Cocktail anno IX n. 2

io, tu e il motore

Dal nostro inviato. Si è svolta dal 7 al 17 dicembre a Bologna ("la grassa" e "la dotta") la più grande kermesse automobilistica d’Italia e, forse, d’Europa. Il suo nome? Naturalmente il "Motor Show", nome famoso di una manifestazione giunta alla venticinquesima edizione. Il Motor Show si svolge annualmente nella fiera di Bologna e ogni anno mette in mostra le più belle auto e moto del mondo. Anch’io quest’anno l'ho visitato ed è stata una esperienza fantastica. La manifestazione non solo comprendeva ed esponeva le macchine più famose del mondo, ma al suo interno si svolgevano anche numerose gare come quella delle Superbike e quelle dei Kart, o anche semplici esibizioni come quella della Ferrari di F1. 

Il Motor Show si estendeva su una superficie pari a quella di trentadue stadi di calcio. All’interno della fiera c’erano vari stand, e appena entrati si poteva notare quello gigantesco della Ferrari che esponeva quattro delle sue più belle macchine e le due monoposto campioni del mondo. Una folla enorme era lì ferma ad osservare e fotografare le due autovetture e le splendide immancabili ragazze della F1. Era possibile poi andare nello stand dell’energia pulita e dei mezzi alternativi che offriva novità tecnologiche a bassi prezzi, oppure andare in stand più sportivi come quello della Subaru, che presentava al pubblico la nuova Impreza che deve gareggiare nel campionato 2001, e osservare i meccanismi del suo motore in un reparto del padiglione. 

Nello stesso stand si trovava anche il reparto riservato alla Jaguar con la sua monoposto e le sue bellissime macchine. In un altro invece si poteva osservare l’auto F1 di Zonta, pilota della Bar, e misurare la propria abilità in un torneo all’ultima curva con il gioco di Formula 1 "GP3" o con il gioco di moto "GP 500" nello stand della Sportsoul. Vi erano poi gli stand Alfa Romeo, dove era possibile osservare, fra le altre, la gran turismo di Giovanardi, e quello della Mercedes, uno dei più belli, dove erano anche presenti, oltre alle varie berline tedesche, anche la monoposto di Mika Hakkinen e la Safety Car ufficiale. 

Nello stesso stand c’era anche lo spazio riservato alla Smart, l’auto rivoluzionaria che presentava fra i suoi già noti modelli anche la nuova Smart coupè. Molto bello anche lo stand Audi, con tutte le sue berline, e il reparto dedicato alle Porsche; fra i modelli più belli ricordo la Boxer, la Carrera e la Carrera GT. Nello stesso stand era presente anche lo spazio dedicato alla Fiat, che presentava i suoi nuovi e vecchi modelli. In un altro potevamo anche notare le auto da Gran Turismo storiche, come la famosissima Lancia Stratos HF di Sandro Munari, pluricampione del mondo rally, mito degli anni Settanta. Nello spazio del Motor Show sono presenti ben sei aree prova e due campi da gara, nel maggiore dei quali possono trovare posto 43.000 spettatori. 

Qui ho assistito all’esibizione della Ferrari, a quella dei Dragster, delle Superbike e dei Kart, oltre alle prove della Subaru e di altre case automobilistiche. L’esibizione dei Dragster è stata molto bella e il cronista ci ha potuto fornire molti dati interessanti su di essi, come ad esempio che hanno una cilindrata pari a 8900 cm3 e bruciano 30 litri di metanolo in 400 metri. Aver partecipare al Motor Show è stato davvero una bella esperienza, che auguro di fare a tutti, amanti e non amanti dei motori.

Dall’inviato: Michele Porcu

 

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