LINGUA

 

Nella città di Valona si parla il dialetto tosco in uso nella zona meridionale dell'Albania. In Albania infatti vi sono due distinti dialetti che differiscono tra di loro per alcune espressioni. Nella zona settentrionale si parla il dialetto ghego di origini serbo-turche. Il dialetto tosco di origini greco-romaniche.

I due dialetti all'inizio differivano molto tra di loro per cui si rese necessario un Congresso, tenuto a Manastir nel 1908, per dare una prima unità alla lingua lingua scritta e parlata, con l'adozione di una alfabeto comune, che sostituisse quello arabo, greco e cirillico, che venivano usati indifferentemente, oltre a quello latino. Per la verità un tale tentativo era già stato fatto nel 1879 da parte della "Società per la stampa dei caratteri albanesi" di  Istambul, sotto la direzione del patriota  ed erudito Sami Frasheri. In quell'occasione fu creato un alfabeto integrale con 36 lettere, basato principalmente su quello latino, completato con alcune lettere speciali e con qualche lettera greca.

Tuttavia questo alfabeto non riuscii a soppiantare gli altri esistenti,  benché fosse adottato anche da alcune colonie arbreshe.  Il  "morbo" della creazione di nuovi alfabeti continuò a propagarsi anche dopo il 1879. Per tale motivo il successivo Congresso di Manastir fu considerato in un certo senso, l'ultima possibilità di giungere a una decisione comune,  che infatti fu raggiunta innestando il nuovo alfabeto sulla plurisecolare tradizione della scrittura albanese, prevalentemente basato sull'alfabeto latino.

Ne sono una conferma sia l'alfabeto tradizionale dei vecchi scrittori del Nord, sia la testimonianza del XIV secolo del monaco francese Guglielmo Adue, che in un manoscritto del 1332 affermava "Benché gli albanesi abbiano una lingua del tutto differente dal latino, tuttavia in tutti i loro libri essi usano le lettere latine".      

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