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ANNALI CILENTANI Presentazione della Nuova serie, di Luigi Rossi Indice degli articoli apparsi su Annali Cilentani Fondata nel 1989 come strumento di studio per il Cilento e
territorio limitrofo, la rivista esce a maggio e a novembre; allarga i suoi interventi con
la pubblicazione di "quaderni" su argomenti monografici. La rivista è diretta da Piero Cantalupo e Luigi Rossi Segreteria:
Presentazione della Nuova Serie della rivista Annali Cilentanidi Luigi Rossi
Perciò, nel 1989 un gruppo di volenterosi operatori culturali ha dato vita ad "Annali Cilentani", rivista semestrale di "Attualità bibliografiche, studi e ricerche", affiancandosi ad iniziative analoghe. Nel corso di questi anni ha tentato di stimolare la conoscenza dei problemi e d'individuare gli strumenti per contribuire alla soluzione di storture e di situazioni d'arretratezza. I redattori hanno inteso favorire la presa di coscienza degli abitanti della vasta area cilentana perché divenissero protagonisti della propria storia e del proprio futuro. L'azione di animazione culturale, giunta al sesto anno, era partita dalla ovvia constatazione che l'epoca in cui si riteneva che tutto potesse essere analizzato e risolto dal luminare che veniva da fuori fosse tramontata. Ad un primo bilancio del programma, enunciato nel primo numero, risulta che allo sforzo di far uscire la rivista in modo puntuale e dotarla di contenuti interessanti non corrisponde il reale coinvolgimento dei lettori. Per animare il dibattito e per coinvolgere un numero maggiore di protagonisti si è pensato di articolare meglio le tematiche ed il taglio della rivista trasformandola in uno strumento di confronto per le aree marginali del Mezzogiorno. Infatti, a partire da questo numero (n. 11, 1995), pur conservando il suo titolo, "Annali Cilentani" porterà l'indicazione "Studi e ricerche sul Mezzogiorno minore". In tal modo si auspica una partecipazione più articolata, sia dal punto di vista geografico che dei contenuti; soprattutto il confronto con tante zone del Mezzogiorno accomunate da problematiche culturali e situazioni socio-economiche simili. Occorre partire dalla radicata convinzione che la crisi dell'industrializzazione induce a privilegiare ancor più i servizi, quindi a dar maggior risalto agli elementi culturali. I successi di movimenti d'opinione che si richiamano alle tematiche dell'ambiente costituiscono una dimostrazione incontrovertibile dell'accresciuto interesse per la qualità della vita. Questi spunti potrebbero indurre la società civile e le forze politiche, le istituzioni culturali, gli enti addetti alla promozione sociale a collaborare per il raggiungimento delle finalità della rivista, la quale intende impegnarsi per impedire che il Mezzogiorno minore rimanga una colonia di realtà già degradate ed incapaci d'esprimere una leadership economica, culturale ed urbana, quali, ad esempio, il nord della provincia di Salerno e la città di Napoli. Tra gli impegni di animazione, particolare risalto possono assumere quelli in grado di far comprendere e valorizzare le caratteristiche della civiltà e del genere di vita, consentendo alla popolazione di riappropriarsi dei tesori artistici e culturali che la vicenda storica ha fatto sedimentare nel territorio. Tale operazione di recupero e di salvaguardia di valori complessi e radicati può costituire anche l'occasione per iniziative di alto significato sociale con promettenti risvolti economici. Le zone che, per storiche arretratezze, hanno conservato meglio le testimonianze d'una cultura e di un'organizzazione socio-economica fondate su valori antropocentrici e non su aspetti meramente di profitto possono trarne indubbi vantaggi. |