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"Treni guerra" Manifestazioni nazionali

La denuncia dei parlamentari Cento e Bulgarelli

Disobbedienti, "A Camp Darby uranio impoverito"

Manifestazione nazionale a Pisa contro i convogli militari

Proseguono a macchia di leopardo le proteste dei pacifisti disobbedienti che cercano di bloccare il transito dei treni che trasportano materiale bellico diretto alla base militare pisana di Camp Darby: a Pisa si è svolta una manifestazione nazionale con tanto d’infiltrazione all’aeroporto, gli uffici della stazione di Brescia sono stati simbolicamente occupati, anche in quella di Bologna, Padova e di Modena ci sono stati dei sit in di protesta.

Nel corso delle manifestazioni è partito anche la denuncia dei parlamentari che hanno compiuto una visita ispettiva nella base militare: "ci sono missili e bombe a uranio impoverito nei bunker” hanno dichiarato i parlamentari verdi Paolo Cento e Mauro Bulgarelli - "la notizia e' stata confermata - hanno spiegato ai giornalisti i due deputati - dal colonnello americano Walton Karrol, responsabile di tutte le basi di supporto logistico.

"Ci sono proiettili all' uranio impoverito e sono parte di uno stock di missili tattici e la cosa piu' grave - ha detto Cento - e' che la movimentazione di questo materiale avviene con camion e navi sul territorio nazionale e avviene spesso senza che il parlamento sia informato.

 Intanto i responsabili dell’ordine pubblico sono convinti di poter garantire il regolare passaggio dei treni:: “Abbiamo tutti i mezzi per fronteggiare le azioni dei disobbedienti” ha detto l generale Guido Bellini, comandante generale.

(Aggiornato il 26 Febbraio 2003 ore 20:00)

 

'A CAMP DARBY ARMI URANIO IMPOVERITO'

Roma 26 Feb - 'Armi con uranio impoverito, proiettili bombe e missili tattici, si trovano all'interno della base Usa di Camp Darby'. Lo hanno riferito i parlamentari Cento, Bulgarelli e Deiana, che hanno ispezionato il sito americano. I parlamentari hanno avuto conferma dal comandante della base, ha detto Cento. 'La cosa grave e' che questo materiale viene movimentato con camion e navi senza che il Parlamento ne sia informato' ha aggiunto. I parlamentari chiederanno una seduta segreta del Parlamento in base all'art. 64 della Costituzione.

(Aggiornato il 26 Febbraio 2003 ore 18:40)

 

MILITARI ITALIANI SU AWACS IN TURCHIA

Roma 26 Feb - A bordo degli aerei radar Awacs della Nato inviati in Turchia c'e' anche personale italiano. Lo rendono noto fonti dell'Alleanza atlantica. Nei giorni scorsi, il ministro della Difesa, Martino, non aveva escluso la possibilita' che militari italiani facessero parte degli equipaggi degli aerei inviati a rinforzare le difese della Turchia contro eventuali rappresaglie irachene a un attacco.

(Aggiornato il 26 Febbraio 2003 ore 18:30)

 

Verona, presidio allo scalo merci

Verona 26 feb - Mobilitazione improvvisata, a Verona, di un gruppo di 'disobbedienti', che dopo l'avvistamento di camion forse carichi di materiale bellico hanno raggiunto lo scalo merci ferroviario. Nell'eventualita' che il presunto carico sia destinato a vagoni merci da istradare verso Camp Darby, i 'disobbedienti' hanno lasciato il presidio a San Pancrazio per spostarsi allo scalo merci, dove sono arrivate anche le forze dell'ordine, con tre furgoni dei Carabinieri in assetto antisommossa.

(Aggiornato il 26 Febbraio 2003 ore 17:50)

 

Manifestazione nazionale dei pacifisti nella città toscana. I disobbedienti: "Le azioni di protesta si trasferiranno al Festival di Sanremo"

"Treni guerra", irruzione dei disobbedienti nell'aeroporto di Pisa

Roma 26 Feb - Il ministro Pisanu: "La guerra la stanno facendo i professionisti della disobbedienza". Taormina: Caruso e Casarini vanno arrestati. Ma il procuratore del tribunale pisano assicura: "Non c'è ipotesi di reato"

E’ stato un vero e proprio blitz quello che ha portato un “commando” di pacifisti all’interno dell’aeroporto pisano “Galileo Galilei” e sulla confinante pista militare. Evento clou di una giornata caratterizzata da sit in di protesta sulle linee ferrate in più punti del centro-nord del paese.

I manifestanti non sono ancora usciti dallo scalo pisano, perché rifiutano di farsi identificare dalle forze dell’ordine che si è limitato a farlo solo con i giornalisti presenti. "Si tratta - ha detto Francesco Caruso, uno dei leader no global - di una vera e propria schedatura di massa, la stessa che si faceva durante il fascismo. E' questo, evidentemente, il pugno di ferro annunciato dal ministro dell'Interno Beppe Pisanu e che vuole colpire in modo generalizzato chiunque non la pensa come lui. Noi, però, non abbiamo alcuna paura di andare in galera".

Otto manifestanti, compreso il parlamentare di Rifondazione Comunista Giovanni Russo Spena, sono riusciti a passare dalla zona civile alla pista militare dell’aeroporto attraverso un buco nella rete divisoria ma sono stati fatti uscire dai Carabinieri e dagli uomini dell'Aeronautica militare.

I disobbedienti hanno fatto irruzione nell’aeroporto di Pisa in tarda mattinata. Sono arrivati da una strada laterale, almeno una cinquantina, hanno rotto una parte della recinzione di filo spinato e sono entrati a gruppi di 4-5 all'interno dell'aeroporto militare di Pisa. Una volta dentro, a ridosso degli aerei 222 parcheggiati in una piazzola di sosta hanno srotolato le bandiere della pace e si sono issati su alcuni container urlando "fuori l'Italia dalla guerra, fuori la guerra dall'Italia".

I vigili del fuoco che hanno le loro strutture proprio a ridosso della recinzione sono stati i primi ad intervenire chiudendo con un mezzo per lo spegnimento degli incendi la recinzione tagliata.

"Passando per le regioni Emilia Romagna, Toscana e Veneto tirate il freno d'emergenza. E' un piccolo gesto di disobbedienza, ma un grande gesto contro la guerra". Pettorina arancione e megafono in mano, Daniele Farina del Leoncavallo arringa così i viaggiatori che passano per la stazione centrale di Milano. Stamani, dalle 7.30 in poi, una cinquantina di disobbedienti milanesi hanno tenuto un presidio all'interno della stazione, prima di partire in pullman alla volta di Pisa, dove alle 17 si terrà una manifestazione nazionale dei pacifisti contro l'annunciata guerra all'Iraq.

Poco dopo le 11 è iniziata, pacificamente, la manifestazione di protesta dei Disobbedienti alla stazione ferroviaria di Grisignano di Zocco (vicenza). Allo scalo ferroviario, presidiato dalle forze dell'ordine, sono confluite da Vicenza, Mestre e Padova alcune centinaia di militanti che hanno esposto alcuni striscioni contro la guerra su un binario. All'iniziativa hanno partecipato, oltre a Casarini, don Vitaliano, la deputata verde Luana Zanella e l'assessore comunale veneziano Beppe Caccia. "Le azioni di protesta si trasferiranno al Festival di Sanremo" minacciano Francesco Caruso e Alfio Nicotra (Prc).

"La guerra la stanno facendo i professionisti della cosiddetta 'disobbedienza', e i loro cattivi maestri - dichiara Pisanu in un’intervista all’Avvenire a proposito delle azioni fatte dai disobbedienti contro i cosiddetti 'treni della guerra' - . Predicano e praticano apertamente forme di illegalità che abbiamo il dovere di prevenire e, quando è necessario, di reprimere con la forza dello Stato. Questo stiamo facendo e questo continueremo a fare, salvaguardando naturalmente tutti i diritti democratici". Martedì sera lo stesso Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genova Social Forum, ha criticato le azioni contro i treni civili.

La classe politica e i mass media faticano ad accettare le azioni non violente dei pacifisti (il blocco dei treni era una delle forme di lotta predilette dal Mahatma Gandhi) ribatte alla classe politica, e a Luciano Violante in particolare, la Rete di lilliput, federazione di associazioni laiche e cattoliche, tutte rigorosamente non violente, che in questi giorni partecipano alle azioni contro i treni carichi di armi insieme ai Disobbedienti e alla Cgil. "Rete lilliput - si legge - nota l'estrema difficoltà che la cultura politica tradizionale dimostra nell'ascoltare, nel capire e nell'uscire da una considerazione stereotipata del 'nonviolento' e dell’”azione nonviolenta”.

Le manifestazioni di protesta di pacifisti e Disobbedienti svoltisi in questi giorni a Pisa "non hanno dato luogo ad alcuna ipotesi di reato" ha detto, parlando con i giornalisti, il procuratore della repubblica presso il tribunale di Pisa, Enzo Iannelli che ha parlato "grande correttezza e grande civiltà delle persone che manifestano”.

Ma il deputato di Forza Italia, l’avvocato Carlo Taormina, insiste: Luca Casarini e Francesco Caruso vanno arrestati. "Istigare al sabotaggio dei treni – spiega Taormina - il blocco dei treni, la creazione dei pericoli da cui può derivare un disastro ferroviario, l'associazione per delinquere costituiscono ancora delitti puniti dal codice penale con pene gravissime, fino alla previsione dell'ergastolo per il caso di strage".

(Aggiornato il 26 Febbraio 2003 ore 17:30)

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