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Vedrai ciò che prima desiderasti - a Metauria si tiene un mercato annuo - l'agro è fertile il mare pescoso.

(Lucilio, III libro delle satire.)

 

Gioia Tauro è il centro della omonima Piana, e, se vogliamo, il punto maggiormente industrializzato. Questo sviluppo è dovuto alla costruzione di uno dei più importanti Porti d'Europa, sia per la sua estensione, sia per il punto strategico in cui è situato. Purtroppo i cittadini Gioiesi non sono ancora preparati ad affrontare una realtà tecnologicamente avanzata, quale quella richiesta da una struttura portuale di tale entità. Attualmente la risorsa principale rimane l' agricoltura, fiorente nelle coltivazioni d' agrumeti ed uliveti. Le colture arboree si estendono, ancor oggi, su 43.606 ettari e gli uliveti su 61.107 ettari. Insomma, nella Piana si contano ancora 5.000.000 di piante di ulivo, di cui molte risalgono a 400 anni d'età. Nel territorio esisteva ed esiste il più grande agglomerato di colture olivicole del mondo. Naturalmente sono stati gli ulivi che anno fatto la storia economica del territorio. Negli ultimi anni si sono viste incrementare anche le colture alternative, in modo particolare le piantagioni di kiwi, dando ottimi risultati sul piano economico.

I ruderi dell'antica raffineria d'olio Gaslini risalenti al 1800

 

Gioia Tauro, benché priva di stazioni balneari è comunque meta preferita dai turisti, e per la sua spiaggia che si estende per alcuni chilometri, e per il suo punto geografico dal quale sono facilmente raggiungibili le vicine ed altrettanto suggestive zone turistiche. A soltanto mezz' ora, infatti, dista l'apprezzatissima Tropea; facilmente raggiungibili anche le Isole Eolie, molto spesso visibili dalla costa gioiese. Ma non solo: da qui, in poco più di un' ora, si arriva all' Aspromonte, il quale è meta di molti nel periodo estivo per il suo clima decisamente più fresco rispetto alla piana, per le sue apprezzabili aree boschive e per i prodotti tipici alimentari da degustare nei ristoranti della zona. Questi ultimi sono numerosi anche a Gioia Tauro, sia in centro che nei dintorni, nei quali si può gustare la tipica cucina Gioiese. I principali piatti tipici preferiti dai turisti nella stagione estiva sono spesso a base di pesce: involtini di pesce spada, alici ripiene, etc. Mentre nella stagione invernale prevale la scelta di piatti piuttosto piccanti e sostanziosi come la tradizione gioiese vuole, i più conosciuti sono: le frittelle di nannata (neonata o bianchetta), le frittole ( ciucciole), la nduja ( tipico salame calabrese molto piccante di Spilinga, in provincia di Catanzaro), pescestocco e trippicedi (stoccafisso e ventricelli ripieni). Un piatto di origini contadine, ancor oggi preparato nelle cucine gioiesi, è il gustosissimo riso con fagioli borlotti insaporito con molto peperoncino piccante e condito con l' ottimo olio d' oliva della zona, il tutto accompagnato da buon vino, non gioiese ma anche esso calabrese, il Cirò. Questa, che può essere definita una ridente cittadina, offre una limitata scelta di alberghi, infatti vi sono solo tre strutture alberghiere tuttavia molto confortevoli e ben attrezzate.
Ma Gioia Tauro non è solo il Porto e le attività commerciali. Gioia è una Città viva e ricca di iniziative culturali, sportive, sociali; Gioia Tauro è anche bella da guardare, da visitare. E' una Città che vista da alcuni scorci diventa addirittura incantevole. Con i suoi tramonti, quando l'arancio del sole spegnendosi fa contrasto con il viola del golfo.

 

 

Da ormai sette anni circa, la terza domenica di ogni mese, si tiene una di quelle iniziative che ha contribuito a dare un nuovo impulso all'economia del paese facendo rivivere il centro storico cittadino, il "Mercatino dell'Antiquariato". Inaugurato nel Settembre del 1995 ha portato a Gioia visitatori da ogni parte della provincia reggina e anche dalla vicina città di Messina. Lo scopo dell'istituzione non è solo quello di incentivare l'amore e il gusto verso le cose del passato, verso quegli oggetti che ci riportano sul filo della memoria a tempi non più recenti, ma è anche quello di contribuire a rafforzare la memoria storica della nostra città promuovendo la nascita di nuove attività nel vecchio centro, facendovi affluire coloro i quali (anche tra i gioiesi) non conoscono la parte medievale della città. D'inverno, il mercatino, si tiene all'interno di uno degli edifici di Gioia che si consiglia di visitare, le vecchie "Cisterne".

 La costruzione di questo antico edificio risale ai primi anni del 1800, entrando si rimane incantati di fronte alla bellissima architettura degli interni con tetti a volta ed eleganti colonne in pietra e struttura metallica. Le vecchie cisterne da troppo tempo inutilizzate sono ritornate a brillare nel 1996, ritrovando finalmente il loro antico splendore cominciando di nuovo a rianimarsi, ma questa volta di un fervore nuovo; non ci sono più gli operai impegnati a stoccare l'olio, ma giovani, anziani, uomini, donne, bambini che accorrevano incuriositi dapprima ma che in seguito fanno di questo luogo un punto d'incontro serale dei gioiesi dove ognuno si ritrova liberamente e spontaneamente e dove ognuno trova il proprio modo di esprimersi in un laboratorio culturale dove si alternano: arte, musica, artigianato, tavole rotonde. Questo fenomeno fa si che il vecchio stabile non sia solo un luogo di memoria ma sia anche il terreno di coltura da cui germoglieranno nuove generazioni.

Altri luoghi della Città da visitare sono i ruderi dell'antica raffineria d'olio "Gaslini", il Duomo e le chiese di Sant'Antonio nel centro storico, Immacolata, e Madonna di Portosalvo. Bellissimo è l'antico Palazzo Baldari anch'esso nel borgo medievale, la fontana Tre Canali ed il rinnovato Lungomare.

Tra le varie manifestazioni folkloristiche che si svolgono a Gioia ricordiamo "Estate Gioiese" che si svolge nei mesi di Luglio ed Agosto e che vede per due mesi un susseguirsi di manifestazioni artistiche, musicali, teatrali e sportive che si svolgono in tutti gli angoli della Città. La "Gioja da vivere" dove per una settimana nel periodo di Agosto si riaprono i palazzi antichi del Borgo Medievale e ospitano artigiani gioiesi che espongono le proprie creazioni e che aiutano a rivalutare i mestieri di una volta.

Numerosi sono pure gli eventi religiosi tra cui ricordiamo quello del 13 Agosto giorno in cui si festeggia il Patrono Sant'Ippolito ed il 12 Settembre data in cui viene festeggiata la Madonna di Portosalvo con una bellissima e seguitissima sfilata sul mare e poi la corsa della Statua della Madonna portata in braccio da marinai dalla spiaggia sino alla chiesa.