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Inflazione e Nuovo Paniere

COALIZIONE CONSUMATORI, VOCI NON CONVINCONO

ROMA 28 GEN - Le voci ed i pesi del nuovo paniere Istat non convincono la Coalizione dei consumatori, che chiede ''di differenziare il paniere per nucleo familiare e per area geografica''. ''Dato che l'inflazione - afferma Giustino Trincia, il portavoce della Coalizione che raggruppa otto associazioni dei consumatori - non e' uguale per tutti e non e' ovunque uguale, sollecitiamo l'Istituto di statistica alla definizione di panieri diversificati, per i quali c'era stata una qualche apertura nei mesi passati, con almeno tre tipologie di panieri: per famiglie, per reddito e per aree geografiche. Perche' in Germania dal 1962 ci sono panieri diversificati e in Italia questo non e' ancora possibile?''. Oltre a pesi e voci, conclude Trincia, ''non ci convince il rifiuto aprioristico dell'Istat a un serio e costruttivo confronto con le associazioni dei consumatori''.

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 18:00)

 

ISAE, TENDENZA AL RIBASSO ANCHE IN PROSSIMI MESI

PERMANGONO TENSIONI NEI SETTORI SERVIZI E TURISMO

ROMA 28 GEN - La tendenza al ribasso del tasso di inflazione dovrebbe accentuarsi nei prossimi mesi. E' quanto afferma l'Isae, secondo cui permangono, tuttavia, le tensioni nei settori dei servizi e, in particolare, nel comparto turistico. Analizzando poi i dati dell'Eurostat, relativi a dicembre, l'Isae segnala che il differenziale inflazionistico rispetto all'area dell'euro e' rimasto elevato, pari a 7 decimi di punto. Esaminando le varie voci che hanno determinato questa evoluzione dei prezzi, l'Isae sottolinea che aumenti di una certa consistenza hanno continuato a interessare il comparto dei servizi. In particolare, le voci relative ai servizi turistici hanno registrato nuovi pesanti ritocchi al rialzo, che hanno inciso per oltre un decimo di punto sulla variazione dell'indice. Al netto della componente stagionale - aggiunge l'istituto - l'inflazione non ha subito variazioni di rilievo. In base alle elaborazioni dell'Isae effettuate sulle anticipazioni fornite dai Comuni, infatti, la crescita del tasso annualizzato e' rimasta al di sotto del 3% come in dicembre. Nelle fasi a monte della distribuzione finale, le pressioni inflazionistiche sono al momento confinate alle voci piu' volatili e direttamente interessate dalla ripresa dei costi delle quotazioni petrolifere, mentre la dinamica dei listini dei beni destinati al consumo non sembra evidenziare spinte significative. Per quanto riguarda l'area dell'euro, i dati piu' recenti, relativi a dicembre 2002, hanno messo in evidenza un aumento del tasso di inflazione. L'indice armonizzato Eurostat dei prezzi al consumo ha registrato una crescita su base annua pari al 2,3%, leggermente piu' elevata rispetto a novembre. Nello stesso mese, per l'Italia l'analogo indice e' aumentato del 3%, confermando un differenziale di 7 decimi di punto nei confronti dell'area nel suo insieme. In termini di media annua, il divario inflazionistico, che si era sostanzialmente annullato nel 2001 (un decimo di punto), si e' notevolmente allargato, risultando pari a 4 decimi di punto percentuale. A proposito del nuovo paniere, infine, le stime dell'Isae indicano che il consueto aggiornamento annuale ha ridotto solo marginalmente la stima del tasso di inflazione per gennaio, di mezzo centesimo di punto.

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 17:45)

 

ADICONSUM, NESSUN CAMBIAMENTO DI RILIEVO

ROMA 28 GEN - Le correzioni delle voci e dei pesi dei prodotti nel paniere Istat ''non comportano alcun cambiamento di rilievo''. Lo afferma l'Adiconsum in una nota. ''Il peso delle assicurazioni, oggetto di forti critiche lo scorso anno, pur passando da 0,31 a 0,41 - afferma il segretario Paolo Landi - non determina in realta' alcun aumento di peso significativo nel paniere Istat, mentre incide sul bilancio delle famiglie del 5-6%, un peso di 10-15 volte superiore''. L'Adiconsum lamenta anche che ''l'Istat non ha poi tenuto in alcuna considerazione la proposta relativa all'utilizzo delle rilevazioni mediante codice a barre che eliminerebbero distorsioni, non trasparenza e manipolazioni nel rilevamento dei prezzi. Silenzio da parte del'Istat - prosegue la nota - anche su un'altra richiesta avanzata dall'Adiconsum e della Coalizione dei consumatori: il calcolo dell'inflazione suddiviso per fasce di reddito che lo stesso ministro aveva condiviso''. In conclusione, secondo l'associazione dei consumatori ''l'Istat che deve recuperare credibilita' sui dati trasmessi finora non ha fornito adeguate risposte''.

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 16:50)

 

EURISPES, ANCHE PER NOI CALA MA PARTIAMO DA 8,5%

NUOVO PANIERE ISTAT, CONTANO ANCORA TROPPO I BENI DUREVOLI

ROMA 28 GEN - Il calo dell'inflazione non meraviglia l'Eurispes, l'istituto che nei giorni scorsi aveva diffuso i propri dati sul caro-vita, ben superiori a quelli dell'Istat. ''Noi non abbiamo un osservatorio a 360 gradi ma anche dai nostri dati risulta un diminuzione - afferma Guido Corazziari, responsabile del dipartimento economico - la differenza e' che noi partiamo dall'8,5% e non dal 2,8%''. Anche secondo l'Eurispes dunque un calo nella crescita dei prezzi c'e' stato, ma restano completamente diversi i parametri di riferimento rispetto all'Istat e alle rilevazioni fatte a livello territoriale, come quella di oggi. ''Il calo a gennaio c'e' stato sia rispetto a dicembre, mese in cui aumentano i prezzi per Natale - spiega Corazziari - ma anche rispetto a gennaio dello scorso anno, visto che si era registrata un'impennata dovuta soprattutto all'arrivo dell'euro. A contribuire al rallentamento dell'inflazione - spiega il dirigente dell'Eurispes - anche i saldi nell'abbigliamento''. Il nuovo paniere Istat pero' non avvicinera' i dati delle statistiche a quelli della realta': ''sono modifiche utili ma parziali e tardive'' dice Corazziari. Per quanto riguarda le polizze Rc Auto, ''il maggior peso arriva in ritardo perche' gli aumenti ci sono gia' stati''. Ma quello che all'Eurispes non piace del paniere Istat e' soprattutto ''lo squilibrio tra beni di uso quotidiano e beni durevoli. Le spese eccezionali, come l'auto, hanno molto peso nel paniere e sono quelle che diminuiscono, ma interessano poco il consumatore''. Per Corazziari l'Istat sconta oltre ad ''una lentezza dei propri organismi anche il fatto che per molte scelte sono legati a Eurostat, il sistema europeo, che penalizza le spese quotidiane della gente''.

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 15:50)

 

MOVIMENTO CONSUMATORI, NON PRENDETECI IN GIRO

ROMA 28 GEN - ''Non prendeteci in giro'': cosi' il Movimento Consumatori commenta il dato sull'inflazione nelle citta' campione a gennaio diffuso oggi. ''L'Istat pare propalare notizie tendenziose - afferma l' associazione in una nota - Leggiamo di un'inflazione che frena al 2,7% a gennaio, con un aumento mensile dello 0,3% rispetto al mese scorso. Qualcuno gioca con le parole. Secondo il comunicato Istat del 14 gennaio 2003 nel mese di dicembre 2002 l'aumento mensile era stato dello 0,1%. Ora e' dello 0,3%. Non occorre essere particolarmente eruditi per capire che 0,3% e' maggiore di 0,1%''. Per questo il Movimento Consumatori si dice ''sconcertato da tale modo di procedere'' e si domanda: ''i collaboratori del presidente Biggeri ci fanno o ci sono?''.

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 13:50)

 

INFLAZIONE, ADUSBEF, DATI INSPIEGABILI E LONTANI DA REALTA'

ROMA 28 GEN - Prezzi in calo? Per i consumatori si tratta di dati ''inspiegabili e lontani dalla realta' ''. E' questo il commento di Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, sul dato emerso questo mese dalle citta' campione sull'inflazione. ''E' inspiegabile - dice il presidente dell'Adusbef - che le statistiche continuino a segnalare aumenti irrilevanti e molto lontani dalla realta' della gente. A questo punto e' necessaria maggiore trasparenza nella rilevazione. Se i dati differiscono cosi' dalla realta' e' chiaro che c'e' qualcosa che non va nei prezzi di prodotti e servizi nel paniere''. Nel dato di oggi, si chiede Lannutti, ''come vengono rappresentati gli aumenti del 29% delle tariffe postali, gli aumenti nel costo dei conti correnti bancari, e ancora gli aumenti per le polizze Rc Auto, delle tariffe dell'elettricita' e del gas? Si tratta di rincari che sono sotto gli occhi di tutti e soprattutto toccano le tasche di tutti. Come fanno i Comuni le loro rilevazioni? Anche su questo e' necessaria una maggiore trasparenza''. Il nuovo paniere dell'Istat, insomma, insiste Lannutti, ''e' lontano ancora anni luce dalla realta' che i consumatori affrontano ogni giorno nella spesa. E' solo fumo negli occhi''. ''Basta pensare alla Rc auto che ha un costo medio per famiglia di 750 euro a fronte di un reddito di 15.000 euro l'anno''. Facendo un po' di calcoli, sottolinea l'Adusbef, ''a meno che l'Istat non voglia riformare la matematica, e' del 5% e non della vergognosa percentuale dello 0,40%. La stessa cosa dicasi per i servizi bancari, per i servizi postali, per gli alimentari. E poi vorremmo proprio sapere l'aumento del 29% che c'e' stato sui bollettini di conto corrente postale, passati da 0,77 centesimi a 1 euro, quale incidenza ha sul paniere. Cosi'm come vorremmo sapere l'aumento che c'e' stato sulla bolletta elettrica, sul gas e sugli infiniti altri aumenti che si sono registrati all' inizio di gennaio''. ''Il presidente dell'Istat Biggeri che continua ad non volere rendere trasparente la statistica, piuttosto che incontrare le associazioni dell'Intesa dei consumatori per dialogare su un paniere il piu' possibile condiviso, ha preferito incontrarsi sottobanco con il presidente Berlusconi: non vorremmo - conclude Lannutti - che si fosse ancora di piu' si fosse addomesticata la statistica contro i diritti e gli interessi dei consumatori''.

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 12:50)

 

ITALIA: INFLAZIONE; CITTA', A GENNAIO SCENDE AL 2,7%

ROMA 28 GEN - Battuta d'arresto per l'inflazione a gennaio. Secondo i dati delle citta' campione i prezzi sono aumentati dello 0,3% rispetto a dicembre con un'inflazione al +2,7% (2,8% a dicembre).

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 12:35)

 

PREZZI: PANIERE; PIU' ABBIGLIAMENTO E MENO ALIMENTARI

CAMBIANO PESI DEI PRODOTTI E DELLE 12 CATEGORIE DI SPESA

ROMA 28 GEN - Piu' abbigliamento e calzature e meno alimentari e tempo libero: nel nuovo paniere Istat cambiano, oltre alle voci, anche i pesi che i singoli prodotti e i capitoli di spesa (cioe' le 12 grandi famiglie in cui sono distribuite le 577 voci di prodotto prese in considerazione dall'istituto di statistica) rivestono nel calcolo dell' inflazione. A subire la variazione piu' consistente tra le categorie e' il peso del capitolo 'abbigliamento e calzature', che registra un aumento del 5,5%, proporzionale secondo l'Istat all' incremento della spesa effettuata dagli italiani. Crescono anche le voci 'alberghi, ristoranti e pubblici esercizi' (+5,4%), 'servizi sanitari e spese per la salute' e 'bevande alcoliche e tabacchi' (entrambi +2,2%). Diminuiscono invece i pesi di 'mobili, articoli e servizi per la casa' (-3,4%) e ricreazione, spettacoli e cultura (-3,3%). In calo, infine anche il peso del settore comunicazioni (-2,4%), che negli anni scorsi aveva invece registrato continui aumenti, e degli alimentari (-2,1%).

Ecco in una tabella il peso dei capitoli nel nuovo paniere Istat e con le relative variazioni percentuali tra il 2002 e il 2003.

 CAPITOLI DI SPESA VARIAZIONE PESO PANIERE % 2003

ABBIGLIAMENTO E CALZATURE +5,5 10,5277

ALBERGHI E RISTORANTI +5,4 10,9403

SPESE SANITARIE E SALUTE +2,2 7,2549

BEVANDE ALCOLICHE E TABACCHI +2,2 2,6837

ISTRUZIONE +1,3 1,0657

ALTRI BENI E SERVIZI +0,9 7,3334

TRASPORTI -1,4 13,2382

ABITAZIONE, ACQUA, ENERGIA -1,6 9,1637

PRODOTTI ALIMENTARI -2,1 15,9359

COMUNICAZIONI -2,4 3,1957

RICREAZIONE, SPETTACOLI, CULTURA -3,3 8,4159

MOBILI, ARTICOLI CASA -3,4 10,2449

TOTALE 100,0000.

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 11:00)

 

NUOVO PANIERE ISTAT, ENTRANO 34 PRODOTTI, 21 FUORI

ROMA 28 GEN - Nel nuovo paniere a fronte di 577 'posizioni rappresentative' sono presenti 960 prodotti (nel 2002 erano 930), in quanto alcune posizioni sono di ''natura composita'', cioe' formate da piu' prodotti, ad esempio i servizi di telefonia per i quali si rilevano diverse tariffe. Le operazioni di aggiornamento per la revisione annuale hanno riguardato anche l'ampliamento della base territoriale e la stima di ponderazione oltre alla definizione del nuovo paniere dei prodotti. In particolare, a partire da gennaio 2003 la base territoriale e' costituita da 81 comuni, 20 capoluoghi di regione e 61 capoluoghi di provincia che rappresentano l'86,9% della popolazione residente. ''Si tratta del consueto aggiornamento annuale, che realizziamo ormai dal 1999 - ha detto Andrea Mancini direttore del Dipartimento di statistica economica dell'Istat - fatto secondo i criteri della statistica ufficiale europea e i regolamenti Ue in materia''. Tra le voci che escono dal paniere ci sono la frittura mista surgelata, la cerniera lampo, lo scaldabagno, la visita del medico generico, il walkman, la cassetta non registrata, la chitarra, la tenda da campeggio, la colla e il borotalco. Tra le new entry, il petto di pollo, la panna da cucina, il te' in bottiglia per quanto riguarda gli alimentari; il giubbotto in pelle per l'uomo, il giaccone impermeabile e la giacca in pelle per la donna, lo scarponcino per l'uomo e lo stivale alto per la donna. Sono state inserite anche le scarpiere, il tavolo porta-computer, la caldaia a muro, le scarpe da calcetto, l'abbonamento per la pay-tv, il sapone liquido e il gel per capelli. Per quanto riguarda i pubblici esercizi, l'Istat ha inserito nel paniere anche il pollo allo spiedo e il gelato artigianale oltre alla pizza al taglio, mettendo tra le nuove voci anche le spese per l'agriturismo. Infine sono stati inseriti i pneumatici per gli scooter con cilindrata 150, gli accessori per i telefonini cellulari e tutto il mondo legato ai nuovi orizzonti del multimediale, dal lettore Dvd al Cd masterizzabile.

Ecco in una tabella le modifiche delle voci del paniere Istat con i 34 prodotti che entrano e i 21 che escono dalla lista.

CAPITOLI- PRODOTTI CHE ENTRANO- PRODOTTI CHE ESCONO.

Generi Petto di pollo Frittura mista surgelata alimentari Panna da cucina Farina granturco Miele Te' in bottiglia Abbigliamento Giubbotto pelle uomo Cerniere lampo e calzature Impermeabile donna Giacche pelle donna Scarponcino uomo Stivale donna Casa Manutenzione caldaia Mobilio e Scarpiera Pensile in formica articoli casa Tavolo porta-pc Strofinacci Sottolavello Scaldabagno Caldaia a muro Passaverdura Pirofila da forno Cera per pavimenti Spese salute Disinfettante Alcol Pediatra Garza Dentista lib.profess. Calze elastiche Medico generico Dentista mutua otturaz. Dentista mutua estraz. Trasporti Pneumatici scooter 150cc Tlc Accessori cellulari Ricreazione Lettore Dvd Walkman spettacoli Lettore Cd portatile Tenda campeggio cultura Cd da masterizzare Cassetta non registrata Scarpe calcetto Chitarra Noleggio Dvd Colla abbonamento Pay tv Diario agenda Alberghi e Pizza al taglio pubblici Pollo allo spiedo esercizi Gelato artigianale Agriturismo Altri servizi Tintura per capelli Permanente Sapone liquido Borotalco Gel per capelli.

(Aggiornato il 28 Gennaio 2003 ore 10:00)

 

INFLAZIONE: DOMANI DEBUTTO DEL NUOVO PANIERE

DATI DI GENNAIO MISURATI CON VOCI E PESI AGGIORNATI

ROMA 27 GEN - Debutto domani del nuovo paniere Istat per misurare l'inflazione. L'istituto di statistica infatti rendera' noto l'andamento del costo della vita nelle citta' campione con i nuovi metodi di rilevazione. Nel nuovo paniere saranno rivoluzionati le voci e i pesi dei prodotti su cui viene rilevato l'andamento dei prezzi. Le modifiche riguardano soprattutto i settori degli alimentari e dei servizi. Secondo le anticipazioni circolate all'inizio dell'anno nel paniere dovrebbero entrare 36 voci (e uscirne 21), mentre altre 50 verrebbero modificate. Della lista faranno parte beni e servizi diventati in questi ultimi anni di largo consumo: il lettore Dvd, ad esempio, ma anche la visita pediatrica, la pulizia dei denti, l'agriturismo. Il peso delle polizze Rc auto, che sarebbe dovuto rimanere inalterato, dovrebbe invece aumentare, come ha assicurato il presidente dell'Istat Luigi Biggeri. Il 'restyling' del paniere Istat e' da mesi oggetto di confronto e di polemiche tra i tecnici dell'Istat, il governo e le associazioni dei consumatori. A partire da quest'estate, le organizzazioni dell'Intesa e della Coalizione dei consumatori hanno dato il via a una campagna per la revisione dei metodi di misurazione dell'Istat, chiedendo un intervento per rendere piu' trasparenti prezzi e rilevazioni, un miglioramento nella raccolta dei dati da parte dei Comuni, misure per eliminare distorsioni nel rilevamento prezzi, nonche' la creazione di panieri differenziati per tipologie e stagionalita' dei prodotti. E anche subito dopo l'anticipazione, alla fine dello scorso anno, delle nuove voci inserite nella lista, i consumatori non hanno risparmiato le loro critiche all'Istat. Prima ancora della presentazione della lista da parte dell'Istituto di statistica, le associazioni hanno infatti giudicato i pesi dei prodotti mal distribuiti e il Codacons ha definito il nuovo paniere ''peggio del vecchio''. E a dare manforte ai consumatori, e' intervenuto anche l'Eurispes, un istituto privato, che ha guadagnato la scena proponendo statistiche alternative a quelle dell'Istat e misurando per alcuni settori (scuola e alimentari) un'inflazione nettamente superiore a quella comunicata ogni mese dall'istituto nazionale si statistica. Il paniere dell'Istat e' oggi composto da 568 voci che spaziano dal pane alle spese per il culto. Solo alla voce prodotti alimentari si contano 51 voci e, tra queste, carne, latte, formaggio, olio (d'oliva e semi), ortaggi, cioccolato, frutta fresca fino, per i piu' raffinati, ai crostacei e molluschi. Una 'sfilza' di altri prodotti si trova alla voce abbigliamento: dai vestiti per uomo e donna fino alla riparazione delle calzature. E ancora pentole, giocattoli, taxi o bus per finire con le 'spese per il culto'. Il criterio-guida seguito nella selezione dei prodotti che compongono il paniere e' quello della loro rappresentativita' all'interno dei diversi capitoli di spesa: un prodotto e' tanto piu' rappresentativo quanto piu' e' acquistato dai consumatori. La misurazione della dinamica dei prezzi si basa su un paniere, aggiornato ogni anno, formato da 568 posizioni rappresentative (corrispondenti a prodotti o gruppi di prodotti). L'Istat dispone ogni mese di circa 300.000 rilevazioni dei prezzi, misurati in circa 28.000 punti di vendita di diversi comuni italiani. La scelta dei singoli prodotti, e quindi l'eventuale inclusione o esclusione, viene effettuata sulla base di tutte le fonti statistiche disponibili, in primo luogo quelle provenienti da altre rilevazioni dell'Istat, come quella sui consumi delle famiglie italiane. L'effettiva presenza negli esercizi commerciali dei singoli prodotti e' accertata dagli uffici comunali di statistica, organi preposti alla rilevazione dei prezzi: in questo modo i prodotti 'obsoleti' verranno tolti dal paniere.

(Aggiornato il 27 Gennaio 2003 ore 11:00)

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