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Il Pontefice Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II è morto

 

Sodano: Giovanni Paolo II il Grande

CITTA' DEL VATICANO 3 APR 2005 - "Il Papa è morto sereno", ha detto il card. Sodano nell'omelia sottolineando che "di tale serenità sono stato testimone". "Giovanni Paolo II il Grande", ha detto il cardinale citando l'attributo che la Chiesa riserva ai pontefici santi. "Gli angeli lo conducano in Paradiso" - ha concluso Sodano - perchè la "tu abbia la requie eterna".

 

Il Papa è morto

ROMA 03 Aprile 2005 - Papa Giovanni Paolo II è morto. Il Pontefice si è spento alle 21,37 del 2 aprile nella sua stanza in Vaticano dopo settimane di agonia. La notizia è stata comunicata da monsignor Leonardo Sandri agli oltre 100.000 fedeli presenti in Piazza San Pietro.
Questa mattina, alle ore 10:30 davanti alla basilica di San Pietro è iniziata la celebrazione della messa in suffragio di Karol Wojtyla, il Papa che per gli ultimi 26 anni ha guidato la Chiesa cattolica.
Un ponteficie che già è in odore di santità, almeno stando alle parole tributategli dal cardinale Sodano che officia il rito. "Giovanni Paolo II il trande" ha detto durante l'omelia: il termine "grande" viene attribuito solo ai papi santi. Poi il cardinale, accompagnato sull'altare da circa 300 prelati, ha letto un saluto scritto su precisa indicazione del Papa e destinato ai fedeli.

In piazza San Pietro sono accorse centinaia di migliaia di persone, tra cui i massimi esponenti del governo italiano. Un cordone infinito di fedeli si sta dirigendo verso il Vaticano, gremito fin dalle prime ore del giorno di famiglie, giovani e anziani. Mentre Roma si prepara alle lunghe celebrazioni per rendere onore al pontefice morto (i funerali si svolgeranno dopo giovedì), tutto il mondo saluta il Papa polacco. Bandiere a mezz'asta e giornate di lutto sono state proclamate in molte nazioni. Parole di cordoglio da Bush, Berlusconi e Barroso. Il presidente della Repubblica Ciampi a reti unificate: "Uomo di libertà e giustizia, sarà ricordato per questo". Sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale.
L'annuncio della morte -
Un commosso silenzio e un lungo applausohanno accompagnato l'annuncio ufficiale della morte di Giovanni Paolo II. Solo lunedì si conoscerà la data dei funerali che in tutta probabilità non si terranno fino a giovedì, attesi a Roma oltre 2 milione di persone. Domenica il corpo del Pontefice sarà esposto nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il giorno successivo sarà trasportato nella Basilica di San Pietro dove rimarrà esposto per diversi giorni.
Gli ultimi istanti di vita -
Secondo quanto riferito da Jarek Cielecki, direttore di Vatican Service News e di Tele Padre Pio, il Papa guardava verso la finestra. "Il Papa moriva guardando verso la finestra della sua stanza - ha detto -, questo significa che era cosciente. Ha mosso la mano in segno di benedizione verso la folla presente in San Pietro. Poi, dopo la preghiera, ha avuto la forza di dire "Amen" ed è spirato".

La certificazione della morte di Wojtyla è stata fatta da Eduardo Martinez Sonalo, cardinale camerlengo. Insieme alle migliaia di fedeli in piazza San Pietro, il cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato, ha recitato il De Profundis, seguito dai rintocchi delle campane. Il portavoce vaticano Navarro Valls, ha detto: "Si sono già messe in moto le procedure previste nella Costituzione apostolica "Universi dominici gregis". L'ultimo messaggio del Santo Padre è stato per i giovani: "Vi ho cercato, siete venuti da me, per questo vi ringrazio". Quei giovani sono attorno a lui, moltissimi in piazza San Pietro, lo piangono cantando "Allelujah, risorgerà".

Con la morte di Karol Wojtyla scompare una delle figure più importanti del nostro secolo. Un polacco di umili origini, ma dotato di un'intelligenza straordinaria e di una fede religiosa inossidabile. Ha conosciuto giovanissimo gli orrori della Seconda guerra mondiale, poi dal 1978 con l'ascesa al Papato è diventato uno dei protagonisti assoluti della politica internazionale. Ha creduto sempre nella pace e favorito il graduale sgretolamento dei regimi comunisti dell'Est. E' stato anche un Papa che ha viaggiato per il mondo per portare la parola di Cristo in tutte le comunità e in tutti i Paesi, soprattutto in quelli ostili alla sua fede. Forte sostenitore dell'ortodossia cattolica, ma al tempo stesso aperto al dialogo con le altre religioni, prime tra tutte quella ebraica e quella musulmana.  

 

Gli ultimi giorni del Santo Padre

Le precarie condizioni di salute si sono aggravate negli ultimi due giorni. Nella mattina di venerdì la dichiarazione del portavoce della Santa Sede Joaquin Navarro Valls: "Il Papa è molto grave". Poco dopo la flebile speranza seguita alla notizia diffusa da Radio Vaticana, che il Pontefice reagiva alla terapia antibiotica e che le sue condizioni si erano stabilizzate. I fedeli invadono Piazza San Pietro e si raccolgono in preghiera per sostenere il Papa nella sua lotta contro la morte.
Alle 12.30 Joaquin Navarro Valls legge il nuovo bollettino medico:
"situazione stazionaria ma di notevole gravità". Il Papa, comunque, "continua a essere pienamente cosciente, straordinariamente sereno", aveva sottolineato Navarro Valls visibilmente commosso. L'ultimo drammatico bollettino alle 19.00. Navarro Valls annuncia che le condizioni cardio-respiratorie si sono aggravate e il respiro è superficiale. Il Pontefice è stato "colpito da ipotensione arteriosa, i parametri biologico sono notevolmente compromessi". Poco dopo il blocco renale e il lento blocco delle funzioni vitali. Anche i medici gettano la spugna: "Non ci sono più speranze". Il cardinale Ruini durante la predica in San Giovanni in Laterano:

"Il Santo Padre già vede e tocca il Signore". Dopo il frenetico rincorrersi di notizie, spesso anche esagerate, sull'aggravamento del Pontefice, nelle ultime ore anche i media hanno seguito con un'apprensione meglio governata il progressivo aggravarsi del quadro clinico del Santo Padre. Niente più notizie sulla morte quasi certa, ma un asciutto attenersi al progressivo decadimento delle funzioni vitali, fino all'annuncio ufficiale della morte, alle 21,37.

(Aggiornato il 03 Aprile 2005 ore 09:00)

 

 

DOLORE E PREGHIERE NEL MONDO, DA MOSCA AL SUD AMERICA

 

IL PATRIARCA DI MOSCA ESALTA LA FIGURA DEL PAPA
''Il papato di Giovanni Paolo II ha segnato un'epoca nella vita della Chiesa cattolica romana e in generale nella storia moderna. La persona, l'attivita' e le idee di Giovanni Paolo II hanno avuto un forte impatto sul mondo''. Cosi' scrive Alessio II, patriarca ortodosso di tutte le Russie, in un messaggio di condoglianze inviato al cardinal Ratzinger.
''Assieme a voi - sottolinea il patriarca - piangiamo la perdita che ha colpito i cattolici. Il defunto capo dell'antica Chiesa cattolica romana era noto per la sua devozione alla strada scelta in gioventu' e per il suo forte impegno per il servizio cristiano. Nella lotta contro la malattia e' rimasto fedele al suo dovere, servendo coraggiosamente il gregge dei fedeli fino all'ultimo giorno. Le sofferenze, per le quali il Papa non si e' mai lamentato, hanno fornito ispirazione a molti''.
Alessio II esprime l'auspicio che la prossima fase nella vita della Chiesa cattolica ''rinnovi i rapporti di reciproco rispetto e amore fraterno tra le nostre chiese''. ''Possa la sua memoria vivere per sempre!'': cosi' si conclude il messaggio di condoglianze in cui il patriarca ortodosso dice anche che preghera' per l'anima del Papa.
PUTIN: FIGURA ECCEZIONALE DEL NOSTRO TEMPO
MOSCA - Papa Giovanni Paolo II era ''una figura eccezionale del nostro tempo, alla quale e' associata tutta un'era''. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa del Cremlino.
''Conservo i ricordi piu' calorosi degli incontri con il Pontefice. Era un uomo saggio e responsabile, aperto al dialogo'', aggiunge Putin nel comunicato.
LE CONDOGLIANZE DI FIDEL CASTRO
''Dopo aver appreso la triste notizia del decesso di Sua Santita' Giovanni Paolo II le esprimo le piu' sentite condoglianze del popolo e del governo cubano'': inizia cosi', a quanto riferisce l'agenzia delle congregazioni missionarie Misna, il messaggio di cordoglio che il presidente cubano Fidel Castro ha inviato al Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato Vaticano.
''L'umanita' terra' per sempre con se' un ricordo commosso dell'instancabile lavoro che Sua Santita' Giovanni Paolo II ha sempre compiuto a favore della pace, della giustizia e della solidarieta' tra i popoli'', continua la nota firmata dal presidente Castro.
''La visita del Sommo Pontefice a Cuba restera' impressa nella memoria del nostro Paese come un momento trascendente nelle relazioni tra lo Stato del Vaticano e la Repubblica di Cuba'' conclude la nota.

USA, BUSH ESALTA UN CAMPIONE DELLA LIBERTA'

Con Giovanni Paolo II, ''il mondo ha perduto un campione della liberta' dell'uomo'': George W. Bush legge una breve dichiarazione quando la notizia della morte del Papa e' stata diffusa da poco piu' di un'ora, rendendo omaggio al Pontefice che e' stato ''fonte d'ispirazione per milioni di americani e per tanti nel mondo''. Bush parla dalla Casa Bianca. Accanto, ha la moglie Laura. Il presidente ordina che le bandiere degli Stati Uniti restino a mezz'asta, su tutti gli edifici pubblici e su tutte le installazioni militari americane ovunque nel mondo, ''fino al tramonto del giorno dei funerali del Pontefice''. Per Bush, Karol Wojtyla era ''un semplice e saggio prete senza paura, che e' divenuto uno dei piu' grandi leader morali della storia'': ''Ha lasciato il trono di San Pietro come l' aveva salito, da testimone della dignita' dell'uomo. Il Papa polacco, ricorda il presidente americano, ''buono e fedele servitore del Signore'', e ''pastore della Chiesa'', che ''lancio' una rivoluzione democratica che ha trasformato l' Europa orientale e ha cambiato il corso della storia''. E, ''all'Ovest, la testimonianza di Giovanni Paolo II ci ha ricordato l'obbligo di costruire una cultura della vita, in cui il forte protegga il debole''. Bush sintetizza, cosi', i temi che avvicinano il pontificato di Karol Wojtyla alle presidenze di Ronald Reagan (la lotta contro il comunismo) e alla sua (i valori della vita, i no all' aborto, all'eutanasia, alla ricerca sulle cellule staminali).

L'ATTESA DELL'ANNUNCIO - Il presidente e la first lady Laura avevano trascorso l'attesa dell'annuncio della morte del Papa ''uniti in preghiera'' all'America e a tutto il mondo. Nel secondo giorno dell'agonia del Santo Padre, le chiese d'America, non solo le cattoliche, erano piene di fedeli. Nelle case, le tv erano accese: l'informazione dal Vaticano era incessante sulle reti 'all news', intensa sulla altre. Dopo l'annuncio, cardinali e vescovi hanno celebrato, un po' ovunque, messe funebri affollate di fedeli. Dei dieci principi della Chiesa nordamericani, alcuni sono gia' a Roma o sono in viaggio; altri, come gli arcivescovi di New York Edward Egan e di Washington Theodore McCarrick, s'apprestano a partire. Le dichiarazioni d'affetto, o d'ammirazione, si mescolano, nei commenti, con le valutazioni dell'operato d'un Pontefice vicino all'America nella volonta' di sconfiggere il comunismo e abbattere la Cortina di ferro e nella difesa delle posizioni 'pro vita', ma antagonista al momento dell'invasione dell'Iraq e, costantemente, nell'opposizione alla pena di morte. BUSH, PRONTO A PARTIRE - Il presidente Bush era rimasto a Washington nel fine settimana: era sceso di buon'ora nello Studio Ovale, per avere informazioni sulle condizioni del Papa e seguirne le notizie. Anche il vicepresidente Dick Cheney era alla Casa Bianca. Rompendo un'abitudine radicata, il testo del discorso del presidente alla radio, consueto il sabato mattina, non era stato diffuso in anticipo, perche' Bush ha voluto attendere, fino all'ultimo, per modulare un passaggio sul Pontefice. Fonti anonime dell'Amministrazione continuano a indicare che il presidente intende recarsi ai funerali del Pontefice. Ma c'e' pure chi fa notare che il gesto sarebbe un'innovazione, nella tradizione della Casa Bianca.

MCCARRICK, UN PAPA AMERICANO - L'America credente, e quella cattolica - una grande nazione di circa 60 milioni di cittadini che fanno degli Usa uno dei piu' popolosi Paesi cattolici al mondo - accompagna la morte di Giovanni Paolo II, che, per tanti versi, e' stato ''un Papa americano'', come afferma il cardinale di Washington Theodore McCarrick, riferendosi, specialmente, alla sua capacita' di comunicazione. Pontefice viaggiatore come nessun altro e primo Pontefice dell'era della comunicazione globale, Giovanni Paolo II e' stato il primo Papa a visitare gli Stati Uniti e a essere ricevuto alla Casa Bianca, nel 1979, quando presidente era Billy Carter, un pastore battista. Sette i suoi viaggi negli Usa; innumerevoli i suoi incontri con i cinque presidenti americani che si sono succeduti nel suo mandato; tre quelli con l'attuale presidente Bush, nel 2001, 2002 e 2004. In un'intervista televisiva, l'ex first lady Nancy Reagan ha affermato che Giovanni Paolo II e il 40/o presidente degli Stati Uniti, deceduto lo scorso anno, ''avevano molto in comune'': ''Erano entrambi due attori, erano due grandi comunicatori ed amavano la gente ... Ed entrambi rischiarono di morire nel 1981, quando furono feriti in un attentati ... ''.

PUNTI IN COMUNE E CONTRASTI - Punti in comune con l'America, Karol Wojtyla ne ha avuti molti: vicino a Reagan nella spallata al comunismo, vicino a Bush - l'attuale presidente, non il padre, piu' laico - nella difesa dei valori della vita. Ma ci sono pure stati contrasti. Di Bush II, non condivise e cerco' fino all'ultimo d'impedire la scelta di invadere l'Iraq, affidando a un suo emissario, il cardinale Pio Laghi, una missione di pace fallita. E dell'America, non ha mai accettato la pena di morte, come ricorda suor Helen Prejean, l'autrice di 'Dead Man Walking' e la religiosa che si batte', inutilmente, per strappare al boia Joe O'Dell, un condannato a morte 'adottato' dall'Italia. Per O'Dell, come per Paula Cooper, e molti altri, il Papa intervenne. Ma nessun governatore gli diede mai retta: segno delle contraddizioni di un'America che invoca il Vangelo per cercare di sottrarre alla morte Terri Schiavo, la donna cerebrolesa lasciata spegnersi di inedia, e applica la legge del taglione per mandare a morte gli assassini.
CONDOLEEZZA RICE: UNO STATISTA MONDIALE
Il segretario di stato americano Condoleezza Rice ha definito Giovanni Paolo II ''uno statista mondiale la cui leadership ha giocato un ruolo chiave nella caduta del Comunismo e nella trasformazione democratica che ha quindi spazzato l'Europa''. La Rice ha sottolineato che ''nei 26 anni del suo papato, il suo sostegno per i diritti umani e per la dignita' umana non ha mai vacillato''. ''La saggezza e l'universalita' del suo insegnamento continueranno a guidare tutti coloro che, come Giovanni Paolo II, credono nella liberta' e nella fede'', ha concluso la Rice.
USA, TV AMERICANE INTERROMPONO REGOLARI TRASMISSIONI
Tutte le principali Tv americane hanno interrotto immediatamente le trasmisisoni per dare la notizia della morte di Giovanni Paolo II. Alcune Tv, come la CNN e la Fox News, erano gia' collegate con Roma con i loro inviati quando e' giunta la notizia della morte. Altre hanno interrotto i programmi regolari del sabato pomeriggio. Tutte le Tv americane si sono collegate immediatamente con Piazza San Pietro per mostrare la folla dei fedeli raccolti in preghiera.
TV ARABE AL JAZIRA E AL ARABIYA DIFFUSO SUBITO NOTIZIA
Le tv arabe maggiori, quella del Qatar Al Jazira e quella di Dubai Al Arabiya, hanno diffuso subito la notizia della morte del papa. Anche la tv internazionale egiziana Nile Tv ha dato l'informazione e si e' collegata al circuito internazionale tv con immagini in diretta da piazza San Pietro e della gente raccolta in preghiera. Sugli schermi di Al Jazira era in corso una intervista con Ayman Nur, oppositore del regime egiziano e autocandidatosi alla presidenza, che e' stata interrotta per il collegamento con Piazza San Pietro. Al Arabiya ha prima trasmesso un breve filmato sulla cerimonia di insediamento di Giovanni Paolo II, mentre al Jazira aveva diffuso un filmato del papa con Lech Walesa.
ANCHE IN RUSSIA SUBITO DIFFUSA NOTIZIA MORTE
Anche in Russia la notizia del decesso del Papa si e' subito diffusa in un battibaleno: uno dei piu' seguiti canali televisivi nazionali, Ntv, ha infatti interrotto un vecchio film con John Travolta ('La febbre del sabato sera'), per annunciare con un telegiornale speciale che ''il Papa romano e' morto''. Oltre a una diretta dal Vaticano, Ntv ha mandato in onda un servizio con la rosa dei papabili. Le radio moscovite non sono state da meno e hanno annunciato la morte del Pontefice all'inizio dei notiziari.
LIBANO, RINTOCCO CAMPANE A BEIRUT DOPO ANNUNCIO MORTE
Il rintocco delle campane e' stato udito questa sera a Beirut pochi minuti dopo la diffusione della notizia della morte del Papa. I cristiani del Libano, il 40% di una popolazione di circa 4 milioni di abitanti, hanno seguito pregando con trepidazione l'agonia del Pontefice. Nella capitale sorgono numerose chiese maronite. Il Papa aveva visitato il Libano nel 1997 e aveva seguito sempre con attenzione le vicende di questo paese. Lo scorso febbraio Giovanni Paolo II aveva condannato l' uccisione dell'ex premier Rafic Hariri, morto in un attentato il giorno di S. Valentino.
POLONIA, VARSAVIA SI INGINOCCHIA A NOTIZIA MORTE
Una citta' in ginocchio. Letteralmente, ma non nel senso di sconfitta. Nel senso prostrata in un cordoglio comune, sentito e diffuso tra la sua gente in ogni chiesa, in ogni locale pubblico, in ogni strada. Cosi' Varsavia ha accolto la notizia della morte del Papa. E davanti alla chiesa di Sant'Anna, almeno 10 mila persone che stavano seguendo la veglia per Giovanni Paolo II, si sono spontaneamente inginocchiate sul selciato. Vedere migliaia di persone che senza proferire parola si fanno il segno della croce e spontaneamente si inginocchiano in mezzo alla strada e' probabilmente una scena che solo la Polonia sa riservare. A poco a poco tutte le campane della citta' si sono messe a suonare: rintocchi veloci, non lenti, quasi a sottolineare che per quanto la notte del 2 aprile segni un rintocco funebre, tuttavia deve echeggiare nel cielo come una nota di festa. In Uliza Krakowskie Przedmiescie, proprio ai margini della citta' vecchia di Varsavia, l'attesa che durava ormai da giorni si e' sciolta in pianto: migliaia le persone che sommessamente, senza alcun gesto esteriore, si sono raccolte in una commozione evidente. Occhi lucidi e, soprattutto, sinceri, a salutare un uomo che la Polonia nella sua intera storia non aveva mai avuto e che pero' dalla gente era vissuto un fratello, un amico. ''Uno di noi'', commentava una studentessa della facolta' di architettura di Varsavia in lacrime insieme al suo fidanzato. Giovani e anziani, bambini e uomini delle forze dell'ordine uniti in un cordoglio spontaneo, silenziosissimo e toccante. Inspiegabilmente, sulla citta' e' cominciato ad echeggiare anche il suono di alcune sirene, non si sa se per effetto della notizia o invece fatte scattare dai rintocchi delle campane. Tuttavia l'atmosfera di questa notte, che per Varsavia restera' storica, e' stata segnata da una commozione di massa unica. Sul megaschermo allestito dal Comune di fronte alla chiesa, scorrevano le immagini in collegamento in diretta da Piazza San Pietro a Roma. In strada, attoniti, i cittadini di Varsavia le guardavano come se fossero a messa. Scene analoghe anche nella cattedrale della citta', dove centinaia e centinaia di persone si erano raccolte davanti alla tomba del cardinale Stefan Wyszynski. Anche qui lacrime e silenzio per una notte che restera' nella coscienza polacca.
GB, A CATTEDRALE WESTMINSTER BANDIERA MEZZ'ASTA
La bandiera che sventola sulla cattedrale cattolica di Westminster, chiamata ''la bandiera della gente'', e' stata abbassata a mezz'asta alla notizia della morte del Papa. Il cardinale capo della Chiesa cattolica d'Inghilterra, Cormac Murphy O'Connor, celebrera' tra poco una messa funebre per Giovanni Paolo II davanti a centinaia di fedeli. Alla messa di ieri sera - in quella stessa cattedrale dove il Papa, primo pontefice nella Storia, era stato nel 1982 - aveva partecipato anche la moglie del premier Tony Blair, Cherie, a dimostrare l'attenzione che il governo britannico, e tutto il Paese, stava dando alla sorte del Papa. Intanto il mondo politico britannico sta gia' reagendo alla notizia. Michael Howard, capo del partito conservatore, ha detto che ''il profondo senso di perdita di tutti i cattolici del mondo sara' condiviso da milioni di altri, anche di altre fedi. In un mondo di cambiamento e incertezza, la gente lo vedeva come una roccia, saldo nel sostegno alla liberta, nella sua opposizione al totalitarismo, robusto nella difesa dei valori cristiani''. Per il leader liberaldemocratico Charles Kennedy, Giovanni Paolo II era ''una presenza chiave sullo scenario mondiale, che ha dato a milioni il messaggio di speranza cristiano. Sara' ricordato con affetto profondo e reverenza dalle moltitudini che aveva saputo toccare''.
CORDOGLIO IN ISRAELE PER PERDITA DI UN 'AMICO'
Giovanni Paolo II ''sara' ricordato come il Papa amico degli ebrei e di Israele. Durante il suo pontificato furono allacciate le relazioni tra il Vaticano e Israele. Il governo partecipa al cordoglio delle folle di fedeli in Israele e nel mondo''. Lo ha affermato stanotte il ministro dell'interno israeliano Ofir Paz-Pines, che ha anche la veste di responsabile per le comunita' non ebraiche in Israele, in un messaggio di cordoglio rivolto alla popolazione cattolica di Israele e nel mondo in seguito alla morte del Papa. L'ex-rabbino capo di Israele, Israel Lau, in un comunicato ha detto che Giovanni Paolo II e' stato il migliore amico degli ebrei nell'era moderna e ha espresso l' augurio che il suo successore non sia diverso.
ALBANIA, TELEVISIONE RICORDA UNICA VISITA NEL PAESE
La notizia della morte di Giovanni Paolo II e' stata immediatamente rilanciata dalle televisioni locali anche in Albania, Paese a maggioranza musulmana in cui i cattolici rappresentano appena il 10 per cento della popolazione. In un'edizione straordinaria che prosegue da alcune ore, l'emittente News24 ha ricordato con una lunga sequenza di immagini la storica visita che il Pontefice ha compiuto in Albania il 25 marzo 1993, quando il regime comunista era appena caduto e il Paese delle Aquile usciva da 26 anni di ateismo di Stato. Giovanni Paolo II sbarco' a Tirana incontrando e abbracciando Madre Teresa, la beata di origine albanese che si adopero' per quel viaggio con il preciso intento di portare nella propria terra il simbolo della cristianita'. Tutte le chiese cattoliche albanesi sono state aperte e i fedeli (prevalemente concentrati nel nord del Paese) si stanno radunando per una notte di veglia.
AUSTRIA, SCHUESSEL RIMPIANGE PROMOTORE DIRITTI UMANI
Il cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel si e' mostrato questa sera molto colpito dalla morte del Papa, che era stato tre volte in visita in Austria. ''A nome del governo della cattolica Austria'' Schuessel, dei popolari (Oevp), ha reso omaggio in un comunicato al defunto capo della Chiesa cattolico-romana e lo ha definito ''grande come guida ecclesiastica e come uomo di Stato''. ''Giovanni Paolo II e' stato un instancabile promotore della pace e della giustizia sociale. Come combattente contro il comunismo e riconciliatore con l'ebraismo, questo Papa non ha scritto solo la storia della Chiesa, ma e' stato anche una affascinante personalita' mondiale dei secoli XX e XXI'' scrive Schuessel.
FRANCIA; CHIRAC, PROFONDA EMOZIONE
Il presidente francese Jacques Chirac ha espresso la sua ''profonda emozione'' per la morte, stasera, di Papa Giovanni Paolo II, sottolineando come ''questo lutto colpisca profondamente la Francia come tutti i francesi che si riconoscono nel messaggio della Chiesa cattolica''.
POLONIA, KWASNIEWSKI PREANNUNCIA DICHIARAZIONE
Per le ore 23.00, il presidente polacco Aleksandr Kwasniewski ha annunciato una sua dichiarazione.
ARGENTINA, PROCLAMATI TRE GIORNI DI LUTTO
Il presidente argentino Nestor Kirchner ha decretato oggi tre giorni di lutto nazionale per la morte di papa Giovanni Paolo II. La misura implica fra l'altro il collocamento di tutte le bandiere a mezza asta. La notizia del decesso ha colto i fedeli di Buenos Aires in preghiera nella Cattedrale. L'officiante, mons. Jorge Shuno', ha ricordato il testamento del pontefice morente: ''Sono felice, siatelo anche voi, non voglio lacrime''. Da parte sua il portavoce dell'episcopato argentino, Guillermo Marco', ha ammesso che ''esiste tristezza per il congedo del Santo Padre'', di un papa che ''ha cambiato la storia del papato'' e che ''ci ha salvato da un conflitto con il Cile''. In merito al programma del 'papabile' cardinale Jorge Mario Bergoglio, Marco' ha detto che lunedi' alle 18 (le 23 italiane) celebrera' una messa nella Cattedrale e ''nel corso della settimana'' si trasferira' a Roma per partecipare al Conclave.
BULGARIA, MUSICA FUNEBRE E DIRETTA DA SAN PIETRO
Appena giunta nella Bulgaria ortodossa la notizia della morte di Papa Giovanni Paolo II, i canali televisivi nazionali, Kanal 1 e BTV, hanno interrotto i programmi e hanno cominciato a trasmettere in diretta immagini e commenti da Pazza San Pietro di Roma. La radio nazionale bulgara sta intanto trasmettendo musica funebre.
GERMANIA, CORDOGLIO CONFERENZA EPISCOPALE
La conferenza episcopale tedesca, presieduta dal cardinale Karl Lehmann, ha diramato stasera un comunicato di cordoglio per la morte del Papa. Tutte le reti televisive tedesche sono intanto collegate in diretta non stop col Vaticano a Roma. Papa Giovanni Paolo II ''e' morto cosi' come ha vissuto e agito: vigile di spirito quasi fino alla fine, pieno di dedizione per il suo servizio e fedele alla volonta' di Dio'', e' detto nel comunicato. In tutto il mondo ha portato la lieta novella: ''Aprite, spalancate le porte a Cristo''. La sua determinazione ha fatto cadere molti muri fra cui certamente ''la cortina di ferro'', prosegue il messaggio del cardinale Lehmann. ''Ci ha lasciato un testimone coraggioso dell'evangelismo, un grande della storia mondiale, un modello duraturo non solo per i cristiani cattolici: il mondo e' piu' povero, restano il lutto, la gratitudine e la fedelta' alla sua eredita''. (ANSA).
FRANCIA, LA FOLLA DI SAN PIETRO SU TUTTI GLI SCHERMI
La Piazza di San Pietro di Roma e' sugli schermi di tutti i canali televisivi francesi. Le reti all-news come LCI e i-tele, i canali della tv pubblica, le reti private hanno interrotto le normali programmazioni e hanno dato la notizia che il pontificato di Giovanni Paolo II si era concluso. Le immagini in diretta si accavallano con i filmati che ripercorrono il lungo pellegrinaggio del Papa slavo. Ma e' anche la folla che si e' andata raccogliendo nelle ultime ore prima della morte e che si e' andata ancor piu' infittendo dopo la notizia del decesso che viene messa in rilievo dai commentatori. Sottolineando il grande silenzio dell'immensa piazza, un commentatore ha detto: ''e' uno spettacolo impressionante, unico''.
IRLANDA; AHERN, SENZA LUI L'EST SAREBBE CAMBIATO
Il primo ministro irlandese Bertie Ahern, commentando la morte del Papa ha affermato: ''Mi chiedo se tutti i cambiamenti nell'Europa dell'est sarebbero avvenuti se non ci fosse stato lui nell'ultimo quarto di secolo. Non credo sarebbero avvenuti. (Il Papa) e' stato una potente influenza per quesi cambiamenti in Europa dell'est''.
SPAGNA, UN GIORNO DI LUTTO E L'OMAGGIO DEL RE
Il governo spagnolo ha decretato una giornata di lutto lunedi' per la morte del Papa e la posa a mezz'asta delle bandiere in tutti gli edifici pubblici e militari. Re Juan Carlos di Spagna ha reso omaggio alla missione di Giovanni Paolo II al servizio della cristianita' e all' ''opera infaticabile a favore della pace, giustizia e dignita' umana'', in un messaggio inviato al cardinale Joseph Ratzinger decano del Sacro Collegio. Nel messaggio il re ricorda ''l'affetto speciale'' mostrato dal Papa nei confronti della Spagna, dove compi' cinque visite pastorali, e insieme a tutta la famiglia reale leva ''preghiere per l'anima di Sua Santita'''. Il re esprime ''profonda pena'' e ''grande tristezza'' di fronte ''a tanto dolorosa perdita''.

(Aggiornato il 03 Aprile 2005 ore 08:30)

 

 

Le tappe significative della sua vita

 

Roma 2 Apr - Viene eletto 16 ottobre 1978. E' il primo pontefice non italiano dal 1523, anno della morte dell'olandese Adriano VI.

Papa a 58 anni, Karol Joseph Wojtyla è stato uno dei Pontefici più giovani della storia e anche uno dei più longevi. Queste le tappe più significative della sua vita:
 

1920.

18 maggio: Karol Joseph Wojtyla nasce a Wadowice (Krakow) in Polonia. Isuoi genitori sono Emilia Kaczorowska e Karol Wojtyla, ex sottoufficiale nell'esercito austriaco dal 1900 e successivamente ufficiale di quello polacco. Vive con i genitori e il fratello Edmund, nato il 27 agosto 1906, all'indirizzo Rynek 2 (oggi via Koscielna 7, interno 4).
 

1926

15 settembre: Inizia a frequentare la scuola elementare e poi il pro-ginnasio 'Marcin Wadowita'. Durante tutto il corso di studi ottiene ottimi giudizi.
 

1929

13 aprile: Muore la madre Emilia.
 

1930

18 gennaio: Viene ammesso al ginnasio statale ''Marcin Wadowita''.
 

1932

5 dicembre: Muore di scarlattina il fratello Edmund, 26 anni, medico presso l'ospedale Powszechny di Bielsko.
 

1933

14 giugno: Termina la III ginnasio.
 

1934-1938

Prime recite teatrali nel teatro scolastico di Wadowice. Nel periodo ginnasiale è presidente del Sodalizio Mariano. Agli stessi anni risale il suo primo pellegrinaggio a Czestochowa.
 

1935

Settembre: Partecipa alle esercitazioni dei reparti dell'addestramento militare a Hermanice.

14 dicembre: Ammesso al Sodalizio Mariano.
 

1938

14 maggio: Supera con ottimi motivi l'esame di maturità. Pochi giorni prima aveva ricevuto il sacramento della cresima.

22 giugno: Inoltra domanda di ammissione alla Facoltà di Filosofia (indirizzo Filologia polacca) della Università Jagellonica a Cracovia.

4 agosto: Si trasferisce con il padre a Cracovia. Mentre frequenta i corsi universitari, s'iscrive allo ''Studio 38'', circolo teatrale fondato da Tadeusz Kudlinski.
 

1939

6 febbraio 1939: Entra nel Sodalizio degli Studenti Universitari dell'Università Jagellonica (sezione eucaristica e caritativa).

Luglio: Campo di formazione sociale della legione universitaria a Ozomola, presso Sadowa Wiszna per studenti polacchi e ucraini.

1 settembre: Le truppe tedesche invadono la Polonia.

2 novembre: S'iscrive al II anno di corso in Lettere e Filosofia.
 

1940

Febbraio: Conosce Jan Tyranowski, sarto, uomo di profonda spiritualità, formatosi alla scuola carmelitana. Introdusse Wojtyla agli scritti di Giovanni della Croce e Teresa d'Avila. In questo periodo prende avvio il teatro clandestino diretto da Tadeusz Kudlinski.

1 novembre: Inizia a lavorare come operaio in una cava di pietra a Zakrowek, presso Cracovia. Evita così la deportazione e i lavori forzati nel Terzo Reich germanico. Nello stesso mese con l'amico di famiglia Mieczyslaw Kotlarczyk fonda il Teatro Rapsodico di Cracovia.
 

1941

18 febbraio: muore il padre

Agosto: Accoglie in casa la famiglia di Mieczyslaw Kotlarczyk, fondatore del teatro della parola viva (Rapsodyczny).
 

1942

4 aprile: Viene trasferito dalla cava alla fabbrica "Solvay".

2 ottobre: Inizia a frequentare i corsi clandestini della Facolta' di Teologia dell'Universita' Jagellonica, come studente del seminario della diocesi di Cracovia.

 

1943

Marzo: compare per l'ultima volta sulle scene teatrali clandestine.

Marzo: Prima del "Samuel Zborowski" di Juliusz Slowacki. K. Wojtyla interpreta la parte del protagonista. È la sua ultima comparsa sulle scene teatrali (clandestine; si svolgevano nelle case del gruppo di amici).
 

1944

Frequenta il secondo anno accademico di studi teologici. Continua il suo lavoro alla "Solvay"

29 febbraio: E' investito da un autocarro militare tedesco, mentre rientra a casa dallo stabilimento, e viene ricoverato in serie condizioni in ospedale. Tre settimane dopo sfugge per caso a una retata dei nazisti. --9 Settembre: Riceve la tonsura dal cardinale Adam Stefan Sapieha, arcivescovo di Cracovia. Nell'agosto 1944 era stato trasferito, insieme ad altri seminaristi 'clandestini', nel palazzo dell'arcivescovado. Vi rimarra' fino alla fine della guerra, continuando a studiare.

9 novembre: Tonsura.

17 dicembre: Prende i due primi ordini minori.
 

1945

Frequenta il terzo anno di studi nella facoltà Teologia dell'Universita' Jagellonica.

18 gennaio: L'Armata Rossa libera Cracovia dai nazisti.

9 aprile: Viene eletto vice-presidente di ''Bratnia Pomoc'' (Soccorso fraterno), un'organizzazione studentesca di assistenza agli universitari poveri; ricoprira' la carica fino al maggio 1946. Nel giugno successivo si laurea in teologia.

12 dicembre: Prende gli altri due ordini minori.
 

1946

13 ottobre: Suddiaconato

20 ottobre: Diaconato

1 novembre: L'Arcivescovo Metropolita Adam Sapieha, nella cappella privata dell'arcivescovado di Cracovia, lo ordina sacerdote. Il 15 novembre parte per Roma per continuare gli studi. Si iscrive all'''Angelicum'', l'universita' dell'Ordine dei Domenicani.

2 novembre: Celebra la Santa Messa Novella nella cripta di San Leonardo a Wavel.

15 novembre: Alloggia presso i Pallottini in via Pettinari a Roma. Poi si trasferisce, con don Starowieyski, nel Pontificio collegio belga in via Quirinale 26.
 

1947

3 luglio: Supera l'esame di licenza in teologia.

Estate: Con don Starowieyski compie un viaggio in Francia, Belgio e Olanda. Nei pressi di Charleroi svolge attività pastorale tra gli operai polacchi.
 

1948

14 giugno: Sostiene l'esame per l'ammissione al Dottorato.

19 giugno: Si specializza in teologia con una tesi intitolata ''La dottrina della fede in San Giovanni della Croce''. Il 2 luglio torna in Polonia. Chiede al cardinal Sapieha di entrare nell'ordine dei carmelitani, ma riceve un rifiuto. Viene incardinato come sacerdote diocesano e la sua prima destinazione è vice-parroco nel villaggio di Niegowic, a circa 50 km da Cracovia.

16 dicembre: Il Senato Accademico dell'università Jagellonica, dopo avergli riconosciuto i titoli degli studi compiuti nel 1942-1946 a Cracovia e i successivi all'Angelicum di Roma, gli decreta il titolo di Dottore con la qualifica di ottimo.
 

1949

6 agosto: Torna come vice-parroco a Cracovia, presso la parrocchia di San Floriano.
 

1950

Hanno inizio le sue pubblicazioni.
 

1951

1 settembre: L'Arcivescovo Baziak lo mette in aspettativa (fino al 1953) perché possa prepararsi all'esame di abilitazione alla docenza universitaria. Fin qui aveva svolto l'attività pastorale per gli studenti universitari (in S. Floriano) e per i lavoratori della Sanità.
 

1953

Ottobre: Insegna etica sociale cattolica alla facoltà teologica dell'università Jagellonica.

1 dicembre: Consegue l'abilitazione alla docenza universitaria in filosofia e teologia all'Università Jagellonica, discutendo una tesi sul filosofo Max Scheler. Comincia ad insegnare etica sociale cattolica nello stesso ateneo.
 

1954

Abolita la facoltà di Teologia dell'Università Jagellonica, viene organizzata la facoltà teologica presso il seminario di Cracovia, dove continua la docenza; insegna pure all'università Cattolica di Lublino come professore incaricato.
 

1956

1 dicembre: Diventa docente di etica all'Università Cattolica di Lublino, cattedra che terrà fino all'elezione a Papa.
 

1957

15 novembre: La Commissione centrale di qualificazione approva la sua nomina a libero docente.
 

1958

4 luglio: E' nominato vescovo ausiliare dell'arcivescovo di Cracovia, monsignor Eugenius Baziak.

28 settembre: Viene consacrato Vescovo nella Cattedrale di Wavel.
 

1960

Gennaio: La dissertazione di abilitazione alla docenza di K. Wojtyla viene pubblicata dalla Società delle Scienze (Towarzystwo Naukowe) dell'Università Cattolica di Lublino: "Valutazione delle possibilità di costruire l'etica cristiana sulla base del sistema di Max Scheler". Nello stesso anno viene pubblicata la prima edizione di "Amore e responsabilità" (ed. Da TNKUL).
 

1962

15 aprile: E' cooptato nella Commissione episcopale per l'insegnamento.

16 luglio: Dopo la morte dell'arcivescovo Baziak, è eletto vicario capitolare.

5 ottobre: Parte per partecipare ai lavori del Concilio Vaticano II, prima Sessione (11 ottobre-8 dicembre).


1963

6 ottobre/4 dicembre: Partecipa ai lavori della II sessione del Concilio Vaticano II.

5/15 dicembre: Pellegrinaggio in Terra Santa.

30 dicembre: E' designato Arcivescovo Metropolita di Cracovia.
 

1964

13 gennaio: Data della Bolla papale che lo nomina Arcivescovo Metropolita di Cracovia.

8 marzo: Insediamento ufficiale nella Cattedrale di Wavel.

10 settembre: Parte per la III sessione del Concilio. Conclusasi questa si reca in pellegrinaggio in Terra Santa, restandovi per due settimane.
 

1965

31 gennaio/6 aprile: Partecipa ai lavori sullo schema XIII della Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (Ariccia 31 gennaio-6 febbraio; Roma 8 febbraio-13 febbraio; Roma 29 marzo-6 aprile).

14 settembre/8 dicembre: IV sessione e conclusione del Concilio Vaticano II.

18 novembre: Lettera di riconciliazione dei vescovi polacchi ai vescovi tedeschi, contenente le famose parole: "Perdoniamo e chiediamo perdono".
 

1966

29 dicembre: Viene costituita la Commissione Episcopale polacca per l'Apostolato dei Laici. L'Arcivescovo Wojtyla ne è presidente.
 

1967

13/20 aprile: Partecipa alla prima riunione del Consilium pro Lacis

29 maggio: Paolo VI annuncia il prossimo Concistoro. Tra gli eletti al cardinalato c'è il nome di Karol Wojtyla. Il 21 giugno parte per il Concistoro.

28 giugno: Da Paolo VI creato Cardinale nella Cappella Sistina e pubblicato del Titolo di S. Cesareo in Palatio.

29 settembre/29 ottobre: Prima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il Cardinale Wojtyla non vi si reca in segno di solidarietà col Primate, cui non è stato concesso il passaporto.

29 ottobre: Riceve solennemente la cornice dell'effigie della Madonna Nera di Czestochowa nell'Arcidiocesi di Cracovia. La Sacra Immagine non c'era, era stata bloccata dalle autorità a Czestochowa.
 

1968

18 febbraio: Prende possesso della Chiesa titolare di S. Cesareo in Palatio a Roma.

25 settembre: Visita "Ad Limina"

15 dicembre: Si conclude la "peregrinatio" della Vergine Maria all'Arcidiocesi di Cracovia. Il Cardinale Wojtyla ha presenziato alle cerimonie corrispondenti in 120 parrocchie.
 

1969

10 gennaio: È registrato residente nell'Arcivescovado in Via Franciszkanska 3. Fino a quel momento aveva continuato ad abitare nel vecchio alloggio di Via Kanonicza 22.

28 febbraio: Durante un incontro con la parrocchia del Corpus Domini di Cracovia fa visita alla sinagoga e alla Comunità ebraica del quartiere Kazimierz.

15 marzo: Approvazione dello Statuto della Conferenza Episcopale; il Cardinale Wojtyla è Vicepresidente della Conferenza.

11/28 ottobre: Partecipa per la prima volta al Sinodo dei Vescovi come membro di nomina pontificia. Nella primavera precedente era stato eletto vicepresidente della Conferenza episcopale polacca. A dicembre pubblica il saggio ''Persona e azione''.
 

1970

5 aprile: Consacrazione dei Vescovi ausiliari Stanislaw Smolenski e Albin Malysiak.

29 maggio: Celebra a San Pietro la messa con i sacerdoti polacchi, ex detenuti a Dachau, venuti in pellegrinaggio a Roma in occasione del cinquantesimo sacerdozio di Paolo VI. Nel corso dell'anno effettua alcuni viaggi pastorali in varie nazioni d'Europa.
 

1971

8 gennaio: Convoca il Sinodo dell'Arcidiocesi di Cracovia, che si aprirà l'8 maggio 1972.

In primavera elabora e pubblica nel bollettino diocesano "Notificationes", il progetto per l'indizione di un Sinodo Diocesano.

5 ottobre: Viene eletto nel Consiglio della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi. Alla stessa carica verrà rieletto nel 1974 e nel 1977. Pochi mesi dopo pubblica il libro ''Alle fonti del rinnovamento. Studio sull'attuazione del Concilio Vaticano II''.
 

1972

8 maggio: Apertura del Sinodo dell'Arcidiocesi di Cracovia.
 

1973

2/9 marzo: Partecipa al Congresso Eucaristico in Australia. Sosta anche a Manila e in Nuova Guinea.

30 giugno: Presiede alla prima riunione della Commissione di esperti del Sinodo Diocesano.
 

1974

17/25 aprile: Partecipa, in Italia, al Congresso indetto per il VII Centenario di S. Tommaso. Il 23 aprile vi svolge una relazione.

28 giugno: Partecipa, a Roma, alle celebrazioni dell'anniversario della incoronazione di Paolo VI e della consacrazione del Vescovo Andrzej Maria Deskur.

27 settembre: E' relatore al Sinodo dei Vescovi sull'evangelizzazione

1/3 novembre: Visita a San Giovanni Rotondo. Vi era stato la prima volta durante gli anni di studio e aveva incontrato Padre Pio.
 

1975

8 febbraio: Convocata per iniziativa del Cardinale, a Cracovia si tiene la I Assemblea Nazionale dei medici e dei teologi.

3/8 marzo: Prima riunione del nuovo Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.

8 maggio: IV Assemblea generale del Sinodo di Cracovia.

19 settembre: Parte in viaggio per la Repubblica Democratica Tedesca

1 dicembre: Su invito del Card. Colombo, tiene una conferenza all'Ambrosiana di Milano sul tema: "I diritti della persona umana alla luce del recente Sinodo dei Vescovi".
 

1976

7/15 marzo: Predica gli esercizi spirituale per la Quaresima in Vaticano, alla presenza di Papa Paolo VI.

18 marzo: All'Università del Sacro Cuore di Milano tiene la conferenza "Il problema del costituirsi della cultura attraverso la praxis umana".

23 giugno: Conferimento del dottorato honoris causa dell'Università Johannes Gutenberg di Mainz.

1 luglio: Conferenza al "Centre du Dialogue" di Parigi; ad Osny, presso Parigi, presiede il Raduno Cattolico dei Polacchi.

30 settembre/29 ottobre: IV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il 24 ottobre è eletto al Consiglio del Segretariato Generale del Sinodo.
 

1978

12/17 marzo: Lavora nella Congregazione dell'Educazione Cattolica. Nello stesso tempo partecipa alla cerimonia di conferimento del pallio all'Arcivescovo Tomášek.

16/19 maggio: Sessione del Consiglio del Segretariato Generale del Sinodo dei Vescovi.

21 giugno: Milano: relazione "Matrimonio e amore" al Congresso CISF (Centro Internazionale Studi Famiglia) indetto in occasione del 10° anniversario della Humanae Vitae.

25 agosto: Inizia il Conclave

26 agosto: E' eletto Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani).

30 agosto: Giovanni Paolo I riceve in udienza i Cardinali; e il Card. Wojtyla anche in udienza privata. Il 3 settembre partecipa alla cerimonia di inaugurazione del pontificato di Giovanni Paolo I.

19/25 settembre: Viaggio nella Repubblica Federale Tedesca col Primate Cardinale Stefan Wyszynski ed i Vescovi Stroba e Rubin.

3/4 ottobre: Prende parte ai funerali di Papa Giovanni Paolo I.

14 ottobre: Inizia il Conclave

16 ottobre: Alle 17.15 il Cardinale Karol Wojtyla viene eletto Papa. E' il 264° successore di Pietro.

22 ottobre: Solenne celebrazione in piazza San Pietro per l'inizio del suo Pontificato. Il giorno dopo storico abbraccio del Papa con il cardinale Stephan Wyszynski, primate della Chiesa di Polonia.

5 novembre: Per la prima visita ad una citta' italiana si reca ad Assisi per venerare San Francesco.
 

Il pontificato
 

1979

24 gennaio: Giovanni Paolo II accetta la richiesta dei governi di Argentina e Cile di mediazione della Santa Sede per la soluzione della controversia tra i due paesi. Nello stesso giorno riceve in udienza il ministro degli Esteri sovietico, Andrei Gromyko.

25 gennaio/1 febbraio 1979: Primo viaggio pastorale fuori d'Italia. Visita la Repubblica Domenicana, il Messico e le Bahamas. Il 28 gennaio apre a Puebla la Terza Conferenza del Consiglio episcopale latino-americano: in discussione c'e' anche la spinosa questione della teologia della liberazione.

4 marzo: Firma la prima enciclica del suo pontificato, ''Redemptor hominis'', in cui annuncia il suo programma per guidare la Chiesa verso il terzo millennio.

28 aprile: Nomina l'arcivescovo Agostino Casaroli pro-segretario di Stato della Santa Sede.

2/10 giugno: Primo viaggio in Polonia. Storica omelia, davanti a un milione di persone, in piazza della Vittoria a Varsavia: nazione polacca''.

30 giugno: Primo concistoro di Giovanni Paolo II per la creazione di 14 cardinali, tra cui Casaroli.

29 settembre/8 ottobre 1979:Viaggio in Irlanda e Stati Uniti. Il 2 ottobre parla all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.-16 ottobre: Esortazione apostolica post-sinodale ''Catechesi tradendae''.

5 novembre: Prima riunione plenaria del Collegio dei cardinali per esaminare la struttura della Curia vaticana e i problemi finanziari della Santa Sede.

10 novembre: Annuncia la ''riapertura'' del caso Galileo Galilei, le cui teorie scientifiche il Sant'Uffizio trecento anni prima aveva condannato come eretiche. Il caso sara' riesaminato da una commissione di teologi, storici e scienziati.

28/30 novembre:Viaggio in Turchia e incontro con il patriarca di Costantinopoli, Dimitros I.
 

1980

14/31 gennaio: Sinodo particolare dei Vescovi dei Paesi Bassi.

4 aprile: Per la prima volta il Papa si reca a mezzogiorno a confessare i fedeli nella Basilica Vaticana in occasione del Venerdi' Santo.

2/12 maggio: Primo viaggio in Africa (Zaire, Kenia, Congo, Alto Volta, Ghana, Costa d'Avorio).

30 maggio/2 giugno: Primo viaggio in Francia. Discorso all'Unesco a Parigi.

30 giugno/12 luglio: Viaggio in Brasile.

20 agosto: Per la prima volta Giovanni Paolo II accenna a quanto si sta verificando in questi giorni in Polonia (Solidarnosc).

26 settembre/25 ottobre: Convoca a Roma il Sinodo dei Vescovi per dibattere il tema 'I compiti della famiglia cristiana nel mondo contemporaneo'.

15/19 novembre:Viaggio nella Repubblica Federale Tedesca.

25 novembre: Visita in Campania a seguito del terremoto che ha colpito l'Irpinia.

30 novembre: Firma l'enciclica ''Dives in Misericordia''.

30 dicembre: Pubblica la lettera apostolica ''Egregiae virtutis'' con cui proclama i santi Cirillo e Metodio, insieme con san Benedetto, patroni d'Europa.
 

1981

15 gennaio: Udienza generale a Solidarnosc, guidata da Lech Walesa.

8 febbraio: Incontro con il Rabbino Capo di Roma, Elio Toaff, nel corso della visita pastorale alla parrocchia dei Ss. Carlo e Biagio Catinari.

16/27 febbraio: Viaggio in Asia (Pakistan, Filippine, Giappone).

13 maggio: Alle 17.19 rimane vittima di un attentato in piazza San Pietro ad opera del giovane turco Ali Agca, subito arrestato. Viene ricoverato al Policlinico Gemelli. Il Papa resta in sala operatoria sei ore. Rientra in Vaticano il 3 giugno dopo ventidue giorni di degenza.

17 maggio: Il Papa recita l'Angelus dal Policlinico Gemelli, in collegamento con Piazza San Pietro, a soli 5 giorni dall'attentato. "Prego per il fratello che mi ha colpito, al quale ho sinceramente perdonato".

7 giugno: Al termine della Messa celebrata in S. Pietro per il 1600° anniversario del primo Concilio di Costantinopoli e per il 1550° anniversario del Concilio di Efeso, il Papa si affaccia alla loggia interna della Basilica Vaticana ed imparte la Benedizione Apostolica. Nel pomeriggio, durante i Vespri nella Basilica di Santa Maria Maggiore, nel corso di un'allocuzione registrata, Giovanni Paolo II pronuncia un Atto di affidamento al Cuore Immacolato di Maria.

20 giugno: Viene di nuovo ricoverato al Policlinico Gemelli, per un'infezione da cytomegalovirus. Il 5 agosto e' sottoposto a un secondo intervento chirurgico. Il 14 agosto lascia l'ospedale.

14 settembre: Firma l'enciclica ''Laborem exercens'' sulla questione sociale.

25 novembre: Nomina il cardinale Joseph Ratzinger prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ex Sant'Uffizio.

12 dicembre: Giovanni Paolo II invia ai Presidenti di Usa e Urss., Gran Bretagna e Francia e al Presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu, delegazioni della Pontificia Accademia delle Scienze incaricate di illustrare un documento scientifico da loro redatto, sulle conseguenze di un eventuale uso degli armamenti nucleari in Europa e nel mondo.

13 dicembre: Invita a pregare per la ''Nazione Polacca'' nella quale e' stato proclamato lo stato d'assedio.
 

1982

6 gennaio: Lettera "Caritas Christi" per la chiesa in Cina.

12 febbraio: Visita pastorale in Nigeria, Benin, Gabon e Guinea Equatoriale

7 aprile: Visita ufficiale del presidente della Repubblica di Grecia, Costantino Karamanlis.

12 maggio: A un anno dall'attentato il Santo Padre si reca in visita in Portogallo. Davanti alla Madonna di Fatima, Giovanni Paolo II recita l'Atto di consacrazione e di affidamento del mondo al cuore immacolato di Maria. L'Atto verrà ripetuto in piazza San Pietro il 16 ottobre 1983.

22 maggio: Santa Messa "pro pace et iustitia sercvanda" per la pace tra Argentina e Gran Bretagna (Isole Falkland-Malvinas).

28 maggio: Visita pastorale in Gran Bretagna.

7 giugno: Udienza al presidente degli Stati Uniti d'America, Ronald Reagan.

10 giugno/29 agosto: visite pastorali a Rio de Janeiro, in Argentina, a Ginevra e a San Marino.

15 settembre: Nuovo accorato appello per la pace in Libano, dopo l'uccisione del presidente eletto Bechir Gemayel. Nello stesso giorno concede udienza al leader dell'Olp, Yasser Arafat.

10 ottobre: Canonizzazione di padre Massimiliano M. Kolbe che si offrì vittima nel campo di concentramento di Auschwitz per salvare la vita di Franciszek Gajownizek.

19 ottobre: Incontro con il presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini, nella tenuta di Castel Porziano.

28 ottobre: Visita ufficiale al presidente della Repubblica federale di Germania, Karl Carstens. Tre giorni dopo si reca in Spagna per la chiusura del IV centenario della morte di Santa Teresa d'Avila.

9 novembre: Messaggio ai popoli d'Europa dalla Cattedrale di Santiago de Compostela.

26 novembre: Giovanni Paolo II annuncia l'anno Santo della Redenzione: dalla Quaresima 1983 alla Pasqua 1984.
 

1983

6 gennaio: Bolla "Aperite portas Redemptori" per l'indizione del Giubileo per il 1950° anniversario della Redenzione.

25 gennaio: Costituzione apostolica "Sacrae disciplinae leges" per la promulgazione del nuovo codice di Diritto Canonico.

2 febbraio: Secondo concistoro per la creazione di 18 cardinali.

2 marzo: Visita pastorale a Lisbona e in America centrale. Il 16 giugno si reca in Polonia per poi andare al santuario di Lourdes e il 10 settembre in Austria

29 settembre: sesta assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema "Riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa"

5 novembre: lettera per il 500° anniversario della morte di Martin Lutero. L'11 dicembre incontra la comunità evangelico-luterana di Roma.

27 dicembre: Giovanni Paolo II si reca in visita al carcere di Rebibbia e incontra Ali Agca che, il 13 maggio 1981, attentò alla sua vita.
 

1984

11 febbraio: Lettera apostolica "Salvifici Doloris" sul senso cristiano della sofferenza umana.

18 febbraio: Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana per la revisione del Concordato Lateranense e firma del nuovo Concordato.

25 marzo: E' il Giubileo delle Famiglie: in una riunione spirituale con tutti i Vescovi del mondo, Giovanni Paolo II ripete l'Atto di affidamento degli uomini e dei popoli a Maria SS.ma, davanti all'immagine della Madonna di Fatima in piazza San Pietro.

20 aprile: Lettera apostolica "Redemptionis anno" sulla città di Gerusalemme, patrimonio sacro di tutti i credenti e desiderato crocevia di pace per i popoli del Medio Oriente.

22 aprile: Chiusura dell'Anno santo.

1 maggio: Lettera apostolica "Les grands mysteres" sul problema del Libano.

2 maggio/10 ottobre: visite pastorali in Corea, Papua, Nuova Guinea, Isole Salomone, Thailandia, Svizzera, Canada, Zaragoza, Santo Domingo e San Juan a Puerto Rico.

11 dicembre: Pubblicazione dell'Esortazione apostolica post-sinodale "Reconcilatio et poenitentia"
 

1985

19 febbraio: Udienza al primo ministro di Isreale, Simon Peres. IL 27 febbraio riceve nuovamente il ministro degli Esteri dell'Urss, Andrei Gromyko.

26 marzo: Lettera apostolica "Dilecti amici" indirizzata ai giovani di tutto il mondo.

30 marzo: A Roma ha luogo la Giornata mondiale della gioventù .

25 maggio: Terzo concistoro per la creazione di 28 nuovi cardinali.

2 giugno: Epistola enciclica "Slavorum apostoli".

8 agosto/8 settembre: Visite pastorali in diversi paesi: Togo, Costa D'Avorio, Camerun, Repubblica Centroafricana, Zaire, Kenya, Marocco, Kloten (Svizzera) e Lichtestein.

4 ottobre: Visita ufficiale al neoeletto presidente della Repubblica italiana, Francesco Cossiga.

21 novembre: Terza riunione plenaria del Collegio dei Cardinali sul tema "La riforma della Curia romana".

25 novembre: Seconda Assemblea generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi a vent'anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II.
 

1986

31 gennaio: Si reca in India. Per il Santo Padre questo è il ventinovesimo viaggio pastorale

13 aprile: Visita alla Sinagoga di Roma

18 maggio: Lettera Enciclica "Dominum et vivificantem" sullo Spirito Santo.

1 luglio/4 ottobre: Visita pastorale in Colombia, St Lucia e in Francia.

27 ottobre: Giornata mondiale di preghiera per la Pace ad Assisi.

18 novembre: Visita pastorale in Bangladesh, Singapore, Isole Fiji, Nuova Zelanda, Australia e Seychelles.
 

1987

13 gennaio: Udienza al Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica popolare di Polonia, Wojciech Jaruzelski.

22 febbario: Istruzione "Donum vitae" della congregazione della Dottrina della fede sul rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione.

25 marzo: Lettera enciclica "Redemptoris Mater".

31 marzo: In occasione della II giornata mondiale della gioventù Giovanni Paolo II si reca in visita pastorale in Uruguay, Cile e Argentina.

6 giugno: Veglia di Pentecoste e solenne apertura dell'Anno Mariano.

8 luglio: Per la prima volta Giovanni Paolo II si reca sulle Dolomiti, a Lorenzago di Ardore, per un periodo di risposo che durerà fino al 14 luglio.

10 settembre: Dopo aver ricevuto a Roma il presidente degli Stati Uniti d'America, Ronald Reagan, il Pontefice va in visita pastorale negli Usa e in Canada, a Fort Simpson.

1 ottobre: Settima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema: "Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo a vent'anni dal Concilio Vaticano II".

3 dicembre; Visita a Giovanni Paolo II di S. S. Dimitros, patriarca ecumenico do Costantinopoli e firma di una dichiarazione comune.

30 dicembre: Lettera enciclica "Sollicitudo rei socialis" sull'autentico sviluppo dell'uomo e della società.
 

1988

25 gennaio: Lettera apostolica "Euntes in mundum" per il millennio del Battesimo della Rus' di Kiev. Il 14 febbraio invia un messaggio, "Magnum baptismi donum" ai cattolici ucraini.

3 marzo: Per la prima volta viene pubblicato il Consuntivo economico generale della Santa Sede.

7 maggio: Il Papa compie il suo trentasettesimo viaggio apostolico in Uruguay, Bolivia, Paraguay e a Lima.

21 maggio: Inaugurazione della Casa di accoglienza "Dono di Maria" in Vaticano affidata alle suore di Madre Teresa di Calcutta (Missionarie della carità).

28 giugno: Costituzione apostolica "Pastor Bonus" per la riforma della Curia romana e creazione, durante il Quarto Concistoro, di 24 nuovi cardinali

2 luglio: Motu proprio Ecclesia Dei, "allo scopo di facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi, comunità o singoli religiosi e religiose finora in vario modo legati alla fraternità fondata da mOnsignor Marcel Lefebvre, che desiderano rimanere uniti al successore di Pietro nella chiesa Cattolica".

10 luglio: Solenne liturgia in rito bizantino-ucraino nella Basilica di san Pietro per il millesimo del Battesimo della Rus' di Kiev.

15 agosto: Solenne chiusura nella basilica Vaticana dell'Anno Mariano. Lettera apostolica "Mulieris Dignitatem" sulla dignità e vocazione della donna.

10 settembre/8 ottobre: Visita pastorale in Zimbabwe, Botswana, Lesotho, Swaziland, Mozambico e alle Istituzioni europee di Strasburgo, Metz e Nancy.

19 novembre: Si reca in visita ufficiale alla Santa Sede il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Ciriaco De Mita.

30 dicembre: Esortazione apostolica post-sinodale "Christifideles laici".
 

1989

1 gennaio: Motu proprio per l'istituzione dell'Ufficio del Lavoro della Santa Sede apostolica (Ulsa), pubblicato il 25 gennaio. La lettera con cui verrà promulgato lo statuto definitivo dell'Ufficio sarà firmata il 30 settembre 1994.

8 marzo: Incontro di Giovanni Paolo II e dei suoi collaboratori di Curia con gli Arcivescovi Metropoliti degli Stati Uniti d'America. Il tema dell'incontro è "L'evangelizzazione nel contesto della cultura e della società degli Stati Uniti con particolare attenzione al ruolo del Vescovo come maestro nella Fede".

28 aprile/1 giugno: Visita pastorale in Madagascar, Zambia, Norvegia, Islanda, Finlandia, Danimarca e Svezia.

27 maggio: Udienza al presidente degli Stati Uniti d'America, George Bush.

17 luglio: Ripristino delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Polonia

15 agosto: Durante l'Angelus il Papa manifesta il desiderio di recarsi personalmente in Libano.

19 agosto: In occasione della IV giornata mondiale della Gioventù il Santo Padre si reca a Santiago de Compostela e nelle Asturie.

27 agosto: Lettera apostolica in occasione del cinquantesimo anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale.

7 settembre: Il Papa rivolge un appello a tutti i musulmani in favore del Libano e invia una lettera apostolica a tutti i Vescovi della Chiesa cattolica sulla situazione di questo paese.

6 ottobre: Visita pastorale a Seul (Corea) in occasione del XLIV Congresso eucaristico internazionale.

1 dicembre: Visita ufficiale del presidente del Soviet supremo dell'Urss, Mickail Gorbaciov.
 

1990

25 gennaio: Compie il suo quarantacinquesimo viaggio pastorale e si reca in Capo Verde, Guinea Bissau, Mali, Burkina Faso e Ciad.

15 marzo: Scambio di rappresentanti ufficiali al rango personale di Nunzio Apostolico e di Ambasciatore Straordinario tra la Santa sede e il governo sovietico.

21 aprile/25 maggio: Visita pastorale in Cecoslovacchia, Messico, Curacao e Malta.

26 agosto: All'Angelus, Giovanni Paolo II lancia un appello per la pace nel Golfo Persico a seguito dell'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq.

1 settembre: Visita pastorale in Tanzania, Burundi, Randa e Yamoussoukro.

1 dicembre: Giovanni Paolo II nomina pro-segretario di Stato, Monsignor Angelo Sodano.

7 dicembre: Lettera enciclica "Redemptoris missio".

25 dicembre: Dal messaggio di Natale Urbi et Orbi "la guerra è avventura senza ritorno" il Papa lancia un nuovo appello per la pace nel Golfo Persico.
 

1991

15 gennaio: Invia una lettera al presidente statunitense George Bush e al presidente dell'Iraq Saddam Hussein per scongiurare la guerra del Golfo.

5 febbraio: Visita ufficiale del presidente della Polonia, Lech Walesa.

4 marzo: Riunione in Vaticano dei rappresentanti degli Episcopati dei Paesi più direttamente implicati nella guerra del Golfo.

4 aprile: Quarta riunione plenaria del Collegio dei Cardinali sul tema "La Chiesa di fronte alle attuali minacce contro la vita umana e la sfida alle sette".

13 aprile: Riorganizzazione della Chiesa cattolica di rito latino nelle Repubbliche sovietiche di Bielorussia, Russia e Kazakistan.

1 maggio: Lettera enciclica "Centesimus annus" sulla questione sociale.

10 maggio: Il Pontefice compie il suo cinquantesimo viaggio pastorale in Portogallo. Il 1 giugno si reca in Polonia e in Ungheria in occasione della VI Giornata mondiale della Gioventù.

28 giugno: Quinto concistoro di Giovanni Paolo II per la creazione di 22 nuovi cardinali e la pubblicazione del Cardinale in pectore dal 1979, Ignatius Kung Pin-mei.

5 ottobre: Celebrazione ecumenica nella Basilica Vaticana in occasione del VI centenario della Canonizzazione di Santa Brigida di Svezia. Per la prima volta dalla Riforma, due vescovi luterani pregano in San Pietro con il Papa e i Vescovi cattolici di Stoccolma e Helsinki.

12 ottobre: Visita pastorale in Brasile.

28 novembre: Assemblea speciale per l'Europa del Sinodo dei Vescovi sul tema "Siamo testimoni di Cristo che ci ha liberato".
 

1992

1 gennaio: La Santa Sede riconosce la Federazione Russa. Il 13 riconosce la Repubblica di Croazia, la Slovenia e l'Ucraina.

19/26 febbraio: Viaggio in Africa: visita Senegal, Gambia e Guinea. Dal 4 al 10 giugno ancora in Africa per visitare Angola e Sao Tome'.

7 aprile: Pubblica l'esortazione apostolica post-sinodale ''Pastores dabo vobis''.

17 maggio: Beatificazione di José Maria Escrivà de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei e di Giuseppina Bakhita, del Sudan.

12 luglio: All'Angelus annuncia ai fedeli che in serata sarà ricoverato al Policlinico Gemelli per accertamenti diagnostici. Il 15 luglio viene sottoposto ad operazione chirurgica per l'asportazione di un tumore benigno intestinale. Lascia l'ospedale il 26 luglio.

22 agosto: All'Angelus drammatico appello per la pace nei Balcani.

21 settembre - La Santa Sede allaccia relazioni diplomatiche con il Messico.

9/14 ottobre: Visita a Santo Domingo nel V centenario dell'evangelizzazione dell'America Latina e per la Quarta Conferenza generale dell'episcopato latino-americano.

11 ottobre: Firma la costituzione apostolica ''Fidei depositum'' per la pubblicazione del Catechismo della Chiesa cattolica.

31 ottobre: A undici anni dalla riapertura del 'caso', con la costituzione di una commissione di studiosi, il Papa chiede scusa per la condanna di Galileo Galilei.

27 novembre: Visita ufficiale del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

25 dicembre: Nomina di Vescovi in Albania.
 

1993

9 gennaio: Ad Assisi il Papa convoca un incontro speciale per la pace in Europa.

3/10 febbraio: Nuovo viaggio in Africa: Benin, Uganda e a Khartoum.
25 aprile: Visita in Albania.

9 maggio: Nel corso della visita pastorale in Sicilia, nella Valle dei Templi di Agrigento.,Giovanni Paolo II lancia un appello agli uomini di mafia perché si convertano.

12/17 giugno - Nuovo viaggio in Spagna.

6 agosto: Firma l'enciclica ''Veritatis splendor'' sui fondamenti della morale cattolica.

9/16 agosto: Viaggio in Giamaica, a Merida e a Denver per la celebrazione dell'VIII Giornata Mondiale della Gioventù.

4/10 settembre: Viaggio in Lituania, Estonia e Lettonia.

11 novembre: Scivolando accidentalmente al termine di un'udienza nell'Aula della Benedizione, in Vaticano, il Papa riporta una lussazione traumatica anteriore alla spalla destra. E' ricoverato per un giorno al Policlinico Gemelli, dove viene sottoposto alla riduzione incruenta della lussazione e all'immobilizzazione in bendaggio molle, che sarà mantenuto per un mese.

26 dicembre: Apre l'Anno della Famiglia.

30 dicembre: A Gerusalemme viene firmato un accordo su alcuni principi fondamentali che regolano le relazioni tra la Santa Sede e lo Stato d'Israele.
 

1994

1 gennaio 1994: Firma il motu proprio ''Socialium scientiarum'' per l'istituzione della Pontificia Accademia delle Scienze sociali.

6 gennaio: Lettera ai Vescovi italiani ''sulle responsabilita' dei cattolici di fronte alle sfide dell'attuale momento storico''.

23 gennaio: Nella Basilica Vaticana celebra una messa per la pace nei Balcani.

2 febbraio: Scrive una 'Lettera alle Famiglie' in occasione dell'Anno internazionale a loro dedicato.

11 febbraio: Firma il motu proprio ''Vitae mysterium'' per l'istituzione della Pontificia Accademia per la Vita.

3 marzo: La Santa Sede instaura rapporti diplomatici con la Giordania. Il 5 stesso accordo con il Sudafrica.

7 marzo: Visita ufficiale del presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Havel.

17 marzo - Riceve in udienza il primo ministro di Israele Yitzhak Rabin.

10 aprile/8 maggio: Convoca l'Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi.

29 aprile:A seguito di una caduta accidentale occorsagli nella serata del 28 aprile, che ha causato la frattura del femore destro, il Papa viene ricoverato al Policlinico Gemelli e sottoposto a intervento chirurgico. La degenza ospedaliera si protrae fino al 27 maggio.

22 maggio: Invia la lettera apostolica ''Ordinatio sacerdotalis'' ai vescovi della Chiesa cattolica, sull'ordinazione sacerdotale da riservarsi solo agli uomini.

2 giugno: Udienza al presidente degli Usa Bill Clinton.

13/14 giugno: Riunione plenaria del Collegio dei Cardinali in preparazione del Giubileo del Terzo Millennio.

15 giugno: La Santa Sede instaura relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele.

8 settembre - Messa a Castel Gandolfo per la Bosnia-Erzegovina, dopo che era stata sospesa la prevista visita pastorale a Sarajevo.

10/11 settembre: Visita pastorale a Zagabria (Croazia).

2/29 ottobre: Convoca l'Assemblea del Sinodo dei Vescovi sul tema ''La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo''.

8 ottobre: Incontro mondiale delle Famiglie con il Papa.

20 ottobre: Esce il primo libro-intervista a Giovanni Paolo II, in cui risponde alle domande dello scrittore Vittorio Messori. ''Varcare la soglia della speranza'', questo il titolo, vende solo in Italia un milione di copie.

25 ottobre: Inizio dei contatti ufficiali tra Santa Sede e Olp.

10 novembre - Firma la lettera apostolica ''Tertio millennio adveniente'' per la preparazione del Giubileo del 2000.

26 novembre - Sesto Concistoro per la creazione di 30 nuovi cardinali.

13 dicembre - Pubblica la 'Lettera del Papa ai Bambini'.
 

1995

11/21 gennaio: Viaggio a Manila (Filippine) per la celebrazione della X Giornata Mondiale della Gioventu', a Sydney (Australia) e a Colombo. Dai microfoni di Radio Veritas a Manila legge un messaggio ai cattolici cinesi.

25 marzo: Firma l'enciclica ''Evangelium vitae'' sul valore e l'inviolabilita'della vita umana.

20/22 maggio: Visita nella Repubblica Ceca.

25 maggio: Firma l'enciclica ''Ut unum sint'' sull'impegno ecumenico.

3/4 giugno: Viaggio in Belgio.

11 giugno: Messa solenne in San Pietro per commemorare la fine della seconda guerra mondiale.

29 giugno: Firma la ''Lettera del Papa alle donne''.

30 giugno/ 3 luglio: Viaggio nella Repubblica Slovacca.

14/20 settembre: Nuovo viaggio in Africa: visita Yaoundè (Camerun), Joannesburg e Pretoria (Sudafrica) e Nairobi (Kenya) per la fase celebrativa dell'Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi.

4/9 ottobre: Visita all'Onu, a New York e in altre città statunitensi.

17 ottobre: Il Papa incontra in Vaticano tutti i Vescovi di Bosnia Erzegovina, Croazia, Federazione Jugoslava, Macedonia e Serbia.

16 novembre: Lettera apostolica per il IV centenario dell'Unione di Brest

26 novembre/14 dicembre: Convoca l'Assemblea speciale per il Libano del Sinodo dei Vescovi.

8 dicembre - Annuncia una ''Missione per la città di Roma in vista del Grande Giubileo del 2000''

25 dicembre:Il messaggio natalizio e gli auguri del Papa ai popoli e alle nazioni sono diffusi anche sulla rete telematica di Internet.
 

1996

20 gennaio 1996 - Visita del presidente della Francia, Jacques Chirac.

5/12 febbraio - Viaggio in Guatemala, Nicaragua, El Salvador e Venezuela.

22 febbraio - Promulga la costituzione apostolica ''Universi Dominici gregis'' circa la sede apostolica vacante e l'elezione del Papa.

25 marzo - Pubblica l'esortazione apostolica post-sinodale ''Vita consacrata'' circa la vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo.

5 aprile: Via Crucis al Colosseo

14 aprile - Visita pastorale a Tunisi. E' il suo settantesimo viaggio apostolico.

17/19 maggio - Visita in Slovenia.

21/23 giugno - Viaggio in Germania. Storico discorso alla Porta di Brandeburgo, a Berlino, e annuncio di un nuovo Sinodo per l'Europa.

4 luglio: Visita ufficiale del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, Romano Prodi.

6/7 settembre - Viaggio in Ungheria.

19/22 settembre - Viaggio in Francia.

6 ottobre - In serata il Papa e' ricoverato al Policlinico Gemelli per sottoporsi al programmato intervento chirurgico di appendicectomia. Viene operato l'8 ottobre e dimesso il 15.

1 novembre: Giovanni Paolo II festeggia con la Diocesi di Roma il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale.

15 novembre: Presentazione del libro di Sua Santità Giovanni Paolo II "Dono e mistero nel mio cinquantesimo sacerdozio".

19 novembre: Udienza al presidente di Cuba Fidel Castro.

30 novembre: Celebrazione dei Vespri nella Basilica Vaticana per il solenne inizio del triennio di preparazione al Grande Giubileo del 2000 e annuncio dell'apertura della Porta Santa il 24 dicembre 1999.

19 dicembre: Udienza a Yasser Arafat, presidente dell'Olp.
 

1997

3 febbraio: Udienza al primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu.

10 marzo: Vengono instaurate le relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Libia.

12/13 aprile: Visita a Sarajevo.

25/27 aprile: Viaggio nella Repubblica Ceca.

4 maggio: Prima beatificazione di uno zingaro, Ceferino Gimenez Malla.

10/11 maggio: Visita a Beirut (Libano) per la conclusione dell'Assemblea speciale per il Libano del Sinodo dei Vescovi.

31 maggio/10 giugno: Nuovo viaggio in Polonia.

16 giugno: Lettera al Primo Ministro d'Israele Benjamin Netanyahu e al presidente dell'Autorità palestinese Yasser Arafat per la pace in Medio Oriente.

24 giugno: Lettera al presidente della Federazione Russa, Boris Eltsin, sulla libertà religiosa.

15 agosto: Lettera apostolica "Laetamur magnopere" per l'approvazione e la promulgazione dell'Editio Typica del "Catechismo della Chiesa Cattolica".

21/24 agosto: Visita a Parigi per la celebrazione della XII Giornata Mondiale della Gioventù.

2/6 ottobre - Visita a Rio de Janeiro (Brasile) per il II Incontro Mondiale delle Famiglie.

19 ottobre - Proclamazione di Santa Teresa del Gesù Bambino dottore della Chiesa, terza donna dopo Santa Teresa d'Avila e Santa Caterina da Siena.

16 novembre/12 dicembre - Convoca l'Assemblea speciale per l'America del Sinodo dei Vescovi.
 

1998

1 gennaio: Costituzione apostolica "Ecclesia in Urbe" circa il nuovo ordinamento del Vicariato di Roma.

15 gennaio 1998: Per la prima volta il Papa visita il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, e partecipa al Consiglio comunale in Campidoglio.

21/26 gennaio: Storico viaggio a Cuba. Incontro con Fidel Castro, che partecipa anche a una messa.

21 febbraio: Settimo Concistoro per la creazione di 20 nuovi cardinali (più 2 'in pectore').

21/23 marzo: Visita in Nigeria.

19 aprile/14 maggio - Convoca l'Assemblea speciale per l'Asia del Sinodo dei Vescovi.

30 maggio: Incontra i movimenti ecclesiali e le nuove comunità cattoliche in Piazza San Pietro.

9 giugno: Incontro con i Vescovi cubani per esaminare le prospettive aperte dalla visita a Cuba.

12 giugno: Udienza al presidente dell'Autorità palestinese, Yasser Arafat.

18 giugno: Udienza al presidente del Sudafrica, Nelson Mandela.

19/21 giugno: Visita in Austria.

14 settembre: Firma l'enciclica ''Fides et ratio'' circa i rapporti tra fede e ragione.

2/4 ottobre: Viaggio in Croazia per beatificare il cardinale 'martire' Alojzije Stepinac.

20 ottobre: Visita ufficiale di Giovanni Paolo II al Quirinale.

22 novembre/12 dicembre: Convoca l'Assemblea speciale per l'Oceania del Sinodo dei Vescovi.

29 novembre - Nella Basilica Vaticana legge la Bolla ''Incarnationis mysterium'' di indizione del Grande Giubileo del 2000.
 

1999

8 gennaio 1999: Udienza al presidente del Consiglio Massimo D'Alema.

22/28 gennaio: Visita a Città del Messico e a Saint Louis negli Usa per la conclusione dell'Assemblea speciale per l'America del Sinodo dei Vescovi.

11 marzo:Udienza al presidente della Repubblica islamica dell'Iran Seyyed Mohammad Khatami.

11 aprile: In occasione della guerra in Kosovo invia un messaggio personale al presidente della Jugoslavia Slobodan Milosevic. Numerose le iniziative diplomatiche della Santa Sede per far cessare il conflitto.

14 aprile: Invia la ''Lettera del Papa agli artisti''.

2 maggio: Il Santo Padre beatifica Padre Pio da Pietrelcina.

7/9 maggio: Viaggio in Romania.

5/17 giugno:Nuovo viaggio in Polonia.

19 settembre: Visita in Slovenia.

1/23 ottobre: Convoca la seconda Assemblea speciale per l'Europa del Sinodo dei Vescovi.

1 ottobre: Pubblica la 'Lettera del Papa agli Anziani'.

19 ottobre: Visita ufficiale del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

5/9 novembre: Viaggio a New Delhi (India) per la conclusione dell'Assemblea speciale per l'Asia del Sinodo dei Vescovi e in Georgia.

24 dicembre - Inizio del Grande Giubileo del 2000 con l'apertura della Porta Santa in San Pietro.

25 dicembre: Apertura della Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano.

31 dicembre: Messaggio in mondovisione e benedizione "Urbi et Orbi" per il passaggio all'anno 2000.
 

2000

1 gennaio: Apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore.

2 gennaio: Giubileo dei Bambini.

18 gennaio: Apertura della Porta Santa della Basilica di san Paolo fuori le mura.

15 febbraio:Udienza a Yasser Arafat, presidente dell'Autorita' Palestinese in occasione della firma dell'Accordo tra Santa Sede e Olp.

22 febbraio: In Vaticano ''Commemorazione di Abramo'', con 'viaggio virtuale' a Ur dei Caldei.

24/26 febbraio: Pellegrinaggio giubilare al Monte Sinai.

12 marzo:Celebrazione della ''Giornata del Perdono'', con la quale il Papa fa 'mea culpa' per le colpe storiche della Chiesa.

20/26 marzo: Pellegrinaggio giubilare in Terra Santa, con visita, a Gerusalemme, del Muro del Pianto e del Museo dell'Olocausto.

1 maggio 2000: Celebrazione del Giubileo dei Lavoratori.

7 maggio: ''Commemorazione ecumenica dei testimoni della fede del XX secolo'' al Colosseo.

12/13 maggio: Viaggio a Fatima per la beatificazione dei pastorelli Francesco e Giacinta Marto. Il cardinale Angelo Sodano annuncia che il Papa ha deciso di rendere noto il terzo segreto di Fatima, che sarà poi pubblicato nella sua interezza il 26 giugno.

18 maggio: Celebrazione del Giubileo dei Presbiteri.

24 maggio: Durante l'udienza in piazza San Pietro riceve un gruppo di ex prostitute.

5 giugno: Udienza al presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.

13 giugno: Il Papa esprime la sua soddisfazione per la grazia concessa nell'anno giubilare dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ad Ali Agca.

15 giugno: Pranza in Vaticano con 200 poveri e senza fissa dimora, invitati per il Giubileo.

24 giugno: Pubblica il messaggio per il Giubileo delle Carceri, in cui chiede uno sconto di pena per tutti i detenuti. Il 9 luglio visita il carcere romano di 'Regina Coeli'.

15/20 agosto: Celebrazione della XV Giornata Mondiale della Gioventù: oltre due milioni i presenti a Tor Vergata per l'incontro con il Papa.

3 settembre: Beatifica i Papi Pio IX e Giovanni XXIII.

8 ottobre: Giubileo dei Vescovi.

14/15 ottobre: Giubileo delle Famiglie.

17 ottobre:Visita ufficiale della Regina Elisabetta II d'Inghilterra.

26 ottobre: Proclama San Tommaso Moro patrono dei governanti e dei politici.

24 dicembre: Solennità del Natale nell'Anno Giubilare: il Papa celebra la Messa di notte sul sagrato della Basilica Vaticana.
 

2001
6 gennaio: Chiude il Grande Giubileo dell'Anno 2000. Si stimano in oltre 25 milioni i pellegrini giunti da ogni parte del mondo a Roma. Pubblica la lettera apostolica ''Novo millennio ineunte'' in cui delinea i compiti della Chiesa nel Terzo millennio.

21 gennaio:All'Angelus annuncia 37 nuovi cardinali. Il Concistoro e' fissato per il 21 febbraio.

28 gennaio: Fatto senza precedenti, annuncia all'Angelus la creazione di altri 7 cardinali (rivelando i nomi dei due 'in pectore'), in aggiunta ai 37 resi noti solo una settimana prima.

18 febbraio: Messaggio in occasione dei 1700 anni del battesimo del popolo armeno, in cui esorta tutta la Chiesa a non perdere ''la memoria'' delle ''inaudite sofferenze'' e dei ''massacri'' che gli armeni hanno subito tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. 'Divina liturgia' in rito armeno in San Pietro. Per questo anniversario, il Papa ha firmato il 2 febbraio la Lettera Apostolica ''Dio meraviglioso''.

21 febbraio: Ottavo Concistoro per la creazione di 42 nuovi cardinali e la pubblicazione di due cardinali in pectore dal 1998

22 febbraio: Entra in vigore la 'Nuova Legge Fondamentale' dello Stato della Città del Vaticano.

11 marzo: Beatificazione di 233 Servi di Dio, martiri in Spagna tra il 1936 e il 1939, durante la guerra civile.

4/9 maggio: Pellegrinaggio giubilare in Grecia , in Siria e a Malta, ''sulle orme di San Paolo apostolo''.

21 maggio: Sesta Riunione plenaria del Collegio dei cardinali (Concistoro Straordinario), convocata dal Papa per riflettere con i cardinali sul futuro della Chiesa, alla luce della Novo millennio ineunte.

23/27 giugno: Visita Pastorale in Ucraina.

22/27 settembre: Visita Pastorale in Kazakhistan e in Armenia per i 1700 anni di Cristianesimo nel Paese.

20 ottobre: Prima beatificazione di una coppia di sposi, i coniugi romani Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini.

18 novembre: Dopo la tragedia dell'11 settembre invita i rappresentati di tutte le religioni del mondo ad Assisi per il 24 gennaio 2001 per pregare per la pace e per il 14 dicembre indice una 'giornata di digiuno' per i cristiani.

22 novembre: Per la prima volta il Papa usa internet (e-mail) per spedire un messaggio ai cattolici di Oceania.

13 dicembre: Riunione dei patriarchi di Terra Santa per parlare del futuro dei cristiani in Israele e Palestina.
 

2002

12 gennaio: Riceve il corpo diplomatico ed esprime ''rammarico'' per la marginalizzazione delle religioni in Eurolandia, con l'esclusione di un riferimento alle fedi dalla Convenzione europea istituita a Laeken.

14 gennaio: Giornata di digiuno per la pace nel mondo dopo la tragedia dell'11/9.

24 gennaio: Giornata di preghiera per la pace nel mondo ad Assisi dopo la tragedia dell'11 settembre, con esponenti di Chiese e comunità ecclesiali e rappresentanti di altre 11 religioni.

11 febbraio: Elevazione a diocesi delle quattro amministrazioni apostoliche presenti in Russia. La decisione provoca accese proteste del Patriarcato di Mosca.

27/30 marzo: Riti della Settimana santa. Per la prima volta non compie la lavanda dei piedi, il risentimento artrosico al ginocchio destro gli impedisce di celebrare da solo i riti.

22/26 maggio: Viaggio in Azerbajgian e Bulgaria.

16 giugno: Canonizzazione di padre Pio da Pietrelcina, davanti a 300 mila fedeli.

22 luglio/2 agosto: Celebrazione della Giornata mondiale della Gioventù a Toronto e viaggio in Messico e Guatemala. Sugli altari Juan Diego, l'indio della ''Morenita''.

16/19 agosto: Nono viaggio in Polonia, il 98esimo del pontificato. Affida il mondo alla ''Divina Misericordia''.

16 ottobre: Festeggia i 24 anni di pontificato. In una lettera sul Rosario aggiunge altri 5 ''Misteri della luce'', ai 15 già esistenti.

14 novembre: Visita a Montecitorio il Parlamento riunito in seduta comune.
 

2003

25 gennaio: Collegamento televisivo con Manila (Filippine) in occasione del IV Incontro mondiale delle famiglie.

5 marzo: Mercoledì delle Ceneri, giornata di digiuno per la pace. Da gennaio a marzo il Papa è protagonista di una campagna a tutto campo per scongiurare il pericolo di una guerra in Iraq. Invia anche il card. Roger Etchegaray a Baghdad (10 febbraio) ed il cardinal Pio Laghi a Washington dal presidente Bush.

6 marzo:Presentazione del libro di poesie di Giovanni Paolo II: ''Trittico romano - meditazioni''.

17 aprile: Lettera Enciclica ''Ecclesia de Eucharistia'' sull'Eucaristia nel suo rapporto con la Chiesa.

3/4 maggio: Viaggio Apostolico in Spagna.

11/15 giugno: Viaggio apostolico in Croazia. E' il 100esimo.

22 giugno: Viaggio per una beatificazione a Banja Luka.

28 giugno: Esortazione apostolica ''Ecclesia in Europa''.

11/14 settembre: Viaggio apostolico in Slovacchia.

28 settembre: Convoca per il 21 ottobre il nono Concistoro per la creazione di 31 nuovi cardinali.

5 ottobre: Con le canonizzazioni di san Daniele Comboni ed altri due missionari diventano 476 i santi elevati alla gloria degli altari in 50 cerimonie di canonizzazione.

16 ottobre: Celebra in piazza San Pietro alla presenza di 70 delegazioni del mondo i suoi 25 anni di pontificato.

19 ottobre: Beatifica Madre Teresa di Calcutta. Per la prima volta non legge neanche una riga dell'omelia.

21 ottobre: Nono Concistoro pubblico, con la creazione di 31 nuovi cardinali compreso uno ''in pectore''. Il Collegio cardinalizio raggiunge così il numero di 195 membri.

16 novembre: ''Di ponti e non di muri ha bisogno la Terra Santa'' è il suo appello nell'Angelus domenicale alla vigilia dell'arrivo del premier israeliano Sharon a Roma.

25 dicembre: Chiede ancora una volta la fine dei conflitti in atto nel mondo, a cominciare dalla Terra Santa.
 

2004

Gennaio: Nel messaggio mondiale per la pace chiede esplicitamente la riforma dell'Onu. Impegni ridotti, non ordina personalmente i nuovi vescovi e non celebra i battesimi.

12 gennaio: Ricevendo i rappresentanti del corpo diplomatico chiede alla comunità internazionale di aiutare l'Iraq a reinstaurare la sovranità sul proprio territorio.

16 gennaio: Riceve i due rabbini capo di Israele Jona Metzger e Shlomo Amar: ''lavoriamo insieme per giustizia e pace''.

12 febbraio: Vaticano crocevia per la pace in Medio Oriente. Giovanni Paolo II riceve il premier palestinese Abu Ala e il ministro degli Esteri dell'Iran Kamal Kharrazi. Rinnova la propria contrarietà alla costruzione del Muro di difesa israeliano.

26 febbraio: Riceve i parroci romani e ricorre al romanesco: ''Semo romani: damose da fa'... volemose bbene''.

14 marzo: Il suo diventa il terzo più lungo pontificato della storia.

24 marzo: Conferimento del Premio Internazionale straordinario "Carlo Magno di Aquisgrana", come riconoscimento "dell'impegno personale del Papa e della Santa Sede in favore dell'unità tra i popoli dell'Europa sulla base dei valori radicati nella comune natura umana ed efficacemente promossi dal Cristianesimo".

29 aprile: Al corteo per gli ostaggi italiani rapiti in Iraq, a San Pietro il Papa rinnova in un messaggio la supplica per i tre italiani: ''In nome dell'unico Dio, liberateli''.

18 maggio: ''Alzatevi, andiamo'': nel giorno in cui compie 84 anni il Papa torna in libreria con un best-seller autobiografico sulle sue esperienze di vescovo.

5/6 giugno: Riprende dopo nove mesi i viaggi: e' in Svizzera, 103esimo viaggio internazionale.

14/15 agosto: Visita al santuario di Lourdes in occasione del centocinquantesimo anniversario della promulgazione del dogma dell'Immacolata Concezione.

28 agosto: Consegna a Mosca, tramite la Delegazione della Santa Sede, dell'icona della Madre di Dio di Kazan al patriarca russo Alessio II, come dono del Santo Padre alla Santa Chiesa Ortodossa russa e all'intero popolo russo.

5 settembre: Viaggio al Santuario di Loreto in occasione del Raduno di Azione Cattolica Italiana.

7 ottobre: Lettera apostolica "Mane nobiscum Domine" per l'Anno dell'Eucarestia.

17 ottobre: Apertura dell'Anno dell'Eucarestia, in collegamento con Guadalajara (Messico) dove si celebra il quarantottesimo congresso eucaristico internazionale.

4 novembre: Udienza al primo ministro del governo "ad interim" dell'Iraq, S.E. Ayad Allawi

27 novembre: Consegna delle Reliquie dei Santi Gregorio Nazianzeno e Giovanni Crisostomo, Vescovi e Dottori della chiesa, al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I:

18 dicembre: Papa Giovanni Paolo condanna i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
 

2005

1 febbraio: Il Papa viene ricoverato in ospedale per complicazioni legate a una crisi respiratoria.

10 febbraio: il Papa è dimesso dall'ospedale e rientra in Vaticano.

13 febbraio: muore suor Lucia. Era l'unica sopravvissuta dei tre pastorelli che videro la Madonna a Fatima

21 febbraio: quarantaquattresima ''Lettera apostolica'' dedicata all'uso delle nuove tecnologie

22 febbraio: esce nelle librerie ''Memoria e identità'', quinto libro del Papa. Una riflessione sulla storia del Novecento, le dittature e i drammi che hanno segnato il ''Secolo breve''.

24 febbraio: il Papa viene nuovamente ricoverato al Policlinico 'Gemelli' di Roma per problemi respiratori e in serata subisce un intervento di tracheotomia.

13 marzo: dopo 18 giorni di ricovero, il Papa lascia dopo le 18 il 'Gemelli' e rientra in Vaticano.

20 marzo: per la prima volta le celebrazioni della Settimana Santa iniziano senza Giovanni Paolo II. Al termine dell'Angelus, però, il Papa si affaccia alla finestra e benedice, con un ramoscello di ulivo in mano e in silenzio, i 50 mila fedeli che gremiscono piazza San Pietro nella domenica delle Palme.

23 marzo: l'udienza generale è annullata per le cattive condizioni di salute di Giovanni Paolo II il quale, però, non rinuncia ad affacciarsi alla finestra e a benedire i fedeli accorsi in piazza San Pietro.

24-25 marzo: segue le celebrazioni del Giovedì Santo dal suo appartamento. La Via Crucis del Colosseo è celebrata dai cardinali Joseph Ratzinger e Camillo Ruini. E' la prima volta che Giovanni Paolo II non partecipa ai riti della Settimana Santa.

27 marzo. Pasqua. Wojtyla si affaccia alla finestra di Piazza San Pietro per la benedizione 'Urbi et Orbi'. Ma non riesce a leggerla. Appare stanco e provato.

30 marzo. Annullata l'udiena però Giovanni Paolo II, a sorpresa, per 4 minuti si affaccia alla finestra del suo studio e benedice i fedeli. Tenta di parlare ma non ci riesce. Le sue condizioni di salute sono critiche. Il portavoce Joaquin Navarro Valls conferma: ''E' alimentato con un sondino''.

31 marzo. In serata il Papa si aggrava: ha la febbre alta causata da un'infezione alle vie urinarie.

 

 

Wojtyla, il Papa che ha cambiato il mondo

 

Città del Vaticano - 02 Apr - Quando, nel pomeriggio del 16 ottobre 1978, i fedeli raccolti in piazza san Pietro sentono il nome del nuovo papa, sono in molti ad interrogarsi su chi sia quest'uomo "chiamato da un Paese lontano" a raccogliere l'eredità di Albino Luciani, deceduto dopo appena un mese di Pontificato. Il nuovo Papa è un uomo dall'aspetto energico, ancora giovane, che pronuncia il suo primo saluto ai romani in un italiano stentato: "se sbaglio mi corrigerete". Una frase che entra subito nel cuore dei fedeli, che rende immediata e istintiva la simpatia umana nei suoi confronti.
Chi sia Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, 264esimo successore di Pietro, i cattolici di tutto il mondo avranno modo di impararlo presto. E l'iniziale simpatia si tramuterà in un sentimento più forte, in un affetto profondo che non abbandonerà mai il Papa durante il suo lungo pontificato, che porterà potenti e umili a condividere le ansie per la sua malattia, a raccogliersi attorno a lui, ormai vecchio e piegato, nella speranza di trasmettergli nuova energia. E a piangerlo come si piange un amico, una persona "di famiglia".
Nato a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio 1920,
papa Wojtyla ha conosciuto la ferocia nazista e la dittatura comunista. Ha lottato contro entrambe e la storia gli ha dato ragione. Nonostante la sua elezione sia avvenuta in un momento nel quale la divisione del mondo in "blocchi" sembrava irreversibile, una realtà immutabile. E la scelta dei cardinali riuniti in Conclave fosse interpretata come una inutile e avventata sfida ad un equilibrio mondiale basato sulla contrapposizione Est-Ovest.
Primo papa non italiano dopo 455 anni
e primo slavo in assoluto, Karol Wojtyla amava affermare che ''nei disegni della Provvidenza non esistono mere coincidenze''. E forte di questa convinzione, ha impostato la propria missione seguendo una sola "logica", quella della fede e delle proprie idee. La sua è stata una "rivoluzione" che ha toccato anche la stessa Chiesa e che si è estesa al mondo intero, a convinzioni e separazioni secolari. E' stato il Papa che confessava pubblicamente e periodicamente i fedeli come un comune parroco. Il Papa che ha infilato la ''fiteuah'', chiedendo perdono per la responsabilità dei cristiani nell'antisemitismo, tra le pietre millenarie del Muro del Pianto come un semplice ebreo. E' stato il primo Papa ad aver varcato la soglia di una sinagoga dal tempo degli apostoli, a Roma nel 1986. Il primo ad esser entrato in una moschea, a Damasco nel 2001, e a varcare la soglia di una chiesa luterana nel 1987. Il Papa che andava in vacanza e sciava in Cadore, che ha fatto costruire una piscina a Castelgandolfo.
L'elenco dei suoi primati è ancora lungo,
a partire dalla durata del Pontificato, il secondo nella storia della Chiesa. E' stato definito il Papa viaggiatore: i suoi pellegrinaggi lo hanno portato in terre lontane, dove mai un Pontefice era arrivato. Ha compiuto 30 volte il giro del mondo, coprendo una distanza pari a tre volte quella che separa la terra dalla Luna. Quando venne eletto erano 108 i paesi che intrattenevano relazioni diplomatiche con il Vaticano. A fine 2004 il numero era salito a 175. Cifre significative che però diventano meno importanti davanti al vero "miracolo" di Giovanni Paolo II: quello di avere saputo parlare ai giovani, di averli riportati a dialogare con una Chiesa spesso percepita come lontana.

Ma il pontificato di Wojtyla è stato ancora altro: è stato difesa del diritto al lavoro e dei diritti umani, fatta da un uomo che in gioventù era stato operaio e che da sacerdote aveva attraversato due regimi totalitari.
Figlio di un ex ufficiale dell'esercito, Karol Wojtyla è nato nel sud della Polonia, in un paese che dista solo 30 chilometri da Auschwitz. A Wadowice, all'epoca, vivevano settemila abitanti, duemila dei quali ebrei. E' in questo ambiente che il giovane Lolek si forma. Una infanzia difficile la sua, segnata dalla morte prematura della madre, avvenuta quando lui ha appena nove anni e da quella del fratello ventiseienne, tre anni dopo. E mentre in Europa si sviluppa il germe nazista, il giovane Karol vede crescere nel padre il sentimento religioso: ''La violenza dei colpi che aveva subito -ricorda Wojtyla- aveva aperto in lui immense profondita' spirituali''. ''Mi capitava di svegliarmi di notte e di trovare mio padre in ginocchio''.
L'infanzia a Wadowice è la chiave che consente di leggere e di comprendere molte delle azioni del Pontefice.
La visita al Muro del Pianto, emblema dell'ultima fase del pontificato, sarebbe forse inimmaginabile senza l'adolescenza passata accanto a Ginka Beer, compagna di scuola e "complice" nelle recite del giovane Karol e con Jerzy Kluger, futuro avvocato, figlio del presidente della Comunita' ebraica locale, al quale rimarra' legato per tutta la vita. ''Lolek -dira' Kluger- era un tipo speciale. Il primo a scuola, a teatro, il primo in tutto. Se fosse andato alla General Motors, sarebbe diventato presidente''.
E anche la lettera del 1998 sui ''colpevoli silenzi'' dei cristiani durante la Shoah,
Wojtyla deve averla avuta in mente sin da quando, a 19 anni, assistette alla deportazione dei suoi amici, alla distruzione di intere famiglie. ''Chiunque viveva allora in Polonia venne, anche solo indirettamente, in contatto con tale realtà. Tale fu, dunque, anche la mia personale esperienza''' disse con schiettezza, anni più tardi, senza nessuna concessione a quanti, anche all'interno della Chiesa, avevano scelto di trincerarsi dietro ai ''non sapevamo, non immaginavamo''.
Primo Papa ad aver calcato in gioventù le scene di un palcoscenico,
Wojtyla ha sempre conservato il gusto dell'improvvisazione maturato nell'esperienza giovanile del 'teatro della parola viva', nel quale aveva manifestato eccellenti doti di voce, gestualita', passione, memoria. Una esperienza anche in questo caso bruscamente troncata dalla invasione nazista della Polonia, nel 1939. Che lo costrinse, per salvarsi dalla deportazione, al lavoro nelle cave di pietra. ''Sono sempre vicino agli operai anche perche' lo sono stato anch'io'' dira' il 25 gennaio 1979, sull'aereo che lo porta in Messico, ricordando quando nel 1940 cominciò a lavorare nella fabbrica chimica Solvay. ''Avevo dovuto interrompere gli studi che avevo iniziato all'università Jagellonica di Cracovia. Vivevamo tempi difficili. E posso dire che il lavoro fisico fatto da operaio, il contatto con il mondo del lavoro mi sono serviti molto di più, per la mia formazione, che il dottorato in teologia''.
E' difficile comprendere il pontificato di Giovanni Paolo II senza ricordare quanto la sua storia personale sia strettamente intrecciata a quella dei due totalitarismi del XX secolo. Seminarista clandestino, con una ''vocazione sacerdotale adulta'' maturata durante l'occupazione nazista della Polonia e la devastazione della guerra, Wojtyla venne profondamente influenzato dall'insegnamento dell'arcivescovo Adam Stephan Sapieha, chiamato ''il Principe indomito'' per le origini aristocratiche e per la nobile fermezza con cui aveva respinto i tentativi dei nazisti di essere ricevuti con onori a Cracovia.
Fu lui a ordinare Wojtyla sacerdote, il primo novembre 1946. Wojtyla celebrò la sua prima Messa nella cripta di san Leonardo della cattedrale del Wawel, la ''Ara patriae'' della Polonia.Trascorse poi due anni a Roma per il dottorato alla Pontificia università san Tommaso-Angelicum, conseguito con una tesi sul mistico san Giovanni della Croce. Viaggiò in Belgio e in Francia per incontrare i preti-operai e tornò in patria nell'estate del 1948. Trovando il proprio paese schiacciato da un'altra dittatura, quella del comunismo. All'incubo dei lager si era sostituito quello dei gulag, mentre la Chiesa era ridotta al silenzio e le libertà fondamentali erano cancellate. E ancora una volta, l'esperienza diretta del sacerdote Wojtyla spiega l'azione del papa Wojtyla, la scelta di dedicare la propria missione alla causa dell'uomo, nella sua unitarietà di diritti spirituali e bisogni materiali.
Una missione che è stata subito compresa dai giovani, ai quali ha saputo parlare come forse nessun suo predecessore aveva fatto prima. Nell'aprile 2001, pochi mesi dopo la XV Giornata della Gioventù a Tor Vergata, a Roma, che con i suoi due milioni di ragazze e ragazzi e' stato il più grande raduno europeo di tutti i tempi, volle ringraziarli per avere in oltre vent'anni ''accompagnato e quasi sostenuto il Papa lungo il suo peregrinare apostolico attraverso i Paesi della Terra''.
E ancora a Toronto, a fine luglio 2002, confidò loro:
''il Papa e' vecchio e un po' stanco, ma si identifica con le attese e le speranze dei giovani. La giovinezza arriva e passa, ma resta per tutta la vita''. Un sodalizio maturato nei primi 10 anni di sacerdozio, quando per tre anni fu anche parroco (dal 1948 al 1951 a Niegowise e nella Chiesa di san Floriano a Cracovia): Wojtyla dedicò le migliori energie ai giovani, mentre da loro imparava a rispondere dal versante della fede agli interrogativi sulla libertà, l'amore, le conseguenze della liberazione sessuale, le questioni dell'educazione e del lavoro.
Papa Wojtyla è stato anche il primo Pontefice che si è formato dalla grande scuola teologica ed ecclesiale del Concilio Vaticano II.
Docente di Etica sociale nel seminario di Cracovia dal 1952 al 1958, dal 1956 all'università di Lublino dove si afferma come uno dei più significativi pensatori polacchi, Wojtyla ha appena 38 anni quando viene nominato vescovo ausiliare di Cracovia: la nomina lo raggiunge mentre è in vacanza in canoa assieme ad alcuni giovani amici nel luglio 1958.
Mentre in Polonia cresce la pressione dell'alleato sovietico, spaventato dalle aperture di Wladislaw Gomulka,
che tra i suoi primi atti reintegra il cardinal Stefan Wyszynski rimasto incarcerato per 37 mesi, a Roma il 28 ottobre viene eletto al soglio pontificio il 77enne patriarca di Venezia Angelo Roncalli. E' l'inizio di un papato che sarà caratterizzato dall'attenzione nei confronti dei paesi del Patto di Varsavia. Nasce, con mons. Agostino Casaroli, futuro segretario di Stato proprio con Wojtyla, l'Ost-politik.
Il Concilio Vaticano II rappresenta per Karol Wojtyla una occasione di maturazione teologica e pastorale e il giovane vescovo di Cracovia diventa un punto di riferimento per coloro che appoggiano le aperture della Chiesa cattolica al mondo moderno. Collabora alla stesura della 'Gaudium et spes', documento fondamentale, con la 'Lumen gentium' e la 'Nostra aetate', del Concilio. Anche il successore di papa Roncalli, Giovanbattista Montini, apprezza l'arcivescovo polacco, tanto da attingere alle sue opere ''Amore e responsabilita''' e ''Persona e atto'' (entrambe del 1966) per l'enciclica ''Humanae vitae''. E questo nonostante il saggio sull'etica coniugale avesse suscitato scalpore, in Vaticano, per la celebrazione della sessualità umana come dono di Dio.
In quegli anni, Wojtyla matura la convinzione che ruolo della Chiesa non è quello di imporre la verità, ma contribuire alla costruzione del mondo, facendo in modo che siano gli uomini a scoprire la verita'. Una rotta che ha caratterizzato il suo pontificato e che il papa ha articolato nella Enciclica ''Fides et ratio'', pubblicata il 15 ottobre 1998.
Il 30 dicembre 1963, Wojtyla è nominato da Paolo VI arcivescovo di Cracovia. E meno di tre anni dopo, il 26 giugno 1967, lo stesso pontefice lo nomina cardinale. Un riconoscimento per il contributo offerto al Concilio. E' in questa fase che Wojtyla inizia a viaggiare e a maturare la convinzione che la divisione del mondo in due sfere di influenza politico-militare ed i rischi di una guerra nucleare, non siano una realtà immutabile. Sostenuto, in questo, dal primate polacco, cardinal Stephan Wyszynski, fiero avversario del regime.
Ed è in questa fase della vita di Wojtyla che si trovano le premesse della sua vittoria, da Papa,
nei confronti del comunismo. Emblematico, in questo senso, l'episodio della "battaglia" di Nowa Huta. In questa città, fiore all'occhiello dell'industria siderurgica polacca, il regime negava la costruzione di una Chiesa. La notte di Natale del 1963, Wojtyla sfida le autorità celebrando la Messa all'aperto, sotto una pioggia battente. Questa, dice, è ''la nuova grotta di Betlemme''. Il braccio di ferro si conclude sei anni dopo, con la capitolazione delle autorità polacche. La Chiesa si farà. E il 15 maggio 1977, inaugurando l'edificio, Wojtyla può affermare: ''Questa non e' una città di persone che non appartengono a nessuno, con cui potete fare quello che vi piace; che possono essere manipolate secondo le leggi della produzione e del consumo. Questa e' una città di figli di Dio''.
Quando pronuncia queste parole, Wojtyla
sa di avere di fronte un potere ormai debole, lontano dal paese reale, nel quale l'opposizione sta riorganizzando le fila e l'autorevolezza della Chiesa non è più in discussione. E nel 1976, chiamato a predicare gli esercizi spirituali davanti alla Curia romana e a Paolo VI, parla del pericolo del consumismo dell'Occidente ma condanna anche l'altra forma di ''contraddizione a Cristo'', quella dei Paesi dove l'ateismo è eretto a sistema.
"Tu porterai la Chiesa nel Terzo millennio", gli dice il vecchio cardinal Wyszynski dopo il Conclave che elegge Wojtyla papa.
Quasi una profezia che si è realizzata. Ma l'elezione al Soglio di Pietro è stata anche una operazione di alta ingeneria politica. Suo grande elettore è stato il cardinale di Vienna Franz Konig, che ha fatto in modo da far convergere sul nome del cardinale di Cracovia i voti dei porporati anglofoni e francofoni e ha faticato a vincere le resistenze di quanti manifestavano dubbi a votare per un candidato non italiano. Un lavorio sommerso quanto efficare, se è vero che all'ottava votazione Wojtyla raccolse 99 voti su 111 votanti.
Wojtyla accetta l'incarico serenamente.
I timori della vigilia, quando si era confidato con il suo vecchio amico Wyszynski dicendo di avere un vivo presentimento, sono definitivamente superati. Ad aiutarlo nei momenti di incertezza è la fede, una fede profonda, mistica. Di lui si racconta che spesso abbia passato le sue notti raccolto in preghiera. E chi lo ha visto dire Messa è rimasto colpito per la concentrazione e la spiritualità dei suoi gesti, dai quali traspare la visione della Croce quale fulcro della storia.
Una spiritualità della quale ha parlato lo stesso Wojtyla in un colloquio con George Weigel,
autore dell'unica biografia ''autorizzata'' tra le centinaia che sono state scritte su di lui: ''Cercano di capirmi dal di fuori. Ma io posso essere capito solo dal di dentro''.
Che il suo pontificato sarebbe stato caratterizzato dal richiamo costante alla fede lo si comprese fin dal primo momento, da quel 16 ottobre 1978 quando salutò i fedeli in piazza san Pietro con l'esclamazione ''Sia lodato Gesù Cristo!'',
desueta da anni. Ed il discorso di inaugurazione, sei giorni più tardi, suonò come un manifesto: ''Non abbiate paura. Aprite -disse- spalancate le porte a Cristo!''. ''Aprite i confini degli Stati, i sistemi economici, quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa c'e' dentro l'uomo. Solo lui lo sa!''. E tutto il suo pontificato, dalla lotta al comunismo a quella contro le dittature del Terzo mondo, alla sfida nei confronti del Nord del mondo e antinatalista, ha rappresentato l'attuazione del programma enunciato quel giorno.
Energico, deciso, poco incline al compromesso, incurante delle difficoltà
anche a causa delle vicissitudini subite fin dall'infanzia, Wojtyla è stato un interlocutore scomodo per i governi di quella parte del mondo dove da mezzo secolo venivano repressi i diritti umani, primi fra tutti i diritti politici, la libertà di opinione e di religione. Da decenni il Vaticano e Mosca erano apertamente nemici, Roma e Mosca simboli di due mondi incomunicabili, nonostante l'ost-politik di mons. Casaroli avesse strappato impercettibili concessioni per garantire la sopravvivenza dei cattolici nei Paesi comunisti.
E' il giugno 1979. Wojtyla torna da Papa nella sua Polonia.
Ad accoglierlo, in piazza della Vittoria a Varsavia (oggi tornata a chiamarsi piazza Josef Pilsudski), la stessa dove il regime abitualmente celebra se stesso, migliaia e migliaia di persone, raccolte sotto una enorme croce. E le sue parole non sono parole accomodanti, di mediazione. ''Non si può escludere Cristo dalla storia dell'uomo in qualsiasi parte del globo, e su qualsiasi longitudine e latitudine geografica''. ''L'esclusione di Cristo dalla storia dell'uomo -tuona mentre la sua voce è sommersa dagli applausi- è un atto contro l'uomo. E' impossibile capire senza Cristo questa nazione dal passato così splendido e insieme così terribilmente difficile''.
E' un viaggio che fa tremare il regime e scuote le mura del Cremlino.
A Gniezno, ''primo Papa slavo nella storia'', si rivolge a tutti i popoli slavi, croati e sloveni, bulgari, moravi e slovacchi, cechi e slavi di Serbia, e traccia il manifesto della sua azione ad Oriente: ''Questo Papa sangue del vostro sangue e ossa delle vostre ossa viene per parlare davanti a tutta la Chiesa, l'Europa e il mondo, di queste nazioni e di queste popolazioni spesso dimenticate. Viene per gridare con voce potente''.
Un duro colpo al regime.
Ma Wojtyla non si ferma. L'anno dopo si rivolge al leader sovietico Leonid Breznev, al quale il 16 dicembre scrive una lettera per metterlo in guardia dalla tentazione di intervenire militarmente in Polonia, richiamandolo al ''fedele rispetto dei solenni principi dell'atto finale di Helsinki'' circa ''il non intervento negli affari interni di ciascuno degli Stati firmatari''. Atto senza precedenti, la lettera vergata su carta color crema, coronata dallo stemma personale di Giovanni Paolo II tocca un nervo scoperto: era stata proprio l'Urss a spingere per la firma di quel documento che considerava una sorta di ratifica della divisione dell'Europa in sfere di influenza sancita a Yalta.
Cinque mesi dopo Wojtyla viene ferito in Piazza san Pietro dai colpi di pistola sparati da Ali Agca.
Una vicenda che, malgrado i processi che si sono celebrati, mantiene a distanza di quasi un quarto di secolo contorni ancora oscuri. Ad oggi non è dato sapere chi abbia armato la mano dell'attentatore. Ma tra le ipotesi ha preso sempre più vigore quella che interpreta l'attentato come un tentativo di porre termine ad un papato "destabilizzante" degli equilibri internazionali.
L'estremista turco e' stato graziato nel 2000, su richiesta del Papa e oggi è in carcere in Turchia dopo 19 anni passati in cella di isolamento nelle carceri italiane. Anni durante i quali vani sono stati i tentativi di indurre Agca a rivelare l'identità dei suoi mandanti.
Quale sia stata la mano che ha armato il Lupo Grigio,
il Papa, pur gravemente ferito, si riprende. E non lesina le "picconate" nei confronti dei regimi comunisti. E' un decennio, quello che passa tra il suo primo viaggio in Polonia e le elezioni del 1989 vinte dal cattolico Tadeusz Mazowiecki, durante il quale Wojtyla difende senza mezzi termini il suo Paese dalla minaccia di un intervento sovietico. Nel corso di tutto l'anno 1982, il Papa parla della Polonia durante gli incontri con i fedeli ogni mercoledì e ogni domenica. Una insistenza che gli vale le accuse della agenzia sovietica Tass di fomentare ''attività sovversive'' nei Paesi dell'est europeo, di essere responsabile della crisi in Polonia e di portare avanti ''un'azione propagandistica sovversiva su vasta scala''. Ma Wojtyla non se ne cura, va dritto per la propria strada, fino a sfidare ancora una volta le autorità polacche e a tornare nel proprio paese nel giugno 1983, in piena legge marziale. E torna nuovamente nel 1987, una occasione nella quale pronuncia parole profetiche, parlando della sfida ''molto profonda'', che può essere ''distruttiva'', che si sta combattendo in vari luoghi del mondo fra cristianesimo e marxismo dialettico.
E due anni più tardi, la caduta del muro di Berlino certifica la sua vittoria. Un riconoscimento che gli viene anche, il primo dicembre 1989, dal nuovo leader sovietico, Michail Gorbaciov. ''Tutto ciò che è accaduto nell'Europa orientale in questi ultimi anni -dice varcando i cancelli dello Stato Pontificio- non sarebbe stato possibile senza la presenza di questo Papa, senza il grande ruolo, anche politico, che ha saputo giocare sulla scena mondiale''.
E alle parole di Gorbavciov seguono atti concreti.
Nel giugno 1990 vengono allacciate ufficialmente relazioni diplomatiche fra Santa Sede ed Unione sovietica, con la nomina del primo nunzio apostolico, mons. Francesco Colasuonno. Pochi mesi dopo la seconda visita di Gorbaciov in Vaticano, il 18 novembre 1990, il 13 aprile 1991 il Papa nomina amministratore apostolico a Mosca mons. Tadeusz Kondrusiewicz.
L'immagine simbolo di quella vittoria è il Papa che il 22 giugno 1996 attraversa, a fianco del Cancelliere Helmut Khol, la Porta di Brandeburgo. A Berlino il papa pronuncia uno storico discorso, ricordando le sofferenze causate dalla divisione della Germania e lanciando davanti alle autorità tedesche, ai vescovi e ai berlinesi un appello ''all'Europa, chiamata all'unità nella libertà''.
Un sogno, quello di una Europa ''dall'Atlantico agli Urali'',
che respiri con i due polmoni delle tradizioni dell'est e dell'ovest, che Wojtyla e' tornato ad accarezzare con sempre maggiore insistenza negli ultimi anni, appoggiando l'allargamento ad Est ed il completamento delle riforme istituzionali dell'Unione europea, la piena integrazione politica e non solo economica dopo la soddisfazione per l'entrata in vigore dell'euro, premendo per un riconoscimento del ruolo delle comunità dei credenti, di tutte le fedi, nella costruzione della società europea.
Pontefice dotato di una visione strategica,
Wojtyla è stato un papa fuori dagli schemi, non adattandosi mai a subire imposizioni formali legate a un protocollo secolare. Uomo tra gli uomini ha infranto la tradizione che voleva il successore di Pietro inaccessibile, figura ieratica e quasi sacrale. Nei suoi viaggi, nelle udienze in Vaticano, negli incontri con i fedeli non sono mai mancati momenti di "normalità", improvvisazioni e gestualità al di fuori di ogni schema: dagli abbracci ai moribondi ospitati negli istituti di Madre Teresa di Calcutta alle conversazioni improvvisate con i giornalisti, alle battute in romanesco, quasi una prosecuzione di quel suo primo "se sbaglio mi corrigerete".
Comportamenti che gli consentono di avvicinare la gente alla Chiesa, di superare le barriere mettendo l'interlocutore a proprio agio. E anche di intervenire, prendendo spunto da questi improvvisati dialoghi, su questioni fondamentali. E' quanto accade durante il suo primo viaggio all'estero, in Messico (gennaio 1979). Ascolta un indio lamentarsi: "Santità, non abbiamo lavoro, non abbiamo terra, non abbiamo cibo". E risponde accantonando il discorso ufficiale e improvvisando in spagnolo: "dobbiamo abbattere le barriere dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo", dice con forza.
Proprio la guerra all'ingiustizia e all'ingiustizia della guerra
è stato uno dei cardini della sua azione. Papa Wojtyla non si tira mai indietro, né quando è chiamato a pronunciarsi contro le ingiustizie sociali né, tanto meno, quando la sua missione lo porta a visitare luoghi dove i diritti umani sono calpestati o dove una guerra è in corso. Argentina (1982), El Salvador (1983), Guatemala (1983), Timor Est (1989), Sarajevo e Beirut (1997) sono solo alcune mete del suo apostolato.
Le ragioni di questa scelta le spiega il 7 maggio 2000, celebrando a Roma, al Colosseo, i martiri e i testimoni di tutte le fedi cristiane: ''La generazione a cui appartengo ha conosciuto l'orrore della guerra, i campi di concentramento, la persecuzione. Sono testimone io stesso, negli anni della mia giovinezza, di tanto dolore, di tante prove''.
Testimone del suo tempo, ma anche testimone della fede.
Il pontificato itinerante e' stato contraddistinto dalla visione strategica di rilanciare il messaggio cristiano in tutti i contesti storici e geografici possibili. ''Il Papa deve avere una geografia universale'' spiega ai giornalisti durante uno dei suoi primi viaggi. ''Io vivo sempre in questa dimensione, nella preghiera del mattino, spostandomi idealmente lungo il globo. Ogni giorno c'e' una geografia spirituale che percorro. La mia spiritualita' e' un po' geografica''.
Dagli otto viaggi nella sua Polonia ai numerosi viaggi in Europa (Francia, Portogallo, Germania, Paesi Bassi, scandinavi e Repubbliche baltiche), in America Latina e Stati Uniti, in Asia (Giappone, Corea, Filippine, Indonesia), in Oceania (Australia, Papua Nuova Guinea). Solo in Africa, Giovanni Paolo II compie 14 viaggi in poco più di vent'anni, dal primo viaggio nel maggio 1980 in Zaire, Congo, Kenya, Alto Volta, Costa d'Avorio, a quello in Egitto e sul Sinai del febbraio 2000, visitando oltre 40 Paesi e più di un centinaio di città.
E per la prima volta nella storia della Chiesa un Papa ha visitato anche l'isola atlantica di Goree'
(febbraio 1992), per vedere quella ''Casa degli schiavi'' dalla quale decine di milioni di indigeni vennero imbarcati sui galeoni fra il XVI e il XIX secolo e deportati in America. ''Occorre che si confessi in tutta verità e umiltà -dice dopo aver fissato per sette lunghi minuti in silenzio l'oceano sul quale si era consumata ''l'orribile aberrazione di coloro che hanno ridotto in schiavitù i fratelli e le sorelle''- questo peccato dell'uomo contro l'uomo e contro Dio. Da questo santuario del dolore nero imploriamo il perdono del Cielo''.
Così come chiede perdono per le conversioni forzate che in Africa e in America
erano state imposte dai missionari alle popolazioni indigene. Accade nella Giornata del perdono da lui voluta il 12 marzo 2000 per ''purificare la Chiesa dalle colpe del passato'', contro una parte della Curia romana contraria alla richiesta di perdono per errori non personalmente commessi dai contemporanei: fra gli altri, l'Inquisizione, la discriminazione verso le donne e verso gli ebrei, i processi contro scienziati come Galileo Galilei.
Giovanni Paolo II va in Turchia, Romania e Georgia per parlare agli ortodossi; in India per parlare alle grandi religioni non cristiane. Visita Cuba facendo cadere un altro muro e spingendo il Paese a superare la rivoluzione ideologica di Fidel Castro. Ma forse e' il viaggio in Terra Santa a caricarsi di una straordinaria simbologia con il discorso tenuto al mausoleo dell'Olocausto di Yad Vashem.
Quel 22 marzo 2000 a Gerusalemme,
il Papa chiude nel segno di una riconciliazione di portata storica la polemica secolare con gli ebrei, riconoscendo le responsabilità della Chiesa e manifestando il suo pentimento, invitando a guardare al futuro per costruire insieme un mondo di pace in cui non si ripetano gli orrendi crimini del nazismo. Al Muro del Pianto, depositando tra le antichissime fessure di pietra il mea culpa recitato a san Pietro, realizza uno degli atti più alti del suo pontificato, invitando ancora una volta gli ebrei a camminare insieme come figli del comune padre Abramo.
Tutto proteso verso una visione strategica del messaggio cristiano,
il pontificato di Wojtyla riserva meno cure alle riforme della Curia vaticana. Giovanni Paolo II si limita a proseguire l'opera iniziata da Paolo VI nel 1967 definendo alcune riforme con la Costituzione apostolica ''Pastor bonus'', del 1988: tra le novità, la trasformazione del Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa in Segretariato per i rapporti con gli Stati; l'unificazione dei dicasteri per il culto divino e la disciplina dei sacramenti; l'istituzione di una serie di pontifici Consigli al posto dei segretariati e delle Commissioni. Con la Costituzione apostolica ''Universi dominici gregis'' del 1996 vengono poi stabilite le norme del Conclave: numero chiuso a 120 per i cardinali con diritto di eleggere il Papa (sfondato nei Concistori del 2001 e del 2003, quando il numero degli elettori e' stato portato a 135); perdita del diritto di voto per chi compie 80 anni.
A Wojtyla non sfugge però che si pone il problema di una maggiore collegialità nel governo della Chiesa,
malgrado l'internazionalizzazione della Curia. Così come si pongono con forza altre questioni: la maggiore valorizzazione del ruolo della donna nella società e nella Chiesa, la sessualità e le sfide della bioetica in un mondo secolarizzato. E, ancora, il dialogo ecumenico, prima di tutto con gli ortodossi e i protestanti. Ma forse, con maggiore urgenza dopo il traumatico cambiamento dello scenario mondiale causato dagli attentati dell'11 settembre negli Stati Uniti e dall'esplosione del terrorismo internazionale da New York a Madrid a Bali, c'e' la grande sfida lanciata alle religioni per un'alleanza strategica per la pace fra Cristianesimo, Ebraismo e Islam.
Wojtyla lancia la sfida nel corso del Giubileo durante il viaggio in Medio Oriente. E torna a parlarne a Damasco, il 6 maggio 2001, impegnando i cristiani a non entrare ''mai più in conflitto'' con i musulmani ma ancor più spingendo per rapporti di convivenza e collaborazione reciproca fra i membri delle tre grandi religioni monoteistiche. Gli attentati alle Torri Gemelle di New York imprimono una ulteriore intensificazione agli appelli del Papa per una coalizione delle fedi mondiali, nella assoluta condanna di un ''terrorismo in nome di Dio'' che altro non è che ''profanazione della religione e bestemmia''. Proprio per questo Wojtyla invita ad Assisi, 16 anni dopo il primo storico incontro, i capi delle grandi religioni, per una preghiera comune, senza nessun sincretismo, per la fine dei conflitti mondiali.
La Chiesa di Wojtyla è stata una chiesa
che si è posta la questione della riconciliazione con la modernità. Il pontificato dell'"uomo venuto da lontano" ha impresso una accelerazione in questo senso, pur nella valorizzazione della religiosità popolare. La devozione del Papa alla Madonna, il "Totus tuus" a lei dedicato scelto come motto, sono un preciso segnale in questo senso. Karol Wojtyla non si è mai stancato di invocare la protezione della Madonna sul mondo né di affermare la propria fiducia incrollabile circa la presenza di Dio nella storia, come quando, con la rivelazione del terzo segreto di Fatima, ha spiegato il "suo" Novecento.
Il pontificato di papa Wojtyla si chiude con due sogni irrealizzati. Il papa che ha sconfitto il comunismo non ha potuto visitare Mosca e Pechino. Nella capitale russa era stato invitato dall'allora presidente michail Gorbaciov, il 18 novembre 1990. Ma il colpo di Stato che nell'agosto dell'anno successivo portò alle dimissioni dell'uomo della "glasnost" bloccò il progetto. E i successori di Gorbaciov, Eltsin e Putin hanno preferito soprassedere, anche a causa della inflessibile contrarietà di Alessio II, patriarca di tutte le Russie. Una contrarietà che si è tramutata in aperta ostilità dopo l'erezione in diocesi, nel gennaio 2002, delle quattro amministrazioni apostoliche esistenti in Russia. Decisione cui ha fatto seguito l'espulsione, in pochi mesi, di alcuni sacerdoti e di un vescovo cattolico dal territorio russo. Altrettanto incompiuto rimane il viaggio in Cina, nonostante gli sforzi diplomatici di questi ultimi anni e la richiesta di perdono del Papa il 24 ottobre 2001 per i torti e gli errori commessi dalla Chiesa cattolica in Estremo Oriente.

(Aggiornato il 02 Aprile 2005 ore 11:00)

 

 

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