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PACCHI BOMBA

 

SAREBBERO TRE GLI ORDIGNI SPEDITI A ROMA

ROMA 02 APR - Una terza videocassetta esplosiva, oltre a quelle indirizzate al direttore del Dap, Giovanni Tinebra, e al direttore dell' ufficio detenuti, Sebastiano Ardita, sarebbe stata spedita, ma non ancora recapitata, dal gruppo che ha rivendicato i due ordigni trovati ieri mattina nell'ufficio postale di Bravetta. E' quanto si desume dalla lettura della rivendicazione nel cui testo si fa riferimento ad un attacco al Dap ''colpendo tre dei principali responsabili della violenza e dello sfruttamento che quotidianamente subiscono i detenuti''.
Nel volantino, inoltre, viene annunciato che con questa azione ''si intende lanciare una campagna rivoluzionaria''.
Un foglio dattiloscritto di circa 15 righe ha rivendicato, a nome del Fai-cellule armate per la solidarieta' internazionale (Federazione anarchica informale) l' invio delle due videocassette esplosive. Secondo quanto si e' appreso, la rivendicazione, arrivata nella sede del quotidiano 'La Repubblica', era contenuta in una busta chiusa ed inviata per posta prioritaria circa due giorni fa. La rivendicazione firmata dalla sigla, nota negli ambienti dell' antiterrorismo, e' al vaglio degli investigatori della Digos della Questura di Roma.
Gli investigatori dell'antiterrorismo, che hanno cosi' potuto stabilire la data di partenza della rivendicazione, stanno cercando di capire quando invece le due videocassette siano arrivate, sempre attraverso la posta prioritaria, nell'ufficio postale.  Secondo gli investigatori i due ordigni, che sono stati disinnescati dagli artificieri, erano molto pericolosi, in grado di ferire gravemente e forse anche di uccidere se aperti a distanza ravvicinata. Ciascuno dei due involucri conteneva infatti circa cento grammi di polvere esplosiva e un innesco.
Le videocassette, hanno stabilito gli investigatori, sono simili all'ultimo ordigno recapitato alla questura di Roma, alcuni mesi fa.

(Aggiornato il 02 Aprile 2004 ore 09:00)

 

PROCURA ROMA APRE INCHIESTA

ROMA 1 APR - La procura di Roma ha aperto un' inchiesta sull' episodio delle due videocassette esplosive trovate nell' ufficio postale di Bravetta e indirizzate al direttore del Dap, Giovanni Tinebra, e al direttore dell' ufficio detenuti, Sebastiano Ardita. Gli accertamenti sono affidati al pool di magistrati che si occupa di fatti riconducibili all' area degli anarco - insurrezionalisti: Salvatore Vitello, Giancarlo Capaldo e Giuseppe De Falco. Per il momento il fascicolo contiene la sola informativa redatta dalla digos, ma nelle prossime ore gli esperti della scientifica saranno incaricati di esaminare i reperti ed, in particolare, l' esplosivo per verificare se si tratti dello stesso materiale utilizzato per confezionare analoghi pacchi bomba recapitati nella capitale. Per questi ultimi episodi la procura procede contro ignoti.

(Aggiornato il 01 Aprile 2004 ore 18:30)

 

DAP GESTISCE 220 CARCERI, 55MILA DETENUTI

ROMA 1 APR - Circa 50mila dipendenti, di cui la gran parte (quasi 42mila) appartenenti alla polizia penitenziaria; 220 istituti carcerari da gestire per oltre 55mila detenuti e piu' di 1100 internati : sono questi i numeri del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria, la struttura destinataria delle due videocassette esplosive. Istituito con la legge di riforma del 1990, dipende dal ministero della Giustizia e si occupa della gestione delle carceri. In particolare svolge i compiti inerenti all'esecuzione delle pene, della custodia cautelare in carcere,delle misure di sicurezza detentive e delle misure alternative alla detenzione; attua la politica dell'ordine e della sicurezza degli istituti, e si occupa di tutto quanto attiene al trattamento e alla rieducazione dei detenuti e degli internati, compresi coloro che fruiscono di misure alternative alla detenzione. Inoltre coordina e dirige il personale penitenziario, i collaboratori esterni all'Amministrazione e gestisce i supporti tecnici. E' composto da cinque direzioni generali e dall'Istituto superiore di studi penitenziari, che hanno sede in largo Luigi Daga a Roma. Del Dap fanno parte anche altre strutture,come il Gruppo operativo mobile per il supporto alla gestione dei detenuti al elevato indice di pericolosita' e per la tutela dell'ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari, che si e' trovato spesso al centro di polemiche, e l'Ufficio per il coordinamento delle Traduzioni e dei piantonamenti. Dal luglio del 2001 il Dipartimento e' guidato da Giovanni Tinebra, 63 anni, che e' stato procuratore di Caltanissetta e di Nicosia e che nella sua carriera di magistrato si e' occupato di delicatissime indagini : tra le altre quelle sulle stragi di Capaci e via D'Amelio e sugli omicidi di Ciaccio Montalto, Saetta e Livatino.

(Aggiornato il 01 Aprile 2004 ore 18:30)

 

 
VIDEOCASSETTE ESPLOSIVE: NOME MASSARI ANCHE PER BOMBE GENOVA

ROMA 01 APR - Il nome di Edoardo Massari - lo squatter suicidatosi nel carcere di Torino il 28 marzo 1998 utilizzato oggi come mittente delle videocassette esplosive destinate al Dap - e' citato anche nel volantino indirizzato al Secolo XIX con cui la Federazione Anarchica Informale Fai/Brigata 20 luglio ha rivendicato i due attentati dinamitardi compiuti nei giorni scorsi contro una caserma della polizia di Genova.
Nella intestazione del documento il nome di Massari e' stato scritto con un normografo: ''28 marzo 1998 - dice il volantino - Edoardo Massari 'baleno' ucciso nelle vostre galere. 28 marzo 2004 a Genova, capitale europea della cultura, il fuoco della nostra rabbia continua a bruciare''. Gli autori della rivendicazione hanno lanciato minacce al re di Spagna Juan Carlos in merito alla sua possibile partecipazione alle celebrazioni per i 125 anni dello Yacht Club ed alla partita amichevole di calcio Italia-Spagna in programma alla fine di aprile. Ma hanno ribadito la solidarieta' ai prigionieri Fies riferendosi ai detenuti rinchiusi in Spagna in regime di carcere duro.
Gli inquirenti non hanno nascosto qualche perplessita' per la mancanza, nella rivendicazione, di dettagli tecnici sugli ordigni esplosivi piazzati davanti alla caserma Ilardi di Sturla, come era avvenuto nel dicembre 2002, quando la Brigata 20 luglio (dal giorno dell' uccisione di Carlo Giuliani) in un altro volantino descrisse dettagliatamente la composizione delle bombe. Nel documento spedito al Secolo XIX si afferma invece che le bombe di Genova sono nella scia di attentati degli ultimi mesi firmati dagli anarchici-insurrezionalisti, a partire dai pacchi-bomba dello scorso Natale inviati a Bologna a Romano Prodi e ad altri esponenti europei fino a quelli per i quali e' accusato il sardo Luca Farris arrestato come componente dell' Anonima Sarda Anarchici Insurrezionalisti.

(Aggiornato il 01 Aprile 2004 ore 14:30)

 

VIDEOCASSETTE ESPLOSIVE: TINEBRA, ASSOLUTAMENTE NESSUN TIMORE

ROMA 01 APR - ''Vi posso dire una cosa? Non me ne puo' fregare di meno''. Cosi' il direttore del Dap, Giovanni Tinebra ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento alla notizia di due pacchi bomba indirizzati a lui e al direttore dell'ufficio detenuti Sebastiano Ardita.
Nessun timore, quindi? ''No, assolutamente'', ha risposto Tinebra a margine della cerimonia di inaugurazione dell' anno accademico dell' Istituto di polizia penitenziaria, presenti tra gli altri il presidente del Senato Marcello Pera, il presidente della Camera Pierferdinando Casini ed il ministro della giustizia Roberto Castelli.

(Aggiornato il 01 Aprile 2004 ore 14:30)

 

 

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Ultimo aggiornamento: 05-04-04.

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