30 Dicembre 2002 - "Una moneta è soltanto una moneta. E' uno strumento. Sono i comportamenti degli uomini e la mancanza di adeguati controlli che provocano o che impediscono i rincari".

A parlare è il presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, che respinge la tesi dell'euroinflazione: "a non funzionare come dovevano - dice - sono stati i meccanismi di controllo che attengono strettamente alla sfera di competenza delle autorità nazionali e locali".

Se i controlli sui prezzi non hanno funzionato, spiega Prodi, "questo non è un problema provocato dall'euro. Nè esso dipende dalle istituzioni europee.

E' un problema che riguarda, come è ben noto, esclusivamente l'azione e la sorveglianza delle autorità nazionali. Ed è giusto che sia così: rientra nella normale ripartizione dei compiti tra livello comunitario e livello nazionale".

Prodi traccia un bilancio positivo del primo anno di moneta unica: "l'euro è stato un successo indiscutibile. Il valore di cambio di una moneta non è fondamentale, ma l'attuale rapporto con il dollaro dimostra la forte credibilità internazionale che ha assunto così in fretta la nostra moneta comune".

Intanto i prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono aumentati a novembre 2002 dell'1,2% rispetto a novembre 2001. Lo rileva l'Istat precisando che, rispetto ad ottobre, la variazione e' stata pari a -0,2%.

''Questa quota in più dell'inflazione italiana rispetto a quella europea io la addebito fifty-fifty all'incuria totale del governo nell'immediatezza dell'inserimento dell'euro, e per l'altra metà al riemergere di fattori strutturali propri del nostro Paese sui quali da un anno e mezzo non si sta facendo nulla''.

Il responsabile economico dei Ds, Pierluigi Bersani, in un'intervista all'Unità critica il governo per il livello raggiunto dai prezzi, e difende l'euro. ''Non credo che il tema dell'inflazione, in particolare nella versione italiana - afferma - possa essere riconducibile all'euro.

Naturalmente l'effetto del change-over è nel breve lievemente inflazionistico''. Bersani lamenta infine che ''dopo un anno e mezzo di cura Berlusconi non abbiamo più un tavolo di confronto''.