Religione

 

Tutte le professioni religiose vennero abolite dal Governo nel 1967, e la loro pratica proibita,                                          

tanto che l’Albania si dichiarava "unico Stato ateo d’Europa". I luoghi di culto furono trasformati in musei,

palestre e quant’altro. Nel 1990 tutti i divieti riguardanti le pratiche religiose vennero revocati; l’anno        Chiesa Cattolica di Valona:

successivo, chiese e moschee, furono ripristinate.

La popolazione dei fedeli comprende un 70 % musulmano, un 20 % greco-ortodosso (sopratutto nel sud del Paese) ed un 10 % cattolico romano (per gran parte nello scutarino).

I Musulmani sono dunque l'enorme maggioranza. Essi sono concentrati maggiormente nel centro dell'Albania,  al Nord sono al 66% al Nord e si equivalgono agli ortodossi al sud. I Musulmani d'Albania non sono tutti puri,  infatti molti di essi appartengano alla fede dei Bektushi: una deviazione della religione musulmana portata in  Albania da parte dei Turchi.

Gli Ortodossi dopo  i musulmani per importanza numerica vengono loro. Essi sono molto attivi, abili e fortemente appoggiati dalla Grecia, più per la penetrazione politica che quella religiosa. Essa è predominante nelle zone del Sud.

I Cattolici sono ultimi per numero (anche se negli ultimi anni il loro numero è sempre in crescita); essi sono pochi ma compatti. Sono guidati da un clero scrso di numero ma composto di persone molto intelligenti e attive.  Dall'inizio degli anni 90, con la fine della dittatura comunista tutte le pratiche religiose hanno ripreso il loro percorso spirituale; cosi anche a Valona  si sono riaperte chiese e moschee e la gente era di nuovo libera di credere in quello che preferiva.  

 

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