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Concetto
filosofico
di
Remo Marangoni (dit Remus)
L'uso del
bastone non è da intendersi solo come un'arte marziale o uno sport da
combattimento, ma anche un modo per interpretare e valorizzare tutte le
potenzialità intrinseche.
Gli aspetti più significativi si
possono raggruppare in: utilitaristico,
schermistico o armato, etico.
L'aspetto utilitaristico è il più
immediato e
naturale. Camminare col
bastone è
una delle cose più semplici e genuine che si possa fare. Tale
pratica non necessita di particolari requisiti, perché ognuno può
farlo quando e come
vuole
a seconda della sua disponibilità. Una persona che non l'abbia mai
fatto non può apprezzare il senso di serenità che
ne deriva. La cosa più importante nel fare questo, è che il
bastone deve essere di una lunghezza tale da poter toccare terra. La
misura non è determinante, purché tocchi terra di volta in volta durante
il cammino. Corto medio o lungo in questi termini, ogni misura ha una sua
utilità. Se ciò non avviene, come
ad esempio impugnando un manganello, non si intende più bastone
utilitaristico, ma arma soltanto priva di questi significati. Altro punto
essenziale; il
bastone è un oggetto strettamente personale e va quindi reperito
nel suo
ambiente naturale, il bosco, adattandolo poi a seconda delle
caratteristiche individuali. Si devono usare solo fusti giovani e non i
rami che hanno minore integrità. I legni migliori sono quelli selvatici
nostrani, usati fin dai tempi più antichi, come il corniolo (legno
sovrano), la sanguinella, il prugnolo, il sorbo, il
bosso, l'olivo, l'agrifoglio, la marruca.
Nell' utilitaristico è compreso e si evolve da esso come
prolungamento delle
funzioni, l'aspetto schermistico,
inteso come arma potenziale ma non fine a se
stessa. All'occorrenza il bastone può trasformarsi dall' utilità
ad una formidabile arma. Questa caratteristica per essere espressa al
massimo della sua potenza necessita di un supporto tecnico. Per assimilare
la tecnica, è necessario seguire un sistema di apprendimento metodico e
progressivo, basato su precisi schemi. La tradizione popolare del nostri
luoghi, ci ha tramandato tecniche pratiche ed efficaci, con cui i nostri
predecessori si difendevano.
E non è neanche necessario ricercarle tanto
o a distanza, né tanto meno nel lontano oriente, ma proprio
attorno a noi, perché si possono ancora reperire sistemi totalmente
nostrani, stranamente così vicini e poco conosciuti, che la società del
benessere, per fortuna, non è
riuscita a cancellare completamente. Ci riferiamo a quel patrimonio
di usanze popolane trasmesse di
padre in figlio,
legate ai ceti sociali che per
necessità quotidiana usavano il bastone.
Diventa dovere a questo punto riportare in auge e mantenere una
parte della storia, una storia a noi molto cara,
la nostra storia.
La scherma
col bastone oltre a essere una eccellente ginnastica in grado di
potenziare l'apparato cardio-respiratorio, migliora la coordinazione
motoria, dando a chi la pratica un colpo d'occhio ed un senso tattico
molto elevati. TUTTO
il sistema neuro-muscolare viene ad essere coinvolto ai massimi
livelli, scaricando lo spirito guerriero. Inoltre sotto il profilo
comportamentale, si evidenzia un codice morale che richiede una coscienza
cavalleresca, espressa ai più alti livelli della lealtà e della
correttezza, nella umile coscienza dei propri limiti.
Dal momento che il bastone non nasce come arma, ma come arma ha
come supporto utilitaristico,1'aspetto etico ha un significato
particolare, perché chi ha delle remore nel versare il sangue altrui, col
bastone ne può dosare le conseguenze, prendendosi comunque le sue
responsabilità. Ma oltre l’utilità dell’uso, esiste un aspetto più
sottile che unisce l'uomo in una mistica simbiosi al suo contesto
naturale.Il bastone diventa allora un punto d’ unione, un tramite di
energia biomagnetica. In questa immagine è evidente i1legame profondo fra
uomo e natura, l' intimo dei suoi istinti e la misteriosa forza racchiusa
nelle viscere della terra.
Passeggiare col proprio bastone non è un atteggiamento casuale, perché
se lo si fa nella giusta condizione mentale diventa simbiosi cosmica. La
punta ad ogni passo si conficca nel suolo,
mandando stimoli alla mano che la impugna, la mano avverte,
passando il flusso al corpo che assorbe e si rilassa, scaricando a sua
volta, sempre per la stessa via. Le tensioni accumulate, a terra.
Questa pratica e stata usata fin dall'antichità e si sa che i guaritori
pranoterapisti, durante le loro sedute, oltre a prolungati ed abbondanti
lavaggi della mano in acqua corrente, per liberarsi dell' energia negativa
assorbita, usavano anche poggiare I palmi delle mani sul fusto degli
alberi, scaricando a terra il sovrappiù.
Albero che pianta le radici al suolo o bastone che poggia passo dopo
passo, sono della stessa
matrice.. Entrando gradatamente nella giusta condizione mentale, si
arriverà a percepire il flusso. Nel vuoto della mente anche il silenzio
ha i suoi rumori. Questi aspetti sono interrelati ed inscindibili tra
loro. L’utilitaristico e il più spontaneo
ma incompleto se non si conoscono le potenzialità tecniche dell' arma
intrinseca. La sola pratica schermistica ridimensiona drasticamente i
contenuti etici coi suoi significati mistico filosofici, riducendo il
bastone ad un'anonima verga.
L'aspetto etico, il più
avanzato, non può essere raggiunto se prima non si approfondiscono i
precedenti. L'insieme di questi genera l'armonia.
Camminare - schermare -
assorbire energia sono i tre
aspetti fondamentali .
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