Cocktail anno 8 numero 1

Mi è sembrato doveroso fare quest'articolo. Ho intenzione di parlare di una persona eccezionale , che ha avuto una grande importanza per questa scuola e per le persone che lo hanno conosciuto, o meglio, che hanno avuto l'onore di conoscerlo.

Don Zara ci ha lasciati a Pasqua. Siamo rimasti tutti senza fiato, inebetiti. Sapevamo che era malato e che lottava contro un male più forte di lui; ma abbiamo sempre reagito bene, fiduciosi nel suo carattere forte.

Invece, nel giro di pochi giorni la situazione è peggiorata e ci siamo ritrovati in una chiesa grigia a piangere la sua scomparsa. Non so voi, ma io non ne ho ancora preso atto. Sono convinta che lo rivedrò qua a scuola, che busserà alla porta della nostra classe e che ci porterà una ventata d'aria fresca come faceva sempre.

È stato mio professore per un solo anno, ma credetemi, non mi ha insegnato solo il greco e il latino. Da lui ho imparato a prendere la vita con maggiore ironia e ho imparato a sorridere. Se oggi sono una persona più serena è soprattutto merito suo.

Quello che sto cercando di dirvi è che questo è il primo anno che iniziamo senza di lui e perciò credo un po’ da ipocriti non pensarlo neanche per un minuto. Non dimentichiamolo! Sono sicura che dall'alto lui ci sta guardando e che gli manchiamo proprio come lui manca a noi.

R.

 

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