Un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata notificata a Vittorio Cecchi Gori. A Cecchi Gori si contesta il reato di bancarotta fraudolenta per l'inchiesta sul fallimento della Fiorentina. L'ordinanza è stata notificata al produttore cinematografico e patron viola dagli uomini della sezione criminalità organizzata della squadra mobile fiorentina.

A decidere gli arresti domiciliari è stato il gip di Firenze dopo la richiesta presentata dai sostituti procuratori Luca Turco e Gabriele Mazzotta, i due pm titolari dell'inchiesta sui conti della società Viola, aperta nell'estate 2001 e per la quale Cecchi Gori e l'ex amministratore della fiorentina Luciano Luna sono indagati per falso in bilancio e infedeltà patrimoniale.

Dopo la dichiarazione di fallimento della fiorentina, il 27 settembre scorso, la procura aveva ipotizzato il reato più grave di bancarotta fraudolenta. Agenti di polizia in abiti civili e funzionari si sono presentati verso le 7 nell'abitazione romana di Vittorio Cecchi Gori, in largo di Fontanella borghese, dove l'imprenditore toscano resterà agli arresti domiciliari.

La polizia ha più volte bussato senza avere risposta, per cui è stato chiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Alle 9:30 circa sono giunti i pompieri a bordo di un'autoscala, i quali sono entrati dal portone principale con attrezzi per lo scasso. Dopo meno di dieci minuti, però, sono tornati indietro dicendo che la porta era stata aperta da chi era in casa e la polizia era già riuscita ad entrare per la notifica a Vittorio Cecchi Gori dell'ordinanza emessa dalla magistratura di Firenze.

Nell'inchiesta sul crac della Fiorentina è indagato anche Ottavio Bianchi, ex dirigente ed allenatore della squadra viola nell'ultima parte della scorsa stagione. La polizia sta perquisendo a Bergamo la sua abitazione sulla base di un decreto emesso dalla magistratura fiorentina. Anche nei riguardi di Bianchi sarebbe ipotizzato il reato di bancarotta fraudolenta, in concorso con altre persone.