivi con specifici parametri stipendiali: a regime si potranno utilizzare complessivamente 638 mln di euro. Inoltre, sia per il 2004 che per il 2005 le amministrazioni pubbliche, le agenzie e gli enti pubblici non economici con un organico superiore a 200 unità sono tenuti a realizzare una riduzione pari all'1% del personale in servizio al 31 dicembre 2003.

Sanità.

Le regioni potranno godere di un plafond di 164 mln di euro, ma dovranno avviare sul proprio territorio il monitoraggio delle ricette mediche e farmaceutiche, ma anche delle prescrizioni specialistiche e ospedaliere. Vengono, poi, confermati i ticket sulla diagnostica strumentale e di laboratorio. Continuerà la razionalizzazione della spesa farmaceutica.

Scuola.

Colpo di scure su bidelli e insegnanti di sostegno: è prevista la riduzione delle classi e il ritorno della figura del maestro prevalente, tagli del 40% dei fuori ruolo e del 20% del personale ausiliario, mentre il rapporto fra insegnante di sostegno e portatori di handicap e alunni è fissato a 1 per 145 alunni della provincia. Arrivano risorse per l'adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antisismica. Si tratta del 30% annuo del fondo rotativo per la progettualità che la Finanziaria istituisce presso la Cassa depositi e prestiti. Inoltre sono previste agevolazioni per le famiglie che mandano i figli nelle scuole private.

Credito d'imposta.

Verrà esteso alle aree svantaggiate del Nord. Per questa misura, la dotazione finanziaria è di 30 mln all'anno fino al 2006.

Fondazioni.

Le fondazioni bancarie con patrimonio inferiore ai 100 mln di euro assisteranno a uno slittamento, da quattro a sette anni, per la cessione del proprio patrimonio e del controllo degli istituti bancari.

Asili.

Stanziati circa 10 mln di euro per la costituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento dei datori di lavoro che realizzano, presso le proprie aziende, servizi di asilo nido e micro-nidi.

Carabinieri.

Stanziati 17 mln di euro per l'Arma. Il finanziamento servirà per arruolare un contingente, in ferma quadriennale, non superiore alle 560 unità.

Roma.

Stanziati 90 mln di euro. Di questi, 60 mln, 20 l'anno per tre anni, sono destinati al trasporto pubblico e 30 ai fondi per Roma capitale per il 2003

(Aggiornato il 24 Dicembre 2002 ore 10:00)

 

ECCO LA MANOVRA, MISURA PER MISURA

DA CALO TASSE A CONDONI, DA DIVIETO CUMULO PENSIONI A FIAT

ROMA - La manovra finanziaria in dirittura d' arrivo alla Camera alla vigilia di Natale, conferma la stesura del Senato. La legge di bilancio per il prossimo anno contiene il pacchetto dei condoni, ma anche il taglio delle tasse per i rediti piu' bassi, la tassa sul fumo, gli incentivi per Fiat e indotto, cartolarizzazioni anche per gli enti locali, e anche un caledoscopio di misure su molti altri campi e 'minimalia' inserite negli ultimi giorni di voto al Senato. Ecco i capitoli principali della manovra. - IRPEF - Rinvio della revisione delle aliquote e degli scaglioni Irpef indicati nella manovra 2003, per gli emolumenti arretrati, al periodo di imposta successivo al 31 dicembre 2004. Modifiche anche per le fasce di reddito e le deduzioni: per i lavoratori dipendenti la deduzione di 3.000 euro e' incrementata di 4.500 euro, per i pensionati la deduzione base e' aumentata di 4.000 euro, per i lavoratori autonomi, infine, la deduzione cresce di ulteriori 1.500 euro. Le aliquote sono: 23% fino a 15.000 euro; 29% da 15.000 a 29.000 euro, 31% da 29.000 a 32.600, 39% da 32.600 a 70.000 euro; 45% oltre i 70.000 euro. - IRPEG - Passa dal 36% al 34% dal primo gennaio 2003. - IRAP - Vengono escluse dalla base imponibile le borse di studio e i contratti di formazione. Per le imprese con un fatturato fino a 400.000 euro e' prevista la deduzione di 2000 euro per ogni dipendente fino ad un massimo di cinque dipendenti. Viene anche aumentata a 7.500 euro la deduzione forfettaria prevista per le piccole imprese. - TASSA FUMO - Aumento a pacchetto probabilmente di 20 centesimi. Un decreto del ministero dell' Economia da emanarsi entro il 30 aprile 2003 stabilira' l'aumento della tassazione che dovra' portare un gettito non inferiore a 435 milioni di euro. - VIDEOGIOCHI - Giocate in moneta, ma il costo della partita non potra' superare i 50 centesimi, con vincita massima fissata a 10 euro. Le macchinette non potranno stare nelle sale bingo. La base imponibile forfettaria per le nuove macchinette viene alzata da 6.600 euro (stabiliti in Commissione) a 9.900 euro. L'imponibile per i vecchi videogiochi aumenta da 1.735 a 4.000 euro. Per i vecchi videogiochi viene anticipato al 15 febbraio 2003 il termine per la denuncia e per le macchinette non in regola e' prevista la confisca. - PROROGA SGRAVI EDILIZIA. Sono prorogati al 30 settembre 2003 gli sgravi fiscali per le ristrutturazioni edili (36%), con l'Iva al 10%. - IL CONDONO- La definizione automatica per gli anni pregressi riguarda tutte le imposte concernenti dichiarazioni fino al 31 ottobre 2002. La sanatoria prevede il pagamento di una maggiorazione percentuale del 18% sulle imposte versate ogni anno: la percentuale scende al 16% e al 13% se si erano versati piu' di 10 o 20 mila euro di imposta. Per l'Iva invece l'importo dovuto e' pari al 2% dell'imposta relativa alle operazioni imponibili effettuate e al 2% dell'imposta detraibile nello stesso periodo (anche in questo caso si cala all'1,5 e all'1% se si superano i 200 e i 300 mila euro). La sanatoria e' esclusa per gli evasori totali. L'adesione al condono consente di evitare futuri accertamenti. Per quanto riguarda invece la punibilita', con un emendamento presentato oggi la maggioranza ha messo dei precisi 'paletti' specificando i reati non punibili dopo il condono. - INCENTIVI GIOVANI COPPIE: Una parte dei finanziamenti del Fondo Sociale saranno utilizzati per aiutare le giovani coppie all' acquisto della casa, con mutui a tasso zero garantiti dai comuni, e per aiutarli nelle spese in caso di arrivo di un bebe', con una sorta di bonus pannolino. - IL CONCORDATO - E' stata riscritta la norma del concordato gia' prevista in finanziaria. Viene concentrato il raggio d' azione sulle imprese e i lavoratori autonomi
CONDONO TASSE LOCALI - Arriva la possibilita' di condono anche per i tributi locali: dall' Ici al bollo auto, fino alla tassa sui rifiuti solidi urbani. La decisione spetta a Regioni, province e comuni che possono stabilire ''la riduzione dell'ammontare delle imposte e tasse loro dovute, nonche' l'esclusione o la riduzione dei relativi interessi e sanzioni''. Le agevolazioni possono essere introdotte anche in caso di procedure di accertamento gia' in corso, bloccandole. - SCONTI PER ILLECITI GIA' INSCRITTI - Sconti fiscali del 75%, e nessun interesse di mora, nei casi di illeciti gia' inscritti a ruolo. Diverse misure di 'sconto' sono previste invece per altre contestazioni, come gli avvisi preventivi. - CONDONO CANONE RAI - Il mancato pagamento del canone fino al 31 dicembre 2002, possa essere sanato con il versamento di 10 euro per ogni annualita' dovuta. - AFFISSIONE ILLEGALE MANIFESTI - E' prevista anche una sanatoria per l'affissione illegale di manifesti politici. Le violazioni potranno essere sanate con il pagamento di una 'tassa' massima di 400 euro per violazione. - SANATORIA SUCCESSIONI E CATASTALI - Entro il 16 marzo, con la presentazione di una istanza e il pagamento delle imposte dovute con l' aumento del 25% sara' possibile definire le imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni e l' Invim. L' imposta dovuta viene calcolata dall' agenzia delle entrate, il pagamento deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica. - LITI FISCALI - Non e' prevista piu' una soglia limite. Potranno essere chiuse pagando 150 euro se il loro valore e' fino a 2.000 euro e il 10% se si supera questa soglia. Il versamento va fatto il 14 marzo e puo' essere rateizzato in sei rate trimestrali se supera i 50.000 euro. - BONUS OCCUPAZIONE E INVESTIMENTI - E' prorogato al 2006 il credito di imposta per i nuovi assunti che viene pero' ridotto e rimodulato. Il bonus sara' di 100 euro e sale a 150 euro per gli ultraquarantacinquenni. Per le aree depresse i due importi salgono di 300 euro. Prorogato anche il credito di imposta sugli investimenti nelle aree depresse. Un ulteriore stanziamento di 30 milioni di euro e' stato previsto per le aree svantaggiate del Nord. - SCUOLA E RICERCA - Taglio di organici per bidelli e insegnanti di sostegno, mentre si torna al maestro prevalente. Tutte le cattedre vengono ricondotte a 18 ore settimanali, mentre i bidelli vengono ridotti del 6% nel triennio 2003-2005. Fondo di 30 milioni di euro all'anno a favore degli alunni delle scuole private. Per Universita' e ricerca crescono le risorse che passano fondo da 170 a 195 milioni di Euro per ogni anno dal 2003 al 2005. Arrivano anche risorse per l'adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antisismica. Si tratta del 30% annuo del Fondo rotativo per la progettualita' che la Finanziaria istituisce presso la Cassa depositi e prestiti. - SANITA' - Confermati i ticket sulla diagnostica strumentale e di laboratorio. Le Regioni conteranno su un fondo di 164 mln di euro ma dovranno avviare sul proprio territorio il monitoraggio delle ricette mediche e farmaceutiche, e delle delle prescrizioni specialistiche e ospedaliere. Continuera' la razionalizzazione della spesa farmaceutica. I ticket per le terme sale dagli attuali 36,15 euro a 50 euro. - PENSIONI - Abolito il divieto di cumulo tra redditi da lavoro e pensione per coloro che lasciano il lavoro con un minimo di 37 anni di contributi e 58 di eta'. La totale cumulabilita' viene estesa a chi e' gia' in pensione al 1 dicembre 2002, ma questi soggetti devono versare una cifra che tenga conto dei loro requisiti al momento del pensionamento. Prevista anche una sanatoria per chi, in passato, ha cumulato 'in nero' i redditi, in presenza del divieto. - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - E' confermato il blocco del turn
AGRICOLTURA - Sono prorogare le agevolazioni per il settore. - RC AUTO - E' definitivamente abolita la tariffa unica nazionale nei confronti degli automobilisti che non hanno mai fatto incidenti e sono nella classe di massimo bonus. Viene cosi' corretto quanto previsto dalla riforma del settore. - ASILI IN LUOGHI LAVORO - E' istituito dal 2003 un fondo di rotazione per il finanziamento dei datori di lavoro che realizzano servizi nido e micro-nido. - ESENZIONI PER ANZIANI- I circoli per gli anziani saranno esentati a partire dal 2003 dal pagamento del canone Rai e dei diritti Siae in caso di feste. - PENSIONATI ITALIANI ALL'ESTERO - Viene innalzata la pensione minima come per i cittadini residenti in Italia, ma se hanno alle spalle 10 anni di contributi versati. - AREE TERREMOTATE - Interventi sull'edilizia scolastica nell'area del Molise recentemente colpite dal terremoto, ma anche centralizzazione e riallocazione dei 2.000 miliardi di vecchie lire 'avanzate' per il terremoto di Irpinia e Basilicata e sconto del 90% per le tasse delle imprese della Sicilia orientale colpita dal terremoto del 1990. - BANKITALIA: Le vecchie lire che non sono state restituite diventeranno ''incasso'' per l'erario. La Banca d' Italia dovra' fare una stima delle somme che si ritiene non saranno restituite ed anticipare una quota, il 65%, entro il prossimo febbraio 2003. Altre norme, poi, prevedono la possibilita' di convertire vecchi titoli in possesso dell' istituto guidato da Antonio Fazio in titoli con valore di mercato, per abbattere il debito. - FONDAZIONI BANCARIE - Viene esteso a 7 anni il tempo massimo per la cessione delle quote di controllo delle banche per le fondazioni fino a 200 milioni di patrimonio. Per le stesse si allarga il numero di settori sui quali e' possibile intervenire. - MINIMALIA - Inserite all'ultimo momento alcune norme come un contributo di 20 milioni di euro al Policlinico S. Matteo di Pavia; l'ampliamento della durata dell'incarico del Garante del contribuente; l'inserimento delle ceneri vulcaniche nella definizione delle calamita' naturali; la proroga al 30 giugno 2003 del termine per l'installazione degli apparecchi misuratori fiscali.

(Aggiornato il 23 Dicembre 2002 ore 17:10)

 

LEGA COOP: BARBERINI, DA SEI ANNI FUORI DALLA CRISI

INADEGUATE RISPOSTE DA FINANZIARIA 2003

ROMA - La cooperazione aderente alla Lega delle Cooperative ha conosciuto negli ultimi anni crisi aziendali che hanno posto a rischio di sopravvivenza non solo singole cooperative, ma, a volte, interi settori. ''In ogni caso, salvo alcune sia pur pesanti eccezioni, le crisi sono state superate positivamente''. Questo quanto affermato quest' oggi dal presidente della Lega delle Cooperative, Ivano Barberini, intervenendo ai lavori del 36/mo Congresso dell' organizzazione. Da allora la situazione di crisi, ha spiegato, non si e' piu' ripetuta e i dati danno il senso della crescita realizzata negli indici di maggior rilievo. Negli ultimi sei anni, ha sottolineato, l' occupazione e' cresciuta del 51%, il numero dei soci del 42% e il volume di attivita' del 57%. Gli investimenti attuati nello stesso periodo sono stati pari a quasi sette miliardi di euro, di cui oltre 1,5 miliardi realizzati nel Mezzogiorno. Alla fine dello scorso anno, ha ricordato Barberini, gli occupati erano 342.127, i soci 6.088.139 e il volume di attivita' ha superato i 38 miliardi di euro. In ogni caso, nel corso degli anni Novanta, anche il mondo cooperativo, ha ricordato, ha pagato un prezzo pesante. ''Il prezzo piu' doloroso e' stato pagato da un rilevante numero di dirigenti e dai soci delle cooperative sulla base di accuse infamanti che si sono rivelate prive di fondamento e risolte con l' assoluzione degli indagati''. L' attacco alla realta' della Lega delle Cooperative, ha denunciato Barberini, ''era basato, almeno in parte, sulla presunzione di forme di finanziamento illecito da parte delle cooperative associate ai partiti della sinistra. Seppure faticosamente, e in modo contraddittorio, si e' invece fatta strada una piu' corretta comprensione della realta'''. Nel corso di questi ultimi anni, ha ricordato il presidente uscente di Legacoop, l' organizzazione ha attivato relazioni a tutto campo. In questo contesto e' maturata, ''dopo una discussione lunga e sofferta, la scelta di firmare il Patto per l' Italia, motivata dalla volonta' di non lasciare niente di intentato per imprimere slancio ai processi di riforma e di sviluppo, pur considerando diversi punti non condivisibili, sia sul piano del metodo che dei contenuti e pur nutrendo dubbi sulla praticabilita' concreta degli obiettivi fissati, in considerazione della situazione economica e finanziaria del Paese''. In questo ambito, ha ricordato, nel 2002 la crescita del pil e' stimata pari allo 0,3% e, nel 2003 all' 1,3%, contro una media europea attestata tra lo 0,9% ed il 2,3%. ''Uno scarto rilevante, quindi, aggravato dalla tendenza del deficit di bilancio e dalla tendenza del tasso inflattivo, anch' esso piu' alto rispetto agli altri paesi europei''. A questo punto, ha proseguito Barberini, la riduzione del rapporto debito pubblico-pil rischia di subire una pericolosa inversione di tendenza. ''Ora le possibilita' di ripresa affidate alle esportazioni sono peraltro limitate dalle debolezze del commercio mondiale e, in particolare, dalla crisi della Germania, che rappresenta una quota di mercato del 14,5% sul totale dell' export italiano''. La Lega delle Cooperative, ha proseguito Barberini, considera lo sviluppo di intese con i sindacati e le organizzazioni imprenditoriali molto importante per favorire una piu' solida coesione sociale. ''Ormai da tempo esiste con i sindacati - ha spiegato - un quadro di relazioni molto articolato nel quale convivono confronti contrattuali, a volte aspri, e la convergenza di obiettivi centrati sulla crescita e la qualita' del lavoro e dello sviluppo economico, nel pieno rispetto dei diritti e dei doveri. Anche per questo Legacoop e' preoccupata per la rottura dell' unita' sindacale, che considera dannosa per il paese e ne auspica un rapido superamento''.

(Aggiornato il 28 Novembre 2002 ore 17:00)

 

AMBIENTALISTI, 202 MLN IN MENO DIFESA SOTTOSUOLO

TAGLI FS E ANAS, SOLO UN ACCENNO A BENI STATO IN VENDITA

ROMA - E' una legge ''grigia'', che destina 202 milioni di euro in meno del 2002, per la difesa del sottosuolo, che taglia di 1,2 miliardi il capitale sociale di Fs e del 13% il portafoglio dell'Anas e che privilegia invece autostrade e linee ferroviarie in concessione. Insomma, una Finanziaria dove ''l'ambiente continua ad essere la Cenerentola della voci di spesa corrente e investimento dello Stato'', con un peso sul bilancio di solo lo 0,4%. Cosi', in una nota, il coordinamento delle associazioni ambientaliste (Associazione Bianchi Bandinelli, Comitato per la Bellezza, Greenpeace, Inu, Italia Nostra, Legambiente, Lac, Lav, Lipu, Marevivo, Vas e Wwf). In particolare le organizzazione di tutela dell'ambiente sottolineano ''l'assenza di politiche di coordinamento e di opzioni credibili nel settore dei trasporti (si privilegiano gli interventi strategici per autostrade e Alta velocita' (AV), ma si tagliano 1 miliardo e 283 milioni del capitale sociale delle Fs e il 13% della dotazione Anas, 273 milioni)''. Per cio' che riguarda i primi stanziamenti infatti, cioe' quelli in concessione per autostrade e AV, vengono confermati complessivi 354,3 milioni di euro: ''una privatizzazione di facciata - commentano gli ambientalisti - quando si pensi, tra l'altro, che all'articolo 54 della Finanziaria si stabilisce che lo Stato interverra' attraverso Infrastrutture spa nel caso in cui lo sfruttamento economico del sistema dell'AV si dimostri non remunerativo, per farsi carico degli oneri economici relativi''. Un solo accenno poi, nel testo delle legge, a Patrimonio spa e alle operazioni di cartolarizzazione dei beni pubblici, ''che dovrebbero portare entrate di 4 miliardi di euro'' senza pero' chiarire ''quali saranno i criteri di individuazione dei beni, le modalita' e i tempi dell'operazione''. Nel settore ambientale poi - secondo le organizzazioni che hanno segnalato le proprie osservazioni sia alla Camera che al Senato - appaiono ''incomprensibili'' i tagli previsti per la difesa del sottosuolo, soprattutto in funzione dei gravi danni che il maltempo e la scarsa cura del territorio hanno provocato in questi anni. ''Vengono sottratti - afferma il coordinamento delle associazioni - 202 milioni di euro, passando dai 751 circa del 2002 ai 549 circa del 2003. Cui si aggiunge uno sfoltimento della Protezione Civile , con un -15 milioni e 900 mila euro circa''. Vengono inoltre decurtati i fondi per la bonifica dei siti contaminati (-25%) e si limano ulteriormente gli stanziamenti per le aree protette (-2,5%), gia' tagliati di oltre il 10% lo scorso anno. Un ultimo accenno le associazioni ambientaliste lo riservano al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli che - si ricorda nella nota - ha evocato ''direttamente a se' un potere arbitrario di controllo su piu' del 95% della capacita' di spesa del suo dicastero (al Gabinetto e agli uffici sotto il suo diretto controllo vengono attribuiti 1 miliardo e 238 milioni di euro)'', senza per altro che la sua politica brilli particolarmente dopo i tagli per il 2002 e il 2003 (-145 milioni) e ''senza seri impegni in settori di assoluto rilievo come l'attuazione del Protocollo di Kyoto, la contabilita' ambientale, le risorse energetiche alternative, la mobilita' urbana, la difesa e valorizzazione del territorio''.

 

DUETTO TREMONTI-VELTRONI SU ROMA CAPITALE

ROMA - La questione dei fondi per Roma Capitale nella Finanziaria resta aperta. Il sindaco di Roma Valter Veltroni torna a chiedere ''attenzione'' per la citta' e il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti, non risponde direttamente ma parla di ''spirito di collaborazione''. Tutto questo nel corso di una conferenza stampa per l' illustrazione di un accordo tra Tesoro e Comune per la valorizzazione degli immobili dello Stato a Roma. ''Sono consapevole dei problemi di risorse a livello nazionale - ha detto Veltroni - Ma io torno a chiedere attenzione per Roma''. Nessuno puo' credere che io e il ministro non ci siamo parlati. Ho rilevato in particolare il problema del trasporto pubblico locale, questione otto volte piu' grande rispetto a quella di Milano. Alla Camera era stato presentato un emendamento alla Finanziaria che prevedeva risorse per 60 milioni di euro, poi trasformato in un ordine del giorno. Ho apprezzato - ha detto ancora il Sindaco di Roma - che Forza Italia ha riproposto l'emendamento al Senato negli stessi termini. Auspico un segnale di attenzione per questa citta', compatibilmente con le risorse''. Tremonti non risponde direttamente ma quanto alle risorse disponibili afferma ''cresceranno tanto piu' velocemente, quanto piu' veloce sara' il cambio di destinazione d' uso degli immobili'' dello Stato a Roma. Il sindaco incalza e fa notare al ministro che la conferenza stampa si svolge in una sala, quella della maggioranza al Tesoro, dove c'e' scritto ''Senza Roma Capitale d' Italia, l' Italia non si puo' costruire''. ''Non l' abbiamo scritto questa notte - spiega Veltroni - ma la frase e' di Cavour che era del Nord''. Il ministro ribatte ancora: ''abbiamo questa sede perche' costituisce una sintesi armoniosa. Sono contento che l' iniziativa per la valorizzazione degli immobili dello Stato sia partita da Roma e utilizzero' Veltroni come testimonial per altre operazioni. Lo spirito e' di collaborazione''. L' ultima battuta e' del sindaco che chiosa scherzoso: ''I testimonial - dice - si pagano e quindi l' emendamento ora va raddoppiato''.

(Aggiornato il 28 Novembre 2002 ore 13:50)

 

DOPPIETTE E ARMI NEL MIRINO DEI VERDI

PRESENTATO PACCHETTO PROPOSTE MODIFICA A MANOVRA

ROMA - Raddoppiare, a 250 euro, il prezzo della licenza per le 'doppiete', le armi destinate alla caccia e istituire un prelievo speciale sulla produzione di armi. L'industria delle armi e' nel mirino dei Verdi che in Senato hanno presentato il loro pacchetto di modifiche alla Finanziaria 2003. L'inasprimento fiscale proposto, insieme ad altre misure tra le quali la reintroduzione della Carbon Tax oppure la riduzione della copertura brevettuale per i farmaci a vantaggio dei farmaci generici, consentira' di coprire il costo delle molte modifiche proposte. La 'Finanziaria Verde' presentata stamattina alla stampa da Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Boco, Natale Ripamonti, Loredana De Petris e Anna Donati, parte dalla necessita' di porre rimedio alle piu' recenti catastrofi ambientali che hanno coinvolto anche la popolazione. ''Basta con le barzellette di Berlusconi - ha detto Pecoraro Scanio - che quando ci sono dei disastri sostiene che visto che l'Italia e' un grande Paese ha anche grandi catastrofi''. Bisogna, secondo Pecoraro, intervenire quindi sulla sicurezza degli edifici pubblici e per l'edilizia scolastica mentre ''sono inadeguate'' le previsioni di spesa in manovra. Servono inoltre piu' fondi per la Protezione civile che invece ''questo Governo ha cercato di smantellare'' ma anche l'estensione a tutto il 2003 - ha detto Ripamonti - delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie: sgravio del 36% a valere sull'Irpef e Iva ridotta al 10%. Ma le proposte dei Verdi spaziano anche in molti altri settori come ad esempio la proposta per il sostegno del cabotaggio oppure la mobilita' attraverso la richiesta di finanziare prioritariamente gli interventi nelle aree metropolitane abbandonando per il momento progetti come il Ponte sullo Stretto e concentrandosi, viceversa, sull'ammodernamento della rete autostradale. Si chiede anche di condizionare maggiormente l'ambito di manovra del'Ispa (Infrastrutture Spa) oppure, ad esempio, di rendere totalmente deducibili i costi sostenuti per le adozioni, attualmente deducibili al 50%. Cospicuo anche il pacchetto agroalimentare (ad esempio si chiede di riconvertire la mense scolastiche all'alimentazione biologica e di sostenere il piano in favore della pesca marittima) e quello estero che parte dalla richiesta di aumentare dallo 0,13% allo 0,33% del Pil i fondi destinati alla cooperazione per lo sviluppo. Ma mentre i Verdi presentano le loro proposte il lavoro in Commissione Bilancio va a rilento: ''Dopo 2 giorni dall'inizio dei lavori - ha detto Ripamonti - siamo ancora agli emendamenti all'articolo 1. Continueremo nella battaglia e vedremo come graduare l'opposizione anche in relazione alla disponibilita' del Governo a discutere le nostre proposte''. Infine sulle possibili modifiche che arriveranno alla manovra da Governo e maggioranza Ripamonti si e' detto ''convinto che il concordato fiscale sara' esteso o trasformato in condono tombale'' e questo perche' ''le entrate vanno malissimo e il Governo aspetta i dati sull'autotassazione''. Infine Pecoraro Scanio ha sottolineato come l'emendamento sui brevetti per i farmaci non prevede alcuna spesa, ma anzi consentira' allo Stato di risparmiare sulla spesa sanitaria: ''Speriamo - ha detto - che non essendoci piu' Poggiolini e De Lorenzo il Governo sia in grado di dire 'si' alla nostra proposta anche se ridurra' di poco i megaguadagni delle multinazionali dei farmaci''.

(Aggiornato il 28 Novembre 2002 ore 13:10)

 

Sigarette, rischio aumento mezzo euro

Misura videogiochi legalizza slot machine

ROMA - Con l'approvazione dell'emendato Valditara alla Finanziaria c'e' il rischio di aumenti dei prezzi delle sigarette di oltre mezzo euro. Inoltre, se venissero confermate le tasse sui videogiochi, in pratica si legalizzerebbero le slot-machine ed il video-poker, avvicinando cosi' la legge italiana a quella di un paradiso del gioco come il Nevada. A sostenere queste tesi e' la Federazione Italiana Tabaccai che sottolinea le conseguenze che potrebbe avere l'approvazione dell'emendamento.

TABACCAI, C'E' RISCHIO AUMENTI DI MEZZO EURO

''L'emendamento Valditara sul'accisa sul tabacco - scrive infatti la Fit - se malauguratamente approvato, comporterebbe un aumento del prezzo di vendita per pacchetto di oltre mezzo euro (altro che 10 centesimi!)''. Per questo l'associazione che raggruppa i tabaccai italiani sottolinea quelle che potrebbero essere le automatiche conseguenze: ''la ripresa del contrabbando di sigarette; la caduta delle vendite legali e dei connessi ricavi fiscali; la svalutazione dell'Eti in corso di privatizzazione per almeno 200 milioni di euro''. La prevista nuova tassazione su i video-giochi invece e' - secondo la Fit - una ''misura ipocritamente presentata come un sostenibile prelievo su attivita' voluttuarie'', mentre in realta' ''realizza la legalizzazione delle slot-machine e dei video poker, avvicinando la nostra legislazione a quella del Nevada''.

(Aggiornato il 28 Novembre 2002 ore 12:30)

 

SCIOPERI: NAVI E TRAGHETTI FERMI IL 19 CONTRO LA FINANZIARIA

ROMA - Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che hanno indetto lo sciopero, sono preoccupate per le ricadute occupazionali che la mancata riconferma degli aiuti e' destinata a produrre, soprattutto nel Sud. ''Le sole misure di sgravio degli oneri contributivi non riconfermate in Finanziaria mettono a rischio il posto di lavoro di 7-8 mila marittimi, vale a dire un numero di lavoratori pari a quello della Fiat e per di piu' solo nel Sud, dove risiede la quasi totalita' dei lavoratori marittimi'' afferma il responsabile della Filt-Cgil, Roberto Scotti. Ma le organizzazioni sindacali puntano soprattutto il dito sulla mancata riconferma degli aiuti alla formazione, ormai divenuta obbligatoria e molto costosa. Una direttiva comunitaria prevede infatti che per essere imbarcati i marittimi debbano essere provvisti di una certificazione internazionale che puo' essere ottenuta solo attraverso costosi corsi che, fino allo scorso anno, erano in parte sostenuti con aiuto dello Stato. Non solo, ''tali fondi - ricorda il responsabile del settore marittimo della Cisl, Remo Di Fiore - sono serviti anche per garantire gli imbarchi degli allievi ufficiali e per riconvertire gli ufficiali marconisti, ormai esclusi dagli organici di bordo per effetto dell'introduzione dei nuovi sistemi di comunicazione satellitari''. Il finanziamento di queste misure costerebbe allo stato solo qualche spicciolo (circa 100 milioni di euro) mentre, sottolinea il responsabile della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia, ''se questi fondi non vengono riconfermati le conseguenze sono drastiche sia per l'occupazione diretta, sia per quella indiretta, considerato che per ogni marittimo ci sono a terra due lavoratori e mezzo che si sostentano grazie all'indotto generato dalle loro attivita'''.

(Aggiornato il 15 Novembre 2002 ore 17:00)

 

CRITICHE INTERNAZIONALI DESTINATE A RESTARE

LONDRA - La legge finanziaria approda al Senato, ricorda il 'Financial Times' in una corrispondenza da Roma, nella quale sottolinea che il provvedimento e' gia' stato approvato dalla Camera dei deputati dove una ''concessione all'ultimo momento su crediti d'imposta per le aree svantaggiate del Nord'' aveva assicurato al governo il sostegno della Lega Nord. Il giornale ricorda che la legge di bilancio vuole stimolare la crescita economica e ridurre il deficit; tuttavia alcune istituzioni ed investitori internazionali ''restano critici per alcuni aspetti del bilancio'' particolarmente per affidarsi a misure 'una-tantum' piuttosto che a tagli strutturali per ridurre il deficit. La manovra , ricorda FT, comprende 20 miliardi di euro di risparmi e di incassi sotto altre voci e 7,5 miliardi di euro di riduzioni delle tasse per i redditi piu' bassi. Il primo ministro Silvio Berlusconi - aggiunge FT - ha dato atto al ministro Giulio Tremonti della sue capacita' nel resistere alle pressioni fatte da gruppi interessati a cambiamenti sostanziali, mentre offriva aggiustamenti minori dove era appropriato. Il giornale ricorda poi che ''un frustrato'' Tremonti aveva fatto sapere che avrebbe potuto prendere in considerazione le dimissioni se ''influenti membri del parlamento di diverse parti del centro-destra non lo avessero sostenuto''. Consapevole dell'importanza per l'equilibrio nel suo governo, Berlusconi - aggiunge FT- l'aveva sostenuto affermando che ''il suo comportamento e' stato esemplare. E' stato nella difficile posizione di dover dire di no molte volte, e chiunque dica di no non e' popolare''. Il 'Financial Times' ritiene che comunque le critiche probabilmente continueranno se, come atteso, il Senato approvera' la legge di bilancio senza cambiamenti significativi.

(Aggiornato il 13 Novembre 2002 ore 10:15)


 

VIESPOLI, APPROVATO PACCHETTO LSU

OBIETTIVO E' SVUOTAMENTO BACINO LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI

NAPOLI - Un ''pacchetto Lsu'' con l'obiettivo di svuotare il bacino dei lavoratori socialmente utili e' stato approvato nell'ambito del maxi emendamento alla Finanziaria votato ieri dalla Camera. Lo ha reso noto il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Pasquale Viespoli precisando che si tratta di ''misure aggiuntive rispetto a quelle gia' in essere e alle risorse gia' previste dal Fondo per l'occupazione''. ''L'obiettivo - e' detto in una nota - e' di accelerare lo svuotamento del bacino dei Lsu, agendo su diverse leve: una prima, di natura previdenziale; una seconda, con incentivi alle Amministrazioni locali per la stabilizzazione di Lsu attraverso un fondo di rotazione; una terza, che prevede l'anticipo in una unica soluzione dei sussidi mensili al fine di favorire l'auto-impiego e di stimolare il lavoratore a uscire dal bacino; una quarta leva, infine, tesa ad offrire, ai Comuni che hanno rispettato il Patto di stabilita', la possibilita' di assumere direttamente Lsu''. Secondo il ministero, queste misure, complessivamente, dovrebbero favorire la fuoriuscita di circa il 15/20 per cento di lavoratori dal bacino Lsu. ''Il pacchetto approvato dalla Camera - ha detto Viespoli - rappresenta un significativo punto di avanzamento delle iniziative nei confronti dei Lsu. Si tratta di un provvedimento frutto di un percorso condiviso con forze sociali e sistema istituzionale, che esprime l'attenzione dell'intero governo e, in particolare, la sensibilita' e l'impegno del Ministro Maroni e del vice-presidente Fini''.

(Aggiornato il 12 Novembre 2002 ore 19:00)

 

DA ROMA A CONDONI,NODI APPRODANO AL SENATO

LAVORI AL VIA GIOVEDI', IL 9 DICEMBRE IN AULA

ROMA - Ai blocchi di partenza il nuovo 'tour' della Finanziaria: giovedi' partono i lavori al Senato. Da una parte Palazzo Madama si trova a confrontare con una manovra ben diversa da quella uscita da Palazzo Chigi, dall'altra dovra' lavorare per mediare su tutti i nodi aperti che sono stati rinviati qui dalla Camera. Una prima discussione in Commissione Bilancio potrebbe essere avviata gia' domani pomeriggio, poi la stessa Commisione giovedi' dara' il suo parere di congruita'; quindi sempre il 14 le comunicazioni ufficiali del presidente Marcello Pera. La manovra arrivera' in Aula il 9 dicembre. La commissione Bilancio avra' dunque tre settimane per esaminare il testo, gli emendamenti e portarla cosi' in assemblea. La Commissione, secondo un primo orientamento sui lavori, dovrebbe utilizzare la prima settimana per la discussione generale e le altre due per gli emendamenti e la votazione dell'articolato. Che cosa cambiera'? I nodi che la Camera non ha sciolto del tutto o in parte piu' o meno si conoscono: Regioni, Roma capitale, condoni ma anche sanita' ed editoria. I senatori, oggi impegnati nella riforma della scuola, non si sbilanciano piu' di tanto. I testi della finanziaria varata da Montecitorio qui ancora non sono arrivati e neanche sono gia' state ufficializzate le riunioni dei gruppi per avviare un ragionamento. Novita' pero' ci saranno di certo. ''Ogni volta si pensa che tutto quello che era mediabile e' stato mediato, e invece poi si verifica che non era cosi'', dice Carlo Vizzini di Forza Italia. Anche l'opposizione e' pronta a fare le sue proposte di modifica. ''Al piu' presto avvieremo una riflessione - dice Natale Ripamonti dei Verdi - ma sulla base dei testi concreti perche' ci troviamo di fronte ad una finanziaria che e stata completamente ribaltata alla Camera''. Ecco i nodi da affrontare al Senato. - REGIONI. Sono le grandi scontente di questa manovra. I governatori urlano la loro penalizzazione ma confidano di raggiungere al piu' presto un accordo con il governo. ''Ci saranno emendamenti al Senato'', afferma oggi il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. - ROMA CAPITALE. Il presidente della Regione Lazio insiste nella sua battaglia per ottenere piu' fondi per il Lazio, e dunque per Roma. L'ordine del giorno va bene, dice, ma siamo ''a meta' del guado'' perche' l'impegno, rileva, deve essere tradotto in un emendamento. Anche i Ds romani scendono in campo e chiedono di tutelare la capitale dagli interessi del Nord. Getta acqua sul fuoco il governatore lombardo: ''non di deve essere nessuna guerra fra Roma e Milano'', dice Roberto Formigoni. - CONDONI. Il capitolo e' stato del tutto accantonato alla Camera ma la carica dei condoni, da quello fiscale 'tombale' a quello edilizio, quasi certamente tornera' a Palazzo Madama. ''Sembra un'ipotesi ragionevole'', affermano da ambienti della maggioranza a Palazzo Madama. - TASSA MEDICI. La riproposizione della tassa per i medici che fanno la libera professione intra-moenia (l'unico punto sul quale il governo e' stato battuto alla Camera dall'opposizione) e' stata annunciata dallo stesso ministro della Sanita' Girolamo Sirchia. Ma non tutta la maggioranza sembra convinta al Senato, confermando che la mancanza dei numeri a Montecitorio su questo emendamento forse non era del tutto casuale. - IRAP EDITORIA. Alla Camera l'emendamento trasversale sugli sgravi per il settore dell'editoria non e' passato per una manciata di voti. Lo riproporranno Ds, Margherita, Udeur. - ITALIANI ALL'ESTERO. E' il ministro Mirko Tremaglia a chiedere al Senato un impegno per pagare anche agli italiani all'estero i nuovi minimi pensionistici. - VIDEOPOKER. Sara' l'Udc a riproporre il problema al Senato. ''Non e' una sanatoria delle macchinette fuori controllo.

(Aggiornato il 12 Novembre 2002 ore 18:40)

 

BASSOLINO, RISORSE PER SUD AVVOLTE NELLA NEBBIA(Parte2°)

NAPOLI - Le critiche di Bassolino alla legge e in particolare al ministro Tremonti sono diverse e particolarmente tecniche. ''Le dichiarazioni del ministro (''l'ora della storia batte sull''orologio del Sud'') - dice il presidente della Campania - contrastano con le reali condizioni del Sud e sono molto distanti dai sentimenti degli imprenditori che vogliono investire, dei giovani che cercano lavoro, dei cittadini che chiedono prestazioni almeno uguali a quelle garantite in altre parti del Paese. Abbiamo letto con attenzione la Finanziaria, poi il primo maxi-emendamento e quindi le ulteriori modifiche intervenute. Tutti questi documenti sono circondati da una nebbia che impedisce di distinguere e di capire chiaramente su quali risorse si puo' contare e su quali modalita' per poterle spendere''. Gli artifici contabili, i ripetuti spostamenti nel tempo delle erogazioni, le reiterate modifiche delle modalita' di accesso, aggiunge dunque Bassolino, ''stanno avendo un effetto disincentivante per chi voglia investire nel Sud. L'unico modo per districarsi in questa girandola di norme e di capitoli di bilancio che cambiano in continuazione e' fare un confronto tra prima e dopo la Legge Finanziaria, mettendosi nei panni di un imprenditore che voglia fare investimenti''. Secondo il governatore della Campania, ''se per la legge 488 erano previsti 1 miliardo e 807 milioni di euro nel 2001 e 1 miliardo e 839 milioni di euro nel 2002, nel 2003 si passa a 950 milioni: siamo di fronte ad un dimezzamento delle risorse. Ed e' una cifra che forse diminuira' ulteriormente se con i fondi della 488 saranno finanziati anche gli 11 Patti Territoriali previsti''. Inoltre, aggiunge, ''per i prossimi nove mesi gli imprenditori meridionali non potranno partecipare a nessun bando della 488 perche', per ragioni di cassa, il primo bando utile sara' emanato nell'autunno del 2003. Aver scongiurato il pericolo di vedere scomparire il 50% del finanziamento a fondo perduto non compensa la riduzione delle risorse''. Critiche anche per cio' che riguarda i crediti d'imposta sugli investimenti e sull'occupazione. ''E' stata smantellata - dice Bassolino - l'automaticita' dei meccanismi. Dall'8 luglio in poi il meccanismo di agevolazione e' cambiato ben 6 volte. Con il decreto legge che il Governo ha varato questa notte ne e' stato bloccato l'utilizzo fino ad aprile 2003 sia per i nuovi investimenti sia per coloro che li avevano gia' avviati entro luglio. Sul credito d'imposta per le assunzioni si e' prima lamentata la scarsita' delle risorse a disposizione e poi si sono concessi 100 euro a chi fa assunzioni nel nord del Paese. Qualcuno dovrebbe spiegare a che serve incentivare assunzioni in aree in cui c'e' quasi la piena occupazione e dove il problema e', piuttosto, quello della mancanza di manodopera. Abbiamo cercato anche di vedere se erano stati stanziati fondi per il prestito d'onore e per l'imprenditoria giovanile, ma inutilmente. Nonostante gli impegni presi in questi mesi, viene sbattuta ancora una volta la porta in faccia a migliaia di giovani che avevano creduto in questi strumenti per avviare un lavoro autonomo''. Insomma, conclude Bassolino ''se la Finanziaria doveva avere una funzione anticiclica nel rilanciare gli investimenti, le misure adottate (insieme a quelle gia' approvate precedentemente dal Governo, come l'abolizione della Dit) vanno nella direzione opposta, aggravando la difficile situazione congiunturale''. Per questo il presidente chiede al Senato di correggere ''profondamente'' l'impostazione che ''insieme a tutti i tagli previsti per le Regioni e gli Enti locali, crea un forte allarme per la tenuta sociale e per il futuro del mezzogiorno, come dimostrano le critiche di tutte le organizzazioni sindacali e di molte forze imprenditoriali''.

(Aggiornato il 12 Novembre 2002 ore 18:10)

 

BASSOLINO, RISORSE PER SUD AVVOLTE NELLA NEBBIA

PRESIDENTE CAMPANIA,SENATO CORREGGA PROFONDAMENTE L'IMPOSTAZIONE

 NAPOLI - Una manovra distante, ''molto distante'' dai sentimenti degli imprenditori che vogliono investire. E nebbiosa, che impedisce di capire chiaramente su quali risorse il Sud puo' contare. E' duro il giudizio del presidente della Campania Antonio Bassolino sulla Finanziaria varata dal governo e approvata alla Camera. ''Le straordinarie sorti dell'economia meridionale, evocate dal ministro Tremonti, non trovano riscontro nella Legge Finanziaria approvata alla Camera'' dice subito Bassolino, augurandosi che il Senato possa correggere ''profondamente'' l'impostazione data alla legge.

 

PER INAIL ACCESSO A REGISTRO EXTRACOMUNITARI

ISTITUTO SODDISFATTO PER APPROVAZIONE EMENDAMENTO

ROMA - L'Inail potra' d'ora in poi accedere al registro informatizzato dei lavoratori extracomunitari regolarizzati. E' quanto stabilito in un emendamento alla Finanziaria per la cui approvazione l'Istituto si dice molto soddisfatto. ''Le nuove disposizioni in materia di immigrazione - afferma in una nota Giuseppe Covre, vice commissario dell'Inail - prevedono la trasmissione delle informazioni tra la Questura, la Prefettura-Ufficio Territoriale per il Governo, i centri per l'impiego e l'Inps. Per garantire la massima efficacia dell'intervento - continua Covre - era indispensabile prevedere che anche l'Inail potesse accedere ai registri informatici delle Prefetture. L'incrocio di tutte le banche dati assicurera' infatti una maggiore completezza delle informazioni in tempo reale''. I vertici dell'Istituto si augurano ora che il Senato non modifichi la nuova disposizione ''affinche' da gennaio l'Inail possa contribuire ed usufruire della banca dati''. ''Cio' - conclude l'Istituto - consentira' il monitoraggio e l'assistenza delle singole aziende che avranno utilizzato le nuove disposizioni per la regolarizzazione degli istituti''.

 

LA LOGGIA, ALLA MONTAGNA +10 ML DI EURO

CON LEGGE BILANCIO MENO TASSE FASCE DEBOLI E + RISORSE A SUD

ROMA - Con la finanziaria la montagna ha ottenuto 10 milioni di euro in piu'. Lo ha reso noto il ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia intervenendo alla presentazione in Senato del libro 'Montagne d'Italia' nell'ambito delle manifestazioni promosse dal comitato italiano per l'anno internazionale delle montagne. ''Abbiamo ottenuto - ha detto il ministro che ha la delega per la montagna - di incrementare di 10 milioni di euro il fondo per la montagna''. Una piccola vittoria a vantaggio dei Comuni ''sotto i 5.000 abitanti ('migliaia di Comuni') che potranno - ha spiegato - accedere con maggiore facilita' alle risorse di questo fondo'', ottenuta ''in una situazione non certo semplice'', ha ricordato il ministro. Al di la' dell'incremento del fondo della montagna La Loggia ha ribadito che il bilancio di questa finanziaria ''e' sicuramente molto positivo. Abbiamo rispettato gli impegni assunti con gli italiani - ha detto - e sono diminuite significativamente le tasse. Tant'e' che 28 milioni di contribuenti si ritroveranno, da gennaio, con molti euro in piu' che potranno utilizzare secondo i propri bisogni e desideri anziche' versarli al fisco''. La Loggia ha anche aggiunto che il Governo ''ha dato una straordinaria attenzione al Paese non soltanto aumentando le risorse ma soprattutto utilizzando un meccanismo che facilitera' l'utilizzo di queste risorse in tempi certi e con procedure piu' semplici che - ha spiegato La Loggia - consentiranno a tante imprese di essere nelle migliori condizioni per potersi programmare la propria attivita' economica''. La cosa piu' significativa, secondo il ministro, riguarda il fatto che la riduzione delle tasse riguarda le fasce piu' deboli e le imprese ''mettendo queste fase e queste imprese nelle migliori condizioni e rappresentando cosi' un fortissimo volano per il rilancio dell'economia del Paese e del Mezzogiorno in particolare''.

(Aggiornato il 12 Novembre 2002 ore 17:50)

 

PARISI, INSUFFICIENTE SU RICERCA

CONFINDUSTRIA AUSPICA SFORZO AGGIUNTIVO IN SENATO

MILANO - ''Ci aspettiamo che in Senato ci sia uno sforzo aggiuntivo sulla ricerca, dove a nostro avviso e' ancora assolutamente insufficiente''. E' questa la critica che muove oggi Confindustria alla Legge Finanziaria, dopo il maxi-emendamento. Lo ha detto il direttore generale Stefano Parisi a margine di un convegno a Milano. ''E' una Finanziaria - aveva sottolineato comunque in precedenza rilevando i punti in cui gli imprenditori concordano con i miglioramenti presentati dal governo - che ha comunque affrontato in Parlamento alcune questioni importanti, in particolar modo per il Mezzogiorno e con il decreto fiscale. Tuttavia ci aspettiamo in Senato uno sforzo ulteriore per la ricerca, che e' quello di cui l'Italia ha bisogno''.

 

PEZZOTTA,PRESSIONE PER COERENZA CON PATTO ITALIA

PESARO - Nelle prossime settimane la Cisl continuera' a fare tutte le pressioni perche' la legge Finanziaria diventi sempre piu' coerente con l' intesa firmata il 5 luglio. Lo ha detto, intervenendo a Pesaro a un' assemblea provinciale della Cisl, il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta. Tra la Finanziaria e il Patto per l' Italia - ha detto Pezzotta rispondendo a domande dei giornalisti - c' e' coerenza, sotto il profilo delle quantita', per alcuni elementi: riduzione fiscale, stanziamento per gli ammortizzatori sociali e anche in parte per quanto riguarda il Mezzogiorno. Poi vi sono altre cose che vanno sicuramente corrette. ''Pertanto - ha aggiunto - esamineremo con attenzione il testo sul Mezzogiorno, perche' hanno stanziato risorse per il nord che non erano contenute nell' intesa e vorrei capire dove vanno a prenderle; non vorrei ha osservato - che fossero una sottrazione da altre parti, e questo e' un punto da verificare''. ''Poi - ha detto ancora Pezzotta - ci sono gli aggiustamenti per quanto riguarda il rapporto sul fisco tra lavoratori attivi e pensionati e tutte le questioni che riguardano le ricadute sulla spesa sociale, sulle quali anche le Regioni e egli enti locali sono in movimento''. ''Oggi c' e' una Finanziaria da esaminare e in questo mese - ha annunciato - continueremo a fare tutte le pressioni perche' diventi sempre piu' coerente con l' intesa che abbiamo firmato il 5 luglio, anche perche' su formazione e ricerca - ha concluso - ci sembra che siamo molto lontani da quanto avevamo concordato''.

 

FNP-CISL, AVARA E DISATTENTA VERSO ANZIANI

ROMA - La Finanziaria e' avara e disattenta verso gli anziani secondo la Federazione Pensionati della Cisl (Fnp), perche' non prende assolutamente in considerazione i cosiddetti ''incapienti'', cioe' chi ha un reddito talmente basso da non poter beneficiare delle detrazioni fiscali, e perche' discrimina tra redditi da lavoro e redditi da pensione, ponendo la soglia di esenzione dei pensionati a livelli piu' alti rispetto a quella dei lavoratori. Ogni emendamento per favorire gli incapienti, afferma Antonio Uda, segretario della Fnp, ''e' stato respinto'', dando prova dell' ''insensibilita' di tutto il Parlamento oltre che del Governo''. E disattesa, continua Uda, e' stata anche la richiesta di eliminare ''l'odiosa discriminazione tra redditi da lavoro e redditi da pensione ai fini dei livelli fiscalmente esentati''. La Fnp si chiede dunque perche' per essere esenti i lavoratori devono avere un reddito al di sotto dei 7.000 euro, mentre per i pensionati la soglia e' di 7.500 euro. Secondo Uda la Finanziaria ''sbaglia bersaglio'' anche per quanto riguarda l'eliminazione del divieto di cumulo. I due limiti posti (37 anni di contribuzione e 58 anni di eta') ''lasciano fuori dal beneficio proprio quelle fasce di pensionati ancora attivi e in grado di dare un positivo contributo di esperienze e professionalita'. Questi pensionati - conclude la Fnp - sono ancora una volta spinti a stazionare nel limbo del lavoro nero, con danno anche per le casse previdenziali''.

(Aggiornato il 12 Novembre 2002 ore 17:00)

 

PENSIONATI CISL, AVARA E DISATTENTA CON ANZIANI

ROMA - Non piace ai pensionati Cisl la legge finanziaria che, affermano, e' ''avara e disattenta verso gli anziani''. In una nota il segretario della Fnp-Cisl, Antonio Uda, spiega che, essendo stato respinto l'emendamento per favorire gli incapienti (chi ha un reddito talmente basso da non poter beneficiare delle detrazioni fiscali previste per quelli che sono un po' meno poveri), resta forte la precarieta' delle famiglie anziane piu' povere. Inoltre, non e' stata eliminata ''l'odiosa discriminazione'' tra redditi da lavoro e da pensione ai fini dei livelli fiscalmente esentati: l'esenzione scatta per i lavoratori con reddito inferiore a 7 mila euro, mentre per i pensionati la soglia e' di 7.500 euro. Nulla poi - aggiunge Uda - riguardo a una quantificazione delle risorse per i non autosufficienti; e bersaglio mancato anche con il divieto di cumulo: i due limiti posti (37 anni di contributi e 58 di eta') lasciano fuori dal beneficio, e spingendo verso il lavoro nero, proprio quei pensionati ''ancora attivi e in grado di dare un positivo contributo di esperienze e professionalita'''.

(Aggiornato il 12 Novembre 2002 ore 15:30)

 

AN; DICHIARAZIONI UDC SU VIDEOPOKER 'AZZARDATE'

LO AFFERMA ANTONIO MAZZOCCHI DOPO DICHIARAZIONI VOLONTE'

ROMA - Il videopoker torna a fare discutere la maggioranza. L'intenzione dell'Udc espressa oggi da Luca Volonte' di ripresentare un emendamento alla Finanziaria in Senato per regolarizzare le famigerate 'macchinette' non piace infatti ad Antonio Mazzocchi, responsabile di An per le Pmi, che bolla la proposta come ''azzardata''. ''La legalizzazione del videopoker - afferma Mazzocchi - non farebbe altro che aumentare a dismisura la malavita organizzata nei nostri quartieri, soprattutto a Roma. Avviata la spirale di microcriminalita' - prosegue - il passo successivo scadrebbe certamente nella droga. Resta non soltanto l'assoluta determinazione di An nel fronteggiare ed osteggiare per questi motivi la legalizzazione del videopoker, ma soprattutto lo stupore che alfiere di questa battaglia sia proprio il leader di un gruppo storicamente cattolico e quindi sostenitore di principi morali che esulano certo dalla malavita e relativi connessi economici''.

 

DRAGO (UDC), RESTA PROBLEMA DEI PIU' POVERI

OCCORRE UN 'REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA'

ROMA - Occorre un ''reddito minimo di cittadinanza che permetta a tutti di avere dignita' tutelando e responsabilizzando i piu' poveri del nostro paese''. Lo afferma il vicepresidente del gruppo Udc alla Camera, Giuseppe Drago. ''Siamo soddisfatti per il riequilibrio della manovra finanziaria al Sud - aggiunge - e per la ripresa di un dialogo sociale per il quale abbiamo molto lavorato ma la nostra preoccupazione e' che i piu' poveri rimangano sempre piu' poveri. Infatti la riduzione della pressione fiscale agevola quelli che hanno un reddito ma non offre nulla ai senza reddito. Per questi cittadini - annuncia infine Drago - presenteremo un Ddl che adegui lo Stato italiano al resto d'Europa''.

(Aggiornato il 12 Novembre 2002 ore 14:50)

 

LE CURIOSITA'; PENNE PER PARTITI ? CON ASTE ON LINE

GLI EMENDAMENTI PASSATI INOSSERVATI, DA SUINI A CONSOB

ROMA - Dalle aste on line estese anche ai partiti e ai movimenti politici, agli interventi contro la malattia vescicolare dei suini: sono molti gli emendamenti approvati in aula alla Camera e passati quasi inosservati, per lasciar spazio ai temi piu' caldi della manovra come il Mezzogiorno, la riduzione delle tasse, gli enti locali. Ma, grazie al fascicolo riassuntivo fornito dal Servizio Studi di Montecitorio, che in questi giorni ha lavorato a pieni giri, e' possibile ricostruire una mappa delle 'curiosita''. Alcune anche rilevanti come, ad esempio, il blocco delle assunzioni per Consob e Isvap. Ecco alcune delle modifiche apportate alla manovra durante l'esame di Montecitorio: - ASTE ON LINE PER PARTITI: L'emendamento arriva da Forza Italia, lo firma Luigi Casero. Si prevede che anche i partiti o i movimenti politici possano aderire alle convenzioni della Consip che e' la societa' del Tesoro che gestisce gli acquisti on line. Ovvero, anche i partiti potranno acquistare via internet, attraverso una gara, ad esempio materiale di cancelleria oppure telefonini cellulari, con conseguente, notevole risparmio. - UNA TANTUM PER ASSOCIAZIONI CHE FANNO BAR: Anche questo emendamento e' di Forza Italia (Giampaolo Nuvoli). Si stabilisce che le associazioni e i circoli aderenti ad enti di promozione sportiva o a organizzazioni nazionali aventi finalita' assistenziali, se 'somministrano' nelle loro sedi generi di conforto (bevande o alimenti) devono corrispondere una quota una tantum e avere l'autorizzazione del Comune. L'una tantum e' pari alla quota di associazione ai rispettivi organismi nazionali. - NIENTE PERSONALE PER CONSOB E ISVAP: Un emendamento della Commissione (uno dei 'maxi' presentati) esclude la Consob e l'Isvap dall'elenco delle autorita' che possono procedere ad assunzioni nel corso del prossimo anno entro il limite del 40% del personale 'cessato' dal servizio nel 2002. - 3 MLN EURO PER VILLE VENETE: Sempre la Commissione ha inserito una modifica alla manovra che prevede 1 milione di euro l'anno (fino al 2005) per il restauro, la manutenzione straordinaria e la valorizzazione delle ville venete. E 5 milioni di euro arriveranno l'anno prossimo all'istituto nazionale per la fisica della materia (Infm). - SUINI AMMALATI: Nella Finanziaria dell'anno scorso il tormentone furono gli interventi per combattere 'il catarro dei bovini'. Quest'anno arrivano fondi contro la ''malattia vescicolare dei suini''. Interventi su situazioni certo gravi (5 milioni per i suini nel 2003) ma che saltano all'occhio dati i temi della manovra. - AREE 'REPRESSE'?: Il lavoro al Servizio Studi deve essere stato intensissimo in questi giorni. Con fogli volati e 'pacchi' di emendamenti da decifrare. Cosi' qualche stanco funzionario tra gli emendamenti del Governo sul Fondo rotativo per la progettualita' si e' lasciato scappare un ''Programma di Infrastrutture strategiche non localizzate nelle aree represse''. Ovviamente si tratta di ''aree depresse''.

(Aggiornato il 12 Novembre 2002 ore 14:30)

 

Approvata la manovra mentre Roma e Lazio polemizzano per i mancati fondi

Finanziaria, passa la manovra alla Camera

I voti favorevoli sono stati 286, 114 i contrari con un solo astenuto. Il Ddl ora passa al Senato
 

Con la Finanziaria 2003 "il governo ha mantenuto il percorso promesso agli elettori" a cominciare dal calo delle tasse. "La Finanziaria non toglie soldi dalle tasche dei cittadini, ma li lascia a milioni di persone". Lo ha detto il presidente del Consiglio al suo arrivo alla Camera tenevano le dichiarazioni di voto. Berlusconi ha definito 'esemplare' il comportamento del ministro dell'Economia Tremonti: "Ha avuto la difficoltà di chi deve dire molti no". Il premier ha anche apprezzato 'la grande coesione' della maggioranza.

L'aula di Montecitorio ha concluso l'esame e l'approvazione dell'articolato e varato il provvedimento definitivamente in serata, come previsto, con il voto finale sulla manovra. Prima ancora c'era stata una riunione del consiglio dei ministri per approvare la nota di variazione al bilancio.

Un ordine del giorno presentato alla Camera da uno schieramento trasversale di parlamentari  impegna il governo a intervenire per Roma capitale. Sugli stanziamenti per Roma erano nate molte polemiche dopo il ritiro di un emendamento alla Finanziaria che assegnava 60 milioni di euro alla città per il trasporto pubblico.

Per la ricostruzione in Molise a seguito del terremoto del 31 ottobre è stato deciso che sarà utilizzato il fondo per le grandi opere, mentre per quanto riguarda l'emendamento sui medici, il ministro della Salute Girolamo Sirchia ha confermato che lo ripresenterà quando la Finanziaria approderà al Senato. Via libera della camera ai 30 milioni di euro per il credito d'imposta al nord e al blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione.

Intanto, c'è stato un irrigidimento del ministro Tremaglia sugli interventi per gli italiani all'estero, che minaccia di non votare la legge se il governo non accoglierà l'ordine del giorno per l'adeguamento delle pensioni minime a 516 euro ai cittadini residenti all’estero.

E’ scontro anche su Roma capitale. Il premier Silvio Berlusconi ha incontrato il presidente della Regione, Francesco Storace, che aveva minacciate le dimissioni, e parlato al telefono con il sindaco della capitale, Walter Veltroni.

Il capo del governo ha ribadito di aver assunto sia con Storace sia con Veltroni l'impegno ad "approfondire" la questione ma di non aver garantito nulla sotto il profilo economico-finanziario.

Secondo il governatore del Lazio, è stato “un colloquio positivo, ma ora serve concretezza”, mentre il primo cittadino di Roma ha affermato che “lo stop ai fondi sarebbe da considerare un atto di ostilità a Roma, Bossi non può condizionare il parlamento”.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 20:30)

 

SOCIALE; SICUREZZA SCUOLE E CASA NEO-SPOSI

I CAPITOLI DELLA FINANZIARIA

ROMA - Incentivi per aiutare le giovani coppie all' acquisto della nuova casa ma anche fondi per facilitare la messa in sicurezza, anche in chiave anti sismica, delle scuole italiane. Sono molte le misure di carattere ''sociale'' contenute nella finanziaria. Ma questo e' anche uno dei capitoli piu' burrascosi del confronto parlamentare sulla finanziaria, che divide maggioranza e opposizione. Sono cosi' le donne le protagoniste del dibattito, in particolare le parlamentari dell'opposizione Livia Turco e Rosi Bindi, quest'ultima oggetto di contrapposti e rumorosi sentimenti nell'Aula, dopo aver determinato con un proprio emendamento la sconfitta del Governo sulla Sanita'. - MISURE PER GIOVANI COPPIE. Il 10% delle risorse del fondo per le politiche sociali sono destinate al sostegno delle famiglie di nuova costituzione, in particolare per l'acquisto della prima casa e per il sostegno della natalita'. Piu' in generale sono attenuati i vincoli per la destinazione delle risorse del fondo, rimandando alla presidenza del Consiglio (d'intesa con la Conferenza stato-regioni) i livelli essenziali delle prestazioni sociali. - EDILIZIA ANTISISMA. Sono previsti fondi per l'adeguamento degli edifici scolastici ai pericoli sismici. I fondi sono calcolati nel 30% del fondo rotativo per la progettualita', istituito presso la Cassa depositi e prestiti, dall' art. 38 della finanziaria ora al voto della Camera. - PREVIDENZA. E' abolito il divieto di cumulo fra pensioni di anzianita' e redditi da lavoro per coloro che abbiano compiuto 58 anni di eta' e abbiano 37 anni di contributi versati. L'Inpdai confluisce nell'Inps che accresce cosi' le proprie risorse. - FONDO UNICO INCENTIVI. Nasce il fondi unico per gli incentivi alle imprese presso il ministero delle Attivita' produttive in cui confluiscono le risorse per gli incentivi alle imprese e quelle destinate alla contrattazione negoziata . - SCUOLA. Controversa la questione degli insegnati di sostegno per gli alunni portatoti di handicap. L'originaria formulazione della finanziaria prevedeva un taglio degli organici ma un vivacissimo dibattito in commissione Bilancio ha portato alla formulazione di una deroga che di fatto ristabilisce il rapporto insegnanti/alunni. Per la scuola e' per' prevista una rilevante riduzione di personale docente nel triennio 2003-2005 e la riduzione a 18 ore settimanali tutte le cattedre con orario inferiore a quello obbligatorio. Colpiti dai tagli anche i bidelli e, piu' in generale, il personale tecnico-amministrativo. - EDILIZIA ANTISISMA. Sono previsti fondi per l'adeguamento degli edifici scolastici ai pericoli sismici. I fondi sono calcolati nel 30% del fondo rotativo per la progettualita', istituito presso la Cassa depositi e prestiti, dall' art. 38 della finanziaria ora al voto della Camera. - ASILI NIDO. Nasce fondo per la creazione di asili nido e micro-nidi nei luoghi di lavoro. Il fondo, per il quale nel 2003 e' indicato un tetto di 10 milioni di euro, prevede il finanziamento dei datori di lavoro che realizzano nei luoghi di lavoro servizi di asilo nido. Ai nidi e micro nidi gestiti dai datori di lavoro e a quelli gestiti dai comuni un altro subemendamento del relatore prevede l'applicazione della deducibilita' delle spese relative alla gestione per i genitori e i datori di lavori. - FONDO INNOVAZIONE TECNOLOGICA. Nasce un fondo per il finanziamento di progetti di innovazione tecnologica la cui gestione e' affidata al ministero dell'innovazione tecnologica. L'art. 17 della finanziaria prevede per il 2003 una dotazione per il fondo di 100 milioni di euro derivanti in parte agli stanziamenti per l'informatica iscritti nel bilancio dello Stato (8%) in parte dalle riduzioni dei consumi intermedi degli enti previdenziali pubblici. - PAESI IN VIA DI SVILUPPO. Sono pari a 20 milioni di eu.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 18:40)

 

SANITA'; I PROVVEDIMENTI APPROVATI

ROMA - Tagli sul prezzo dei farmaci, prezzo di premio per le aziende che investono in Italia per medicinali innovativi, ticket piu' elevati per le cure termali; e in extremis anche un'agevolazione fiscale per le donazioni per la ricerca sul cancro. Questi alcuni provvedimenti approvati nella Finanziaria dall'Aula di Montecitorio che riguardano la sanita'. La stessa assemblea ha anche bocciato la tassa di 5000 euro per svolgere la libera professione. FARMACI: via libera ad un taglio piu' aspro del previsto per i prezzi dei farmaci decurtati dal primo gennaio del 7% invece del previsto 5%. Ma per le aziende che investono in Italia su medicinali innovativi con approvazione centralizzata europea, e' previsto un premium price, un prezzo di premio; Ai farmacisti si eliminano gli aumenti di sconto previsti per i farmaci con prezzo fino a 103,29 euro (200.000 lire); mentre ad una nuova fascia di farmaci il cui prezzo e' superiore a 154.94 euro (300.000 lire) si applica uno sconto del 19%. OMEOPATIA: I parlamentari hanno approvato due emendamenti dei verdi sull'omeopatia. Il primo emendamento proroga dal 2008 la scadenza per l'autorizzazione provvisoria alla vendita dei prodotti omeopatici, circa 30.000, presenti in Italia. Tutti i prodotti omeopatici oggi in commercio saranno dunque disponibili per altri sei anni, lasciando al ministero tutto il tempo per elaborare una normativa specifica per il settore. E' previsto anche un contributo allo Stato da parte delle imprese di circa 700.000 euro a titolo di anticipo per le autorizzazioni. Un altro emendamento permette di esentare i farmaci omeopatici dalla norma sul bollino, particolarmente onerosa per le piccole confezioni e permette di ampliare la gamma dei prodotti derivanti da quelli oggi in commercio. CURE TERMALI: aumenta il ticket da 36 a 50 euro con un risparmio stimato di circa 13 milioni di euro. MEDICI: bocciata la 'tassa' di 5.000 euro che i medici intenzionati ad operare extra-moenia avrebbero dovuto pagare, in base all'emendamento Alfano. In questo modo e' venuta a mancare la copertura per finanziare i medici che scelgono l' 'intra-moenia'; l'emendamento e' stato ritirato. CONTROLLO SPESA SANITARIA: ampliamento degli adempimenti a carico delle regioni per il monitoraggio e il controllo della spesa sanitaria; restano i ticket sulla diagnostica e si istituira' una commissione unica per i dispositivi medici dopo parere delle competenti commissioni parlamentari. RICERCA SUL CANCRO: le donazioni nei confronti degli enti che effettuano attivita' di ricerca contro il cancro potranno essere scontate dal fisco fino ad un ammontare di 500 euro. E sara' lanciata una campagna per favorire la raccolta dei fondi nei primi quattro mesi del 2003.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 17:40)

 

ROMA-MILANO CUORE DELLO SCONTRO NORD-SUD

I CAPITOLI DELLA FINANZIARIA

ROMA - (di Carmen Carlucci) Ha covato per giorni e alla fine, nella lunga seduta domenicale, e' esplosa nel piu' classico dei 'duelli' nazionali (quello fra Roma e Milano) la 'guerra' in finanziaria fra gli interessi del nord e quelli del centro-sud. Risultato piu' eclatante, Roma porta a casa solo un impegno, ma non una norma votata nella legge di bilancio, allo stanziamento di ulteriori 60 milioni di euro per il trasporto urbano in qualita' di capitale, mentre passa il finanziamento di 24 milioni di euro per le ammodernare e completare le infrastrutture di Milano. Ma questo e' solo uno degli elementi del confronto 'territoriale' fra i parlamentari. Ecco una sintesi dei capitoli piu' significativi. - CREDITO IMPOSTA PER IL NORD. Uno dei risultati piu' importanti lo mette a segno il deputato leghista Giancarlo Pagliarini: 30 milioni di euro, da reperirsi nel fondo di riserva del Tesoro, per le aree svantaggiate del Nord, che godranno, come quelle meridionali comprese Abruzzo e Molise, di agevolazioni per gli investimenti, sotto forma di credito di imposta. - COMUNI MONTANI. Anche a quelli del Centro Nord con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti sono estesi gli incentivi previsti per l'imprenditorialita' giovanile. Si tratta di 10 milioni di euro da reperirsi nel fondo per le aree sottoutilizzate. - TASSE REGIONALI. Partita per la regione Sicilia, la norma si e' estesa a tutte le altre regioni. La norma originaria consente alle imprese industriali e commerciali presenti in Sicilia, ma con sede legale altrove, di assolvere gli obblighi tributari nei confronti della Regione siciliana. L'emendamento estensivo ha trovato un accordo bipartisan in Parlamento. Particolarmente soddisfatti i lucani. ''La legge - ha detto Mario Lettieri della Margherita - dovrebbe portare notevoli entrate a regioni come la Basilicata, dove operano l'Eni, la Fiat, la Barilla, la Ferrero, la Parmalat''. - TERREMOTO IRPINIA E BASILICATA. Non si tratta di risorse nuove ma della 'concentrazione' di circa 2 miliardi di euro mai utilizzati dai comuni di Basilicata e Irpinia colpiti dal sisma del 1980 e dei relativi interessi maturati in un un unico fondo che provvedera' a riallocarli, in base a criteri di necessita' e urgenza, presso gli stessi comuni. Sempre derivante dalla normativa legata a quel terremoto, l'istituzione di un commissario ad acta per completare gli interventi infrastrutturali in Campania, Basilicata, Puglia e Calabria che provvedera' a completare le opere non fatte ma anche a ritirare le concessioni per quelle ferme da troppo tempo. - LAVORI SOCIALMENTE UTILI. Interessa soprattutto la citta' di Palermo ed e' quindi stata caldeggiata dai parlamentari siciliani la proroga delle convezioni, per un valore di 80 milioni di euro, fra ministero del Welfare e comuni per i lavori socialmente utili. - FONDI PER GENOVA. Cinque milioni di euro sono assegnati a Genova per la promozione di eventi culturali del programma 'Genova capitale europea della cultura 2004'. Passa anche un impegno quindicennale per altri 5 milioni per l'adeguamento della metropolitana e ristrutturazioni.

 

VENTURI, POSITIVO SI' A NOSTRI EMENDAMENTI

RIGUARDANO LA SICUREZZA E I PICCOLI COMUNI NON TURISTICI

ROMA - Soddisfatto, ma non basta. Il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, giudica con moderata soddisfazione l'accoglimento nel maxiemendamento alla Finanziaria di due proposte segnalate martedi' scorso dalla stessa confederazione al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, con una lettera. I due emendamenti approvati, ricorda Venturi all'Ansa, riguardano la sicurezza negli esercizi commerciali ed il sostegno per le imprese individuali nei piccoli comuni di montagna. Il primo provvedimento - che prevede, per il 2003, un contributo di 10 milioni di euro per il cofinanziamento di programmi regionali di investimento per la riqualificazione ed il potenziamento dei sistemi di sicurezza per le Pmi commerciali - viene giudicato da Venturi ''certamente positivo, anche perche' da' un sostegno concreto ai numerosi esercizi commerciali che nel corso degli ultimi anni sono stati oggetto di attacchi da parte della malavita organizzata''. In piu', prosegue, ''e' certamente positivo che le nostre proposte siano state fatte proprie da tutti gli schieramenti politici, in questo caso dalla Casa delle Liberta'''. Allo stesso modo Venturi giudica con favore l'approvazione quest'oggi alla Camera di un emendamento che prevede una deduzione sul reddito d'impresa di 3 mila euro per le aziende individuali attive nei piccoli comuni di montagna (con una popolazione fino a 1.000 abitanti). In questo caso tuttavia Venturi auspica una revisione del testo quando questo passera' all'esame di Palazzo Madama. A suo giudizio, suggerisce, dovrebbe essere portata almeno a 3.000 la popolazione oggetto della norma, deducendo pero' non solo il reddito d'impresa, ma anche Iva, contributi ed altro ancora. In questo modo, spiega, l'emendamento approvato risulterebbe essere piu' di aiuto rispetto al testo approvato, vista l'insufficienza del reddito prodotto da cui i 3 mila euro. Altre due proposte, prosegue Venturi, sono state bloccate dal Governo, a causa dell'esiguita' delle risorse a disposizione. Una di queste, ricorda, riguarda l'incentivazione dell'uso delle carte di credito per tabaccai e benzinai. In questo modo, spiega, avremmo risolto alla radice - eliminando i costi per operatori e consumatori - un problema di ordine pubblico, visto che queste due categorie non avrebbero piu' a disposizione, cioe' in cassa, ingenti somme in contanti. Un'altra proposta, momentaneamente sospesa, riguarda le rimanenze di magazzino del settore tessile/abbigliamento. ''La nostra idea - spiega Venturi - prevedeva, visto che quella merce non potra' piu' essere venduta come nuova, una svalutazione 'pilotata' di quei prodotti (-30% dal secondo anno, -50 dal terzo, -70 dal quarto e -90% dal quinto), che poteva arrivare allo 0% nel caso in cui sia dimostrata l'avvenuta distruzione di quelle merci o la cessione sotto la voce 'stracci''' di questa. In ogni caso, conclude, ''queste due nostre proposte cercheremo di portarle in Aula a Palazzo Madama''.

 

IL ''CHI E''' DELLA LEGGE DI BILANCIO

ROMA - Volti noti della politica, che occhieggiano un giorno si' ed uno no dalle prime pagine dei giornali. Ma anche parlamentari meno noti che hanno avanzato proposte e fatto discutere. Sono tanti i protagonisti della finanziaria, che agli articoli di legge, ricchi di rimandi legislativi, danno in Parlamento un volto e una voce. Ecco una carrellata dei principali protagonisti. - L' UOMO DEL CRONOMETRO: Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che durante la sua presidenza espelle un 'pianista', e' l'uomo della clessidra: scandisce i tempi delle votazioni, ma non in modo passivo come un metronomo. Con fatica continua a far combinare i tempi del dibattito con quelli necessariamente stra-lunghi delle votazioni. Stanco, replica agli appunti di qualche parlamentare, ma non perde il senso dell'humour: ''Se aspettiamo il 'clima' arriva ferragosto'' replica quando si cerca di 'saltare' le questioni spinose. ''Non sono mica il mago di Acerra, anzi di Avellino'', a chi chiede i tempi del maxi-emendamento del governo che arrivera' in zona Cesarini. Ma al di la' delle battute dopo l'esperienza defatigante sottolinea: ''forse occorrera' rivedere l'intero impianto della finanziaria'' riferendosi alla modalita' di voto: tra articoli, emendamenti e sub-emndamenti la ripetizione ''alienante'' (lo dice lui stesso) migliaia e migliaia di volte della formula ''aperta la votazione, chiusa la votazione, la camera respinge/approva''. - IL MINISTRO: Il ministro dell' economia Giulio Tremonti evita quasi sempre i cronisti con un laconico ''non esisto, non ci sono''. Ma spetta a lui il ruolo di protagonista principale: e di fatto e' presente anche quando non e' fisicamente nell' aula, ma impegnato in interminabili trattative con le parti sociali, le regioni, i diversi gruppi politici. Dopo il suo intervento iniziale e' tornato a parlare domenica un quarto d'ora per difendere ancora una volta le scelte per il Sud. Ma Tremonti c'e' stato sempre, con i suoi uomini-chiave, con le sue riunioni decisive a due passi dall'Aula, con le sue passeggiate in Transatlantico per risolvere, con difficili mediazioni, fino all'ultimo momento, le questioni piu' spinose. - L' INFATICABILE: Durante le battaglie in aula e' la voce e il volto del governo. Ma appena fuori diventa il mediatore paziente. E' Giuseppe Vegas, senatore, sottosegretario all' Economia. Prima di 'scendere' in politica, con Forza Italia, e' stato per anni un preparatissimo funzionario alle commissioni economiche del Senato. Lui e' sempre presente. E' il primo ad arrivare in Commissione, poi nel Comitato dei 9 e quindi in Aula. E' lui a dire 'no' a nome di via XX settembre. Un compito non facile portato avanti senza mai alzare i toni, senza mai perdere la pazienza per il plotone di giornalisti, Tremonti silente, che non lo lascia un attimo in pace. Confessa pero' che sogna da giorni ''un pasto caldo'' e a chi gli chiede se il voto finale rischia di slittare replica: ''Ci mancherebbe altro''. - LA 'PASIONARIA' DELL' ULIVO: Il titolo spetta a Rosi Bindi (Margherita). E' lei l' unica che riesce a far andare in minoranza il governo. L' ex ministro della Sanita' tuona in Aula contro la politica di Sirchia e riesce far cancellare la proposta del governo di una tassa per i medici. E se dai Ds la salutano come ''una leader dell'Ulivo'', in Aula ai suoi interventi partono i coretti: ''Rosi, Rosi''. - IL 'CROCIATO' DEL FISCO ETICO: E' Emanuele Falsitta, il giovane deputato azzurro che si e' conquistato un posto nella 'storia' per la sua porno-tax. La sua proposta, nel segno del fisco etico, viene approvata dalla commissione bilancio e vede schierati un drappello di 50 sostenitori doc. Poi infiamma e impegna l'Aula per mezza giornata. Alla fine viene viene cancellata.

 

TAGLI ALLE REGIONI, ORA SI GUARDA A SENATO

I CAPITOLI DELLA FINANZIARIA

ROMA - E' stata una delle 'partite' piu' controverse della Finanziaria 2003 che ha spaccato, a fasi alterne, anche la maggioranza: sono le misure per contenere le spese di Regioni ed Enti locali fino allo stretto rispetto del patto di stabilita' interno. Misure che, a detta dell'opposizione, riassorbiranno inevitabilmente le risorse liberate invece dalla riduzione dell'Irpef per i redditi piu' bassi. E lo faranno in termini di minori servizi gratuiti erogati ai cittadini per far quadrare i bilanci. Cosi' la 'partita' e' destinata a infuocare nuovamente gli animi durante il secondo passaggio parlamentare della manovra, l'esame del Senato che partira' la prossima settimana. Gli articoli contestati sono quelli (nella 'versione' del'aula della Camera) dal 19 al 22 e si innestano con il dibattito Nord-Sud. Ecco in sintesi cosa prevedono alcune delle modifiche arrivate a Montecitorio: - STRETTA SUL DISAVANZO: Un emendamento della Commissione Bilancio approvato dall'aula della Camera rende piu' stringente il vincolo alla crescita del disavanzo di province e comuni che, l'anno prossimo, non potra' superare quello del 2001. E non aumentato del 3,6% come previsto dal testo iniziale. Nel calcolo del disavanzo rientrano, tra l'altro, anche le spese per l'acquisto di beni e servizi, escluse dal testo iniziale. Per il 2004 si prevede che il disavanzo non possa essere superiore a quello 2003 piu' il tasso di inflazione programmato nel Dpef. - ARRIVA 'MULTA', -10% PER BENI E SERVIZI: Gli enti che non rispettano il patto di stabilita' si vedranno tagliare del 10% (rispetto alle spese sostenute nel 2001) i trasferimenti. Entro febbraio province e comuni con piu' di 15.000 abitanti dovranno predisporre una previsione cumulativa su base trimestrale del disavanzo finanziario. - TRASFERIMENTI: L'incremento di 300 milioni dei fondi erariali andra', per 20 milioni, a favore delle unioni di comuni e per 5 milioni alle comunita' montane. Aumentano anche i trasferimenti a favore dei comuni con meno di 3.000 abitanti (da 87 a 112 milioni (25.000 euro massimo per ogni ente). - FONDO PER REGIONI: Ci sara' una ricognizione dei trasferimenti erariali ''non localizzati'' da parte del ministero dell'economia che confluiranno in un fondo unico previo parere della Conferenza unificata. - 'CONCORRENZA' AL GETTITO IRPEF: Rimane il congelamento delle addizionali Irpef. La novita' introdotta prevede che, a decorrere dal 2004, comuni e province concorreranno, in rapporto alle loro aliquote, all'incremento o alla riduzione del gettito Irpef.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 17:10)

 

PARTE RIFORMA FISCO, GIU' IRPEF E IRPEG

I CAPITOLI DELLA FINANZIARIA

ROMA - Uno sconto fiscale medio di 298 euro che, per circa 14 milioni di famiglie, comportera' un aumento del reddito disponibile, cioe' dei soldi che rimangono nelle tasche. Non cambiera' invece la situazione di altri 7,2 milioni di nuclei familiari. E' questo l' effetto nel portafoglio dei cittadini - un effetto certificato dall' Istat - del primo modulo della riforma fiscale anticipato dalla finanziaria 2003 che ha ottenuto il via libera della Camera. Una riforma che guarda anche alle imprese (cala l' Irpeg al 34% e c'e' una prima riduzione Irap) e che - la fonte e' sempre l' Istat - consentira' a' circa 105.000 famiglie (300.000 persone) di uscire dalla soglia di poverta' relativa. La Finanziaria, poi, incide anche sulle piccole imprese - arriva il concordato preventivo - e porta in dote il ''concordato di massa'', una sanatoria per chiudere con gli errori del passato senza pero' essere un condono tombale che pero' potrebbe arrivare durante l'esame del Senato. - LA NUOVA IRPEF: Arriva una no-tax area che si calcolera' con una formula matematica un po' complessa ma che di fatto prevede che per i lavoratori dipendenti non si paghino tasse fino a 7.500 euro, i pensionati fino a 7.000 euro e i lavoratori autonomi fino a 4.500 euro. Con l' aumentare del reddito questo ''sconto'', pero', diminuira'. Fa il suo debutto anche anche l' aliquota del 23% che si applichera' ai redditi fino a 15.000 euro. Tutta la curva Irpef sara' rimodulata con l' aliquota del 29% fino a 29.000 euro, del 31% fino a 32.600 euro, del 39% fino a 70.000 euro, e del 45% oltre questa soglia. E' stata anche reintrodotta la clausola di salvaguardia, cosi' che nessun contribuente dovra' pagare piu' tasse rispetto al passato. Secondo il Tesoro gli sgravi Irpef riguardano i contribuenti fino a 25 mila euro, ''area in cui i soggetti avvantaggiati sono 23,6 milioni''. Questi beneficiano dell'84% del totale degli sgravi concessi. Comunque, quasi tutti gli altri contribuenti ottengono benefici, sia pure in misura inferiore. Per i lavoratori dipendenti la riduzione dell'Irpef e' pari, in media, a: 436 euro per i redditi fino a 11.000 euro; 295 per i redditi tra 11.000 e 18.000 euro; 214 euro per i redditi tra i 18.000 e i 25.000 euro. - IRPEG: L' aliquota sui redditi delle imprese scende dal 36 al 34%, avvicinandosi alla promessa del 33% contenuta nel programma elettorale di governo. In base alla finanziaria di due anni fa l' aliquota sarebbe comunque scesa al 35% dal 2003. La riduzione riguarda 356.000 imprese tra societa' ai capitali ed enti commerciali e comporta benefici totali per il mondo produttivo pari a oltre 2,5 miliardi di euro rispetto a quanto pagato nel 2002. Spunta anche una norma da fisco federale: le compartecipazioni a Irpef e Irpeg dovranno essere pagate dalle imprese sul territorio dove sono stabilimenti e attivita' produttive, a prescindere dall' indirizzo della sede legale. - IRAP: Arriva un primo sconto sull' Irap, che alleggerisce il peso sul costo del lavoro. L' intervento riguarda 3,4 milioni di imprese. - CONCORDATO PREVENTIVO: Per i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori, con redditi inferiori a 5 milioni di euro, sara' possibile pagare le imposte in modo anticipato per i successivi tre anni, senza dover poi versare di piu' anche se i guadagni aumentano. - CONCORDATO DI MASSA: E' la sanatoria che riguardera' imprese e lavoratori autonomi con redditi e ricavi fino a 10 milioni di euro. Si seguira' la procedura applicata nel 1994 e il fisco inviera' delle lettere con le richieste di pagamento, che sono anche rateizzabili, ma solo se se alcuni indici per risalire ai ricavi non appaiono in linea. I contribuenti potranno anche pagare una mini-tassa anche se non riceveranno inviti, ma per Altre norme di sanatoria sono previste per adeguare i valori.

 

AN, SOPPRESSI LIMITI ASSUNZIONI NELLA P.A.

ROMA - Approvato oggi dall'assemblea di Montecitorio un emendamento all'art.11 della Finanziaria che sopprime i limiti alle assunzioni nella pubblica amministrazione. Lo sottolinea Alleanza Nazionale in una nota. L'articolo in questione - ricorda il comunicato - prevedeva limiti da un minimo del 20% ad un tetto massimo del 50% dell'organico che andava in pensione, per l'assunzione di personale nella pubblica amministrazione, comprese le polizie municipali. ''Con l'approvazione del nostro emendamento - spiega Maurizio Saia - abbiamo questi limiti, peraltro relativi solo al personale in quiescenza o mobilita', mantenendo solo il vincolo del rispetto del patto di stabilita'. Questo - continua il deputato di Padova - permettera' alle amministrazioni locali di assumere il personale di cui necessitano, senza andare incontro alla ulteriore riduzione degli organici della polizia municipale che si prospettavano''. La soppressione del tetto delle assunzioni - sottolinea An - riveste particolare importanza per l'istituzione della figura del ''vigile di quartiere''.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 17:00)

 

EPIFANI, GOVERNO PROCEDE METTENDO TOPPE

ROMA - ''Mi pare che sul fronte della finanziaria il governo continui a procedere mettendo delle toppe''. Cosi' il leader della Cgil Guglielmo Epifani ha commentato l'approvazione del maxi-emendamento alla manovra economica che ha esteso il credito d'imposta per l'occupazione anche alle aree depresse del Nord. ''Noi - ha detto Epifani - gia' non eravamo d'accordo con le misure sul Mezzogiorno previste dal maxi-emendamento, perche' troppo al di sotto delle reali necessita' di sviluppo delle regioni del Sud. Gli ultimi fatti, poi, dimostrano come il governo continui a mettere delle toppe. Un metodo questo che non solo non porta a nulla dal punto di vista della sostanza, ma che non mi sembra nemmeno tanto rispettoso di questioni drammatiche come quella del Mezzogiorno''.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 16:00)

 

GRILLO, AIUTI ARMATORI PASSAGGIO OBBLIGATO

GENOVA - Il presidente della commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato, Luigi Grillo, ritiene che la concessione degli sgravi contributi per le imprese amatoriali sia ''un passaggio obbligato''. ''Se la Camera - ha detto, a margine del varo della nave Costa Fortuna - non riuscira' a trovare la copertura, faremo di tutto in Senato soprattutto nella commissione trasporti affinche' questo emendamento possa essere approvato''. ''E' assolutamente vitale per l' armatoria italiana - ha osservato Grillo - concedere questi sgravi per mettere i nostri armatori nelle stesse condizioni degli armatori che competono con il nostro paese: greci, inglesi e francesi. Sarebbe davvero inspiegabile se tutto questo non riuscissimo a farlo, sarebbe davvero inspiegabile perche' nel nostro paese si parla da tanto di autostrade del mare, di politica a favore del cabotaggio, si parla di intermodalita': tutte cose che non si possono realizzare se non si compiono atti coerenti e concreti per mettere le imprese armatoriali nelle stesse condizioni di quelle degli altri paesi europei''. Un appello al presidente Grillo e' stato rivolto anche dal presidente di Fincantieri, Corrado Antonini, affinche' il governo compia atti concreti per le attivita' marittime. ''Le cose diventeranno difficili - ha detto Antonini - se non ci saranno atti concreti da parte del governo, al di la' della buona volonta' di armatori e industria cantieristica''.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 15:25)

 

OK CAMERA A 30 MLN PER CREDITO IMPOSTA AL NORD

NON SARANNO 'INTACCATI' FONDI PER IL MEZZOGIORNO

 ROMA - Via libera dell'aula della Camera all'estensione, anche al nord Italia, del credito di imposta. La misura, approvata con il via libera a un sub emendamento al maxiemendamento del relatore, stanzia 30 milioni di euro. Ma - come precisava il viceministro Gianfranco Micciche' giorni fa, quando fu raggiunto l'accordo politico - non saranno intaccati gli stanziamenti per il Mezzogiorno che fanno parte di un fondo a parte.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 13:50)

 

OK A NORME SU LIMITI IMPEGNO E AMBIENTE

ROMA - La Camera ha approvato gli articoli 43 e 44 della finanziaria che stabiliscono, rispettivamente, interventi ambientali (regolamento attivita' istruttoria della commissione per le valutazioni di impatto ambientale) e i limiti di impegno per gli investimenti pubblici in alcuni settori , fra i quali l'edilizia scolastica e i giochi olimpici invernali Torino 2006. Per il 2003 i limiti di impegno sono di 20,140 mln di euro per il 2003 e 145 mln per il 2004.

 

VOLONTE', SU FONDAZIONI FORSE MODIFICHE SENATO

ROMA - La materia 'Fondazioni' potrebbe essere ulteriormente ''approfondita'' nel corso dell'esame a Palazzo Madama che parte la prossima settimana. Lo ha detto il capogruppo dell'Udc a Montecitorio, Gianluca Volonte', spiegando che in ogni caso gia' con l'emendamento arrivato ieri ''sono state accolte alcune delle modifiche che avevamo proposto. Spero sia un primo passo di avvicinamento tra le posizioni sbagliate che il Governo aveva in precedenza e le esigenze delle Fondazioni che hanno contribuito allo sviluppo del Paese''. Si tratta dunque di ''un passo avanti'' anche se - sottolinea Volonte' - le posizioni all'interno della maggioranza, e in particolare con la Lega, restano ''diverse''. In Senato infine ''Si potrebbe approfondire meglio la materia, come, ad esempio, i settori rilevanti che potrebbero essere cambiati''.

 

VIA LIBERA A BLOCCO ASSUNZIONI P.A.

ROMA - Approvato dall'Aula di Montecitorio l'art.24 della finanziaria che razionalizza l'organico nella Pubblica Amministrazione e stabilisce il blocco delle assunzioni per il 2003, oltre che un'ulteriore riduzione per i due anni successivi.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 13:25)

 

VIA LIBERA A NORME FINANZIAMENTO ALTA VELOCITA'

ROMA - Via libera della Camera all'art. 41 della finanziaria che definisce i finanziamenti per l'alta velocita' ferroviaria e le competenze di Infrastrutture spa .

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 13:15)

 

FINI, CHIUDEREMO I LAVORI OGGI (Parte2°)

TORINO - A proposito delle critiche sollevate dagli industriali sulla riduzione nella Finanziaria delle risorse per le infrastrutture, Fini ha replicato: ''La legge finanziaria conferma gli impegni che sono stati presi dal governo, in particolare per alcune grandi infrastrutture delle quali l' Italia ha una necessita' vitale anche per competere in ambito comunitario. Capisco le ragioni di chi dice che quello che fa la Finanziaria non e' sufficiente, ma bisogna tenere conto che nell' ambito della politica del governo anche questa Finanziaria non puo' essere che un passaggio. Il nostro infatti - ha detto ancora Fini - non e' un governo che si muove in un ottica di breve respiro, ma ha la ragionevole presunzione di governare per l' intera legislatura e quindi distribuisce nel quinquennio gli interventi che ha in mente di fare''. Fini ha poi aggiunto di condividere la valutazione, fatta in particolare dalle autonomie locali, ''sulla necessita' di coniugare una riforma importante, storica quale quella relativa alla riforma del capitolo quinto della Costituzione, con il capitolo riformista che va sotto il titolo di Federalismo fiscale. Perche' trasferire unicamente competenze senza definire il trasferimento delle risorse o le modalita' di reperimento delle risorse, rischia di trasferire da un lato delle impopolarita' e di mettere in molti casi le autonomie nelle condizioni di non fronteggiare gli impegni assunti nei confronti dei cittadini''. ''La discussione sulla riforma dell' articolo 119 - ha concluso - non e' piu' rinviabile. Mi auguro che non riguardi solo chi governa a livello nazionale o le varie autonomie, ma tutto il mondo politico, imprenditoriale e sociale perche' e' la grande questione del prossimo futuro''.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 13:00)

 

OK AD ARTICOLO SU INCENTIVI IMPRESE

ROMA - Passa l'articolo della Finanziaria (il 40) che piu' ha fatto discutere le parti sociali: quello relativo alla trasformazione di parte dei contributi a fondo perduto in mutui a lungo termine. Dalla norma con il maxi-emendamento del governo sono state stralciate le agevolazioni previste dalla 488 che di fatto rimangono incentivi a fondo perduto. Via libera di Montecitorio anche all'art.38 sul fondo rotativo per la progettualita', cio' per favorire la realizzazione dei progetti per la costruzione di opere.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 12:45)

 

SI' CAMERA A CONTRIBUTO 150 EURO PER DECODER

75 EURO PER INTERNET IN BANDA LARGA, LIMITE SPESA 20 MLN

ROMA - Un contributo per l'innovazione tecnologica: 150 euro per chi vuole passare alla tv digitale (persone fisiche, pubblici esercizi e alberghi) e 75 euro per passare ad Internet in banda larga sia per gli utenti singoli che per le societa'. L'Aula della Camera ha dato l'ok ad un sub-emendamento del governo che introduce questi incentivi. Il limite di spesa complessivo e' di 20 mln di euro. Per quanto riguarda la banda larga, ''il contributo viene corrisposto mediante uno sconto di ammontare corrispondente - si legge nel sub-emendamento - praticato sull'ammontare previsto nei contratti di abbonamento al servizio di accesso a larga banda ad Internet, stipulati dopo il primo dicembre 2002''.

 

CAMERA, VIA LIBERA AD ART.22

ROMA - L'Aula della Camera ha approvato l'art.22 della Finanziaria che contiene norme sui flussi di tesoreria e dati di cassa.

 

FINI, CHIUDEREMO I LAVORI OGGI

TORINO - ''Non credo che siano questioni politiche rimaste sul tappeto. Ci sono tutte le condizioni, compatibilmente con il regolamento della Camera e con la mole degli emendamenti presentati, per raggiungere l' obiettivo di chiudere i lavori per la Finanziaria oggi''. Lo ha detto il vice presidente del Consiglio, Gianfranco Fini ad una conferenza stampa a Torino.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 11:50)

 

GOVERNO, NO DOPPIO INCARICO FONDAZIONI-BANCHE (Parte2°)

ROMA - I doppi incarichi non valgono anche per le banche controllate indirettamente mentre per le piccole fondazioni, e per quelle che operano in regioni a statuto speciale, si allungano i tempi per la cessione delle banche, da quattro a sette anni ''I soggetti che svolgono funzioni di indirizzo, amministrazione, direzione e controllo presso le fondazioni - e' scritto nell' emendamento presentato dal governo dopo le mediazioni di ieri all' interno della maggioranza - non possono ricoprire funzioni di amministrazione, direzione o controllo presso la Societa' bancaria conferitaria o altre societa' operanti nel settore bancario, finanziario o assicurativo in rapporto di partecipazione azionaria o di controllo con tale societa' bancaria conferitaria, ad eccezione di quelle non operanti nei confronti del pubblico, di limitato rilievo economico o patrimoniale''. In pratica non sara' possibile ricoprire incarichi di rilievo nelle fondazioni e nelle banche controllate, anche in via indiretta. Per le Fondazioni piu' piccole, con un patrimonio netto inferiore a 200 milioni di euro ''e quelle con sedi operative prevalentemente in regioni a statuto speciale'' diventano piu' ampi - da quattro a sette anni - i termini per la cessione del controllo degli istituti bancari.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 10:30)

 

GOVERNO, NO DOPPIO INCARICO FONDAZIONI-BANCHE

ROMA - No al doppio incarico tra Fondazioni e banche. Il governo ha presentato un emendamento alla finanziaria nel quale stabilisce il divieto di ricoprire doppie funzioni, con l' unica eccezione degli istituti ''che non operano nei confronti del pubblico, di limitato rilievo economico o patrimoniale''.

(Aggiornato il 11 Novembre 2002 ore 10:15)

 

30 milioni di euro per le arre del nord e fondi per rendere le scuole antisismiche

Finanziaria, presentato il maxi emendamento della maggioranza

Un pacchetto di modifiche che vale 143 mln di euro

Vale 143 milioni di euro il maxi emendamento presentato dal relatore di maggioranza alla Camera, Angelino Alfano. Molte le novità introdotte nella Finanziaria.

Fra i provvedimenti l'atteso allargamento alle aree svantaggiate del nord del credito di imposta per investimenti, nella misura di 30 milioni di euro all'anno fino al 2006, da reperire dal fondo di riserva del tesoro. il provvedimento deve pero' avere l'approvazione dell'Unione europea.

Previsti anche fondi per l'adeguamento degli edifici scolastici ai pericoli sismici. I fondi sono calcolati nel 30% del fondo rotativo per la progettualità, istituito presso la cassa depositi e prestiti, dall'art. 38 della finanziaria ora al voto della camera. il 60% del fondo resta riservato alle aree depresse del territorio nazionale e il 10% alle opere comprese nel programma di infrastrutture strategiche non comprese nelle aree depresse.

Slitta di tre anni il termine per la cessione delle quote di controllo delle banche da parte delle piccole fondazioni (quelle fino a 100 milioni di euro di patrimonio) e quelle con sedi operative nelle regioni a statuto speciale.

Il maxiemendamento non prevede la proroga a tutto il 2003 degli sgravi fiscali (pari al 36%) per le ristrutturazioni edilizie. Lo sgravio è indicato, in Finanziaria, solo fino al 30 giugno 2003. La modifica potrebbe però arrivare il senato.

Non cambia il bonus occupazione contenuto nel maxiemendamento e non sono previste norme che consentirebbero un aumento dell'utilizzo di questo strumento per i bisogni delle aree del nord (attraverso una modifica dello sconto previsto per l' assunzione di ultra-45enni). Anche in questo caso modifiche non sono però escluse e - secondo quanto si è appreso - potrebbero essere presentate in seconda lettura in Senato.

(Aggiornato il 09 Novembre 2002 ore 18:40)

 

INDUSTRIALI NORD OVEST, NO TAGLI INFRASTRUTTURE

LUNEDI' CONVEGNO A TORINO ASSOCIAZIONI MILANO, GENOVA E TORINO

TORINO - Gli industriali del Nord Ovest lanciano un appello al governo: la Finanziaria confermi gli impegni per il finanziamento della grandi opere: ''Ridurre gli investimenti - dicono - significherebbe concorrere ad alimentare un circolo vizioso depressivo''. Ogni anno di ritardo costerebbe al Nord Ovest 3 miliardi di euro per mancata produttivita'. Di questa preoccupazione si faranno interpreti lunedi' a Torino i presidenti delle tre associazioni imprenditoriali del ''triangolo industriale'': Andrea Pininfarina, per Torino, Michele Perini, per Milano, e Stefano Zara, per Genova. Parteciperanno a un convegno che sara' concluso dal vicepremier Gianfranco Fini. L' appuntamento e' stato presentato oggi dal presidente dell' Associazione Trasporti e infrastrutture dell' Unione industriale torinese, Giuseppe Smeriglio, amministratore delegato della Tnt Traco. Smeriglio, alla presenza del sindaco di Torino Sergio Chiamparino (in visita alla Tnt Traco), ha annunciato la presentazione di una ricerca nella quale emerge che se fossero rispettati i tempi di realizzazione di tutti progetti infrastrutturali previsti (37 fra trafori, autostrade, valichi, ferrovie ad alta velocita'), a fronte di un costo di 37 miliardi di euro, in un decennio si avrebbe un beneficio economico pari a 115 miliardi di euro, di cui 25 per una maggior efficienza nei trasporti e nella logistica e 90 per l' incremento del Pil indotto dalla costruzione delle grandi opere. Piemonte, Lombardia e Liguria realizzano il 32% del pil nazionale, il 45% dell' intero interscambio italiano con l' estero e hanno un milione di imprese: ''Nel Nord Ovest - ha fatto notare Smeriglio - la dotazione di infrastrutture per la mobilita' e' analoga a quella media italiana, eppure vi transita il 25% in piu' di attivita' economica e il 50% in piu' di produzione industriale''. Ci sono una crescente congestione delle arterie fondamentali con una crescita dei costi della logistica, che incide per il 10-12% del valore finale del prodotto. ''Ci troviamo - ha sostenuto Smeriglio - di fronte a un vero e proprio collo di bottiglia''. La preoccupazione piu' grande riguarda la linea ad alta velocita' ''Transpadana'' che, partendo da Barcellona dovrebbe arrivare a Kiev attraverso la pianura Padana: nel '96 fu inserita fra le ''priorita' dal Parlamento europeo. I ritardi potrebbero favorire un altro ''corridoio'' ferroviario: quello che dall' Alsazia collegherebbe Vienna, tagliando fuori dal ricco traffico di merci e persone il Nord d' Italia. Smeriglio ha ricordato che un anno fa, proprio a Torino, ''il ministro Lunardi aveva presentato un piano di investimenti che prevedeva un volano di 236 mila miliardi per il Paese: trascorso un anno pero' si assiste a un' inversione di tendenza''.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 17:00)

 

ERRANI, VOGLIAMO ATTI CONCRETI

LE REGIONI NON VENGONO MESSE IN CONDIZIONE DI OFFRIRE SERVIZI

ROMA - ''Nell'attuale quadro della finanziaria le regioni continuano a non essere messe nella condizione di offrire servizi fondamentali ai cittadini e di rispettare le competenze che con la Bassanini sono state loro attribuite. A questo punto vogliamo atti concreti''. Lo ha detto il vice presidente della conferenza dei presidenti delle regioni, Vasco Errani uscendo da Palazzo Chigi dopo l'incontro con il governo sulla finanziaria.

 

AN, SU FONDAZIONI RIANNODARE FILI DIALOGO

I NODI:PROROGA TEMPI STATUTI,INCOMPATIBILITA' AMMINISTRATORI

 ROMA - ''La possibilita' di intervenire nella legge finanziaria sul tema delle fondazioni bancarie e' un fatto positivo'' e ''il governo deve riannodare i fili di un dialogo indispensabile per la modernizzazione del Paese''. E' quanto affermano i parlamentari di An, Stefano Saglia, Alberto Giorgetti e Antonio Pepe che nei giorni scorsi avevano proposto un emendamento con la proroga di tre anni del controllo delle Fondazioni bancarie sulle banche. ''I nodi da sciogliere ~ sostengono i parlamentari ~ sono: le incompatibilita' degli amministratori, la proroga dei tempi di adeguamento degli statuti nelle piccole fondazioni e la garanzia di professionalita' delle persone individuate da enti locali e societa' civile. Risolverli definitivamente e' un imperativo non piu' rinviabile''. Sulla destinazione dei fondi, i tre deputati di An ritengono che ''le fondazioni possano essere decisive sulle opere pubbliche, sulla ricerca e negli interventi sul fronte della solidarieta'''.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 16:30)

 

EMENDAMENTO BIPARTISAN PER RICERCA CONTRO CANCRO

DETRAZIONI FISCALI PER DONAZIONI DI PRIVATI E AZIENDE

ROMA - Fino a 2 mila euro per le persone fisiche e fino a 50 mila euro per le aziende da detrarre dall'imponibile: sono le cifre contenute in un emendamento bipartisan che introduce il beneficio fiscale per quanti vorranno offrire una donazione per la ricerca contro il cancro. L'emendamento dovrebbe oggi giungere in aula e' stato presentato da Raffaele Costa (Fi), Giuseppe Petrella (Ds) e Giulio Conti (An). L'emendamento ha gia' subito un primo percorso accidentato: prima approvato in Commissione Affari Sociali ha poi subito una bocciatura da parte della commissione Bilancio per poi essere presentato in Aula ed essere rifiutato. Dopo un ricorso la norma e' finalmente destinata all'esame dell'assemblea e ora i firmatari sperano nell'appoggio di tutti gli schieramenti per far passare, hanno spiegato, una disposizione gia' in vigore nella maggior parte dei paesi occidentali. Le erogazioni liberali che otterranno il beneficio fiscale, ha precisato Costa, potranno essere devolute direttamente o indirettamente ai laboratori universitari, ospedali o istituti e spettera' al Ministero della Sanita' e al Ministero della Universita' vegliare sulla regolarita' della gestione di queste donazioni e sulla serieta' di chi le riceve. L'obiettivo, ha spiegato Petrella, e' quello di ridurre la distanza fra Italia e altri paesi avanzati nella disponibilita' di fondi per la ricerca e di, ha aggiunto Conti, dare respiro ai progetti gia' avviati in Italia che possono ora contare su disponibilita' molto limitate.

 

ERRANI, NETTAMENTE INSODDISFATTO

ROMA - Il vicepresidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni, Vasco Errani, al termine della riunione con il Governo a Palazzo Chigi, ha confermato per l' ennesima volta un giudizio negativo e si e' detto ''nettamente insoddisfatto'' sui risultati ottenuti dal confronto col Governo. Sostanzialmente, per Errani, sono stati fatti solo piccoli passi avanti, ma non e' giunto dal Governo alcun cambiamento di rotta sostanziale. Al termine della riunione,mi presidenti delle Regioni, sempre a Palazzo Chigi, pare si siano riuniti per decidere una posizione comune che - sempre secondo quanto si apprende - non sarebbe cosi' diversificata perche' tra i presidenti del Polo ce ne sarebbero alcuni che non considerano le aperture del Governo soddisfacenti.

 

LA LOGGIA, FATTI PASSI AVANTI

ROMA - Il ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia, al termine dell' incontro con i presidenti delle Regioni sulla finanziaria, conclusosi da poco a Palazzo Chigi, ha dichiarato che nel corso della riunione sono stati fatti ''diversi passi avanti''. Il ministro ha percio' detto che il ''bilancio si puo' definire sostanzialmente positivo. Con l' incontro di oggi - ha proseguito il ministro - siamo arrivati ad un punto; ora va rispettata l' autonomia del Parlamento''. La Loggia, entrando piu' nello specifico dell' incontro, ha detto che sulla sanita' e sull' accordo dell' 8 agosto sono stati fatti passi avanti e il Governo avrebbe accolto sostanzialmente la richiesta delle Regioni sul pregresso. Il ministro, a tale proposito, ha sostenuto che nei prossimi giorni dovrebbero essere compiuti gli adempimenti necessari. Il ministro ha poi aggiunto che sono stati accolti su altri argomenti gli emendamenti a costo zero. Secondo La Loggia, le Regioni hanno dato dell' incontro valutazioni diverse: ''I governatori del centrosinistra si sono dichiarati insoddisfatti, mentre quelli del centrodestra sono piu' possibilisti. Le risorse - ha concluso - sono quelle che sappiamo. Abbiamo fatto quello che potevamo''.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 16:00)

 

VERSO SLITTAMENTO MAXIEMENDAMENTO

POTREBBE ESSERE PRESENTATO DOMANI

ROMA - Si va verso uno slittamento a domani mattina per la presentazione del maxiemendamento da parte del relatore alla finanziaria Angelino Alfano. E' quanto si apprende in ambienti della maggioranza. Uno dei temi piu' importanti del maxiemendamento dovrebbe essere quello relativo alle agevolazioni per gli investimenti nelle aree svantaggiate.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 15:45)

 

DS, +200 MLN PER LA PROTEZIONE CIVILE

SERVONO A PREVENZIONE ANTISISMICA

ROMA - Un incremento delle risorse per la protezione civile pari a 200 milioni di euro, piano straordinario per la messa in sicurezza degli uffici pubblici e previsione delle risorse necessarie per la ricostruzione nelle zone terremotate. Sono alcune delle proposte dei Ds per la Finanziaria in merito alla prevenzione antisismica e la sicurezza del territorio. I Ds - riporta una nota - ribadiscono anche il loro ''no'' a qualsiasi condono edilizio e chiedono di considerare gli interventi per la sicurezza delle scuole (stimati dall'Anci in circa 3 miliardi di euro) come ''prioritari nella programmazione delle opere pubbliche''. Per quanto riguarda la difesa del suolo, i Ds chiedono piu' risorse (+400 mln euro) per la prevenzione del rischio idrogeologico, mentre per quanto riguarda i terremoti l' ''adeguamento entro 60 giorni della mappa del rischio sismico sull'intero territorio nazionale''. Tra i punti da inserire nella Finanziaria - conclude la nota dei Ds - oltre la proroga delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione di abitazioni ed edifici privati, anche agevolazioni ''permanenti'' per gli interventi di prevenzione antisismica.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 15:20)

 

DEL BARONE (FNOM) TASSA 5000 EURO E' BALZELLO

ROMA - Il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Giuseppe Del Barone, e' contrario all'emendamento alla Finanziaria sulla tassa annuale di 5000 euro per i medici che decidano di non avere vincolo di esclusivita' con il servizio sanitario nazionale. ''Parlare di sconcerto e' poca cosa - ha dichiarato in una nota Del Barone - in quanto il pagamento alle ASL o alle Aziende ospedaliere di appartenenza da parte dei medici lo considererei un balzello a dir poco paradossale''. Del Barone non ritiene etico ''ridurre la questione della liberalizzazione della professione ad un fatto meramente economico che, peraltro, determinerebbe ulteriori ingiustizie tra i medici interessati in rapporto al tipo e alla quantita' di prestazioni private svolte dagli stessi''. ''Mi auguro - ha concluso - che l'emendamento venga bocciato in sede di votazione''.

 

FARMACI, PIU' ALTO (DA 5% A 6,8%) TAGLIO PREZZI (Parte2°)

ROMA - L'emendamento prevede anche modifiche, favorevoli per i farmacisti, sugli sconti dei medicinali che devono al Ssn: si eliminano cioe' gli aumenti di sconto previsti dalla Finanziaria per i farmaci con prezzo fino a 103,29 euro (200.000 lire); mentre ad una nuova fascia di farmaci il cui prezzo e' superiore a 154.94 euro (300.000 lire) si applica uno sconto del 19% .

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 14:45)

 

VEGAS,INAMMISSIBILE PROPOSTA FARMACI? NON ESISTE

ROMA - Si profila un dibattito serrato sull'emendamento del relatore, Angelino Alfano, relativo al prezzo dei farmaci. Il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato infatti che c'e' un problema di inammissibilita' per la proposta di modifica. ''Non esiste che sia inammissibile'', ha replicato il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas. Questo ulteriore 'nodo' dovrebbe comunque essere rapidamente sciolto perche' e' attualmente all'esame del comitato dei nove della commissione Bilancio.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 14:30)

 

COMINCIATO INCONTRO GOVERNO-REGIONI

ROMA - E' cominciato a Palazzo Chigi l' incontro tra i presidenti delle Regioni e il Governo per affrontare, dopo la rottura di ieri, l' emendamento alla finanziaria riguardante gli Enti locali. All' incontro partecipano, oltre al ministro Giulio Tremonti, il ministro Bossi, il ministro La Loggia e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Della delegazione degli Enti locali fanno parte, oltre a Enzo Ghigo, presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni, D'Ambrosio (Marche), Lorenzetti (Umbria), Storace (Lazio), Errani (Emilia Romagna), Formigoni (Lombardia) e Iorio (Molise), oltre a numerosi assessori.

 

FARMACI, PIU' ALTO (DA 5% A 6,8%) TAGLIO PREZZI

LO PREVEDE UN EMENDAMENTO DEL RELATORE

 ROMA - Passa dal 5% al 6,8% , dal prossimo primo gennaio, il taglio dei prezzi dei farmaci a carico del servizio sanitario nazionale. Lo prevede un emendamento del relatore alla finanziaria Angelino Alfano. Sono esclusi i farmaci con prezzo di vendita inferiore a 5 euro e quelli rientranti in una particolare tipologia (emoderivati estrattivi e da Dna ricombinato)

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 14:10)

 

FP CGIL, NO A TASSA MEDICI

''TASSA CELA ELEMENTO DI GRAVITA' FUNZIONAMENTO SSN''

ROMA - Il Segretario Nazionale FP CGIL Carlo Podda e' fermamente contrario all'ipotesi di un contributo da versare alla Asl per la non esclusivita' del rapporto di lavoro dei medici. ''L'idea di tassare con un contributo di 5000 euro la libera professione dei medici - spiega in una nota - in realta' cela un elemento di gravita' assoluta per il funzionamento delle SSN: la fine decretata dell'esclusivita' del rapporto di lavoro''. Per Podda cio' significa che ''i medici potranno tornare a lavorare sia per il servizio pubblico che per la concorrenza privata, con gli inevitabili conflitti di interesse che ne derivano e anche i disastri sul terreno dell'efficienza dei servizi''. In piu', per Podda, l'applicazione di tale proposta ''renderebbe priva di senso , sul terreno della spesa pubblica, l'indennita' prevista per i medici che hanno un rapporto esclusivo di lavoro, che costa alle casse regionali 3500 miliardi di vecchie lire. Podda dichiara infine che, ''sul terreno contrattuale, il sindacato inevitabilmente chiedera' un'indennita' di valore confrontabile per tutto il personale delle professioni sanitarie del comparto (infermieri, tecnici, ecc.) in quanto era gi previsto nei contratti dei medici e del comparto che, senza l'esclusivita' del rapporto di lavoro, quelle lire tornassero a disposizione della contrattazione''. ''E' del tutto evidente - conclude Podda - che la nostra azione di contrasto sara' netta, visibile e forte''.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 12:45)

 

CREDITO IMPOSTA; MICCICHE',SPERO NON SIA ESTESO

ALLARGAMENTO A NORD COSTEREBBE A SUD 30 MLN EURO

ROMA - E' ancora lontana l'intesa nella maggioranza sulla questione dell'allargamento alle aree svantaggiate del nord delle agevolazioni previste per gli investimenti, una modifica della finanziaria richiesta dalla Lega Nord. ''Auspico che l'allargamento del credito di imposta non si estenda al nord e che non sia cambiata l'impostazione definita con la sottoscrizione del Patto per l'Italia - ha detto il vice ministro dell' Economia Gianfranco Micciche' a margine dei lavori alla Camera, dove fra un po' incontrera' i capigruppo della maggioranza - La Lega ha un'altra idea e vedremo nel corso della riunione come risolvere la questione''. La richiesta della Lega ''costerebbe al sud 30 milioni di euro. A tanto, infatti, corrisponde il 10% delle risorse complessive previste dal fondo per le agevolazioni che e' di 300 milioni''. La richiesta della Lega e' infatti che per gli investimenti nelle aree svantaggiate del nord ci siano agevolazioni, sotto forma di credito di imposta, pari al 10% del fondo. ''Se si arrivasse ad un'intesa di questo genere - ha spiegato Micciche' - la modifica dovrebbe passare al vaglio di Bruxelles, che ha approvato le agevolazioni solo per il sud. Inoltre verrebbe stravolto il Patto per l'Italia, e le parti sociali hanno ragione a protestare''. Micciche' ha quindi confermato che in caso venga accolta la richiesta della Lega, questa ''dovra' essere sottoposta alle parti sociali che quindi dovranno essere riconvocate''. Non ci sarebbe invece problema, secondo Micciche', per l'estensione del bonus occupazione. La Lega non sembra pero' voler tornare sui propri passi. ''Non vedo allora di cosa abbiamo parlato finora'', ha detto il presidente della commisione Bilancio Giancarlo Giorgetti ai giornalisti, confermando che quella dell'allargamento delle agevolazioni al nord e' una questione ''pregiudiziale''. Per la presentazione del maxiemendamento del relatore, c'e' dunque ancora questo nodo da sciogliere.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 12:30)

 

PUBBLICO IMPIEGO,RISCHIO SCIOPERO IL 6 DICEMBRE (PARTE2°)

 ROMA, 8 NOV - La protesta e' legata ai soldi stanziati nella Finanziaria per la contrattazione. ''Nel maxiemendamento alla finanziaria - spiega Rino Tarelli, segretario generale Fps-Cisl - c'e' un articolo che riguarda i soldi che dal 1997 sono stati stanziati per la contrattazione. Senza dire niente a nessuno, Tremonti ha dimezzato quei soldi. Ora o l'emendamento viene cassato, o romperemo la trattativa e inizieremo unitariamente azioni di lotta. Su questi soldi - continua Tarelli - c'e' un vincolo, quello della contrattazione, ribadito anche da Berlusconi che ha vietato ai ministri di legiferare in materia contrattuale. Probabilmente Tremonti non legge neanche le circolari del governo'', conclude Tarelli, che definisce l'emendamento ''un atto di pirateria inaccettabile''. Conferma dell'agitazione viene anche da Cgil e Uil. Secondo Laimer Armuzzi della Fp-Cgil, quella del 6 dicembre e' una data possibile per la mobilitazione se il governo non ritirera' l'emendamento; e anche per Antonio Foccillo, segretario confederale della Uil, i sindacati hanno effettivamente intrapreso ''una azione di minaccia'' contro il blocco dei fondi previsto in Finanziaria. Un ulteriore sciopero contro la legge finanziaria ''che uccide sanita' e scuola'' sara' infine proclamato - ma con modalita' separate - da Cub, Cobas e Rdb, che protestano anche contro l'accordo sul pubblico impiego raggiunto lo scorso 4 febbraio.

 

STORACE, SPERO SI SANINO INCOMPRENSIONI

ROMA, 8 NOV - ''Quella di ieri appare come una rottura ma il fatto che oggi si torni a dialogare spero possa sanare le incomprensioni di queste ultime settimane''. Lo ha detto il presidente delle Regione Lazio Francesco Storace poco prima dell'incontro dei presidenti delle Regioni con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. ''Noi rappresentiamo le istituzioni - ha chiarito Storace - e vogliamo sapere dal governo che cosa succede''. Alla domanda dei cronisti se fosse ottimista, Storace ha risposto: ''No, sono realista''.

 

PUBBLICO IMPIEGO,RISCHIO SCIOPERO IL 6 DICEMBRE

CGIL, CISL E UIL: RITIRARE EMENDAMENTO SU CONTRATTAZIONE

 ROMA - Sciopero in vista il prossimo 6 dicembre per i dipendenti del pubblico impiego. I sindacati di categoria sono pronti ad inaugurare una nuova stagione di lotta se il governo non ritirera' dal maxiemendamento alla finanziaria l'articolo che blocca i fondi sulla contrattazione integrativa. La minaccia dello sciopero - la proclamazione ufficiale ancora non c'e' stata - viene da tutti e tre i sindacati confederali attualmente impegnati nella trattativa per il rinnovo del contratto nazionale.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 11:30)

 

REGIONI INCONTRANO A PALAZZO CHIGI TREMONTI

ROMA - I presidenti delle Regioni incontreranno questa mattina a Palazzo Chigi il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, dopo che ieri un primo confronto sull'emendamento alla finanziaria era fallito. L'incontro e' stato fissato per mezzogiorno, subito dopo il Consiglio dei ministri che dovrebbe aver valutato le richieste avanzate dai governatori. Ieri la rottura tra Governo e Regioni era giunta dopo un lungo incontro tra le parti che aveva visto la mediazione del ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia. Questi al termine della riunione era stato molto critico con le Regioni, le quali non avevano apprezzato la disponibilita' del Governo e avevano preteso - ha detto il ministro La Loggia - risposte immediate. Dopo la rottura con Tremonti le Regioni hanno disertato nel pomeriggio di ieri la conferenza Stato-Regioni e la conferenza unificata all'interno della quale si e' svolto anche un incontro dei Comuni con i vertici aziendali della Fiat.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 11:10)

 

IN ARRIVO OGGI MAXIEMENDAMENTO RELATORE

COMPRENDERA' ANCHE REVISIONE NORME SU FONDAZIONI

ROMA - Un incontro di maggioranza durato fino a tarda serata ha consentito la messa a punto del maxiemendamento del relatore alla finanziaria Angelino Alfano (Fi) che probabilmente sara' presentato oggi, dopo un incontro con il vice ministro dell'Economia Gianfranco Micciche'. Non e' esclusa la partecipazione del ministro Tremonti. Il maxiemendamento, che e' ora all'esame del ministero e del Ragioniere generale dello stato Vittorio Grillo, dovrebbe contenere i provvedimenti per il credito d'imposta e il bonus occupazione e recepire l'accordo con la Lega per l'estensione delle agevolazioni alle aree svantaggiate del nord. Ma il maxiemendamento raccogliera' anche altri provvedimenti della maggioranza, dall'estensione delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie alle revisioni delle norme sulle fondazioni bancarie.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 10:50)

 

CNA EDILIZIA, CON 36% EMERSE 36.000 IMPRESE

ARTIGIANI CRITICANO POLITICA GOVERNO

TORINO - Grazie agli sconti fiscali del 36% sulle manutenzioni edili sono emerse circa 35.000 imprese e sono stati creati tra i 75.000 e gli 85.000 posti di lavoro. Lo sostengono i segretari nazionali delle associazioni edili della Cna, Anse e Assoedili, che criticano la finanziaria 2003. ''Non si capisce - osservano Pesaro e Giorgini che domani interverranno al Salone torinese Restructura - perche' il governo voglia prorogare per soli sei mesi gli sconti fiscali del 36% e ridurre a 40.000 euro il tetto massimo di spesa agevolabile, quando questa manovra ha sortito negli ultimi anni effetti molto positivi per il mercato e per il fisco''. Gli artigiani edili sostengono che ''l'utilizzo di questa opportunita' e' andata crescendo negli anni anche nel Mezzogiorno e lo sconto fiscale del 36% sta diventando un punto di riferimento per le famiglie torinesi''. Secondo l'elaborazione Cna di dati del Ministero dell'Economia e dell'Agenzia delle Entrate, nel 2002 gli interventi di manutenzione per i quali viene richiesta l'agevolazione si dovrebbero attestare a quota 360.000 (+14,7% rispetto al 2001), portando a 1.450.000 il totale del periodo 1998-2002. Nello stesso arco di tempo e' aumentato il numero delle imprese del settore delle costruzioni: il saldo fra iscrizioni e cancellazioni che nel 1996 era di circa 5.000 imprese, e' raddoppiato nel 1998 e triplicato nel 2001: ''un trend che dimostra inequivocabilmente - sostengono gli artigiani edili - che lo sconto fiscale sulle manutenzioni ha prodotto una emersione di chi prima operava in nero''.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 18:15)

 

ACCANTONATO SGRAVIO IRPEF PER EDITORIA (Parte3°)

ROMA - ''I quotidiani sono in calo per quanto riguarda la pubblicita' e la vendita - ha spiegato Egidio Sterpa primo firmatario dell'emendamento - il costo del lavoro e' molto alto. Nelle aziende di solito il costo del lavoro e' del 20-40 per cento, nelle aziende editoriali arriva al 76 per cento. Per la struttura stessa di queste aziende l'Irap grava enormemente'' Per questo, ha aggiunto l'esponente di Forza Italia, si propone abolizione dell'Irap, cosa che ''porterebbe una sottrazione dal punto di vista fiscale di pochi miliardi di lire''. ''Un paese che non presta attenzione ai giornali, alla carta stampata - ha aggiunto - che sono un mezzo per l'educazione alla liberta', e' un paese che non ha un futuro dal punto di vista democratico e liberale''. ''Ho dato sguardo al maxiemendamento: ho trovato che si prevedono fino a 60 mld di lire per contributi per l'accesso alla banda larga di Internet, perche' non pensare a poche decine di milioni per la carta stampata?''.

 

ACCANTONATO SGRAVIO IRAP PER EDITORIA (Parte2°)

ROMA - Il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas ha spiegato, intervenendo in Aula, che la copertura dell'emendamento che estende lo sgravio del costo del lavoro per l'Irap alle imprese editoriali (pari a 60 milioni di euro) prevede ''una diminuzione della somma a disposizione del fondo per gli ammortizzatori sociali, che verrebbe decurtato dell'8%. Questo per il governo non e' accettabile '', ha sottolineato. Vegas ha precisato che ''il governo condivide il fine dell'emendamento ma non il mezzo'' e ha aggiunto che dall'esecutivo c'e' attenzione sui problemi del settore editoria tanto che ''sono state stanziate per la legge editoria la stessa quantita' di risorse dell'anno scorso, a differenza di altri settori dove invece sono state decurtate''. La soluzione e' stata quella di accantonare l'emendamento. Scelta che pero' non risolve il problema secondo il relatore Giancarlo Giorgetti (Lega): ''Per questo problema come per altri che registrano un interesse trasversale tra maggioranza e opposizione c'e' un problema comune, quello di reperire le risorse. Soddisfare tutte queste richieste non sara' semplice, alla fine ci sara' una risposta negativa''.

 

INTESA MEDICA, SI' EMENDAMENTO MA CON RISERVA

ROMA - L'Intesa Medica (ANPO ~ CIMO ASMD - CISL MEDICI) ritiene ''percorribile l'iter parlamentare'' dell'emendamento alla Finanziaria sugli aspetti economici e normativi dell'esclusivit di rapporto dei medici del SSN, presentato dalla maggioranza. L'Intesa Medica si riserva tuttavia di approfondirne contenuti e giudizi non appena il testo sara' approvato nella prima lettura parlamentare e nella sua definita stesura. ''Pur di avere la liberta', i medici sono anche disposti a pagare ulteriori costi economici, che sono stati loro imposti dai precedenti Governi, con la connivenza di alcuni sindacati fortemente ideologizzati'', ha affermato Stefano Biasioli, presidente Nazionale della CIMO ASMD. Secondo Raffaele Perrone Donnorso, Presidente dell'ANPO ''La reversibilita' dell'opzione dell'esclusivit di rapporto e le rimosse penalizzazioni normative ridanno dignita' al primariato e alla professione''. Per Giuseppe Garraffo, segretario generale della Cisl medici ''il tempo pieno e l'esclusivita' di rapporto dei medici ne escono rafforzati, sia come scelta strategica, sia come valore economico, e si apre, nel contempo, la tanto attesa reversibilita' dell'opzione, a condizioni che non penalizzano economicamente ne' la maggioranza dei medici, ne' le aziende del SSN. L'importante e' che passi il principio della reversibilita' dell'opzione: a pagare e morire c'e' sempre tempo''.

 

CAPRIOLI (FIM), SITUAZIONE GRAVE,SOSPENDERE AVVIO CIGS

ROMA - Sospendere immediatamente le procedure avviate per la cassa integrazione straordinaria e avviare un negoziato vero con la Fiat e il Governo: il segretario generale della Fim-Cisl Giorgio Caprioli si dice preoccupato per la situazione della casa automobilistica torinese e chiede al Governo di pronunciarsi in tempi brevissimi. ''La situazione e' grave - ha detto dopo l'incontro con l'azienda e il Governo - il piano e' peggiore di quello che conoscevamo. La Fiat ci ha fatto capire che solo per 4.000 lavoratori ci sono possibilita' di rientro e non garantisce neanche quelle. Se il Governo dicesse che il piano va bene sarebbe molto grave''. Caprioli ha detto che a domanda diretta sui conti i rappresentanti della Fiat hanno risposto che prevedono una perdita a fine anno di due miliardi di euro. ''Chiediamo che il Governo si pronunci presto - ha concluso Caprioli - ma che anche la famiglia Agnelli si assuma la sua responsabilita' per il rilancio di Fiat auto''.

 

FIORONI, INACCETTABILE QUESTA CONTRORIFORMA

NORME SU MEDICI E AZIENDE SENZA CONCERTAZIONE

 ROMA - Il presidente dell'Anci-Federsanita' (la sigla che rappresenta le aziende ospedaliere) Giuseppe Fioroni ha definito sconcertante la scelta del Governo di modificare in modo sostanziale l'impianto della riforma sanitaria attraverso la legge finanziaria. ''Le implicazioni - ha aggiunto Fioroni - sono dirette per le Regioni, i Comuni e i cittadini. La scelta e' stata quella di andare avanti senza il concerto della conferenza unificata Stato-Regioni. Si tratta di un processo che tende a trasformare le Regioni e i Comuni in liquidatori del Servizio sanitario nazionale, arrecando danni ai cittadini e ai malati''. In particolare Fioroni si e' riferito al provvedimento che punisce i direttori delle aziende sanitarie che non riescono a mantenere il pareggio di bilancio attraverso il loro licenziamento e la proposta formulata in un emendamento della maggioranza di modificare il rapporto di lavoro dei medici che verranno tassati con cinquemila euro l'anno se decideranno di lavorare fuori dalla struttura nella quale operano.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 18:00)

 

ERRANI, NON CERCHIAMO SCONTRO CON GOVERNO

ROMA - ''Abbiamo assunto questa posizione che non fa piacere nemmeno a noi, non cerchiamo lo scontro col governo''. Cosi' il vice presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni Vasco Errani ha spiegato la posizione assunta dai governatori dopo il fallito incontro sulla finanziaria col ministro Tremonti. ''Abbiamo dovuto constatare - spiega Errani - una non risposta ai nostri emendamenti su una finanziaria che abbiamo piu' volte e a chiare lettere definito insostenibile per le Regioni. E' per questo che siamo stati costretti ad assumere un atteggiamento politico forte''.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 17:30)

 

SUD MENO RISORSE E PIU' INCERTEZZA

I CALCOLI DEL CENTRO STUDIO FONDATO DA VISCO E BERSANI

ROMA - Meno risorse rispetto al passato e la ridefinizione delle norme con meccanismi di stop all' accesso che di fatto tolgono alle imprese la certezza del beneficio. E' questa la valutazione che il centro studi Nens, fondato dai due ex ministri Ds, Vincenzo Visco e Pier Luigi Bersani, fa delle correzioni introdotte dal Governo con il maxi-emendamento sul Sud che - afferma ''non eliminano il taglio delle risorse''. Il Nens, in particolare, focalizza l' attenzione sulla 488, sul credito d' imposta per il Sud e sul bonus occupazione, sostenendo che ''le norme relative al Mezzogiorno contenute nel cosiddetto maxi-emendamento, ad un piu' attento esame, non sembrano tali da superare le ragioni di quelle proteste ne' mostrano coerenza con il ''Patto per l' Italia'' siglato dal governo con le organizzazioni delle imprese e dei lavoratori''. L' analisi dei finanziamenti per la 488 - riportata da Nens - mostra che dai 1.807 milioni di euro del 2001 e ai 1.839 del 2002 si scende a 950 milioni di euro nel 2003, ''con un decremento di circa il 50% delle risorse assegnate''. Ancora peggiori i dati finanziari dei bandi aperti che contabilizzano anche i cofinanziamenti comunitari, operanti fino a tutto il 2001. Le risorse sono cosi' scese da 2.735 milioni di euro del 2001 ai 950 del prossimo anno. Questo ha ovviamente un impatto sugli investimenti e l' occupazione prevista in base a questo strumento: la valutazione di Nens e' che i primi scenderanno da 10.367 milioni di euro dello scorso anno ai 3.524 milioni del 2003 mentre il numero dei posti creati passera dai 72.000 del 2001 ai 24.480 del prossimo anno. Per il credito d' imposta per il Sud - spiega il Nens - il maxiemendamento della finanziaria ''ha circoscritto i territori e i soggetti ammissibili, ridotto l' entita' dell' aiuto, introdotto adempimenti burocratici a carico delle imprese e meccanismi di controllo preventivo completamente assenti nell' impostazione originaria''. In particolare il limite di bilancio per la fruizione degli emendamenti, che era stato introdotto recentemente, scende da 870 nel 2003 e 1740 milioni di euro negli anni successivi a 734 milioni per ciascun anno dal 2003 al 2006. Sono poi introdotte limitazioni tra queste il fatto che ''e' ridotto il periodo di fruizione del credito d' imposta a soli due esercizi''. Cosi'''uno strumento nato con l' esplicito obiettivo della certezza, semplicita' e automaticita' dell' accesso alle agevolazioni e' diventato nel corso degli anni incerto nella fruizione e nell' ammontare dell' agevolazione, complesso e di difficile interpretazione, non piu' automatico''. Le stesse considerazioni vengono poi espresse sul bonus occupazione: ''le modifiche hanno ridotto sia la misura di aiuto, sia la certezza della fruizione dell' agevolazione''.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 17:10)

 

ULIVO; INUTILE E DANNOSA,E' PORNOGRAFIA FISCALE (Parte2°)

ROMA - Inoltre la manovra ''presenta misure illusorie finanziate con semplici partite di giro'', come le agevolazioni per le giovani coppie, ''finanziate con semplici partite di giro sottraendo risorse al fondo per le politiche sociali'', o promette operativita' di leggi di incentivo bloccando pero' i bandi. L'Ulivo propone dunque di ripristinare l'automaticita' delle procedure di incentivazione e rifinanziare gli interventi di incentivi per le imprese. Gli emendamenti dell'Ulivo spingono sul federalismo proponendo, tra l'altro, la compartecipazione permanente dei Comuni all'Irpef e la definizione di un unico livello complessivo della pressione fiscale per evitare un aumento della tassazione locale a seguito della riduzione del prelievo centrale. Per favorire la competitivita' destinano, tra l'altro, 200 milioni di euro all'anno, dal 2003 al 2005, al Fondo rotativo per l'innovazione tecnologica in aggiunta agli stanziamenti previsti per il Fondo unico per gli incentivi alle imprese. Per quel che riguarda la spesa sociale l'Ulivo chiede l'adeguamento delle risorse per il Fondo sanitario nazionale alla media dei Paesi europei, (7% del Pil) e per favorire la ricerca scientifica di aumentare la spesa fino all'1% del Pil nel 2005. La copertura finanziaria degli interventi dovrebbe essere individuata nell'innalzamento dal 4% al 6% dell'aliquota dello scudo fiscale e nel ripristinare l'imposta di successione sui grandi patrimoni. Altri fondi sono reperibili in Finanziaria dai fondi speciali per spese correnti e in conto capitale e dal fondo di riserva. I capigruppo dell'Ulivo (oltre a Violante e Castagnetti in conferenza sono intervenuti anche Marco Rizzo del Pdci, Roberto Villetti dello Sdi, Pino Pisicchio dell'Udeur) considerano, fra i limiti della finanziaria, il fatto che non ci sia nulla per l'emergenza terremoto e l'adeguamento dell'edilizia scolastica. Infine il relatore di minoranza per l'Ulivo Michele Ventura, ha commentato l'emendamento per gli enti locali definendolo ''una partita di giro che non risolve il problema: si danno risorse a comuni e comunita' montane, ma togliendole dal Fondo degli enti locali'' e restano 1,8 miliardi di euro in meno di risorse. ''Dal 2005 poi - ha concluso - la situazione sara' drammatica, perche' anche gli investimenti degli enti locali saranno conteggiati nel patto di stabilita' interno''.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 16:50)

 

CONFARTIGIANATO E CNA, DA PMI SPINTA PER RIPRESA

LO HANNO RIBADITO PETRACCHI E MALAVASI OGGI A TREMONTI

ROMA - La piccola impresa ed il lavoro autonomo hanno le potenzialita' per contribuire al superamento dell'attuale ciclo congiunturale e per avviare una nuova fase di crescita del Paese. Questo il senso di quanto ribadito quest'oggi al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, nel corso di un incontro, dai presidenti di Confartigianato e Cna, Luciano Petracchi e Ivan Malavasi. Al titolare del dicastero di via XX settembre, Petracchi e Malavasi hanno chiesto esplicitamente il varo di interventi significativi a sostegno dello sviluppo. Tra questi, informano le confederazioni in una nota congiunta: l'aumento degli stanziamenti a favore di Artigiancassa, l'adozione dei decreti di attuazione del Collegato alla Finanziaria 2001 per la '488 artigiana' e la proroga per un anno delle detrazioni fiscali del 36% (e dell'Iva al 10%) per l'edilizia. Sul fronte occupazione ed emersione Petracchi e Malavasi hanno sollecitato invece Tremonti per ottenere la revisione dei meccanismi di incentivazione per gli investimenti e la nuova occupazione (crediti d'imposta), con lo scopo di facilitarne l'utilizzo da parte delle piccole imprese. Senza dimenticare, hanno sottolineato, il ripristino degli sgravi contributivi per i giovani fino a 32 anni che danno vita per la prima volta ad una attivita' artigianale o commerciale. Petracchi e Malavasi hanno ribadito infine la necessita' di sopprimere il divieto di cumulo fra pensioni e reddito da lavoro autonomo per gli artigiani che proseguono l'attivita'. Le piccole imprese, hanno spiegato a Tremonti i presidenti di Confartigianato e Cna, ''sono pronte ad aprire un laboratorio di innovazione, sostenendo le necessarie riforme per la modernizzazione del Paese''. Come contropartita pero', hanno affermato in conclusione, ''ci aspettiamo che il Governo assecondi tali sforzi con una politica di sviluppo che faccia perno su chi ha mostrato con i fatti di creare ricchezza e nuovi e stabili posti di lavoro''.

 

 

VEGAS, RIVALUTEREMO RICHIESTE REGIONI

ROMA - Le richieste delle regioni saranno ''rivalutate'' dal governo, che domani incontrera' di nuovo i presidenti dopo il consiglio dei ministri. Lo ha detto il sottosegretario all' economia Giuseppe Vegas, avvicinato alla Camera. Le regioni attendono un segnale chiaro rispetto ai loro emendamenti e i presidenti non escludono, nel caso di risposte negative, iniziative affinche' sia il Parlamento a modificare la Finanziaria. ''Sono del parere - ha commentato Vegas - che e' sempre meglio trattare che minacciare''.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 16:20)

 

ULIVO; INUTILE E DANNOSA,E' PORNOGRAFIA FISCALE

ROMA - La finanziaria in discussione alla Camera ''e' inutile e dannosa'' e in alcune parti costituisce una vera e propria ''pornografia fiscale''. E' il parere dei partiti dell' Ulivo che hanno ribadito oggi, in una conferenza stampa, le obiezioni alla manovra. Con un riferimento all' 'attualita', cioe' alla norma sul pagamento di 5.000 euro che i medici dovranno pagare per esercitare 'extra-moenia', definita da Pierluigi Castagnetti (Margherita), una forma di 'pornografia fiscale'. L'Ulivo ha individuato cinque indirizzi strategici su cui concentrare i propri emendamenti: Mezzogiorno, federalismo, competitivita' spesa sociale e ricerca scientifica. Per l'Ulivo la finanziaria e' ''inutile e dannosa'' perche' ''non prevede misure ne' per le imprese, ne' per i cittadini, non affronta i deficit di finanzia pubblica''. Inoltre, ha spiegato il capogruppo Ds Luciano Violante, ''affronta con misure solo congiunturali (i concordati), i minori gettiti di carattere permanente, come la riforma fiscale'', che peraltro ''e' solo apparente perche' non contiene nulla per gli incapienti, penalizza i redditi piu' bassi, non compensa la mancata restituzione del fiscal drag e l'inflazione''.

 

REGIONI, RISPOSTE TREMONTI INSUFFICIENTI

ROMA - I Presidenti delle Regioni e delle province autonome hanno deciso di non partecipare alla conferenza Stato-Regioni e alla conferenza unificata in programma oggi, non avendo avuto dal ministro dell' economia nell' incontro odierno, alcuna risposta rispetto agli emendamenti alla Finanziaria presentati diverse settimane fa. Lo rendono noto, in via ufficiale, i presidenti delle regioni i quali ricordano che ''la Finanziaria aveva gia' ricevuto il parere negativo delle regioni, perche' - dicono - giudicata insostenibile per le autonomie locali. Il ministro dell'Economia - dicono ancora i presidenti - si e' comunque impegnato ad incontrare i presidenti della conferenza domani mattina, dopo il consiglio dei ministri''. I presidenti di Regione inoltre con riferimento all' incontro con i vertici Fiat, in programma per oggi nell'ambito della conferenza Unificata, definiscono ''grave'' il fatto che non sia stata accolta la richiesta di essere associati alla trattativa.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 16:00)

 

ROTTURA GOVERNO-REGIONI, DOMANI NUOVO INCONTRO

ROMA - E' rottura tra governo e regioni. Oggi nelle tre ore di incontro con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti i presidenti delle Regioni sono tornati a ribadire la loro ''grandissima preoccupazione'' per questa Finanziaria. Nessuna risposta immediata dal governo e la prima decisione delle Regioni e' stata: disertare la conferenza unificata e la conferenza stato-regioni . ''Fino a quando non ci saranno risposte sospenderemo la partecipazione a tutti i tavoli negoziali'', ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni alla fine dell'incontro. Domani nuovo appuntamento con il governo: Tremonti incontrera' i presidenti subito dopo il Consiglio dei Ministri. ''Ci sono emendamenti a costo zero e altri che hanno un costo - spiega Formigoni - ma noi non chiediamo un centesimo in piu'; chiediamo solo che con le varie Bassanini non vengano trasferite solo le competenze ma anche i fondi''. Viva preoccupazione anche per l'emendamento sui medici presentato oggi da Angelino Alfano di Forza Italia. ''Chiederemo di annullarlo - afferma il presidente della Conferenza Regioni Enzo Ghigo - perche' produrra' costi incrementali a cascata''. Vasco Errani sottolinea che ''questa Finanziaria e' insostenibile: abbiamo - dice - una grandissima preoccupazione per quanto riguarda la garanzia dei servizi''. E preannuncia: ''Se domani il ministro Tremonti non ci dara' le risposte che attendiamo attiveremo tutte le iniziative utili affinche' il Parlamento apporti le modifiche alla Finanziaria utili ad affrontare le questioni che poniamo''. Altro problema e' la Fiat: ''Vogliamo essere parte della trattativa, non semplici uditori'', dice il presidente della Regione Lazio Francesco Storace.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 15:50)

 

27 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE DELLA LEGAUTONOMIE

ROMA - La Legautonomie, associazione autonomie locali, organizzera' per il 27 novembre a Roma una iniziativa nazionale, con un presidio davanti a Montecitorio che veda il coinvolgimento di sindaci, presidenti provinciali, amministratori regionali, affinche' la piattaforma degli Enti locali sia presa in considerazione. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa svoltasi in Campidoglio, Oriano Giovannelli, presidente della Legautonomie che si augura che il rappresentante del governo e del parlamento vogliano interloquire con le autonomie locali nel dibattito sulla finanziaria. Giovannelli ha criticato i contenuti del maxi-emendamento, che peraltro non e' stato ancora consegnato in via ufficiale alle autonomie, riferendosi in particolar modo ai tagli del 2% che dovrebbero ricadere sugli enti locali. ''E' impensabile - ha detto - che a un aumento delle funzioni corrispondano meno risorse; e' una contraddizione assolutamente evidente che rischia di mandare in tilt il sistema delle autonomie incrinando anche pesantemente il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini''. Giovannelli a tale proposito ha posto l'accento sul cosiddetto ristoro dell'Iva: ''Berlusconi, offendendoci anche un po' , ha detto che i comuni taglieranno gli sprechi. Ma non sa che gia' da tempo i comuni hanno fatto una 'cura dimagrante' esternalizzando alcuni servizi sui quali pagano l'Iva. C'e' una legge - ha spiegato - che prevede che ci sia restituita dallo Stato il 60% dell'Iva. Su questo punto ora pero' c'e' la massima incertezza e lo Stato vorrebbe trarne vantaggio a scapito dei comuni''. Giovannelli ha posto l'accento sul taglio previsto dal maxi-emendamento al trasporto pubblico locale: ''E' un servizio sociale che se non viene finanziato non puo' essere rilanciato''. Il presidente di Legautonomie ha parlato poi anche dei tagli subiti dall'edilizia scolastica (''Con chi pensate che se la prendano i cittadini - ha detto Giovannelli - che in questo momento sull'argomento sono particolarmente sensibili: con Berlusconi o con i sindaci?''). Giovannelli, concludendo, ha quindi definito l'intervento del governo sulla finanziaria ''un attacco vero agli enti locali'', e - esprimendo un giudizio fortemente negativo su di esso - ha chiesto che sia riscritto insieme agli enti locali. ''La finanziaria - ha concluso - si deve concludere con una svolta in favore del sistema delle autonomie''.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 13:40)

 

TERZO SETTORE, ART. 13 DANNEGGIA IMPRESE SOCIALI

ROMA - "L'articolo 13 della Legge Finanziaria 2003 che norma l'acquisto di beni e servizi mette seriamente a rischio la sopravvivenza di tante cooperative sociali che danno lavoro a migliaia di persone svantaggiate". E' quanto affermano in una nota Edoardo Patriarca e Giampiero Rasimelli portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore, secondo i quali l'articolo in questione ''danneggia e snatura le norme che regolano il settore dei servizi alle persone e dei servizi forniti dalle cooperative che occupano persone svantaggiate'' e ne chiedono percio' la modifica. Sono soprattutto due i punti contestati: il primo ''consiste nel non riconoscere la specificita' della fornitura di servizi svolti dalle cooperative di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. In questo caso le pubbliche committenze dovrebbero poter agire con discrezione, cosi' come previsto dall'attuale legislazione, anche mediante l'applicazione di clausole sociali negli appalti tesi a integrare aspetti sociali e a recepire indirizzi europei in materia di inclusione e coesione sociale. L'abbassamento della soglia (da 250.000 a 50.000 euro) al di sopra della quale i Comuni sono obbligati a ricorrere a vere e proprie gare per possibili forme di affidamento va purtroppo contro questa possibilita'''. In secondo luogo, secondo Patriarca e Rasimelli, ''scegliendo di assegnare la gestione degli appalti a meccanismi centralizzati e a convenzioni quadro ~ nella gestione della CONSIP S.p.A. ~ gli Enti locali non sono piu' in grado di gestire appalti direttamente, anche in caso di servizi alla persona. Entrambe queste disposizioni non appaiono in sintonia con quanto espresso dalla legge 328 sull'assistenza in ordine anche alla sperimentazione di nuovi rapporti contrattuali tra pubblica amministrazione e terzo settore pi adatti a gestire i servizi alle persone, e dalle recenti normative europee''.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 13:25)

 

LEGA-AUTONOMIE CHIEDE INTERVENTO CIAMPI

ROMA - La Lega Autonomie chiede l'intervento di Ciampi nel confronto sulla finanziaria che penalizza gli Enti Locali. ''Ci sarebbe da chiedere - ha detto il presidente Oriano Giovannelli - a Ciampi che intervenga per garantire, nella discussione e nelle decisioni riguardanti la finanziaria, pari dignita' tra tutti i soggetti istituzionali in campo''. Giovannelli che e' intervenuto ad una conferenza stampa indetta dalla Lega Autonomie sulla finanziaria ha anche annunciato iniziative forti per ''far sentire a livello nazionale'' la presenza delle autonomie locali, qualora il governo non decida di riscrivere insieme l'emendamento che riguarda gli Enti Locali.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 12:50)

 

Si vota a Montecitorio. La maggioranza ritira tutti gli emedamenti che introducevano condoni

Finanziaria, passa il concordato fiscale

Accantonata la pornotax. Via libera anche agli articoli 1 e 6. Il primo fissa il livello massimo del saldo netto da finanziare e quello massimo di ricorso al mercato, il secondo riguarda la definizione triennale preventiva.
 

La discussa “pornotax” è stata accantonata. Su proposta del presidente della Commissione Bilancio, Giancarlo Giorgetti, l'Aula della Camera ha lasciato in sospeso "per un breve periodo di tempo" l'esame e la votazione degli articoli 12 e 13 della Finanziaria che riguardano la cosiddetta pornotax.

Giorgetti ha invitato i deputati a rinviare la questione in quanto, sulla materia, "è utile una ulteriore riflessione". "Questo non vuole dire - ha spiegato - l'abrogazione della tassa, ma può anche significare una correzione delle modalità trovate".

Durante la giornata è stato approvato il concordato fiscale di massa relativo agli anni pregressi (art. 7 del testo). Il testo ripropone il meccanismo già utilizzato nel '94 dal primo governo Berlusconi. Il concordato riguarda le imposte sui redditi (Irpef e Irpeg) e le relative addizionali, l'Iva e l'Irap. Le imprese, i lavoratori autonomi e i titolari di partecipazioni in societa' e di redditi agrari possono ricorrere alla definizione automatica delle imposte per le annualita' per le quali la dichiarazione dei redditi sia stata presentata entro il 31 dicembre 2001.

Nel corso della mattinata, l’aula di Montecitorio ha approvato anche gli articoli 1 e 6 della Finanziaria. L’articolo 1 fissa in 48,2 mld di euro il livello massimo del saldo netto da finanziare e il livello massimo del ricorso al mercato, fissato in 281 mld. Con l’approvazione dell’articolo 6, invece, la Camera ha dato il via libera alla definizione triennale preventiva della base imponibile irpef e irap per i redditi d'impresa e di lavoro autonomo. Al concordato possono ricorrere i soggetti che non abbiano superato i 5 milioni di ricavi o compensi nel periodo d'imposta immediatamente precedente il concordato.

Novita' in arrivo, intanto, per gli enti locali, che potranno anche ricorrere allo strumento delle cartolarizzazioni, ma solo nell'ipotesi si tratti di grandi comuni. E' stato infatti messo a punto l'emendamento del relatore alla finanziaria, Angelino Alfano, mentre sono stati ritirati tutti gli emendamenti della maggioranza che introducevano i condoni, innanzitutto il tombale-fiscale.

Si prepara nel frattempo la battaglia nella maggioranza sulla porno tax inserita come emendamento alla finanziaria dal deputato azzurro Emanuele Falsitta. Questa mattina il presidente della commissione bilancio, giancarlo giorgetti ha definito la nuova imposizione fiscale sui prodotti a luci rosse "un po' rozza". Per contro falsitta, informato dai giornalisti sul commento, ha chiesto un chiarimento al presidente della commissione e prima di rientrare in aula ha annunciato: "basta, ora e' guerra"

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 20:00)

 

PEZZOTTA A GOVERNO,NO MODIFICHE EMENDAMENTO SUD

'ALTRIMENTI SI APRE PROBLEMA NEI RAPPORTI COL SINDACATO'

ROMA - Altola' del leader della Cisl, Savino Pezzotta, ad eventuali modifiche del maxi emendamento sul Mezzogiorno: ''Se il Governo modifichera' i contenuti concordati nell'ultimo incontro con le parti sociali - avverte - si aprira' un problema reale di credibilita' e di coerenza nei rapporti con il sindacato''. Pezzotta non ha gradito le proposte avanzate nella maggioranza di modificare alcuni punti del maxi emendamento: ''Il Governo - spiega in una nota - secondo quanto si apprende si appresterebbe a presentare modifiche sul credito d'imposta e sul bonus a favore dell'occupazione''. ''Noi - afferma - siamo contrari a qualsiasi modifica del contenuto del maxi emendamento. E' un problema di metodo ma anche di merito. Il Governo puo' e deve procedere nel suo confronto con i partiti della sua maggioranza e con il Parlamento per migliorare la Legge Finanziaria. Nessuno vuole naturalmente espropriare il ruolo delle istituzioni e del Parlamento. Ma - prosegue il leader della Cisl - se si stravolgono i contenuti delle intese raggiunte dopo una lunga e complicata trattativa con le parti sociali, allora vuol dire che esiste un problema politico di rapporto con le parti sociali e sui principi stessi della concertazione''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 18:10)

 

sì a concordato fiscale, saltano condoni

ROMA - La Camera ha dato via libera al
concordato preventivo. La norma, contenuta
nell'articolo 6 della Finanziaria, che
consente la definizione triennale preventiva
della base imponibile Irpef e Irap per i
redditi d'impresa e di lavoro autonomo.
Al concordato possono ricorrere i soggetti
che non abbiano superato i 5 milioni di
ricavi o compensi nel periodo d'imposta
immediatamente precedente il concordato.
Ritirati dalla maggioranza, invece, gli
emendamenti che avrebbero dovuto inserire
nella legge varie forme di condono.

 

AGRICOLTURA; SCARPA, DA ULIVO CRITICHE IMMOTIVATE

ROMA - Le critiche rivolte da alcuni esponenti parlamentari dell' Ulivo in materia di agricoltura sulla legge Finanziaria sono ''strumentali ed immotivate''. E' questa l' opinione espressa dal sottosegretario alle Politiche agricole, Paolo Scarpa Bonazza, secondo il quale ''e' indubitabile che, nonostante la difficile congiuntura economico-finanziaria del Paese, il Governo e il ministro Alemanno hanno dedicato al settore primario un'attenzione significativa''. ''Certo - ha continuato Scarpa Bonazza - restano spazi per un affinamento degli interventi in sede di conversione e cio' sara' possibile con l'approvazione del maxi-emendamento e di qualche indispensabile emendamento per il settore bieticolo-saccarifero e per la pesca e con un atteggiamento costruttivo di maggioranza e opposizione''. In tal senso il sottosegretario ha auspicato che ''senza confusione di ruoli tra maggioranza e opposizione, possa riprendere la tradizionale positiva collaborazione che, negli ultimi anni, ha portato a molte importanti innovazioni legislative nell'interesse dell'agricoltura italiana''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 17:55)

 

GRILLO, PROROGARE SGRAVI PER IMPRESE ARMATORIALI

ROMA - ''Se vogliamo evitare che il tanto decantato progetto delle autostrade del mare non rimanga una semplice dichiarazione di intenti occorre passare ad atti concreti da parte del Governo che come prima misura deve prorogare per i prossimi tre anni gli sgravi contributivi gia' concessi lo scorso anno'' per le imprese armatoriali. E' quanto sostiene Luigi Grillo (FI), presidente della Commissione Lavori pubblici e comunicazioni del Senato, in merito alle dichiarazioni del presidente di Confitarma, Montanari, sulla situazione critica dell'armamento nazionale. ''Condivido pienamente le preoccupazioni espresse dal presidente di Confitarma; le imprese armatoriali hanno bisogno di certezze per operare investimenti e sostenere cosi' la concorrenza degli altri paesi europei che godono di un sistema fiscale e contributivo piu' favorevole. Il rischio che si corre e' grave - afferma Grillo - e potrebbe portare ad una fuga in massa delle nostre imprese dal registro nazionale per iscriversi in piu' convenienti registri di altri paesi. Si avrebbe cosi' la scomparsa di numerosi posti di lavoro ed un danno economico notevole, senza contare la perdita di immagine per un paese che vanta una delle piu' antiche e prestigiose marinerie di tutto il mondo''.

 

CONTENTO, DA GENNAIO NORMATIVA SPORT DILETTANTI

ROMA - Sara' operativa dal prossimo primo gennaio la nuova normativa sulla sport dilettantistico, riproposta dal governo con un emendamento alla legge Finanziaria. Cosi' il sottosegretario all' Economia, Manlio Contento - a margine della presentazione di un accordo tra Coni e Monopoli per la gestione dei giochi sportivi - ha assicurato sulla volonta' del governo di portare avanti la nuova normativa. ''Non abbiamo mai abbandonato il progetto'', ha detto il ministro ricordando che le norme, prima proposte con un decreto legge ritirato per mancanza di fondi, erano state riproposte con un disegno di legge prima di confluire in un emendamento del governo alla Finanziaria. ''Riteniamo di poter assicurare - ha detto Contento - che all' interno della finanziaria riusciremo a reperire le risorse finanziare per far diventare operativa dal primo gennaio 2003 la normativa sullo sport dilettantistico''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 17:35)

 

ARMATORI, SERVONO SGRAVI O CAMBIAMO BANDIERA

FUGGIAMO IN G.B.,STATO INCASSA 8 VOLTE IN PIU'IMPRESE CABOTAGGIO

 ROMA - Gli armatori italiani sono in allarme per la Finanziaria: la mancata riconferma per il 2003 delle sole misure di decontribuzione degli oneri contributivi rischia infatti di mettere a rischio la stessa esistenza della flotta di cabotaggio battente bandiera italiana. ''Senza adeguati provvedimenti per ridurre il peso fiscale e contributivo, la competitivita' della flotta italiana e' compromessa e le imprese armatoriali saranno costrette a cambiare bandiera'' ha protestato oggi il presidente di Confitarma, Giovanni Montanari, ricordano che gia' lo scorso anno, l'Italia ha perso circa 400 mila tonnellate di navi. ''Ora siamo stufi e vogliamo essere liberi di andare via: non possiamo continuare ad essere presi in giro per tutti questi anni'' si e' lamentato Montanari che ha sottolineato come ormai ''le imprese di navigazione e soprattutto quelle di cabotaggio, a stento riescono a sostenere la concorrenza delle altre marinerie europee che si affacciano minacciose sui traffici tra i nostri porti nazionali, usufruendo delle normative dei loro paesi, ben piu' favorevoli delle nostre''. Ad essere criticata non e' solo la mancata introduzione in Finanziaria degli sgravi fiscali (80%) per il cabotaggio e la mancata introduzione della tassa sul cabotaggio (a forfet) applicata da quasi tutti i paesi europei, ma la stessa ''incapacita' del governo di trasformare in spesa corrente 100 miliardi che pure esistono in conto capitale''. A tanto ammontano infatti le risorse che sarebbero sufficienti per la decontribuzione degli oneri contributivi di 6 mila marittimi italiani. ''Se neppure si riescono ad utilizzare le risorse che ci sono come possiamo sperare che vengano mantenute le promesse sullo sviluppo delle autostrade del mare?'' si chiede Montanari che ribadisce: ''tutti i paesi europei stanno adottando misure per ridurre il peso fiscale sulle imprese armatoriali, ma noi italiani siamo sempre gli ultimi''. L'appello di Montanari, quindi, e' per una politica di lungo periodo e non improvvisata per metter toppe nei momenti critici; tanto piu' che il settore occupa circa 10 mila addetti, ''l'equivalente della Fiat'' ed e' all'origine di un gettito erariale di 1.600 milioni di euro, di cui 550 per i soli oneri sociali. Non solo, secondo uno studio commissionato dalla Confitarma al Censis, per ogni mille euro prodotti direttamente dal comparto, gli utili netti degli imprenditori ammontano soltanto a 4 euro, mentre lo Stato ne incassa 30, otto volte di piu'. ''Insomma - dice il presidente di Confitarma - ogni armatore che opera nel cabotaggio e' come se avesse un socio occulto di maggioranza che incassa 8 volte di piu' senza assumersi alcun rischio imprenditoriale. Credo che di fronte a questi dati dovremmo avere un po' piu' di rispetto''. Altrimenti non potremo che assistere all'ammainamento delle bandiere tricolore: '' c'e' in atto un progetto di passaggio in massa verso la Gran Bretagna, e in genere verso l'estero'' assicura Montanari, confermato dallo stesso senatore della Repubblica ed armatore, Salvatore Lauro. ''Se i fondi non arrivano non possiamo fare altro che travestirci da stranieri. Noi abbiamo fatto il nostro dovere ma se non cambia qualcosa dal 1 gennaio anche la mia azienda battera' bandiera portoghese''. La strada dell'espatrio e' gia' stata inseguita da altri armatori: il Gruppo Cafiero Mattioli di Napoli ha annunciato che registrera' sotto bandiera britannica le prossime navi che acquisira' ed anche il Gruppo Grimaldi ha gia' detto che trasferira' sotto bandiera svedese due navi. Le conseguenze di questi esodi sarebbero ovviamente disastrose per l'occupazione mentre il comparto, dicono gli armatori, potrebbe gia' da ora essere un bacino di accoglienza di lavoro per tutto il settore dei trasporti.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 16:45)

 

WWF SODDISFATTO RITIRO EMENDAMENTI SALVA-ABUSI

ROMA - Soddisfazione per il ritiro degli emendamenti ''salva-abusi'' della Finanziaria e' stata espressa da Gaetano Benedetto, responsabile delle relazioni istituzionali del Wwf. ''Ci auguriamo - ha detto - che questo sia il segnale che la lezione imposta dalla tragedia del Molise abbia davvero colpito la coscienza del mondo politico. Chiediamo pertanto a maggioranza e opposizione una promessa: mai piu' condoni''. Secondo Benedetto, gli abusi vanno fermati e non sanati, e ora dovere del Governo e del Parlamento e' ''risanare il territorio. Vajont, Valtellina, Piemonte, Soverato, Sarno, Stava: sono aree geografiche legate a tragedie i cui effetti devastanti sono tutti dovuti ad una politica del territorio sbagliata''. ''Si puo' fare molto oggi - ha concluso l' esponente del Wwf - per scongiurare o limitare le conseguenze tragiche di domani. Sono investimenti che potrebbero dare molto lavoro. Invece, nella Finanziaria 2003, per la messa in sicurezza idrogeologica si prevede di spendere meno del 10% della cifra che lo Stato intende mettere per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina''.

 

PULIZIE SCOLASTICHE, A RISCHIO 16 MILA ADDETTI

LO DENUNCIANO I CONSORZI NAZIONALI DEL SETTORE

 ROMA - A rischio il posto di lavoro per 16 mila addetti delle pulizie scolastiche, 85% dei quali concentrati in Sicilia, Puglia, Calabria e Campania. E' quanto denunciano in una nota i consorzi nazionali di imprese Cns (Legacoop), Ciclat (Confcooperative), Manital (Fise-confindustria), Miles (Confapi) e la societa' Sco (partecipata da Italia Lavoro). In una lettera inviata al Presidente del Consiglio e ai ministri dell'Economia, del Welfare e dell'Istruzione, i consorzi lanciano l'allarme occupazione a partire dal prossimo primo gennaio, esprimendo allo stesso tempo sconcerto ''per il fatto che sia rimasto sostanzialmente inascoltato l'allarme, lanciato alcune settimane fa, sull'assenza, in Finanziaria, dello stanziamento dei fondi necessari a garantire la prosecuzione dei servizi di pulizie assicurati dai 16 mila addetti in circa 2.200 istituti scolastici, quasi tutti nel Centro-Sud e nelle Isole''. A questo punto della vicenda, denunciano i consorzi, e' grave che il Governo non abbia inserito neanche nel cosiddetto maxi-emendamento alla Finanziaria le risorse necessarie per il mantenimento in vita del settore.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 16:20)

 

PENSIONATI UIL, CI TOCCHERA' SCENDERE IN PIAZZA

NAPOLI - I pensionati della Uil sono pronti a scendere in piazza contro la Finanziaria. Ad annunciarlo e' stato il segretario generale della categoria, Silvano Miniati, intervenendo a Napoli al convegno ''Dal Sud l'impegno per una Finanziaria che garantisca lo sviluppo economico e sociale'', promosso dalla Uil. ''La situazione - secondo Miniati - non solo e' allarmante, ma anche confusa. Si fa fatica ad esprimere un giudizio sulla Finanziaria. L'unico dato positivo e' la promessa di far cadere la discriminazione sull'individuazione dell'area di coloro che non pagano le tasse che, per i pensionati parte da 7.500 euro, mentre per tutti gli altri lavoratori parte da 7.000 euro''. ''Questa - ha precisato Miniati - hanno promesso che la modificheranno. Per il resto si mantiene lo scippo degli oltre 1200 miliardi di vecchie lire che erano avanzate dalla prima ondata di pagamento delle pensioni al minimo. Non ci sono fondi per quanto riguarda gli anziani non autosufficienti, la politica dei servizi lascia molto a desiderare. A questo punto e' difficile capire che cosa succedera'''. ''La Finanziaria - ha ricordato il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani - quando e' stata presentata, aveva in se una pericolosa deriva antimeridionalista. Con la trattativa abbiamo modificato questo stato di cose, vediamo pero' che questi primi risultati rischiano di essere messi in forse dai litigi interni alla maggioranza e dalla posizione oltranzista della Lega''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 16:10)

 

MUTUI TASSO ZERO; SELLA, INIZIATIVA FAVOREVOLE

ROMA - Per il presidente dell'Abi, Maurizio Sella, la proposta del ministro del Welfare, Roberto Maroni, di applicare mutui a tasso zero per l'acquisto della prima casa da parte di giovani coppie e' ''un'iniziativa favorevole del governo''. ''Credo che si tratti - ha detto Sella a margine della firma di un protocollo d'intesa con la Regione Puglia per la formazione professionale nel settore bancario - di un'iniziativa fatta con il denaro pubblico per le coppie formatesi secondo l'articolo 29 della Costituzione, quindi piu' bisognose''. Sella ha aggiunto: ''potremo preparare le pratiche, se occorre, come facciamo per la 488''. Quanto ad un incontro con il ministro Maroni Sella ha concluso: ''Ci vedremo, ma per ora non c'e' una data''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 16:00)

 

LEGAMBIENTE, ORA CENSURA UFFICIALE PER CONDONI

ROMA - ''Con un gesto di responsabilita' sono state accolte le nostre richieste e ritirati gli emendamenti salva-abusi. Ma non basta: ora serve una censura ufficiale che metta fine alla sequela di proposte di sanatoria''. Cosi' Ermete Realacci, presidente di Legambiente, commenta il ritiro degli emendamenti della Finanziaria che introducevano i condoni. ''Pericolo scampato per il momento, ma non ci si puo' fermare qui - spiega Realacci - il Governo e il Parlamento devono censurare in modo chiaro e definitivo la passione filo-abusivista di parte della maggioranza, mettendo fine al serial delle ipotesi di condono edilizio. Vanno cancellate tutte le 30 le proposte presentate in poco piu' di un anno di legislatura che a vario titolo prevederebbero la legalizzazione di manufatti abusivi''.

 

GHIGO, RIFINANZIARE FONDO SOSTEGNO LOCAZIONE

VA BENE IL SOSTEGNO PER MUTUI A GIOVANI COPPIE

 ROMA - Il presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo, ha detto che ''e' positivo il fatto che il ministro Maroni abbia preannunciato una serie di interventi a sostegno delle politiche della casa, soprattutto per quanto riguarda i mutui a tasso zero alle giovani coppie, ma occorre che interventi di questo genere si inquadrino in un'azione piu' strategica a sostegno del settore. Domani - ha proseguito Ghigo - la Conferenza Stato-Regioni dovra' dare il proprio parere sulla ripartizione del fondo di sostegno alla locazione: si tratta di risorse che puntualmente, da due anni, vengono decurtate. Credo - ha concluso il presidente della Conferenza delle Regioni - che occorra fare uno sforzo nella definizione di questo fondo per l'anno 2003 riportandolo almeno ai livelli del 1999, passando cioe' dagli attuali 500 miliardi di vecchie lire a circa 750''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 15:15)

 

TESAURO, PREOCCUPA OBBLIGO RICORSO A CONSIP

ROMA - L'obbligo per le amministrazioni di avvalersi delle procedure Consip, per l' acquisto di beni e servizi, previsto dalla Finanziaria preoccupa il presidente dell' Autorita' garante della concorrenza e del mercato, Giuseppe Tesauro. ''Siamo abbastanza preoccupati - ha detto Tesauro nel corso di un'audizione alla commissione Anagrafe tributaria - perche' in finanziaria c'e' l'obbligo per tutte le amministrazioni di avvalersi della procedura Consip. In questa prospettiva c'e' un problema di concorrenza''.

 

ACLI, OK MUTUI A TASSO ZERO PER GIOVANI COPPIE

MA AGEVOLAZIONI ANCHE A CHI E' IN AFFITTO E A CHI E' POVERO

ROMA - Le Acli accolgono con soddisfazione la proposta del ministro del Welfare, Roberto Maroni, di applicare mutui a tasso zero per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie, proposta che le associazioni cristiane lavoratori italiani ricordano di sostenere da due anni. Ma, osservano, ''non si debbono penalizzare le coppie che, per ragioni di reddito, andranno a vivere in casa in affitto''. Per questo le Acli propongono di ''rendere interamente deducibile il costo dell'affitto dal proprio reddito''. Inoltre, le Acli invitano il ministro Maroni a introdurre nel maxiemendamento alla Finanziaria ''l'impegno a dare a tutte le famiglie che sono in stato di poverta' un assegno di 2.500 euro per ogni figlio''. Sarebbe, concludono, ''una scelta coerente con una nuova politica familiare ma soprattutto un modo concreto di far uscire dalla poverta' tante famiglie residenti nel sud del Paese''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 14:50)

 

BIGGERI, A ISTAT SERVE INTEGRAZIONE 40-45 MLN

RISCHIO PRODUTTIVITA' ISTITUTO, HO SCRITTO A BERLUSCONI

 ROMA - I fondi stanziati in sede di Finanziaria per l'Istat, con il taglio del 5 per cento previsto per tutti gli enti, rischiano di mettere in pericolo la produzione quantitativa e qualitativa dell' istituto. Serve percio' un'integrazione di maggiore rispetto a quelle degli anni passati, nell' ordine dei 40-45 milioni di euro. In proposito lo stesso presidente dell' istituto Luigi Biggeri ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ''Rispetto all' anno scorso - ha spiegato Biggieri - in termini percentuali in Finanziaria il taglio dei fondi e' stato del 5% come per tutti gli enti, e non c'e' stato quindi un taglio superiore. Noi avevamo chiesto che l'integrazione che ci stanno dando da ormai 4-5 anni venisse messa nella base ordinaria di finanziamento, per facilitare le operazioni di programmazione. A forza di ridurre del 5% ogni anno i fondi, siamo passati dai 121 milioni di 2002 ai 113,7 di quest'anno. Ma i 35 milioni di euro di integrazione che abbiamo ricevuto anche lo scorso anno, quest'anno non bastano: ce ne vogliono almeno 40-45''. Interrogato sulle possibilita' che la mancanza di fondi metta a rischio la produzione dell'istituto, Biggeri ha risposto che: ''il rischio c'e'. E in proposito ho scritto anche una lettera al presidente del consiglio Silvio Berlusconi''.

 

GASPARRI, NON MI SORPRENDE IL NO AI CONDONI

GERUSALEMME - ''Non mi sorprende''. Questo il commento del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri alla decisione di cancellare tutti gli emendamenti della Finanziaria sulle varie ipotesi di condono, a partire da quello fiscale. Gasparri, a margine del suo viaggio in Israele, ha ricordato che ''il ministro Tremonti ha sempre detto che non ci sarebbe stato niente di diverso nella Finanziaria rispetto alle ipotesi iniziali. Resta valida la proposta originale del governo che e' stato sempre contrario ad una politica generalizzata di condono''.

 

GASPARRI, EMENDAMENTO AN PER 5 MLN A TV LOCALI

GERUSALEMME - Un emendamento alla Finanziaria per dare 5 milioni di euro all'emittenza locale. E' quanto ha presentato An recuperando i fondi stanziati per la par condicio ma non spesi perche' non richiesti. L'emendamento e' stato annunciato dal ministro delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri a margine della sua visita in Israele.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 13:10)

 

Si vota a Montecitorio. La maggioranza ritira tutti gli emedamenti che introducevano condoni

Finanziaria, passa il concordato fiscale

Via libera anche agli articoli 1 e 6. Il primo fissa il livello massimo del saldo netto da finanziare e quello massimo di ricorso al mercato, il secondo riguarda la definizione triennale preventiva. Nella maggioranza, si annuncia battaglia sulla porno-tax
 

Passo avanti per il concordato fiscale di massa relativo agli anni pregressi. La Camera, riunita dalle 9.30 di stamane, ha approvato l'articolo 7 della finanziaria, che ripropone il meccanismo gia' utilizzato nel '94 dal primo governo berlusconi. Il concordato riguarda le imposte sui redditi (Irpef e Irpeg) e le relative addizionali, l'Iva e l'Irap. Le imprese, i lavoratori autonomi e i titolari di partecipazioni in societa' e di redditi agrari possono ricorrere alla definizione automatica delle imposte per le annualita' per le quali la dichiarazione dei redditi sia stata presentata entro il 31 dicembre 2001.

Nel corso della mattinata, l’aula di Montecitorio ha approvato anche gli articoli 1 e 6 della Finanziaria. L’articolo 1 fissa in 48,2 mld di euro il livello massimo del saldo netto da finanziare e il livello massimo del ricorso al mercato, fissato in 281 mld. Con l’approvazione dell’articolo 6, invece, la Camera ha dato il via libera alla definizione triennale preventiva della base imponibile irpef e irap per i redditi d'impresa e di lavoro autonomo. Al concordato possono ricorrere i soggetti che non abbiano superato i 5 milioni di ricavi o compensi nel periodo d'imposta immediatamente precedente il concordato.

Novita' in arrivo, intanto, per gli enti locali, che potranno anche ricorrere allo strumento delle cartolarizzazioni, ma solo nell'ipotesi si tratti di grandi comuni. E' stato infatti messo a punto l'emendamento del relatore alla finanziaria, Angelino Alfano, mentre sono stati ritirati tutti gli emendamenti della maggioranza che introducevano i condoni, innanzitutto il tombale-fiscale.

Si prepara nel frattempo la battaglia nella maggioranza sulla porno tax inserita come emendamento alla finanziaria dal deputato azzurro emanuele falsitta. Questa mattina il presidente della commissione bilancio, giancarlo giorgetti ha definito la nuova imposizione fiscale sui prodotti a luci rosse "un po' rozza". Per contro falsitta, informato dai giornalisti sul commento, ha chiesto un chiarimento al presidente della commissione e prima di rientrare in aula ha annunciato: "basta, ora e' guerra"

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 12:30)

 

Finanziaria: ok a concordato fiscale

Via libera della Camera al concordato fiscale triennale preventivo. La norma che ripropone il meccanismo gia' utilizzato nel'94 dal primo governo Berlusconi, riguarda le imposte sui redditi (Irpef e Irpeg) e le relative addizionali: Iva e Irap. Al concordato possono ricorrere tutti coloro che non abbiano superato i 5 milioni di ricavi o compensi nel periodo immediatamente precedente il concordato.

 

ISTAT;SINDACATI,TAGLIO FONDI MINACCIA AUTONOMIA

ROMA - Il taglio dei fondi assegnati in Finanziaria all' Istat, ne minaccia fortemente l'operativita' e l'autonomia. E' questa l'opinione della Cgil-Snur e Uil-Pa. In un volantino distribuito nel corso della Sesta conferenza nazionale di statistica le due sigle sindacali si dichiarano infatti ''seriamente preoccupate per quanto sta accadendo intorno all' Istat'' e lanciano l'allarme agli operatori statistici e ai soggetti politici e istituzionali circa le pesanti ricadute che la proposta di legge finanziaria 2003, se approvata, avrebbe sull' istituto. Secondo i sindacati infatti le risorse assegnate all'ente ammonterebbero a 113,7 milioni di euro, a fronte di un fabbisogno di 162 milioni e di uno stanziamento di 150 milioni ricevuti per il 2002. ''Il futuro dell'Istat - affermano Cgil e Uil - si presenta quindi particolarmente incerto, con gravi ripercussioni sulla produzione statistica, sia sul piano qualitativo che quantitativo. E' a rischio l'integrale realizzazione del Programma Statistico Nazionale approvato con Dpcm''. Le due sigle sindacali sottolineano inoltre come i tagli nelle risorse previsti dalla manovra finanziaria avranno inoltre ''pesanti ricadute sui livelli occupazionali ed aumenteranno la precarizzazione dei rapporti di lavoro'' e costituiscono un tentativo di ''porre sotto controllo l'informazione statistica, contravvenendo anche a quanto raccomandato dall' Onu in tema di autonomia degli istituti nazionali di statistica''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 12:00)

 

GHIGO,ATTENDIAMO CONVOCAZIONE MINISTRO TREMONTI

SE NON CI CHIAMA GIOVEDI' DISERTEREMO CONFERENZA UNIFICATA

ROMA - I presidenti delle Regioni sono in attesa di una convocazione formale per l' incontro di domani a Palazzo Chigi sui temi della Finanziaria e della crisi Fiat fra Governo e parti sociali. Nel caso non venissero convocati dal ministro dell' Economia Giulio Tremonti, per protesta diserterebbero la riunione della conferenza unificata. Lo ha detto il Governatore del Piemonte Enzo Ghigo. ''Tremonti - ha detto Ghigo - la scorsa settimana si e' impegnato a ricevere le Regioni. Non e' nel mio stile usare forme che possano anche lontanamente apparire un ricatto, ma siccome questo impegno e' stato preso direttamente con me, se questo incontro non ci sara' e non sto chiaramente parlando di questioni di merito ma di aspetti formali, i presidenti delle Regioni diserteranno come atto dimostrativo la riunione della conferenza unificata''.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 11:15)

 

TABACCI PRESENTERA' ODG SU RISERVE BANKITALIA

ROMA - Bruno Tabacci, presidente della Commissione attivita' produttive della Camera, non 'molla' e annuncia che presentera' un ordine del giorno a Montecitorio sulla Banca d'Italia. Nei giorni scorsi il parlamentare dell'Udc aveva formalizzato un emendamento per impiegare parte delle riserve dell'Istituto di Via Nazionale per ridurre il debito pubblico. Ma la proposta di modifica, dopo una serie di polemiche anche all'interno dell'Udc, era stata dichiarata inammissibile dal presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini. Stamane, intervenendo in aula durante la discussione della Finanziaria, Tabacci ha annunciato un ordine del giorno che riguardera', oltre alle riserve, anche il rapporto tra l'istituto guidato dal Governatore, Antonio Fazio, le altre banche centrali e la Banca centrale europea.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 11:00)

 

SALTANO TUTTI I CONDONI ALLA CAMERA

LO ANNUNCIA GIORGETTI - ROMA - La maggioranza ha ritirato tutti gli emendamenti agli articoli 6, 7, 8 e 9 della Finanziaria che erano quelli che introducevano i condoni, innanzitutto il tombale-fiscale. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Bilancio Giancarlo Giorgetti durante una breve pausa dell'esame dell'aula di Montecitorio. ''Saltano tutti i condoni a vario titolo'', ha detto. Giorgetti ha poi spiegato che e' in atto una ''riflessione'' sulla porno tassa: ''la vedo male'', ha aggiunto. ''Il segnale che da e' positivo, ma e' una forma di tassazione un po' rozza''. Questo giudizio ha provocato le ire del presentatore dell'emendamento che introduce la porno tassa, Emanuele Falsitta (Fi) che dopo un breve confronto con Giorgetti ha annunciato che a questo punto ''e' guerra''. Infine bisognera' attendere oggi pomeriggio per conoscere i contenuti dell'emendamento sugli enti locali.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 10:00)

 

LEGAMBIENTE, RITIRARE PROPOSTE CONDONO EDILIZIO

REALACCI, CON SOLO EFFETTO ANNUNCIO PIU' CASE ABUSIVE

 ROMA - ''Il 2002 si potrebbe chiudere con 42mila nuove case abusive, il 50% in piu' dell'anno scorso. Dobbiamo ringraziare la maggioranza, che coi suoi ripetuti e insistiti programmi di condono edilizio fa lievitare il mercato del mattone illegale''. Cosi' Ermete Realacci, presidente di Legambiente, torna a criticare le proposte di condono edilizio presentate da parlamentari della maggioranza come emendamenti alla Finanziaria. ''L'abusivismo - spiega Realacci - non solo e' un'offesa al territorio - il che, in Paese che deve alle sue peculiarita' territoriali la propria identita' e una parte consistente della propria economia, nonche' notevoli possibilita' di sviluppo, e' gia' un fatto gravissimo. Far spuntare come funghi nuove case illegali, perche' questo e' quello che il Governo sta facendo non censurando le proposte dei parlamentari dei suoi schieramenti, significa far dilagare sul territorio una piaga che lo rende piu' fragile e vulnerabile: e l'esperienza ci racconta meglio di qualsiasi dato cosa questo possa comportare''. La semplice ipotesi di condono edilizio, ricorda Legambiente, sia all'epoca del provvedimento del Governo Craxi (ministro dei Lavori pubblici Nicolazzi), sia all'epoca del precedente Governo Berlusconi (ministro dei lavori pubblici Radice) ha determinato i maggiori picchi di abusivismo edilizio. Negli anni in cui di discusse il primo condono (varato poi nell'85) le costruzioni abusive superarono nel 1983 il tetto delle 105mila (+50% rispetto all'82), nel 1984 la cifra di 125.000. Erano state 70mila nell'82 e scesero a 60mila nel 1985. Lo stesso e' avvenuto nel 1994, seconda legge di sanatoria urbanistica. Durante i mesi di discussione delle legge sono state costruite 83mila abitazioni fuorilegge (+43% rispetto all'anno prima, in cui erano state 58mila; l'anno successivo tornarono). ''Dunque - spiega Realacci - e' realistico attendersi per l' anno in corso un aumento del 50% nel numero delle costruzioni abusive realizzate nel nostro Paese: potremmo arrivare insomma alle 42.000 case illegali, una spianata di cemento di oltre 4milioni di metri quadri.'' Legambiente chiede ''con forza il ritiro di tutti gli emendamenti alla Finanziaria che prevedono, sotto varie forme, l'introduzione di pericolose sanatorie edilizie''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 18:50)

 

ARTIGIANI EDILI CRITICANO MANCATA PROROGA 36%

TORINO - Gli artigiani edili criticano la Finanziaria. Lo hanno detto alla conferenza stampa tenutasi oggi per presentare la 15/a edizione di Restructura, al via il 7 novembre presso il Lingotto Fiere. E' stato Guido Pesaro, Segretario Nazionale Anse-Cna (Confederazione Nazionale Artigianato e della Piccola e Media Impresa), ad esprimere le piu' pesanti critiche rivolte alle scelte finanziarie del Governo. ''E' inconcepibile che nella Legge Finanziaria 2003 non venga riproposta la proroga di un anno dei provvedimenti relativi agli sconti fiscali del 36% alle imprese edili. Soprattutto perche', come emerge chiaramente dai dati, gli interventi - 1.350.000 - che si sono realizzati dall'entrata in vigore del provvedimento sarebbero stati quasi certamente in nero. Grazie allo sconto del 36%, sono aumentati ricchezza e posti di lavoro, quindi la norma ha dimostrato di essere un efficace strumento per combattere il lavoro nero e l'evasione fiscale. E' assurdo pensare di toglierla - ha detto ancora Pesaro - soprattutto in un momento come questo, in cui il settore-chiave nell'ambito edile come la manutenzione sta vivendo un momento di frenata''. Alla Finanziaria 2003 sara' dedicato un intero convegno (organizzato da Assoedili/Anse/Cna) durante la seconda giornata del Salone, venerdi' 8 novembre.

 

EMENDAMENTO MAGGIORANZA PER UNIFORMARE AEROPORTI

ROMA - Uniformare le gestioni aeroportuali italiane attualmente divise tra gli scali a gestione totale e quelli a gestione parziale. E' l'obiettivo di un emendamento alla Finanziaria proposto dagli onorevoli Ferro, Romani, Sanza, Muratori, Alberto Giorgetti e altri. Peri firmatari della richiesta di modifica dell'articolo 45 della Finanziaria ''oggi esistono figli e figliastri'': i primi sono gli otto aeroporti titolari di gestione totale - ope legis (Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Milano Linate, Milano Malpensa, Torino, Venezia Bergamo e Genova) tutti gli altri, oltre 22, sono titolari di gestione parziale o parziale precaria. Tra questi ultimi ci sono le societa' dei seguenti aeroporti: Bologna, Catania, Napoli, Palermo, Verona, Cagliari, Bari, Firenze, Pisa, Olbia, Rimini, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Ancona, Pescara ed altri. Si tratta, affermano i firmatari della proposta, di un ''esempio scolastico di discriminazione che questo emendamento tenta di superare con la previsione di una entrata straordinaria di circa 50 miliardi di vecchie lire per l'erario dello stato. E' dal 1923 che le societa' di gestione aeroportuale attendono questo provvedimento. E' giunto il momento di procedere senza indugio per un principio fondamentale di correttezza e di par condicio''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 18:40)

 

ALEMANNO, PUNTIAMO SU CREDITO IMPOSTA 'AGRICOLO'

ROMA - Nella Finanziaria, per quanto riguarda il settore agricolo, ''stiamo cercando di avere una definizione precisa del discorso relativo al credito d'imposta, in maniera tale che possa essere utilizzato soltanto da realta' prevalentemente agricole e non agroindustriali''. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno a margine di una audizione sugli Ogm in commissione agricoltura al Senato. Il ministro ha poi aggiunto che per Agea e Fondo di solidarieta' nazionale ''si sta valutando nell' ambito delle disponibilita' che vengono date ai due rami del Parlamento, di recuperare delle risorse''.

 

GARANZIE DA COMUNI PER ACQUISTO PRIMA CASA

TECNICI WELFARE STUDIANO VARIE IPOTESI, ANCHE BONUS-PANNOLINO

ROMA - Le giovani coppie che non hanno sufficienti garanzie per acquistare la prima casa potrebbero essere appoggiate nella richiesta di un mutuo alla banca direttamente dal proprio Comune. Ma si studia anche l'ipotesi di un 'bonus' per l'acquisto dei beni di prima necessita' quando in casa arriva un nuovo nato: pannolini, latte in polvere, biberon, prime medicine e 'garzette' varie. Sono queste alcune delle ipotesi al vaglio dei tecnici del ministero del Welfare che stanno cercando di capire come gestire concretamente i fondi in favore delle giovani coppie e della natalita' inserite via maxi emendamento in Finanziaria dal Governo. Si sta ragionando, spiegano fonti del Welfare, su piu' fronti: ad esempio si ipotizza un bonus di 1.000 euro per ogni nuovo nato ma non e' ancora noto se ci saranno dei tetti di reddito per usufruire dell'agevolazione. E anche il 'bonus-pannolino' e' un'ipotesi allo studio dei tecnici. Per quanto riguarda l'acquisto della prima casa si pensa invece all'ipotesi di mutui a tasso zero. Ma anche al ruolo degli enti locali che potrebbero intervenire a garanzia delle giovani coppie che chiesto il mutuo alla banca non abbiano, ad esempio, altre proprieta' immobiliari o redditi sufficienti. In ogni caso il ruolo degli enti locali nella gestione di questi fondi dovrebbe essere centrale: dovrebbero essere infatti loro, una volta che il Governo decida le linee di indirizzo, ad avere l'ultima parola su come aiutare giovani e appena nati.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 18:20)

 

MARONI, 160 MLN EURO PER RIDURRE MUTUI A SPOSI

ROMA - Il Governo punta a destinare il 10% del fondo per le politiche sociali, una cifra di circa 160 milioni di Euro, per le politiche ''a favore delle coppie di nuova formazione''. Lo ha detto il ministro del welfare Roberto Maroni in una conferenza stampa seguita all'incontro con i vertici della Fiat al ministero del lavoro. Il 10% di questo fondo - ha spiegato Maroni - vale almeno 160 milioni di euro. Speriamo che questo intervento possa finanziare l'abbattimento dei costi del mutuo per le famiglie. Puo' generare un intervento complessivo di finanziamenti delle banche per tre miliardi di euro. Maroni ha spiegato che per coppie di nuova formazione si intendono ''le famiglie previste dall'art.29 della Costituzione'' ovvero quelle fondate sul matrimonio. ''Finora l'art.29 non e' stato attuato perche' dal punto di vista degli interventi finanziari - ha detto - si e' sempre considerato il singolo. Prevediamo interventi - ha detto - non a favore del singolo ma invece focalizzati sulle famiglie che acquistano la prima casa''. ''Nei prossimi giorni - ha concluso Maroni - avro' un incontro con gli istituti di credito per studiare questa materia''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 18:00)

 

MUTUI; ABI, DISPONIBILI A DISCUTERE PROPOSTA

ROMA - La possibilita' di interventi per favorire mutui a zero interessi per le giovani coppie, di cui ha dato notizia oggi il ministro del Welfare, Roberto Maroni, trova attenzione da parte dell'Abi, l'associazione bancaria italiana. ''Non siamo in possesso di particolari informazioni - fa sapere l'Associazione di Palazzo Altieri - ma da parte del mondo bancario siamo naturalmente disponibili a discutere il contenuto della proposta del governo''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 17:50)

 

SICET; NO A CONTRIBUTO ACQUISTO, MEGLIO AFFITTO

150 MLN EURO VADANO A FONDO SOCIALE AFFITTI

ROMA - Il Sicet, sindacato degli inquilini della Cisl, si dichiara ''nettamente contrario'' al maxi emendamento alla Finanziari 2003, nella parte in cui si prevede che 150 milioni di euro vengano dirottati sull'acquisto della prima casa per le giovani coppie. Ferruccio Rossini, Segretario Generale del Sicet, sottolinea che questo avviene, mentre la proposta della Finanziaria 2003 prevede ben 80 milioni di euro in meno per il Fondo Sociale Affitti (somme destinate ad aiutare a pagare l'affitto) e mentre aumentano le richieste delle famiglie meno abbienti. Inoltre si prevede ''l'azzeramento, pressoche' totale, dei finanziamenti all'Edilizia Residenziale Pubblica'' e ''si continua a vendere il patrimonio ex Iacp e quello degli Enti Previdenziali che, tra l'altro, ha una funzione di calmiere rispetto alla crescita degli affitti e della tensione abitativa (crescono le esecuzioni degli sfratti)''. La conseguenza e' che ''la stragrande maggioranza di giovani coppie non ha soldi sufficienti per affittare una casa e tanto meno per acquistarla; preso atto che coloro che possiedono almeno 25 mila euro (un importo minimo per accedere ad un mutuo per l'acquisto) non sono in molti, e comunque sono tra i giovani privilegiati che almeno una casa in affitto la possono reperire''. Il Sicet conclude quindi ''che i 150 milioni di euro debbono essere dirottati per il Fondo Sociale Affitti e per potenziare l'affitto, attraverso i contratti a canoni agevolati, per rispondere alle migliaia di famiglie, che non riescono a pagare il canone di locazione''. Inoltre per il rifinanziamento dell'Edilizia Residenziale Pubblica ''i numeri sono ben diversi, occorrerebbero minimo 1.100 milioni di euro per il recupero o la costruzione di alloggi pubblici. Degno di nota e' che tale richiesta e' stata formulata al Governo dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 16:45)

 

SPI-CGIL, UN' ILLUSIONE PER I PIU' DEBOLI

SGRAVI IRPEF SARANNO RIASSORBITI DA INFLAZIONE

ROMA - Un' ''illusione finanziaria'' oppure ''una finanziaria per i piu' deboli destinata ad invitare i piu' deboli ad accettare le prossime finanziarie pensate per altri''. E' impietoso il giudizio dello Spi-Cgil che in un corposo documento presentato oggi rifa' i conti della prima tranche della riforma fiscale del ministro Giulio Tremonti inserita nella Finanziaria per il prossimo anno. Una manovra che ha appunto come provvedimento 'cardine' la riduzione fiscale per le fasce piu' deboli ma che non convince assolutamente il sindacato dei pensionati della Cgil. Il sindacato sottolinea intanto il problema del taglio di trasferimenti agli enti locali che, di fatto, potrebbe rendere vani gli sgravi per i redditi bassi, perche' verrebbero riassiorbiti in termini di minori servizi pubblici: ''Il problema e' che queste misure di contenimento della spesa passano per gli enti locali e quindi e' difficile valutare''. Ma di una cosa il sindacato e' sicuro: ''Gli sgravi saranno riassorbiti dall'inflazione effettiva. Questo risultato sarebbe da considerare positivo, quantomeno per un contenimento dell'inflazione, ma cambierebbe il segno dell'attuale manovra finanziaria destinata a rappresentare per i redditi piu' bassi un nulla di fatto''. E questo sarebbe inoltre in contraddizione con l'intenzione annunciata dal Governo di far ripartire i consumi. Ma e' sul piano della crescita ''che la strategia impostata dal Governo sembra mostrare i limiti maggiori: l'ostinata volonta' di imporre un disegno ideologico di economia dell'offerta in una fase del ciclo internazionale ancora decisamente avversa, rischia di imprimere si', con gli sgravi fiscali, una accelerazione, ma all'indietro''. Per quanto riguarda l'Irpef lo Spi-Cgil ha effettuato una serie di simulazioni sulla manovra presentata il 30 settembre, senza tener conto quindi di eventuali emendamenti intervenuti nel frattempo. Il risparmio medio per contribuente, rispetto a quanto versato nel 2002, dovrebbe essere di 160 euro, con una platea interessata pari a 28 milioni di contribuenti (i tre quarti del totale). La diminuzione del gettito, rispetto a quanto si sarebbe incassato con la precedente normativa, sarebbe di 5,8 miliardi di euro. Ma, si sottolinea, l'entita' dello sgravio e' inferiore perche' sostituisce sgravi gia' previsti per 2,7 miliardi gia' previsti e finanziati. Lo sgravio si riduce cosi' a 3,1 miliardi. Inoltre se si considera che per effetto della legge l'attuale livello di inflazione imporrebbe la restituzione del drenaggio fiscale per 1,1 miliardi di euro l'effettiva dimensione della manovra si riduce ulteriormente a 2 miliardi di euro con un beneficio medio che scenderebbe a 86 e 54 euro a seconda che si consideri o meno il fiscal drag. E cala anche la platea dei beneficiari passando dal 77,8% rispettivamente al 59% e al 53,3% dei contribuenti. Infine, ''se si considera che la clausola di salvaguardia e' prevista solo per il 2003e che dunque nessuna tutela e' prevista per i contribuenti che trarrebbero svantaggio dalla riforma, la stima netta del provvedimento deve essere ulteriormente ridotta a 1,7 miliardi considerando la restituzione del fiscal drag''. ''Complessivamente siamo quindi di fronte ad una sorta di 'illusione fiscale': i contribuenti usufruiranno di una riduzione di imposta di 5,8 miliardi (confrontando quanto pagato nel 2003 con le imposte pagate nel periodo precedente a parita' di reddito) ma solo il 30% di questo ammontare discenderebbe effettivamente da nuovi sgravi''.

 

CGIL- AMBIENTALISTI,PATRIMONIO PUBBLICO A RISCHIO

NO BENI DEMANIO PER FARE CASSA; FRONTE COMUNE CONTRO MANOVRA

 ROMA - Con la Finanziaria ''si rischia la liquidazione del patrimonio pubblico'', dai beni culturali a quelli ambientali e paesaggistici. E' il grido d'allarme lanciato dalla Cgil e dalle principali associazioni ambientaliste (tra le quali Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente, Lipi, Wwf) che annunciano un fronte comune contro quelle norme della manovra 2003 che ''fanno temere interventi arbitrari sul patrimonio dello Stato, aprendo ampi varchi a una nuova stagione di speculazioni edilizie''. Sul banco degli imputati misure come il condono e il ricorso allo strumento della cartolarizzazione per privatizzare e valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico; misure con cui il Governo conta di ricavare 4 miliardi di euro. L'occasione per dire ''no all'uso del patrimonio pubblico per fare cassa'' e' stata una tavola rotonda alla quale ha partecipato anche il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Quest'ultimo ha auspicato non solo una ''battaglia comune'' perche' in Parlamento passino emendamenti che ribadiscano i principi di tutela dei beni artistici e culturali contenuti nel decreto Melandri, estendendoli anche ai beni ambientali e paesaggistici, oltre che al demanio; il leader della Cgil ha anche esortato le associazioni ambientaliste a svolgere insieme al sindacato ''una vera e propria funzione di controllo sociale'', costituendo degli osservatori ''attraverso cui, giorno dopo giorno, vigilare sul destino dei beni del patrimonio pubblico''. ''Senza arrivare alla possibilita' di alienare il Colosseo - ha spiegato Epifani - e' chiaro che l'interesse dei privati si concentrera' sui pezzi di pregio del patrimonio demaniale, quelli che possono essere destinati ad un diverso utilizzo da quello originario''. A denunciare, tra gli altri, ''i forti rischi derivanti da operazioni di dismissione del patrimonio pubblico condotte con le norme varate dal Governo'' anche il coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente, Roberto Della Seta, la segretaria generale di Italia Nostra, Gaia Pallottino, e il presidente del Wwf Italia, Fulco Pratesi.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 15:30)

 

EPIFANI, DA 'CREATIVITA'' TREMONTI DANNI ENORMI

CONDONI E CARTOLARIZZAZIONI METTONO A RISCHIO I CONTI

ROMA - ''La 'finanza creativa' del ministro Tremonti produrra' danni incalcolabili per il Paese''. Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, torna all'attacco del titolare dell'Economia e della politica economica e finanziaria del Governo, sottolineando come ''l'esecutivo ha sbagliato le sue previsioni sull'andamento dei conti e dell'economia, e con la Finanziaria cerca di porvi rimedio con operazioni mirate solo a fare cassa, come il condono o la cartolarizzazione per la privatizzazione dei beni pubblici''. Operazioni che per il segretario generale della Cgil metteranno a rischio i conti pubblici. ''Quando si hanno delle responsabilita' pubbliche - ha detto Epifani intervenendo a una tavola rotonda con le associazioni ambientaliste - 'la finanza creativa', come quella inseguita dal ministro Tremonti, dovrebbe essere resa impossibile, dovrebbe essere inibita, perche' puo' produrre solo danni incalcolabili per il Paese. Danni che gia' si intravedono e di cui non conosciamo gli effetti nel tempo. Ma che la scelta di questo Governo sia quella della 'finanza creativa' non e' un caso - ha aggiunto Epifani - perche' si tratta di un Governo che non vuole assumersi responsabilita' sul fronte delle entrate e delle spese. Allora ricorre ad una terza via, che porta non solo ad una assoluta discrezionalita' e incertezza sulle cifre, ma anche ad adottare misure pericolose come quella della cartolarizzazione; operazione quest'ultima che porta risorse nel breve periodo ma che ha dei costi molto piu' elevati dei tradizionali strumenti, come l'emissione di un titolo di Stato''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 15:25)

 

AGRICOLTURA; ULIVO, PREVALE LOGICA DEI RINVII

VA MODIFICATA, URGENTE CONVOCAZIONE TAVOLO AGROALIMENTARE

 ROMA - Quella elaborata dal governo per il settore agroalimentare e' ''una Finanziaria che non va da nessuna parte'' e nella quale prevale ''la logica del provvisorio e dei rinvii''. A bocciare la Finanziaria agricola sono stati oggi, nel corso di una conferenza stampa, i parlamentari dell' Ulivo che hanno anche illustrato le loro proposte di modifica. ''Bisogna modificare la Finanziaria - ha detto Luca Marcora, responsabile del settore per la Margherita - con immediata convocazione del tavolo agroalimentare''. Marcora si e' detto convinto ''che, nonostante le promesse, il comparto aspetta ancora risposte precise, anche se ormai sappiamo che neppure il 2003 sara' l' anno dell' agroalimentare''. Ma, per il parlamentare della Margherita, nella legge Finanziaria ''sono anche assenti quella politica di sviluppo, innovazione, aumento della competitivita' delle imprese e di riforma delle strutture di commercializzazione che il mondo agricolo continua a chiedere''. Tra le proposte dell' Ulivo - illustrate dal responsabile del settore agricoltura dei Ds Francesco Baldarelli e dalla senatrice verde Loredana De Petris - c' e' quella di garantire i redditi dei produttori agricoli attraverso maggiori risorse per il Fondo di solidarieta' nazionale, attivando fondi di mutualita' e le polizze multirischio per le risorse idriche, soprattutto nel Mezzogiorno. ''Ma bisogna anche intervenire, ad esempio, sulla normativa del credito d' imposta per le imprese agricole - ha detto Baldarelli - assicurando finanziamenti e snellezza nelle procedure''. A puntare il dito sulla ''totale assenza in Finanziaria del settore pesca'' e' stata la senatrice De Petris, sottolineando la richiesta dell' Ulivo di integrare le risorse per il piano triennale della pesca, di promuovere iniziative sulla 'pescaturismo' e sull' installazione di sistemi satellitari di sicurezza.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 15:05)

 

MARONI, MUTUI ZERO-INTERESSI A GIOVANI COPPIE

A GIORNI INCONTRO TRA MARONI E MONDO BANCARIO

 ROMA - L' ipotesi di mutui prima casa a zero interessi sara' al centro di alcuni incontri che Maroni terra' con i rappresentanti del mondo bancario, per definire i dettagli dell' intervento. ''I tecnici del ministero del Welfare - e' scritto nella nota diffusa dall' ufficio stampa di Maroni - stanno lavorando all' ipotesi di un intervento della riduzione a zero degli interessi sui mutui per la prima casa per un valore complessivo alla percentuale prevista dall' emendamento, che potrebbe riuscire a movimentare una somma superiore ai 2,5 milioni di euro''. Con questo obiettivo - spiega il ministero - ''nei prossimi giorni il ministro Maroni incontrera' i vertici e alcuni esponenti del mondo bancario per definire nel dettaglio i termini d' intervento''. Le ulteriori misure si inseriscono nel contesto del maxi emendamento presentato alla Camera dal Governo che contiene misure in favore delle giovani famiglie, sia per l' acquisto della casa sia per aiuto finanziaria in caso di arrivo di un figlio. ''L' emendamento alla finanziaria relativo agli interventi a sostegno delle giovani coppie - afferma la nota del ministero - e' stato presentato dal Governo su richiesta del ministro del Welfare Roberto Maroni, che ha dato seguito alle proposte formulate dal gruppo parlamentare Lega Nord della Camera''. La norma, se approvata dal Parlamento, destinera' non meno di 170 milioni di euro a partire dal 2003, al sostegno delle coppie di nuova formazione che hanno contratto o che intendano contrarre matrimonio, ai sensi dell' articolo 29 della costituzione''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 14:10)

 

CREDITO IMPOSTA; LEO, RITORNARE A AUTOMATISMI

MA NON PRESENTERO SUB EMENDAMENTO, SPETTA AD ESECUTIVO DECIDERE

ROMA - Uno strumento fondamentale per lo sviluppo del Sud e' il credito d'imposta. Lo sottolinea Maurizio Leo (An), vice presidente della commissione finanze della Camera, secondo il quale bisogna ''ritornare agli automatismi''. Leo fa anche una serie di proposte sugli strumenti per trovare le risorse per ripristinare gli automatismi: ''plafonare il tetto degli investimenti, abbassare il limite dell'intensita' dell'intervento per esempio dall'85 al 50%, togliere il cumulo tra Tremonti-bis e credito d'imposta''. Il deputato afferma che queste sono solo proposte e che non presentera' uno specifico sub-emendamento al maxi-emendamento del governo alla finanziaria. ''Al Senato bisognera' fare altri interventi - afferma - e vorrei offrire al governo degli strumenti di valutazione. Decidera' poi l'esecutivo che cosa fare''. Attualmente infatti non e' previsto l'automatismo per il credito d'imposta ma c'e' una lista di prenotazione che gli imprenditori interessati devono fare domanda. Sempre per quanto riguarda le agevolazioni alle imprese per Leo sarebbe importante ''prorogare di un anno la Tremonti-bis che scade il 31/12/2002. Io ho presentato un'ordine del giorno e credo che tutti, a partire da Tremonti siano interessati a questa proroga. La Tremonti-bis resta infatti per il Nord uno strumento importante''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 13:30)

 

MARONI,MUTUI ZERO-INTERESSI A GIOVANI COPPIE

E' ALLO STUDIO DEL MINISTERO, DOPO MISURE MAXIEMENDAMENTO

ROMA - Oltre agli interventi in favore delle nuove famiglie per favorire l'acquisto della prima casa, contenute nel maxi emendamento del Governo alla finanziaria, il ministero del Welfare sta lavorando alla possibilita' di interventi per favorire mutui a zero interessi per le giovani coppie, una misura che potrebbe movimentare una somma superiore ai 2,5 miliardi di euro. Lo annuncia il ministro del Welfare Roberto Maroni.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 13:10)

 

CIA, ANCORA SCARSA ATTENZIONE AD AGRICOLTURA

DISATTESI IMPEGNI ASSUNTI CON PATTO PER L'ITALIA

ROMA - ''Non siamo affatto soddisfatti del maxi-emendamento sulla legge finanziaria 2003 presentato dal Governo. Ancora una volta per l' agricoltura e' stata riservata una scarsa attenzione''. E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Massimo Pacetti. ''L'insoddisfazione nasce dal fatto - aggiunge Pacetti - che delle proposte unitarie delle organizzazioni professionali agricole presentate al ministro dell' Economia, Giulio Tremonti una sola e' stata accettata ed inserita nel maxi-emendamento'' Si tratta - spiega - della ''parte relativa al sostegno delle azioni di filiera, peraltro senza finanziamenti''. Secondo il presidente della Cia ''e' vero che il maxi-emendamento contiene misure mirate al Mezzogiorno, ma e' altrettanto vero che esse non rispondono alle reali esigenze del settore agricolo''. In tal senso per Pacetti ''sono, quindi, stati disattesi gli impegni assunti con la firma del Patto per l'Italia in cui si evidenziava il ruolo strategico dell' agroalimentare nello sviluppo delle regioni del Mezzogiorno''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 12:50)

 

MEZZOGIORNO: RISCHIA RIAPRIRSI DIVARIO, PESA FINANZIARIA

REPORT-SUD, PER IL 2003 CRESCITA SOTTO MEDIA ITALIA

ROMA - Il Mezzogiorno quest'anno 'reggera'', registrando ritmi di crescita anche migliori di quelli nazionali ma gia' dall'anno prossimo rischia di tornare a segnare il passo, condizionato ''dalle aspettative pessimistiche legate all'incertezza dell'azione di politica economica a sostegno'' del sud. A lanciare il segnale e' il sesto 'Report Sud' della Fondazione Curella-Diste, presentato oggi a Roma. Quest'anno le regioni meridionali dovrebbero registrare un aumento del Pil intorno allo 0,6% a fronte di un aumento nazionale atteso - secondo il rapporto - allo 0,3% e un miglioramento dell'occupazione che tra il luglio 2001 e quello 2002 registra un +2% con un calo del tasso di disoccupazione sotto al 18%. Ma per l'anno prossimo le previsioni ''vedono un'economia del Mezzogiorno ancora in affanno'', con il rischio di riaprire la forbice del divario: secondo l'indagine il Pil nelle regioni del sud crescerebbe nel 2003 solo dell'1% contro un 1,5% nel resto del paese ed e' atteso come ''probabile'' anche un rallentamento della crescita dell'occupazione (che si dovrebbe fermare ad un +0,3%) e un'interruzione della tendenza al calo della disoccupazione. Quest'ultima - stima il rapporto - potrebbe infatti risalire ''al 18,7%, contro il 4,6% del resto del paese''. ''Il quadro previsionale - ha spiegato l'economista Pietro Busetta, presidente della Fondazione e responsabile scientifico del Report-Sud - e' condizionato dall'accentuarsi delle aspettative pessimistiche indotte dal momento di incertezza che attraversa l'azione di politica economica a sostegno dello sviluppo del Mezzogiorno''. Ed in particolare la ''brusca sospensione del credito di imposta, la non ancora definita cumulabilita' con la Tremonti bis, la progressiva elisione delle convenienze localizzative, l'indeterminatezza dell'orizzonte temporale per la realizzazione delle grandi opere prioritarie, la contraddittorieta' di alcune ipotesi di rimodulazione degli aiuti alle imprese. In sintesi - ha spiegato - sul futuro del Mezzogiorno rischia dunque di pesare ''la predisposizione di una bozza di Finanziaria giudicata da Confindustria e parti sociali come la piu' penalizzante per il sud degli ultimi decenni''. Busetta in questo quadro ha rilanciato quindi la necessita' di far riacquistare al sud la ''propria centralita' nella politica del governo''. E in questa direzione ha promosso l'idea di una sorta di Maastricht per il sud: una sorta di tabella di marcia di obiettivi da fissare per disegnare un cammino in grado di recuperare strutturalmente il gap con il resto del paese. Il Mezzogiorno - hanno spiegato esperti della Fondazione - per ridurre definitivamente il divario dovrebbe infatti crescere ad un tasso annuo del 3,3%. Secondo il rapporto, da segnalare anche, l'andamento dell'indice di dinamismo (una sorta di parametro congiunturale) che evidenzia ''un ulteriore rallentamento complessivo delle attivita' economiche che ha caratterizzato il primo semestre del 2002''. In questo contesto a livello territoriale si registra un ''buon dinamismo della Campania il cui indicatore, anche diminuendo in valore assoluto, si mantiene il piu' alto conservando la testa della graduatoria. Seconda e' invece la Calabria che continua il suo lento, ma progressivo, ''recupero di posizione'', mentre Sardegna e Abruzzo ''registrano una brusca decelerazione con il proprio indice di dinamismo finito in ''territorio negativo''.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 12:35)

 

VEGAS, IRREALISTICA IPOTESI MANOVRA-BIS

ROMA - ''L' opposizione ha prospettato una sorta di dissesto nei conti pubblici - ha detto Vegas durante una replica al dibattito in aula sulla Finanziaria e l'eventualit che, con la prima trimestrale di cassa dell'anno prossimo, si sia costretti a varare una nuova manovra che i conti stessi non saranno in grado tenere. Faccio presente che i dati oggi a disposizione dimostrano come questa ipotesi sia del tutto irrealistica''. ''Ovviamente - ha aggiunto il sottosegretario al Tesoro - spero che lo sia anche ad aprile dell'anno prossimo ma, in ogni caso, anche se i dati sul fabbisogno manifestano sicuramente qualche preoccupazione, essi non sono cosi' a rischio come prospettato''. Il sottosegretario ha infatti sostenuto che ''gli scostamenti che si sono verificati nel passato sono dovuti a fatti episodici (per esempio la questione delle cartolarizzazioni) o dipendono sostanzialmente dal ciclo economico''. Ed ha concluso: ''Non esiste alcuna causa che abbia portato ad uno sfondamento nei conti''.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 16:25)

 

PISTORIO, NON CAMBI SCELTE ECCELLENTI SUL SUD

MILANO - ''Il Sud e' una grande opportunita' per le imprese'' e ''il rischio con la finanziaria e' che scelte eccellenti possano essere messe in discussione''. Lo ha detto il presidente e amministratore delegato di STMicroelectronics, Pasquale Pistorio, riferendosi in particolare all'efficacia della legge del '98 sull'esenzione degli oneri sociali e a quella del 2000 sul credito d'imposta per gli investimenti. Parlando coi giornalisti a margine dell'incontro con la clientela organizzato dal gruppo di semiconduttori italo-francese, Pistorio si e' detto convinto che ''il Sud d'Italia e' molto competitivo, con una grande offerta di laureati e diplomati, anche in campo scientifico, altamente qualificati''. Questo vantaggio, del resto, ha spinto la stessa STM a investire nell'impianto produttivo di Catania, una fabbrica di semiconduttori che ''dovrebbe essere la piu' moderna e la piu' importante d'Europa'' ed entrare in produzione nel 2004, con 4.500 dipendenti, l'88% dei quali laureati o diplomati. ''Aspettiamo, capisco che quando si prendono queste decisioni (la finanziaria, ndr) ci sono determinate risorse e priorita' - ha detto il presidente di STM - se pero' le leggi vengono cambiate vuol dire che il Sud non e' una priorita'''. Secondo Pistorio le due norme a favore del Mezzogiorno introdotte nel '98 e nel 2000 sono ''grandi leggi'', in particolare, perche' garantiscono un forte automatismo dato che, ha sottolineato, ''ci vogliono certezze del beneficio, l'incertezza altrimenti scoraggia l'investitore''. Quanto alle modalita' per far decollare il Sud, il manager siciliano si e' detto convinto che occorra ''continuare a migliorare l'ambiente da un punto di vista infrastrutturale'', serva uno ''snellimento burocratico e infine sia necessario ''mantenere la guardia alzata e attenta per la sicurezza, non solo guardando alla microcriminalita', ma anche al concetto di legalita'''.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 14:30)

 

CIG; VEGAS, RIGUARDA TUTTE LE AZIENDE IN CRISI

PER LA FIAT, VEDREMO - ROMA - La proroga della cassa integrazione speciale, inserita nel maxiemendamento del governo alla Finanziaria, non e' stata decisa appositamente per aiutare la Fiat ma riguarda tutte le aziende in crisi. Lo ha precisato uscendo dall'Aula della Camera il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas. Se pero' Fiat rientrera' nei meccanismi previsti dal governo il sottosegretario non esclude che possa fruire della misura. ''Vedremo'', ha risposto ai giornalisti. Il provvedimento ''riguarda le aziende che si trovano in quelle situazioni - ha spiegato - si tratta di prorogare i termini e dare maggiore copertura finanziaria. Le aziende che rientrano nei meccanismi possono partecipare. Non e' stata fatta con la ratio precisa di aiutare Fiat anche perche' siamo ancora in fase di discussione''.

 

VEGAS; SI' A MODIFICHE MA SENZA STRAVOLGERLA

NO ALLA 'CORDA DEL BOIA' IN QUESTA SITUAZIONE ECONOMICA

 ROMA - Si' alle modifiche alla Finanziaria ''ma senza stravolgerne la portata'' e avendo presente che occorre rispondere ''alle aspettative di maggior sviluppo economico dei cittadini italiani''. Il sottosegretario Giuseppe Vegas termina la sua replica alla Camera, durante il dibattito sulla Finanziaria, ribadendo la volonta' di rendere modificabile la manovra ma senza toccare i saldi. Vegas esclude inoltre l'ipotesi che si debba ricorrere ad una manovra-bis per l'andamento dei conti pubblici. Ipotesi che Vegas definisce irrealistica. Rispondendo ai rilievi dell'opposizione il sottosegretario, ribadendo la filosofia su cui e' improntata la manovra, ha sottolineato come, in un momento di rallentamento dell'economia, ''la corda del boia non e' lo strumento migliore''. Quindi 'no' a ''misure procicliche'' perche' il Governo vuole andare in ''controtendenza'' ed ha presentato una finanziaria ''normale in un momento anormale''. Sul Patto di Stabilita' europeo Vegas ha ribadito che il Governo ''e' convinto della sua bonta', ma questo - ha sottolineato - non vuol dire che non debba essere interpretato tenendo conto della realta' economica per renderlo compatibile con un periodo di crisi''. Il Governo comunque ''si attiene alle decisioni europee ed e' orientato a mantenere questo principio che e' la forza dell'intero sistema economico europeo''. Vegas sottolinea poi che comunque difficolta' economiche si registrano nei maggiori paesi europei (Francia e Germania ad esempio) e che il Patto ''non puo' prescindere dai riverberi interni''. Per quanto riguarda gli enti locali Vegas ricorda che sono previsti ''tagli modestissimi'' e che i limiti alla crescita della spesa riguardano ''in modo piu' pesante i ministeri''. Il 2003 e' in ogni caso ''l'anno di passaggio per la piena funzionalita' del federalismo fiscale''. Infine per quanto riguarda il maxiemendamento sul Mezzogiorno il Parlamento ''avra' modo di valutare quando ci sara' il dibattito''.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 14:00)

 

VEGAS, IRREALISTICA IPOTESI MANOVRA-BIS

ROMA - L'ipotesi di una manovra-bis e' irrealistica. Lo ha detto il sottosegretario Giuseppe Vegas, durante la sua replica in aula alla Camera nel corso del dibattito sulla Finanziaria. ''Si tratta di un'ipotesi irrealistica - ha detto Vegas - e spero lo sia anche ad aprile'' quando sara' presentata la trimestrale di cassa. ''I dati sul fabbisogno - ha aggiunto - manifestano una certa preoccupazione, ma non c'e' nessun rischio''.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 13:20)

 

ARRIVANO FONDI ACQUISTO CASE NUOVE FAMIGLIE

ROMA, 4 NOV - La proposta del Governo prevede che venga destinato alle famiglie di nuova costituzione ''almeno il 10%'' degli stanziamenti previsti per il Fondo nazionale per le politiche sociali. Questa cifra servira' soprattutto all'acquisto della prima casa ed a sostenere la natalita' con misure non meglio specificate. Ma proprio qualche giorno fa, era 'inciampato' nell'inammissibilita' per ''estraneita' di materia'' un emendamento della stessa maggioranza che puntava appunto a premiare con un assegno di 1.000 euro ogni bambino nato nel nel 2003 con l' evidente obiettivo di aiutare le famiglie con un reddito inferiore ai 36.000 euro a fare fronte alle maggiori spese dovute al nuovo arrivato, dalla carrozzina ai pannolini. La formula quindi potrebbe essere riproposta. Ma sono molte altre le novita' inserite in Finanziaria dal Governo con il maxiemendamento che riguarda - ricordano dall'opposizione - circa un terzo degli articoli della manovra. Proprio per questo il centrosinistra chiede piu' tempo per valutare la proposta dell'esecutivo e, addirittura, di tornare in Commissione Bilancio perche' la manovra e' cosi' completamente cambiata. Ecco alcune delle modifiche introdotte: - NORMA 'STERILIZZA' MODIFICA IRPEF: Ritorna la clausola di salvaguardia sull' Irpef. Viene di fatto 'sterilizzato' l'effetto dell'emendamento di maggioranza a firma Maurizio Leo (An) approvato dalla Commissione nonostante il parere contrario del Governo. L'esecutivo valutava infatti in 400 milioni di euro il maggior onere a regime della norma che riguardava un aumento della soglia della no-tax area a fronte della cancellazione - definita una complicazione - della norma relativa alla clausola di salvaguardia. - PROROGA CIGS ANCHE PER FIAT: Per affrontare le crisi occupazionali il Governo potra' ricorrere alla cassa integrazione straordinaria (in tutto 244 milioni di euro), grazie ad una proroga fino al 2003. Ma la misura sara' ridotta del 20%. - STOP AD ADDIZIONALI IRPEF E IRAP: Non solo Irpef, ma anche Irap. Il governo, per evitare rincari sulle impostse locali, estende lo stop alle addizionali per Comuni e Regioni che non potranno innalzare la 'pressione' ne' su Irpef, ne' su Irap. - PROGRAMMI DI ASSUNZIONE PER POLIZIA: Forze armate e corpi di Polizia dovranno corredare di 'specifici programmi' le nuove richieste di assunzione. Un primo contingente potrebbe essere autorizzato entro il 31 gennaio 2003. - FONDO AREE SOTTOUTILIZZATE: Nella 'corposa' parte che riscrive le regole sugli investimenti nel Mezzogiorno si prevede che sara' il Cipe, presieduto ''in maniera non delegabile'' dal Presidente del Consiglio, a valutare la distribuzione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate. Il Fondo ha una dotazione aggiuntiva di 400 milioni di euro nel 2003. - CESSIONE PARTECIPAZIONI: Per le societa' quotate in possesso dello Stato si potra' procedere alla privatizzazione a prezzi inferiori a quelli di collocamento ma corrispondenti al valore che in quel momento hanno le azioni sul mercato. La norma puo' riguardare molte societa' ancora in portafoglio del ministero del Tesoro, presenti sul listino: Enel, Eni (e Snam Rete Gas), Telecom, Alitalia, Finmeccanica. - RIFINANZIAMENTO ARTIGIANCASSA: Viene rifinanziata Artigiancassa: 4,5 milioni di euro nel 2003 e 25,5 nel 2004. - NUOVE NORME PER RIFIUTI: Nuove norme per lo smaltimento dei rifiuti che modificano la legge Ronchi e si inseriscono nella filosofia del 'lasciateci lavorare' del Governo.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 13:00)

 

MAXIEMENDAMENTO,PROROGA CIG ANCHE PER FIAT

244 MLN PER IL 2003, MISURA RIDOTTA DEL 20%

ROMA - Il Governo potra' affrontare crisi occupazionali, e quindi anche la crisi Fiat, ricorrendo alla cassa integrazione straordinaria. Ma la misura sara' ridotta del 20%. Lo prevede una proposta contenuta nel maxiemendamento alla Finanziaria presentato dal Governo che, pur non citando la casa torinese, parla di crisi occupazionali e di ''specifici accordi governativi intervenuti entro il 31 dicembre 2002''. In attesa della riforma degli ammortizzatori sociali, e comunque non oltre il 31 dicembre del prossimo anno, ci saranno quindi a disposizione 244 milioni di euro per ''programmi finalizzati alla gestione di crisi occupazionali''.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 12:10)

 

VENTURI, AUSPICABILI INIZIATIVE COMUNI

MA PER CONFESERCENTI SERRATA E' SOLO ESTREMA RATIO UNITARIA

 NAPOLI - La Confesercenti conferma il giudizio negativo sulla finanziaria e auspica iniziative comuni con Confcommercio e associazioni artigiane. A Napoli per presentare le proposte dell'organizzazione per il Mezzogiorno, il presidente Marco Venturi non esclude il ricorso ad azioni di mobilitazione. ''Azioni - puntualizza Venturi - che vanno concordate insieme''. La Confesercenti pensa ad una ''mobilitazione diffusa sul territorio, in tutte le citta' per sensibilizzare i cittadini''. ''Penso - spiega Venturi - ad esempio a camper itineranti, che girano per strade e piazze''. Tra le ipotesi, Confesercenti prende in considerazione la serrata? ''Resta l'estrema ratio unitaria - afferma Venturi, rispondendo ai giornalisti a margine del convegno - perche' in passato abbiamo gia' assistito a tentativi che quando dividono non vanno bene''. La Confesercenti e' insoddisfatta dalle misure messe in campo dal governo per il mezzogiorno ma anche dalle mancate politiche di sostegno per i consumi ''avevamo lanciato la proposta di anticipare la riforma fiscale con 50 euro al mese gia' da ottobre - sottolinea Venturi - ma non sono state date risposte e addirittura non si danno risposte neppure alle questioni poste dallo stesso governo sul credito al consumo e sulla rottamazione di alcuni beni semidurevoli''. Il presidente della Confesercenti parla anche di ''provvedimenti negativi per le imprese e provvedimenti cancellati''. ''Siamo arrivati - ironizza Venturi - a un Tremonti che promuove Visco e boccia se stesso perche' promuove la Dit e boccia la Tremonti bis''. La Confesercenti auspica a questo punto iniziative unitarie con le altre organizzazioni e ricorda l'ultimo incontro tra governo e parti sociali: ''Ho proposto a Bille' di fare una iniziativa comune, ma non ho avuto risposta affermativa''. Venturi ritiene tuttavia prioritario un percorso unitario, anche con le associazioni artigiane: ''Sarebbe necessario convergere in questi momenti difficili per fare una azione comune di contrasto''. La Confesercenti continuera' in ogni caso una azione ''di pressione sui parlamentari''. ''Avevamo fatto presentare una trentina di emendamenti da parlamentari di maggioranza e opposizione. Di questi, non e' sopravvissuto nemmeno uno. C'e' disattenzione e insensibilita', per esempio, sugli interventi per la sicurezza''.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 12:00)

 

ARRIVANO FONDI ACQUISTO CASE NUOVE FAMIGLIE

PROPOSTA CONTENUTA NEL MAXIEMENDAMENTO GOVERNO

ROMA - Piu' fondi per le ''famiglie di nuova costituzione'': serviranno a comprare la prima casa o a sostenere l'arrivo di nuovi nati. E' una delle novita' che spunta tra le misure del maxiemendamento depositato dal Governo alla Camera. La mega-proposta, 14 pagine in tutto, oltre alle famiglie detta nuove regole, come gia' annunciato, per la ridefinizione dei meccanismi del fondo per il Sud e degli incentivi per le imprese per gli investimenti nel Mezzogiorno, corregge alcune modifiche in campo fiscale e prevede una serie di norme per la cessione di partecipazioni.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 11:45)

 

RIPRESI LAVORI CAMERA, ULIVO CHIEDE PIU' TEMPO

SCADE INFATTI ALLE 15 TERMINE PER SUB-EMENDAMENTI AL 'MAXI'

ROMA - Sono ripresi stamane i lavori dell'aula della Camera impegnata ad esaminare la Finanziaria 2003. Alle 15 scadono i termini per presentare i sub-emendamenti al maxiemendamento del Governo sul Mezzogiorno. Proprio per l'esiguita' dei tempi previsti alcuni rappresentanti dell'opposizione hanno chiesto in avvio di lavori uno slittamento almeno a stasera perche' - sostengono - non c'e' abbastanza tempo per valutare la proposta di modifica del Governo che interviene su circa un terzo degli articoli della manovra. I lavori dell'aula saranno interrotti nel primo pomeriggio quando a Montecitorio ci sara' l'informativa del Governo sul terremoto.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 10:00)

 

CETICA (UGL), ALLARME RISORSE MAXI EMENDAMENTO

ROMA - Dietro il maxi-emendamento c'e' ''il rischio di una maxi-fregatura per i contribuenti''. Lo afferma i segretario generale dell'Ugl, Stefano Cetica, che teme nuove tasse o il taglio dei servizi ai cittadini per reperire le risorse necessarie al testo, riveduto e corretto, della Finanziaria. ''Non e' affatto chiaro dove il ministro Tremonti intenda recuperare il milione e mezzo di euro di spese in piu' previsto dal maxi-emendamento stesso - spiega Cetica - e, considerando che D'Amato si e' vantato di aver fornito lui stesso al ministro dell'Economia le indicazioni sui capitoli dai quali recuperare risorse necessarie, temiamo che a pagare saranno soprattutto i contribuenti con nuove tasse o il taglio dei sevizi e, comunque, le categorie (commercianti, artigiani, agricoltori) escluse dal confronto''.

(Aggiornato il 01 Novembre 2002 ore 12:00)

 

VISCO, ''RITIRATA'' DEL GOVERNO COSTA 2 MLD

CIPE ALLARGATO RISCHIA DI RALLENTARE FONDI PER IL SUD

ROMA - Il governo negli ultimi giorni su tre provvedimenti economici - il ''taglia spese'', il decreto fiscale sulle imprese e i fondi per il Sud - ''ha fatto una scomposta ritirata ripristinando, pur limitandone l' efficacia, le strumentazioni che erano state introdotte dal centrosinistra''. Le modifiche richiederanno ora 2 miliardi di euro. E' quanto afferma l' ex ministro del Tesoro Vincenzo Visco (Ds) secondo il quale, per il Sud, il ricorso ad un Cipe allargato ha una logica ''di forte intermediazione politica'' e rischia di allungare i tempi per l' attivazione dei finanziamenti. ''Nel giro di pochi giorni - ha detto Visco - sono gia' tre i clamorosi rovesciamenti di posizione che il governo e' stato costretto a compiere affannosamente nel tentativo di rimediare, almeno in parte, alle solenni cantonate di provvedimenti sbagliati e alle durissime reazioni che ne sono inevitabilmente conseguite. Prima sul cosiddetto ''decreto tagliaspesa'' che intendeva conferire al governo un inedito potere discrezionale nell' applicazione delle leggi di spesa votate dal Parlamento, poi sulla retroattivit del decreto fiscale che aboliva i criteri di tassazione a cui le imprese si erano gia' uniformate, infine sugli incentivi per il Mezzogiorno: su tutto cio', un coro unanime di proteste quale mai una manovra di governo aveva suscitato, ha obbligato il governo a compiere una scomposta ritirata ripristinando ~ pur limitandone l' efficacia - le strumentazioni che erano state introdotte dal centrosinistra''. Il parlamentare Ds sostiene quindi che ''bisogna chiedersi, adesso, con quali risorse il governo pensa di coprire le nuove spese valutabili in almeno 2 miliardi di euro''. Una critica viene mossa anche alla decisione di attivare le risorse per il Sud con il Cipe allargato. ''E' sconcertante poi osservare - afferma Visco - come, in un impianto che dovrebbe essere all' insegna degli automatismi, venga inserito un meccanismo come quello del Cipe allargato alle parti sociali e alle Regioni che risponde invece ad una logica di forte intermediazione politica''.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 15:20 )

 

BALDASSARRI, STUDIAMO TRASFERIMENTI A COMUNI

ROMA - Il governo sta studiando ''il problema dei trasferimenti ai Comuni''. Lo ha detto il viceministro all'Economia Mario Baldassarri rispondendo alla domanda dei giornalisti che chiedevano chiarimenti su cosa stia preparando il governo per gli enti locali. ''E' un argomento aperto ma - ha sottolineato - non ci sono mai stati tagli alle Regioni anche se qualche titolo di giornale aveva indotto una certa confusione. C'e' invece un incremento di disponibilita' per gli enti locali che e' superiore all'inflazione con uno spostamento verso la spesa in conto capitale. C'e' un problema per i trasferimenti ai Comuni - ha concluso - e stiamo discutendo''.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 15:00 )

 

ARTIGIANI, IGNORATA VOGLIA D'IMPRESA DEL SUD

VERTICI SI RIUNIRANNO PER VALUTARE AZIONI PROTESTA

 ROMA - La Finanziaria non favorisce la voglia d'impresa dell'Italia, e soprattutto del Mezzogiorno, ''declinando il termine occupazione in un senso soltanto, quello che tiene conto dell'occupazione dipendente''. Lo affermano i presidente di Confartigianato e Cna, Luciano Petracchi ed Ivan Malavasi, sottolineando che le due confederazioni, ''di fronte all'insoddisfazione delle richieste per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, riuniranno i propri vertici direttivi per valutare gli esiti della manovra correttiva del Governo e le eventuali azioni di protesta''. Secondo Cna e Confartigianato, ''il rifinanziamento del credito d'imposta per l'occupazione e' del tutto insufficiente per il Mezzogiorno: i 300 milioni di euro stanziati per il 2003 non sono neppure sufficienti a coprire l'ultimo quadrimestre del 2002, che e' rimasto scoperto dopo esser stato congelato''. I problemi occupazionali del Mezzogiorno, aggiungono Petracchi e Malavasi, riguardano anche la promozione di nuove imprenditorialita' artigiane e commerciali: ''Questa finanziaria - spiegano in una nota - non reitera lo sgravio triennale contributivo del 50% a favore di chi si mette in proprio, e non tiene conto dell'effetto volano per i nuovi posti di lavoro creati dalle imprese che nascono''. ''Gli artigiani - dicono ancora le due confederazioni - attendono inoltre che l'utilizzo della legge 488 attraverso Artigiancassa sia esigibile e certo, per evitare che le misure di sostegno siano utilizzate soltanto dal 5% delle piccole imprese''. Valutazioni negative, infine, anche per l'edilizia: ''Le misure - concludono Cna e Confartigianato - appaiono inadeguate sia per quanto riguarda il plafond massimo, sia per la mancata riduzione dell'Iva dal 20 al 10%, sia perche' non sono state estese le agevolazioni al sistema casa''.

 

SUD; FINANZIAMENTI ADEGUATI PER NUOVI BANDI 488

GOVERNO METTE A PUNTO MAXIEMENDAMENTO SU MEZZOGIORNO

ROMA - Il maxiemendamento sul Mezzogiorno varato stamane dal Consiglio dei Ministri punta, tra le altre cose, ad assicurare ''finanziamenti adeguati a nuovi bandi della legge 488 nella parte finale del 2003 e nel 2004''. Il governo punta inoltre ad assicurare risorse fresche agli undici patti territoriali residui gia' istruiti, e ad un finanziamento, non inferiore a 300 milioni di euro annui, del bonus per l'occupazione del Mezzogiorno. E' quanto riporta una dichiarazione ufficiale del governo.

 

VIA LIBERA CDM A MAXI EMENDAMENTO

ROMA - La discussione in Consiglio dei ministri e' stata ''velocissima e molto tranquilla'', ha detto Micciche' uscendo da Palazzo Chigi. ''Quello che abbiamo deciso ieri nella riunione con le parti sociali e' diventato l'emendamento che oggi il Consiglio dei ministri ha approvato e che lunedi' sara' in aula - ha proseguito il vice ministro dell' economia -. Non ci sono novita' sostanziali rispetto a ieri, solo piccolissime modifiche. La soluzione e' stata trovata, ora tocca al Parlamento, che potra' comunque essere soddisfatto del lavoro concluso''. Quello dei fondi per il Mezzogiorno, secondo Micciche', ''non e' mai stato un problema''. ''Sono soldi che saranno distribuiti dal 2004. Rifinanzieremo il bonus occupazione in modo piu' equilibrato e manterremo comunque il vecchio bonus. Ci sara' una novita' per gli ultra 45enni''. ''Tutto e' andato come previsto - ha concluso Micciche' - non si toccano comunque i valori della finanziaria''.

 

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 14:10 )

 

VIA LIBERA CDM A MAXI EMENDAMENTO

ROMA - Via libera del consiglio dei ministri al maxi emendamento alla finanziaria. Lo ha confermato il vice ministro all'economia, Gianfranco Micciche', uscendo dalla riunione del Consiglio dei ministri. La proposta del governo e' in linea con quanto uscito fuori ieri dall'incontro con le parti sociali, ha confermato Micciche'.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 13:40 )

 

BALDASSARRI, GOVERNO NON PREOCCUPATO PER I 'NO'

ROMA - Il governo e' preoccupato per i tanti ''no'' incassati dopo le correzioni alla Legge Finanziaria ? ''No'', ha risposto il viceministro dell'Economia, Mario Baldassarri, interpellato al termine delle celebrazioni della Giornata mondiale del Risparmio.

 

MAXI-EMENDAMENTO; TANZI, OBIETTIVO SALDI FERMI

ROMA - ''Se cambiano i saldi, lo sapremo lunedi'. L' obiettivo e' quello di tenerli invariati e, se non cambia nulla, dovremmo raggiungerlo''. E' quanto ha affermato il sottosegretario all' Economia, Vito Tanzi, ai giornalisti che gli chiedevano il possibile impatto del maxi-emendamento per il sud sui saldi della manovra.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 13:10 )

 

MUSI (UIL), GIUDIZIO RESTA CRITICO

BENE CORRETTIVI SU MEZZOGIORNO, MA NON BASTANO

 ROMA - La Uil ha dato e continua a dare ''un giudizio critico sulla Finanziaria'', perche' in essa mancano ''scelte di qualita' che sappiano coniugare emergenza e prospettive'', come invece indicato dal Patto per l'Italia. E' quanto precisa Adriano Musi, segretario generale aggiunto dell' organizzazione sindacale, correggendo i giudizi riportati (''per la fretta e gli orari'', spiega) dagli organi di informazione. ''L'apprezzamento nei correttivi comunicati ieri per poter verificare nel Mezzogiorno come i proclami divengano fatti, richiesti e sollecitati dalla Uil come dagli altri sindacati - afferma Musi - non significa aver mutato opinione sull'impianto complessivo della manovra economica. Una manovra - aggiunge - che necessita correttivi non solo sul Mezzogiorno, ma sul fisco, sull'istruzione, sulle politiche federali, sulle politiche abitative, sulla sicurezza e, non certamente ultima per ordine di importanza, sulla tutela del potere d'acquisto dei lavoratori del pubblico impiego, compresi i lavoratori degli enti locali e della sanita'''. Un percorso da verificare, quindi, ''ancora lungo, e sul quale la Uil continuera' ad esercitare il massimo dell'attenzione e della pressione sindacale'', sottolinea il numero due della Uil, secondo il quale ''il governo ha sbagliato nel non consultare, tecnicamente, tutti i soggetti sociali e datoriali sull'emendamento sul Mezzogiorno''. La Uil e' infatti consapevole - conclude Musi - che ''solo l'unita' del mondo del lavoro consentira' di raggiungere quel traguardo dello sviluppo sull'equita' che noi tutti perseguiamo''.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 12:50 )

 

FORMIGONI, CORRETTIVI NON SODDISFANO LE REGIONI

PALERMO - In particolare, Formigoni ha citato il calcolo delle risorse proprie in materia sanitaria e la questione dei trasferimenti alle Regioni a seguito del decentramento amministrativo. ''Abbiamo firmato un accordo nell' agosto del 2001 che prevedeva un determinato importo da erogare alle Regioni in materia sanitaria, e con questa finanziaria - ha ricordato - rischiamo di perdere circa 300 miliardi di vecchie lire. Per quanto riguarda i trasferimenti, c'erano stati impegni precisi assunti nei precedenti governi dell' Ulivo''. Formigoni ha aggiunto che ''le Regioni non chiedono ne' un centesimo in piu' ne' un centesimo in meno, ma il rispetto degli impegni''.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 11:30 )

 

FORMIGONI, CORRETTIVI NON SODDISFANO LE REGIONI

PALERMO - ''I correttivi alla finanziaria non soddisfano le Regioni. Noi abbiamo presentato una serie di emendamenti, nessuno dei quali e' stato accolto''. Lo ha sostenuto il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, a margine della conferenza dei presidenti delle Regioni in corso a Palermo.

 

FAZIO, DOPO SCIOGLIERE NODI STRUTTURALI

GOVERNATORE SOLLECITA INTERVENTI NEL MERCATO DEL LAVORO

ROMA - Dopo l' approvazione della legge finanziaria, ''vanno compiuti ulteriori, decisivi passi per sciogliere i nodi strutturali della nostra economia''. La sollecitazione arriva dal governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, intervenuto alla Giornata mondiale del risparmio. ''E' in corso la discussione parlamentare del disegno di legge finanziaria; sono annunciate innovazioni e integrazioni - ha ricordato Fazio - in particolare in favore del Mezzogiorno. Dopo la sua approvazione vanno compiuti ulteriori, decisivi passi per sciogliere i nodi strutturali della nostra economia. Gli interventi del mercato del lavoro, la difesa del risparmio sono componenti importanti del piano di riforme. Vanno rimossi i fattori economici e fiscali che limitano la competitivita', che frenano la crescita dimensionale delle imprese; va ricercata una maggiore correlazione tra salari e produttivita'''.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 11:00 )

 

EMENDAMENTO IN ARRIVO PER LA FINANZIARIA

ROMA - Non manchera' di suscitare polemiche e dibattiti il
maxiemendamento alla Finanziaria che l'esecutivo si
appresta a varare. Da un lato il governo ritiene di essere
andato incontro alle esigenze espresse dalle parti
sociali: 550 milioni di Euro in piu' per il Sud e per le
imprese. Berlusconi, a margine della riunione di ieri, ha
inoltre confermato lo sforzo di ridurre le imposte, che si
dovrebbe tradurre in un incentivo ai consumi. Cisl e
Confindustria hanno gia' espresso comemnti favorevoli
attraverso i propri leader, che trovano la nuova manovra
piu' lineare e corretta. La Uil ha assunto una posizione
intermedia, mentre Cgil, associazioni dei commercianti,
agricoltori e artigiani bocciano il decreto (che inziera'
per altro il proprio iter in aula da lunedi'). Le
principali critiche: modifiche solo di forma, nessun vero
incentivo ai consumi, scarsa attenzione alle piccole
imprese e al settore agricolo.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 10:00 )

 

Approvato il maxiemendamento del governo, la Cgil dice no
Finanziaria, da lunedì in aula
Più incentivi per il Sud, ok da Cisl,Uil e industriali

Più incentivi per le imprese che investono nel mezzogiorno, più crediti d’imposta specialmente a quelle che assumono persone con più di 45 anni, per un finanziamento complessivo per il sud di circa 550 milioni.

Sono questi i contenuti del maxiemendamento che il governo presenterà lunedì in aula a Montecitorio dove inizieranno le votazioni sulla legge finanziaria.

Il governo ha incassato quindi il via libera alla manovra degli imprenditori e i riconoscimenti di Cisl e Uil. La versione 'riveduta e corretta' secondo quanto chiedevano Confindustria, Cisl e Uil continua però a non convincere non solo la Cgil che ha abbandonato il tavolo delle trattative, ma anche la Confesercenti e le organizzazioni agricole.

 "Siamo riusciti a venire incontro alle richieste delle parti sociali", ha detto il premier Silvio Berlusconi, che ha aggiunto "non contavo su di voi', riferendosi all’organizzazione di Epifani.

Il leader della Confindustria D'Amato ha parlato di 'importante passo in avanti' per le maggiori risorse rivolte al mezzogiorno e per gli incentivi alle imprese”.

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ora 09:30 )

 

TERMINATO INCONTRO A PALAZZO CHIGI

ROMA - Si e' concluso poco dopo le 20 a Palazzo Chigi l'incontro tra Governo e parti sociali sulla finanziaria.

 

MICCICHE', NESSUNA CONCERTAZIONE A PUNTATE

ROMA - ''Non abbiamo fatto nessuna concertazione a puntate''. E' quanto ha detto il viceministro dell' Economia, Gianfranco Micciche', uscendo da Palazzo Chigi, ai giornalisti che chiedevano i motivi degli incontri al Tesoro. ''Ci era stato posto un problema da Confindustria e da alcuni sindacati e lo abbiamo affrontato con loro'', ha concluso Micciche'.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 20:00 )

 

AGRICOLTORI INSODDISFATTI, BOCCIANO MANOVRA

ROMA - Il mondo dell' agricoltura esce insoddisfatto dall' incontro di Palazzo Chigi sulla finanziaria e boccia la manovra nel suo complesso. A parlare all' uscita dall' incontro e' il presidente della Cia, Massimo Pacetti: ''In questa finanziaria non c'e' niente per l'agricoltura e non c'e' niente per il Mezzogiorno''. Pacetti ha affermato che l'insoddisfazione e' unanime per le quattro organizzazioni - Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri - le quali hanno presentato loro proposte di emendamento.

 

CONFCOMMERCIO, NON ABBIAMO ABBANDONATO TAVOLO

ROMA - La Confcommercio non ha abbandonato il tavolo di palazzo Chigi sulla Finanziaria. Lo precisa la stessa organizzazione guidata da Sergio Bille' aggiungendo che ''un'ampia delegazione di Confcommercio guidata dal direttore generale Luigi Taranto continua a sedere alla riunione in corso a palazzo Chigi''.

 

MICCICHE', MAXI EMENDAMENTO LUNEDI' IN AULA

ROMA - ''Il governo presentera' in Aula alla Camera il maxi emendamento lunedi' prossimo''. Lo ha detto il vice ministro dell'economia, Gianfranco Micciche', uscendo dall' incontro a Palazzo Chigi. Micciche' si e' anche detto ''molto soddisfatto'' dell'incontro.

 

D'AMATO, PATTO PER L' ITALIA E' RISPETTATO

ROMA - Con le modifiche alla legge finanziaria che il governo ha messo in campo ''il patto per l' Italia e' rispettato''. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Antonio D'Amato, al termine dell' incontro tra Governo e parti sociali sulla manovra economica. ''Resta solo ancora un capitolo aperto - ha aggiunto - e riguarda la definizione delle risorse per la ricerca e la scuola''.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 19:40 )

 

D'AMATO, PASSO IMPORTANTE

INTESA CON CISL E UIL E' STATA MOLTO POSITIVA

ROMA - ''E' stato fatto un importante passo in avanti - ha detto D'amato al termine dell'incontro con il governo - ci sono piu' risorse per il Mezzogiorno e si puo' lavorare per farlo diventare un'area leader per l'attrazione di investimenti. Si tratta di un passo avanti positivo. Le storture che avevamo trovato nella legge finanziaria sono state eliminate. Anzi abbiamo fatto passi avanti per l'allocazione delle risorse. Adesso - ha aggiunto il leader degli industriali - si tratta di lavorare perche' il tavolo per il mezzogiorno porti altri contenuti''. D'Amato ha riconosciuto il ruolo propulsivo della Cisl e della Uil e delle altre organizzazioni economiche che, ha detto, ''hanno fatto cambiare in modo significativo questa legge finanziaria. L' intesa con la Cisl e la Uil e' stata positiva e il fronte comune del mondo delle imprese e del mondo del lavoro e' riuscito ad apportare le modifiche che chiedevamo''. D'Amato ha aggiunto che queste modifiche non comporteranno problemi di copertura: ''noi stessi - ha detto - abbiamo contribuito a trovare il modo facendo riarticolazioni all' interno degli stessi capitali di spesa''. Per quanto riguarda la 488, che e' stata in buona parte salvaguardata, D'amato ha detto che ci sara' un nuovo bando per il 2003 e un altro per 2004.

 

EPIFANI, GOVERNO ACCENTUA DECLINO PAESE

ROMA - Il Governo Berlusconi ''agisce attraverso le divisioni'' e ''accentua il declino del Paese''. Lo sostiene il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, preoccupato per una situazione economica che rischia di peggiorare e che vede per quest'anno il prodotto interno lordo crescere di pochi decimali. Il Governo secondo Epifani ''e' incapace di affrontare la serieta' della crisi. Governa per divisioni e aggrava i problemi del Paese''. Secondo Epifani il Governo ha dato un segnale di questa politica delle divisioni anche attraverso l'incontro di ieri sera. ''Che bisogno c'era - ha detto - di sentire separatamente Cisl, Uil e Confindustria? Non offende la Cgil ma piuttosto offende il proprio ruolo e la propria serieta' istituzionale. Infatti non ha escluso solo la Cgil ma anche le altre organizzazioni che hanno firmato il Patto per l'Italia''. Secondo Epifani il Governo fa ''scelte sbagliate'' e rischia di essere ''distruttivo per la coesione sociale''. In particolare la finanziaria rischia non solo di non garantire la coesione sociale ma anche di creare difficolta' ai conti pubblici perche' punta fra l'altro a raccogliere 16 mila miliardi con i condoni, una cifra che molto difficilmente entrera' nelle casse dello Stato.

 

ARTIGIANI MINACCIANO MOBILITAZIONE

ROMA - ''Gli artigiani stanno pensando a una eventuale mobilitazione della categoria contro questa legge finanziaria''. Lo ha detto il vicepresidente della Confartigianato, Tullio Uez, uscendo da Palazzo Chigi dove e' ancora in corso l'incontro tra governo e parti sociali. ''Il nostro e' un grido d'allarme - ha detto Uez - perche' in questa finanziaria non vediamo assolutamente alcuna risposta alle richieste degli artigiani e delle piccole imprese''. ''Totale insoddisfazione'' e' stata espressa anche da un'altra associazione degli artigiani, la Cna: ''Nella manovra - ha detto Giuliano Sangalli - ci sono poche risorse per lo sviluppo, mentre il metodo adottato dal governo di negoziare con un tavolo separato e' quanto mai grave''.

 

UIL, PRIMI PASSI IN AVANTI MA NON BASTA

ROMA - Sulla Finanziaria ''sono stati fatti alcuni importanti passi in avanti sul fronte del Mezzogiorno, ma il giudizio finale lo daremo solo dopo un confronto piu' generale''. Lo ha detto Paolo Pirani segretario confederale della Uil, secondo il quale ''mancano ancora risposte sul capitolo infrastrutture, sulla ricerca e l'innovazione, e su come verranno distribuite le risorse i patti territoriale. Si e' invece bloccato il tentativo di mettere in discussione strumenti come il bonus per l'occupazione e il credito d'imposta per le imprese che investono nel Mezzogiorno. Questi sono segnali positivi''.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 19:20 )

 

EPIFANI, GOVERNO PRODUCE GUASTI

ROMA - Le politiche economiche del Governo ''producono guasti'' a partire dagli investimenti e quindi dalla possibilita' di sviluppo del Paese. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che critica le decisioni del Governo sul Mezzogiorno. ''Il Governo ha fatto il capolavoro - ha detto all'assemblea dei metalmeccanici - di mettere in discussione tutti gli strumenti per il Sud e di togliere quelli che avevano funzionato. Al di la' di quello che il Governo decide in queste ore un guasto l'ha gia' fatto. Il Mezzogiorno si prepara ad avere un ritardo negli investimenti di almeno sei mesi. Io credo che siamo nel pieno marasma''.

 

VENTURI, MANOVRA INADEGUATA

CONFESERCENTI CRITICA ANCHE IL METODO

ROMA - ''Siamo insoddisfatti e manteniamo il giudizio di inadeguatezza su questa finanziaria perche' non rilancia i consumi ne' affronta il nodo del turismo al Sud''. Lo ha detto il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, lasciando l'incontro di Palazzo Chigi. Venturi critica anche il metodo: ''Manca la concertazione. La riunione si e' svolta - ha criticato - nel totale disinteresse di tutti''.

 

Segreteria Cgil lascia tavolo

Ancora una nuova rottura fra il governo e la Cgil. I segretari confederali della Cgil hanno abbandonato la riunione con il governo a palazzo Chigi sulla modifiche da apportare alla legge finanziaria. Al confronto, ancora in corso con le parti sociali, restano solo dei tecnici del sindacato di Corso d'Italia.

 

INCONTRO IN CORSO, MA MOLTE PARTI LASCIANO

''E' UNA FUGA GENERALE'', DICE VENTURI (CONFESERCENTI)

ROMA - ''E' una fuga generale'', cosi' il presidente della Confersercenti Marco Venturi ha sintetizzato con i giornalisti il clima che si e' creato a Palazzo Chigi mentre e' ancora in corso l' incontro tra governo e parti sociali sulla Finanziaria. I primi ad abbandonare il tavolo, in forte polemica con il metodo adottato dal governo e con i contenuti della sua proposta, sono stati i segretari confederali della Cgil, Paolo Nerozzi e Marigia Maulucci. A ruota sono usciti da Palazzo Chigi, anche loro in forte polemica con il governo, il presidente della Confesercenti Venturi (''un metodo da disapprovare e una finanziaria del tutto inadeguata a rilanciare consumi e Mezzogiorno''), il presidente della Confcommercio Sergio Bille' ('' un incontro inutile e un grande passo indietro in un momento cosi' difficile''), e anche Giuliano Sangalli della Cna (''E' molto grave aver negoziato con un tavolo separato'').

 

CGIL, INSODDISFATTI PER METODO E MERITO

ROMA - Il segretario confederale Paolo Nerozzi, che ha guidato la delegazione Cgil a Palazzo Chigi ha definito ''inaccettabile il metodo utilizzato dal Governo che ha avviato ieri una serie di incontri solo con alcune associazioni''. ''Come Cgil - ha aggiunto Nerozzi - abbiamo ribadito la contrarieta' a questo metodo che e' autoritario e non democratico. Tra l'altro - ha aggiunto - non ci hanno nemmeno illustrato i problemi di questa finanziaria, nella quale mancano le questioni gravissime legate agli enti locali che rischiano di non poter fare i bilanci e questo investe tutti i cittadini e le categorie piu' deboli''. Le critiche non finiscono qui. La Cgil va giu' duro anche sul Mezzogiorno: ''le rimodulazioni portate avanti dal Governo sono, di fatto, sintetizza Nerozzi, una partita di giro: ''le risorse sono diminuite rispetto a quelle che erano state previste e la metodologia e' stata modificata. Resta il fondo unico ma con meccanismi automatici e discrezionali. Il credito d'imposta e' stato ridotto della meta' - aggiunge Nerozzi - e la 488 e' vero che e' stata ripristinata ma ne e' stato tolto un pezzo. Rimangono quindi tutti gli aspetti negativi per quanto riguarda la metodologia e in piu' ci sono meno risorse. Questo rende tutto il quadro non soddisfacente''.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 19:00 )

 

CASA, INQUILINI E PROPRIETARI INVOCANO MISURE

DOPO INCONTRO CON RESPONSABILI SETTORE DI CDL E ULIVO

 ROMA - L'esigenza di misure efficaci a favore della casa e del mercato dell'affitto nella Finanziaria 2003 e' stato sollecitato dai sindacati degli inquilini e dei proprietari in un incontro tenuto con i responsabili casa e territorio della Casa delle Liberta' (Tommaso Lupi e Antonio Giuseppe Maria Verro di Forza Italia) e dell'Ulivo (Alfredo Sandri dei Democratici di Sinistra) per illustrare i contenuti dell'accordo politico-programmatico e della Convenzione nazionale per le locazioni. Lo rende noto un comunicato congiunto di Sunia, Sicet, Uniat, Ania, Feder-Casa, Unione Inquilini (Inquilini) e Anpe-Federproprieta', Asppi, Cofappi, Upp (Proprietari immobiliari). La nota sottolinea l'impegno dei parlamentari delle due parti che, pur con accenti diversi, hanno ribadito ''una comune volonta' di una maggiore attenzione alle politiche della casa e alle esigenze del settore, con particolare riferimento alla Finanziaria 2003''. In particolare i sindacati hanno sottolineato ''la pressante esigenza che gli sconti fiscali per le ristrutturazioni residenziali siano riportati all'iniziale o analoga impostazione e che il Fondo sociale per il sostegno all'affitto trovi una previsione di maggior finanziamento, cosi' come i Fondi destinati all'edilizia sociale pubblica, oggi previsti - precisano i sindacati - in misura veramente irrisoria anche rispetto alla stessa Finanziaria del 2002''.

 

MAXI EMENDAMENTO, LEGGE 488 VIA DA ART. 37

ROMA - Ecco, secondo quanto si e' appreso al termine dell'incontro al ministero del Tesoro, i punti piu' importanti della bozza del maxi emendamento presentata a sindacati e Confindustria. - LEGGE 488: tutte le procedure che vengono finanziate con questa legge (compresa la programmazione negoziata a partire dai patti territoriali) resteranno fuori dall'art. 37 della finanziaria. Per tutti gli strumenti della programmazione negoziata, fino al 2005 varranno le vecchie procedure. - BONUS OCCUPAZIONE: la quota nazionale sara' di 100 euro al mese, e per gli ultraquarantacinquenni e' prevista un'ulteriore quota di 50 euro mensili. Per il Sud, inoltre, e' prevista una cifra aggiuntiva di 300 euro al mese, cosicche' il tetto massimo nelle regioni meridionali potra' raggiungere i 450 euro al mese. Per quanto riguarda la copertura finanziaria, per la quota nazionale sono previsti 125 milioni di euro l'anno fino al 2006, mentre per quella relativa al Mezzogiorno sono previsti 300 milioni di euro l'anno sempre fino al 2006, attingendo al fondo per le aree depresse. - CREDITO DI IMPOSTA: Vengono ripristinati gli incentivi per le imprese che decidono di investire nel Mezzogiorno. Il maxi emendamento - secondo quanto si apprende - prevede che le imprese che usufruiranno del credito di imposta completino il loro investimento nel giro di tre anni: il primo anno dovranno scaricare il 20-30% dell'investimento, il secondo anno il 50-60%, il terzo anno il 100%. Se solo una di queste scadenze non dovesse essere rispettata, salterebbe l'agevolazione fiscale. - RIUNIONI PRE-CIPE: prima di ogni riunione del Cipe in cui dovranno essere stanziate risorse del Fondo unico per il Mezzogiorno, il Governo si impegnerebbe a convocare tutte le parti sociali e i rappresentanti degli enti locali e delle Regioni.

 

ARTIGIANI, E' PASSO INDIETRO DEL GOVERNO

CNA-CONFARTIGIANATO, RINUNCIA SPINTE RIFORMISTE PATTO ITALIA

ROMA - La Finanziaria ''rinuncia alle spinte riformiste contenute nel Patto per l'Italia e fa intravedere un ritorno indietro rispetto alle proposte originarie del Governo''. Lo sostengono, in un comunicato congiunto, Confartigianato e Cna che ''valutano con preoccupazione le ipotesi che da varie parti si paventano circa il maxiemendamento alla legge Finanziaria 2003''. ''In primo luogo - affermano le due confederazioni artigiane - si sta ristabilendo un metodo, che si pensava tramontato, nella consultazione preventiva di sindacati e Confindustria. Forse non ci si e' accorti che anche oggi i dati di Movimprese confermano che sono le piccole imprese, e soprattutto quelle artigiane, a mantenere positivo il saldo imprenditoriale ed occupazionale del paese''. ''Vi e' inoltre allarme nell'artigianato circa la carenza di provvedimento fondamentali per lo sviluppo dell'Italia - continuano Cna e Confartigianato - in particolare in tema di Artigiancassa, di 488 artigiana e di credito d'imposta per l'occupazione e gli investimenti''. ''Si sta presentando una Finanziaria che, partendo dalle solite logiche, rinuncia alle spinte riformiste contenute nel patto per l'Italia e fa intravedere un ritorno indietro rispetto alle proposte originarie del Governo - concludono le Confederazioni - L'artigianato e le pmi vanno al confronto di palazzo Chigi confidando nell'impegno per lo sviluppo della legge Finanziaria e fin da ora mettono in stato di preallarme la categoria''.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 17:00 )

 

MAULUCCI (CGIL);MINACCE CISL RUGGITO DEL CONIGLIO

'MOBILITAZIONE,PERCHE' PEZZOTTA NON CI HA PENSATO PRIMA ?'

ROMA - E' un 'ruggito del coniglio' quello della Cisl che minaccia oggi una mobilitazione contro la Finanziaria ''ad accordo gia' fatto 'in sede ristretta' ieri sera''. E' quanto dichiara, in una nota, Marigia Maulucci della segreteria confederale Cgil a proposito delle dichiarazioni del segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, sull'incontro di ieri sera con il ministro Tremonti per discutere degli incentivi al Mezzogiorno, incontro al quale non ha partecipato la Cgil. ''Ad un mese dalla presentazione della Finanziaria - dice Maulucci - che secondo la Cisl, sulle questioni del Mezzogiorno snatura il Patto per l'Italia, Pezzotta si dichiara pronto alla mobilitazione. Com'e' che non ci ha pensato prima?''.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 16:00 )

 

MARONI;EPIFANI NON VA A PALAZZO CHIGI?FATTI SUOI

ROMA - ''Non so cosa e' accaduto ieri sera - ha insistito Maroni con i giornalisti - io ero qui per fare approvare un provvedimento importante che ci fa fare un passo avanti sulla strada degli accordi di Lisbona. Abbiamo scritto nero su bianco nelle deleghe - ha proseguito il ministro - che i decreti legislativi saranno scritti dopo aver sentito le parti sociali ed e' la prima volta che si fa''. Questo, secondo Maroni, dimostra ''quale interesse ci sia da pare nostra per il dialogo. Ma il dialogo si fa in due. Il Governo avra' pure il diritto di definire il maxiemendamento prima di parlarne con le parti sociali, o no? Oggi lo proporremo alle parti sociali. Tutto il resto sono chiacchiere lontane dai miei pensieri''.

 

IN CORSO INCONTRO TREMONTI-PARTI SOCIALI

ROMA - Alla riunione in corso al ministero del Tesoro per la messa a punto del maxi emendamento alla Finanziaria che domani sara' presentato in Consiglio dei ministri, le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil sono rappresentate - secondo quanto si apprende - a livello tecnico.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 14:50 )

 

MARONI;EPIFANI NON VA A PALAZZO CHIGI?FATTI SUOI

NON SO PERCHE' IERI SERA NON CI FOSSE LA CGIL AL VERTICE

ROMA - Perche' la Cgil ieri sera non c'era nell'incontro al ministero dell'Economia? ''Non lo so, io ieri sera ero qui in Parlamento'', risponde il ministro del Welfare Roberto Maroni uscendo dall'Aula di Montecitorio che ha dato il via libera alla riforma del mercato del lavoro. E quanto al fatto che oggi il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani non andra' a Palazzo Chigi, Maroni dice ''non m'interessa, ognuno e' libero di fare quel che vuole''. Poi aggiunge ''una cosa sono le consultazioni, un'altra gli scambi di opinione. Oggi il Governo sottoporra' alle parti sociali il maxiemendamento. Tutto il resto sono chiacchiere, dietrologie di chi e' malato di consociativismo''.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 14:30 )

 

IN CORSO INCONTRO TREMONTI-PARTI SOCIALI

PRESENTE ANCHE LA CGIL;ATTESA CONSEGNA TESTO MAXIEMENDAMENTO

ROMA - Stretta finale del Governo per mettere a punto il maxiemendamento alla Finanziaria che domani sara' presentato al consiglio dei ministri. E' infatti in corso al ministero dell'Economia un incontro tra il ministro Giulio Tremonti e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Confindustria. Nel corso della riunione - secondo quanto si apprende - dovrebbe essere consegnato dal ministro la bozza del testo del maxiemendamento.

 

EPIFANI, MANCATA CONVOCAZIONE UN' OFFESA

ROMA - Secondo Epifani ''e' la prima volta'' che un governo si comporta in questo modo. ''Ieri sera - ha raccontato il segretario - abbiamo appreso dalle agenzie che erano in corso incontri in cui si affrontavano i temi legati alla finanziaria e alla politica del Mezzogiorno. E abbiamo espresso immediatamente la nostra irritazione''. Oltretutto, ha aggiunto Epifani, il comportamento tenuto dal Ministero ieri sera costituisce ''una mancanza di rispetto anche verso le altre organizzazioni'', in quanto anche per cio' che riguarda la parte datoriale non esiste solo Confindustria. Oltretutto - ha concluso il segretario - gli incontri di ieri sera si sono svolti dopo che esponenti del governo avevano preannunciato una convocazione delle parti sociali che poi era stata smentita.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 14:20 )

 

EPIFANI,NO A PALAZZO CHIGI MA CON METALMECCANICI

ROMA - ''Io a Palazzo Chigi non vado. Devo chiudere l'assemblea dei metalmeccanici, e penso meriti di essere concluso. Non trovo nessuna ragione per cambiare questa scelta. La Cgil sara' presente con 2 segretari confederali che sosterranno quello che pensiamo''. Con queste parole il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ha ribadito che non sara' presente all'incontro tra governo e parti sociali previsto oggi pomeriggio sulla finanziaria.

 

EPIFANI, MANCATA CONVOCAZIONE UN' OFFESA

ROMA - La mancata convocazione della Cgil agli incontri tenutesi ieri sera al Ministero dell'Economia fra il ministro Giulio Tremonti, la Cisl, la Uil e Confindustria e' ''offensiva''. E costituisce una ''mancanza di rispetto e di correttezza dell'idea del dialogo sociale''. Cosi' il segretario della Cgil Guglielmo Epifani.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 14:15 )

 

MAXI-EMENDAMENTO;ALEMANNO, NIENTE A ENTI LOCALI

PROVVEDIMENTO RIGUARDERA' SUD E INDIRETTAMENTE AGRICOLTURA

ROMA, 30 OTT - Nel maxi-emendamento alla finanziaria ''che io sappia non ci sara' niente per gli enti locali''. Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno, a margine della cerimonia di consegna del premio 'De@terra'. ''L'emendamento - ha ribadito Alemanno - riguardera' il sud ed indirettamente l'agricoltura. Gli emendamenti che invece riguardano l'agricoltura - ha concluso - passeranno tramite gruppi parlamentari''.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 13:50 )

 

Ricerca, governo investira' 1% del Pil

Il governo non intende ridurre gli stanziamenti per la ricerca, nonostante le difficolta' di bilancio. Gli stanziamenti 'dovranno passare nell'arco della legislatura dall'attuale 0,6% ad almeno l'1% del Pil'. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Berlusconi, intervenendo all'inaugurazione del Parco scientifico biomedico del San Raffaele di Roma. 'Garantisco quindi -ha aggiunto il premier- l'attenzione del governo al sostegno della ricerca di base e di quella chimica'.

 

PEZZOTTA, NON VOGLIAMO ESCLUDERE NESSUNO

PALERMO - ''Non vogliamo escludere nessuno, non e' nostra intenzione. Ieri il ministro Tremonti ci ha convocati per capire quali valutazioni diamo e quali dubbi abbiamo sulla Finanziaria e noi abbiamo posto il problema del rispetto del Patto per l' Italia. Se la Cgil vuole partecipare alla gestione del Patto non abbiamo alcun problema''. Cosi' il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, ha replicato alle polemiche sollevate dalla Cgil, esclusa dal tavolo convocato ieri sera dal ministro all' Economia, che ha incontrato in separata sede Confindustria e Cisl e Uil. Pezzotta, a Terrasini per concludere i lavori degli Stati generali della Cisl siciliana con la presenza dei leader sindacali delle regioni del Sud, ha sottolineato che ''ci sono discordanze fra la Finanziaria e il Patto per l' Italia'' e che la Cisl ha chiesto che nella manovra siano inserite alcune misure per il Mezzogiorno come il credito d' imposta, il bonus fiscale e gli strumenti della contrattazione negoziata. Il primo banco di prova sara' la riunione di stasera al ministero sul maxi-emendamento per il Sud. ''Se il governo non ci convincera' siamo pronti alla mobilitazione per chiedere l' attuazione del Patto per l' Italia'', ha avvertito Pezzotta. E alla domanda se scenderanno in piazza insieme alla Cgil, il leader sindacale ha risposto: ''non so se la Cgil e' d' accordo a mobilitarsi per questo''.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 13:00 )

 

CGIL ALL'INCONTRO, MA NON CI SARA' EPIFANI

ROMA - La Cgil andra' all'incontro con il Governo sulla finanziaria, ma alla riunione non partecipera' il segretario generale Guglielmo Epifani. Secondo quanto si apprende il leader di Corso Italia ha deciso di confermare il suo impegno precedente per intervenire all'assemblea dei delegati della Fiom. La decisione e' stata presa dopo la mancata convocazione ieri sera al ministero dell'economia.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 11:00 )

 

Finanziaria,oggi incontro parti sociali

Tutte le parti sociali sono state convocate per questo pomeriggio a Palazzo Chigi, alle ore 17. Il confronto, riporta il fax inviato alle parti sociali e firmato dal sottosegretario Gianni Letta, riguarda le modifiche alla legge finanziaria.

 

MAXIEMENDAMENTO IN DIRITTURA D'ARRIVO

Primi, 'fruttuosi', incontri 'informali' per mettere a punto il maxiemendamento alla Finanziaria che sara' portato giovedi' a Palazzo Chigi e presentato il prima possibile in Aula alla Camera, dove l' esame della manovra entrera nel vivo a partire da lunedi' prossimo. L' intesa tra Governo, da una parte, Cisl, Uil e Confindustria, dall' altra, non sembra lontana, soprattutto riguardo ai nodi principali, come l' art. 37 che prevede la trasformazione in mutui dei fondi per le imprese, il ripristino del cosiddetto bonus per l' occupazione e la ridefinizione delle risorse per questo strumento in grado di renderlo piu' efficace nelle regioni meridionali. Le parti dovrebbero tornare ad incontrarsi stasera stessa.

(Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ora 10:00 )

 

BUTTIGLIONE, STIMO TREMONTI MA VA CAMBIATA

ROMA - ''Non posso ne' smentire, ne' confermare perche' non ho ascoltato queste voci'': taglia corto il ministro delle Politiche Comunitarie, Rocco Buttiglione, interpellato sulle voci di dimissioni del suo collega di governo, Giulio Tremonti, avanzate oggi dalla stampa. ''Io - ha aggiunto Buttiglione a margine dell'assemblea dell'Unione degli Industriali di Roma - sono un estimatore e un amico di Giulio Tremonti, ma il ministro deve capire che la Legge finanziaria va cambiata''.

(Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ora 14:10 )

 

D'AMATO,GOVERNO RECEPISCA PROPOSTE PARTI SOCIALI

ROMA - ''Ci auguriamo che dall'incontro di Palazzo Chigi avremo di fronte finalmente le modifiche di cui abbiamo bisogno nella Legge Finanziaria''. Antonio D'Amato chiarisce una volta di piu' la necessita' che la manovra economica del governo volti pagina sul Mezzogiorno. Intervenuto all'assemblea generale dell'Unione Industriali di Roma, il presidente di Confindustria alla vigilia dell'incontro con il governo (in programma tra domani e dopodomani) ribadisce che ''e' necessario che sul Mezzogiorno ci siano risorse vere e strumenti veri per fare occupazione e sviluppo. E' necessario - ha aggiunto il leader degli industriali italiani - un cambiamento significativo della Legge Finanziaria, soprattutto per quel che riguarda il Mezzogiorno, e quindi e' importante che si vada nella direzione di recepire le proposte che le parti sociali stanno portando avanti. Ci auguriamo - ha concluso D'Amato - che quando si arrivera' all'incontro ci possa essere una buona base d'intesa''.

(Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ora 11:20 )

 

Finanziaria: Pezzotta, no a distonie con Patto

Pezzotta, no a distonie con Patto Pronti a mobilitazione se modifiche non soddisfacenti Radiocor - Napoli, 24 ott - "Valuteremo con attenzione le proposte che ci verranno fatte e dopo decideremo. Chiederemo che non vi siano distonie tra Finanziaria e Patto". Cosi' il segretario Cisl, Pezzotta, sull'incontro Governo-parti sociali. Se "le modifiche alla Finanziaria non dovessero essere soddisfacenti", a meta' novembre si valutera' "eventualmente quali forme di mobilitazione mettere in campo a livello nazionale e regionale".

 

Finanziaria:La Loggia,verso soluzione su prestiti agevolati

La Loggia,verso soluzione su prestiti agevolati Radiocor - Roma, 24 ott - Si avvia a soluzione il nodo dei prestiti a tassi agevolati in Finanziaria. A sostenerlo e' il ministro degli Affari regionali, Enrico La Loggia. "E' ovvio che ci saranno modifiche, non manca ancora molto. Non c'e' dubbio che le posizioni tra le parti nella Casa delle Liberta' si sono avvicinate. Sono abbastanza ottimista che si trovi un'impostazione maggiormente gradita, nel rispetto dei saldi della Finanziaria".

 

Sindacati: Pezzotta a Cgil e Uil, ricominciamo a parlarci

Pezzotta a Cgil e Uil, ricominciamo a parlarci Possibili convergenze su Fiat e Mezzogiorno.  Napoli - La Cisl invita Cgil e Uil a riprendere il dialogo. "Mi chiedo perche' - dice Savino Pezzotta - ci dobbiamo confrontare solo in tv e sui giornali e se invece non sia possibile ritagliare momenti di confronto, di scambio di opinioni. E' poco ma e' utile ricominciare a riparlarci e discutere, potrebbe aiutare a riaprire nuove strade". Unita' difficile ma "convergenze" su Fiat e Mezzogiorno sono possibili.

(Aggiornato il 24 Ottobre 2002 ora 15:20 )

 

Secondo il governatore della Banca d'Italia la Finanziaria deve essere integrata

Fazio al governo: "Servono riforme strutturali"

Critico anche D'Amato. Il presidente degli industriali: la manovra 2003 "da una parte rispetta il patto per l'Italia, dall'altra, con il decreto fiscale, dà una botta al sistema delle imprese".
 

La Finanziaria 2003, per la quale peraltro "sono state annunciate modifiche", rappresenta un "primo passo" verso lo sviluppo e dovrà essere integrata da interventi strutturali. Il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, intervenedno nel corso di un'audizione alla Camera, ha chiesto nuove riforme strutturali.

Il progetto di legge Finanziaria, ha spiegato il governatore, "può essere considerato soltanto un primo passo nella direzione di un più rapido e sostenuto sviluppo della nostra economia". La legge, aggiunge Fazio, persegue l'obiettivo di "evitare il deterioramento dei conti pubblici, insito nella legislazione esistente e nella composizione della spesa, in relazione anche all'evoluzione demografica ed alle incerte tendenze dell'economia. La politica economica volta al risanamento definitivo del bilancio pubblico e a creare lo spazio per la riduzione fiscale - aggiunge ancora Fazio - e per un concistente aumento degli investimenti, con la finalità di portare stabilmente il ritmo d'espansione del reddito verso un tasso annuo del 3%, è affidata a interventi strutturali che dovranno integrare i contenuti della Finanziaria".

Il concordato. Secondo Fazio il concordato previsto nella manovra finanziaria rischia di minare la credibilità del sistema fiscale. "Il periodico ricorso a forme di concordato fiscale - ha detto Fazio - rischia di incidere sulla credibilità dell'amministrazione finanziaria", anche se "può contribuire a far emergere la base imponibile".

I benefici a favore dei consumi. “Sono temporanei" ha detto il governatore perché "uno sviluppo duraturo si fonda su incrementi di produttività e su un recupero di competitività di tutta l'economia che può essere conseguito solo con maggiori investimenti e con interventi strutturali".

Servono più introiti e meno spese. "Per portare al 2,1% del prodotto l'indebitamento netto, le recenti misure debbono assicurare entro il 31 dicembre di quest'anno maggiori introiti e minori spese per oltre mezzo punto percentule e del prodotto".

Il Mezzogiorno. “Resta – ha detto Fazio questione centrale e può divenire una occasione di sviliuppo".

La ripresa nel 2003. "Qualora la crisi politica internazionale non s'aggravi, la ripresa dovrebbe prendere forza nel prossimo anno, sostenuta principalmente dall'accelerazione nel commercio mondiale, con riflessi rilevanti anche sulla domanda dei beni di consumo e di investimento".

Il governo con la Finanziaria "da una parte rispetta il patto per l'Italia, dall'altra, con il decreto fiscale, dà una botta al sistema delle imprese". Aveva detto poco prima il presidente di Confindustria Antonio D'Amato parlando alle commissioni bilancio di Camera e Senato. La situazione che si crea fra la finanziaria 2003 ed il decreto fiscale che riduce gli effetti di dit e super-dit – ha sottolineato D’Amato - impone un "inopportuno" e "fortissimo aumento della pressione fiscale sulle imprese".

"Tra il decreto fiscale (19 settembre) e la Finanziaria, grava sulle imprese - secondo le stime di D'Amato- un costo aggiuntivo compreso fra gli 8,5 ed i 10 miliardi di euro". La legge Finanziaria non provvede ad introdurre, secondo gli industriali, riforme 'vere', prima fra tutte quella delle pensioni.

Nel suo intervento sulla Finanziaria, il presidente di Confindustria, ha anche criticato le una tantum, "comprensibili nel primo anno di legislatura ed oggi molto meno comprensibili" ed ha invitato il governo a "non tamponare le falle con una tantum senza riforme vere". Quella delle pensioni, "largamente annunciata" è, per D’Amato, necessaria visto che le misure previste finora sono "inadeguate" alla nuova situazione.

(Aggiornato il 11 Ottobre 2002 ora 20:20 )

 

D'Amato: questa finanziaria va cambiata

ROMA - Il presidente di Confindustria torna a
tuonare contro la Finanziaria 2003 in occasione
delle audizioni delle parti sociali davanti
alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Gli fanno eco il presidente della Confesercenti
Venturi e i sindacati. Ma D'Amato si ritrova
addirittura a utilizzare un'espressione che si
era sentita dai banchi dell'opposizione il
giorno dell'approvazione del documento: "Con
una mano ci danno con due ci tolgono".
Confindustria è arrabbiata soprattutto per il
capitolo Mezzoggiorno: "E' inaccettabile
l'immagine del Mezzogiorno fatto di furbi e
assistiti che sta accompagnando gli interventi
per il Sud", dice D'Amato che aggiunge:
"Si stanno pensando per il Sud interventi
amorali e distorsivi".
 

 

D'Amato:manovra governo contraddittoria

'La Finanziaria e' contraddittoria, con una mano ci danno e con due ci tolgono' E' l'affondo di Confindustria al governo.'Imprese come mucche da mungere' dice il presidente D'Amato:'Gli aggravi del Dl fiscale sono molto superiori'ai ai vantaggi previsti dal Patto . E ancora:'Un lifting contabile per il bilancio che imporra' al Mezzogiorno una paralisi di almeno due anni,con interventi amorali e distorsivi'.D'Amato allora chiede un'inversione di rotta,riforme per sanita' e pensioni,politiche di privatizzazione per lo sviluppo.

 

Fazio: Manovra primo passo per sviluppo

'La legge Finanziaria e' soltanto il primo passo nella direzione di un piu' rapido sviluppo della nostra economia'. Lo ha detto alla Camera il governatore della Banca d'Italia, Fazio. Ma nella Manovra, 'mancano riforme strutturali che incidano,in prospettiva, sulla spesa primaria'. Inoltre il concordato, sempre secondo Fazio, 'rischia di minare la credibilita' del sistema fiscale'. Per quanto riguarda la crisi Fiat:'E' parte delle difficolta' della nostra economia'.Sulla ripresa: se non ci saranno guerre e' possibile sin dal 2003.

(Aggiornato il 11/10/2002 ore 15:00 )

 

La manovra del governo prevede per il 2003 "meno spese, meno sprechi, meno tasse" ha spiegato il presidente del consiglio


Berlusconi: "Una Finanziaria senza precedenti"


Nel pomeriggio Tremonti aveva illustrato la legge a Ciampi. Martedì la presentazione alla Camera. L'opposizione: "Con una mano si dà e con l'altra si toglie"
 

"L'Italia ha un governo e una finanziaria che mantengono le promesse". Ha esordito il presidente del consiglio Silvio Berlusconi parlando alla conferenza stampa organizzata a Palazzo Chigi per la presentazione della Finanziaria 2003. Berlusconi ha definito la manovra “senza precedenti”. La finanziaria varata oggi dal governo “prevede meno spese, meno sprechi e meno tasse” ha affermato Berlusconi. “Si tratta di una finanziaria sociale - ha aggiunto - che va nella direzione del mercato sociale”.

Berlusconi continua sottolineando che è una Finanziaria "che non tocca la spesa sociale, e che lascia alle aziende l'opportunità di produrre di più e di creare nuovi posti di lavoro. Una finanziaria che non imbriglia la spesa della pubblica amministrazione, che non riduce le spese ma va verso una dinamica di sviluppo". Il presidente del consiglio ha spiegato che la pressione fiscale "sarà ridotta di un punto".

Entro il 2006 la riforma Irpef porterà a due sole aliquote (23% e 33%). Sono inoltre previste l'eliminazione delle imposte per i pensionati a 516 euro al mese, il concordato preventivo per le aziende e il concordato per adesione. In più il premier ha ricordato la possibilità di chiudere le liti pendenti che "potranno essere dimezzate". Quanto alle pensioni "c'è una sola riforma che la finanziaria non ha aggredito, ed è quella delle pensioni" ha detto Berlusconi precisando però che a questa riforma "sta lavorando l'Europa" che ha allo studio una serie di iniziative "per elevare l'età dei lavoratori che vanno in pensione".

"Abbiamo fatto una finanziaria da 20 miliardi di euro e la riteniamo sufficiente per raggiungere gli obiettivi europei, pure in presenza di uno scenario economico difficile". Ha poi aggiunto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, replicando a chi nei giorni scorsi ha criticato l'entita' della manovra. "Sono ancora in attesa di conoscere - ha detto Tremonti - perché avremmo dovuto fare una manovra da 38 miliardi di euro". La finanziaria ha assicurato Tremonti "centra l'obiettivo comunitario che era ritenuto opportuno da Eurogruppo ed Ecofin". "La spesa aumenta ma c'e' un contenimento della sua dinamica” ha spiegato il ministro.

Nel pomeriggio di lunedì il ministro dell’Economia Tremonti aveva presentato la Finanziaria al presidente Ciampi per il visto di legittimità. Martedì alle 12 la legge Finanziaria per il 2003 passerà all'aula della Camera.

Dall’opposizione arriva una decisa bocciatura per la manovra economica varata dal governo. “Con una mano dà e con l'altra toglie” dice Enrico Letta (Margherita). E di inganno parlano anche Clemente Mastella (Udeur) e Marco Rizzo (Pdci) mentre Castagnetti sottolinea che 'di certo ci sono solo i sacrifici'. Il presidente Ds Massimo D'Alema la Finanziaria del governo Berlusconi è "una stangata mascherata". L'altro limite del provvedimento - secondo l'ex ministro Letta - è poi il Sud: “Vince l'asse antimeridionalista Tremonti-Lega".

Nel mirino dei Ds non c'è solo il ministro dell'Economia, ma lo stesso premier. “E' lui - per Vincenzo Visco e Pierluigi Bersani - il responsabile di una linea economica del governo fondata su una visione onirica della situazione. Per Rifondazione, infine, si tratta di una manovra subdola che colpisce la qualità della vita dei cittadini meno agiati.

(Aggiornato il 01 Ottobre 2002 ore 10:07 )

-------------------------------------------

Tremonti va da Ciampi. Il Quirinale darà l'ok in giornata. Martedì la presentazione alla Camera

Governo approva la Finanziaria da 20 miliardi di euro
“Nessun taglio di spesa rispetto all’anno scorso”, afferma il premier. Un comunicato di Palazzo Chigi conferma un deficit all'1,5% del Pil per il 2003 e del 2,1% nel 2002. Critica l'opposizione: "Una stangata mascherata"

 

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi autorizzerà oggi stesso, dopo il controllo di legittimità che gli compete, la presentazione al parlamento dei documenti a lui illustrati. E' quanto il Capo dello Stato ha assicurato al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, salito al Quirinale per illustrare a Ciampi il disegno di legge Finanziaria per il 2003 e le linee della manovra di bilancio per il triennio 2003-2005. Lo ha riferito una nota dell'ufficio stampa del Quirinale. Il ministro Tremonti presenterà la legge Finanziaria per il 2003 martedì alle 12 all'aula della Camera.

La Finanziaria "e' di 20 miliardi di euro, ma non e' una Finanziaria di tagli". Lo ha precisato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lasciando Palazzo Chigi questa mattina al termine della riunione del Consiglio dei Ministri che ha varato la legge di bilancio 2003.

"Sono tagli solo rispetto a cio' che si sarebbe speso se si fossero fatte tutte le spese aggiuntive. In effetti non abbiamo tagliato rispetto agli anni scorsi: le spese sono quelle dell'anno precedente solo con un incremento minore", ha precisato il premier. "Tutti i ministri cercavano, ovviamente, di portare avanti le necessita' dei propri ministeri per poter realizzare i loro programmi. E' chiaro da parte di ciascuno il tentativo di avere il piu' possibile dei fondi, ma quando si tratta di tagliare gli aumenti delle spese...". Cosi' Silvio Berlusconi ha risposto ad una domanda sull'esistenza di dissensi tra i ministri durante l'esame della Finanziaria approvata questa mattina all'unanimità dal Governo.

Un comunicato di Palazzo Chigi diffuso nella tarda mattinata di lunedì ha confermato che la Finanziaria consentirà di portare l'indebitamento netto della pubblica amministrazione (il deficit) all' 1,5% del Pil nel 2003. Nel 2002 il deficit sarà del 2,1%.

Oltre sei ore di riunione notturna per presiedere il Consiglio dei Ministri dedicato all’esame della manovra, la cui scadenza è fissata per il 30 settembre. Un'ora e mezza, ieri sera, per partecipare alla riunione del Cipe. Un paio d'ore dedicate alle "trattative" e alle "mediazioni" con i vari ministri. E, infine, un'ora e mezza di "appendice" al Cdm per una riunione con il vicepremier, Fini, il ministro del Tesoro e quello delle Politiche Comunitarie. In tutto 11 ore.

Dall’opposizione arriva una decisa bocciatura per la manovra economica varata dal governo. “Con una mano dà e con l'altra toglie” dice Enrico Letta (Margherita). E di inganno parlano anche Clemente Mastella (Udeur) e Marco Rizzo (Pdci) mentre Castagnetti sottolinea che 'di certo ci sono solo i sacrifici'.

Il presidente Ds Massimo D'Alema la Finanziaria del governo Berlusconi è "una stangata mascherata". L'altro limite del provvedimento - secondo l'ex ministro Letta - è poi il Sud: “Vince l'asse antimeridionalista Tremonti-Lega". Nel mirino dei Ds non c'è solo il ministro dell'Economia, ma lo stesso premier. “E' lui - per Vincenzo Visco e Pierluigi Bersani - il responsabile di una linea economica del governo fondata su una visione onirica della situazione. Per Rifondazione, infine, si tratta di una manovra subdola che colpisce la qualità della vita dei cittadini meno agiati.

(Aggiornato il 30 Settembre 2002 ore 18:08 )

-------------------------------------------

 Torna indietro   Torna su ˆ

Copyright © Umby.     

Per problemi o domande su questo sito Web contattare    umby.cam@tiscali.it
Ultimo aggiornamento: 30-11-04.

http://web.tiscali.it/byumby        http://web.tiscali.it/umby