DUE VOLTE LEI
Presentato come film d’apertura al Festival di Cannes 2005

Regia di: Dominik Moll
Attori: Laurent Lucas (Alain Getty), Charlotte Gainsbourg (Bénédicte Getty), Charlotte Rampling (Alice Pollock) e André Dussolier (Richard Pollock)
Sceneggiatura: Dominik Moll e Gilles Marchand
Fotografia: Jean-Marc Fabre
Scenografia: Michel Barthelemy
Montaggio: Mike Fromentin
Suono: François Maurel, Gérard Lamps e Gérard Hardy
Musica: David Sinclair Whitaker
Titolo originale: Lemming
Origine: Francia 2005
Distributore: Lucky Red
Link: www.luckyred.it www.celluloid-dreams.com www.diaphana.fr
Durata: 129’
Produzione: Diaphana
Programmato dal 31 marzo 2006

Alain è un brillante ingegnere in domotica che va d’amore e d’accordo con sua moglie Bénédicte. Stanno bene fino a quando Alain invita il suo capo e sua moglie a cena. Durante quell’incontro la situazione degenera in maniera deflagrante. La moglie è incazzatissima e fa una scenata al marito in presenza della giovane coppia, che è una coppia modello. A seguire c’è un’altra storia mica tanto simpatica: Si tratta di un lemming finito nel sifone della cucina degli sposini. Poi si ride parecchio con la web camera volante, ultimo ritrovato di Alain che presenta il modellino a potenziali compratori, ma con risultati tanto scarsi quanto esilaranti. Intanto procede la storia del lemming, che credono che sia un "hamster" ed è vivo. Ci si domanda come sia stato possibile il trovare nel Sud della Francia un animale che vive in Scandinavia. Sembra morto ma dopo un po’ quello si riprende, e in contemporanea cambiano anche i rapporti tra gli umani.

 

 

La Gainsbourg è una persona normale, ma la Rampling è eccentrica e spiattella tutto a tutti, rovinando le persone e cercando di portarsi a letto il giovane Alain. Scopriamo che non è vero che i lemmings si suicidano, ci dice il nipote del veterinario, come invece ha fatto la signora Pollock. Peraltro un po’ di ragione ad essere arrabbiata l’ha, giacché suo marito è un puttaniere. E’ un film forte e un giallo psicologico e inesplicabile. Inquietante nel non detto e nella sorpresa ben raccontata, giocato unicamente su due coppie che esplodono. Un film di incubi, di doppio che si sdoppia e non si sa più chi dice la verità. Tirando le somme vediamo che col procedere del film Alain reca sul corpo le tracce visibili di un degrado e di un combattimento che è di tutti, prima ha il braccio sinistro ingessato, la mano destra morsicata dal lemming redivivo, poi un cerotto in fronte, infine escoriazioni in faccia. Col lemming che muore finiscono gli incubi, ma ormai il danno interiore è fatto, stressante e tragico.

Maurizio Ferrari

Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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