-------------------------------------------------

Torna indietro       Home Page      Notiziario         Notiziario varie

-------------------------------------------------

L'Etna non si placa

La lava si ferma ma si registrano ancora scosse sismiche

L'Etna si placa ma è emergenza cenere

Gli ultimi rilievi in quota parlano di fronti lavici fermi e di effusione fortemente diminuita, sono i segnali che l’eruzione sull’Etna sia in fase finale e la stessa attività esplosiva è destinata a scomparire. Dal vulcano siciliano arrivano buone notizie ma la terra continua a tremare (registrate una decine di scosse, compresa una di magnitudo 3.5)

Franco Barberi, ex responsabile della Protezione Civile, e vulcanologo di primo piano avverte: "dentro il vulcano l' energia e il magma rimangono alti: in tempi relativamente brevi potrebbe esserci un' altra eruzione". "Quella in fase di conclusione non è altro che la continuazione dell' eruzione dello scorso anno", che cominciò il 17 luglio e si concluse il 6 di agosto del 2001. Per 15 mesi, secondo l' esperto, l' Etna avrebbe concesso una tregua che si è conclusa il 27 ottobre scorso e che adesso "si può considerare quasi alla fase terminale", ma che continuerà a covare come brace sotto la cenere fino all' arrivo di una nuova eruzione.
L’emergenza cenere. La colonna di fumo che si alza dalla frattura di torre del filosofo sul fianco del vulcano fa paura: è alta 6 chilometri e cosparge di sabbia nera Catania e i paesi del versante sud ed est dell' Etna. La protezione civile invita gli automobilisti alla massima prudenza per l' accumulo di cenere lavica sulle strade. il comune di Catania ha deciso di rinviare di altri due giorni la riapertura delle scuole, chiuse dal 30 ottobre. Il Dipartimento, si legge in una nota, pur ribadendo la non tossicità della cenere lavica, in caso di intensa caduta delle stesse, consiglia di proteggere gli occhi, il naso, la bocca, con le apposite mascherine che stanno continuando ad essere distribuite nei comuni della fascia etnea. Le ceneri dell'eruzione dell'Etna sono arrivate fino a Cefalonia. L'isola greca è ricoperta di una coltre grigia e i meterologi assicurano che si tratta delle polveri, trasportate dal vento per oltre 500 chilometri, fuoriuscite dal vulcano siciliano in attivita' da una settimana. Il fenomeno è destinato a durare. "In alcune parti della Grecia occidentale nei prossimi giorni potrebbero verificarsi piogge nere sempre a causa delle ceneri", ha spiegato il meteorologo Spiros Linardos.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 11:00 )

 

Altre scosse fanno tremare le pendici del vulcano

Etna, il governo stanzia 10 mln di euro

A Catania ritorna l'allarme ceneri dopo una tregua di tre giorni. A rischio i voli di linea dall'aeroporto Fontanarossa
 

Nel giorno del dolore per le giovani vite spezzate dal terremoto del Molise, il Consiglio dei Ministri in un unico decreto ha stanziato i fondi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto. 10 milioni di euro, dei 50 stanziati in totale, saranno destinati a Catania e provincia per fare fronte ai danni causati dalla eruzione dell'Etna e dai numerosi terremoti che hanno lesionato numerose abitazioni nei paesini posti alle pendici del vulcano.

E mentre il CdM era riunito a Roma, una nuova scossa di terremoto è stata registrata nella zona dell'Etna. La scossa è stata di magnitudo 3.5, corrispondente al IV-V grado della scala Mercalli. I comuni interessati sono quelli di Linguaglossa, Solicchiata, Castiglione di Sicilia e Passopisciaro, tutti in provincia di Catania la scossa è stata avvertita dalla popolazione ma in maniera non forte.

L' epicentro del sisma è stato localizzato nella faglia della pernicana, a 8 chilometri di profondità, dove dalla notte scorsa è stato rilevato un micro sciame sismico, che è ancora in corso.

E nelle prossime 36 ore il cambiamento della direzione dei venti sarà causa della caduta di ceneri su Catania e sul territorio etneo del versante meridionale, interessando anche l' aeroporto di Fontanarossa. L' emissione di cenere e la sua ricaduta, rileva la protezione civile, "potrebbe essere accompagnata anche da una debole piovosità diffusa. Per questo, raccomandiamo alle popolazioni interessate di fare maggiormente attenzione sulle strade, moderare la velocità e mantenere la distanza di sicurezza".

(Aggiornato il 03 Novembre 2002 ore 14:40 )

 

Notte senza scosse, colonne di fumo nero a quota 2.800 metri

Etna, nuova emissione di cenere. Stazionari i fronti lavici

Continua l'attivita' effusiva, accompagnata da 'fontane di lava' e violenti boati, ma la colata principale, sul versante di Linguaglossa, prosegue il proprio cammino lentamente. Riaperto l'aeroporto di Reggio, Catania ancora a regime parziale
 

Notte sismicamente tranquilla sull'Etna dove e' stato registrato un solo evento, inferiore a magnitudo 2.0 della scala Richter. Una fase di stanca che fa seguito ai circa venti eventi di ieri, otto dei quali di media energia e due distintamente avvertiti dagli abitanti dei paesi alle pendici del vulcano.

Rimane sostanzialmente stazionario anche il quadro eruttivo: continua l'attivita' effusiva, accompagnata da 'fontane di lava' e violenti boati, ma la colata principale, sul versante di Linguaglossa, prosegue il proprio cammino lentamente. Staziona a intorno a 1.100 metri, infatti, il fronte piu' avanzato, incanalato nel corso del torrente Sciambro e che presenta delle sovrapposizioni e dal quale si e' formata una 'lingua' di lava in direzione est.

Sullo stesso versante dell' Etna e' fermo il 'braccio' che minacciava la caserma Pitarrone, cosi' come quello nato dalle effusioni dei crateri nati, sul lato di Nicolosi, alla base della torre del filosofo. Resta stazionario, su livelli medio alti, il tremore del vulcano, che segnala ancora la presenza di notevoli quantita' di energia nei condotti magmatici interni . Dal versante meridionale dell'Etna, e' aumentata l'attivita' di degassazione e di emissione di cenere e dai crateri sommitali e da quello formatosi a quota 2.800 metri si alzano delle colonne di fumo nero che, trasportate dal vento, si dirigono in direzione ovest, nella parte interna della Sicilia.

Non funziona ancora a pieno regime, intanto, l'aeroporto di Catania: alcuni comandanti di aerei si sono infatti rifiutati di atterrare a Fontanarossa, facendo rotta su Palermo, per la presenza di polvere di cenere lavica sospesa. Ma, secondo fonti aeroportuali, se non ci saranno nuove 'piogge' di cenere lavica lo scalo sara' presto operativo al cento per cento.

L'attenzione rimane per le rotte che gli aerei devono seguire: ieri si atterrava da ovest perche' le colonne di fumo si dirigevano a est, adesso con un'inversione a 180 gradi della nube di cenere lavica, si scende in pista dal lato mare. Stamattina, è stato invece riaperto al traffico  l'aeroporto di Reggio Calabria. La decisione e' stata presa dai responsabili dello scalo nel momento in cui e' stato verificato che si e' conclusa la fase d'emergenza legata alla presenza sulla perpendicolare dell'aeroporto di una nube di polvere lavica, con conseguente difficolta' per il traffico aereo.

(Aggiornato il 02 Novembre 2002 ore 09:50 )

 

Quasi ferme le due colate di lava. Nella notte 13 leggere scosse sismiche, poi un terremoto di media intensità a largo del Palermo. Ancora chiuso l'aeroporto di Reggio

Etna, il vento porta la cenere su Taormina

Torna in attività anche lo Stromboli

Le colate di lava eruttate dall'Etna procedono molto lentamente, e le sovrapposizioni di magma generano ingrottamenti, per ora di piccole proporzioni. Il braccio più avanzato, quello che scorre sul versante Nord del vulcano incanalato nel corso del torrente Sciambro, nella notte ha percorso 150 metri e resta attorno a quota 1.000 dove continua ad avanzare alla velocità di tre metri all'ora. Non distante dal fronte lavico, in località Zappinazzo, a sette chilometri circa da Linguaglossa, i mezzi dell'esercito hanno ultimato giovedì sera un argine di terra e massi, per contenere la progressione della colata e orientarla verso un'area pianeggiante dove rallenterebbe ulteriormente.

L'emissione di magma dalle bocche è attenuata, ridotta di circa la metà rispetto all'inizio dell'eruzione. Nelle ultime ore si è invece intensificata l'attività esplosiva, sia sulla frattura del versante Nord, sia alle bocche della zona sommitale Sud, a Tirre del Filosofo. L'Etna espelle fontane di lava, vapori, gas e ceneri con forti boati. Il vento anche oggi sospinge la nube in direzione della Calabria e a Catania l'aria è pulita.

La cenere dell'Etna ha raggiunto Taormina e gli altri centri litoranei, fino a Messina. La polvere vulcanica si è depositata sulle auto in sosta e sulle strade, creando qualche difficolta' alla circolazione automobilistica.

Nella notte l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania ha registrato 13 lievi scosse. Solo tre eventi sismici sono stati una magnitudo maggiore di 2.5 della scala richter. La scossa più forte (2.7) è stata avvertita soprattutto a Zafferana etnea, ma non sono stati rilevati danni.

Nella mattina è stato registrato un nuovo terremoto a largo della Sicilia. L'evento tellurico è stato di magnitudo 3,7 della scala richter, ma non ha causato danni a persone o cose. L'epicentro e' stato localizzato, ancora una volta, come accade dallo scorso 6 settembre, nel basso tirreno a 40 chilometri di distanza dalla costa palermitana tra le isole di Ustica, Alicudi e Filicudi. Dal giorno del sisma più forte, in cui si è raggiunto l'ottavo grado della scala Mercalli, sono state diverse centinaia le scosse di assestamento con l'epicentro sempre nel basso Tirreno.

E' ancora chiuso l'aeroporto di Reggio Calabria dopo che una nube di polvere lavica prodotta dall'eruzione dell'Etna si è posizionata proprio sopra lo scalo. Nella nottata e venerdì mattina, inoltre, la polvere è cominciata a cadere depositandosi sulle piste. I mezzi dell'aeroporto sono già al lavoro per pulire l'asfalto. Secondo quanto riferito dall'ufficio controllo del traffico aereo, sicuramente l'aeroporto resterà chiuso sino alle 15. Poi sarà valutata la situazione per verificare la possibilità della riapertura. I voli da e per Reggio Calabria sono dirottati su Lamezia Terme, mentre quelli per Catania sono stati trasferiti su Palermo.

Intanto è polemica a Santa Venerina dopo la decisione della Procura di Catania di aprire una indagine a carico di ignoti per gli ingenti danni riportati da numerosi edifici del paese, in conseguenza delle scosse di due giorni fa. 400 le famiglie senza tetto. L'azione della magistratura catanese è iniziata dopo la pubblicazione di un articolo del quotidiano 'la Repubblica' che sottolineava i dissesti patiti dalla gran parte dei fabbricati ufficialmente costruiti secondo criteri antisismici. La Procura etnea, che ha affidato l'indagine alla Guardia Forestale, ipotizza che a Santa Venerina non siano state applicate le norme edilizie previste per le zone a rischio sismico.

Contro questa accusa si è già espresso il sindaco Enrico Pappalardo, che parla di “calunnie”. E mentre Pappalardo si riserva di querelare il quotidiano, anche il consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria permanente, ha elaborato un documento di condanna delle notizie contenute nell'articolo al centro della polemica.

Se l'Etna ha rallentato l'attività eruttiva che nei giorni scorsi aveva fatto temere il peggio, si registra invece un aumento di esplosioni su un altro vulcano attivo: lo Stromboli. Da poco meno di quarantotto ore, l'attività eruttiva del vulcano delle isole Eolie, visitato anche in questa stagione da numerosi turisti stranieri, si è intensificata notevolmente con lancio di lapilli. Le tre bocche centrali dello Stromboli sono in continua eruzione, anche se al momento non fuoriesce ancora lo sciame di lava che solitamente arriva fino al mare. Sull'isola sono arrivati anche alcuni vulcanologi che, a bordo di un elicottero, hanno fatto un giro di 'ricognizione' per verificare la situazione. Da un primo controllo emerge che la situazione non è preoccupante.

(Aggiornato il 01 Novembre 2002 ore 14:50)

 

Etna, riaperto l'aeroporto di Catania

Primo volo da Milano - CATANIA - L'aeroporto di Catania e' stato dichiarato agibile e riaperto poco dopo le 8. Il primo aereo ad atterrare, un volo Alitalia proveniente da Milano. L'aereo e' poi ripartito per la stessa destinazione. Nella notte 12 spazzatori, sei dei quali dell' Anas, hanno rimosso la cenere lavica emessa dall' Etna e 'liberato' Fontanarossa.

(Aggiornato il 01 Novembre 2002 ore 10:40)

 

E' polemica a Santa Venerina per l'indagine aperta dalla procura di Catania a seguito degli ingenti danni riportati dagli edifici

Etna, quasi ferme le due colate di lava

La protezione civile "conta" i danni
 

Le colate di lava eruttate dall'Etna procedono molto lentamente, e le sovrapposizioni di magma generano ingrottamenti, per ora di piccole proporzioni. Il braccio più avanzato, quello che scorre sul versante Nord del vulcano incanalato nel corso del torrente Sciambro, nella notte ha percorso 150 metri e resta attorno a quota 1.000 dove continua ad avanzare alla velocità di tre metri all'ora. Non distante dal fronte lavico, in località Zappinazzo, a sette chilometri circa da Linguaglossa, i mezzi dell'esercito hanno ultimato giovedì sera un argine di terra e massi, per contenere la progressione della colata e orientarla verso un'area pianeggiante dove rallenterebbe ulteriormente.

L'emissione di magma dalle bocche è attenuata, ridotta di circa la metà rispetto all'inizio dell'eruzione. Nelle ultime ore si è invece intensificata l'attività esplosiva, sia sulla frattura del versante Nord, sia alle bocche della zona sommitale Sud, a Tirre del Filosofo. L'Etna espelle fontane di lava, vapori, gas e ceneri con forti boati. Il vento anche oggi sospinge la nube in direzione della Calabria e a Catania l'aria è pulita.

Intanto è polemica a Santa Venerina dopo la decisione della Procura di Catania di aprire una indagine a carico di ignoti per gli ingenti danni riportati da numerosi edifici del paese, in conseguenza delle scosse di due giorni fa. 400 le famiglie senza tetto. L'azione della magistratura catanese è iniziata dopo la pubblicazione di un articolo del quotidiano 'la Repubblica' che sottolineava i dissesti patiti dalla gran parte dei fabbricati ufficialmente costruiti secondo criteri antisismici. La Procura etnea, che ha affidato l'indagine alla Guardia Forestale, ipotizza che a Santa Venerina non siano state applicate le norme edilizie previste per le zone a rischio sismico.

Contro questa accusa si è già espresso il sindaco Enrico Pappalardo, che parla di “calunnie”. E mentre Pappalardo si riserva di querelare il quotidiano, anche il consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria permanente, ha elaborato un documento di condanna delle notizie contenute nell'articolo al centro della polemica.

La Protezione civile sta accelerando il più possibile la stima dei danni nei centri abitati alle pendici dell’Etna colpiti dal sisma. Secondo dati ufficiali del Dipartimento sono in tutto 2.081 le richieste di verifica dei danni agli edifici. Ogni giorno le 51 squadre della Protezione Civile effettuano in media dai 10 ai 15 sopralluoghi dando priorita' alle situazioni più gravi. Tenendo questo ritmo le verifiche potrebbero essere completate già entro la metà della prossima settimana. Al momento, sono 600 le persone cui si è provveduto a dare una sistemazione: 350 sono alloggiate in tenda e altre 250 hanno alloggio in strutture alberghiere.

(Aggiornato il 01 Novembre 2002 ore 10:15)

 

CALA EMISSIONE DI LAVA, OLTRE 1.000 GLI SFOLLATI

E' la valutazione sullo stato dell'eruzione dopo un sorvolo della zona in elicottero e delle riprese con telecamere 'termiche'. Secondo gli esperti le effusioni continuano ma ''non ci sono avanzamenti di rilievo nelle colate''. Dalle due fratture, quella a 2.800 metri di Nicolosi e a 2.300 metri Linguaglossa, continua l'attivita' esplosiva, anche se in maniera attenuata, ed e' evidente una violenta e consistente emissione di cenere lavica. Intanto sono gia' circa un migliaio le persone sfollate dai comuni siciliani.

( Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ore 10:20 )

 

Si contano i danni del terremoto
Tregua dell'Etna
In piena attività la macchina della protezione civile. Tende e aiuti ai terremotati, più di mille, costretti ad abbandonare le proprie abitazioni seriamente danneggiate.

L'Etna sembra concedere una pausa alla popolazione che adesso deve fronteggiare anche l'emergenza terremoto. Secondo gli esperti, nelle ultime ore, il campo lavico complessivo fa registrare una netta diminuzione.

La lava ha raggiunto i 1100 metri di quota ma, la situazione non sembra destare problemi. Resta, invece, in piedi la minaccia "polveri". Dal lato di Nicolosi una densa colonna di fumo ha investito Catania, dove le scuole e l'aeroporto rimarranno chiuse fino a tutta la giornata di domani.

Il sindaco della città Umberto Scapagnini ha chiesto ai cittadini di evitare di circolare per le strade. L'invito è rivolto soprattutto alle persone asmatiche e con problemi di respirazione. Il punto sull'eruzione del vulcano sara' fatto nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa da parte della protezione civile.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 10:00 )

 

Etna, diminuisce la portata lavica

L'Etna sembra concedere una pausa alla popolazione che ora deve fronteggiare anche l'emergenza terremoto.Secondo gli esperti, nelle ultime ore, il campo lavico complessivo fa registrare una netta diminuzione. La lava ha raggiunto i 1.110 metri di quota. Nessuna via di comunicazione principale e' interrotta.I tecnici Anas hanno rilevato qualche crepa sull'autostrada Messina-Catania e sulle strade fra i comuni colpiti dal sisma.Polizia,carabinieri e esercito pattugliano la zona per evitare episodi di sciacallaggio.

 

LA PAURA DEL TERREMOTO NON SCACCIA QUELLA PER LA LAVA

L' intera provincia di Catania guarda con apprensione a quanto accade alle pendici del vulcano, ma il timore maggiore riguarda lo sciame sismico che accompagna il fenomeno ed il rischio di ulteriori, forti, movimenti tellurici, come quello di ieri mattina. Le colate laviche in corso hanno diminuito la loro corsa a valle e procedono ora ad una velocita' ridotta, circa 25 chilometri all' ora. Nelle zone colpite dal terremoto stanno arrivando tende e letti, mentre alle forze dell' ordine, rinforzati con reparti giunti da altre regioni, e' stato dato l' ordine di vigilare in tutte le case danneggiate. Intanto, si fa la prima stima dei danni, molto ingenti, causati dal sisma: si tratta di diverse decine di milioni di euro, soprattutto nella zona di Santa Venerina, la piu' colpita, insieme alle attrezzature ed agli impianti sciistici. Restano dirottati su Palermo i voli diretti a Catania Fontarossa. Per far fronte ai primi interventi e coordinare gli aiuti Palazzo Chigi ha decretato lo stato di emergenza.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 09:20 )

 

Etna, Vigili del fuoco da altre regioni

Il Dipartimento dei Vigili del fuoco del Viminale ha attivato un imponente dispositivo di soccorso, insieme alla Difesa civile. Oltre al raddoppio dei turni di servizio delle sedi siciliane, e' stato disposto l'invio da altre regioni di sezioni operative delle colonne mobili, versione terremoto, in particolare dalla Calabria, dall'Emilia e dalla Lombardia. Inoltre, l'elicottero del nucleo dei VdF di Sassari viene dislocato presso la zona a Nord dell'Etna, in prossimita' di Taormina.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 16:00 )

 

Continua l'attività sismica del vulcano. Nella mattinata una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 della scala Richter è stata sentita in tutta Catania e provincia. Crolli
Etna, la terra trema. Mille i senzatetto
Le fontane di lava superano i 200 metri di altezza. Mercoledì e giovedì scuole chiuse nel capoluogo

Non solo cenere ma anche scosse sismiche. Nella notte tra lunedì e martedì l’Etna ha continuato la propria attività ancora con notevole energia, con le colate che continuano ad essere bene alimentate.

Poi, in tarda mattinata, una forte scossa di terremoto legata all'attività eruttiva dell'Etna è stata avvertita a Catania e in tutta la provincia. Il sisma ha avuto una magnitudo di 4.5 sulla scala Richter, con epicentro a 5 chilometri di profondità nei pressi del paese di Milo, dove molte persone si sono riversate in strada.

Sono centinaia le case di un quartiere di Santa Venerina dichiarate inagibili per il crollo parziale o per le lesioni subite. Oltre mille i senzatetto. Il sindaco di Catania,Umberto Scapagnini, ha disposto la chiusura di tutte le scuole della città per mercoledì e giovedì. Scapagnini chiederà inoltre al Consiglio dei ministri di concedergli poteri straordinari su traffico e viabilità, per far fronte all'emergenza della pioggia di cenere vulcanica caduta sulla città.

Nei crateri che si sono aperti nel versante sud, sotto la torre del filosofo, è stata registrata una intensa attività stromboliana, con "fontane di lava" che hanno superato i 200 metri di altezza. Analoghi fenomeni si sono osservati nel versante di nord-est, sopra piano Provenzana, dove la "bottoniera" ha continuato la propria attività effusiva in maniera intensa. la frattura si sarebbe ulteriormente allargata.

Continua ancora anche l' emissione di cenere nera che ricade poi su Catania e su altri paesi etnei.. Osservazioni difficili stamattina per gli esperti dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania: la parte sommitale del vulcano è coperta da nuvole e piove.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 13:15 )

 

Terremoto Etna,oltre mille i senzatetto

Sono centinaia le case di un quartiere di Santa Venerina dichiarate inagibili per il crollo parziale o per le lesioni subite.Oltre mille i senzatetto. Il sindaco di Catania,Umberto Scapagnini,ha disposto la chiusura di tutte le scuole della citta' domani e dopodomani. La decisione e' stata assunta a causa dell'eruzione dell'Etna. Scapagnini chiedera' inoltre al Consiglio dei ministri di concedergli poteri straordinari su traffico e viabilita', per far fronte all'emergenza della pioggia di cenere.vulcanica caduta sulla citta'.

Etna, forte scossa a Catania

Una forte scossa di terremoto legata all'attivita' eruttiva dell'Etna e' stata avvertita a Catania e in tutta la provincia. La scossa e' stata di magnitudo 4,4 della scala Richter, pari al sesto grado della scala Mercalli.L'epicentro a 5 km di profondita' nei pressi di Milo, dove molte persone si sono riversate in strada. Colpiti dal sisma anche Giarre, Santa Venerina e Zafferana Etnea, dove sono stati segnalati crolli di alcuni muri. Per la paura gli studenti hanno abbandonato le scuole.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 13:00 )

 

ETNA, CROLLI E PANICO PER LA TERRA CHE TREMA CONVOCATO IN SERATA IL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Scossa di magnitudo 4,4 della scala Richter alle 11 di stamane nel catanese: colpiti tre comuni pedemontani di nord-est. Inagibili centinaia di case a Santa Venerina, si monta una tendopoli per gli oltre 1.000 senzatetto. Continua a piovere cenere su Catania, aeroporto chiuso fino al 31 ottobre.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 11:20 )

 

Continua l'attività sismica del vulcano. Nella notte sono state registrate scosse telluriche di magnitudo 2-3

Etna, la terra trema

Le fontane di lava superano i 200 metri di altezza

Non solo cenere ma anche scosse sismiche. Nella notte tra lunedì e martedì l’Etna ha continuato la propria attività ancora con notevole energia, con le colate che continuano ad essere bene alimentate.

Nei crateri che si sono aperti nel versante sud, sotto la torre del filosofo, è stata registrata una intensa attività stromboliana, con "fontane di lava" che hanno superato i 200 metri di altezza. Analoghi fenomeni si sono osservati nel versante di nord-est, sopra piano Provenzana, dove la "bottoniera" ha continuato la propria attività effusiva in maniera intensa. la frattura si sarebbe ulteriormente allargata.

Continua ancora anche l' emissione di cenere nera che ricade poi su Catania e su altri paesi etnei. Nella notte sono ritornati i terremoti, alcuni dei quali di discreta energia (di magnitudo 2-3), che hanno svegliato gli abitanti dei centri abitati della collina del vulcano, ed in particolare di Zafferana etnea.

L'ultima scossa è stata registrata intorno alle 6.30. Osservazioni difficili stamattina per gli esperti dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania: la parte sommitale del vulcano è coperta da nuvole e piove.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 09:00 )

 

PROSEGUE L'ERUZIONE DELL'ETNA

CATANIA - L'Etna continua a fare paura e - a detta dei
vulcanologi - non ci sono ancora elementi per stabilire
come e con quali tempi evolvera' la situazione. Durante la
notte sono continuate le attivita' eruttive tanto sul
versante Nord Est, verso Piano Provenzana che verso Sud,
vicino alla vetta nota come Torre del Filosofo.
Spettacolari fontane di lava alte oltre duecento metri,
forti esplosioni e continue scosse di terremoto, alcune
delle quali chiaramente avvertite dagli abitanti dei paesi
sulle pendici del vulcano. In queste ore e' probabile un
nuovo intervento di ruspe ed altri mezzi per deviare la
colata che scende verso Linguaglossa. La  pioggia di
cenere che continua a cadere su Catania ha mandato in tilt
il traffico: il Sindaco ha vietato la circolazione dei
motoveicoli e disposto la chiusura delle scuole fino al 5
Novembre. Per facilitare gli spostamenti, l'azienda
tramviaria eroga gratuitamente i propri servizi. La
port ata dell'eruzione e' tale che ricadute di ceneri e
polvere sono segnalate in Tunisia, Libia e a Malta. Ancora
precluso ai voli civili l'aeroporto di Fontanarossa: gli
aerei sono dirottati ormai da quattro giorni su Palermo e
Reggio Calabria.

( Aggiornato il 29 Ottobre 2002 ore 08:00 )

 

Si apre un nuovo fronte lavico. Rimangono chiusi gli aeroporti di Fontanarossa e di Sigonella

Non si placa la furia dell'Etna. Piove cenere su Catania

Allo studio un piano di intervento

Risveglio sotto la cenere questa mattina in gran parte della provincia di Catania per l'eruzione dell'Etna. Per tutta la notte i detriti provocati dalle esplosioni e dalle fontane di lava hanno ricoperto di una coltre scura numerosi paesi della zona Sud del vulcano, tanto che persiste la chiusura degli aeroporti di Fontanarossa e di quello militare di Sigonella.

Intanto prosegue l'attività effusiva e sismica sul versante Nord, nell'area di Piano Provenzana. Qui, a quota 1500 metri, prosegue il cammino di un fronte lavico largo 300 metri e tuttora ben alimentato, mentre Canadair ed elicotteri della Protezione Civile hanno ripreso i voli per lo spegnimento di un rovinoso incendio nel bosco di Linguaglossa.

Una nuova bocca di lava si è aperta nelle ultime ore anche sul versante Sud del vulcano, a quota 2.700 metri, nella zona del Rifugio Sapienza. Secondo gli esperti, l'attività dell'Etna rischia di durare a lungo, come testimoniato anche dal ripetersi degli sciami sismici: alle 4.02 di questa mattina si è registrata la scossa più forte delle ultime ore, pari a 3.8 gradi della scala Richter.

Restano inagibili le piste dell'aeroporto di Fontanarossa, chiuso da domenica pomeriggio alle 16. Lo scalo avrebbe dovuto riaprire questa mattina alle 6, ma non è stato possibile a causa dell'intensità della pioggia di cenere. La prossima scadenza è fissata per le 13, anche se al momento appare improbabile che per quell'ora il traffico aereo possa riprendere regolarmente.

Esperti della Protezione civile e dell'Istituto di geofisica e vulcanologia, insieme al prefetto di Catania, sorvolano su un elicottero lo scenario dell'eruzione per studiare un piano d'intervento. Previsto per oggi un incontro in prefettura con i sindaci dei comuni interessati

( Aggiornato il 28 Ottobre 2002 ore 14:50 )

 

Etna, si prepara un piano di intervento

Etna, sorvegliato speciale: esperti della Protezione civile e dell'Istituto di geofisica e vulcanologia, insieme al prefetto del capoluogo, sorvolano su un elicottero lo scenario dell'eruzione per studiare un piano d'intervento.Previsto per oggi un incontro in prefettura con i sindaci dei comuni interessati Una nuova colata lavica punta sull'Osservatorio astrofisico Serra la Nave, dal quale dista 2,5 km. A Catania la gente si protegge con gli ombrelli dalla 'pioggia nera', che rende scivoloso l'asfalto con pericolo per il traffico.

 

ETNA: CATANIA SOTTO UNA PIOGGIA DI CENERE

La polvere nera che ha coperto la citta' ha costretto le persone ad aprire gli ombrelli o a indossare cappellini o cappucci. Traffico in difficolta'. La continua caduta di cenere lavica dell' Etna ha impedito anche la riapertura dell' aeroporto di Catania prevista per le 6 di questa mattina. Intanto, il fronte lavico apertosi ieri notte a sud di Nicolosi e' ben alimentato e punta verso l'osservatorio astrofisico Serra La Nave. Chiuse per due giorni le scuole a Linguaglossa. Sempre aperta invece, per accogliere i fedeli e per veglie di preghiera, la chiesa madre di Linguaglossa.

( Aggiornato il 28 Ottobre 2002 ore 11:00 )

 

Si apre un nuovo fronte lavico sul versante Nord-Est del vulcano. Rimane chiuso l'aeroporto di Catania.

Non si placa la furia dell'Etna

L'eruzione dell'Etna ha aperto nella notte di domenica un nuovo fronte sul versante di Nord-Est a quota 2.700 dove una delle tre bocche della Torre del Filosofo ha cominciato a emettere una colata di magma che scivola verso il paese di Nicolosi.

La lava continua ad avanzare anche dal lato di Linguaglossa, divorando poco a poco la sua vasta pineta dopo aver inghiottito la scuola di sci di Piano Provenzana e gli impianti di risalita che erano gli ultimi rimasti in funzione sul vulcano dopo la distruzione delle sciovie nell'eruzione dell'estate scorsa. L'attività eruttiva è ancora molto intensa, con il lancio di fontane di lava alte fino a 200 metri, esplosioni, colonne di fumo e cenere.

La polvere lavica ricopre Catania e tutti i centri pedemontani e rende difficile la circolazione stradale. Restano inagibili le piste dell'aeroporto di Fontanarossa, chiuso da domenica pomeriggio alle 16. Lo scalo avrebbe dovuto riaprire questa mattina alle 6, ma non è stato possibile a causa dell'intensità della pioggia di cenere.

La prossima scadenza è fissata per le 13, anche se al momento appare improbabile che per quell'ora il traffico aereo possa riprendere regolarmente. Non si ferma nemmeno l'attività sismica che accompagna l'eruzione: la scossa più forte la notte scorsa alle 3.02, di magnitudo 3,8 sulla scala Richter, è stata avvertita dalla popolazione. Gli oltre 200 terremoti che avevano scandito il risveglio del vulcano hanno provocato già danni ad alcune strade e agli alberghi "Le Betulle" e "Provenzana".

( Aggiornato il 28 Ottobre 2002 ore 09:50 )

-------------------------------------------

  Torna indietro    Torna su ˆ

Copyright © Umby.    

http://web.tiscali.it/byumby       http://web.tiscali.it/umby
Per problemi o domande su questo sito Web contattare    umby.cam@tiscalinet.it
Ultimo aggiornamento: 04-11-02.

http://it.msnusers.com/Umby/Documenti/index.htm