Le Nazioni Unite e 101 ministri, provenienti da 96 paesi, riuniti a Kyoto (a ovest del Giappone), hanno chiesto alla comunità internazionale di mobilitare tutte le risorse finanziarie e umane per vincere la “crisi dell’acqua” che vede più di un miliardo di persone nel mondo senza accesso all’acqua potabile.

Il Forum mondiale in corso in Giappone è il terzo organizzato dall’Onu, dopo i precedenti vertici di New York nel 2000 e di Johannesburg nel 2002. Scopo del summit, fin dalla prima edizione, è quello di riuscire entro il 2015 a ridurre la popolazione che non ha acqua corrente né bagni, attualmente circa due miliardi di persone.

“Più di due milioni di bambini muoiono ogni anno a causa di malattie legate alla scarsità d’acqua. E’ una crisi sociale, economica, ambientale e politica che deve essere affrontata in via prioritaria dalla comunità internazionale”, ha detto il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan in un messaggio indirizzato al Forum.

“La persona sia al centro delle politiche sull'acqua, bene inalienabile fondamentale che a causa della crescente pressione sulla domanda si sta trasformando in un motivo di conflitto che richiede di essere risolto ad un livello internazionale". Anche il Vaticano esalta il valore del Forum in corso a Kyoto, pubblicando oggi una nota di 11 pagine dal titolo "L'acqua, elemento essenziale per la vita", firmato dal Pontificio consiglio giustizia e pace."Potenti interessi internazionali, pubblici e privati -si legge nel documento- devono adattare le loro agende a servire i bisogni umani piuttosto che a dominarli".

Un pacchetto di 40 iniziative per la tutela, la conservazione e la corretta gestione dell' acqua è questo il contributo italiano al Forum mondiale sull' acqua. Il sottosegretario all’ambiente, Roberto Tortoli, capo della delegazione italiana, ha detto che “per combattere la sete del mondo non è più tempo infatti di ideologie, ma di azioni pratiche".

I progetti del pacchetto italiano sono rivolti sopratutto all' area del sud del mediterraneo, dove sono in corso iniziative per la dissalazione dell' acqua del mare attraverso l'utilizzo di energie rinnovabili; nei paesi dell' est Europa, dove l'Italia è al lavoro per incrementare la tutela e l'uso razionale delle risorse idriche; in Cina e in Africa, con progetti per l'irrigazione sostenibile.

Il Forum di Kyoto si concluderà domani con una dichiarazione politica che sottolinea i principi già stabiliti a Johannesburg e lancia 420 azioni di partnership pubblico-privato. Nella dichiarazione finale, su richiesta dell’Italia è stato inserito un passaggio specifico sulla tutela degli usi tradizionali e della cultura dell' acqua.