Cocktail anno IX n. 2

io, tu e il motore

un campione... molto alla mano

Eccomi qua, a bordo di una splendida BMW grigio metallizzato, mentre intervisto uno dei più grandi piloti della SBK (Superbike), compagno di scuderia del più famoso Troy Corser. Di chi sto parlando? Non ci siete ancora arrivati? Insomma, può essere solo lui, il mitico Alessandro Antonello. Durante la pausa pranzo del corso di guida sicura Aprilia, brucio tutti gli altri ragazzi sul tempo e riesco a tenere questo grande campione tutto per me per venti minuti buoni, il tempo di fare una simpatica intervista. Iniziamo l’intervista e così cominciamo a parlare un po’ del suo passato.

Davide: Per cominciare ti ringrazio della tua disponibilità, sto rubando spazio alle tue prove e al tuo riposo, veramente grazie mille!

Alessandro: Non ti preoccupare, mi fa piacere parlare con i ragazzi, specialmente con quelli appassionati di moto. Da dove hai detto che vieni?

D: Da Cagliari e la tua intervista finirà sul giornalino della mia scuola che si chiama Cocktail.

A: Bel nome, bravi ragazzi! Dai incominciamo che non abbiamo molto tempo.

D: Giusto, inizio col chiederti dove sei nato e quanti anni hai.

A: Sono nato a Cittadella, in provincia di Padova, e ho 28 anni.

D: Quando e a che età hai iniziato?

A: Io ho iniziato tardi, avevo già 20 anni, ed era il 1993.

D: Con quale moto hai iniziato?

A: Con una Suzuki 250, preparata da un meccanico di Vicenza molto esperto e che ha saputo consigliarmi molto bene.

D: E poi come hai continuato?

A: Ho corso con la Suzuki per due anni e nel 1995 ho avuto i primi contatti con l’Aprilia, con una moto privata che ho tenuto per tre anni e con cui ho fatto vari campionati.

D: Quando c’è stato il passaggio al Team Aprilia ufficiale?

A: Nel 1998, all’età di 26 anni.

D: Hai iniziato da subito come pilota del motomondiale?

A: No, i primi anni ho fatto il collaudatore.

D: E ora, quali sono le tue mansioni?

A: Ora faccio un lavoro molto interessante, corro tutti i GP europei, e quando la SBK si sposta fuori Europa, corro al Mugello come collaudatore.

D: Ma provi i pezzi nuovi anche durante le gare?

A: Sì, e questo mi piace molto.

D: Cosa mi puoi dire del tuo ben noto compagno di squadra Troy Corser?

A: Tutti sanno che è un ottimo pilota e in molte cose assomiglia a Doohan, specialmente nello stile dei freni. Nel privato è un ragazzo molto alla mano che, nonostante i numerosi fans, non si da arie da divo, come invece fa un certo Max Biaggi.

D: Cosa ne pensi dei tuoi concorrenti nella SBK?

A: La Ducati è buona nel complesso, Honda, Yamaha, Suzuki e un po’ meno Kawasaki ottime nell’allungo, Aprilia imbattibile in curva.

D: Qual è la differenza tra una moto di serie e una speciale?

A: La differenza è che le speciali sono sempre rotte, non sono mai completamente a posto, mentre quelle di serie, anche se modificate, sono decisamente più affidabili.

D: Per iniziare cosa consigli?

A: Decisamente una moto di serie. Non conviene comprare una moto speciale, anche perché eccessivi sono i costi di manutenzione.

D: Cosa provi quando stai cadendo?

A: Non penso mai al male che mi posso fare, piuttosto cerco di cadere il meglio possibile e immediatamente dopo di ripartire subito. A fine gara se sono caduto devo capire il perché, se il motivo è tecnico, pazienza, ma se è colpa mia giro e rigiro per rimediare a quella pecca.

D: Cosa puoi dire ai ragazzi che cadono in strada e poi hanno paura di risalire?

A: Per prima cosa devo dire che la pista è molto differente dalla strada, specialmente riguardo alla sicurezza, e per questo ci vuole molta più prudenza. Poi ricordo a tutti che i bravi piloti non si vedono in città, ma in pista; per esempio, magari usciamo di qua e un ragazzino del paese mi supera, ma non per questo è più bravo di me. E infine ricordo a tutti che la moto è la più grande invenzione dell’uomo e che se per caso si cade, bisogna ripartire subito senza pensarci troppo.

D: Beh, senti, io le domande le ho finite, e poi mi sa che è ora di tornare in aula per vedere i filmati.

A: Giusto, dai sbrighiamoci che altrimenti facciamo tardi!

D: Grazie mille di tutto!!!

A: Ma figurati! Grazie a te e porta i miei più caldi saluti a tutti i tuoi amici di Cagliari e della tua scuola.

Come avete visto, Alessandro Antonello è un campione veramente alla mano, e si dimostra una notevole fonte di utili consigli per tutti i motociclisti e non. Beh ora tocca anche a me salutarvi, quindi CIAO e buon Natale a tutti!

Davide

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