BRUXELLES 17
APR - Queste le nuove regole in vigore dal 18 aprile nella Ue:
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RINTRACCIABILITA' DEGLI OGM - Gli Ogm importati
o prodotti dovranno essere identificati con un codice che permetta di
conoscere con precisione il tipo di modifica genetica subita. La
Commissione Ue terra' un registro e in caso di problemi sara' in
grado di ritrovare tutte le informazioni necessarie. La trasmissione dei
codici spettera' agli operatori lungo tutta la catena alimentare. Per le
miscele di materie prime importate, in particolare mangimi composti da
granella di mais o pannelli di soia, bisognera' indicare tutti le varieta'
di Ogm ''che sono state usate''.
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ETICHETTATURA CIBI E MANGIMI - Dovranno essere
etichettati tutti i cibi e i mangimi in cui la presenza di materiale
geneticamente modificato autorizzato e' superiore allo 0,9%.
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PROCEDURA DI AUTORIZZAZIONE OGM - Per nuove
autorizzazioni e' prevista una procedura con un ruolo centrale svolto
dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma.
Per quanto riguarda le sementi o le piante per alimenti, destinate alla
coltivazione, sara' obbligatorio chiedere una valutazione di rischio
ambientale alle autorita' competenti di uno stato Ue.
(Aggiornato
il 17 Aprile 2004 ore 11:00)
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UE, DA OGGI ETICHETTE OBBLIGATORIE
SUI PRODOTTI OGM
BRUXELLES 18 APR -
Grazie alle nuove norme europee, che entrano in vigore da oggi su tutto il
territorio dell'Unione, sapremo se la merendina, i biscotti, il latte di
soia o il pop corn acquistati, insieme ad altri 30 mila prodotti,
contengono o meno organismi geneticamente modificati (Ogm). Varranno
anche per i 32 milioni di tonnellate di mangimi venduti nella Ue:
su ogni sacco, dovra' essere chiaramente citata la presenza o meno di
prodotti transgenici.
Alla nuova normativa, sfuggiranno solo quei prodotti che contengono
una dose di Ogm inferiore alla soglia dello 0,9% per ingrediente.
Dopo mesi di attesa e di intensi confronti a livello europeo giunge
cosi' in porto la decisione assunta dai Quindici nel luglio 2003 sotto
presidenza italiana dell'Ue. Il ministro dell'agricoltura Gianni Alemanno
e' soddisfatto: 'Tutti i produttori saranno obbligati a dare l' etichetta
ai prodotti con organismi geneticamente modificati. Chi non lo fa e'
esposto al rischio di reato di frode in commercio', ha detto interpellato
a Matera. 'I Nas dei carabinieri e il nostro Ispettorato di repressione
frode opereranno i controlli'. Alemanno ha invitato i consumatori a trarre
il massimo vantaggio dal nuovo regolamento: 'E' necessario che la gente si
abitui a leggere, a vedere questo aspetto che portera' trasparenza
importante per la qualita' alimentare. Ci sara' una campagna di
informazione del Ministero. L'Italia e' diventata il primo paese in Europa
per le denominazione di identificazione geografica protetta. Con 131
marchi abbiamo superato la Francia'.
In concreto i consumatori troveranno sulle etichette dei prodotti
preconfezionati o no, contenenti Ogm, la dicitura: 'Questo prodotto
contiene organismi geneticamente modificati' oppure 'Questo prodotto
contiene...' e a seguire il nome dell'organismo o degli organismi
geneticamente modificati.
Le nuove norme sulle etichettature dovrebbero aprire la strada alla
soppressione della moratoria di fatto in vigore nella Ue dal 1998 sulle
nuove autorizzazioni per l'utilizzo di prodotti transgenici. Gia' il 26 e
27 aprile prossimi, a Lussemburgo, i ministri dell'agricoltura dell'Ue si
pronunceranno sul via libera o meno all'importazione di mais dolce
transgenico BT11, utilizzato per produrre pop corn e merendine.
(Aggiornato
il 18 Aprile 2004 ore 11:00)
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