ROBIN HOOD
Presentato come film d'apertura del Festival di Cannes 2010

Regia di: Ridley Scott
Attori: Russell Crowe (Robin Longstride), Cate Blanchett (Marion Loxley), William Hurt (William Marshal), Mark Strong (Godfrey), Mark Addy (Friar Tuck),Oscar Isaac (Principe John), Danny Huston (Re Riccardo Cuor di Leone), Kevin Durand (Little John), Scott Grimes (Will Scarlet), Matthew Macfadyen (Sceriffo di Nottingham), Eileen Atkins (Eleanor di Aquitaine), Simon McBurney (Padre Tancredi) e Max von Sydow (Sir Walter Loxley)
Sceneggiatura: Brian Helgeland
Fotografia: John Mathieson
Montaggio: Pietro Scalia
Musica: Marc Streitenfeld
Scenografia: Arthur Max
Produttori: Brian Grazer, Ridley Scott e Russell Crowe
Produttori esecutivi: Charles J.D. Schlissel, Michael Costigan, Jim Whitaker e Ryan Kavanaugh
Coproduttore: Nikolas Korda
Titolo originale: Robin Hood
Origine: USA e Gran Bretagna 2010
Distributore: Universal
Link: www.universalstudios.com www.universalpictures.it www.universalpictures.com www.robinhoodthemovie.com www.imagine-entertainment.com www.cinema.universalpictures.it/website/robinhood
Durata: 139’
Produzione: Imagine Entertainment in associazione con Relativity Media
Programmato dal 12 maggio 2010

Stanno tutti ritornando dalla Terza Crociata e sono in Francia, quando l’arciere al servizio di Riccardo Cuor di Leone Robin Longstride incrocia un barone, il figlio di Sir Walter Loxley ormai moribondo ma che fa in tempo a fargli promettere di riconsegnare la sua spada all’anziano padre. Robin all’inizio è riluttante, ma i suoi compagni d’arme lo convincono ad onorare una promessa legata col sangue. Vestiti i panni del moribondo per rientrare in patria, consegna la testa di Re Riccardo Cuor di Leone al viscido fratello Giovanni, senza terra ma subito fatto diventare Re, riporta la spada al vecchio Loxley nello Yorkshire e si unisce alla nuora Marion, cominciando a prenderne le difese per salvare le terre e i balzelli sempre più gravosi per soddisfare la cupidigia di Re Giovanni. Si mette pure alla testa dei baroni britannici per contrastare l’invasione dei francesi di re Filippo II, dopo essere passato per la foresta di Sherwood e aver messo in piedi una banda dei fuorilegge Little John e frate Tuck contro il tiranno sceriffo di Notthingam.

 

 

Ridley Scott reinventa la mitologia e racconta il prequel di un Robin prima che diventi mito, degrada Robin Hood da nobile a soldato che inganna i commilitoni col gioco delle tre carte, è un impostore e un bugiardo e poi lo fa ritornare nobile grazie alla tradizione, all’educazione e alla sostituzione del padre morto quando era bambino col padre nobile, sostituendosi al nobile moribondo Loxley. Allora può affrontare alla pari Re Giovanni (e convincerlo a firmare la Magna Charta), i Duchi, lo sceriffo di Nottingham e tutto l’esercito francese. Quasi inevitabilmente l’accoppiata Ridley Scott e il suo attore feticcio Russell Crowe (ideatore e coproduttore del film) determina uno "stile Il gladiatore", picchia duro, ha il fascino dell’eroe popolare e del nostro tempo, e solo la grazia dell’algida Cate Blanchett stempera la prosopopea del kolossal che funziona soltanto per il montaggio, la fotografia e quando ha il coraggio di non prendersi sul serio, lasciando il vero eroe nelle pieghe di uno spettacolo non del tutto appassionante ma con tutti gli effetti di regia attualizzati.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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