Il Club
Italiano del Terranova prende
vita il 2 ottobre 1976 allorché
42 Soci Fondatori, accomunati
dallo stesso interesse per il
cane di Terranova, si riunirono
per costituire un sodalizio.
Nel dicembre dello stesso anno,
il Comitato Esecutivo dell'E.N.C.I.
(Ente Nazionale della Cinofilia
Italiana) deliberava ufficialmente
in favore dell'accettazione
del C.I.T. quale "Ente
riconosciuto ad operare per
il miglioramento e la tutela
della razza". Il 15
ottobre 1978 - presso lo Sporting
Club di Garbagnate Milanese
- ebbe luogo il I° Raduno
del Club con la presenza di
34 soggetti: una buona partecipazione
se si tiene conto dello scarso
numero di Terranova presenti
allora in Italia. Nell'ambito
dello stesso Raduno fu organizzato
il primo concorso fotografico
avente per soggetto il cane
di Terranova. I raduni continuarono
con cadenza annuale rappresentando
per gli allevatori un momento
di crescita e aggregazione.
L'E.N.C.I. alla richiesta
del C.I.T. del 25 giugno 1979,
provvedeva al suo riconoscimento
di Società Specializzata.
Nel giugno 1980 vedeva
la luce il I° Notiziario
edito dal Club Italiano del
Terranova: una pubblicazione
inizialmente artigianale, ma
strumento aggregativo di grande
importanza, Esso rappresentava
un ulteriore mezzo per "parlare"
della razza: si incominciò
a discutere di standard, di
addestramento al soccorso in
acqua, di alimentazione, di
salute. L'informazione ai Soci
divenne più precisa e
completa mediante la pubblicazione
dei verbali delle assemblee
e dei Consigli Direttivi. Oggi
il Notiziario è una pubblicazione
quadrimestrale stampata
e spedita in 1.500 copie.
Sempre importante fonte
di informazione con i numerosi
soci. Cominciò
anche a prendere consistenza
l'attività del lavoro
in acqua: In occasione del Raduno
di Arenzano del 1984 avevano
luogo le prime prove di lavoro
in acqua.
Sempre nel 1984 veniva
istituito il conseguimento del
titolo di "campione sociale"
riservato ai soggetti di proprietà
dei Soci del Club Italiano del
Terranova. Intanto il numero
degli associati andava costantemente
crescendo: dai 104 del 1980
ai 174 del 1984, ai 235 del
1988 per poi salire ulteriormente
ai 517 del 1993, ai 640 di fine
1995 ed ai 1.080 del 2002.
Proporzionalmente al numero
dei Soci, andava crescendo l'impegno
e la necessità di una
sempre miglior organizzazione.
Proprio con il periodo di massima
crescita prendeva avvio - nel
1986 - l'attività degli
Animatori Regionali che iniziarono
a rappresentare un punto di
riferimento e di aggregazione
tra Soci nell'Ambito delle zone
di competenza. Il 1986 coincideva
con la celebrazione del primo
decennale di fondazione del
Club: un evento importante e
significativo che non poteva
non essere rimarcato. I festeggiamenti
del decennale trovarono collocazione
nell'ambito del raduno organizzato
a Bellagio l'11 e il 12 ottobre
con la presenza del Giudice
americano signora Kitty Maynard
Drury e del dott.Antonio Morsiani.
In tale occasione fu anche organizzata
una "tavola rotonda"
sulla razza con la partecipazione
di diversi giudici e allevatori
stranieri. Gli "incontri
regionali" organizzati
via via dagli stessi Animatori
costituivano sempre più,
in parallelo con il Raduno annuale,
momenti di scambio di idee e
fertile terreno per la positiva
evoluzione della razza.
Nel giugno 1989, a Saint Vincent,
si realizzava il primo "Meeting
delle razze di grande mole"
a cui parteciparono - oltre
ai Terranova - i cani di San
Bernardo, i Montagna dei Pirenei
e i Leonberger. L'esperienza
richiese notevoli sforzi organizzativi
e fu premiata da un incontestabile
successo. Nello stesso
periodo venivano varate una
serie di iniziative volte alla
preparazione di un programma
di lavoro in acqua che fu reso
operativo nella primavera del
1991. Si andavano così
costituendo i primi Gruppi di
Lavoro fino a raggiungere il
numero attuale, con programmi
di ulteriore espansione.
L'attività del "lavoro
in acqua" nell'ambito del
Club ha assunto un notevole
rilievo: vengono organizzate
4-5 prove per l'abilitazione
al soccorso in acqua dimostrative
all'anno,
per il conseguimento del Brevetto
su regolamento C.I.T. I
Gruppi di Lavoro riconosciuti
dal C.I.T. sul territorio
nazionale sono 11, ed hanno
raggiunto un alto livello
di preparazione Tecnica. La
validità del nostro brevetto
è stata sancita dal Ministero
dei trasporti e della comunicazione
che, in data 23 aprile 1996,
ha riconosciuto la possibilità
di accesso alle spiagge libere
su territorio nazionale all'Unità
Cinofila con cani di Terranova
in possesso del
Brevetto di lavoro C.I.T.- U.C.I.S.
Dopo una considerevole
attività di verifica,
un'ulteriore e importante iniziativa
trovava la sua definizione:
il 30 giugno 1990 il Consiglio
Direttivo emanava una serie
di norme operative nell'ambito
del programma di ricerca sulla
displasia dell'anca. Nel periodo
intercorso tra il 1991 e il
1995, i soggetti radiografati
secondo le normative C.I.T.
sono risultati 323. Dal
1994, anno in cui per la prima
volta è stato sfondato
il tetto dei 1.000 cuccioli
iscritti al L.O.I., il Club
ha organizzato da 8 a 11 speciali all'anno. Il Club si è
anche contraddistinto nell'attività
volta alla conoscenza specifica
della razza con articoli di
rilevante valenza tecnica apparsi
sul Notiziario C.I.T., libri, Stage
di toelettatura, di addestramento
in acqua, handling tutti
con
qualificati relatori.
Nel 1996 il Club Italiano del
Terranova compiva vent'anni.
Due decenni che stavano a testimoniare
costanza, continuità
nel tempo, efficacia e maturità
d'intenti. Per sottolineare
questa tappa così importante,
il Club ha organizzato il I°
Meeting Internazionale della
Razza. Un evento unico nella
storia del cane di Terranova,
che ha visto la partecipazione
di centinaia di esperti, studiosi,
amanti di questa razza, provenienti
da diversi paesi del mondo.
Il Meeting ha rappresentato
un punto di arrivo e un punto
di partenza: un punto di arrivo
in quanto sono state evidenziate
le problematiche che sono andate
emergendo con la diffusione
della razza comuni ad ogni paese
o specifiche per alcuni di essi;
punto di partenza perché
- su questa base - si è
iniziato a costruire un indirizzo
più univoco possibile.
Ed è appunto su
queste direttive che i nostri
Comitati Tecnici (sette
per l'esattezza) andranno a
sviluppare la maggior parte
delle proprie attività
future. Oggi ci troviamo orgogliosi
Soci di un Club vitale, in piena
crescita sia sotto il profilo
dei numeri sia sul versante
delle iniziative realizzate.
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