Cattedrale
Campagna Pag. Superiore Cattedrale S.Spirito Castello Gerione S.Bartolomeo SS.Filippo e Giacomo Palazzo Comunale Palazzo Vescovile Concezione Pironti Maddalena S. Antonino

 

 

Nel giugno del 1564 si pose, a settentrione dell’antica parrocchia di S. Maria della Giudeca, la prima pietra della monumentale chiesa che avrebbe acquisito il nome di S. Maria della Pace e che si sarebbe completata più di un secolo dopo. Lo sforzo quindi che la collettività campagnese dovette fare per la realizzazione della nuova cattedrale fu enorme e soltanto nel 1634 si iniziarono le opere di fondazione della navata e del transetto sinistro. Nelle murature furono impiegati i materiali di antichi edifici romani e la chiesa fu sopraelevata rispetto alla sponda destra del fiume Tenza. Al di sotto del transetto e dell’abside si ricavarono un soccorpo e la cappella della confraternita del Monte dei Morti dedicata alla Beata Vergine del Carmelo; di recente, al di sotto di quest’ultimo locale sono stati ritrovati i resti di un antico cimitero. La chiesa fu consacrata solennemente nel 1683 e le rifiniture e le decorazioni richiesero un tempo ancora più lungo di quello dedicato all’edificazione, prima di essere completati, protraendosi fino al secolo scorso. Ha subito gravi danni dal sisma del 1980, sia nella parte absidale che nel timpano della facciata ed è stata sottoposta quindi ad un lungo periodo di restauro – i lavori si dovrebbero concludere in occasione dell’anno giubilare -. L’impianto della cattedrale è a tre navate a croce latina con un campanile che si innalza alle spalle del transetto a destra dell’abside. tra le opere più importanti che si conservano in cattedrale ricordiamo il maestoso organo ,di recente restaurato e il pulpito in marmi policromi del  del XVIII sec., la  statua di S. M. della Pace in pietra del XV sec., una madonna con bambino in legno del XIV sec. ed un crocifisso ligneo (4x3m.) del XVIII sec., realizzato a Roma e anch'esso di recente restaurato. All'esterno spicca la facciata in stile tardo rinascimentale che riflette, con le sue tre aperture, le navate interne e presenta sulla sommità un timpano che viene raccordato al resto della facciata con due ampie volute laterali. Il campanile con i suoi sette piani fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1694 e fu quindi in parte ricostruito nella parte più alta terminante con una guglia a “bulbo” di chiaro gusto barocco. I prospetti laterali sono ritmati da grossi finestroni sormontati alternativamente da timpani triangolari e semicircolari e al di sotto di questi troviamo delle finestre circolari. Nella cappella della B. V. del Carmelo si conservano l’altare settecentesco in marmo policromo del complesso di S. Martino ed un coro ligneo di pregevole fattura.