SWEENEY TODD-IL DIABOLICO BARBIERE DI FLEET STREET Regia di: Tim BurtonAttori: Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Timothy Spall, Sacha Baron Cohen, Jayne Wisener, Jamie Campbell Bower, Laura Michelle Kelly e Ed Sanders Sceneggiatura: John Logan, basata sul musical di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler Fotografia: Dariusz Wolski Montaggio: Chris Lebenzon Casting: Susie Figgis Scenografo: Dante Feretti Set Decoration: Francesca Lo Schiavo Costumi: Colleen Atwood Produttori: John Logan, Laurie MacDonald, Walter F. Parkes e Richard D. Zanuck Produttore esecutivo: Patrick McCormick Produttore associato: Derek Frey Coproduttore: Katterli Frauenfelder Titolo originale: Sweeney Todd: The Demon Barber Of Fleet Street Origine: USA 2007 Distributore: Warner Bros. Link: www.warnerbros.it www.warnerbros.com www.paramount.com www.sweeneytodd.it www.sweeneytoddmovie.com Durata: 105’ Produzione: Dreamworks SKG, MacDonald/Parkes Productions e The Zanuck Company Programmato dal 22 febbraio 2008 Burton trova in questo musical londinese tutto l’horror di cui ha bisogno, ponendo il suo alter-ego Johnny Depp a supremo giudice della vita altrui. Il suo ruolo è quello di un barbiere cattivo e diabolico che si vede strappare la moglie, la figlia e una vita felice da un giudice dai grandi interessi personali. Dopo anni di prigione, i suoi occhi grondano vendetta e per avvicinarsi al suo obiettivo comincia a tagliare gole a destra e a manca, facendo finire i corpi dal negozio di barbiere a quello sottostante di pasticci di carne, componente primario di una formula di successo che rende soldi e gloria alla sua nuova fiamma e complice innamorata persa. |
Il tutto in un musical gotico dove le ugole si sfogano in canzoni e gorgheggi. E’ un film dark, e girato nel buio, quello stesso di La sposa cadavere delle notti più ululanti di Londra, con un inarrivabile senso del tetro e dallo stile gotico ed impeccabile. Eventualmente gli si può attribuire qualche momento dove il ritmo tende a calare o il furore a rallentare, ma sempre infondendo nello spettatore un senso palpabile di inquietudine e dove Burton raggiunge la sua magnificazione della visione artistica e barocca. Maurizio Ferrari Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio. |
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