Cocktail anno 8 numero 1

IRELAND 4 EVER

Immense distese verdi e tanta pioggia: questa è l'Irlanda. Si perde la concezione del tempo, la luce è sempre uguale dalla mattina presto sino a tarda sera e l'apparire del sole è un evento raro. Mentre noi indossavamo giubbotti, gli abitanti del posto erano sbracciati, ma non solo. Una sera, tornata a casa, vidi che nel giardino era stata organizzata una sorta di festa e tutti i bambini erano in costume e si facevano gavettoni, mentre io indossavo un maglione di lana e una sciarpa e speravo che anche quella notte, come la precedente, i termosifoni fossero accesi.

Ma tra le differenze incontrate questa non era sicuramente quella che mi pesava di più. Il problema più grande è stato il regime alimentare della cucina irlandese: è stata una vera tortura doverci cibare di patate, patate e… patate!

Con gli abitanti del luogo si è instaurato subito un rapporto di amicizia: gli Irlandesi, infatti, sono molto curiosi e disponibili con gli stranieri che devono imparare la lingua. Naturalmente con i nostri compagni di vacanza abbiamo avuto modo di rafforzare l'amicizia, condividendo le esperienze e i momenti di allegria.

Questa era una vacanza-studio che mirava principalmente allo studio della lingua inglese, e non abbiamo avuto particolari problemi dal punto di vista dell'apprendimento, anzi, abbiamo imparato l'inglese senza che ci pesasse più di tanto, vedendo film al cinema e associando lo studio al gioco.

La mia famiglia era favolosa, composta da due simpatici signori, Albert e Antoniette, e da Ely, 3 anni, e Patrick, 12 anni. Erano delle persone allegre, molto gentili e simpatiche; certo, inizialmente non si capiva praticamente nulla di ciò che dicevano anche se usavano vocaboli che conoscevo, ma col passare dei giorni la situazione migliorava, anche se a metà vacanza Antoniette mi era venuta incontro sventolando una maglietta e dicendo che tutto il bucato si era rimpicciolito.

Diamo per scontato il fatto che ci siamo divertiti tantissimo soprattutto nei momenti di libertà, nei quali avevamo la possibilità di soddisfare le nostre esigenze e di fare acquisti. Queste scene divertenti e tutti quei momenti in cui eravamo senza un professore sono quelle cose che ci rimarranno più impresse e sono anche quelle da cui abbiamo tratto gli insegnamenti maggiori.

Silvia & Paolo

 

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