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DIRITTI UMANI VIOLATI

Myanmar, Suu Kyi libera entro ottobre?

Roma 30 Lug - Potrebbe risolversi entro ottobre la vicenda di Aung Suu Kyi, leader dell' opposizione prigioniera delle autorità birmane da due mesi. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri indonesiano, Wirayuda, che ha detto di avere ricevuto assicurazioni in questo senso dallo Myanmar. Il periodo indicato è quello del vertice annuale dell'Asean, che raccoglie 10 Paesi della regione. Prima del summit, in programma a Bali, il 'caso Suu Kyi' sarà chiuso, ha riferito Wirayuda.

 

Myanmar, Croce rossa incontra Suu Kyi

Roma 29 Lug - Le condizioni di salute di Aung San Suu Kyi 'sono buone così come il suo umore'. Lo hanno detto due inviati della Croce rossa internazionale che hanno potuto incontrare il leader dell'opposizione birmana, detenuta da due mesi. L'incontro, una trentina di minuti, si è svolto senza la presenza di agenti. Per fare pressione sul regime per la liberazione di Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991, il presidente Usa Bush ha firmato un decreto che blocca le importazioni da Myanmar.

 

Myanmar: liberi 91 oppositori del regime

Roma 23 Lug - Il governo di Myanmar (ex Birmania) ha rilasciato 91 prigionieri del partito d'opposizione guidato dal Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi. Erano stati arrestati con lei a fine maggio, durante scontri con sostenitori del regime. La notizia dei rilasci è contenuta in una lettera inviata alle ambasciate straniere in cui però non si menziona Aung San Suu Kyi, che resta detenuta. Gli arresti avevano provocato un'ondata di proteste nel mondo: Usa e Ue hanno minacciato di inasprire le sanzioni, e Tokyo ha sospeso gli aiuti a Rangoon.

 

Myanmar: Suu Kyi, giunta militare nega a Cicr di vederla

YANGON (EX RANGOON) 18 Giu - La giunta militare birmana ha negato oggi al Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) il permesso di vedere la leader dell'opposizione e premio Nobel per la pace Aung Sang Suu Kyi, in stato di detenzione da venti giorni, ha detto una fonte del Cicr. Il rappresentante del Comitato nel paese, Michel Ducreaux, ha reso noto che il ministro dell'interno birmano Tin Hlaing ha consentito che sia fatta visita a tutti gli altri esponenti dell'opposizione arrestati con Suu Kyi e anche essi detenuti, ma non alla loro leader. «Abbiamo libero accesso alle persone che sono state rinchiuse in connessione con gli eventi del 30 maggio (scontri in seguito ai quali Suu Kyi e altri oppositori vennero arrestati, ndr). Ma con la sola eccezione di Aung Sang Suu Kyi», ha detto Ducreaux.

 

ONU: "SUU KYI STA BENE"

RANGOON 10 Giu - Razali Ismail, inviato dell'Onu nella ex Birmania, ha riferito oggi alla stampa internazionale che la leader dell'opposizione democratica nel paese asiatico, la premio Nobel Aung San Suu Kyi, "sta bene ed è in buona salute". Come noto, dopo i tumulti scoppiati nella capitale Rangoon il 30 Maggio scorso Suu Kyi era stata tratta nuovamente in arresto dalle forze governative e trattenuta per sette giorni in una località sconosciuta. Il fatto ha destato grave preoccupazione in tutto il mondo, anche perchè si era diffusa la voce di un ferimento della donna durante gli scontri fra esercito e popolazione civile. Nessuna traccia, invece di U Tin Oo, vice presidente della Lega Nazionale per la Democrazia che, secondo alcuni, sarebbe morto durante gli incidenti. La missione del diplomatico Onu aveva un duplice scopo: verificare le condizioni di Suu Kyi e fare pressioni sulla giunta militare per ottenere il suo rilascio in tempi brevi.

 

Hanno arrestato Aung San Suu Kyi

 Hanno arrestato Aung San Suu Kyi, la donna premio Nobel per la Pace, leader del partito non violento dell' opposizione birmana.
La sua storia ( figli dell' eroe dell' indipendenza birmana) è quella di una donna amatissima nel suo paese, capace di catalizzare migliaia di giovani (un suo comizio a Rangoon fu seguito da oltre un milione di persone) nella sua scelta non violenta di battaglia democratica.

Sposata con un ricercatore inglese, ha scelto di rimanere per sei anni agli arresti domiciliari piuttosto che lasciare il suo paese in cambio di un esilio dorato.

Le autorità birmane le hanno impedito anche di incontrare il marito, ormai morente.

Rimasta sola ha continuato a battersi catalizzando l' attenzione del mondo sulla Birmania: un paese bellissimo ma poverissimo, governato da una anacronistica giunta di generali che mantiene il paese sotto un rigido controllo.

Per la costruzione di una linea ferroviaria, la giunta militare ha utilizzato metodi che si avvicinano a quelli schiavistici: i giovani, idonei al lavoro, venivano costretti a costruire le linee ferroviarie con turni di lavoro estenuanti.

La voce di Aung San Suu Kyi è stata amplificata da mezzo mondo, ma zittita nel suo paese. Non è la prima volta che manifestazioni pacifiche vengono affogate nel sangue.

Anche l' Italia ha seguito le vicende di Suu Kyi: il gruppo di Aversa di Amensty International sin dal 1992 ha svolto una intensa attività divulgativa della storia della Nobel birmana. Su proposta degli attivisti aversani, i comuni di Giugliano in Campania e Aversa, nel 1992 e poi nel 1995, le hanno conferito la cittadinanza onoraria.
Solo successivamente altri comuni, come Dublino, Brema o Oxford ( l' elenco è riportato nel sito www.dassk.com ) hanno seguito i comuni campani.

inviate un breve messaggio nell' "oggetto"  della vostra posta elettronica  con scritto "Freedom for Aung San Suu Kyi" ai seguenti indirizzi:

Ambasciata del Myanmar negli USA  MEWashDC@aol.com

in Italia  meroma@tiscalinet.it

FINE DEL COMUNICATO Roma 2 giugno 2003
 

 

MYANMAR: AMNESTY FORTEMENTE PREOCCUPATA PER L'INCOLUMITÀ
DI AUNG SAN SUU KYI E DEI MILITANTI DEL SUO PARTITO

Amnesty International ha espresso oggi la sua forte preoccupazione per l'escalation di violenza politica e repressione in corso nel Myanmar, a seguito di scontri tra le autorità e sostenitori della Lega nazionale per la democrazia (Lnd) verificatisi venerdì 30 maggio.

L'organizzazione per i diritti umani teme per l'incolumità di più di cento tra militanti della Lnd e studenti – compresa Aung San Suu Kyi, leader del partito e premio Nobel per la pace – che si troverebbero in detenzione incommunicado (ovvero senza poter incontrare familiari o avvocati) dagli incidenti di venerdì, nel corso dei quali sarebbero state uccise da quattro a settanta persone. Rimane sconosciuta la sorte di altri 150 sostenitori della Lnd che viaggiavano insieme agli altri militanti del partito.

"Le autorità devono aprire un'inchiesta esauriente e indipendente sui gravi episodi del 30 maggio e portare i responsabili di fronte alla giustizia. La sorte e il luogo di detenzione degli esponenti dell'opposizione politica che risultano 'scomparsi' devono essere resi noti immediatamente" – ha dichiarato Paolo Pobbiati, coordinatore Amnesty International. "Siamo profondamente preoccupati per questi gravi sviluppi. Siamo di fronte a una repressione dura e priva di qualunque giustificazione nei confronti dei militanti di un partito politico e di altre persone che svolgono attività legittime".

"Siamo ulteriormente sconcertati" – ha aggiunto Pobbiati – "per quanto affermato dalle autorità, le quali hanno accusato gli esponenti della Lnd di 'incitare alla rivolta' attraverso discorsi e comizi contenenti critiche nei confronti delle autorità".

Amnesty International chiede al Consiglio di stato per la pace e lo sviluppo (Spdc), l'organismo che controlla il potere nel Myanmar, di rilasciare tutti coloro che sono detenuti per aver espresso il proprio dissenso in modo pacifico. Le autorità devono rendere immediatamente pubblica la lista degli arrestati, spiegare dove e su quali basi legali sono detenuti e garantire loro di ricevere visite di familiari e avvocati e cure mediche.

"Lo Spdc deve prendere misure immediate per affermare il diritto alla libertà di espressione, di associazione e di riunione nel Myanmar" – ha concluso Pobbiati. "Le intimidazioni, gli arresti e la detenzione di coloro che agiscono pacificamente per esercitare i propri diritti rappresentano un passo nella direzione sbagliata".

FINE DEL COMUNICATO Roma, 2 giugno 2003


Ecco il testo dell' "azione Urgente" elaborata da Amnesty: chi può e chi vuole, spedisca l' appello agli indirizzi riportati alla fine:

MYANMAR

La signora Aung San Suu Kyi, leader della "lega Nazionale per la Democrazia"(NLD),
Il signor Aung Kyaw Kyaw Oo 32 anni, giovane membro dell' NLD, così come:

 Min Lwin,  Myint Kyaw, Myo Naing, Myo Zaw Aung,
Nyunt Wai (membro del comitato centrale del partito), Pho Thaw, ThanTun, Thet Tun, Thi Ha, Toe Lwin, Tun Myint, Tun Zaw Zaw,                U Aung Shwe, U Lwin (m), U Tin U (m),

tutti giovani, trent'enni o poco più, esponenti della NLD
la signora Win Mya Mya ed altri 83 membri, compresi studenti e monaci sono letteralmente "scomparsi": di loro non si hanno notizie dopo i violenti incidenti scoppiati a Rangoon, capitale del Myanmar ( ex Birmania) lo scorso 30 Maggio e vi sono seri pericoli per la loro vita.

Le Autorità affermano che la NLD ha provocato in qualche modo gli incidenti del 30 Maggio, ma vi sono altre fonti che contraddicono queste affermazioni.

Secondo fonti dell' opposizione, un gruppo di 250 militanti dell' NLD che si trovava nel nord del paese è stato attaccato da militari e polizia: negli scontri sono morte almeno 4 persone ( secondo altre fonti i morti sarebbero 70)

In seguito agli incidenti, le autorità hanno tratto Aung San Suu Kyi e 18 esponenti del suo partito traendoli in "custodia protettiva"

Dove si trovino, non è dato sapere.

Aung San Suu Kyi probabilmente si trova in un " incommunicado" e molti altri membri dell' opposizione agli arresti.

INFORMAZIONI GENERALI SU AUNG SAN SUU KYI

La Lega NAzionale per la Democrazia capeggiata da Suu Kyi, trionfò - raccogliendo oltre l' 80% dei voti - nelle elezioni del 1990. Tuttavia non è mai stata al governo.La dittatura militare che controlla il paese ha surettiziamente annullato le elezioni segregando in casa per oltre sei anni Suu Kyi.

Nel 1991a Suu Kyi fu assegnato il Premio Nobel per la Pace.

Sin dal rilascio di Suu Kyi dagli arresti domiciliari, nel maggio 2002, ha avuto grandi difficoltà nello svolgere le sue attività: il governo ha incitato gruppi dell' opposizione contro l' NLD. Nelle scorse settimane simpatizzanti della NLD erano stati arrestati.


AZIONI SUGGERITE

Per cortesia inviate appelli, preferibilmente in inglese, al più presto possibile ai seguenti indirizzi:

- esprimendo preoccupazione per gli oltre 100 esponenti dell' NLD arrestati

- expressing concern for the safety of over 100 National League for
Democracy (NLD) members and students, including NLD leader Aung San Suu Kyi, who have not been seen since 30 May;

Sollecitatndo le autorità a rendere pubblici i nominativi degli arrestati
- urging that the authorities make public their identities and whereabouts
immediately;

Se sono ancora arrestati, chiedete dettagli sulle accuse e se esse fossero unicamente dovute alla loro pacifica attività di manifestazione del pensiero chiedete la loro incondizionata liberazione.

- if they are in detention, calling on the authorities to reveal details of
the charges against them, and to immediately and unconditionally release those detained solely on account of
their peaceful exercise of the right to freedom of assembly, association
and expression;

Esprimete la preoccupazione in relazione alle notizie riportate dagli organi di stampa relativi agli arresti di massa del 30 maggio


INVIATE GLI APPELLI A:
Senior General Than Shwe
State Peace and Development Council
Ministry of Defence,
Dagon Post Office
Yangon
Union of Myanmar
Telegram: General Than Shwe, Yangon, Myanmar
Telex: 21316
Fax: + 95 1 652 624
Salutation: Dear General

Khin Nyunt, Secretary 1
State Peace and Development Councilc/o Director of Defense Services
Intelligence (DDSI)Ministry of Defense, Signal Pagoda RoadDagon Post Office
Yangon
Union of Myanmar
Telegram: General Khin Nyunt, Yangon, Myanmar
Telex: 21316
Fax: + 95 1 652 624
Salutation: Dear General

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Per ulteriori informazioni Amnesty

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