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La Camera approva il Ddl Cirami

Il presidente della Repubblica promulga la legge sul legittimo sospetto, che termina il suo iter dopo mesi di scontri politici

Ciampi firma la legge Cirami

I girotondini: "Siamo amareggiati e colpiti come cittadini comuni". Berlinguer (Csm): "Il presidente si è comportato secondo le regole"
 

Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha firmato la legge Cirami. Viene così promulgata dal capo dello Stato la legge sul legittimo sospetto che è stata oggetto di un fortissimo scontro politico che va avanti dalla scorsa estate. La legge era stata approvata martedì in quarta lettura dalla Camera. Domani sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, l'ultimo adempimento prima che sia operativa a tutti gli effetti.

Prevedibile la grande delusione espressa dai girotondini: "Siamo amareggiati e colpiti come cittadini comuni. Il presidente vuole evitare conflitti istituzionali: se il Parlamento, che è sovrano, approva, il capo dello Stato ratifica. Ma così si è chiusa una porta in faccia a tanti cittadini, non si è voluto ascoltare quello che avremmo voluto dire... Ed è un gesto di chiusura anche rispetto a personalità più titolate di noi che hanno indicato profili di incostituzionalità della nuova legge".

Ma la “battaglia” dei girotondini, promette la Astrologo, non finisce qui. Dopo le numerose manifestazioni di piazza, con cui sono state raccolte quasi diecimila firme contro la Cirami, c’è da aspettarsi nuove iniziative. "Ci sono molti altri fronti aperti, dovremo proseguire nell'opera portata avanti finora, rendendo più efficace e incisiva l'opposizione. Torneremo a protestare, ci sono altri temi sui quali la politica del governo fa un torto reale al paese, alla convivenza civile, al funzionamento delle istituzioni. temi sui quali prevalgono gli interessi personalistici".

Secondo Luigi Berlinguer, componente laico del Csm, il comportamento di Ciampi è assolutamente lineare. "Penso che il presidente della Repubblica si sia comportato secondo le regole. Siamo di fronte a una legge, ad un atto del Parlamento, e non si può che prenderne atto. Se ci saranno eccezioni di illegittimità competeranno ad altre corti. La legge va applicata". "Naturalmente spetta alla diverse giurisdizioni valutare l'eventuale illegittimità costituzionale della legge oppure applicarla ai singoli casi. Questo mi sembra ora , non quello recriminatorio, il vero terreno sul quale il pensiero giuridico e la funzione istituzionale si devono cimentare", conclude Berlinguer.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 18:10 )

 

Rutelli: legge Cirami e' una pagina nera

'Gli italiani si aspettano che migliori la Giustizia per tutti, e invece e' stata fatta una legge per l'interesse di alcuni potenti', che 'peggiora il funzionamento della Giustizia'. Il leader della Margherita, Rutelli, commenta cosi' da Bruxelles l'approvazione della legge Cirami e aggiunge:'E' una pagina buia, veramente nera'. Per Fassino (Ds),'oggi il Parlamento ha approvato un provvedimento sbagliato', che nonostante le correzioni, 'rimane una brutta legge' e che 'mette in discussione il principio di eguaglianza'.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 18:00 )

 

La Margherita chiede il congelamento sul voto finale dopo l'episodio dei pianisti al Senato lo scorso 24 ottobre. I Ds dicono no

Ddl Cirami, la Camera dà l'ultimo sì

Con 310 voti a favore l'aula di Montecitorio approva il disegno sul "legittimo sospetto"
 

La Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge Cirami sul legittimo sospetto: i voti a favore sono stati 310. I no sono stati quattro, un solo astenuto. L'Ulivo non ha preso parte al voto pur rimanendo in aula. I deputati del partito della Rifondazione Comunista hanno invece abbandonato l'emiciclo.

Nella mattinata al Senato si era registrata una divisione nel centro-sinistra sul disegno di legge Cirami. Mentre alla Camera si votano gli ultimi emendamenti del ddl sul legittimo sospetto, la Margherita al Senato ha chiesto il congelamento del voto finale dell'aula di Montecitorio a seguito del comportamento dei pianisti la seduta a Palazzo Madama del 24 ottobre.

In apertura dei lavori, la Margherita con il presidente dei senatori Willer Bordon e l'ex ministro dei rapporti con il parlamento Patrizia Toia ha chiesto alla presidenza di "non confermare" e "sospendere per ora" la validità dell'ultima votazione a Palazzo Madama, producendo in aula la denuncia contro le irregolarità dovute a senatori-pianisti della maggioranza già documentata alla stampa. Toia, in particolare, ha chiesto al Senato di "aprire e un'inchiesta" sulle votazioni relative al disegno di legge Cirami, sottolineando che se non sarà accolta questa richiesta "la Margherita non potrà approvare il processo verbale" relativo alla seduta di quel voto. Un fatto assolutamente insolito, visto che di regola i verbali d'aula sono approvati all'unanimità.

La decisione della Margherita ha scatenato la reazione dei democratici di sinistra. Per bocca del capogruppo al Senato, Gavino Angius, hanno espresso le loro perplessità. "Il processo verbale e la sua approvazione che noi sosterremo - spiega il capogruppo della Quercia- sono altra cosa dagli episodi gravissimi che sono accaduti e che vanno accertati. Ma sovrapporre i due piani mette a rischio il Senato e noi intendiamo invece difendere le istituzioni. Noi approveremo il verbale così come la presidennza lo ha presentato: al momento delle votazioni, in presenza di contestazioni, è potere della presidenza disporre la ripetizione dei voti. Questo non c'è stato e dunque l'approvazione del verbale è regolare".

Il capogruppo di Forza Italia Renato Schifani ha definito la presa di posizione della Margherita "un’operazione di killeraggio mediatico". "Ci sarà una ragione - ha detto invece il capogruppo di An Domenica Nania - per cui i ds, il Pdci, lo Sdi e parte dei verdi non si sono accodati a questa vigliaccata. Il voto sul Ddl Cirami è stato perfettamente regolare. Se ci sono stati pianisti, erano anche nell'opposizione". Nania ha anche ricordato la decisione del consiglio di presidenza del luglio di quest'anno: "La deliberazione del consiglio di presidenza sulla procedura del voto elettronico - ha detto - prevede che i senatori non possono votare per altri senatori che risultino assenti. viceversa se i senatori sono presenti nell'aula del senato il voto viene considerato regolare”.

Con la quarta e ultima lettura si dovrebbe chiudere oggi alla Camera il tormentato iter parlamentare del Ddl Cirami. Dopo il sì delle commissioni affari costituzionali e giustizia di Montecitorio, lo scorso 29 ottobre, alla "correzione" nel riferimento ad un articolo del codice penale sbagliato nella precedente discussione e approvazione, l'aula della camera dovrebbe dare il definitivo sì al testo. L'aula aveva iniziato la discussione del provvedimento il 30 di ottobre respingendo le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni. In aula è ripreso l’esame del Ddl.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 16:20 )

 

Approvazione definitiva per la "Cirami"

ROMA - Il legittimo sospetto torna nell'ordinamento
italiano con la votazione definitiva da parte della
Camera della cosiddetta "legge Cirami". Il verdetto
dell'aula è stato di 310 voti a favore, 4 contrari
e un astenuto. Rifondazione e Ulivo non hanno
partecipato al voto. I deputati del partito di
Bertinotti hanno abbandonato l'emiciclo al momento
del voto, mentre quelli della coalizione di
centro-sinistra sono rimasti sventolando i tesserini
che abilitano al voto, in chiara polemica con gli
episodi dei "pianisti" accaduti in occasione della
votazione al Senato.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 16:10 )

 

ULIVO INSISTE SU ERRORE DA CORREGGERE

Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera hanno approvato il ddl Cirami respingendo tutti gli emendamenti del centrosinistra al provvedimento. Il testo passera' domani pomeriggio all'esame dell'aula di Montecitorio, ma l'opposizione insiste nell'affermare che anche l'attuale testo del provvedimento contiene un errore, che va corretto rimandando cosi' il disegno di legge al Senato.

 

Ddl Cirami approvato in Commissione

Le Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera hanno approvato il Ddl Cirami, respingendo tutti gli emendamenti del centrosinistra al provvedimento. Il testo passera' domani pomeriggio all' esame dell'aula di Montecitorio. L'opposizione afferma che anche l'attuale testo contiene un errore che va corretto rimandando cosi' il Ddl al Senato. Dei dodici emendamenti presentati dall' Ulivo, sei sono stati dichiarati inammissibili e sei bocciati.

(Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 11:00 )

 

Cirami: Margherita mostra video su voti irregolari

ROMA - La Margherita "spara" sui pianisti, come sono
definiti i parlamentari che hanno l'abitudine di
infilare le mani nelle pulsantiere dei vicini
assenti per votare al posto loro. Il capogruppo
Bordon ha mostrato al Presidente del Senato Marcello
Pera un filmato che mostrava alcuni senatori della
Casa delle libertà impegnati a votare per chi non
c'era durante l'approvazione della legge Cirami.
Rutelli fa sapere che non è la prima volta che
leggi vengono votate in assenza del numero legale
e il centrosinistra minaccia di ricorrere alla
Corte Costituzionale se Pera non dovesse intervenire
per ripristinare la trasparenza nelle votazioni di
Palazzo Madama.

 

Cdl: Corretta approvazione legge Cirami

'L'approvazione del Ddl Cirami e' assolutamente valida e corretta'e le accuse della Margherita sono 'barzellette'.Lo dice Schifani, capogruppo di Forza Italia al Senato, che spiega:'Un parlamentare stava votando per un collega che era a pochi metri da lui, all'interno dell'Aula, quindi presente'. Consolo (An) respinge l'accusa di aver votato per altri:il senatore Menardi 'e' sempre stato in Aula'. D'Onofrio (Udc) precisa:'Tutti sanno che si puo' votare anche per altri colleghi assenti dal loro banco ma non dall'Aula'.

(Aggiornato il 25 Ottobre 2002 ore 18:00 )

 

La Camera ha approvato il disegno di legge sul legittimo sospetto.

(Aggiornato il 10 Ottobre 2002 ore 19:30 )

 

306 i favorevoli, 262 i contrari. La Camera voterà adesso il documento finale che dovrà tornare al Senato per l'ok definitivo

Ddl Cirami, passa il maxi emendamento

L'opposizione canta "Bella Ciao" in segno di protesta ed esibisce cartelli con scritto "Vergogna!". La maggioranza risponde con "Fratelli d'Italia". Poi si passa ai gestacci

La Camera ha approvato, con voto a scrutinio segreto, il maxiemendamento (modificato) della maggioranza interamente sostitutivo del testo del disegno di legge Cirami che era stato approvato dal Senato. I voti a favore sono stati 306, i contrari 262. Ora seguiranno le dichiarazioni di voto e il voto finale sull'intero provvedimento. Se approvato, dovrà tornare al Senato per l'approvazione definitiva.

Letto il risultato in aula sono apparsi manifesti di protesta ("vergogna infinita") e una grande bandiera tricolore, di fatto tre grandi rotoli di stoffe bianche, rosse e verdi. Dai banchi dell’opposizione è partito il canto "Bella ciao". Il Polo ha risposto con "Fratelli d'Italia". Esaurite le parole si è passati ai gestacci, soprattutto - riferiscono i cronisti - da parte del centrodestra. Fotografi e giornalisti sono stati fatti uscire dall'aula.

Nella mattinata di giovedì la Camera aveva approvato il sub emendamento al disegno di legge Cirami presentato dai relatori che specifica meglio il concetto di legittimo sospetto, che era lasciato indeterminato nel maxi-emendamento di ieri. La votazione era avvenuta a scrutinio segreto. I voti favorevoli erano stati 304, i contrari 258; nessun deputato si è astenuto.

Il capogruppo Ds Luciano Violante aveva chiesto al presidente Casini una verifica dei tabulati di voto perché "a noi è risultato abbia espresso il suo voto anche uno dei capigruppo della maggioranza che però non era presente in aula". "Controlleremo", ha tagliato corto Casini.

L'unica sorpresa si era avuta al momento delle votazioni a scrutinio segreto su due emendamenti che prevedevano la soppressione del legittimo sospetto. Il risultato aveva rivelato una maggioranza inferiore a quella normalmente prevedibile: solo 27 voti di scarto alla seconda e 29 alla prima. E' significativo che dai 287 voti dello scrutinio segreto si sia subito dopo passati ai 304 con voto palese.

Le votazioni erano state interrotte per il pranzo.

Il ddl Cirami sul legittimo sospetto, rappresenta un "diritto di tutti" ha detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi in un convegno sulla droga a S.Patrignano, spiegando che quello del legittimo sospetto era un concetto "già nel nostro codice ma che è stato disatteso". Per il premier quindi "è giusto reintrodurlo nel nostro ordinamento". "E' un diritto di ciascuno di noi avere un giudice imparziale" ha precisato Berlusconi.

"Oggi scrivete una legge sulla base della quale questo paese non saprà mai se dei giudici sono stati corrotti. Ed è gravissimo". Antonio Soda dei Ds si era richiamato all'Azzeccagarbugli del Manzoni per spiegare "la ragione del silenzio e dell'imbarazzo del presidente della commissione giustizia nell'impossibilità di difendere il ddl Cirami".

La modifica al maxiemendamento al ddl Cirami che i due relatori hanno depositato, per cambiare la definizione del legittimo sospetto quale causa di rimessione dei processi, "è la prova regina della fraudolenza" con la quale la maggioranza sta operando, rispetto alla nuova legge in discussione alla Camera ha denunciato l'ex guardasigilli Filippo Mancuso.

Questa mattina il comitato dei 18 (il gruppo ristretto che istruisce i lavori d'aula) aveva accolto il subemendamento che precisa meglio il concetto di legittimo sospetto, che nel testo di ieri era lasciato imprecisato. I relatori avevano spiegato che si tratta di una correzione di un errore materiale di battitura sull'art.45 avvenuto mercoledì nella trascrizione del maxi-emendamento.

(Aggiornato il 10 Ottobre 2002 ore 18:50 )

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Ultimo aggiornamento: 04-12-04.

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