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Mosca, Terroristi a teatro,

l'incubo è finito ...?

Continuano le Polemiche ...

USATO NEL BLITZ UN GAS ANESTETICO

A base di fentanyl. Lo ha detto il ministro russo della sanita'. Gia in mattinata un noto medico di Mosca, impegnato nelle cure agli ex ostaggi, aveva detto che non sarebbe stato un gas letale vietato a causare la morte, ma un potente anestetico e le carenze nei soccorsi. Tracce di anestetico halothan sono state trovate in tedeschi curati a Monaco per i postumi del blitz. A Londra viene analizzato il sangue dei 2 britannici sopravvissuti. Convalidato intanto a Copenaghen il fermo del leader ceceno Zakayev accusato di essere tra le menti del blitz. Le autorita' russe preparano la richiesta di estradizione, si sono impegnate a non giustiziarlo. Da Mosca l'accusa a 77 partecipanti al Congresso mondiale ceceno di essere complici dei terroristi.

 

Medico tedesco:a Mosca usato l'Halothan

Per porre fine all'assedio nel teatro di Mosca, le teste di cuoio russe hanno usato probabilmente un gas anestetico chiamato 'Halothan'. Lo ha affermato Ludwig von Meyer, professore di tossicologia di un ospedale di Monaco, dopo aver effettuato alcune analisi su due pazienti tedeschi, ostaggi dei ceceni. Secondo Meyer, e' possibile che vi sia un secondo materiale, non identificato. I russi rifiutano ancora di rendere noto il nome del gas impiegato a Mosca.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 11:50 )

 

Mosca, 418 ostaggi dimessi da ospedale

Sono stati dimessi finora 418 ex ostaggi dagli ospedali di Mosca, dove ne restano 265. Lo rendono noto fonti sanitarie cittadine, secondo le quali, 16 pazienti ancora ricoverati sono sempre in gravi condizioni. Il numero dei morti fra gli ex ostaggi resta fermo a 117, tutti tranne due per le conseguenze del gas usato nel blitz.

 

Gas usato a Mosca restera' segreto

Il gas usato nel teatro Dubrovka dalle teste di cuoio russe, non e' vietato dalle convenzioni internazionali. Lo sostiene un ufficiale russo specialista di difesa contro gli attacchi chimici. L'ufficiale, che non ha voluto rendere noto il suo nome, ha detto che il gas in questione ha una composizione chimica simile a quella delle sostanze usate dai medici per narcotizzare i pazienti. La sostanza usata, comunque, non verra' resa nota 'per motivi di sicurezza'.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 16:20 )

 

INDUSTRIALI,FARE TERRA BRUCIATA INTORNO AI TERRORISTI

APPELLO A COMUNITA' ECONOMICA DA LEADER IMPRENDITORI RUSSI ROMA - ''Il mondo degli imprenditori ha chiamato a dire 'no' alla minaccia di trasformare il nostro pianeta in una sorta di Afghanistan globale dei tempi talebani. Per questo occorre fare terra bruciata intorno ai terroristi'': e' l'appello lanciato alla comunita' economica internazionale da Elena Panina, presidente del partito degli Industriali Russi Uniti in un telegramma inviato a Giancarlo Elia Valori, in occasione dell'assemblea generale dell'Unione degli Industriali di Roma. ''I terroristi - si legge nell'appello - non devono avere l'opportunita' di usare mezzi finanziari o risorse industriali. Nessun profitto deve costare piu' vite umane. Noi indirizziamo un'appello ai circuiti economico-finanziari, alla comunita' internazionale degli imprenditori, alle associazioni nazionali degli industriali e uomini d'affari affinche' supportino la nostra iniziativa per organizzare un forum economico mondiale 'l'economia contro il terrore' e per creare un fondo internazionale di lotta al terrorismo''. Testimoni dell'ultima tragica azione terroristica al teatro di Mosca, gli imprenditori russi invitano a fare fronte comune, dal momento che, conclude l'appello, nessuno puo' sentirsi sicuro in una nessuna nazione, neanche nella piu' stabile e prospera. Non e' possibile aspettare che la tempesta terroristica ci passi accanto senza coinvolgerci, non e' possibile convivere con tale minaccia''.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 13:00 )

 

LASCIANO OSPEDALE 333 EX OSTAGGI, 16 ANCORA GRAVI -

Secondo l'agenzia Itar-Tass sono ancora 311 i ricoverati in ospedale, ma molti di loro, tra cui 9 bambini, potrebbero presto essere dimessi. Sarebbero 16, Su un totale di circa 800 ostaggi, 117 sono quelli morti, 115 dei quali per le esalazioni del gas usato nel corso del blitz.

 

FUORI PERICOLO IL PATRIARCA ORTODOSSO -

Dopo essere stato ricoverato in ospedale, e' ora tornato a Mosca Alessio II, dove ricevera' cure supplementari. Il patriarca di tutte le Russie era stato trasferito nel reparto di rianimazione dopo il ricovero ieri in un ospedale di Astrakhan, citta' in riva al Mar Caspio. Ad Astrakhan Alessio, 72 anni, e' stato visitato da specialisti giunti da Mosca, i quali hanno constatato che non era in pericolo di vita e ne hanno autorizzato il trasferimento a Mosca. I medici avevano diagnosticato ieri, al momento del ricovero, i sintomi di un forte stato di stress legato in particolare alla tragica crisi degli ostaggi di Mosca.

 

Sono 41 i ceceni uccisi dagli spari

L'agenzia Interfax ha corretto le dichiarazioni del procuratore di Mosca Mikhail Avdiukov, il quale ha dichiarato che fra le 45 persone morte per colpi di arma da fuoco, 41 sono guerriglieri ceceni, e non ostaggi, come precedentemente reso noto. Solo due sarebbero gli ostaggi uccisi a colpi di arma da fuoco. Uccisa nello stesso modo, come gia' si sapeva, una donna che aveva cercato di entrare nell'edifico all'inizio del sequestro. Vi e' ancora una vittima che non e' stata per il momento identificata.

 

Mosca, 43 ostaggi uccisi dalle armi

43 ostaggi, sui 117 deceduti dopo il blitz effettuato dalle teste di cuoio russe, sarebbero morti per ferite da armi da fuoco. Lo ha detto oggi il procuratore di Mosca Mikhail Avdiukov che conduce le indagini,citato dall'agenzia Interfax. Il procuratore ha precisato che le indagini stabiliranno se ad aprire il fuoco sui 43 siano stati i guerriglieri ceceni o gli uomini del gruppo Alfa.

 

Cecenia, Al Qaeda recluto' in Australia

Due mesi dopo gli attacchi dell'11 settembre, il governo australiano espulse in segreto un saudita sospettato di essere agente di al Qaeda,entrato nel '99 per arruolare combattenti per la'guerra santa'cecena. Lo rivela 'Sydney Morning Herald', citando fonti di intelligence. Al Joufi -informa il giornale-era stato per 10 anni seguace di bin Laden,con il ruolo di reclutamento e raccolta fondi. Fu combattente volontario in Cecenia. Pur confermando l'espulsione del saudita,il ministro dell'Informazione non ha voluto parlare dei legami con al Qaeda.

 

Russia, dubbi e polemiche su gas usato

Il gas usato dalle forze speciali russe durante il blitz per liberare gli ostaggi a Mosca e' probabilmente il 'Bz', vietato dai trattati internazionali. Lo sostiene uno dei massimi esperti giapponesi in materia,spiegando che il 'Bz' agisce sui muscoli,fa perdere coscienza e causa anche effetti di allucinazione. Gli Usa,invece,ritengono sia stato usato il fentanyl,oppiaceo ad azione immediata.Lo riferisce il'N.Y.Times'.I medici russi hanno infatti spiegato che ha funzionato l'antidoto contro gli oppiacei,non quello contro agenti nervini.

 

MOSCA: OSTAGGI DIMESSI DAGLI OSPEDALI

MOSCA - I responsabili dei servizi sanitari del comune di
Mosca hanno comunicato che questa mattina oltre 300
persone - rimaste intossicate dai gas durante l'assalto al
teatro Dubrovka - sono state dimesse dagli ospedali
cittadini. Secondo l'agenzia Itar Tass rimangono
ricoverati 311 pazienti, molti dei quali pero' potrebbero
far rientro a casa gia' domani. 16  ex ostaggi invece sono
ancora ricoverati in terapia intensiva: nonostante le
pressioni interne ed internazionali, il governo russo
mantiene uno stretto riserbo sullo svolgimento
dell'operazione che ha portato alla morte di 117 civili.
Una nota dell'agenzia Interfax riferisce che 9 vittime non
erano cittadini russi:  tra loro due austriaci, un
olandese ed un americano di cui pero' non e' stata ancora
comunicata l'identita' Un secondo cittadino americano
sarebbe uscito dall'ospedale questa mattina, mentre di un
terzo, che aveva acquistato il biglietto per lo
spettacolo, si sono perse le tracce.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 09:00 )

 

Il Pentagono chiede a Mosca chiarimenti sulla micidiale sostanza

Russia, è mistero sul gas usato nel teatro

Un agente simile a quello di sostanze come l'eroina: sarebbe questo, secondo l'Amministrazione americana, uno dei componenti del gas letale utilizzato durante il blitz al Dubrovka. I Russi, intanto, ne sono sicuri: c'è Al Qaida dietro l'assalto

Il gas misterioso usato dalle forze speciali russe durante il bliz nel teatro di Mosca potrebbe essere un agente simile a quello di sostanze a base di morfina ed eroina. Lo hanno dichiarato fonti dell'Amministrazione americana, secondo quanto riporta la Cnn on line, spiegando di essere arrivati a queste conclusioni sulla base delle prove mediche raccolte finora. E il Pentagono chiede ora alla Russia di conoscere la composizione di questo gas tanto misterioso quanto micidiale.

L’ipotesi di una sostanza a base di eroina o morfina deriva dal fatto che molti degli ex ostaggi in ospedale hanno ricevuto un trattamento usato per contrastare gli effetti di una overdose da stupefacenti, reagendo in modo positivo. I medici moscoviti hanno ricevuto l'ordine di usare il naloxone, un medicinale impiegato per intossicazioni da droghe o alcool. Secondo alcune fonti, il naloxone sarebbe stato somministrato già nel teatro, come proverebbe l'alto numero di siringhe abbandonate sul pavimento. Si tratta in ogni caso di un gas di cui i medici sanno ancora poco e la cui inalazione non erano pronti ad affrontare nelle strutture ospedaliere: restano infatti ricoverate circa 405 persone e 46 di loro versano in gravi condizioni.

Mosca, intanto, è certa che ci sia Al Qaida dietro l'assalto al teatro Dubrovka conclusosi ieri all'alba in un bagno di sangue: nonostante non vi siano ammissioni ufficiali, diverse fonti parlano della presenza di 'terroristi arabi' tra i ribelli ceceni e gli inquirenti moscoviti stanno ora indagando anche su questa inquietante pista. Citando un diplomatico occidentale a Mosca, il settimanale britannico 'Sunday telegraph' sostiene oggi che intanto e' stato appurato che del commando facevano parte elementi con agganci con l'organizzazione di Osama bin Laden. "Nell'edificio c'erano terroristi arabi legati ad Al Qaida, forse sauditi e yemeniti. I russi adesso vorranno sapere quanto aiuto ricevano i ceceni da Bin Laden", ha detto. Fonti anonime dell'amministrazione filo-russa cecena citate dall'agenzia russa 'Interfax', inoltre, hanno confermato che tra i ribelli operavano mercenari arabi e hanno rivelato che gran parte delle donne kamikaze che facevano parte del gruppo provenivano da paesi mediorientali.

Definita 'l'11 settembre di Vladimir Putin', la vicenda del Dubrovka aveva subito scatenato una ridda di ipotesi sul possibile coinvolgimento del 'numero uno' del terrorismo internazionale. A sostegno di questa tesi e' stata citata la comprovata presenza di guerriglieri ceceni tra i combattenti di Al Qaida catturati in Afghanistan dopo la caduta del regime dei taleban. I sospetti si sono rafforzati quando lo stesso presidente Putin ha parlato di "azione pianificata" col contributo di "centri internazionali del terrorismo".

E sono anche arrivate le smentite. Durante il sequestro, un portavoce dell'Fsb, i servizi segreti russi, ha detto che gran parte dei guerriglieri erano stati identificati e che tra loro non vi era nessun mercenario arabo. Hanno negato anche gli indipendentisti ceceni. "Questa e' una storia russo-cecena che noi consideriamo frutto di una estrema disperazione, non ha niente a che vedere con il terrorismo internazionale", ha detto il loro rappresentante in europa, Roman Kalilov. Oksana Antonenko, responsabile del settore Russia ed Eurasia dell'istituto internazionale di studi strategici di Londra (Iiss) e il prof. Paul Wilkinson , esperto di terrorismo internazionale, sono concordi nell'affermare che non bisogna confondere il terrorismo di Al-Qaida con quello ceceno. La ricercatrice dell'Iiss sottolinea che la partita giocata a Mosca e' tutta interna al conflitto in corso. E anche se non si puo' fare una distinzione qualitativa dei diversi terrorismi, questi vanno valutati in relazione agli obiettivi che si pongono.

Ma i sospetti rimangono. Fonti vicine agli inquirenti hanno detto oggi alla Bbc che nei giorni del sequestro dal teatro sono partite varie telefonate verso gli Emirati Arabi Uniti. Si ricorda anche che i ribelli ceceni, dopo la loro clamorosa irruzione nel teatro moscovita, hanno affidato un loro messaggio ad Al Jazira, la tv satellitare araba che ha diffuso numerosi video di Bin Laden. Secondo il 'Sunday telegraph', le indagini sul maxi-sequestro non trascureranno questa pista. Un altro domenicale britannico, il 'Sunday times', rivela oggi di avere trovato documenti su un tentativo fatto nel dicembre 1996 dal medico egiziano Ayman al-Zawahri, considerato un luogotenente di Osama bin Laden, di entrare in Cecenia.

Al-zawahri sarebbe stato arrestato nella repubblica russa del Daghestan e consegnato ai servizi di sicurezza russi. Processato, insieme ad altri due arabi, sarebbe stato poi imprigionato per sei mesi e quindi rilasciato nel maggio 1997. Fra le carte ingiallite del dossier c'e' una dichiarazione scritta a mano da Al-Zawahri che dice di chiamarsi Amin Abdullah Aman Mohammed e di essere un imprenditore. Il giornale afferma che in un computer di Al Qaida sequestrato a Kabul dopo la caduta dei taleban sono stati trovati suoi appunti sulla fallita missione in Cecenia

( Aggiornato il 28 Ottobre 2002 ore 19:30 )

 

RUSSIA: AL QAEDA DIETRO L'ASSALTO
AL TEATRO

MOSCA-C'è Al Qaeda dietro "il mostruoso atto
di terrorismo" avvenuto a Mosca. Ad affermarlo è
una nota del governo russo. La presa di ostaggi
dunque potrebbe essere stata organizzata dai
guerriglieri ceceni con la collaborazione di esponenti
dell' organizzazione che fa capo ad Osama Bin Laden.
Per ora si tratta di ipotesi sulle quali stanno lavorando
gli inquirenti, ma i sospetti sarebbero confermati da
numerose indiscrezioni. Del gruppo avrebbero infatti
fatto parte 'terroristi arabi' e gran parte delle donne
kamikaze uccise nel blitz proveniva da Paesi mediorientali.
Intanto la Cnn rende noto che secondo il Pentagono,
il gas utilizzato dalle squadre speciali nel teatro di
Mosca potrebbe essere a base di morfina o di eroina.

 

Mosca: Al Qaeda dietro assalto teatro

C'e' Al Qaeda dietro 'il mostruoso atto di terrorismo' avvenuto a Mosca. Lo afferma una nota del governo russo.

(Aggiornato il 28/10/2002 ore 15:30)

 

Mosca aveva minacciato il boicottaggio perché nella capitale danese si tiene il congresso dei ceceni, definita 'una riunione di sostegno ai terroristi'

Il vertice Ue-Russia spostato da Copenaghen a Bruxelles

Lo spostamento è stato giudicato positivo dai diplomatici di Putin

Mentre la Russia ricorda con un giorno di lutto nazionale le vittime del teatro Dubrovka, da Copenaghen arriva la notizia che il vertice Russia-Ue dell'11 novembre si terrà a Bruxelles e non come previsto nella capitale danese.

Nei giorni scorsi il ministero degli esteri russo aveva minacciato il boicottaggio del vertice con gli europei - una riunione che dovrebbe fra l'altro regolare il delicato contenzioso su Kaliningrad - se il governo danese, che dell'Ue è presidente di turno, non avesse impedito lo svolgimento del congresso dei ceceni a Copenaghen. La conferenza intende riunire un centinaio di responsabili ceceni, russi, europei ed americani in favore di un processo di pace nella provincia separatista russa. Mosca ne parla come di una 'riunione di sostegno ai terroristi ceceni'.

Il ministro degli Esteri danese, Stig Moeller, aveva già replicato che l'esecutivo danese "non può, né vuole vietare" una iniziativa nata da associazioni private e non illegale. Di qui la scelta di "una soluzione pragmatica" ha spiegato Moeller ad una tv danese, nella speranza che il trasferimento del vertice Ue-Russia "in terreno neutrale" sia sufficiente a disinnescare la minaccia di Mosca.

La possibilità di spostare il vertice è stata valutata con favore da Dmitri Rogozin, emissario del Cremlino per il negoziato con l'Ue. Rogozin, citato dall'agenzia Itar-Tass, ha affermato che quelle che Mosca giudica "le provocazioni" del governo danese - il quale ha la presidenza di turno dell'Unione - "non avranno riflessi sui rapporti generali" tra Mosca e Bruxelles.

(Aggiornato il 28/10/2002 ore 14:00)

 

Dirottamento aereo russo,era un guasto

E' stato un falso allarme quello lanciato dall'agenzia Itar-Tass sul dirottamento di un aereo russo in volo da Mosca a Perm. A quanto sembra, si e' trattato di un guasto tecnico: forse per un falso contatto, e' entrato in funzione il sistema di allerta antidirottamento installato sull'aereo. Il velivolo, un Antonov 24, e' poi atterrato regolarmente a Perm.

(Aggiornato il 28/10/2002 ore 13:50)

 

Giallo su dirottamento aereo russo

Un aereo di linea russo decollato da Mosca sarebbe stato dirottato da un commando di pirati dell'aria. Lo rende noto l'agenzia russa ItarTass. Il volo era diretto a Perm, negli Urali. Non si conosce il numero di passeggeri a bordo. Il ministero per le emergenza, tuttavia, non conferma il dirottamento, e l'equipaggio del velivolo avrebbe smentito la notizia.

(Aggiornato il 28/10/2002 ore 13:20)

 

RUSSIA: PUTIN, NESSUN COMPROMESSO CON TERRORISTI

 ''Il terrorismo internazionale diventa sempre piu' tracotante e si comporta sempre piu' crudelmente. Qua e la' nel mondo - ha proseguito il presidente russo - si sentono minacce sull' uso possibile di mezzi analoghi alle armi di distruzione di massa. Se anche una sola volta qualcuno cerchera' di usare simili mezzi contro il nostro paese, la Russia rispondera' con misure adeguate a tali minacce: colpira' tutti i luoghi dove si trovano i terroristi, le loro organizzazioni o anche i loro ispiratori ideologici e sostenitori finanziari''. Dopo l'assalto al teatro Dubrovka, i problemi ''non sono finiti'', ha detto ancora Putin, rilevando che la Russia paga le conseguenze della ''debolezza dello Stato''. Oggi, intanto, bandiere a mezz'asta in tutta la Russia, televisione senza pubblicita' ne' show, annullati molti spettacoli, messe celebrate in tutte le citta', un minuto di silenzio nelle scuole, cancellate le manifestazioni sportive. Cosi' il Paese piange oggi le vittime del sequestro.

 

RUSSIA: TEATRO, VERTICE CON L'UE SPOSTATO A BRUXELLES

 E' previsto per l'11 novembre e non si terra' piu' a Copenaghen. Mosca aveva minacciato di farlo saltare se il governo danese non avesse proibito la 'Conferenza mondiale sulla Cecenia', in programma da oggi nella capitale danese. Dagli ospedali di Mosca sono stati dimessi sinora 239 ostaggi ricoverati dopo il blitz di sabato al teatro occupato dalla guerriglia cecena. Nei nosocomi rimangono ancora 405 pazienti, fra cui 9 bambini. Intanto, l'esperto di armamenti chimici e biologici Jan van Aken ha sollecitato il governo russo a fornire informazioni tempestive sul tipo di gas usato nell'operazione messa in atto dalle forze speciali contro i terroristi.

 

Putin dichiara guerra ai terroristi

Non puo' esserci alcun dialogo con i terroristi, che saranno colpiti con 'misure adeguate ovunque si trovino'. Lo ha detto il presidente russo ai suoi ministri, riuniti in seguito al dramma degli ostaggi del teatro Dubrovka. Putin ha dato nuove direttive per l'impiego delle forze armate contro la 'crescente minaccia' terroristica di uso di 'armi di sterminio'.

 

Mosca, dimessi da ospedali 239 ostaggi

Sono piu' di 200 finora gli ostaggi dimessi dagli ospedali moscoviti dove erano ricoverati dopo il blitz di sabato notte. Lo riferiscono fonti mediche citate dall'agenzia Interfax. Negli ospedali rimangono ancora circa 400 pazienti, tra i quali 9 bambini. L'esercito russo ha intanto annunciato l'uccisione di 30 ribelli nel corso di un'operazione in Cecenia,sempre secondo l'agenzia Interfax.Gli scontri sono avvenuti vicino al villaggio di Tsenteroi, a Khankala, presso la capitale

(Aggiornato il 28/10/2002 ore 11:00)

 

Non si placano le polemiche sul gas usato. I parenti dei deceduti saranno indennizzati con 100mila rubli (circa 3000 euro), i sopravvissuti con la metà della somma
Russia in lutto per le vittime della Dubrovka
Negli ospedali moscoviti rimangono ricoverate 405 persone
 

Giornata di lutto nazionale in Russia, per la morte dei 117 ostaggi nel teatro Dubrovka di Mosca. Ma le cerimonie religiose non placano le polemiche per l'elevato numero di vittime del blitz delle teste di cuoio dell'Fsb, per il mistero che avvolge il gas utilizzato nell'attacco e che ha ucciso praticamente tutte le vittime e per le enormi difficoltà che i parenti e gli amici degli ex ostaggi ricoverati hanno per poterli andare a trovare o anche solo per avere informazioni sulle loro condizioni.

L'ultimo bilancio diffuso dalle autorità moscovite parla di 117 gli ostaggi morti alla Dubrovka, 115 dei quali a causa del gas narcotico utilizzato dalle forze speciali russe per irromperre nel teatro e bloccare il commando ceceno. Solo due ostaggi sono stati uccisi dai proiettili prima dell'assalto, secondo quanto comunica Andrei Seltsovski, capo dei servizi di sicurezza.

Negli ospedali moscoviti rimangono ricoverati 405 pazienti, fra cui 9 bambini. Gli Stati uniti hanno chiesto a Putin di rivelare quale sia stato il gas usato nel blitz delle teste di cuoio, mentre Amnesty international ha preteso l’apertura di un’inchiesat. Non è chiaro soprattutto per quale motivo gli intossicati non siano stati ricoverati in strutture militari: le autorità sanitarie civili si sono viste in gravi difficoltà perché non hanno ricevuto informazioni sulla esatta sostanza effettivamente utilizzata nell'operazione.

D'altronde, il top secret viene mantenuto tuttora, anche nei confronti dei governi stranieri i cui cittadini si trovavano all'interno del teatro (due dei quali, un austriaco e un olandese, sono deceduti): e' una sostanza permessa dalla convenzione di Ginevra, ci si limita a dichiarare da Mosca, un semplice gas "incapacitante" che si è rivelato in alcuni casi letale perché gli ostaggi erano stremati da oltre 48 ore di sequestro e privazioni.

E' improbabile che seguano altre ammissioni: i parenti delle vittime saranno indennizzati con 100mila rubli (circa 3000 euro), i sopravvissuti con la metà della somma. Oggi il lutto, il comune di Mosca pagherà le spese funebri.

(Aggiornato il 28/10/2002 ore 10:10)

I terroristi ceceni avevano iniziato ad eliminare, come promesso, i prigionieri, quando sono intervenute le teste di cuoio russe. Sparati gas "speciali"

Mosca, blitz nel teatro della Dubrovka. Morti 67 ostaggi

Liberate 750 persone, molte delle quali versano in gravi condizioni. 34 ribelli uccisi, due catturati vivi. Fermati 30 fiancheggiatori. Operazione militare in Cecenia
 

L’incubo è finito. Con un blitz fulmineo scattato nella notte le teste di cuoio russe hanno liberato gli ostaggi tenuti prigionieri nel teatro Dubrovka ponendo fine al sequestro che attanagliava la Russia da tre giorni. Sul campo sono rimasti i cadaveri di 67 civili e di 34 terroristi sono stati uccisi. Liberati 750 prigionieri. Un uomo e una donna del commando sono stati catturati vivi. Nessuno dei terroristi, assicurano le autorità moscovite, è riuscito a fuggire

Il pensate bilancio degli ostaggi morti è stato reso noto solo in tarda mattinata. In precedenza il sindaco di Mosca Yuri Luzhkov aveva detto che le vittime erano 30. Poi la triste notizia, annunciata dal vice-ministro degli interno, Vladimir Vasilyev: gli ostaggi morti sono 67 e 750 quelli portati in salvo dalle truppe d'elite.

Un gran numero di persone ricoverate dopo la liberazione versa in gravi condizioni. Lo ha annunciato un responsabile di Sklifosovski, uno degli ospedali di Mosca, in cui sono stati portati 349 ostaggi. Nel blitz è stato usato un 'gas speciale', ha spiegato il vice ministro dell'Interno Vasiliev.

Il ministero dell'interno russo ha dettoche oltre 30 'complici' dei ribelli ceceni che occupavano il teatro sono stati arrestati.

L'azione è stata condotta nel giro di pochi secondi, tutta l'operazione è durata quaranta minuti, ha detto alle televisioni russe il vice ministro degli interni Vladimir Vasilev. Le teste di cuoio sono entrate in azione quando i guerriglieri hanno cominciato ad attuare il loro ultimatum uccidendo due dei circa 800 ostaggi nelle loro mani ostaggi, ha detto Vasilev aggiungendo che c'è stata una reazione da parte di un gruppo di altri che ha cercato di fuggire. A quel punto è stato deciso l'attacco.

Con precisione chirurgica è stata fatta saltare una parete in fondo alla scena e attraverso il varco sono penetrati gli assaltatori che hanno centrato i guerriglieri e le donne armate con il tritolo.

Prima di iniziare il blitz, le forze di Mosca hanno evidentemente pompato gas con effetti soporiferi all'interno del teatro per addormentare il massimo numero di ribelli ceceni. Le immagini televisive hanno mostrato che la maggior parte degli ostaggi non è stato in grado di lasciare l'edificio senza assistenza.

Dopo l'assalto al teatro i terroristi avevano chiesto il ritiro delle truppe russe dalla Cecenia e avevano dato tre giorni di tempo per farlo. Alla scadenza avrebbero cominciato a uccidere gli ostaggi. Stavano attuando la loro minaccia quando è scattato l'attacco. Questa è la versione ufficiale.

Secondo il diplomatico australiano, Kevin Maage, nessuno dei 75 stranieri, intrappolati da mercoledì notte all'interno dell'edificio, è rimasto ferito.

L'esercito russo ha avviato un'operazione militare in larga scala in Cecenia: unità delle forze speciali stanno rastrellando le regioni della repubblica indipendentista, alla ricerca delle bande di guerriglieri. Tre miliziani, che cercavano di opporre resistenza all'esercito federale, sono stati uccisi nei pressi del villaggio di Novogroznensky. L'annuncio dell'operazione militare è arrivato subito dopo la fine dell'assedio al teatro musicale di Mosca grazie al blitz delle 'teste di cuoio' russe. Rudnik Dadayev, segretario del Consiglio di Sicurezza ceceno filo-russo, ha dichiarato che la Cecenia "si è sempre considerata e continua a considerarsi come parte inseparabile della Russia".

(Aggiornato il 26/10/2002 ore 11:00)

 

'DA DOMANI FUCILEREMO GLI OSTAGGI'

Nuovo ultimatum dei terroristi a Mosca Putin: liberateli e sarete salvi Rilasciate 15 persone, 8 sono bimbi 170 LA MARGHERITA:IRREGOLARE VOTO SU CIRAMI 'Abbiamo prove con video e foto' Indulto,Castelli:Parlamento sovrano 120 IRAQ, SI COMPLICA LA PARTITA ALL'ONU 'Bozze' alternative a quella Usa 150 VACCINO ITALIANO PER TUMORI AL SENO 140 Weekend al cinema: ragioni del male 160 CALCIO Domani Milan e Juve 201

 

Leader ceceno:non c'entro con sequestro

'Il potere ufficiale della Cecenia non e' al corrente' della presa di ostaggi a Mosca. Lo ha affermato Ahmed Zakaiev, consigliere del presidente Maskhadov. Il capo del commando dei terroristi aveva invece detto di agire su ordine di Maskhadov. Intanto, il presidente Putin condanna il clima di minaccia nei confronti dei civili ceceni, mentre 60 esperti di servizi segreti stranieri collaborano a Mosca con le autorita' locali per la soluzione del caso.

 

'DA DOMANI FUCILEREMO GLI OSTAGGI'

Nuovo ultimatum dei terroristi a Mosca Putin: liberateli e sarete salvi Rilasciate 15 persone, 8 sono bimbi 170 LA MARGHERITA:IRREGOLARE VOTO SU CIRAMI 'Abbiamo prove con video e foto' Indulto,Castelli:Parlamento sovrano 120 IRAQ, SI COMPLICA LA PARTITA ALL'ONU 'Bozze' alternative a quella Usa 150 VACCINO ITALIANO PER TUMORI AL SENO 140 Weekend al cinema: ragioni del male 160 CALCIO Domani Milan e Juve 201

(Aggiornato il 25/10/2002 ore 18:00)

 

Mosca,ribelli:domani fucileremo ostaggi

Se il governo russo non rispondera' alle richieste dei sequestratori ceceni, gli ostaggi saranno fucilati da domani. La notizia del nuovo ultimatum e' stata data dal portavoce dell'unita' di crisi dopo l'ultimo contatto con i ribelli. Subito dopo l'attacco, mercoledi' sera, i terroristi avevano fissato 7 giorni di tempo per permettere alle autorita' russe di accettare le loro rivendicazioni: la fine della guerra in Cecenia e il ritiro dell'esercito.

 

Mosca offre garanzie a commando ceceno

Se saranno liberati gli ostaggi, i ribelli ceceni avranno garantita la vita. E' la proposta fatta ai terroristi asserragliati nel teatro di Mosca dal capo dei servizi di sicurezza dopo un colloquio con il presidente Putin. 'Le trattative - ha assicurato Nikolai Parushev - continuano e speriamo di far liberare gli ostaggi'.

(Aggiornato il 25 Ottobre 2002 ore 15:20 )

 

Ostaggi Mosca, condanna da vertice Ue

'Forte condanna' all'azione terroristica di Mosca e 'pieno sostegno agli sforzi del governo russo per risolvere la crisi e assicurare un rapido e sicuro rilascio degli ostaggi'. E' quanto affermano i leader dei Quindici nella bozza di dichiarazione del vertice di Bruxelles. 'Prendere in ostaggio civili innocentiproseguono- e' un atto terroristico codardo che non puo' essere giustificato in alcun modo'.

 

MOSCA: BARAYEV RIBATTE A PUTIN, E' OPERAZIONE SOLO CECENA

Il capo del commando di guerriglieri che tiene centinaia di ostaggi ha affermato che l'attacco non ha nulla a che fare col terrorismo internazionale, come aveva affermato ieri il presidente Putin. Secondo Barayev l'operazione e' avvenuta per ordine del presidente indipendentista Maskhadov e del capo militare della rivolta generale Basayev. Intanto il commando ha rilasciato 8 dei 20 bambini trattenuti nel teatro. Mentre sono in arrivo a Mosca gli esperti di antiterrorismo britannici, sarebbero stati identificati la maggior parte dei guerriglieri, in maggioranza cittadini russi. Leonid Roshal, il medico riuscito entrato nel teatro, ha riferito che la ragazza uccisa non era un ostaggio ma stava tentando di entrare.

 

Mosca,capo commando:e' operazione cecena

L'attacco al teatro di Mosca non ha nulla a che fare con il terrorismo internazionale, ma e' opera della rivolta cecena. Lo ha detto Mosvar Barayev, il capo del commando che tiene in ostaggio 700 persone, a una rete televisiva. 'Obiettivo ha aggiunto- e' la fine della guerra in Cecenia. L'ordine e' arrivato dal presidente indipendentista Mashkadov'. Questo smentisce le affermazioni del presidente Putin secondo cui l'azione era stata pianificata all'estero.

(Aggiornato il 25 Ottobre 2002 ore 12:20 )

 

All'alba erano stati rilasciati 7 adulti tutti i nazionalità russa. Si attende adesso la liberazione dei 75 stranieri ma le trattative si sono bruscamente interrotte
Mosca, liberi anche otto bambini
Il capo dei ribelli intervistato da un tv privata: il sequestro è avvenuto per ordine del presidente ceceno Maskhadov
 

I ribelli ceceni che da mercoledì notte tengono più di 700 persone in ostaggio nel teatro della Dubrovka a Mosca hanno lasciato andare prima 7 russi adulti  e poi otto bambini tra i cinque e i 12 anni. Il deputato Dimitri Rogozin ha detto che i bambini sono stati liberati senza condizioni. A portare fuori i  piccoli dal teatro, secondo l'agenzia Ria, sono stati membri del comitato internazionale della Croce Rossa. Secondo Rogozin ci sono ancora bambini ostaggi (secondo i dati dei servizi segreti russi sarebbero una decina), e ha espresso la speranza che un altro gruppo di loro venga liberato "entro qualche ora".

All'alba erano stati rilasciati 7 adulti, tutti di nazionalità russa, ed erano iniziate le trattative, poi interrotte per la liberazione dei 75 ostaggi stranieri. Secondo Cnn il commando ha fatto sapere che gli stranieri rimarranno nelle loro mani.

Il portavoce del Servizio federale di sicurezza, Sergei Ignatchenko, ha riferito che gli ex ostaggi mostrano problemi di tenuta psicologica: "Hanno sviluppato la 'sindrome di Stoccolma' - ha riferito Ignatchenko - e hanno voluto telefoni cellulari per chiamare i propri famigliari e sollecitarli ad organizzare sit-in e manifestazioni per chiedere la fine della guerra in Cecenia".

Per gli oltre 700 ostaggi, tra i quali ancora molte donne e bambini, quella appena trascorsa è stata la seconda notte di veglia. Non è chiara invece quale sia la disponibiiltà del cibo al'interno dell'edificio: secondo alcune fonti, ci sarebbe cibo sufficiente per sopravvivere una settimana, secondo altre gli alimenti stanno già scarseggiando.

Una televisione privata russa, la Ntv, per la prima volta ha mostrato le immagini dei guerriglieri all'intero del teatro: tre uomini e una donna, vestiti di nero e tutti (tranne uno, che potrebbe essere il leader del commando), con il volto coperto; gli uomini sono armati fino ai denti e la donna mostra un congegno legato al petto che sembra essere una cintura esplosiva.

Attraverso le telecamere di Ntv Movsar Barayev, capo del commando di guerriglieri, ha smentito le parole del leader russo Putin che aveva parlato di un’azione “pianificata all’estero”. Secondo Ntv, che cita indirettamente le parole di Barayev, l'unico obiettivo di quest'azione è porre fine alla guerra in Cecenia e l'operazione è avvenuta per ordine del presidente indipendentista Aslan Maskhadov e del capo militare della rivolta generale Shamil Basayev.

Le autorità russe sarebbero da parte loro in possesso di una cassetta registrata che accuserebbe Mashkadov. Lo ha rivelato il portavoce del Servizio Federale di Sicurezza, Sergei Ignatchenko: "Abbiammo ricevuto una cassetta con un comunicato registrato di Mashkadov, realizzato alcuni giorni prima del sequestro nel teatro. Egli sostiene, tra le altre cose, che alcuni uomini armati realizzeranno un'operazione che 'cambiera" il corso della guerra in Cecenia".

Giovedì, attraverso un suo portavoce, il leader ceceno aveva fatto prendere le distanze dall'assedio in corso nel teatro di via Melnikova.

(Aggiornato il 25 Ottobre 2002 ore 12:00 )

 

Mosca, liberati otto bambini

Otto bambini, da due giorni ostaggi dei terroristi ceceni, sono stati liberati. Lo annunciano fonti russe. I servizi di sicurezza hanno intanto identificato la maggior parte dei ribelli. Sarebbero di origine russa.

(Aggiornato il 25 Ottobre 2002 ore 11:00 )

 

Soffrono tutti della sindrome di Stoccolma, appena usciti dal teatro Dubrovka hanno voluto chiamare i parenti per dire loro di battersi per la fine della guerra in Cecenia

Mosca, liberati altri sette ostaggi

Si attende che vengano rilasciati i 75 stranieri ancora prigionieri. L'accordo sembrava raggiunto, ma le trattative si sono bruscamente interrotte.

Hanno tirato un sospiro di sollievo le sette persone che all’alba di venerdì sono stati liberati dai terroristi ceceni che giovedì notte sono tengono in ostaggio 700 malcapitati nel teatro della Dubrovka di Mosca. I sette sono stati affidati alle cure dei medici, il che farebbe pensare che il rilascio sia avvenuto per motivi di salute. Un segnale apparentemente di distensione perché i terroristi avevano fatto sapere che non ci sarebbero stati altri rilasci dopo quelli avvenuti subito dopo l’irruzione nel teatro moscovita.

Il portavoce del Servizio federale di sicurezza, Sergei Ignatchenko, ha riferito che le sette persone rilasciate, tutte di nazionalità russa, mostrano problemi di tenuta psicologica: "Hanno sviluppato la 'sindrome di Stoccolma' - ha riferito Ignatchenko - e hanno voluto telefoni cellulari per chiamare i propri famigliari e sollecitarli ad organizzare sit-in e manifestazioni per chiedere la fine della guerra in Cecenia".

Si è poi saputo che un accordo è stato raggiunto per la liberazione di tutti gli stranieri: l'unica condizione posta è che i 75 stranieri siano accolti, alle porte del teatro, dai rispettivi ambasciatori che stanno arrivando in questi minuti sul luogo del drammatico sequestro. La liberazione degli ostaggi, prevista per le 07:00 italiane (le 09:00 di Mosca) è stata rinviata all'ultimo momento, secondo fonti diplomatiche a Mosca. "Le trattative si sono interrotte. Lavoriamo per ottenere la liberazione degli ostaggi stranieri per le 11 (locali, le 9 italiane), ha detto il console generale degli Stati Uniti James Warlick.

Per gli oltre 700 ostaggi, tra i quali ancora molte donne e bambini, quella appena trascorsa è stata la seconda notte di veglia. Non è chiara invece quale sia la disponibiiltà del cibo al'interno dell'edificio: secondo alcune fonti, ci sarebbe cibo sufficiente per sopravvivere una settimana, secondo altre gli alimenti stanno già scarseggiando.

Una televisione privata russa, la NTV, per la prima volta ha mostrato le immagini dei guerriglieri all'intero del teatro: tre uomini e una donna, vestiti di nero e tutti (tranne uno, che potrebbe essere il leader del commando), con il volto coperto; gli uomini sono armati fino ai denti e la donna mostra un congegno legato al petto che sembra essere una cintura esplosiva. E le telecamere sono riuscite a filmare anche la fuga di tre donne, che si calano dalle finestre dell'edificio e sono subito accolte dalle forze di polizia.

(Aggiornato il 25 Ottobre 2002 ore 10:10 )

 

Esplosioni fuori dal teatro di Mosca

Due distinte esplosioni sono state udite fuori dal teatro della capitale russa dove da ore un gruppo di terroristi ceceni tiene in ostaggio centinaia di persone. Testimoni riferiscono che sono state sparate raffiche di armi automatiche e che la sicurezza hanno stretto i cordoni intorno all'edificio. Un uomo, forse un membro del commando, e' stato fermato subito dopo gli scoppi.

 

Ostaggi Mosca, Bush offre aiuti a Putin

Gli Stati Uniti si sono offerti di aiutare le autorita' russe nella vicenda della presa di ostaggi a Mosca. Il portavoce della Casa Bianca, Fleischer, ha riferito che Bush ha chiamato il presidente Putin per ribadire che 'gli Usa sono pronti ad aiutare la Russia, se ce ne sara' bisogno'. La Casa Bianca, ha fatto sapere ancora il portavoce, comprende la decisione di Putin di non partecipare al vertice dei Paesi asiatici e del Pacifico per seguire lo sviluppo della crisi.

( Aggiornato il 24 Ottobre 2002 ore 17:00 )

 

Ucciso uno degli ostaggi che i ribelli ceceni tengono prigionieri da mercoledì notte nel teatro "Sulla Dubrovka"
Mosca, i terroristi: "Non rilasceremo più nessuno"
Il presidente russo Putin è convinto che l'azione sia stata concepita da "gruppi terroristici stranieri"
 

Non rilasceremo più nessuno. Il commando ceceno che da Mercoledì sera occupa un teatro di Mosca tenendo in ostaggio centinaia di persone ha fatto sapere di non voler rilasciare più nessuno, dopo le circa 180 ostaggi erano stati liberati (o erano fuggiti) nelle scorse ore. L'annuncio è stato fatto durante un colloquio con i deputati Irina Khakamada e Iosif Kobzon, accolti dai terroristi in veste di negoziatori. Dopo il colloquio con i terroristi Khakamada, leader del partito liberale Sps, si è recata al Cremlino per fare una relazione del suo colloquio al presidente Vladimir Putin.

Uno degli ostaggi dei ribelli ceceni, asserragliati nel teatro 'Sulla Dubrovka' di Mosca, è stato ucciso. Il corpo, come mostrato dalla tv russa, è stato portato fuori dallo stabile da personale medico, su una barella e coperto da un telo. Anche se mancano conferme ufficiali, potrebbe trattarsi della donna, ritenuta agente dei servizi segreti e giustiziata dopo l'irruzione.

Un forte boato, forse un'esplosione, era stato udito nella mattinata provenire dalle vicinanze del teatro 'Sulla Dubrovka' di Mosca, luogo del sequestro. L'esplosione è avvenuta alle 9.15 (le 7.15 in Italia). Si ignora al momento se l'esplosione sia avvenuta all'interno o all'esterno del teatro. L'edificio comunque appare danneggiato.

I ribelli hanno rifiutato nuove trattative dopo aver esposto le loro richieste: ritiro delle truppe russe dalla Cecenia e cessate il fuoco nella regione. Secondo il loro sito web, avrebbero concesso sette giorni di tempo alle autorità russe, prima di far saltare in aria il teatro con tutti gli occupanti.

La polizia ha diffuso, finora senza esito, un appello televisivo ai ribelli perché rispondano ai messaggi telefonici. Sui tetti degli edifici intorno al teatro si sono sistemati i tiratori scelti delle truppe speciali russe. Veicoli blindati sono parcheggiati attorno all'edificio. Scuole, asili e altri istituti nel quartiere sono stati chiusi. Negli ospedali si stanno preparando sale e strutture di emergenza per accogliere eventuali feriti.

Non ci sono italiani tra gli ostaggi dei ribelli. Sarebbero 62, e non venti come calcolato finora, i cittadini stranieri presi in ostaggio con alcune centinaia di russi dal commando. Lo ha detto a 'Eadio Eco' di Mosca una degli ostaggi, Maria Shkolnikova, che si è messa in contatto con l'emittente da un telefono cellulare e ha parlato anche della presenza di almeno un cittadino statunitense.

Tra i 62 sono compresi anche diversi cittadini di repubbliche ex sovietiche. La lista dei paesi rappresentanti comprende, secondo Shkolnikova, gli Stati Uniti (finora mai citati), il Canada, l'Olanda, l'Australia, l'Austria, la Jugoslavia, la Gran Bretagna, la Germania, la Svizzera e la Bulgaria, nonché le repubbliche ex sovietiche di Armenia, Lettonia, Moldavia, Bielorussia, Turkmenistan, Azerbaigian, Georgia e Ucraina.

( Aggiornato il 24 Ottobre 2002 ore 16:00 )

 

Mosca, commando uccide un ostaggio

Uno degli ostaggi dei ribelli ceceni, asserragliati da ieri sera in un teatro di Mosca, e' stato ucciso. Il corpo, come mostrato dalla tv russa, e' stato portato fuori dallo stabile da personale medico, su una barella e coperto da un telo. Anche se mancano conferme ufficiali, potrebbe trattarsi della donna, ritenuta agente dei servizi segreti e giustiziata dopo l'irruzione.

( Aggiornato il 24 Ottobre 2002 ore 15:40 )

 

Putin accusa terrorismo internazionale

La presa di ostaggi da parte di ribelli ceceni in un teatro di Mosca e' stata 'pianificata' all'estero dai 'centri internazionali del terrorismo' islamico Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, nella sua prima dichiarazione sulla vicenda. 'Il compito delle forze di sicurezza - ha aggiunto - e' di giungere alla liberazione degli ostaggi, garantendone la sicurezza'. Putin ha annullato tutti i suoi impegni e sta seguendo la situazione dal Cremlino.

( Aggiornato il 24 Ottobre 2002 ore 12:30 )

 

Forte boato accanto all'edificio dove ribelli ceceni hanno sequestrato centinaia di persone

Mosca, esplosione vicino a teatro

Secondo l'ambasciatore austriaco a Mosca gli ostaggi stranieri saranno rilasciati

Un forte boato, forse un'esplosione, è stato udito nella mattinata provenire dalle vicinanze del teatro 'Sulla Dubrovka' di Mosca, dove da ieri sera alcune decine di ribelli ceceni tengono in ostaggio centinaia di persone.

L'esplosione è avvenuta alle 9.15 (le 7.15 in Italia). Si ignora al momento se l'esplosione sia avvenuta all'interno o all'esterno del teatro. L'edificio comunque appare danneggiato.

I ribelli hanno rifiutato nuove trattative dopo aver esposto le loro richieste: ritiro delle truppe russe dalla Cecenia e cessate il fuoco nella regione. Secondo il loro sito web, avrebbero concesso sette giorni di tempo alle autorità russe, prima di far saltare in aria il teatro con tutti gli occupanti.

La polizia ha diffuso, finora senza esito, un appello televisivo ai ribelli perché rispondano ai messaggi telefonici. Sui tetti degli edifici intorno al teatro si sono sistemati i tiratori scelti delle truppe speciali russe. Veicoli blindati sono parcheggiati attorno all'edificio. Scuole, asili e altri istituti nel quartiere sono stati chiusi. Negli ospedali si stanno preparando sale e strutture di emergenza per accogliere eventuali feriti.

Non ci sono italiani tra gli ostaggi dei ribelli. Sarebbero 62, e non venti come calcolato finora, i cittadini stranieri presi in ostaggio con alcune centinaia di russi dal commando. Lo ha detto a 'Eadio Eco' di Mosca una degli ostaggi, Maria Shkolnikova, che si è messa in contatto con l'emittente da un telefono cellulare e ha parlato anche della presenza di almeno un cittadino statunitense.

Tra i 62 sono compresi anche diversi cittadini di repubbliche ex sovietiche. La lista dei paesi rappresentanti comprende, secondo Shkolnikova, gli Stati Uniti (finora mai citati), il Canada, l'Olanda, l'Australia, l'Austria, la Jugoslavia, la Gran Bretagna, la Germania, la Svizzera e la Bulgaria, nonché le repubbliche ex sovietiche di Armenia, Lettonia, Moldavia, Bielorussia, Turkmenistan, Azerbaigian, Georgia e Ucraina.

Sul luogo del sequestro è arrivato l'ambasciatore dell'Austria, poiché vi sono informazioni anche di austriaci tra gli ostaggi. Per l'ambasciatore - che ha tentato di intavolare una trattativa con i terroristi - tutti i cittadini stranieri saranno rilasciati e consegnati ai rispettivi rappresentanti diplomatici.

( Aggiornato il 24 Ottobre 2002 ore 09:20 )

 

L'episodio di Mosca ricorda quello di Budionnovsk nel '95
Terroristi a teatro, i precedenti

Non è la prima volta che i guerriglieri ceceni attaccano un obiettivo civile e prendono ostaggi, l’episodio di Mosca richiama in maniera diretta l’irruzione nel giugno del ’95 di un commando ceceno nell'ospedale russo di Budionnovsk, nel sud della Russia, che prese in ostaggio un migliaio tra degenti e personale sanitario, facendo un centinaio di morti.

L'azione, che durò dal 14 al 18 giugno, si risolse con la liberazione dei sequestrati dopo una lunga trattativa con l'allora premier Viktor Cernomyrdin che garantì ai guerriglieri un salvacondotto per il ritorno in Cecenia. All’epoca Il commando era composto da oltre cento guerriglieri, guidati da Shamil Basaye.

( Aggiornato il 24 Ottobre 2002 ore 00:30 )

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