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Premi Oscar

Sei statuette per "Chicago"

New York 24 Mar - Brutta delusione per "Gangs of New York": Scorsese rimane a bocca asciutta. Ma il vincitore morale è Roman Polanski con "Il pianista" che si aggiudica tre premi.

Non ha fatto man bassa di statuette come speravano i suoi produttori ma è comunque il vincitore morale di questa edizione dei premi Oscar. “Chicago” lo scoppiettante musical diretto da Rob Marshall, si è aggiudicato infatti 6 premi su 13 nomination. Scenografia, costumi, attrice non protagonista (Catherine Zeta Jones), suono, montaggio e miglior film.

Ma il vero outsider di questa edizione è “Il pianista” che ha permesso a Roman Polanski di guadagnarsi la prima statuetta come miglior regista. E ad Adrien Brody, bravissimo, il premio come miglior attore protagonista. La terza statuetta è andata a premiare la sceneggiatura non originale.

A uscire con le ossa rotte, invece, è “Gangs of New York”, l’ultima fatica di Martin Scorsese. Candidato a ben 10 premi non ne ha portato a casa nemmeno uno. Una brutta delusione anche per gli unici due candidati italiani: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo rispettivamente scenografo e arredatrice per il film di Scorsese.

Male anche “The Hours”, nominato in 9 categorie e 'salvato' solo dall'Oscar ottenuto da Nicole Kidman come attrice protagonista. Una bella soddisfazione per l’attrice australiana che lo scorso anno aveva mancato la statuetta con “Moulin Rouge”. Per il resto, 2 oscar al “Signore degli anelli-le due torri” (aveva ottenuto 6 nomination) per gli effetti visivi e sonori, 2 a “Frida” (su 6 nomination) per trucco e colonna sonora originale, 1 al “Ladro di orchidee” (su 4 nomination) per attore non protagonista, a “Era mio padre” (su 6 nomination) per la fotografia e a “Parla con lei” (su 2 nomination) per sceneggiatura originale.

Pedro Almodovar ha dunque vinto il premio per la miglior sceneggiatura originale per “Parla con lei”. Discorso pacifista per il regista spagnolo che indossava la spilletta contro la guerra. "Voglio dedicare questo premio - ha detto Almodovar - a tutti quelli che stanno alzando la loro voce per la pace, per il rispetto dei diritti umani, per la democrazia e la legalità internazionali che sono qualità essenziali per vivere".

Lacrime per Nicole Kidman, premiata come miglior attrice protagonista per il ruolo in “The Hours”. Anche da lei, la cui presenza alla cerimonia era stata fino a lungo in forse, è arrivato un doloroso riferimento alla guerra in Iraq: "Ci si chiede perché si va a una cerimonia come la premiazione degli Oscar mentre il mondo è colpito da un tale sconvolgimento: Perché l'arte è importante e anche perché - ha aggiunto - si crede in ciò che si fa e si vuole rendere omaggio a questa convinzione".

Oscar alla carriera, invece, a Peter O’Toole: "Ho sempre accompagnato la sposa all'altare – ha detto - e ora il mio Oscar non lo mollerò fino alla fine". L'attore inglese settantenne ha rotto così un record negativo che condivideva con Richard Burton: sette candidature senza mai vincere.

A Eminem, invece, è andato il premio per la migliore canzone per film. Il rapper ha ottenuto l'Oscar per Il brano "Lose yourself" in "8 mile", il film di Curtis Henson. Il cantante, che ha sconfitto i concorrenti U2, non era però al Kodak Theater per ritirare il premio.

Infine "Bowling for columbine" ha vinto il premio Oscar per il miglior documentario. Il filmato, contro l'uso delle armi negli Usa, è diretto da Michael Moore e Michael Donovan. Applausi scroscianti e standing ovation per il regista prima del ritiro del premio. Moore ha urlato contro la politica di Bush. "A nome anche di tutti gli altri candidati a questo premio - ha detto Moore - siccome ci piace la realtà, vorrei dire che purtroppo viviamo In tempi fittizi, in momenti in cui c'è un presidente fittizio che viene eletto, un uomo che ci manda e ci porta in guerra per ragioni fittizie. Se la realtà è fittizia, noi siamo contrari a questa guerra. Vergogna, vergogna - ha urlato Moore - anche il Papa è contro, Bush sei finito!". Applausi scroscianti hanno accolto il discorso di Moore. E mentre si svolgeva la cerimonia per la premiazione un migliaio di pacifisti hanno manifestato davanti all’ingresso del Kodak Theater. I manifestanti sono stati caricati e poi dispersi dalla polizia, Numerosi gli arresti.

(Aggiornato il 24 Marzo 2003 ore 12:00)

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Ultimo aggiornamento: 24-03-03.

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