REVOLUTIONARY ROAD
Nominations ai Golden Globes come Miglior film, Miglior regia e Miglior attore protagonista (Leonardo DiCaprio) e vincitrice Kate Winslet come Miglior attrice protagonista

Regia di: Sam Mendes
Attori: Leonardo DiCaprio (Frank Wheeler), Kate Winslet (April Wheeler), Kathy Bates (Helen Givings), Michael Shannon (John Givings), Michael Shannon (John), Kathryn Hahn (Milly Campbell), David Harbour (Shep Campbell), Dylan Baker (Jack Ordway), Richard Easton (Howard Givings), Zoe Kazan (Maureen Grube), Jay O. Sanders (Bart Pollock) e Max Casella (Ed Small)
Soggetto: dal romanzo di Richard Yates
Sceneggiatura: Justin Haythe
Fotografia: Roger Deakins
Montaggio: Tariq Anwar
Musica: Thomas Newman
Scenografia: Kristi Zea
Costumista: Albert Wolsky
Produttori: John N. Hart, Scott Rudin, Sam Mendes e Bobby Cohen
Produttori esecutivi: Marion Rosenberg, David M. Thompson, Henry Fernaine
Coproduttori: Peter Kalmbach, Nina Wolarsky e Pippa Harris
Titolo originale: Revolutionary Road
Origine: USA 2008
Distributore: Universal Pictures International Italy
Link: www.revolutionaryroad-ilfilm.it www.revolutionaryroadmovie.com www.lesnocesrebelles.fr www.uip.it www.universalstudios.com www.universalpictures.it www.universalpictures.com
Durata: 119’
Produzione: DreamWorks Pictures, Paramount Vantage, Evamere Entertainment, BBC Films, Neal Street production, in associazione con Goldcrest Pictures
Programmato dal 30 gennaio 2009

Anni ’50. Un incontro veloce ad una festa tra April e Frank, un amore a prima vista. La scena successiva li ritroviamo sposati e con prole. E poi una bella litigata su come April non sia nata per fare l’attrice. Altro cambio e ritroviamo Frank impiegato come tanti in una grande azienda, che ogni sera torna a casa da moglie e due figli nell’anonima periferia del Connecticut, in una strada dal nome di "Revolutionary Road". L’amenità e la facciata sorridente del luogo nascondono una mediocrità e una schiavitù dell’animo che entrambi mal sopportano. Quindi la decisione di reinventarsi la vita, di andare a vivere tutti a Parigi arriva come una bomba tra i colleghi di ufficio e tra gli amici di famiglia. Tutti li prendono per matti, quando solo un matto loro amico occasionale capisce la portata libertaria della scelta. Se non fosse che sul lavoro allettano Frank con uno strepitoso aumento di stipendio.

 

 

Leonardo DiCaprio e Kate Winslet fanno ancora scintille e si ritrovano undici anni e undici Oscar dopo l’avventura del Titanic per interpretare magnificamente ancora una volta una coppia. L’incubo della situazione in cui si ritrovano, l’ipocrisia della presunta felicità dispensata da tutti i conoscenti, l’arrivo dei figli che preclude qualsiasi sogno di libertà e desideri futuri di una vita diversa dalla prigionia di Revolutionary Road sono i motivi centrali di una esistenza non scelta e assoggettata al conformismo. Molto del film si basa sullo scontro tra queste realtà e la fantasia di desideri e intenti più alti. In maniera se possibile ancor più sottile che in Jarhead, Sam Mendes (con una sceneggiatura molto fedele al romanzo di partenza) percorre le strade dello spaesamento di un’indefinibile disumanizzazione che provoca malessere interiore e senso di vuoto. I protagonisti si ritrovano su un’altalena di sentimenti, tra il sentirsi speciali per fare grandi cose insieme e lo scoprire di non amarsi più, tra le litigate col partner che servono a consolidare il matrimonio e le piccole attenzioni come preparare una buona prima colazione che lo rafforzano. E’ un film dove la prospettiva cambia in ogni momento, riservando sorprese laddove si crederebbe di trovarsi di fronte ad un’epoca dedita all’importanza delle apparenze e senza grandi novità, ma con i risentimenti caricati come una molla che infine deve liberarsi. Di fatto, ai due non viene mai in mente di potersi separare, capendo il valore della capacità di tenuta della famiglia solo quando si sta perdendo un affetto. Ma anche l’ultima inquadratura può essere un metodo di intendere la famiglia.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2009 e successivamente nell’archivio.

 

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