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Leggi la storia del borgo di Guardistallo
Queste immagini sono state prese in vari punti lungo l'itinerario. Vi daranno un'idea dei posti che, spero, vorrete vedere con i vostri occhi. Alcune hanno inoltre lo scopo di aiutarvi nell'orientamento durante l'escursione.
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L’itinerario ha inizio in
Piazza della Chiesa, nel centro di
Cecina. Uscite da Cecina in direzione est, come indicato nella piantina. Lasciatovi l'ospedale sulla sinistra, percorrete la rotatoria
seguendo le indicazioni per
Guardistallo. Passato il cavalcavia della
superstrada, imboccate dopo una brevissima discesa la prima traversa
sulla destra al km 2. La strada si fa dopo poche centinaia di metri
sterrata transitando di fronte alla Fattoria
di Poggio Gagliardo, in
prossimità della quale troverete
un muro con un grande cancello, in genere aperto. Nel caso lo trovaste chiuso non
preoccupatevi, sulla destra oltre gli alberi è ben visibile un sentierino che vi
permetterà comunque il passaggio. Attraversato il cancello proseguite
dritti; dopo poco una secca curva a destra ed una salitella vi
porteranno al successivo bivio in prossimità di un contenitore dismesso:
proseguite sulla sinistra. La sterrata, caratterizzata da ottima
ciclabilità, costeggia ed attraversa dei vigneti per poi passare, al km
4.7, accanto al rudere del podere Linaglia
di sopra (foto1) ed immettersi quindi dopo altri 500
metri di discesa nel bosco. Un susseguirsi di saliscendi vi
condurranno in prossimità del km 7 al laghetto
di Linaglia
(foto 2), sulla sinistra del quale noterete una strada
forestale che si diparte in salita: imboccatela. Dopo circa 250 metri
troverete un bivio: prendete a destra. La strada spiana nuovamente per
poi uscire dal bosco circa al km 8, subito dopo aver lasciato sulla
destra una vecchia costruzione in corrispondenza della quale dovete
mantenervi sulla sinistra. La sterrata forestale diviene quindi strada
bianca, la via vicinale di Vallicorati,
costeggia numerosi poderi ed in lieve ma costante
ascesa giunge al km 10.3 sulla strada asfaltata che conduce a
Guardistallo (foto 3), non senza prima regalare scorci panoramici di sicuro
effetto. Proseguite quindi sulla destra per affrontare
l’ultima parte di salita asfaltata che dopo 1 km circa terminerà
immediatamente sotto il paese . Vi consiglio a questo
punto di imboccare la strada che sale sulla sinistra (indicazioni per
Guardistallo) addentrandosi nel
piccolo borgo per giungere in prossimità della chiesa
parrocchiale dei Santi Lorenzo e Agata, in
Piazza della
Chiesa, dalla quale si gode ottima vista sulle colline che scendono
verso il mare e dove troverete una fontanella. Lasciata quindi la
piazzetta, un brevissimo strappo vi porterà in via Roma: seguite quindi
le indicazioni per il municipio. Giunti in P.zza del Plebiscito, centro
del paese dal quale è ben visibile la Torre Civica
(foto 4) e la porta
d’accesso al castello, seguite sulla destra le indicazioni per il
parcheggio per portarvi in via del
Mandorlo. La strada, in accentuata
discesa, regala splendidi scorci delle campagne circostanti (foto 5), delle
Macchie della Magona e
dell’abitato de La Sassa a sud, dei borghi di
Casaglia e
Querceto a est. Al termine della breve discesa girate a destra
allo stop per immettervi sulla parte finale della salita della Tabaccaia. Seguendo quindi in leggera salita le indicazioni per
Montescudaio, proseguite dritti allo svincolo che trovate non appena la
strada spiana, per poi girare dopo solo 100 metri (siamo al culmine
della salita) a sinistra in via
dei Mulini, seguendo poi le indicazioni che vi condurranno ad
imboccare in discesa la via
vicinale del Migliarino. E’ questa una strada bianca che collega
molti poderi: evitate perciò per ovvi motivi di fare alte velocità,
cercando invece di godere della bellezza dei posti. Dopo circa 3 km di
discesa, giunti in località i
Massi, la strada gira attorno ad un podere, lasciandolo sulla
sinistra, e dopo un altro breve ma scosceso tratto di discesa torna
nuovamente a salire, anche se per poco: infatti dopo circa 200 metri di
salita dovrete imboccate la traversa che si diparte sulla destra ed
entra nuovamente nel bosco. Fate attenzione perché la discesa si fa in
alcuni punti molto sconnessa a causa dei resti di una antica
pavimentazione della strada vicinale. Giunti circa al km 16.8 un tratto
più scosceso precederà di pochi metri il guado del ruscello
Linaglia, piccolo affluente del fiume Cecina, peraltro quasi secco
per buona parte dell’anno. Il guado non è difficile: è infatti
effettuabile dai più senza scendere di bici. La strada diviene quindi
più stretta, giungendo dopo circa 350 metri nuovamente sulle sponde del
laghetto di Linaglia. Da qui,
percorrendo a ritroso la strada fatta in precedenza, raggiungerete di
nuovo la Fattoria di Poggio Gagliardo, per poi far ritorno a
Cecina dopo circa 25 km di fatica e
piacere.
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