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Storie brevi: Anna

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Finalmente eravamo arrivati in baia. La barca era ancorata. Alain si tolse il costume e si gettò in mare insieme ai due amanti mentre io restai in barca per non stimolare ulteriormente le fantasie erotiche dei due marinai...
Quando tornarono in barca facemmo uno spuntino, l'atmosfera sembrava più tranquilla, poi improvvisamente Anna domandò ad Alain se gli era piaciuto vedere come lei aveva fatto il pompino al suo amico. Lui le disse che non aveva visto tutto ma quel poco che aveva potuto vedere gli sembrava fantastico. Anche Paola è brava solo che è sempre un po' timida all'inizio. Esclamò Anna guardandomi. Rovesciai il bicchiere di carta poi mi rivolsi ad Alain e lo tranquillizzai spiegandogli che ad Anna piaceva scherzare. 
Perché non facciamo un gioco Alain? propose Anna. Noi ti leghiamo, ti bendiamo gli occhi poi tu dovrai indovinare chi di noi due è stata a farti il pompino
Ok - disse il comandante-  accetto con piacere
Bene! Rispose lei. 
Anna e David legarono Alain ad una sedia poi Anna prese della crema abbronzante e con la punta del dito iniziò a spalmarla lentamente nel pene turgido di Alain. Ti piace? gli chiese. Ti fa impazzire vero?
Si, sei bravissima, continua così - disse lui.
La senti colare la mia saliva? 
Si si, ora mettitelo in bocca e succhiamelo - replicò lui.
No, non è ancora il momento, voglio farti impazzire. Voglio che i tuoi coglioni si riempano bene di sperma.
Oh si! Sei una gran porca, mi piaci.

Anna cominciò a masturbarlo con movimenti lenti e rapidi e ad un tratto partì uno schizzo enorme seguito da altri in rapida successione sul petto e sul collo di Anna.
Poi Anna si avvicinò all'orecchio di Alain e gli disse: Che peccato, proprio ora che volevo assaggiarlo.
Sei una puttana - urlò lui - sei solo una puttana, slegami e ti faccio vedere io….
No, ora ho da fare con David e con Paola - gli disse con malizia. David si mise a ridere sguaiatamente poi Anna mi prese la mano e mi portò in cabina insieme a David. Ora siediti mi disse: voglio farti vedere come si fa a fare godere un uomo.

 David aveva il pene moscio ma sembrava in erezione tanto che era lungo e grosso. Anna lo prese in mano e tirò giù la pelle mostrandomi il glande. 
Vedi questa zona - mi domandò indicando la testa del pene. Questa è la parte più sensibile del pene. Devi mettere il glande in bocca e massaggiarlo con la lingua facendo bene attenzione a non usare i denti. Vedi questa apertura piccola? È l'orifizio; a me piace giocarci cercando di infilare la punta della lingua dentro. Agli uomini fa impazzire - mi confidò.
Ora stai a guardare - disse.
Iniziò a leccarlo languidamente e in pochi minuti il pene si alzò e divenne enorme. 
Ero confusa e imbarazzata ma non potevo fare a meno di guardare. La pelle di David aveva un colore magnifico e vedere il contrasto del viso pallido di Anna e dei suoi capelli biondi accanto a quel corpo nero e possente era una visione bellissima che non aveva niente di volgare e nulla a che vedere con la pornografia. C'era qualcosa di meraviglioso invece. Osservare le sue labbra rosa e delicate circondare quell'enorme glande marrone chiaro era, pensai in quell'istante, come stare di fronte ad un'opera d'arte. Non avevo mai visto niente di più bello ed elettrizzante.
Anna si voltò verso di me: È bello fare l'amore, vero Paola? - mi domandò.
Si è bello - risposi. E poi è bello se si è in due a volerlo fare con lo stesso desiderio e con la stessa passione proprio come state facendo voi.
Si è bellissimo - disse lei - ma si può fare anche in tre se si ha lo stesso desiderio, non credi anche tu? Ti vedo che muori dalla voglia di farlo. Lo so che lo desideri anche tu Paola. Vuoi provare insieme a me?
Le sorrisi senza risponderle. Lei si avvicinò e mi diede una carezza nel viso poi mi baciò appassionatamente infilandomi la lingua in bocca. 
Voglio farlo insieme a te - mi disse. Poi prese la mano di David e la portò sopra la mia testa accostandomi al pene. David mi tirò indietro i capelli e con il pollice mi sfiorò le labbra. Ora bacialo - disse Anna. Leccalo tutto intorno come faccio io. Ti piace?
Si mi piace - risposi.
Ora mettilo tutto in bocca e vai giù in fondo fino a dove riesci ad arrivare. 

Obbedii e sentii un forte sapore di sale. Evidentemente c'era qualche punto che non era stato ancora leccato da Anna pensai.
Lo senti come pulsa? chiese la mia amica.
Si - accennai mugolando.
Ora continua così: vai su e giù con la bocca lentamente, masturbalo con la mano, poi ogni tanto tiragli la pelle giù fino in fondo con forza. Fai colare delle gocce di saliva dalla bocca e dal glande, falle colare lungo tutto il pene poi raccoglile nuovamente con la lingua. 
Alzai lo sguardo in alto e vidi David che mi stava osservando soddisfatto. Teneva le sue mani sopra le nostre teste poi ogni tanto ci spostava i capelli per vedere meglio. Anna mi tolse il costume e mi toccò le labbra della figa. Non appena si accorse che ero tutta bagnata mi penetrò con due dita e iniziò a masturbarmi delicatamente come solo una donna sa fare, facendo attenzione a non farmi male con le unghie. Ero talmente concentrata che non mi importava di cosa stesse facendo e poi mi piaceva essere toccata lì.
Ad un tratto sentii le pulsazioni del glande farsi più veloci e David gridare vengo, vengo sto per venire. Anna senza interrompere il movimento delle dita si precipitò a leccare il pene da sotto lasciando sempre a me la parte migliore. Il cazzo di David era diventato enorme, quasi non mi stava in bocca. Non ero stata con molti ragazzi ma quello era certamente il cazzo più grosso che avessi mai visto.
Facevo uno strano rumore mentre lo succhiavo ma questo non disturbava nessuno, eravamo troppo presi dalla passione, ad ogni modo cercai di confondere i rumori che produceva la mia bocca mugolando di tanto in tanto per esprimere meglio la mia partecipazione. Improvvisamente sentii una spinta forte nel palato e uno strano sapore. Allontanai il pene dalla bocca e subito partirono gli schizzi dall'orifizio sbattendo sulle mie labbra, le guance, il naso, i capelli, ovunque. I getti sembravano non terminare mai. Rimasi impietrita a guardare. Anna invece aprì la bocca per cercare di raggiungere qualche goccia di sperma, poi si prese in bocca tutto il pene continuando a succhiarlo nel tentativo di strappargli ancora del liquido. 

Le dita di Anna continuavano a muoversi dentro di me e mentre cercavo di riceverle più a fondo David si accorse del mio movimento così tolse la mano di Anna e mi sdraiò sul pavimento per sistemarmi più comodamente. Anna venne subito sopra di me poggiando i suoi seni sopra i miei poi iniziò a baciarmi sulla bocca esplorandone il palato con la lingua mentre la sua mano affettuosamente mi massaggiava il clitoride.
David ci guardava entusiasta, poi decise di partecipare anche lui e ci penetrò con le sue grosse dita fino in fondo nelle nostre fiche spingendo e muovendo con un ritmo lento e costante. Io venni quasi subito mentre Anna ritardò qualche minuto. 
Non appena Anna eiaculò prese il dito medio di David e se lo portò alla bocca, lo accarezzò sul viso poi prese la mia mano e se la strinse al cuore. Questo gesto fu talmente bello e pieno di tenerezza che mi venne istintivo stringerla a me e baciarla con tutta la mia forza. 
In quel momento pensai che la mia amica non era affatto una puttana o una porca come tanti ragazzi purtroppo l'avevano definita in passato. 
Anna era semplicemente una ragazza che faceva l'amore con estrema naturalezza e spontaneità e che sapeva amare come poche persone sapevano amare al mondo. Il suo amore era sincero e puro. Quel giorno Anna aveva amato David e me lasciandoci un ricordo bellissimo e indimenticabile per tutta la vita. 

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