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Elezioni in Nigeria

Nigeria al voto per eleggere il presidente, caos nel Sud del paese.

Abuja 19 Apr - Si tratta delle prime elezioni da quando, nel '99, il paese si è dato un'amministrazione civile. La partita si gioca tra due candidati. 250mila agenti schierati per impedire brogli e garantire l'ordine pubblico. Scontri nel sud, almeno sei morti. La tensione è alta soprattutto nella parte sud orientale del paese. Preoccupati gli osservatori internazionali.

Mentre la giornata di voto in Nigeria si e' svolta con regolarita' e senza incidenti di rilievo in gran parte del Paese, nella zona sud-est, la regione petrolifera del Delta del Niger, si registrano almeno sei morti e cinque feriti. Lo riferisce il vice-presidente del maggiore partito di opposizione (ANPP), Douglas Naingba, secondo il quale soldati e agenti di polizia hanno aperto il fuoco per disperdere un gruppo di giovani del partito a Oporoma, nello stato di Bayelsa. La polizia dello stato ha confermato l'incidente, ma segnalando tre morti.

Sessanta milioni di elettori sono stati chiamati a scegliere tra 19 candidati. Ma, dicono i commentatori, la corsa per la presidenza è a due. Favoriti il cristiano Olusegun Obasanjo, per il Pdp (People's democratic party), formazione al governo, e l'ex generale musulmano Muhammadu Buhari, per l'Anpp (All Nigeria people's party).

Nella capitale Abuja, la gente ha cominciato a mettersi in fila dinanzi ai seggi, in attesa di votare, due ore prima dell'apertura dei seggi ( alle 08:00 ora locale, le 09:00 in Italia).

Le elezioni, le prime da quando nel 1999 il Paese si è dotato di un'amministrazione civile, sono un test chiave per saggiare la tenuta democratica del sistema. Divisa praticamente a metà con una forte predominanza musulmana a nord e cristiana a sud, la Nigeria è stata insanguinata negli anni più recenti da violente faide a sfondo etnico e religioso; le tensioni si sono aggravate quando una dozzina di Stati del nord hanno iniziato a imporre la Shariah, la legge islamica (tra l'altro, si vota anche per la scelta dei futuri governatori degli Stati).

Il partito di Buhari, il più consistente dell'opposizione, sostiene che i risultati del voto legislativo del 12 aprile scorso in molti distretti sono dubbi. Gli ultimi dati, ancora non ufficiali, forniti dalla Commissione elettorale nazionale attribuiscono 187 seggi della Camera (su 369) e 63 del Senato (su 109) al partito Democratico dei Popoli di Obasanjo; 92 alla Camera e 27 al Senato al Partito di Tutti i Popoli della Nigeria di Buhari. E adesso si temono altri brogli.

Buhari, che nel 1983 fu autore di un golpe militare contro il presidente eletto Shehu Shagari, ha minacciato "azioni di massa" contro il governo se il processo elettorale non sarà trasparente. E Obasanjo - che punta a un secondo mandato - gli ha risposto duramente: "Non istigare la piazza e le strutture dell'ordine pubblico".

Il clima di violenza che ha caratterizzato il cammino verso le urne ha indotto le autorità a schierare imponenti misure di sicurezza: sono stati mobilitati oltre 250.000 agenti di polizia, mentre il responsabile nazionale della polizia, Tafa Balogun, si è impegnato a garantire l'assoluta tranquillità delle operazioni elettorali. Ma la tensione resta alta e a Kano, la turbolenta città nel nord del Paese dove Buhari ha il suo quartier generale, le autorità oggi hanno vietato il traffico e proibito qualsiasi raduno pubblico.

In almeno tre importanti città della parte sud-orientale - Enegu, Warri e Port Harcourt - gli osservatori e i giornalisti hanno verificato che i seggi aprivano in ritardo o restavano addirittura chiusi: episodi che alimentato il sospetto di massicci brogli in una zona dove, secondo i dati diffusi dalla Commissione Elettorale Nazionale, sabato scorso il partito del presidente Obasanjo ha ottenuto una maggioranza schiacciante, oltre il 90% dei voti. Anche se i 60 milioni di elettori avrebbero potuto votare fino alle 15, in realtà i seggi sono rimasti aperti pià a lungo. Fonti della Commissione Elettorale parlano solo di "problemi minori".

Secondo gli osservatori internazionali (50 in tutto il paese), la situazione è "estremamente tesa". Si teme possa esserci un colpo di Stato militare, come è avvenuto nelle uniche due situazioni analoghe della storia della Nigeria, ovvero elezioni democratiche a conferma di un governo già democraticamente eletto.

(Aggiornato il 19 Aprile 2003 ore 15:00)

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Ultimo aggiornamento: 20-04-03.

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