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Difendiamo CUBA Dall'amministrazione BUSH

Ue contro Castro: "Ma continuano aiuti a popolo"

Bruxelles 27 Lug - Reazione della Commissione europa alle parole del 'lider Maximo'. L'esecutivo europeo, in una nota, "deplora" le dichiarazioni del leader cubano, ma assicura che continuerà nel programma di aiuti economici.

L’Unione europea “deplora” le parole del leader cubano Fidel Castro, ma continuerà la propria politica di sostegno economico in favore del “popolo cubano”. Secca risposta della Commissione Ue alle dichiarazioni rilasciate dal 'lider maximo' in occasione del 50° anniversario della rivoluzione, con le quali si chiarisce l'intenzione di rifiutare le operazioni di soccorso". L'esecutivo guidato da Romano Prodi, si legge in una nota di Bruxelles, "deplora le dichiarazioni fatte dal presidente cubano Fidel Castro il quale ha annunciato la rinuncia all'aiuto offerto dall'unione europea al suo paese". "Al momento - precisa il comunicato - la Commissione europea non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale a questo proposito dalle autorità cubane". Bruxelles, prosegue la nota, "desidera sottolineare, comunque, il suo impegno a continuare nella politica di sostegno alla popolazione cubana ed in particolare a quelli che ne hanno maggiore bisogno". "L'Ue ha un ruolo importante nell'assistenza alla popolazione più bisognosa", conclude la nota, che ricorda come "dal 1993 ad oggi circa 145 milioni di euro di finanziamenti comunitari sono stati destinati a Cuba".

(Aggiornato il 27 Luglio 2003 ore 15:20)

 

Fidel Castro contro l'Ue: "Cavallo di Troia degli Usa"

Avana (Cuba) 27 Lug - Il leader cubano protesta contro la posizione europea all'embargo. Nel 50° anniversario della rivoluzione duro attacco all'asse Washington-Bruxelles.

L'Unione Europea? Non e' altro che il "cavallo di Troia" degli Stati Uniti. E senza l'Europa, Cuba puo' sopravvivere benissimo. Fidel Castro ha scelto una delle occasioni piu' importanti e formali per lanciare attacchi contro l'Europa: il cinquantesimo anniversario della rivoluzione. Castro davanti alle baracche da cui parti' la rivoluzione cubana e a 10mila ospiti, per lo piu' funzionari del partito, in diretta Tv, ha messo le cose in chiaro con Bruxelles: "Cuba non ha bisogno dell'Unione Europea per sopravvivere". L'Europa, nel Castro-pensiero, non e' altro che "un gruppo di vecchie potenze coloniali storicamente responsabili del traffico di schiavi, di saccheggi e anche di stermini di interi popoli", che oggi non trova altra collocazione che essere "il cavallo di Troia della superpotenza", gli Stati Uniti. La causa della furia del vecchio Lider Maximo e' la decisione dei Quindici di rivedere le politiche nei confronti di Cuba a causa delle violazioni dei diritti umani nell'isola. Una decisione che rivedeva un atteggiamento sostanzialmente aperto, che aveva portato l'Ue ad aprire un ufficio all'Avana per amministrare i 15 milioni di euro che ogni anno da' a Cuba. L'Ue, infatti, e' il principale partner commerciale dell'isola caraibica.

(Aggiornato il 27 Luglio 2003 ore 10:00)

 

CUBA: PDCI CONTRO I DS PER IL MANIFESTO 'BASTA FIDEL'

Roma 16 Lug - La dissociazione dei Ds dalla politica repressiva di Fidel Castro a Cuba, sfociata in una manifesto con la scritta 'Basta Fidel' - dopo l'ultimo tragico episodio in cui sono state uccise tre persone che tentavano di fuggire dall'isola caraibica - provoca le ire (e anche le ironie) dei giovani del PDCI che se la prendono con i diessini 'accusati' di fare propaganda contro Cuba "al pari di AN". Alessandro Pignatiello, responsabile nazionale Fgci e della direzione Pdci, parla di "Ds alla deriva tra ipocrisia e disgusto" e commenta: "Va bene che da tempo i Ds nella loro deriva politica inseguono il miraggio del neo-liberismo, va bene che si vergognano della storia dalla quale provengono, va bene che non si chiamano piu' compagni; ma immaginare che ora si mettessero a inseguire Alleanza nazionale con un manifesto, mi lascia davvero stupito e disgustato". L'esponente del Pdci spiega: "Poche settimane fa An aveva tappezzato le citta' con un manifesto recante la bandiera cubana con la scritta Cuba Libre e oggi, gli ex compagni-dirigenti dei DS, per non essere da meno ne realizzano e propagandano uno con la scritta 'Basta Fidel' e basta all'embargo democratico del regime contro il popolo cubano...". "Quale la prossima mossa? Forse la scomparsa della rosa da sotto la quercia e l'inserimento di una bella bandiera americana e magari tra gli inni ufficiali l'inserimento della canzone 'Finche' la barca va...'?". La Fgci - conclude Pignatiello - "non si rassegna all'idea del pensiero unico dominante e delle oramai continue azioni e affermazioni ipocrite di una gran parte dei dirigenti della sinistra; rilancia la propria solidarieta' e impegno al fianco del popolo cubano, di Fidel e degli ideali che ispirarono la rivoluzione e che continuano a governare, nonostante 4 decenni di embargo, la splendida isola caraibica".

(Aggiornato il 16 Luglio 2003 ore 15:00)

 

Ai leader mondiali: chiedono un intervento urgente in favore di prigionieri politici cubani

Unidad Cubana afferma che lo stato di salute dell'economista Martha Beatriz Roque e del medico Oscar Elias Biscet è delicato: sono detenuti, senza assistenza medica, nelle carceri dell'Isola.

MIAMI (HR) 12 Lug - "Sollecitiamo con urgenza l'intervento dei governi democratici del mondo e dei loro parlamentari, delle organizzazioni umanitarie internazionali e dei mezzi di comunicazione, in favore dei prigionieri politici cubani Martha Beatriz Roque e Oscar Elias Biscet, che sono detenuti in condizioni sanitarie deplorevoli e a cui il governo cubano ha negato l'assistenza medica", afferma Unidad Cubana in un messaggio inviato ai Presidenti e Capi dei governi latino-americani e europei, ai leader spirituali, ai dirigenti delle organizzazioni umanitarie e ai maggiori mezzi di comunicazione, come riporta oggi il periodico El Mundo, di Madrid.
Fra i destinatari sono inclusi i Presidenti latino-americani Lula, Kirchner e Lagos; t
utti i Capi dei Governi europei; il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato del Vaticano; il Segretario Generale delle nazioni Unite, Kofi Annan; Danieelle Mitterrand; Organizzazioni umanitarie e mezzi di comunicazione. Nel documento, firmato da Jesus Permuy, Presidente di Unidad Cubana (contatto in Roma, dal 12 al 15 luglio: tel/fax: +39068557824), e dal giornalista Armando Perez Roura, che ne è il direttore esecutivo, si sollecita anche la liberazione per tutti i prigionieri politici cubani.
L'economista Martha Beatriz Roque,
che ha 58 anni ed è laureata con il premio dei Diritti Umani dell'Accademia delle Scienze di New York, per "il suo instancabile lavoro nel promuovere la democrazia, i diritti umani e il libero accesso all'informazione a Cuba", è condannata a vent'anni di prigione nel carcere di massimo rigore di Manto Negro. E' detenuta in totale isolamento in una cella senza finestre che misura 11/2 metri per 3, ha a sua disposizione solo un materassino di stoffa, senza lenzuola né cuscino e per le sue necessità corporali dispone solo di un buco nel pavimento. La sua cella è piena di topi e insetti. Martha Beatriz soffre di ulcera gastrica, la sua pressione arteriosa non è sotto controllo, la parte sinistra del corpo è intorpidita e soffre di svenimenti frequenti. Dal mese di Aprile non riceve una assistenza medica adeguata, né le vengono fornite le medicine di cui ha bisogno.
Il medico di colore Oscar Elias Biscet,
di 41 anni, sposato e padre di famiglia, è stato dichiarato prigioniero di opinione da organismi umanitari internazionali. E' stato condannato nel 1999 e ha scontato 3 anni di prigione per aver reclamato l'abolizione della pena di morte a Cuba e la liberazione di tutti i prigionieri politici del Paese. Dopo la sua liberazione il 31 ottobre del 2002, è stato nuovamente arrestato nel Dicembre dello stesso anno. Mentre si trovava in uno stato di custodia preventiva, è stato sottoposto a giudizio sommario per il presunto reato di aver attentato contro la sovranità di Cuba, e quest'anno è stato condannato a scontare 25 anni di carcere. Si trova in prigione con un peso di 51/2 chili, in una cella di rigore senza finestre di 1 metro per 2, senza acqua corrente né letto, per cui deve dormire sul pavimento con dei pantaloncini dato che i suoi vestiti sono stati sequestrati dalla direzione del carcere. Le condizioni di salute di Biscet sono delicate, dal momento che soffre di ipertensione arteriosa e i suoi denti sono in uno stato di salute deplorevole.
"I maltrattamenti inumani ai quali sono sottoposti Martha Beatriz Roque e Oscar Elias Biscet fanno presagire che, a meno di una reazione mondiale immediata, questi prigionieri politici -
per citare solo due dei più notevoli - potrebbero perdere la vita entro breve, dato il loro precario stato di salute, che pare essere il deliberato proposito del regime castrista", affermano Permuy e Pérez Roura, di Unità Cubana.
"I dirigenti mondiali -
in particolare quelli latinoamericani, che sono stati più benevoli con la dittatura comunista - hanno un debito morale con il popolo cubano schiavizzato, abbandonato alla propria sorte per 44 anni. E' giunto il momento che essi saldino questo debito intimando pubblicamente al regime comunista di liberare tutti i prigionieri politici" ha affermato il giurista Luis A. Figueroa, del direttivo di Unità Cubana.

Unidad Cubana Directors Jesús Permuy (contatto in Roma, dal 12 al 15 luglio: tel/fax: +39068557824) and Armando Pérez Roura: phones. (1-305) 3796088 / 3796559; Dr. Luis A. Figueroa: tel. (1-305) 4420303

Link di posta elettronica; Cuba:LibertaPerIPrigioneriPolitici

(Aggiornato il 12 Luglio 2003 ore 10:00)

 

Analizzando Cuba e le contraddizioni del Regime Castrista

Roma 09 Lug - Mi sono chiesto spesso il perchè dopo molti decenni, a Cuba ancora esiste un regime militare, dopo la famosa visita a Cuba del Papa e l'incontro con Fidel Castro, i rapporti diplomatici nel tempo si sono aperti, l'amministrazione Usa di Clinton fece un grande passo avanti ed i rapporti con l'Europa si rafforzarono, Cuba firmo una sospensione delle esecuzioni capitali. Ancora oggi continua il dialogo tra Castro e la Santa Sede che spera sempre nel suo dialogo pastorale. Ma, ammorbidendo il regime è proliferata un'illegalità diffusa a Cuba. Spesso mi domando perchè l'improvviso cambiamento di rotta nel 2003? e, chi erano veramente i tre condannati a morte? non saranno mica stai degli agenti segreti infiltrati?.

E' ovvio che ci sono molte cose da correggere a Cuba, la prima è la sospensione della pena di morte, una maggiore libertà per il popolo, insomma oggi Cuba non è un' esempio di libertà e benessere; Ma oggi più che mai, Cuba rappresenta l'unico baluardo di resistenza, il simbolo della resistenza di tutta l'America Latina, usata è sfruttata dalle multinazionali prive di scrupoli che pensano solo al denaro.

Cuba resiste alle multinazionali che affamano i popoli oppressi ed oggi Cuba è il simbolo dell'America Latina affamata dalle sporche manovre delle destre americane, che pilotando le multinazionali, hanno portato l'Argentina al fallimento finanziario accaparrandosi tutte le risorse del paese Argentina.

L'Operazione Argentina con l'aiuto dell'america sporca ha voluto la parità del Pesos sul Dollaro pur sapendo che il denaro circolante pari a 20 miliardi di dollari non poteva coprire il risparmio gestito pari ad 80 Miliardi di dollari; Con il successivo risultato di un' immediato crollo finanziario.

I governanti Argentini hanno riempito le loro sporche tasche privatizzando e vendendo tutte le strutture statali dei servizi di pubblico utilizzo ed il risultato è che oggi, gli Argentini abbagliati dal liberismo selvaggio che amavano, maledicono il finto benessere pompato con un debito pubblico astronomico che ha causato il crack del paese. Oggi le multinazionali con l'aiuto del fondo monetario internazionale hanno messo le mani sul petrolio della Patagonia, perchè l'Argentina dovrà cedere pezzi del suo territorio per far fronte al suo enorme debito pubblico.

Mentre i cittadini Argentini muoiono di fame ed ignari della realtà che a loro insaputa il governo si venderà pezzi di territorio, le poche mani sporche saranno sempre più ricche.

 Per questo ritengo che, questa campagna contro Cuba è totalmente ingiustificata e priva di motivazioni valide, si cercano solo pretesti affinchè le autorità statunitensi strangolando economicamente il paese riescano a rovesciare politicamente il governo cubano. Se è giustificato condannare Cuba alla pena di morte per fame;

Perchè non dichiariamo guerra alla CINA ...???

Perchè non dichiariamo guerra alla Corea del Nord ...???

Perchè non dichiariamo guerra ai reggimi Africani ...??? ... ecc. ecc.

Forse sarebbe meglio tornare alla ragione e, cancellare dal vocabolario la parola guerra, ma temo che i troppi interessi economici legati ai produttori e trafficanti d'armi siano più forti della parola PACE.

Copyright © By Umby (Aggiornato il 09 Luglio 2003 ore 14:00)

 

CUBA: LA FIGLIA DI FIDEL CASTRO AL MONDO, "FATE QUALCOSA"

Roma 7 Lug - Il mondo faccia qualcosa: Alina Fernandez, la figlia di Fidel Castro divenuta una voce della dissidenza cubana, ha lanciato un appello alla comunita' internazionale perche' trovi "un punto di convergenza" nelle posizioni di condanna del regime guidato dal padre. "Ne' le sanzioni economiche adottate dagli Usa, ne' l'inaccettabile dialogo politico dell'Unione Europea - ha affermato - hanno dato risultati. I cubani continuano ad essere vittime degli atti terroristici compiuti dal governo: abbiamo bisogno di una condanna internazionale contro il regime cubano". Partecipando alla presentazione annuale del rapporto 2002 di 'Nessuno tocchi Caino' sulla situazione della pena di morte nel mondo, la signora Fernandez ha tracciato un quadro fosco della situazione dei diritti umani a Cuba. "Cuba - ha detto - non e' libera. Dalla rivoluzione del 1959, la situazione e' sempre la stessa: le esecuzioni sommarie, cominciate pochi giorni dopo l'inizio della rivoluzione, venivano trasmesse anche in Tv". Alina Fernandez era una bambina di appena tre anni quando assistette ad una condanna dagli schermi televisivi. "E le esecuzioni sommarie - ha commentato - sono continuate per 45 anni". C'e'chi fugge, ma "per ogni cubano che riesce ad arrivare a Miami - ha rilevato - tre muoiono; e anche questa e' una condanna a morte". Alla conferenza stampa, svoltasi nella sede dei radicali, a via di Torre Argentina, era presente anche Blanca Gonzalez, la madre di un giornalista cubano condannato di recente a 25 anni di prigione. L'ondata repressiva scatenata dal regime di Fidel Castro negli ultimi mesi ha portato in prigione 75 dissidenti. L'Avana ha giustificato la repressione come un giro di vite contro sovversivi appoggiati dalla cospirazione statunitense. "Sono in condizioni terribili, da soli in celle infestate da topi. E sono in carcere senza aver commesso nessun crimine", ha detto la donna.

(Aggiornato il 07 Luglio 2003 ore 14:00)

 

Manifestazione Nazionale 28 giugno 2003 a Roma
Dalle ore 17.00 - 23.00 Piazza Farnese

DIFENDIAMO CUBA - L'offensiva avviata dall'amministrazione Bush sta addensando nubi minacciose anche su Cuba. Le autorità statunitensi non fanno mistero di voler strangolare economicamente e rovesciare politicamente il governo cubano.
Si sta manifestando concretamente il pericolo che l'Italia si renda complice del blocco economico e del progetto di destabilizzazione contro Cuba.
Dall'America Latina, dall'Europa e da tutta Italia è venuta crescendo l'esigenza di fermare questa escalation contro Cuba e di riaffermare la simpatia e la solidarietà dei popoli verso l'esperienza di progresso sociale, indipendenza, dignità e sovranità rappresentata da Cuba e dalla sua rivoluzione.
Il 28 giugno a Roma, decine e decine di associazioni e comitati di solidarietà, circoli culturali, intellettuali, lavoratori, forze politiche e sindacali, dall'Italia e dal Mondo (già sono giunte circa 90 adesioni a livello internazionale), hanno deciso di dare vita ad una manifestazione nazionale in difesa di Cuba che chiederà:
La cessazione del bloqueo e dell'aggressione statunitense;
La fine della complicità dell'Italia con questa politica contro Cuba
Il rispetto del diritto alla sovranità e all'indipendenza di Cuba e di tutti i popoli;
La liberazione dei cinque patrioti cubani illegalmente imprigionati negli Stati Uniti;

Sappiamo che l'esperienza politica di Cuba ha suscitato e continua a suscitare dibattito, perplessità o simpatia. Riteniamo che questo sia il momento in cui dare priorità alla solidarietà con questo paese, per quello che rappresenta nella storia, nel futuro e nelle speranze di una America Latina oggi nuovamente minacciata dagli USA.
Invitiamo a partecipare in ogni città in ogni regione la partecipazione alla manifestazione nazionale del 28 giugno costituendo appositi coordinamenti che lavorino in modo unitario e sappiano sviluppare la necessaria discussione in tutti gli ambiti.

CUBA HA BISOGNO DELLA NOSTRA SOLIDARIETÁ L'IDEA CHE UN ALTRO MONDO È POSSIBILE HA BISOGNO ANCHE DI CUBA

Il comitato promotore:
Associazione Nazionale Italia-Cuba; Associazione Nazionale di solidarietà con Cuba 'La Villetta' Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli; Radio Città Aperta; TeleAmbiente; Fondazione Che Guevara; Villaggio Globale; (DP) Democrazia Popolare; Associazione Vecchio Mattatoio; Casa della Pace; Società Sportiva 'Tor di Quinto'; Polisportiva Popolare Roma 6 Villa Gordiani; Promocaraibi; Associazione 'SI POR CUBA'; Associazione Corvialmente; Cestes/Nuestra America; Associazione Punto Critico; Associazione Libero Pensiero; Associazione Granma; Associazione Zona Rossa; Comitato Carlos Fonseca;

raccolta sottoscrizioni:
- c/c bancario BNL n. 33577 ag. 18 (Cab 03218, Abi 1005) intestato all'Associazione di Solidarietà per Cuba 'La Villetta' - Causale: Manifestazione 28.6.2003
- oppure con c/c postale n. 29298007 intestato al Comitato di Solidarietà per Cuba 'La Villetta' - Causale: Manifestazione 28.6.2003.

altre adesioni alla manifestazione:
La Rete dei comunisti
Centro Popolare Autogestito Firenze Sud
Circolo ARCI 'Agorà' di Pisa
Movimento Antagonista Mantovano
Assemblea Nazionale Anticapitalista
Campo Antimperialista
Comitato antimperialista antifascista Firenze
Redazione di Nuova Unità
ASI CUBA (Perugia)
Edizioni Achab (Verona)
Alberto Burgio (direz.nazionale PRC)
Leonardo Masella (capogruppo PRC Emilia-Romagna)
Gianmarco Pisa (coord.Giovani Comunisti, Campania)
Francesco Cirigliano (PRC Potenza)
Domenico Losurdo (docente università di Urbino)
Gruppo consiliare PRC provincia di Bologna
Giuseppina Tedde (direz.nazionale PRC)
Felice Naselli (assessore Comune di Budrio)
Redazione de 'L'Ernesto'
Redazione www.inocentes.org
Sodepaz
Luca Fontana (PRC Roma)
Collettivo Formazione Marxista 'V:Papighis' Roma
Gualtiero Alunni (Assessore VII Municipio, Roma)
Decine di adesioni da Reggio Calabria
Partito dei Comunisti Italiani
Partito della Rifondazione Comunista (Direzione Nazionale)
Padre Massimo Nevola
Don Vitaliano Della Sala
Mauro Gemma (Camera del Lavoro, Torino)
Associazione SOS Jugoslavia
Associazione Solidarietà Internazionalista - Torino
Comitato Pace e Riunificazione Corea -Torino
Centro sociale 'La Strada' Roma,
Associazione Karl Marx (Gravina)
DS, sezione Nuovo Corviale
Polisportiva Osaka Corviale
PRC Garbatella
PRC Laurentino-Fonte Ostiense
Movimento Nuovi Partigiani per la Pace (Piemonte)
Fausto Sorini (direz. nazionale PRC)
Gianni Favaro (direz. nazionale PRC)
Bruno Pierfrancesco (segr. reg. FIOM Abruzzo)
Circolo PRC Gramsci (Portocannone CB)
Donato Antoniello (PRC Rivalta TO)
Antonello Zecca (PRC Marano NA)
PRC Federazione di Bologna
Lorenzo Cecchini (giovani Comunisti Jesi)
Alfredo Novarini (membro della segreteria regionale PRC Lombardia)
Claudio Buttazzo (giornalista, Bologna)
Linea Proletaria (Milano)
Unità Comunista (Milano)
Circolo PRC Che Guevara (Arenella-Napoli)
Circolo PRC Che Guevara (di Roma)
Associazione Culturale Onlus 'Punto a Capo' (Roma)

(Aggiornato il 15 Giugno 2003 ore 14:50)

 

Grande manifestazione all'Avana, Cuba attacca L'Europa

Avana 12 Giu - Nella capitale di Cuba, si sta svolgendo un'imponente manifestazione contro l'embargo dell'europa verso cuba, il leader massimo Fidel Castro attacca duramente l'Europa; in particolare se la prende con i due leader Asnar e Berlusconi, definendoli BANDITI e FASCISTI, nemici della libertà, alleati con l'Imperialismo Fascista Americano. Stanno strozzando Cuba ed i paesi poveri con i loro sporchi traffici.

(Aggiornato il 12 Giugno 2003 ore 11:00)

 

CARD. SODANO: IL PAPA NON E' PENTITO PER FIDUCIA A CASTRO

CASTEL GANDOLFO (ROMA) 30 Apr - Il papa ''non e' pentito di aver dato fiducia a Fidel Castro'' ed e' convinto di ''dover continuare il dialogo'' per contribuire alla democratizzazione del paese. Lo ha detto oggi il segretario di Stato Vaticano, cardinale Angelo Sodano.

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Ultimo aggiornamento: 28-07-03.

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