LE ORIGINI.

 

        L'Albania, nota con il nome di paese delle aquile, ha origini storiche molto antiche ma difficili da stabilire. Colui che per primo ha fatto riferimento a questo paese è stato Tolomeo (II sec. ) Le testimonianze storiche confermano che nel paese, durante il terzo millennio a.C. si sia affermata le civiltà illirica-balcano-anatolica. Tra il IX e il VII secolo sorgono le colonne doriche di Epidemia (Durazzo) e Apollonia, a nord di Valona   In origine la città di Valona era nota con il nome di Aulona.         

        Le più antiche tracce di civilizzazione risalgono al VIII secolo a.C. e si sa inoltre che nel IV secolo  venne costruita intorno alla città una grande muraglia di protezione. Già da allora Valona si rese nota per la produzione di vino, olio e sale. In seguito, durante l'impero degli Illiri Valona poté diventare primo porto dell'Albania. Gli Illiri sono gli antenati degli attuali albanesi. 

        In seguito il paese venne invaso dai Romani, che l'amministrarono col sistema delle loro province augustee e senatorie. I Romani costruirono la via principale la quale permise di collegare tutte le varie regioni e le diedero il nome di Via Egnatia . Durante questo periodo un ruolo molto rilevante per la città assunse il castello di Kanina (uno dei villaggi sotto l'amministrazione del comune di Valona); Kanina divenne un importante centro di scambi commerciale sotto l'amministrazione della repubblica di Venezia, che la utilizzò, insieme al porto di Durazzo, per suoi scopi politici-commerciali, fino all'invasione del paese da parte delle forze ottomane .

         Alla caduta dell'impero Romano si verificò un continuo susseguirsi di scorribande di principi e repubbliche                                                                                              Le antiche tracce dalle città d'Apollonia  

straniere. Nel 1081 la città venne invasa dai Normanni, poi dai Veneziani, nel 1206, dai Tedeschi e poi fu incorporata al regno degli Arbresh. Tutte queste invasioni portarono alla città anche molti effetti positivi, poiché grazie a queste potevano avvenire intensi scambi sia dal punto di vista materiale, ma anche e soprattutto dal punto di vista  culturale. Infatti in questi anni e anche più tardi Valona  divenne una città con una florida agricoltura, fonte di ricchezza per coloro che vi abitavano.

        Nel  XIV secolo la città passò sotto l'amministrazione di una nota famiglia feudale di allora conosciuta con il nome di Ballshaj. Durante questo periodo fu nota per le sue produzioni artigianali quali potevano essere la lavorazione del metallo, del vetro, della seta, e la produzione di armi.

        In seguito ci fu l'inizio di una nuova era storica per l'Albania ed anche per la città di Valona, durante la quale il paese venne invaso e sottomesso dall'impero ottomano.  Nel 1417 Valona fu il primo porto ad essere occupato. Nacque in questo periodo la figura storica di Gjergj Kastriot Skenderbej, il quale formò la lega dei popoli albanesi e con l'aiuto di Napoli, Venezia e del Papato intraprese una guerra contro gli invasori della patria. In seguito egli é stato dichiarato l'Eroe Nazionale, simbolo del valore di tutti gli Albanesi. L’amministrazione ottomana avviene per mezzo di sette sangiaccati e si estrinseca nel principio del divide et impera, fomentando le rivalità tra antichi clan e famiglie notabili. La chiusura al mondo esterno e l’opprimente politica economica determinano un massiccio flusso migratorio che perdurerà fino al XVIII sec. 

        Sorgono in Italia colonie albanesi in Molise, Puglia, Lucania, Calabria e Sicilia.

  Home Page Indice Storia Avanti