LA SCHIVATA

Regia di: Abdellatif Kechiche
Sceneggiatura: Abdellatif Kechiche e Ghalya Lacroix
Attori: Osman Elkharraz (Krimo), Sara Forestier (Lydia), Sabrina Ouazani (Frida ), Nanou Benahmou, Hafet Ben Ahmed, Aurelie Ganito e Carole Franck
Titolo originale: L’esquive
Origine: Francia 2003
Distributore: Mikado
Distributore DVD 2007: Cecchi Gori Home Video
Link: www.mikado.it www.filmsdistribution.com
Durata: 117’
Programmato dal 11 febbraio 2005

La schivata s’è portato a casa quattro Cesar (l’Oscar francese): miglior film francese, miglior regista, miglior sceneggiatura originale, miglior speranza femminile a Sara Forastier. Abdellatif Kechiche lo ricordiamo per il suo primo film, Tutta colpa di Voltaire, che raccontava dell’odissea di un emigrato clandestino a Parigi. Kechiche dimostra che si può parlare di periferia metropolitana senza necessariamente parlare di guerra tra bande o di spaccio di droga, come avviene spesso non solo nel cinema americano ma anche, per esempio, nel cinema francese. Basta ricordare L’odio di Mathieu Kassovitz, altro film francese ambientato in una banlieue, dove la violenza sembra superare qualsiasi altro sentimento. Naturalmente anche qui non sono rose e fiori, ci sono padri in galera e madri non proprio serene. In compenso vediamo un gruppo straordinario di giovani attori non professionisti, di una naturalezza che fa pensare. Questi ragazzi sono degli adolescenti normali, lo si capisce da quello che dicono, dai gesti che compiono, dalla "normalità" della vita quotidiana: la scuola, le uscite con gli amici, i primi amori.

 

 

È uno spaccato del meticciato di cui sono composte le banlieues parigine, multietniche culturalmente. Lo si sente nei loro dialoghi, intercalati da corano e insciallah. Certo, l'aggressività provocata dagli ormoni in subbuglio esce allo scoperto, ma vediamo che le loro tragedie sono solo piccoli drammi adolescenziali. Questi ragazzi vomitano fiumi di parole, dando uno spessore di primo piano ai dialoghi, che diventano protagonisti e tengono legati tra loro i personaggi. Tanto parla Lydia quanto poco parla Krimo, per non parlare della violenza verbale di Frida. Tutto un vociare spezzato solo dall'inopportuno intervento delle forze dell'ordine. Questi giovani sono molto distanti dai loro coetanei stereotipati che abbiamo visto in Thirteen-Ragazze oltre e in Caterina va in città. "Il gioco dell'amore e del caso" di Pierre De Marivaux, usato come recita di fine anno, è la chiave di lettura dell'intreccio che accomuna la piece teatrale alla quotidianità dei ragazzi. Krimo si innamora di Lydia quando la vede in sartoria nei panni del suo personaggio teatrale, così come arlecchino s'innamora di Lisette nella pièce di Marivaux quando lei veste i panni di Silvia, la sua padrona, e riesce quindi a dichiarare il suo amore come personaggio di una commedia, non riuscendo a dirlo al di fuori, nella vita reale. Sara Forestier (Lydia) ha iniziato a recitare a 13 anni con qualche piccolo ruolo, un po' di teatro fino a essere protagonista a 17 in L'esquive. Dopo questo film è chiamata da registi impegnati francesi del calibro di Michel Deville, Claude Lelouch, Bertrand Blier che l'hanno voluta nei loro film. Sabrina Ouazani (Frida), anche se ha girato già un altro film (Trois petites filles di Jean-Louis Hubert) e ha un agente come si conviene, dice di non voler fare l'attrice, professione che considera effimera, bensì la giornalista. Osman Eelkharraz (Krimo) è stato reclutato in un centro commerciale a la Defense. Dopo questo film ha girato alcuni corti, un lungometraggio e lavora nei serial televisivi.

Extra DVD:
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0 senza sottotitoli - Italiano Dolby Digital 2.0 con sottotitoli italiani - Francese Dolby Digital 2.0 con sottotitoli italiani
Contenuti extra: Intervista ad Abdellatif Kechiche - Filmografia di Abdellatif Kechiche - Galleria fotografica - Trailer

Marcello Moriondo

 

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